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Dicembre 2009 - Varia.pdf - Comune di Trebaseleghe

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Terre d'avventura.<br />

Amazzonia, Sahara, Kalahari,<br />

Lapponia, Congo, Melanesia.<br />

Con DVD<br />

Quilici Folco<br />

Mondadori<br />

Un viaggio nei cinque continenti: sulle orme delle ultimi tigri del Bengala alle foci del Gange;<br />

insieme ai garimpeiros in cerca <strong>di</strong> <strong>di</strong>amanti nei fiumi <strong>di</strong>sseccati dell'Amazzonia; tra gli uomini e le<br />

donne delle ultime etnie primitive; accanto ai cacciatori <strong>di</strong> materie prime preziose nel Sahara o nei<br />

laghi salati delle Ande. Un mosaico <strong>di</strong> esperienze, una incastrata nell'altra, sempre motivo <strong>di</strong><br />

stupore, <strong>di</strong> entusiasmo e paura, e sempre spunto <strong>di</strong> riflessione. Il testo presenta conversazioni con<br />

personaggi come Claude Lévi-Strauss e Jean Rouch, lo storico Fernand Braudel e i geografi Giorgio<br />

Mannelli e Claude Spaak.<br />

fimmini<br />

Buttafuoco Pietrangelo<br />

Mondadori<br />

La femme fatale e la malafemmina, la <strong>di</strong>vina cantata nei versi del poeta e la virtuosa catanese che<br />

ammicca per le strade in giochi furbeschi <strong>di</strong> seduzione, Carla Bruni che per dote naturale sa<br />

prendersi i cuori migliori, ma anche Brigitte Bardot, la bionda belva <strong>di</strong> Saint Tropez, ed Edda Ciano<br />

che fa innamorare il bel partigiano. E sullo sfondo il secolo passato, così mondano e sensuale:<br />

immortalato nelle feste scatenate dì Porfirio Rubirosa, nei salotti <strong>di</strong> Gabriele D'Annunzio, nella<br />

strada che fu <strong>di</strong> Ava Gardner e Walter Chiari, nel fascino luccicante delle passerelle <strong>di</strong> Parigi, nella<br />

schiena <strong>di</strong> Nicole Kidman in una pubblicità <strong>di</strong> Chanel, nei flash postmoderni delle feste ai Parioli.<br />

Pietrangelo Buttafuoco, con l'ironia e la grazia del seduttore, compone un quadro dove i ritratti <strong>di</strong><br />

donne si alternano alle tecniche <strong>di</strong> seduzione e lasciano spazio agli aneddoti sui gran<strong>di</strong> amatori del<br />

secolo passato.<br />

La tomba <strong>di</strong> Alessandro.<br />

L'enigma<br />

Manfre<strong>di</strong> Valerio M.<br />

Mondadori<br />

La storia della tomba <strong>di</strong> Alessandro è la storia <strong>di</strong> un'avventura. Districare le infinite leggende dai<br />

fatti, interpretare le fonti storiche, lacunose e contrad<strong>di</strong>ttorie, addentrarsi nel mito equivale a<br />

muoversi verso "una meta enigmatica e sfuggente come i miraggi del deserto". Con l'affermarsi del


cristianesimo, infatti, il sepolcro <strong>di</strong> Alessandro, eretto nella città che portava il suo nome e oggetto<br />

<strong>di</strong> venerazione e visite continue per sette lunghi secoli, in pochi anni cadde nell'oblio. Forse per<br />

cause naturali o eventi bellici, forse per una sorta <strong>di</strong> damnatio memorine, forse per tutte queste<br />

ragioni insieme, <strong>di</strong> esso si perse ogni traccia.<br />

L' uomo che fissa le capre<br />

Ronson Jon<br />

Einau<strong>di</strong><br />

Un gregge <strong>di</strong> capre è chiuso in un centro <strong>di</strong> comando delle forze speciali americane, le truppe le<br />

fissano cercando <strong>di</strong> stor<strong>di</strong>rle con gli occhi. Soldati americani cantano al nemico canzoncine per<br />

bambini. Il <strong>di</strong>rettore dei servizi segreti militari statunitensi si lancia contro un muro convinto <strong>di</strong><br />

poterlo attraversare, e si spacca il naso. Jon Ronson ricostruisce la storia vera delle incre<strong>di</strong>bili<br />

attività tuttora praticate dalla Sicurezza Interna americana, svelando gli aspetti più sconcertanti del<br />

conflitto made in Usa in un libro tanto esilarante quanto agghiacciante.<br />

Io, Nojoud, <strong>di</strong>eci anni, <strong>di</strong>vorziata<br />

Ali Nojoud, Minoui Delphine<br />

Piemme<br />

Nojoud viene dallo Yemen. Nojoud ha solo <strong>di</strong>eci anni. Nojoud non è che una bambina. Una<br />

bambina <strong>di</strong>vorziata. Perché anche se ha un lieto fine, questa non è una favola. E la storia <strong>di</strong> una<br />

battaglia, invece. La storia <strong>di</strong> una bambina che, in un paese in cui le donne sono spesso schiave<br />

inermi, ha saputo combattere con il cuore e il coraggio <strong>di</strong> una leonessa.<br />

La bambina della casa dei conigli<br />

Alcoba Laura<br />

Piemme<br />

Laura sta tornando a casa da scuola. Ha sette anni e, come tutti i bambini, per mano alla nonna,<br />

saltella. Tre salti avanti. Una pausa. Poi una giravolta. Sembra solo un gioco, ma è un gioco da<br />

gran<strong>di</strong>, un gioco pericoloso. Laura si volta per controllare se qualcuno le segue, un bambino dà<br />

meno nell'occhio quando si è costretti a guardarsi alle spalle. È l'Argentina del 1975 e i suoi genitori<br />

sono oppositori della <strong>di</strong>ttatura militare che ha stretto il paese in una morsa <strong>di</strong> paura. Nella vita <strong>di</strong><br />

Laura succedono tante cose strane. Case che cambiano in continuazione.


La casa dei bambini <strong>di</strong>menticati<br />

Matthews Owen<br />

Piemme<br />

Per Mila Bibikova, la parola mamma è vuota, staccata da qualunque sentimento. Del resto, aveva<br />

tre anni quando sua madre fu arrestata in quanto moglie <strong>di</strong> un nemico del popolo e internata in un<br />

gulag. Mila conosce benissimo, invece, il significato <strong>di</strong> Partito e Stalin, e quel volto baffuto che la<br />

fissa da tutte le pareti è per lei l'immagine più prossima a una figura paterna. Anche se è stato<br />

proprio quell'uomo a privarla del vero padre, giustiziato per crimini contro la rivoluzione. L'unico<br />

brandello <strong>di</strong> famiglia a cui Mila può aggrapparsi è la sorella maggiore, Lenina.<br />

Vertigine della lista<br />

Eco Umberto<br />

Bompiani<br />

Nell'Iliade appaiono due mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> rappresentazione. Il primo si ha quando Omero descrive lo scudo<br />

<strong>di</strong> Achille: è una forma compiuta e conchiusa in cui Vulcano ha rappresentato tutto quello che egli<br />

sapeva e che noi si sa su una città, il suo contado, le sue guerre i suoi riti pacifici. L'altro modo si<br />

manifesta quando il poeta non riesce a <strong>di</strong>re quanti e chi fossero tutti i guerrieri Achei: chiede aiuto<br />

alle muse, ma deve limitarsi al cosiddetto, e enorme, catalogo delle navi, che si conclude idealmente<br />

in un eccetera. Questo secondo modo <strong>di</strong> rappresentazione è la lista o elenco. Ci sono liste che hanno<br />

fini pratici e sono finite, come la lista <strong>di</strong> tutti i libri <strong>di</strong> una biblioteca; ma ve ne sono altre che<br />

vogliono suggerire grandezze innumerabili e che si arrestano incomplete ai confini dell'indefinito.<br />

La vita autentica<br />

Mancuso Vito<br />

Cortina Raffaello<br />

In una celebre pagina <strong>di</strong> Shakespeare, Antonio, <strong>di</strong> fronte al cadavere <strong>di</strong> Bruto suicidatosi poco<br />

prima, esclama: "Questo era un uomo!". Ma che cosa fa <strong>di</strong> qualcuno "un uomo", qual è la<br />

caratteristica che, persino <strong>di</strong> fronte a un nemico mortale, ci fa sentire in presenza <strong>di</strong> un "vero<br />

uomo"? Per Vito Mancuso, tutto <strong>di</strong>pende dalla libertà. La vera libertà però è interiore, perché ciò<br />

che impe<strong>di</strong>sce alla nostra vita <strong>di</strong> essere autentica sono le menzogne che <strong>di</strong>ciamo a noi stessi,<br />

all'origine <strong>di</strong> quelle che <strong>di</strong>ciamo agli altri.


Slow economy.<br />

Rinascere con saggezza<br />

Rampini Federico<br />

Mondadori<br />

Federico Rampini ci racconta, in un viaggio attraverso tre continenti e decine <strong>di</strong> città, quale forma<br />

sta per prendere il nostro futuro. Abbiamo <strong>di</strong> fronte a noi una lenta e inesorabile rivoluzione verde<br />

che ci porterà a produrre e a consumare in modo più consapevole; si percepisce nei comportamenti<br />

dei governanti e degli elettori il desiderio <strong>di</strong> un "Neo-socialismo" che spinga gli stati ad assumere<br />

iniziative politiche più ponderate e attente alla qualità dei servizi, del welfare e della vita in<br />

generale.<br />

L' Italia fatta in casa.<br />

Indagine sulla vera ricchezza degli italiani<br />

Alesina Alberto, Ichino Andrea<br />

Mondadori<br />

L'Italia è un Paese strano, su questo non ci sono dubbi. Ogni volta che qualche organizzazione<br />

internazionale, qualche centro stu<strong>di</strong> o qualche prestigiosa università straniera prova a stilare una<br />

classifica mon<strong>di</strong>ale sulla qualità della vita, sulla ricchezza, sulla cura dell'ambiente o su qualche<br />

altro aspetto generale dell'economia, della cultura o dell'istruzione, con grande clamore si scopre<br />

che il nostro Paese è immancabilmente agli ultimi posti. Eppure questo resta, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ogni dubbio,<br />

il Belpaese, un luogo in cui molti ambirebbero vivere, e persino noi citta<strong>di</strong>ni italiani, pur tra mille<br />

lamentele, non scambieremmo il nostro stile <strong>di</strong> vita con quello <strong>di</strong> altri popoli europei per nessuna<br />

ragione al mondo. Qual è il segreto dell'Italia e dei suoi abitanti?<br />

Memorie <strong>di</strong> una lettrice notturna<br />

Rasy Elisabetta<br />

Rizzoli<br />

Segnata fin dall'infanzia da un amore per la lettura che aveva tutti i tratti <strong>di</strong> una passione fatale,<br />

Elisabetta Rasy ha de<strong>di</strong>cato il suo nuovo libro ad alcune donne che con le loro parole hanno<br />

plasmato il Novecento e cambiato la nostra coscienza. "Memorie <strong>di</strong> una lettrice notturna" è un<br />

viaggio personale tra le scrittrici pre<strong>di</strong>lette, con soggettive e impreve<strong>di</strong>bili inclusioni ed esclusioni.<br />

Insomma quanto <strong>di</strong> più simile a un album <strong>di</strong> famiglia, con tanto <strong>di</strong> fotografie.


Gli umori.<br />

Sangue, flemma, bile<br />

Arikha Noga<br />

Bompiani<br />

Gli umori - sangue, flemma, bile gialla e bile nera - sono le sostanze che si pensava scorressero<br />

all'interno del corpo, e ritenute responsabili della salute e della malattia, degli stati d'animo e del<br />

carattere delle persone. Si credeva, ad esempio, che la malinconia fosse causata da un eccesso <strong>di</strong><br />

bile gialla. Il sistema umorale è rimasto, per secoli, una chiave <strong>di</strong> interpretazione inesatta ma<br />

potentissima, sopravvivendo alle innovazioni scientifiche, e aiutando i me<strong>di</strong>ci nelle loro <strong>di</strong>agnosi.<br />

Donne <strong>di</strong> cuori.<br />

Duemila anni <strong>di</strong> amore e potere.<br />

Da Cleopatra a Carla Bruni, da Giulio Cesare a Berlusconi<br />

Vespa Bruno<br />

Mondadori<br />

Giulio Cesare e Silvio Berlusconi, Elena <strong>di</strong> Troia e Patrizia D'Addario, Cleopatra e Carla Bruni,<br />

Marilyn Monroe e Noemi Letizia, Vittorio Emanuele II e Gianfranco Fini, Giuseppe Garibal<strong>di</strong> e<br />

Benito Mussolini, Madame Pompadour e Ania Pieroni, Anna Bolena e Monica Lewinsky, Eleanor<br />

Roosevelt e Michelle Obama, Richelieu e Gianpaolo Tarantini, Cavour e Massimo D'Alema.<br />

Centinaia i protagonisti <strong>di</strong> questo libro <strong>di</strong> Bruno Vespa, per raccontare un unico tema: il ruolo delle<br />

donne - e il peso dell'eros e del sesso, ma anche la loro presenza rassicurante e protettrice - accanto<br />

agli uomini che hanno fatto la storia.<br />

Le marce della morte.<br />

L'olocausto <strong>di</strong>menticato<br />

dell'ultimo esodo dai lager<br />

Blatman Daniel<br />

Rizzoli<br />

Negli ultimi mesi della Seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, gran parte dei 700.000 prigionieri ancora internati<br />

sono costretti a evacuare i campi <strong>di</strong> concentramento: con l'avanzata dell'Armata Rossa e l'arrivo<br />

delle forze alleate è urgente smobilitare per cancellare le tracce. Tra l'estate del 1944 e la primavera<br />

del 1945 migliaia <strong>di</strong> deportati, incalzati dai loro aguzzini, si avviano in una drammatica ritirata <strong>di</strong><br />

massa che non <strong>di</strong> rado si svolge nel caos, sovrapponendosi a quella dell'esercito tedesco e alla fuga<br />

dei civili. Un esodo in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>sperate che passerà alla storia come "le marce della morte".


Quel che è <strong>di</strong> Cesare<br />

Bin<strong>di</strong> Rosy, Casa<strong>di</strong>o Giovanna<br />

Laterza<br />

In fondo la critica più ra<strong>di</strong>cale al potere assoluto e al cesarismo si trova nel Vangelo, perché a<br />

Cesare si restituisce la moneta e non si consegna mai la persona, la sua libertà e la sua <strong>di</strong>gnità".<br />

Rosy Bin<strong>di</strong> racconta il suo impegno <strong>di</strong> cattolica che ha scelto la politica e va al cuore del principio<br />

<strong>di</strong> laicità.<br />

Un onorevole siciliano.<br />

Le interpellanze parlamentari <strong>di</strong> Leonardo Sciascia<br />

Camilleri Andrea<br />

Bompiani<br />

Andrea Camilleri racconta l'esperienza parlamentare <strong>di</strong> Leonardo Sciascia, attraverso le<br />

interrogazioni parlamentari che lo scrittore <strong>di</strong> Racalmuto presentò, dalle file del partito ra<strong>di</strong>cale, tra<br />

il 15 <strong>di</strong>cembre 1979 e il 31 gennaio 1983. Camilleri, che a Sciascia fu legato da consuetu<strong>di</strong>ne e<br />

amicizia, ne mette in luce la passione politica autentica; la luci<strong>di</strong>tà, l'approccio mai ideologico ma<br />

sempre ancorato a una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre scomoda e insofferente al<br />

potere.<br />

Sillabario dei tempi tristi<br />

Diamanti Ilvo<br />

Feltrinelli<br />

"In fondo, chi può stabilire se questi tempi siano o meno tristi? Ovviamente: chi li vive. Chi li<br />

attraversa e li valuta. In questo caso, la mia tristezza <strong>di</strong>pende e deriva dalla 'mia' <strong>di</strong>fficoltà ad<br />

accettare quel che mi avviene intorno. Faccio fatica e anzi non riesco a riconoscermi in questo<br />

territorio informe, in questa plaga immobiliare per me senza senso; dove le relazioni personali sono<br />

povere e rarefatte, dove le persone si chiudono e si isolano, comunicano attraverso i cellulari,<br />

internet, i social network, dove le paure sono le lenti degli occhiali con cui guar<strong>di</strong>amo gli altri e il<br />

mondo, dove il mondo e gli altri arrivano nelle case e agli occhi delle persone attraverso i me<strong>di</strong>a,<br />

dove la politica è antipolitica, dove i partiti non sono più idee e associazioni ma leader e oligarchie,<br />

senza idee e senza associazioni; e vivono a pieno tempo nei telesalotti.


La fatica <strong>di</strong> crescere.<br />

Valori smarriti per<br />

un'adolescenza da ritrovare<br />

Andreoli Vittorino<br />

Rizzoli<br />

Un mattino il signor Gregor Samsa si sveglia improvvisamente trasformato in uno scarafaggio.<br />

Proprio come il protagonista della Metamorfosi <strong>di</strong> Kafka, l'adolescente, travolto da un cambiamento<br />

che coinvolge il proprio corpo e con esso tutto il mondo che lo circonda, non si riconosce più, ha<br />

<strong>di</strong>fficoltà a definirsi, non si piace. Non c'è dubbio che lasciare l'infanzia sia sempre stato <strong>di</strong>fficile.<br />

Ma oggi come stanno le cose? Come affrontano gli adolescenti del nuovo millennio la faticosa<br />

avventura <strong>di</strong> crescere?<br />

Il futuro della libertà.<br />

Consigli non richiesti ai nati nel 1989<br />

Fini Gianfranco<br />

Rizzoli<br />

La caduta del Muro <strong>di</strong> Berlino ha cambiato la vita degli europei, a Est come a Ovest. Nel ventesimo<br />

anniversario, Gianfranco Fini prende spunto da quell'evento epocale per analizzare i ra<strong>di</strong>cali<br />

cambiamenti che il mondo ha vissuto negli ultimi anni e puntare lo sguardo su un futuro ancora da<br />

costruire. Crollate le barriere e venute meno le gran<strong>di</strong> opposizioni ideologiche, è finalmente<br />

<strong>di</strong>ventato possibile lavorare per una nuova libertà, piena e allargata: risultato cui si può puntare solo<br />

affrancandosi dalla pesante ere<strong>di</strong>tà delle vecchie ideologie, per interpretare il mondo secondo co<strong>di</strong>ci<br />

nuovi, trovando punti <strong>di</strong> vista originali.<br />

Berlino 1989.<br />

La caduta del muro.<br />

La guerra civile che ha portato<br />

alla fine del comunismo<br />

Pleshakov Constantine<br />

Corbaccio<br />

1989: con il Muro <strong>di</strong> Berlino crolla un intero sistema internazionale. Ma come e perché è successo?<br />

È opinione comune che nell'Europa orientale il comunismo sia crollato come effetto del trionfo<br />

della libertà e del libero mercato contro l'oppressione dell'Unione Sovietica, la superpotenza che lo<br />

aveva imposto "sotto la minaccia delle armi". In realtà le rivoluzioni a cui abbiamo assistito durante<br />

gli anni Ottanta sono più complesse dell'immagine stereotipata del popolo buono che rovescia il<br />

regime cattivo.


I miti del nostro tempo<br />

Galimberti Umberto<br />

Feltrinelli<br />

Culto della giovinezza, idolatria dell'intelligenza, ossessione della crescita economica, tirannia della<br />

moda: sono alcuni dei miti <strong>di</strong> oggi che Umberto Galimberti passa in rassegna per smontarli e<br />

denunciarne la natura ingannevole, mostrando come i falsi miti siano in realtà "idee malate", non<br />

avvertite come tali, e quin<strong>di</strong> tanto più capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere i loro effetti nefasti senza trovare la<br />

minima resistenza.<br />

Tratti & ritratti.<br />

I gran<strong>di</strong> personaggi del fumetto da Alan Ford a Zagor<br />

Raffaelli Luca<br />

Minimum Fax<br />

"Tratti & ritratti" è un personalissimo quanto autorevole <strong>di</strong>zionario dei personaggi del fumetto, a<br />

cura del più famoso esperto italiano <strong>di</strong> comics e cartoons. Luca Raffaelli firma settantotto ritratti dei<br />

più amati eroi <strong>di</strong> carta, con un'esposizione agile e sintetica capace <strong>di</strong> legare in una visione d'insieme<br />

tanto gli aspetti tecnici del <strong>di</strong>segno quanto quelli letterari della sceneggiatura e dei <strong>di</strong>aloghi.<br />

L' avventurosa storia del fumetto italiano.<br />

Quarant'anni <strong>di</strong> fumetti nelle voci dei protagonisti<br />

Genovese Renato<br />

Castelvecchi<br />

"L'avventurosa storia del fumetto italiano" è raccontata per la prima volta in presa <strong>di</strong>retta da uno dei<br />

suoi protagonisti. Un viaggio sentimentale che è anche un tributo alla genialità <strong>di</strong> artisti in grado,<br />

con i loro personaggi, <strong>di</strong> lasciare un segno quantomai incisivo sulla nostra contemporaneità. Ecco,<br />

allora, che nel libro <strong>di</strong> Genovese il "Corriere dei Piccoli" passa la parola a "Fumo <strong>di</strong> China" o a<br />

"Linus" mentre, in una girandola <strong>di</strong> passione, l'oscuro Diabolik <strong>di</strong>aloga tranquillamente con il<br />

leggendario Tex e la favolosa Valentina può essere sorpresa a passeggiare mano nella mano insieme<br />

all'impreve<strong>di</strong>bile Corto Maltese.


Gildo Cesco Frare.<br />

Tra dubbio e utopia del possibile<br />

Cierre E<strong>di</strong>zioni<br />

Gildo era un uomo libero che rifiutava qualsiasi legame troppo vincolante, qualsiasi appartenenza<br />

precostituita; un laico fedele solo alla propria coscienza e alle verità, sempre parziali e provvisorie,<br />

che riusciva a conquistarsi grazie allo stu<strong>di</strong>o e all’impegno personale, esercitati rigorosamente, ma<br />

con un pizzico <strong>di</strong> <strong>di</strong>sincanto e <strong>di</strong> autoironia.<br />

Ezzelino il tiranno<br />

Guidotti Giancarlo<br />

CLEUP<br />

Ezzelino ha incontrato nella storia e ancor più nella tra<strong>di</strong>zione popolare del Veneto la figura del<br />

despota che con solerte durezza ha attuato la politica della “ragion <strong>di</strong> stato”.<br />

È buio sul ghiacciaio.<br />

Con i <strong>di</strong>ari delle spe<strong>di</strong>zioni al Nanga Parbat,<br />

al Broad Peak e al Chogolisa<br />

Buhl Hermann<br />

Corbaccio<br />

Austriaco <strong>di</strong> nascita e con un carattere <strong>di</strong> ferro, l'alpinista ha compiuto negli anni '50 imprese<br />

straor<strong>di</strong>narie. Tra le tante, una in particolare lo consegnò alla storia dell'alpinismo. 1953. A soli<br />

ventinove anni, Buhl viene invitato a unirsi a una spe<strong>di</strong>zione tedesca che tenterà la vetta del Nanga<br />

Parbat, nona montagna della Terra, allora ancora inviolata e considerata uno degli 8.000 più<br />

<strong>di</strong>fficili. Dopo settimane <strong>di</strong> tentativi andati male, la spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>chiarò ufficialmente il fallimento.<br />

Ma Buhl non si arrese. E ripartì. Da solo, il 3 luglio, dopo una scalata <strong>di</strong> 17 ore raggiunse sfinito la<br />

vetta. È per la prima volta un uomo, solo, aveva scalato un 8.000.<br />

Un uomo solo.<br />

Vita e leggenda <strong>di</strong> Fausto Coppi,<br />

il campionissimo<br />

Fotheringham William<br />

Piemme<br />

È un uomo solo, Fausto Coppi. Come solamente ai campioni più gran<strong>di</strong> capita <strong>di</strong> essere, nonostante<br />

le sterminate schiere <strong>di</strong> tifosi. Solo, al culmine <strong>di</strong> un'epica fuga, nella Milano-Sanremo del 1946,<br />

con ben 14 minuti <strong>di</strong> vantaggio sul primo degli inseguitori, mentre lo speaker annuncia: «Primo<br />

classificato, Coppi Fausto. In attesa del secondo classificato trasmettiamo musica da ballo». Solo,<br />

senza più avversari, al comando della corsa che lo consacrerà, quel Tour de France del 1949 che<br />

verrà celebrato dal ra<strong>di</strong>ocronista Mario Ferretti con una frase che, passando <strong>di</strong> bocca in bocca, si


tramanderà nei decenni: «Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è<br />

Fausto Coppi». Solo su mille salite eroiche, cime <strong>di</strong>ventate leggenda.<br />

Atlante delle razze autoctone.<br />

Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia<br />

Bigi Daniele, Zanon Alessio<br />

Il Sole 24 Ore Edagricole<br />

Sono descritte, per la prima volta in modo organico, le caratteristiche delle razze bovine, suine,<br />

ovine, caprine, equine e asinine allevate in Italia. Sono prese in considerazione tutte le razze<br />

autoctone ancora esistenti, comprendendo anche quelle cosmopolite, che hanno trovato larga<br />

<strong>di</strong>ffusione in Italia. Per ognuna viene proposta una scheda, corredata <strong>di</strong> foto, che raccoglie<br />

informazioni riguardanti le origini storiche, la consistenza, la <strong>di</strong>stribuzione geografica, le<br />

caratteristiche morfologiche, le attitu<strong>di</strong>ni produttive e, per le razze minacciate <strong>di</strong> estinzione, le<br />

principali iniziative <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a già in atto o ancora da adottare. Non vengono trascurate le<br />

notizie curiose ed i prodotti tipici.<br />

Cani.<br />

Le razze<br />

Tonelli Serena, Tonelli Eraldo<br />

Giunti Demetra<br />

La sobria eleganza del setter, la folta e nera criniera del terranova, le buffe pieghe del muso del<br />

boxer, le aguzze orecchie del volpino, il <strong>di</strong>namico trotterellare del bassotto, l'impeto del pastore<br />

tedesco, la grazia un po' snob del cocker. Queste le armi <strong>di</strong> seduzione dei migliori amici dell'uomo.<br />

Il volume è utile per imparare a conoscerne - razza per razza - bisogni, abitu<strong>di</strong>ni e caratteristiche<br />

fisiche.

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