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DIPENDENZE E MALATTIE INFETTIVE - FeDerSerd

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2<br />

informa<br />

dente fino al manifestarsi delle complicanze. D’altro<br />

canto, gli operatori dei Ser.T, sono, a volte, portati a mettere<br />

a fuoco esclusivamente gli aspetti specialistici tossicologici<br />

presentati dal paziente, perdendo la visione<br />

globale delle condizioni cliniche generali dei soggetti<br />

(come spesso accade in molti ambiti specialistici).<br />

Sicuramente la collaborazione e la condivisione di protocolli<br />

operativi d’intesa con le strutture ospedaliere e territoriali<br />

rappresenta un elemento fondamentale dell’inquadramento<br />

diagnostico.<br />

Tenendo conto di quanto detto, è necessaria una specifica<br />

sensibilità nella nostra prassi quotidiana, al fine di<br />

identificare precocemente le patologie presenti che<br />

potrebbero rimanere non diagnosticate con conseguenze<br />

anche gravi per il paziente.<br />

<strong>DIPENDENZE</strong> E <strong>MALATTIE</strong> <strong>INFETTIVE</strong> - ABSTRACTS DEI POSTER<br />

2<br />

RISULTATI PRELIMINARI<br />

SU UN GRUPPO DI STRANIERI<br />

TOSSICODIPENDENTI A ROMA:<br />

PREVALENZA E FATTORI DI<br />

RISCHIO PER HIV, HBV E HCV<br />

Pietro Casella, Antonella Camposeragna,<br />

Anna Maria Lupi, Serena Garofalo, Flavio Ballarin<br />

Linea Operativa Stranieri Tossicodipendenti (LOST)<br />

presso Ser.T Distretto 17, ASL Roma E, Roma<br />

1. Background<br />

L’Epatite B, l’HIV e in particolare, l’epatite C sono tra le<br />

principali patologie correlate tra i consumatori di stupefacenti<br />

[1-7] .<br />

L’infezione da HCV è ancora molto diffusa in tutta<br />

l’Unione Europea tra i consumatori di sostanze per via<br />

iniettiva (IDU). Sono stati registrati livelli di anticorpi<br />

superiori al 60%, nel periodo 2003-2004, tra gli IDU di<br />

Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Irlanda,<br />

Italia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania e<br />

Norvegia [1] .<br />

I principali determinanti associati con infezione da HCV<br />

tra gli IDU includono l’età, il tempo di consumo per via<br />

iniettiva, il paese di origine e l’etnia [4-8] . Sebbene il test<br />

per l’HCV sia affidabile e disponibile dal 1989, il suo<br />

impiego tra gli IDU è stato scarso e la maggior parte dei<br />

consumatori non è consapevoli dei loro status HCV [9] ; in<br />

questo modo l’epatite C contribuisce in modo sostanziale<br />

alla morbilità e alla mortalità tra i consumatori di<br />

sostanze stupefacenti.<br />

Dal mese di ottobre 2007, all’interno del Ser.T Distretto<br />

17 della ASL RME, è stato avviato un servizio dedicato<br />

all’accoglienza ed alla cura degli stranieri con problemi<br />

di dipendenza: LOST (Linea Operativa Stranieri Tossicodipendenti).<br />

LOST ha come bacino di utenza tutta la popolazione<br />

straniera irregolare del territorio della provincia<br />

di Roma, essendo per delibera della Regione Lazio il<br />

Servizio competente alla presa in carico.<br />

2. Obiettivi<br />

- Descrivere la popolazione che ha avuto per la prima<br />

volta accesso al servizio<br />

- Stimare la prevalenza delle comoborbilità associate<br />

alla tossicodipendenza<br />

- Individuare possibili fattori di rischio<br />

3. Materiali e metodi<br />

Presentiamo i risultati descrittivi preliminari alla popolazione<br />

straniera che si è rivolta al servizio nel periodo<br />

ottobre 2007-marzo 2009.

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