e anzlco di Parma. - Itinerari Medievali

Monastero 701 Monastero
Monastero di S. Benedetto in Parma
Ricordato nel 947, orliginarianzente di
Benedettini, passato ai Gesuiti rzel 1580;
soppressi questi nel 1668, venne suc-
cessivamente destinato alle Riconosciute,,
alle Oblate, ai Chierici Regolari ministrz
degli infermi o Camilliani, ai Salesiani
( 1889).
SD (1940) 399.
Monastero di S. Colombano in Bobbio
Fondato da S. Colombano verso 1'011-
no 613, passato alla congregazzotze di S
Gtust!na di Padova nel 1449, fiorente
fino alla soppressione napoleonica.
LECCISOTTI T., Congregationis S. Justinae
de Padua ordinationes capitulorum
generalium, v. I, Montecassino 1939,
passim.
CASTAGNA G., La corrispondenza dei
monaci Cassifiesi col Muratori, in Benedicti,na
13 (1959) 313-319.
Con molte lettere di monaci del monasterc.
di Robbio.
BERGAMASCHI A.G., L'attività ospitaliera
del monastero di S. Colombano in
Bobbio n'ell'alto medioevo con particolare
riguardo alla assistenza dei pellegrini
irlandesi in Italia, in Atti I Coizgr.
Eur. St. Ospit., Bologna 1962, 119-128.
Sul "dominatus" fondiario del mona-
stero di S. Colonzbano di Bobbio nel
periodo caroltngio (835-862), in ENR
27-42.
Vedi inoltre Bobbio 111.
Monastero di S. Giovanni Evangelista
in Parma
F:L istituito vrrso il 983 dal vescovo
Sigifredo II. Primo abate un canonico
della cattedrale di nome Giovanni indi
venerato come santo. Da questo mona-
stcro derivarono circa 45 chiese dipen-
denti, vari ospedali e la storica farmacia
tuttora conservata. Aggregato alla con-
gregazione padovana di S. Giustina nel
1477, venne completamente ricostruito e
abbellito con la collaborazione di gran-
di artisti: B. Zarcagni, Correggio, Partnigia-
tzino, A~zselnzi, Francia, Begarelli. Illustra-
rono la con~unità Benedetto Bacchini e Vit-
torio Siri. Soppresso da Napoleone nel
1810, venne trasformato in caserma. Ria-
perto nel 1816 ad istanza dell'abate Cre-
scini, fu nuovamente soppresso nel 1849
sotto l'accusa di favorire i moti liberali.
Riaperto nel 1852 dalla nuova congregazio-
ne Sublacense, fu di nuovo soppresso e
trasfornzato in caserma nel 1866. Succes-
sivanzente la comunità si trasferiva a
Torrechiara, ove ebbe lustro dall'abate
Paolo Ferretti (1900-1913), poi preside
del Pontificio Istituto di Musica Sacra.
Nel 1920 però i monaci, sotto la dire-
zione dell'abate Emanuele Caronti
(191 9-1937), potevano rientrare in S.
Giovanni. Ad essi poi il 2 giugno 1958
dal presidente della Repubblica Giovannz
Gronchi veniva decretato il conferimen-
to della medaglia d'oro per benemeren-
ze culturali.
AV, T (1856) 65-66, 91-111; SD (1940)
400-401.
FIETTA L., In giro per il convento
dei Benedettini, in CE 1929, 7 giu., p.
3.
MANNOCCI I., L'abbazia dz S. Gtovan-
~ z r Evangelzsta dr Parma nella seconda
nretà del jec. XVII, in ASPP 3 (1951)
95-162.
- Gli oblati dell'abbazia di S. Gio-
vanni Evangelista in Parma, in Riu. St.
Berzed. (Roma) 3 (1954) 3-4, 47-62, 132-
149.
AP 39 (1955) 134.
[Bonifiche], in AP 39 (1955) 89-98.
[Restauro di un chiostro cinquecen-
tesco], in AP 39 (1955) 208.
MANNOCCI I., [Notizie storiche], in
La Scala ott. 1958.
AiJ 33 (1959) 60.
[GIBERTINI S.], San Giovanni Evan-
gelista di Parma. Gukia storico-artistica.
Parilia, Benedettina, 1961. 17 cm., 158
pp., ill.
MAURITIUS, Il monastero di S. Giovanni,
in Al pont ad mez 196913, 10-
12.
LECCISOTTI T., Congregationis S. Justinae
de Padua Ordinationes Capitulorum
Generalium 11, Montecassino 1970,
passim.
GALLETTI A,, S. Giovanni Evangeli-
sta di Parma, in I Monasteri Italiani del-
la Congregazione Sublacense (1843-1972),
Parnia 1972, 139-193.
Vedi inoltre Biblioteca di S. Giovan-
ni Evangelista, Bismantova, Chiesa di S.
Giov. Ev., Correggio V, Noci (Bari), Sor-
res (Sassari), Torrechiara.