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1 Jesse Williams USA 2.35<br />
2 Aleksey Dmitrik RUS 2.35<br />
3 Trevor Barry BAH 2.32<br />
4 Jaroslav Bába CZE 2.32<br />
5 Dimítrios Ch<strong>on</strong>drokoúkis GRE 2.32<br />
5 Ivan Ukhov RUS 2.32<br />
7 Mutaz Essa Barshim QAT 2.32<br />
8 Aleksandr Shustov RUS 2.29<br />
9 Raul Spank GER 2.29<br />
10 Guowei Zhang CHN 2.25<br />
11 D<strong>on</strong>ald Thomas BAH 2.20<br />
12 Darvin Edwards LCA 2.20<br />
12 Dmytro Dem’yanyuk UKR 2.20<br />
Foto Zimbio.com<br />
Foto di<br />
G. Colombo / FIDAL<br />
Speciale Daegu - 2 Speciale Daegu - 2<br />
1 settembre 2011 1 settembre 2011<br />
Salto in alto uomini<br />
Foto Zimbio.com<br />
Gara senza un favorito, c<strong>on</strong> il<br />
capolista stagi<strong>on</strong>ale, il 28enne<br />
americano Jesse Williams che<br />
ai trials aveva ottenuto vittoria e pers<strong>on</strong>ale<br />
c<strong>on</strong> 2,37. In questa specialità<br />
però bisogna sempre fare i c<strong>on</strong>ti c<strong>on</strong> la<br />
Foto iaaf.org<br />
scuola russa, capace anno dopo anno<br />
di presentare nuovi protag<strong>on</strong>isti di livello altissimo. Però Williams ha c<strong>on</strong>vinto<br />
subito per dinamicità, andando a superare tutte le misure al primo<br />
tentativo fino a 2,35 e ipotecando di fatto la vittoria. Tutti gli altri si arrend<strong>on</strong>o,<br />
compreso il bahamense Trevor Barry arrivato senza errori e c<strong>on</strong> salti<br />
c<strong>on</strong>vincenti a 2,32 suo record pers<strong>on</strong>ale. Anche Ivan Ukhov, capace di grandissime<br />
misure al coperto dove ha un pers<strong>on</strong>ale di 2,40 (5ª prestazi<strong>on</strong>e di<br />
sempre) si arrende, così come il campi<strong>on</strong>e m<strong>on</strong>diale junior 2010 Barshim.<br />
Stessa sorte per il greco Ch<strong>on</strong>drokoúkis arrivato a eguagliare il pers<strong>on</strong>ale<br />
e Jaroslav Baba che finisce quarto per maggior<br />
numero di errori.<br />
Sembra fatta per Williams, ma Aleksey Dmitrik<br />
al sec<strong>on</strong>do salto riesce a superare 2,35 e i due si<br />
giocano l’oro alla misura successiva di 2,37 che<br />
nessuno riesce a superare. Il podio si comp<strong>on</strong>e<br />
c<strong>on</strong> tre atleti arrivati al pers<strong>on</strong>ale poco prima o<br />
durante i m<strong>on</strong>diali e gli USA tornano a vincere<br />
dopo 20 anni (Tokio 1991, Charles Austin 2.38).<br />
Il 23enne Silvano Chesani, arrivato in maggio a<br />
2,28, n<strong>on</strong> ha preso c<strong>on</strong>fidenza c<strong>on</strong> la pedana,<br />
commettendo errori fin dalla misura d’entrata e<br />
fermandosi a 2,25, ma c<strong>on</strong> quel numero di errori<br />
per qualificarsi avrebbe dovuto superare i 2,31.<br />
1 Olha Saladuha UKR 14,94<br />
2 Olga Rypakova KAZ 14,89<br />
3 Caterine Ibargüen COL 14,84<br />
4 Mabel Gay CUB 14,67<br />
5 Yamilé Aldama GBR 14,50<br />
6 Yargeris Savigne CUB 14,43<br />
7 Anna Kuropatkina RUS 14,23<br />
8 Baya Rahouli ALG 14,12<br />
9 Natalia Iastrebova UKR 14,12<br />
10 Biljana Topic SRB 14,03<br />
11 Dana Veldáková SVK 13,96<br />
12 Keila Costa BRA 13,72<br />
Foto iaaf.org<br />
Foto di<br />
G. Colombo / FIDAL<br />
Salto triplo d<strong>on</strong>ne<br />
La cubana Savigne tenta di ottenere il suo terzo m<strong>on</strong>diale di seguito<br />
c<strong>on</strong> ottime possibilità. I 14,99 saltati a luglio la collocano fra le favorite,<br />
insieme alla emergente colombiana Ibarguen, alla campi<strong>on</strong>essa<br />
europea Olha Saladuha e la campi<strong>on</strong>essa m<strong>on</strong>diale indoor Olga Rypakova.<br />
Ma la Savigne si infortuna al primo salto e deve abband<strong>on</strong>are lo stadio in<br />
barella, mentre la compagna di squadra Mabel Gay n<strong>on</strong> sembra in grado di<br />
sostituirla nella lotta per le medaglie.<br />
L’ucraina Saladuha invece azzecca un primo salto a 14,94, praticamente<br />
l’unico della serata, che le basta per vincere l’oro in una gara dai c<strong>on</strong>tenuti<br />
tecnici modesti. Anche la Rypakova si avvicina al quinto salto c<strong>on</strong> 14,89<br />
fatto dopo due nulli di fila.<br />
Caterine Ibarguen, la più c<strong>on</strong>tinua e la migliore stilisticamente, dà l’impressi<strong>on</strong>e<br />
di poter trovare una misura oltre i 15 metri. Fa gli ultimi tre salti in<br />
fotocopia: 14,81, 14,84, 14,80 e si ferma Foto Zimbio.com<br />
al br<strong>on</strong>zo.<br />
Peccato che Sim<strong>on</strong>a La Mantia n<strong>on</strong> sia riuscita<br />
ad accedere alla finale che era ampiamente<br />
alla portata e le avrebbe dato un<br />
piazzamento di prestigio, c<strong>on</strong>siderando le<br />
misure delle prime otto.<br />
Foto Zimbio.com<br />
Foto da totallycoolpix.com