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6 venerdì 15 aprile 2011
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Zona Centrale
Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala...
sulla nuova pista ciclabile!
Via Pisani e Piazza Carbonari
Una buona notizia: nuove piste
ciclabili in costruzione; una
cattiva notizia: i lavori in corso
creeranno numerosi disagi ai residenti
e non solo.
Via Vittor Pisani: Al Comune, più di 20
metri di marciapiede su entrambi i lati
dello stradone che collega la Stazione
Centrale a Piazza della Repubblica, non
bastavano. E’ quasi terminata la nuova pista ciclabile a fianco dei
due marciapiede, cosicché adesso ognuno misura tra i 26 e i 28
metri di larghezza. Un evidente caso di spreco di spazio e soldi
pubblici? Di entrambi si dice ce ne siano pochi a disposizione
nella nostra città. Dati gli enormi marciapiede vuoti già esistenti
ci si chiede perché la pista ciclabile non sia stata disegnata direttamente
su di essi, con un
notevole risparmio economico
e senza dover
ridurre la carreggiata di
una delle poche strade
ampie e scorrevoli di
Milano. La pista in sé
è bella e ben protetta,
un progetto articolato,
ma con alcuni punti
critici: la mancanza di
barriere per impedire
il parcheggio abusivo e
la costruzione di alcuni
scivoli proprio in corrispondenza
di pali già
esistenti. Piazza Carbonari
e via Stresa: Spostandoci
a nord ovest rispetto
alla Stazione Centrale, in dieci minuti arriviamo in Piazza
Carbonari e nella confluente via Stresa, dove da qualche mese
sono in atto i lavori che ne stanno stravolgendo l’aspetto. L’obiettivo:
costruire una pista ciclabile collegata a quelle di via Melchiorre
Gioia e viale Sarca. Questi interventi hanno, però, comportato
disagi notevoli e permanenti ai residenti e alla circolazione. Le
conseguenze: forte restringimento della carreggiata della piazza
che da agevole e larga, verrà trasformata in una trafficata corsia
unica ed allargamento dei marciapiede su entrambi i lati, che ruberà
il posto a numerosi parcheggi, già comunque scarsi. Ancora
una volta sorge la domanda lecita: perché non realizzare la pista
semplicemente verniciando una striscia colorata sui larghi marciapiede
già esistenti? Ed anche in questo caso alcuni elementi
non convincono: un palo proprio in mezzo alla pista, due pericolose
file di pietre che sporgono dall’asfalto rischiando di far
inciampare pedoni frettolosi e disattenti. Va poi sottolineato che
ogni venerdì via Stresa, i suoi marciapiedi e la sua nuova pista
ciclabile ospiteranno il mercato, cosicché non sarà possibile pe-
dalare in quel giorno
della settimana.
Oltre a questo, i
residenti temono il
passaggio di veloci
biciclette a ridosso
dei portoni. Il sito
internet www.sostraffico-milano.it,
nato in difesa della
mobilità a Milano, è
determinato a farsi
sentire: promuove
una raccolta firme
contro questi lavori
e dà voce allo scontento
dei cittadini
della zona. Spiega
Enrico Engelmann,
amministratore del sito: “La protesta ha una doppia natura: da
una parte di quartiere, dall’altra più generale, la seconda interpretata
in particolare dal mio sito. Il caso di piazza Carbonari e via
Stresa va visto, infatti, come un caso emblematico di una tendenza
più generale. Una tendenza, cioè, a restringere le carreggiate
e allargare i marciapiedi, creando ovunque strozzature e colli di
bottiglia. Si potrebbe dire, provocatoriamente, che a Milano sembra
proprio che spazio e denaro abbondino, visto come vengono
sprecati entrambi! Naturalmente la realtà è l’opposto”. È stato interpellato
il Consiglio di Zona perché si faccia portavoce delle
criticità evidenziate e chieda al Comune l’istituzione di una commissione
apposita per lo studio della situazione. La bici dovrebbe
diventare un’alternativa concreta, non un vezzo o un’originalità,
da usare perché è veloce, economica, versatile, non inquina, fa
stare in forma e porta una contagiosa allegria, e si sa quanto ce ne
sia bisogno oggigiorno. Per questo non basta solo uno strumento,
ma ne serve uno consono e ben fatto.
Alessia Andreotti