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Il «Centro Carni
Market Selfservice»
dei fratelli Cori
Lara Naldini
A Castelverde, frazione
del comune di Roma,
lungo la dorsale via Massa
San Giuliano, si trova la
superette “Centro Carni
Market Selfservice” dei
fratelli Cori.
Nel 1950, un gruppo di migranti
marchigiani si stabilì
in questa zona, chiamandola
con il nome “Castellaccio” per
la presenza della torre di un vecchio
castello. Bonificata l’area per
la coltura, iniziarono a costruire le
prime case e una chiesa.
“Tutto iniziò con la creazione di
due zone chiamate Castellaccio e
Ovile, conosciute oggi con il nome
di Castelverde e Villaggio Predestino.
Fra i coloni marchigiani, c’erano
anche i miei genitori e i fratelli di
mio padre”, ci racconta Livio Cori
con orgoglio.
marzo – aprile 2010 Convivium cum sapientia
Oggi nella borgata di Castelverde è
possibile ritrovare quello spirito di
quartiere che purtroppo in molte
altre città del nostro Paese sta man
mano scomparendo. La via Massa
San Giuliano è una lunga strada
caratterizzata dalla presenza di numerosi
esercizi commerciali che la
rendono viva agli occhi di chi viene
per la prima volta in queste zone.
Qui tutti si conoscono e non è
un caso che tutti sanno
dove si trova il punto
vendita dei fratelli
Cori, presente dal
1965. “Spesso il
nostro negozio è
usato come punto
di riferimento dalle
persone che abitano
qui, o nei dintorni,
per ritrovarsi o per dare
indicazioni a chi viene da
fuori Roma”, spiega Livio.
La storia del Centro Carni inizia 45
anni fa, quando Ferdinando, il fratello
maggiore di Livio e Orialdo,
Da sinistra:
Giuliano, nipote
di Livio, Livio Cori
e Fabrizio.
Nella foto in alto,
il reparto
gastronomia.
decide di aprire una piccola macelleria.
Nel 1972 Orialdo prende in gestione
la macelleria del fratello e nel
1976 entra in società con Livio. Nel
1980 i fratelli Cori si trasferiscono
in un ambiente
più spazioso situato
quasi di fronte alla
piccola bottega
dove tutto è cominciato,
e da
allora, “piano,
piano, pezzetto,
per pezzetto”,
come spiega Orialdo,
il Centro Carni
si trasforma e diventa il
punto vendita di oggi, grande circa
330 metri quadri: “All’inizio siamo
partiti con il banco macelleria,
poi abbiamo sentito l’esigenza di
ampliare la nostra offerta anche in
base alle richieste dei nostri clienti,
riservando così anche uno spazio
alla gastronomia, alla salumeria e
alla panetteria”, commenta Livio.
In questo modo i fratelli Cori sono
riusciti a sviluppare la propria attività
e a modernizzare il proprio
punto vendita, adeguandosi alle
richieste di mercato caratterizzate
da motivi di praticità e orientamento
della clientela verso prodotti già
preparati e di facile e rapido consumo.

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Al piano sottostante della superette
si trova il laboratorio dove viene
lavorata la carne e dove vengono
preparati tutti i prodotti pronti a
cuocere. Tutta la carne presente
in negozio viene accuratamente
scelta dai fratelli Cori i quali, alternativamente,
si recano al mattatoio
comunale per verificare di persona
la merce da comprare. “Per quanto
riguarda la carne bovina, acquistiamo
mezzene e quarti di vitellone e
vitello, occupandoci poi in negozio
della loro lavorazione e trasformazione.
La carne di suino è invece
acquistata in busti e ne lavoriamo
circa una trentina a settimana”, racconta
Livio.
A lavorare nella superette, oltre
a Livio e Orialdo, ci sono altri 11
dipendenti, di cui 5 macellai, e il
figlio di Orialdo, Giuliano: tutto si
svolge in un clima familiare, ben
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percepibile dai clienti che entrano
a far la spesa, dovuto anche al fatto
che i dipendenti sono in negozio da
molti anni.
La passione con cui Livio e Orialdo
raccontano la storia della loro impresa
è davvero molta: “Iniziamo a
lavorare alle 6.00 del mattino, perché
all’orario di apertura al pubblico
Giuliano (il secondo da destra)
con il padre Orialdo e lo zio Livio,
insieme allo staff della macelleria
tutto sia in ordine. Oltre al lavoro
che dobbiamo fare per soddisfare le
richieste dei nostri clienti, si aggiungono
anche gli interminabili adempimenti
burocratici e amministrativi
che oggi le normative impongono.
Ma la soddisfazione è davvero molta.
Malgrado il contesto di recessione,
i nostri clienti non ci hanno
abbandonato e il nostro trend di
crescita si è stabilizzato intorno all’8-
10 %. La nostra filosofia consiste nel
fornire prodotti di qualità e un servizio
attento e professionale e, alla
fine, tutto questo ripaga sempre”.
Anche per questa ragione la superette
dei fratelli Cori è cliente
dell’azienda Galbani da molti anni:
“È dal 1987 che lavoriamo con la
Galbani e da circa tre anni siamo
divenuti clienti PLATINUM del progetto
Premium Partner, dedicato
ai migliori negozi “tradizionali”
di tutto il Paese. Questo è per noi
grande motivo di soddisfazione
perché questa importante azienda,
nota in tutto il mondo per i suoi formaggi
e salumi, ha riconosciuto la
nostra professionalità e l’impegno
per l’innovazione nel rispetto della
cultura e della tradizione alimentare
italiana. Grazie a programmi di
formazione, supporto alla vendita e
consulenza studiati per noi, la Galbani
ci aiuta a fornire un servizio
sempre migliore e più puntuale alla
nostra clientela”.
Per quanto riguarda i volumi di vendita,
Livio Cori afferma che: “Anche
se per noi la vendita delle carni
costituisce la maggiore percentuale
del fatturato, significativa è anche
la vendita al reparto salumi e formaggi,
in particolare abbiamo una
forte richiesta di prosciutto cotto. I
nostri clienti prediligono acquistare
affettati freschi al banco anziché
in vaschetta. Vorrei evidenziare
l’orientamento dei consumatori
per la gamma dei cotti Galbani,
in quanto vi è un ottimo rapporto
qualità-prezzo”.
Livio e Orialdo da sempre puntano
sulla qualità delle materie prime,
riuscendo a conciliare tradizione

e modernità. E la loro strategia
imprenditoriale è premiata dalla
clientela, abituata al servizio e alla
cortesia di tutto lo staff del “Centro
Carni Market Selfservice”, soprattutto
durante il periodo natalizio
e pasquale. “Questo è soprattutto
dovuto al fatto che i clienti hanno
bisogno di consigli sul tipo di taglio,
di cottura, e di sapere la provenienza
della carne. Puntiamo molto
sul dialogo con la nostra clientela
e siamo convinti che non importa
stare aperti per tutta la settimana,
ad orario continuato. Infatti, come
vuole la tradizione, noi siamo chiusi
la domenica e un pomeriggio a
settimana, perché riteniamo che la
fidelizzazione del cliente dipenda
dalla qualità dei prodotti e dalla
professionalità offerti e non dalla
quantità di ore in cui l’esercizio rimane
aperto”, ci spiega Livio.
Da sinistra a destra: Domenico e
Salvatore insieme a Livio Cori
E basta dare un’occhiata al grande
banco della macelleria – dove
sono esposti polpette, polpettoni,
rollè, roast beef crudi, hamburger e
spiedini di vario tipo, e un’infinita
gamma di prodotti a base di carne
pronti a cuocere – oppure al banco
della gastronomia, pieno di salami,
prosciutti, leccornie e formaggi tipici
della zona per non dubitare della
parola dei fratelli Cori e del successo
della loro attività.
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