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Relazione sulle onde sonore - Engimbergamo.Org

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RELAZIONE ONDE SONORE<br />

• Concetto onda sonora<br />

• Definizione di onda<br />

• Effetto condizioni metereologiche<br />

• Effetti disturbo <strong>onde</strong><br />

• Effetto Doppler<br />

• Link animazioni<br />

• Bergamo 5 maggio 2012<br />

• Prof.ssa Daniela Maffeis


0NDE SONORE<br />

Se stiamo in una stanza con una porta socchiusa sentiamo ciò che accade in una<br />

stanza vicina significa che è presente una perturbazione (SUONO) che si<br />

propaga nello spazio senza che si abbia uno spostamento apprezzabile del mezzo<br />

materiale (ARIA) in cui esso si propaga<br />

La lunghezza d’onda della voce è dello stesso ordine di grandezza degli ostacoli che<br />

incontra nel cammino (FENOMENO DIFFRAZIONE)<br />

Se ci fosse spostamento di aria<br />

dovremmo sentire anche il<br />

“VENTO”<br />

dovuto al movimento dell’aria<br />

<br />

Il suono allora è dovuto ad un<br />

particolare tipo di onda


Una campana vibra quando viene colpita dal battacchio<br />

Corda di chitarra vibra quando viene pizzicata<br />

<br />

LA SORGENTE DEL SUONO E’ UN CORPO CHE VIBRA


CHE TIPO DI ONDA E’ IL SUONO ?<br />

Poiché un piccolo volumetto di aria, quando viene investito da un’onda oscilla<br />

avanti e indietro lungo la direzione propagazione del suono<br />

<br />

Il suono è un’onda longitudinale<br />

generata da successive<br />

compressioni e rarefazioni<br />

nel mezzo in cui il suono si propaga<br />

<br />

Il suono è generato da una variazione<br />

della pressione dell’aria<br />

o della sua densità<br />

<br />

Il suono non si propaga nel vuoto


Se una sonda spaziale esplode fuori dell’atmosfera<br />

dal MATERIALE in cui si propaga<br />

non<br />

percepiamo alcun boato<br />

<br />

la velocità di propagazione dipende<br />

dalla TEMPERATURA<br />

dalla PRESSIONE<br />

v<br />

velocità in un mezzo omogen<br />

<br />

B<br />

coefficien te elasticità dipend dal mez<br />

<br />

densità<br />

del mezzo


Il suono si propaga in aria secca<br />

alla pressione 1,01 10 5 Pa e temperatura 0 ° C<br />

con v 332 m/s 1200 km/h<br />

Rispetto alla luce che si propaga con velocità v = 300000 km/s il suono è molto<br />

lento<br />

Nell’acqua la velocità del suono è v = 1450 m/s<br />

Nel ferro è v = 5130 m/s<br />

il suono è un’onda sonora periodica<br />

Il suono ha tre caratteristiche:<br />

Altezza Intensità timbro<br />

Dipende dalla<br />

frequenza<br />

<br />

Dipende dalla<br />

ampiezza<br />

Dipende dalla<br />

legge


• Particolare importanza assume intensità :<br />

• E’ proporzionale all’ampiezza<br />

• Onde con ampiezza maggiore creano compressioni e rarefazioni dell’aria<br />

più marcate suono si ode meglio


Intensità sonora determina<br />

quanta energia giunge in<br />

ogni secondo su una<br />

superficie ampia 1 m 2 posta<br />

perpendicolarmente<br />

all’onda<br />

I min percepita dall’orecchio<br />

umano è 10 -12 W/m 2<br />

I max percepita dall’orecchio<br />

umano è 1 W/m 2


Per essere udibile un’onda sonora deve avere una frequenza compresa tra<br />

FEFINIZIONE DI FREQUENZA:<br />

20 Hz e 20000 Hz<br />

Il numero di oscillazioni (variazioni di pressione) al secondo viene<br />

chiamato frequenza del suono e viene misurato in cicli al secondo<br />

ossia in Hertz (Hz).


1)Effetto delle condizioni meteorologiche<br />

2) Effetti di disturbo alla propagazione del suono


1) Effetto delle condizioni meteorologiche<br />

• Condizioni di tempo ventoso o più in generale la presenza di correnti d’aria<br />

provocano la variazione della temperatura con l’altezza dal suolo.<br />

• Ciò determina la deviazione della direzione di propagazione del suono per la<br />

dipendenza dalla temperatura della velocità con cui viaggia.<br />

1) Al mare, d’estate: di giorno, la sabbia o i<br />

ciottoli della spiaggia sono scaldati dal sole. La<br />

temperatura al suolo è molto maggiore di<br />

quella dell’aria, oltretutto rinfrescata dalla<br />

brezza marina. Il suono viene dirottato verso<br />

l’alto e percorre distanze considerevoli.<br />

2) In montagna, d’inverno: in tarda<br />

mattinata, il campo innevato presenta una<br />

temperatura minore di quella dell’aria. Il<br />

suono viene dirottato verso il basso e si<br />

attenua con maggiore facilità, ovvero<br />

percorre distanze più limitate del previsto.


• Casi tipici del primo esempio si verificano nel corso del giorno dopo una intensa<br />

insolazione del terreno, il secondo è tipico si verifichi all’alba di un giorno di sole o in<br />

presenza di neve sul terreno.<br />

• In una giornata assolata, se il terreno è gelato, la porzione superiore dell’onda sonora<br />

viaggia più velocemente di quella inferiore e questo a sua volta determina un’azione<br />

simile a quella di una lente, deviando l’onda verso il basso.<br />

• Il vento non è direttamente in grado di alterare velocità e direzione di propagazione di<br />

un’onda sonora, basti pensare che la velocità del suono è di oltre 1.200 km/h, contro<br />

gli 80-100 km/h di un vento molto forte.<br />

• La sua azione sul suono è invece tipicamente indiretta, in quanto il vento determina<br />

l’insorgenza di strati di aria a differenti temperature, ove l’onda sonora si propaga a<br />

velocità diverse. Quindi provoca un allontanamento dalla normale e quindi varia la<br />

direzione dell’onda


• 2) Effetti di disturbo alla propagazione del<br />

suono<br />

• La presenza di muri, oggetti, ecc. lungo il percorso che separa la sorgente sonora<br />

dallo spazio destinato all’ascolto può essere di ostacolo per la corretta propagazione<br />

del suono.<br />

• Tipici effetti di disturbo: attenuazione di livello, deviazione della direzione di<br />

propagazione, interferenza, echi.<br />

• Se nel suo propagarsi un suono incontra un oggetto di dimensioni abbastanza grandi<br />

una sua porzione più o meno consistente può essere riflessa, deviata di direzione o<br />

attenuata per effetto di tre fenomeni fisici noti come :<br />

• “riflessione”,<br />

• “assorbimento”<br />

• “diffrazione”.


a) Effetti delle riflessioni<br />

Gli effetti provocati dalle riflessioni sono principalmente:<br />

• 1) Attenuazione di livello: una porzione di suono<br />

emesso in direzione dello spazio di ascolto viene<br />

deviato verso altre direzioni;<br />

• 2) Interferenza: una porzione di suono emesso in<br />

direzioni divergenti da quelle utili viene ridiretto verso<br />

lo spazio d’ascolto andandosi a sovrapporre, con un<br />

certo ritardo, alla porzione di emissione “utile”.


• L’eco è il risultato del fatto che il suono soddisfa fenomeno della riflessione:<br />

immaginiamo di avere una sorgente sonora nel punto O, posto ad una distanza d<br />

da una superficie solida AB, ad esempio la parete di una casa. Quando le <strong>onde</strong><br />

<strong>sonore</strong> emesse da O giungono contro la parete, vengono riflesse, cioè si propagano<br />

all'indietro, come se fossero state emesse da una sorgente OO’ simmetrica di O<br />

rispetto ad AB.


Esse giungono di nuovo al punto O dal quale sono partite, in un intervallo di<br />

tempo pari a: t = 2d / v<br />

dove v è la velocità di propagazione del suono<br />

Perché l'orecchio umano avverta come distinti due suoni,<br />

è necessario che essi siano<br />

separati da un intervallo di tempo non inferiore a un decimo di secondo.<br />

<br />

Quindi si sentirà l’eco<br />

se la distanza d è tale che<br />

il suono impieghi più di un decimo di secondo<br />

a percorrerla (circa una ventina di metri);<br />

se la distanza è minore si avvertirà , al più un leggero rimbombo,<br />

cioè<br />

un sovrapporsi di sensazioni <strong>sonore</strong>.


) Effetto dell’assorbimento<br />

• Se l’ostacolo su cui si infrange l’emissione<br />

sonora è assorbente, solo una porzione di<br />

essa sarà in grado di attraversarlo.<br />

L’effetto conseguente è una attenuazione<br />

di livello.<br />

• Più il materiale di cui è costituito l’ostacolo<br />

è assorbente, maggiore sarà la riduzione<br />

di livello cui il suono andrà soggetto.


c) Effetto della diffrazione<br />

• Se l’emissione sonora incontra un ostacolo, questa<br />

tende ad aggirarlo. Se l’ostacolo presenta delle aperture,<br />

una porzione di essa (le componenti <strong>sonore</strong> di<br />

lunghezza d’onda del medesimo ordine di grandezza<br />

delle dimensioni delle aperture) le attraverserà subendo<br />

però un effetto di deviazione della direzione di<br />

propagazione.


* Quando l’osservatore è fermo avverte i<br />

fronti d’onda separati da un periodo<br />

T=1/f<br />

* Se si avvicina alla sorgente incontra i<br />

fronti in un periodo T ‘ < T e quindi f’ > f<br />

<br />

Il suono è più acuto<br />

EFFETTO DOPPLER<br />

•Se si allontana incontra i fronti d’onda<br />

con periodo T’ > T quindi con f’ < f<br />

<br />

Il suono è meno acuto


Applet fisica<br />

ww2.unime.it/weblab/ita/doppler/doppler_ita.htm<br />

www.cancelli.it/web_education/fisica.htm<br />

www.zitogiuseppe.com/museo/leonardo.htlm

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