Volevo fare la rockstar - Giampaolo Corradini

ockstar
Sono volti noti della città. Sono amministratori pubblici,
politici di destra o di sinistra. Sono imprenditori dal suc-
cesso conclamato, a volte a livello mondiale. Sono anche
giornalisti, architetti, professionisti. Ma, soprattutto, sono
musicisti rock che, per via delle inconcepibili e casuali strade sulla
quali ti porta la vita, hanno fi nito per fare un altro mestiere.
Dagli anni ’60 ad oggi, Reggio Emilia ha dato alla luce un numero
incredibile di gruppi musicali. È naturale che, dietro ai mostri sacri
che “ce l’hanno fatta” ci siano tantissimi altri che, pur dotati di un
talento a volte eccezionale, abbiano fi nito per compiere percorsi di-
versi. Tutti nella consapevolezza che il rock è un eccezionale mezzo
di comunicazione, un canale unico per far esplodere creatività ed
emozioni e, soprattutto, una forma d’arte altissima, che non ha
niente da invidiare ad altre forme espressive considerate più nobi-
li. E tutti sono caratterizzati da una genuina voglia di uscire dagli
schemi, a volte un po’ ingessati, nei quali li costringe il loro ruolo
pubblico. Anche nel caso di coloro che, invece, rockstar lo erano
per davvero, ma poi hanno deciso di fare qualcos’altro. Li abbiamo
raccolti tutti in questo servizio, una sorta di enciclopedia della musi-
ca popolare reggiana in grado di regalare più di una sorpresa.
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