Ricerca del vantaggio competitivo nei mercati internazionali
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Facoltà di Economia<br />
Corso di laurea magistrale in Marketing e comunicazione per le aziende<br />
Strategia d’impresa<br />
A.A. 2011/2012<br />
Capitolo 7<br />
Competere <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong><br />
<strong>internazionali</strong><br />
A cura di:<br />
Giardini Valentina<br />
Masi Eleonora<br />
Peonia Jessica<br />
Pirani Ilenia<br />
Tarsilla Flavia
INDICE<br />
1. Motivazioni per <strong>internazionali</strong>zzarsi ed elementi da considerare<br />
2. Decidere se adottare la stessa strategia di base in tutti i paesi,<br />
oppure offrire un prodotto standardizzato su scala globale.<br />
3. <strong>Ricerca</strong> <strong>del</strong> <strong>vantaggio</strong> <strong>competitivo</strong> <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> <strong>internazionali</strong>,<br />
templi di profitto e sovvenzionamento strategico<br />
4. Alleanze strategiche transnazionali: benefici, insidie<br />
5. Strategie adottabili <strong>nei</strong> paesi dei <strong>mercati</strong> emergenti
Motivazioni per<br />
<strong>internazionali</strong>zzarsi ed<br />
elementi da considerare
Un’impresa che aspira alla<br />
leadership nel settore deve:<br />
1) Considerare il mercato nazionale<br />
2) Ragionare a livello globale
Perché espandersi <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> <strong>internazionali</strong>?<br />
Per accedere a nuovi <strong>mercati</strong> di sbocco<br />
Per ridurre i costi e diventare più competitivi
Per ottenere ulteriori vantaggi dalle proprie competenze<br />
chiave<br />
Per ripartire i rischi su un maggior numero di <strong>mercati</strong>.
L’impresa espandendosi <strong>nei</strong><br />
<strong>mercati</strong> <strong>internazionali</strong> dovrà<br />
tenere conto di alcuni elementi...<br />
1. Differenze culturali e di mercato<br />
2. Vantaggio <strong>competitivo</strong> basato sulla localizzazione<br />
3. Rischio oscillazione sfavorevole tassi di cambio<br />
4. Politica dei governi locali
1. Differenze culturali e di<br />
Differenze di mercato:<br />
mercato<br />
• Ritmi di crescita <strong>del</strong> mercato<br />
• Livello di concorrenza<br />
• Concentrazione <strong>del</strong> settore<br />
• Canali di distribuzione<br />
• Struttura rete di distribuzione
Differenze culturali e demografiche:<br />
• Livelli di reddito<br />
• Stili di vita<br />
• Design<br />
• Legislazione<br />
• Lingua<br />
Fonte: Google Immagini
Che decisione dovrà prendere l’impresa?<br />
Modificare<br />
l’offerta in ogni<br />
paese<br />
- Offerta più attraente per i<br />
consumatori<br />
- Maggiori costi di produzione e<br />
distribuzione<br />
Proporre un<br />
prodotto<br />
standardizzato<br />
- Si generano economie di scala<br />
- Favorisce gli effetti <strong>del</strong>la curva di<br />
esperienza<br />
Vantaggio di costo
2. Vantaggio <strong>competitivo</strong> basato<br />
Costi di<br />
produzione<br />
più bassi<br />
- Livello di retribuzione<br />
- Produttività <strong>del</strong>la<br />
manodopera<br />
- Tassi di inflazione<br />
- Costi energia<br />
- Tassazione<br />
- Disposizioni di legge<br />
sulla localizzazione<br />
Concentrazione<br />
-Fornitori di componenti e di impianti<br />
-Istituzioni, università, centri di ricerca<br />
-Associazioni di imprenditori e<br />
imprese di prodotti complementari<br />
Qualità<br />
ambiente<br />
imprenditoriale
3. Rischio oscillazione sfavorevole<br />
tassi di cambio<br />
I tassi di cambio sono imprevedibili e oscillano in entrambe le direzioni<br />
e possono portare a:<br />
• Vanificare il <strong>vantaggio</strong> di costo di un determinato paese<br />
• Trasformare un’area ad alto costo in un’area competitiva<br />
Gli esportatori godono di una maggiore<br />
competitività quando la valuta <strong>del</strong> paese in<br />
cui avviene la produzione è debole e sono<br />
svantaggiati quando tale valuta si rafforza
ESEMPIO:<br />
Impresa “A” statunitense produce in Brasile ed esporta in Europa<br />
Costo di produzione <strong>del</strong> bene: 4 real<br />
Tasso di cambio: 4 real brasiliani = 1 euro<br />
5 real brasiliani = 1 euro<br />
L’Euro si rafforza<br />
Costo di produzione <strong>del</strong> bene = 0,8 €<br />
Maggiore competitività di costo nel<br />
produrre in Brasile<br />
3 real brasiliani = 1 euro<br />
L’Euro si indebolisce<br />
Costo di produzione <strong>del</strong> bene = 1,33 €<br />
Minore competitività di costo nel<br />
produrre il bene in Brasile
Tassazione<br />
più o meno<br />
gravosa<br />
4. Politica dei governi locali<br />
Restrizioni<br />
sulle<br />
esportazioni<br />
Sussidi e prestiti con<br />
bassi tassi di interesse<br />
per le imprese locali<br />
Standard di sicurezza<br />
sul lavoro più o meno<br />
rigidi<br />
Leggi a<br />
protezione <strong>del</strong>le<br />
imprese locali<br />
Normative di tutela<br />
<strong>del</strong>l’ambiente più o<br />
meno restrittive
Concorrenza<br />
multinazionale e<br />
concorrenza globale
La concorrenza multinazionale:<br />
• condizioni di mercato differenti <strong>nei</strong> diversi paesi;<br />
• condizioni differenti <strong>del</strong>le imprese di diversi paesi che competono<br />
per la leadership;<br />
• diversità <strong>del</strong>le caratteristiche salienti di prodotto e <strong>del</strong>le preferenze<br />
dei consumatori;<br />
• l’assenza di una stretta connessione fra le condizioni competitive <strong>nei</strong><br />
vari <strong>mercati</strong> nazionali che sono indipendenti.<br />
La concorrenza globale:<br />
• condizioni di mercato di più paesi strettamente collegate;<br />
• influenza reciproca tra posizione competitiva <strong>del</strong>l’impresa <strong>nei</strong> diversi<br />
<strong>mercati</strong> nazionali;<br />
• imprese che competono per la leadership mondiale;<br />
• correlazione tra le condizioni competitive dei vari <strong>mercati</strong>.
Prima di definire una strategia<br />
Contesto<br />
generale<br />
occorre analizzare<br />
Approccio<br />
strategico di<br />
successo<br />
Contesto<br />
specifico
Opzioni strategiche per<br />
l’ingresso e la concorrenza <strong>nei</strong><br />
<strong>mercati</strong> <strong>internazionali</strong><br />
Le imprese che decidono di competere a livello internazionale o globale<br />
posso scegliere tra varie opzioni strategiche di base:<br />
STRATEGIE DI ESPORTAZIONE<br />
STRATEGIE BASATE SULLA CONCESSIONE DI LICENZE<br />
STRATEGIE DI ESPANSIONE ATTRAVERSO IL FRANCHISING<br />
STRATEGIE MULTINAZIONALI LOCALIZZATE O STRATEGIA<br />
GLOBALE
Strategia di esportazione<br />
La strategia di esportazione utilizza la capacità produttiva già presente<br />
nel paese di origine a cui si aggiunge l’esportazione <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> esteri:<br />
relazione con grossisti stranieri;<br />
creazione di reti di vendita proprie.<br />
Vantaggi:<br />
rischio basso<br />
pochi investimenti<br />
coinvolgimento limitato<br />
Rischi:<br />
costi di produzione elevati nel paese d’origine<br />
costi di trasporto elevati<br />
oscillazioni sfavorevoli dei tassi di cambio
Strategie basate sulla<br />
concessione di licenze<br />
Strategia basata sulla concessione di licenze a operatori esteri per l’adozione<br />
<strong>del</strong>le tecnologie <strong>del</strong>l’impresa o per la produzione e distribuzione dei suoi<br />
prodotti, in cambio di royalties.<br />
Vantaggi:<br />
possibilità per un’impresa che possiede know how di entrare in <strong>mercati</strong> esteri<br />
anche se non si possiedono le risorse adeguate<br />
evitare costi per l’ingresso in <strong>mercati</strong> poco conosciuti<br />
Rischi:<br />
condivisione e perdita <strong>del</strong> controllo diretto di know-how tecnologico
Strategie di espansione<br />
attraverso il franchising<br />
Si crea una rete di franchising nella quale il franchisee (affiliato) sostiene<br />
costi e rischi legati alla creazione di nuovi punti vendita <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong><br />
esteri e il franchisor (affiliante) investe su formazione, supporto e<br />
monitoraggio degli operatori locali.<br />
Vantaggi:<br />
possibilità per un’impresa che possiede know how di entrare in<br />
<strong>mercati</strong> esteri anche se non si possiedono le risorse adeguate<br />
evitare costi per l’ingresso in <strong>mercati</strong> poco conosciuti<br />
Rischi:<br />
problema di controllo qualità quando le culture dei 2 soggetti sono<br />
diverse<br />
problema di modificare l’offerta locale sulla base <strong>del</strong>la domanda<br />
estera
Strategie multinazionali<br />
localizzate oppure strategia<br />
globale?<br />
L’impresa deve decidere se adottare una strategia multinazionale<br />
modificando l’approccio strategico <strong>nei</strong> vari paesi per adeguarlo a<br />
condizioni, gusti e preferenze locali oppure adottare una strategia<br />
globale con un unico approccio strategico in tutti i <strong>mercati</strong> in cui opera<br />
l’impresa.<br />
Strategia<br />
Global<br />
Strategia<br />
Glocal<br />
Strategia<br />
Local
Pensa globale, agisci globale<br />
Approccio strategico e <strong>competitivo</strong> invariato in tutti i paesi, creazione di<br />
marche con un appeal globale e coordinamento <strong>del</strong>le iniziative a livello<br />
mondiale dalla sede centrale <strong>del</strong>l’impresa. Le imprese vincenti saranno<br />
quelle che proporranno ai diversi <strong>mercati</strong> un’offerta standard di qualità e<br />
prezzi competitivi. Adatta quando le condizioni sono omogenee<br />
(concorrenza globale) :<br />
“One Sight, One Sound, One Sell”*<br />
* Rutigliano 1986, Mueller 1996
Vantaggi<br />
• Riduzione dei costi<br />
• Miglioramento <strong>del</strong>la qualità dei prodotti<br />
• Maggiore capacità di rispondere alle manovre concorrenziali<br />
• Affermazione di un’immagine di marca di tipo globale<br />
• Vantaggi organizzativi<br />
Svantaggi:<br />
• Difficoltà di superare le barriere culturali, geografiche,<br />
amministrative ed economiche<br />
• Allontana l’impresa dai clienti<br />
• Frena la creatività <strong>del</strong> management locale<br />
• Fortemente legata alla strategia di leadership di costo<br />
Strategia Global
Pensa locale, agisci locale<br />
Adottare strategie localizzate in base alle condizioni di ciascun mercato<br />
nazionale, ai gusti dei consumatori <strong>del</strong>egando le decisioni a manager<br />
locali che hanno una conoscenza diretta, quindi produzione,<br />
distribuzione e marketing adattati al singolo contesto grazie alla<br />
massima reattività agli stimoli ricevuti. Le attività <strong>del</strong>la catena <strong>del</strong><br />
valore sono localizzare nel mercato di sbocco, in modo da orientarle<br />
maggiormente alle specificità Adatta quando le differenze sono<br />
marcate (concorrenza multinazionale) :
Vantaggi:<br />
• elevata capacità di risposta a livello locale<br />
• l’indipendenza <strong>del</strong> management locale permette un grado di<br />
sviluppo e reattività maggiori.<br />
Svantaggi:<br />
• elevati costi di adattamento<br />
Strategia Local<br />
• Impossibilità di raggiungere economie di scala per la dimensione<br />
limitata dei <strong>mercati</strong>
Pensa globale, agisci locale<br />
Global+ Local = Glocal mo<strong>del</strong>lo ibrido<br />
Stessa strategia competitiva di base in tutti i paesi ma con varianti nel<br />
marketing mix: possibilità per i manager locali di modificare le<br />
caratteristiche di prodotto in base alla domanda locale e adeguare le<br />
attività di produzione, distribuzione e marketing in base alle necessità<br />
per competere in tali <strong>mercati</strong>:
Vantaggi:<br />
• Realizzare economie di scala su attività di approvvigionamento,<br />
produzione e R&S (efficienza)<br />
• Focus sul cliente con attività di analisi <strong>del</strong>la domanda e <strong>del</strong>la<br />
concorrenza e attività di marketing (efficacia)<br />
• Unire standardizzazione e adattamento<br />
Svantaggi:<br />
• Approccio difficilmente applicabile nella prassi aziendale<br />
Strategia Glocal<br />
• Crisi di pianificazione: scostamento tra aspetto strategico definito a<br />
livello centrale e operativo attuato a livello periferico
<strong>Ricerca</strong> <strong>del</strong> <strong>vantaggio</strong><br />
<strong>competitivo</strong> <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong><br />
<strong>internazionali</strong><br />
- Templi di profitto<br />
- Sovvenzionamento transnazionale e offensive<br />
strategiche per la concorrenza <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> esteri
Come acquistare un <strong>vantaggio</strong> <strong>competitivo</strong> <strong>nei</strong><br />
<strong>mercati</strong> <strong>internazionali</strong>:<br />
1.<br />
Localizzazione:<br />
• Riduzione dei costi<br />
• Maggiore<br />
differenziazione<br />
<strong>del</strong> prodotto<br />
2. Trasferimenti<br />
transnazionali<br />
di competenze<br />
e capacità di<br />
valore<br />
<strong>competitivo</strong> ai<br />
<strong>mercati</strong> esteri<br />
3.<br />
Coordinamento<br />
transnazionale<br />
dei vari <strong>mercati</strong>
1. Localizzazione:<br />
Due decisioni chiave<br />
a) Concentrare ogni operazione interna in determinati<br />
paesi oppure in più aree geografiche<br />
b) In quali paesi concentrare alcune attività
a) Localizzazione: Quando concentrare<br />
l’attività in poche aree geografiche<br />
Costi particolarmente contenuti<br />
• Cina, Corea, Taiwan basso costo <strong>del</strong>la manodopera<br />
Economie di scala elevate<br />
• Elevati volumi di produzione concentrati in uno o pochi stabilimenti estremamente<br />
efficienti<br />
Forti effetti di esperienza<br />
• Concentrare la produzione in pochi siti e accrescere il volume cumulato di esperienza <strong>del</strong><br />
personale di ogni stabilimento nel minor tempo possibile<br />
Maggiori risorse, che consentono un migliore coordinamento <strong>del</strong>le attività<br />
correlate oppure offrono altri vantaggi di valore<br />
• Personale con particolari conoscenze tecniche, maggiori concessioni governative, vicinanza<br />
ai clienti. Samsung leader <strong>del</strong>la tecnologia dei chip di memoria grazie all’apertura di un<br />
importante centro di R&S nella Silicon Valley.
) Localizzazione: Quando dislocare<br />
l’attività in più aree geografiche<br />
Quando si tratta di attività legate all’acquirente (distribuzione ai<br />
rivenditori, vendite, pubblicità e assistenza post-vendita)<br />
Costi di trasporto elevati, diseconomie su larga scala e barriere<br />
commerciali, rendono troppo costosa la gestione <strong>del</strong>le attività in<br />
un’unica sede<br />
Per proteggersi dai rischi <strong>del</strong>le oscillazioni dei tassi di cambio, dalle<br />
sospensione <strong>del</strong>la fornitura e da sviluppi politici avversi
2. Trasferimenti transnazionali di competenze e<br />
capacità per la creazione <strong>del</strong> <strong>vantaggio</strong><br />
<strong>competitivo</strong><br />
L’impresa sfrutta le sue capacità, competenze e punti di forza per<br />
entrare in nuovi <strong>mercati</strong>, trasferendoli da un paese all’altro<br />
Contribuisce a estendere o ad approfondire le capacità e competenze<br />
esistenti e aiuta a consolidare la propria posizione competitiva in<br />
alcune aree rilevanti<br />
Getta solide basi per un <strong>vantaggio</strong> <strong>competitivo</strong> sostenibile <strong>nei</strong><br />
confronti di concorrenti globali o multinazionali
3. Coordinamento transnazionale per la<br />
creazione <strong>del</strong> <strong>vantaggio</strong> <strong>competitivo</strong><br />
Le imprese globali o multinazionali possono approfondire o<br />
ampliare i propri punti di forza e le proprie capacità e coordinare<br />
le attività in diverse aree grazie alle piattaforme online:<br />
- I programmi di produzione possono essere coordinati a livello<br />
mondiale e le spedizioni possono essere dirottate da un<br />
centro di distribuzione all’altro<br />
- Il personale di progettazione e design più valido può essere<br />
coinvolto in un progetto condiviso per l’ideazione dei prodotti<br />
di nuova generazione<br />
- Le stesse caratteristiche di differenziazione <strong>del</strong> prodotto<br />
possono essere introdotte coerentemente in tutto il mondo
Whirpool leader globale nella produzione di<br />
elettrodomestici<br />
- Trasferisce in modo rapido ed efficace le innovazioni e i processi di produzione<br />
fondamentali fra le varie regioni e le diverse marche grazie alla creazione di piattaforme<br />
online<br />
- Coordina le attività di produzione e R&S <strong>nei</strong> vari stabilimenti al fine di ridurre i tempi<br />
per la scoperta di caratteristiche innovative<br />
Leader di costo e di ridurre i tempi per l’introduzione <strong>del</strong>le innovazioni<br />
sul mercato a prezzi concorrenziali<br />
Produzione<br />
R&S<br />
Asia<br />
Nord<br />
America<br />
Europa<br />
America<br />
Latina
Templi di profitto<br />
I templi di profitto sono <strong>mercati</strong> nazionali (o aree geografiche) dalle<br />
quali provengono le risorse finanziarie necessarie a sostenere offensive<br />
strategiche in altri paesi ed alimentarne la competitività <strong>del</strong>l’impresa<br />
per la leadership globale.<br />
Nella maggior parte dei casi, il tempio di profitto più importante<br />
strategicamente e quantitativamente è il mercato interno, ma le<br />
imprese <strong>internazionali</strong> possono considerare templi di profitto anche<br />
altre nazioni in cui godono di:<br />
• una posizione competitiva forte;<br />
• elevato volume di vendite;<br />
• ampi margini di profitto.
ESEMPI:<br />
Le imprese con più templi di profitto<br />
ampi e protetti, possiedono un<br />
<strong>vantaggio</strong> <strong>competitivo</strong> rispetto ai<br />
concorrenti che ne sono sprovvisti o<br />
che ne hanno solo uno.<br />
- McDonald’s opera in 119 pesi ma il suo maggiore tempio di profitto<br />
sono gli USA con il 61,2% di profitti<br />
- Nike commercializza i propri prodotti in 160 paesi e possiede due<br />
grandi templi di profitto: USA e Europa- Medio Oriente- Africa
Sovvenzionamento transnazionale mirato a<br />
un’offensiva strategica<br />
Una maggiore capacità finanziaria resa possibile dalla<br />
presenza di più templi di profitto conferisce a un concorrente<br />
globale o multinazionale le risorse necessarie a intraprendere<br />
un’offensiva <strong>nei</strong> confronti di rivali <strong>del</strong> mercato interno il cui<br />
unico tempio di profitto è costituito dal mercato nazionale<br />
SOVVENZIONAMENTO TRANSNAZIONALE
Offensive strategiche per la concorrenza <strong>nei</strong><br />
<strong>mercati</strong> esteri<br />
Attaccare i templi di profitto di un concorrente estero<br />
Induce il rivale a mettersi sulla difensiva ad esempio costringendolo ad incrementare<br />
investimenti pubblicitari, potenziare gli sforzi di innovazione o altre iniziative che gli<br />
comportano un aumento dei costi e un’erosione dei profitti.<br />
Adottare il sovvenzionamento transazionale per sottrarre<br />
clienti e vendite a determinati concorrenti in paesi ben precisi<br />
Competere in più <strong>mercati</strong> nazionali conferisce all’impresa la possibilità di impiegare<br />
risorse, profitti e liquidità derivanti da un tempio di profitto per sostenere offensive mirate<br />
a sottrarre clienti a determinati concorrenti <strong>nei</strong> paesi in cui l’impresa intende inserirsi<br />
Adottare una politica di dumping vendendo a prezzi<br />
stracciati <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> dei rivali esteri<br />
Possibilità di applicare nel mercato obiettivo una riduzione di prezzo tale da portare<br />
l’impresa interna al fallimento o alla cessazione <strong>del</strong>l’attività<br />
Creare una nuova base clienti sensibile al prezzo
Alleanze strategiche e JV con partner esteri<br />
BENEFICI<br />
1. migliore accesso a <strong>mercati</strong> attraenti;<br />
2. economie di scala nella produzione e/o nel<br />
marketing;<br />
3. superare lacune di carattere tecnico o nella<br />
conoscenza dei <strong>mercati</strong>;<br />
4. condivisione di strutture distributive e reti di<br />
rivenditori;<br />
5. maggiore possibilità di divenire leader <strong>del</strong> settore;<br />
6. riconoscimento di standard tecnologici condivisi.
Perché le alleanze transnazionali<br />
sono un espediente strategico<br />
attraente?<br />
A differenza di fusione/acquisizione permettono:<br />
• mantenimento di autonomia;<br />
• potere di veto durante lo<br />
svolgimento <strong>del</strong>la cooperazione;<br />
• basso coinvolgimento <strong>del</strong>le<br />
risorse finanziarie;<br />
• flessibilità.<br />
Un paio di esempi …
L'accordo tra Benetton e Sears Messico prevede<br />
l'apertura di punti vendita che proporranno collezioni di<br />
abbigliamento Ucb all'interno dei department store<br />
Sears presenti in tutto il territorio messicano.<br />
Il beneficio ricercato da Benetton è stato quello di<br />
facilitare il proprio accesso al mercato messicano.<br />
FreeMove nasce a seguito di un accordo fra<br />
Orange, TIM, TeliaSonera e T-Mobile, aziende<br />
operanti nel settore <strong>del</strong>la telefonia mobile in<br />
Inghilterra, Francia, Germania, Italia e Spagna.<br />
Il beneficio ricercato dalle aziende partner è<br />
quello di fronteggiare Vodafone, il principale<br />
competitor.<br />
Fonte: Costabile M., Ancarani F., (2006), Governare la convergenza competitiva. La combinazione di risorse eterogenee per ampliare il dominio dei <strong>mercati</strong>.
INSIDIE<br />
• Barriere linguistiche e culturali;<br />
• Elevati investimenti iniziali di tempo <strong>del</strong> management;<br />
• Difficoltà nel concordare soluzioni profittevoli per i partner<br />
coinvolti;<br />
• Capacità di gestione tempestiva <strong>del</strong>l’alleanza;<br />
• Rischio di squilibrio nel rapporto potere/dipendenza tra i partner.<br />
N.B.: Le alleanze sono maggiormente indicate nella fase di accesso al mercato<br />
estero mentre le acquisizioni lo sono nelle fasi successive (conquista <strong>del</strong>la<br />
leadership globale)<br />
Mo<strong>del</strong>lo di Uppsala (Johanson/Wiedersehem-Paul)<br />
Fonte: Cateora P.R., Graham J.L., Marketing Internazionale. Imprese <strong>internazionali</strong> e <strong>mercati</strong> globali, 2008
E le multinazionali?<br />
Per ovviare alle insidie <strong>del</strong>le alleanze strategiche, possono<br />
creare un team manageriale composto da:<br />
Funzionari interni Manager locali<br />
1. Possiedono il Know How<br />
2. Trasferiscono le informazioni<br />
necessarie ai manager locali<br />
1. Forniscono informazioni sulle<br />
condizioni di<br />
mercato/abitudini/pratiche<br />
commerciali;<br />
2. Dirigono le operazioni locali
Strategie appropriate <strong>nei</strong><br />
<strong>mercati</strong> dei paesi<br />
emergenti
Opzioni strategiche adottabili dalle<br />
IMN <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> emergenti:<br />
• essere pronti a modificare alcuni aspetti <strong>del</strong> proprio mo<strong>del</strong>lo<br />
commerciale per adeguarsi alle condizioni locali (senza però<br />
rinunciare al <strong>vantaggio</strong> <strong>del</strong>le operazioni e <strong>del</strong> branding su scala<br />
globale);<br />
• cercare di cambiare il mercato locale per avvicinarlo al modo in<br />
cui l’impresa opera in altri paesi;
Opzioni strategiche adottabili dalle<br />
IMN <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> emergenti:<br />
• evitare i <strong>mercati</strong> emergenti in cui è difficile o antieconomico<br />
modificare il mo<strong>del</strong>lo di business <strong>del</strong>l’impresa per adeguarsi<br />
alle condizioni locali;<br />
• prepararsi alla competizione sul prezzo.
La strategia di Coca Cola per l’incremento<br />
<strong>del</strong>le vendite in Cina e in India.<br />
Strategia sviluppata da Coca Cola in Cina e in India:<br />
Prima <strong>del</strong> 2003 attirare i giovani <strong>del</strong>le aree urbane<br />
Dal 2004 attirare i giovani <strong>del</strong>le aree rurali<br />
Risparmio <strong>nei</strong> costi di confezionamento permette di tagliare<br />
notevolmente il prezzo di una bottiglia<br />
i nuovi prezzi si dimostrano invitanti
La strategia di Coca Cola per l’incremento<br />
<strong>del</strong>le vendite in Cina e in India.<br />
Nel secondo trimestre <strong>del</strong> 2011, Coca Cola Company ha registrato<br />
crescite record dei ricavi in Asia, con l’India in aumento di +33% e<br />
la Cina a +14%.<br />
I buoni risultati ottenuti testimoniamo il successo <strong>del</strong>l’obiettivo di<br />
incrementare le vendite in questi due paesi, considerando anche la<br />
decisione presa a inizio 2011 di investire 2 miliardi di dollari in Cina<br />
su nuovi stabilimenti di produzione.<br />
Fonte: http://www.strategyinvestor.com/2/modules.php?name=News&file=article&sid=347 consultato 02/04/2012
Opzioni strategiche adottabili dalle<br />
imprese locali dei <strong>mercati</strong> emergenti<br />
Opzioni strategiche per le imprese locali che competono con operatori<br />
globali<br />
Pressioni <strong>del</strong><br />
settore per la<br />
globalizzazione<br />
Elevate<br />
Basse<br />
(3) Evitare i rivali passando a<br />
un nuovo mo<strong>del</strong>lo di<br />
business o un’altra nicchia di<br />
mercato<br />
(1) Difendersi sfruttando i<br />
vantaggi locali<br />
Adeguate al<br />
solo mercato<br />
interno<br />
(4) Competere a livello<br />
globale<br />
(2) Trasferire le competenze<br />
<strong>del</strong>l’impresa all’estero<br />
Risorse e capacità<br />
competitive<br />
Fonte: tratto da “Strategia aziendale. Formulazione ed esecuzione.” di A. A. Thompson, A. J. Strickland, J. E. Gamble McGraw-Hill 2009<br />
Trasferibili ad altri<br />
paesi
Opzioni strategiche adottabili dalle<br />
imprese locali dei <strong>mercati</strong> emergenti<br />
1. Sfruttare i vantaggi locali:<br />
- rilevanti vantaggi di costo che consentono di competere<br />
puntando sul prezzo;<br />
- capacità di servire il mercato locale in modi che risultato<br />
difficilmente eguagliabili dai concorrenti globali (es: piccolo<br />
produttore di cellulari in Medio Oriente compete con successo<br />
con giganti quali Nokia, Samsung e Motorola vendendo un<br />
mo<strong>del</strong>lo studiato appositamente per musulmani).<br />
2. Trasferire le competenze <strong>del</strong>l’impresa all’estero.
Opzioni strategiche adottabili dalle<br />
imprese locali dei <strong>mercati</strong> emergenti<br />
3. Passare a un nuovo mo<strong>del</strong>lo di business o a un’altra nicchia di<br />
mercato:<br />
- trasferire la propria attività a un segmento <strong>del</strong>la catena <strong>del</strong> valore<br />
<strong>del</strong> settore in cui le abilità e le risorse <strong>del</strong>l’impresa generino un<br />
<strong>vantaggio</strong> <strong>competitivo</strong>,<br />
- instaurare una joint venture con un partner globale,<br />
- vendere la propria attività a un entrante globale.<br />
4. Competere a livello globale.
Conclusioni<br />
1. L'impresa che decide di <strong>internazionali</strong>zzarsi deve tenere conto di diversi fattori: differenza culturali e di mercato, i<br />
vantaggi legati all'ubicazione, il rischio di oscillazione sfavorevole dei tassi di cambio e le politiche dei governi locali.<br />
2. Un’impresa che vuole competere <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> <strong>internazionali</strong> deve prima di tutto capire se il settore in cui opera<br />
presenta una concorrenza multinazionale, globale o in fase di transizione, per poter così sviluppare un approccio<br />
strategico di successo. Un’impresa rispetto alla combinazione standardizzazione/adattamento, non deve avere un<br />
approccio statico ma apportare modifiche in funzione dei cambiamenti nel tempo <strong>del</strong>le variabili socio-culturali,<br />
legislative, economiche, competitive dei vari contesti geografici in cui l’impresa opera; sia <strong>del</strong>le risorse e capacità in<br />
grado di impiegare in ogni paese/mercato.<br />
3 Le imprese che operano <strong>nei</strong> <strong>mercati</strong> globali possono conseguire un <strong>vantaggio</strong> <strong>competitivo</strong> in tre modi. Possono<br />
puntare sulla localizzazione, scegliendo tra una o più are geografiche dove dislocare le proprie attività al fine di ridurre<br />
i costi o di ottenere una maggiore differenziazione, possono trasferire e poi coordinare in modo efficace ed efficiente<br />
le proprie capacità, competenze e punti di forza grazie alla presenza di piattaforme online.<br />
Un’impresa che gode di più templi di profitto è in grado di difendersi dalle offensive competitive adottando il<br />
sovvenzionamento transazionale che le permette di investire risorse e profitti derivanti da altri <strong>mercati</strong>.<br />
4. Le imprese che scelgono di <strong>internazionali</strong>zzarsi attraverso le alleanze transnazionali, dopo aver valutato relativi<br />
vantaggi e rischi, sono molto spesso imprese inesperte in ambito di processi <strong>internazionali</strong>. Le IMN e le imprese più<br />
esperte preferiscono forme di <strong>internazionali</strong>zzazione più articolate e che coinvolgono maggiori risorse, forti <strong>del</strong>le<br />
esperienze pregresse.<br />
5. I <strong>mercati</strong> emergenti quali Cina, India, Brasile, Indonesia e Messico presentano elevati livelli di rischio ma enormi<br />
opportunità di crescita.<br />
L’ingresso in questi <strong>mercati</strong> comporta che la redditività raramente è un obiettivo semplice e immediato: spesso si<br />
tratta di un processo a lungo termine che richiede una rieducazione dei consumatori, ingenti investimenti pubblicitari<br />
e promozionali per modificare i gusti e le abitudini d’acquisto, e un miglioramento <strong>del</strong>le infrastrutture locali (la base<br />
fornitori, i sistemi di trasporto, i canali di distribuzione, il mercato <strong>del</strong>la manodopera).