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129 - ordine del giorno del 14.2.2012 del - Comune di Verbania

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COPIA DELL’ORIGINALE<br />

COMUNE DI VERBANIA<br />

PROVINCIA DEL V.C.O<br />

Deliberazione n° <strong>129</strong><br />

in data 18/10/2012<br />

Verbale <strong>di</strong> Deliberazione <strong>di</strong> Consiglio Comunale<br />

Oggetto: ORDINE DEL GIORNO DEL <strong>14.2.2012</strong> DEL GRUPPO CONSILIARE P.I.D. RELATIVO<br />

AI GETTONI DI PRESENZA DEI CONSIGLIERI<br />

L’anno duemilado<strong>di</strong>ci, addì <strong>di</strong>ciotto <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> Ottobre alle ore 19:30 nell’Aula<br />

Consigliare, si è riunito il Consiglio Comunale.<br />

All’inizio <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>l’argomento, risultano presenti e assenti:<br />

ACTIS ALBERTO P<br />

BAVA CARLO P<br />

BOLDI ROBERTO P<br />

BOMBACE SAVINO A<br />

BONZANINI MARCO A<br />

CANALE MARIA P<br />

CANALI ANDREA P<br />

CAPRA DANIELE P<br />

CARAZZONI ANDREA P<br />

CARETTI FABRIZIO P<br />

CHIFU IOAN ADRIAN P<br />

COLOMBO DAMIANO A<br />

COZZA CARLA P<br />

COZZI SERGIO P<br />

DE AMBROGI CORRADO P<br />

DE BENEDETTI GIOVANNI A<br />

DI GREGORIO VLADIMIRO P<br />

FARAH ATTALLA A<br />

FRANZI FRANCOMARIA A<br />

GAGLIARDI ADRIANA P<br />

GIANI GIAN MARIA P<br />

GIORDANI IVAN A<br />

IDI DONATA P<br />

IMMOVILLI MICHAEL P<br />

INCERTO VALENTINA P<br />

IRACA' FELICE A<br />

MARINONI STEFANO P<br />

MONTARONE STEFANIA P<br />

QUARANTA DANILO P<br />

RAGO MICHELE P<br />

RESTELLI GIORGIO P<br />

ROLLA ANGELO P<br />

SCARPINATO LUCIO P<br />

SERGIO ROCCO P<br />

TAMBOLLA ANTONIO P<br />

TIGANO GIORGIO P<br />

VARINI PIER GIORGIO P<br />

VOLPE SCIUME' FABIO P<br />

ZACCHERA MARCO A<br />

ZANOTTI CLAUDIO P<br />

ZORZIT MARCELLA P<br />

I consiglieri Bombace Savino, Farah Attalla, Giordani Ivan, e Iracà Felice sono assenti giustificati<br />

totale presenti 32 totale assenti 9<br />

Assiste alla seduta il Segretario <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> ZANETTA CORRADO<br />

Il Sig. BOLDI ROBERTO nella sua qualità <strong>di</strong> Presidente assume la presidenza e,<br />

riconosciuta legale l’adunanza, <strong>di</strong>chiara aperta la seduta.


INIZIO DISCUSSIONE DEL PRESENTE PUNTO: ORE 22.00<br />

Si dà atto che sono presenti anche gli assessori: Carazzoni Li<strong>di</strong>a, Manzini Massimo,<br />

Adriana Balzarini, Fabrizio Sottocornola, Pella Sergio, Marcovicchio Matteo.<br />

Prende la parola il Consigliere Tambolla Antonio: “Per fatto personale. Vorrei precisare<br />

che qualcuno si è lamentato che ho presentato troppe mozioni ed interrogazioni. Tutto<br />

quello <strong>di</strong> cui andremo a parlare e <strong>di</strong>scutere questa sera è l’espressione <strong>del</strong>le richieste dei<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Verbania</strong> e sono i problemi connessi alla viabilità <strong>del</strong>la città. Forse è meglio<br />

questo che cercare <strong>di</strong> insegnare a Monti come fare a governare l’Italia”.<br />

Illustra l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> il consigliere Volpe Sciumè Fabio: “Il Consiglio Comunale che<br />

vorremmo vedere stasera è quello in cui in una determinata situazione, tutti i Consiglieri<br />

pensassero in funzione <strong>del</strong>la stessa cosa, simultaneamente e dare un forte segnale alla<br />

popolazione con un gesto concreto. Non potremo così mai <strong>di</strong>menticare questo <strong>giorno</strong>, le<br />

sensazioni e le immagini resterebbero con noi per il resto <strong>del</strong>la nostra vita. Vivere con<br />

brutti ricor<strong>di</strong> è una trage<strong>di</strong>a, vivere con dei bei ricor<strong>di</strong> ci dà la forza <strong>di</strong> continuare, nella lotta<br />

che ognuno <strong>di</strong> noi crede e ci fa così sedere su questi banchi. In<strong>di</strong>stintamente dal colore e<br />

dal pensiero politico, che qui rappresentiamo, quello che chie<strong>di</strong>amo è <strong>di</strong> essere voi stessi.<br />

Nei mesi che hanno preceduto questo Consiglio Comunale, abbiamo sentito che qualcuno<br />

<strong>di</strong> voi ha avuto dei malumori, qualcun altro l’ha definito una provocazione, nel peggiore dei<br />

casi e con molto rammarico siamo stati definiti demagogici, che ormai questo termine è<br />

<strong>di</strong>ventato <strong>di</strong> moda. A noi la <strong>di</strong>sonestà intellettuale non piace, a noi piace l’onestà<br />

intellettuale, nessuno e <strong>di</strong>co nessun componente <strong>del</strong> nostro movimento ha mai pensato ad<br />

usare questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> per fare <strong>del</strong>la manipolazione intellettuale. Noi come<br />

Consiglieri Comunali <strong>del</strong> P.I.D. vogliamo inseguire un sogno, è vero, una cosa è inseguire<br />

un sogno ed un’altra è inseguire un’ossessione. Questa per noi non è un’ossessione, è<br />

assolutamente un sogno che cre<strong>di</strong>amo che con l’aiuto <strong>di</strong> voi tutti può <strong>di</strong>ventare realtà.<br />

Stasera possiamo vincere tutti e dare un forte segnale a chi ci osserva, a chi ci ascolta, a<br />

chi saprà <strong>di</strong> questo nostro gesto. La politica a <strong>Verbania</strong> può <strong>di</strong>mostrare che non è<br />

composta da se<strong>di</strong>e, sol<strong>di</strong> e posizioni <strong>di</strong> potere, ma con un atto possiamo dare vita ad una<br />

rivoluzione <strong>di</strong> pensiero. La politica in aiuto <strong>del</strong> popolo che sta soffrendo visibilmente una<br />

crisi lavorativa ed economica. Noi nel P.I.D. siamo molto orgogliosi <strong>di</strong> lavorare per una<br />

società che ci piace, con una cultura che ci piace, ma che purtroppo con dei citta<strong>di</strong>ni che<br />

stanno vivendo anni <strong>di</strong>fficili e che solamente un domani sapranno per quale ragione hanno<br />

vissuto questi anni <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>fficoltà. Vogliamo concludere <strong>di</strong>cendo che noi la questione<br />

politica non sappiamo neanche cosa sia, ci spaventa <strong>di</strong> più un’influenza. La pressione ce<br />

l’ha la povera gente che non riesce a sfamare la propria famiglia. Vogliamo anche<br />

ringraziare alcuni Consiglieri che ormai in Consigli remoti, hanno dato l’idea <strong>di</strong> un<br />

gran<strong>di</strong>ssimo valore sociale, donare il gettone <strong>di</strong> presenza ai comuni terremotati, siamo<br />

completamente allineati con questi Consiglieri. Di certo siamo pronti ad ascoltare tutti i<br />

consigli e vogliamo sottolineare infine, che nessuno si deve sentire obbligato nel voto,<br />

lasciamo a giu<strong>di</strong>zio l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, nella massima espressione democratica, davanti al<br />

popolo verbanese”.<br />

Consigliere Caretti Fabrizio: “Vorrei leggervi un altro <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>:<br />


inequivocabile <strong>di</strong> virtuoso buon esempio. Impegna il Sindaco e la Giunta ad attivare ogni<br />

iniziativa utile, affinché nel prossimo bilancio <strong>di</strong> previsione sia inserito il taglio <strong>del</strong> 10%,<br />

<strong>del</strong>la spesa complessiva per il funzionamento <strong>del</strong>la struttura politica amministrativa <strong>del</strong><br />

comune, funzionamento <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong>la Giunta e dei gruppi consiliari ed effettuare il<br />

taglio <strong>del</strong> 10% <strong>del</strong>le retribuzioni <strong>di</strong> tutte le consulenze e <strong>di</strong> tutti gli incarichi attribuiti a<br />

qualunque titolo, a figure esterne amministrative. A ridurre <strong>del</strong> 10% le retribuzioni <strong>di</strong> tutti gli<br />

incarichi <strong>del</strong> sottogoverno locale, che a qualunque titolo facciano riferimento a nomine<br />

effettuate dal comune. Impegni altresì il Sindaco, affinché si faccia promotore presso gli<br />

organi istituzionali competenti, Presidente <strong>del</strong> Senato <strong>del</strong>la Repubblica e Camera dei<br />

Deputati, iniziativa concreta affinché anche ad alti livelli si proceda ad adottare iniziative<br />

volte ad un concreto risparmio sulla spesa per il funzionamento <strong>del</strong>le strutture pari al 10%.<br />

<strong>Verbania</strong>, 28 settembre 2005>.<br />

Io ero seduto dall’altra parte, ma ero sempre nel centrosinistra. Quella sera, questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>giorno</strong> fu presentato dall’allora consigliera Carazzoni, come gruppo <strong>di</strong> Alleanza<br />

Nazionale. Io vi inviterei ad andare a leggere il verbale <strong>di</strong> quella sera, vedere cosa era<br />

successo. È molto <strong>di</strong>vertente ed istruttivo. Da quella sera, per carità, adesso non devo <strong>di</strong>re<br />

cosa ho fatto io e cosa aveva fatto il mio gruppo, però voglio <strong>di</strong>re che ad ogni livello sono<br />

tutti pronti a ridurre i costi <strong>del</strong>la politica ma dalla prossima legislatura, o devono ridursela<br />

gli altri. Io ritengo invece che si possa liberamente decidere ognuno per se stesso,<br />

l’avevamo detto anche l’altra volta, il capogruppo era Parachini. Per cui faccio già anche<br />

la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, siccome io da tempo ho già fatto la mia scelta anche per questa<br />

legislatura, ritengo più giusto <strong>di</strong> astenermi dalla votazione”.<br />

Consigliere Canale Maria: “Io ho letto attentamente e ho ascoltato naturalmente<br />

l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Volpe e capisco che alla base <strong>di</strong> questo suo desiderio, <strong>di</strong><br />

questa sua richiesta ci siano <strong>del</strong>le motivazioni, per carità legittime. Io però non le<br />

con<strong>di</strong>vido, per cui <strong>di</strong>co subito che personalmente voterò contro. Voterò contro perché<br />

ritengo che noi Consiglieri, <strong>di</strong> fatto facciamo presenza innanzitutto per passione, per<br />

autentico interesse per la politica, siamo qui per questo, siamo qui perché ci cre<strong>di</strong>amo,<br />

penso che ci cre<strong>di</strong>amo tutti quanti, altrimenti non saremo qui. È un interesse autentico per<br />

la nostra città, per poter intervenire e per migliorare la situazione <strong>del</strong>la nostra città, per la<br />

collettività. Per me questa è passione, per me questo è interesse autentico puro, è<br />

volontariato, non potrei chiamarlo in maniera <strong>di</strong>versa, altrimenti non saremo qui. Io<br />

personalmente non ho nessuna <strong>di</strong>fficoltà a <strong>di</strong>re che potrei benissimo rinunciare, perché io<br />

ho un lavoro ed oggi chi ha un lavoro è ricco ed io sono ricchissima, per cui potrei<br />

benissimo fare a meno <strong>di</strong> tutto questo. Ma proprio per una questione <strong>di</strong> principio e per<br />

rispetto <strong>di</strong> quello che noi facciamo nel nostro piccolo, <strong>di</strong> quello che ognuno <strong>di</strong> noi fa per il<br />

contributo piccolo o grande che da, ripeto, non posso definirlo in maniera <strong>di</strong>versa che<br />

volontariato, volontariato puro, io voterò contro”.<br />

Consigliere Montarone Stefania: “Io credo che sia giunto il tempo anche pubblicamente<br />

<strong>di</strong> precisare alcune questioni, <strong>di</strong>stinguendo tra i livelli <strong>del</strong>la politica, soprattutto in un<br />

momento <strong>di</strong> grande antipolitica da parte dei citta<strong>di</strong>ni, che personalmente, per tutti gli<br />

scandali degli ultimi mesi, anni, giorni, che sembrano non avere mai una fine, mi trovano<br />

anche comprensiva nei loro confronti. Tuttavia, per colpa <strong>di</strong> questi gran<strong>di</strong> abusi, sprechi,<br />

queste retribuzioni troppo alte, perché nessun <strong>di</strong>pendente, nessun operaio potrebbe mai<br />

pensare <strong>di</strong> guadagnare quello che guadagnano i nostri Deputati, i nostri Senatori, i nostri<br />

Consiglieri Regionali. Quin<strong>di</strong> credo che sia giusto <strong>di</strong>fendere per una volta il ruolo dei<br />

Consigli Comunali, soprattutto dei Consigli Comunali con la <strong>di</strong>mensione come la nostra, o<br />

<strong>di</strong> quelli dei piccoli comuni ancora più piccoli <strong>di</strong> noi, dove in quel caso anche le Giunte,<br />

così come anche la nostra, questa come le precedenti, percepisce, io la definirei<br />

un’indennità, davvero come <strong>di</strong>ceva anche la collega che mi ha preceduta, che<br />

semplicemente ricopre un impegno fatto per passione, nient’altro <strong>di</strong> più. Quello che si<br />

percepisce sia come Consiglieri Comunali, il nostro gettone, qui si parla <strong>di</strong> 20 euro, io


sinceramente mi ricordavo un 30 o 35 euro lor<strong>di</strong>, quin<strong>di</strong> forse sono un po’ <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 20, se<br />

dobbiamo essere precisi. Però credo che in un anno, tra commissioni e Consigli Comunali,<br />

chi forse è più presente non so se arriva a 1.000 euro. Quin<strong>di</strong> è giusto che la gente sappia<br />

queste cose. Gli Assessori comunque, certo hanno un impegno maggiore <strong>del</strong> nostro, io ho<br />

svolto dei ruoli <strong>di</strong> amministratore, quin<strong>di</strong> sono stata anche da quella parte, so cosa vuol<br />

<strong>di</strong>re. Quin<strong>di</strong> è giusto anche per una volta, proprio perché anche io mi sento in<strong>di</strong>gnata nei<br />

confronti <strong>del</strong>lo scandalo che sta succedendo, che comunque si cerchino <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere i<br />

livelli bassi <strong>del</strong>la politica, quelli dove davvero c’è solo la passione e la voglia <strong>di</strong> lavorare<br />

per la propria città. Invece sono altri i luoghi dove dovrebbero arrivare questi or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong>, perché è chiaro che qui bisogna cominciare sempre dal basso, per poter arrivare in<br />

alto. Personalmente credo che sia veramente una piccola pagliuzza, quando non<br />

guar<strong>di</strong>amo la trave. Forse sarebbe meglio emendare questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> ed<br />

impegnare il nostro Sindaco, per quello che potrà fare e la Giunta, a farsi portavoce nei<br />

livelli più alti, perché questi tagli avvengano, perché i benefit che prendono i Deputati, i<br />

Senatori, i Consiglieri Regionali finiscano, perché ci sia controllo da parte <strong>di</strong> chi deve<br />

controllare, perché non è giusto che tutti quanti finiamo nel calderone <strong>del</strong>l’antipolitica,<br />

perché noi ci mettiamo la faccia e comunque alla fine anche se lo facciamo davvero con<br />

spirito <strong>di</strong> passione, quasi come volontariato, veniamo equiparati a loro. Poi chi ci governa,<br />

alla fine <strong>di</strong> questi argomenti, è vero quello che veniva detto prima, si rinvia, si demanda,<br />

tagli veri non se ne vedono mai, sempre e solo ai citta<strong>di</strong>ni, sempre e solo a noi anche,<br />

perché mi considero in questo senso citta<strong>di</strong>na. Però voglio ricordare che proprio non<br />

eravamo in questa aula, perché in quel momento eravamo al Collegio Santa Maria, era<br />

arrivata al nostro Consiglio Comunale una proposta, da parte <strong>del</strong>l’Assessore<br />

all’urbanistica, <strong>di</strong> riconoscere ai componenti <strong>del</strong>la commissione paesaggistica, se non<br />

ricordo male, perché forse non c’è più la commissione e<strong>di</strong>lizia, <strong>di</strong> istituire il gettone <strong>di</strong><br />

presenza equiparato al nostro gettone. In quell’occasione io lo <strong>di</strong>ssi, il nostro Consiglio<br />

Comunale votò <strong>di</strong> non riconoscere il gettone ai componenti <strong>del</strong>la commissione. Io in quel<br />

momento avevo appunto nell’intervento, precisato che non mi sembrava molto corretto,<br />

perché se noi comunque percepiamo un gettone pur minimo, ma lo percepiamo, non è<br />

giusto che lo neghiamo a persone che noi stessi nominiamo a svolgere un servizio per la<br />

città e comunque anche per noi. Quin<strong>di</strong> con questo intervento io chiedo l’impegno alla<br />

Giunta e comunque anche <strong>del</strong> Consiglio Comunale, <strong>di</strong> rivedere quella posizione. Perché<br />

se e l’avevo detto anche all’ora, l’abbiamo tolto all’ora, dobbiamo togliercelo anche noi, se<br />

lo lasciamo a noi dobbiamo istituirlo anche per loro”.<br />

Consigliere Canali Andrea: “Io ammiro molto l’intervento fatto dalla consigliera Canale,<br />

anche se non con<strong>di</strong>vido <strong>di</strong> votare contro questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, ma suggerisco il ritiro.<br />

La consigliera Montarone ha detto <strong>del</strong>le cose giuste, però secondo me il gettone <strong>di</strong><br />

presenza deve essere una cosa che deve venire spontanea che deve venire da ogni<br />

persona, <strong>di</strong> devolvere a chi vuole.<br />

Io propongo il ritiro, perché io lo dono a chi voglio il mio gettone <strong>di</strong> presenza e sappiamo<br />

benissimo che i 19 euro, per quel poco che possono essere, sappiamo che comunque<br />

ogni Consigliere ha dei costi, i costi sono a stampare comunque <strong>del</strong>la carta, il toner che<br />

non ci viene pagato e non ci viene fornito da nessuno. Io <strong>di</strong>co che comunque sono dei<br />

sol<strong>di</strong> che la gente spende, magari una persona può <strong>di</strong>re: “a me non interessa niente”, per<br />

altri magari può anche in questi momenti comunque <strong>di</strong> crisi, proprio anche a livello<br />

comunale ed a livello nazionale, incidere. È vero, a livello nazionale c’è una crisi, però<br />

credo che comunque non va ad incidere proprio a livello comunale, dove siamo proprio noi<br />

qua ad occupare questi banchi. Io lo faccio per passione, perché mi piace veramente<br />

tanto, sinceramente, lo sappiamo benissimo che per rinunciare al gettone lo per<strong>di</strong>amo, il<br />

gettone rimarrebbe al comune. Quin<strong>di</strong> io preferisco il gettone percepirlo e devolverlo in<br />

beneficenza, tutto lì. Io penso che sia una cosa che tutti possano con<strong>di</strong>videre ed invito<br />

comunque il P.I.D. a ritirare l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>”.


Consigliere I<strong>di</strong> Donata: “Anche io ho lo stesso pensiero <strong>di</strong> Canali, volevo proporre ai<br />

Consiglieri <strong>del</strong> P.I.D. <strong>di</strong> ritirarlo questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>. Anche perché non è una bella<br />

<strong>di</strong>scussione. Il problema è che in ogni Consiglio Comunale, in più Consigli Comunali, ci<br />

sono state parecchie occasioni dove, per alcuni casi emblematici, terremotati o altre cose,<br />

abbiamo devoluto tutto il Consiglio Comunale all’unanimità il gettone <strong>di</strong> presenza. Questa<br />

sera, sicuramente questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> così come proposto, sicuramente non verrà<br />

votato da tutti e non è una bella cosa. Lasciamo la libertà ad ogni Consigliere, <strong>di</strong> devolvere<br />

il suo gettone a chi vuole, e <strong>di</strong> fare le sue scelte, poi in altre occasioni come sono già<br />

successe in sede <strong>di</strong> Consiglio Comunale si può proporre <strong>di</strong> devolvere il gettone per altri<br />

casi, penso che si faccia più bella figura e pertanto anch’io chiederei <strong>di</strong> ritirare questo<br />

<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>”.<br />

Consigliere Actis Alberto: “Nel 2005 qualcuno mi ha fatto ricordare quella serata,<br />

francamente mi ricordo che era successo un po’, in un clima <strong>di</strong>ciamo meno tranquillo <strong>di</strong><br />

questa sera, la problematica è emersa e non vedeva tutti i Consiglieri esprimersi nello<br />

stesso modo. Io con<strong>di</strong>vido assolutamente e fotocopio le tesi che ho sentito prima <strong>di</strong> me,<br />

ovvero che tra virgolette la beneficenza ognuno se la fa a casa sua, c’è anche un passo<br />

<strong>del</strong> Vangelo, che insomma determina questa situazione, che è meglio tacerla la<br />

beneficenza piuttosto che renderla espressa. Questa è una forma <strong>di</strong> rapporto con gli altri,<br />

che presuppone anche un minimo <strong>di</strong> fair play e quando, magari il fair play viene un po’ ad<br />

essere <strong>di</strong>menticato come in questi ultimi tempi, non sta male farselo ritornare addosso,<br />

magari addolcire o comunque immaginare che l’esprimersi pubblicamente su una<br />

questione che riguarda il denaro, ma anche il sentimento <strong>del</strong>le persone, <strong>di</strong>venti faticoso e<br />

per alcuni molto probabilmente il voto non rispecchia ciò che pensano. Quin<strong>di</strong> un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>giorno</strong> che porta a votare in modo <strong>di</strong>verso da come uno vorrebbe fare nel suo intimo,<br />

crea un <strong>di</strong>sagio alle persone. Noi siamo qui per alleviare i <strong>di</strong>sagi, non per mettere le<br />

persone nel <strong>di</strong>sagio anche solo puramente personale, o legato alla sfera <strong>del</strong>la propria<br />

moralità. Quin<strong>di</strong> a questo punto, come successe in quell’epoca, poi l’epilogo francamente<br />

ho tentato <strong>di</strong> ricordarmi, ma credo che non sia passato quell’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, siamo<br />

usciti. Abbiamo fatto un’azione anche d’accordo, perché probabilmente sono emerse<br />

queste problematiche che ognuno <strong>di</strong> noi con<strong>di</strong>videva e ha fatto proprie. Sostenere la tesi<br />

<strong>del</strong>la consigliera Montarone, in un Consiglio Comunale <strong>di</strong> <strong>Verbania</strong>, quando farne parte è<br />

un privilegio, ma anche un onere, perché la faccia in città ce la si mette davvero, io faccio<br />

il me<strong>di</strong>atore, mi conoscono tutti, so cosa significa la febbre <strong>del</strong>le persone quando ti<br />

guardano e vedono in te uno che fa parte <strong>del</strong> mondo politico, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>venta anche la tua<br />

professione essere gradevole o non gradevole. Dicevo, il fatto <strong>di</strong> avere istituito negli anni<br />

il gettone <strong>di</strong> presenza, che francamente io se non lo prendessi sarei anche contento, così<br />

non lo devo neppure <strong>di</strong>scutere e poi era stato istituito per consentire a chiunque, <strong>di</strong><br />

perdere la giornata <strong>di</strong> lavoro più serenamente, perché una volta non c’erano i permessi<br />

come oggi, ma erano gli operai che sedevano nei banchi, che se non andavano a lavorare<br />

e non rendevano, sol<strong>di</strong> a casa non li portavano. Quin<strong>di</strong> era una sostituzione che la<br />

pubblica amministrazione doveva riconoscere a chi non aveva il privilegio <strong>di</strong> stare bene <strong>di</strong><br />

salute finanziaria. Oggi ci sono degli strumenti tecnici, legali ed amministrativi, per<br />

consentire a chiunque, il <strong>giorno</strong> dopo, stanco, sfatto dalle serate in questo Consesso, <strong>di</strong><br />

prendere comunque dei denari dovuti dal datore <strong>di</strong> lavoro, poi saranno rimborsati in un<br />

altro sistema, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> non perdere la propria giornata lavorativa, pur essendo stanco. È<br />

un po’ anacronistico, con<strong>di</strong>vido lo spirito, ma francamente se dovessi essere messo <strong>di</strong><br />

fronte ad un voto <strong>di</strong> un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, che ripeto, con<strong>di</strong>vido profondamente lo spirito e<br />

la volontà <strong>di</strong> portare miglioramento <strong>di</strong> vita alle persone che non sono fortunate come noi,<br />

ma con questo sistema purtroppo dovrò fare come l’altra volta, uscirò da questa stanza e<br />

non parteciperò alla votazione, perché è profondamente connesso al nostro modo <strong>di</strong><br />

pensare, come agire con i lasciti o come agire con le cose che fanno parte <strong>del</strong>la sfera<br />

morale <strong>del</strong>la persona. Quin<strong>di</strong> Consiglieri <strong>del</strong> P.I.D., io credo che gli interventi che ci<br />

saranno dopo <strong>di</strong> me, mi auguro e sono convinto che siano sullo stesso tema. Quin<strong>di</strong> avete


già trovato una specie <strong>di</strong> unanimità, se non reale, virtuale, evitando il passaggio <strong>del</strong> voto,<br />

ma lo spirito comunque è questo. Se ci saranno <strong>del</strong>le iniziative mirate, come sono già<br />

avvenute, altre volte abbiamo insieme preso <strong>del</strong>le decisioni per devolvere dei fon<strong>di</strong> a noi<br />

appartenenti, oppure istituire dei fon<strong>di</strong> per donarli, ben venga, sono iniziative che ci<br />

troveranno d’accordo e volta per volta sceglieremo se intraprendere quella strada o non<br />

intraprenderla”.<br />

Consigliere Restelli Giorgio : “Anche io ho qualcosa da leggervi, ve lo leggerò dopo,<br />

perché in tempi non sospetti il gruppo <strong>del</strong>la Lega ebbe modo <strong>di</strong> presentare un documento<br />

ad alcune persone <strong>del</strong>la maggioranza, ad alcune persone <strong>del</strong>la minoranza, al Vicesindaco,<br />

al Sindaco e ad alcuni Assessori, in cui si poneva all’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> il problema dei costi<br />

<strong>del</strong>la politica. Parlo <strong>di</strong> tempi non sospetti, perché è datato 15 aprile 2011, quin<strong>di</strong> è più <strong>di</strong> un<br />

anno fa, questo documento lo <strong>di</strong>e<strong>di</strong> anche a Scarpinato, che ebbe modo <strong>di</strong> leggere e <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>videre alcune idee espresse in questo documento. Ci fu anche una <strong>di</strong>screta<br />

<strong>di</strong>scussione all’interno <strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>la Lega, se portare o meno avanti questo tipo <strong>di</strong><br />

soluzione. In questo documento io volevo dare una mano ad un amico che era interessato<br />

in quel momento, è Clau<strong>di</strong>o Zanotti, che era interessato in quel momento ad un ente<br />

assistenziale <strong>di</strong> <strong>Verbania</strong> che si chiama Esom, dove a mio parere, magari in un modo un<br />

po’ leggero si accantonò un problema che invece poteva essere risolto con magari un<br />

trimestre <strong>di</strong> gettoni dei Consiglieri Comunali <strong>di</strong> <strong>Verbania</strong>. Vi leggo, ve lo leggo perché è un<br />

testo che… io le e-mail, me le tengo tutte datate, a chi le ho mandate, per cui le ho qua e<br />

<strong>di</strong>cevo in questa proposta: “vista l’attuale situazione economica negativa, la riduzione dei<br />

trasferimenti <strong>del</strong>lo Stato agli enti locali, nonché l’avversione che i citta<strong>di</strong>ni hanno verso i<br />

costi <strong>del</strong>la politica, che sta a <strong>di</strong>mostrare quello che a livello locale esiste ancora, quello che<br />

veniva definito spirito <strong>di</strong> servizio. Con la presente si propone <strong>di</strong> intervenire in modo da<br />

<strong>di</strong>minuire i costi <strong>di</strong> questa Amministrazione Comunale. Valutando il comportamento dei<br />

nostri vertici romani, che non riescono a dare l’esempio dall’alto, imponendo dei sacrifici<br />

reali in un momento <strong>di</strong> urgenza come questo, potremmo essere noi a <strong>di</strong>mostrare che in un<br />

normale funzionamento democratico, l’Amministrazione possa anche trovare il suo punto<br />

<strong>di</strong> partenza dal basso, da un piccolo comune capoluogo <strong>di</strong> una probabile ex Provincia,<br />

come il nostro”, io parlavo <strong>di</strong> ex Provincia poi tempo fa, parlo sempre <strong>del</strong> 2011, quando<br />

guardo il futuro <strong>di</strong> alcuni mi devo voltare in<strong>di</strong>etro. “Pertanto, si propone ai Consiglieri<br />

Comunali tutti, <strong>di</strong> rinunciare alle proprie indennità <strong>di</strong> presenza relative ad un trimestre <strong>del</strong><br />

2011, destinando i fon<strong>di</strong> rivenienti all’ente Esom, in modo da <strong>di</strong>mostrare anche<br />

all’opposizione, che con la buona volontà si possono trasformare le semplici parole in fatti<br />

concreti”. Questo proponevo io: “si propone al signor Sindaco, <strong>di</strong> ridurre <strong>del</strong> 30% gli<br />

emolumenti degli Assessori con compenso superiore a 1.000 euro mensili e <strong>del</strong> 20% <strong>di</strong><br />

quelli al <strong>di</strong> sotto dei 1.000 euro, <strong>di</strong>mostrando così alla citta<strong>di</strong>nanza, che l’Amministrazione<br />

<strong>di</strong> <strong>Verbania</strong> si fa per spirito <strong>di</strong> servizio e non per interesse economico. Di rendere il più<br />

possibile pubblica questa decisione, in modo da favorire l’emulazione da parte <strong>di</strong> altri<br />

organismi simili al nostro e <strong>di</strong> chiedere l’adesione all’iniziativa da parte <strong>del</strong>la Provincia <strong>del</strong><br />

VCO e <strong>del</strong>la Regione Piemonte, al fine <strong>di</strong> creare una filiera <strong>di</strong> responsabilità, che porti ai<br />

nostri Parlamentari, a non più procrastinare le scelte a loro sfavorevoli, rimandando al<br />

dopo le elezioni la riduzione dei costi <strong>di</strong> Camera e Senato. Di renderla operativa in caso <strong>di</strong><br />

esito favorevole”. Questa <strong>di</strong>scussione che è avvenuta all’interno, senza mai essere<br />

presentata in Consiglio, portò alla riduzione degli stipen<strong>di</strong> dei nostri amministratori pubblici,<br />

portò ad un rimpasto all’interno <strong>del</strong>la Giunta, con l’esclusione <strong>del</strong>lo stipen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Montani,<br />

che all’epoca era ed è tutt’ora Senatore e <strong>di</strong> conseguenza a costo zero all’interno <strong>di</strong><br />

questa Giunta, portò quin<strong>di</strong> alla <strong>di</strong>minuzione reale dei costi <strong>del</strong>la politica. Non riuscì a<br />

portare dei sol<strong>di</strong> purtroppo all’Esom e <strong>di</strong> questo me ne <strong>di</strong>spiaccio. Ma è stata successiva<br />

questa cosa, proprio perché con quel <strong>di</strong>scorso lì avevo fatto un ripensamento e l’ho detto<br />

all’inizio, cara Consigliera, ho esor<strong>di</strong>to <strong>di</strong>cendo: “ho avuto un ripensamento su una cosa,<br />

perché Clau<strong>di</strong>o mi aveva fatto notare alcune cose”. Di conseguenza voglio <strong>di</strong>re, ritengo <strong>di</strong><br />

sposare poi tutti gli argomenti portati avanti da tutti i Consiglieri che hanno preso la parola


prima <strong>di</strong> me, in particolare anche quello che ha detto Stefania Montarone <strong>di</strong>cendo che la<br />

<strong>di</strong>mensione dei costi <strong>del</strong>la politica va trovata altrove, molto più in alto rispetto a noi. Perché<br />

noi siamo veramente coloro i quali agiscono per spirito <strong>di</strong> servizio, noi ci troviamo qui,<br />

litighiamo, portiamo avanti <strong>del</strong>le ore <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, magari a volte usciamo da qui un po’<br />

arrabbiati l’un con l’altro, ma lo facciamo perché noi cre<strong>di</strong>amo e siamo sicuri <strong>di</strong> voler<br />

portare a termine un qualcosa <strong>di</strong> positivo e <strong>di</strong> favorevole per la città in cui viviamo. Ritengo<br />

che nessuno <strong>di</strong> noi è qui per 20/25 euro che gli vengono dati per il gettone <strong>di</strong> presenza,<br />

anzi penso proprio che non è questo l’argomento per cui noi ci troviamo seduti, o in pie<strong>di</strong><br />

in questo Consesso Comunale. Per cui, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> fatto che io posso con<strong>di</strong>videre lo spirito<br />

per cui è stato presentato questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso, mi vedo portato a non arrivare a votare<br />

questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, ma chiedere anche io come hanno fatto altri qua dentro <strong>di</strong><br />

ritirarlo, lasciando la libera scelta ad ognuno <strong>di</strong> cosa fare <strong>del</strong> proprio gettone <strong>di</strong> presenza e<br />

soprattutto magari attraverso iniziative come questa, fatte in un modo interno a noi, <strong>di</strong><br />

trovare il modo <strong>di</strong> ottenere gli stessi risultati, senza andare a votare <strong>di</strong> togliere, o <strong>di</strong> fare o<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sfare queste cose insomma. Comunque <strong>di</strong> portare a casa i risultati lo stesso, senza<br />

arrivare a votare <strong>del</strong>le cose che potrebbero poi non essere per niente interessanti, e penso<br />

anche che la citta<strong>di</strong>nanza i 20 euro che vengono <strong>di</strong>stribuiti non li vede neanche<br />

fondamentalmente”.<br />

Entra il consigliere Franzi: presenti n.33 consiglieri<br />

Consigliere Volpe Sciumè Fabio: “Vorrei riallacciarmi un attimo al <strong>di</strong>scorso che la<br />

collega Montarone faceva prima, quando ha parlato <strong>di</strong> quella sera dove si è <strong>di</strong>scusso il<br />

gettone <strong>di</strong> presenza per i componenti <strong>del</strong>la commissione. Era in data 30 gennaio 2012, qui<br />

ho la copia. In quella serata abbiamo <strong>di</strong>scusso, tutti ci siamo abbastanza risentiti <strong>del</strong> fatto<br />

<strong>di</strong> pagare una commissione, al che l’assessore Parachini ha dovuto ritirare il punto<br />

all’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>. Questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> nasce dal fatto che noi pensiamo e siamo<br />

convinti ed è per questo che noi non ritireremo l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, che come noi abbiamo<br />

deciso per gli altri <strong>di</strong> non percepire un quantitativo anche minimo, non vedo il motivo<br />

perché noi non ci possiamo togliere, per dare un segnale, un qualcosa che può essere<br />

utile a chi sta meno bene <strong>di</strong> noi. Voglio ricordare alcune parole <strong>del</strong>la stessa collega, che<br />

cito testualmente quello che c’è scritto sul verbale <strong>di</strong> quella sera: “devo <strong>di</strong>re che se<br />

vogliamo essere cre<strong>di</strong>bili come Consiglieri Comunali in questa logica, per il momento che<br />

si sta attraversando, dovremmo forse decidere <strong>di</strong> togliere il nostro gettone <strong>di</strong> presenza”. Io<br />

mi riallaccio a queste parole qua, perché vogliamo essere cre<strong>di</strong>bili per quello che abbiamo<br />

fatto all’epoca, siamo convinti <strong>di</strong> questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>. Poi ognuno nella massima<br />

espressione democratica, l’ho detto anche prima nel mio <strong>di</strong>scorso d’apertura, è libero <strong>di</strong><br />

fare quello che vuole. Uno può astenersi, l’altro può votare a favore, l’altro può votare<br />

parere negativo, noi cre<strong>di</strong>amo in questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, lo cre<strong>di</strong>amo perché quel poco<br />

che percepiamo può essere devoluto, come abbiamo chiesto nell’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, alle<br />

politiche sociali. E’ poco, lo so anche io, però magari quel poco può servire a fare un<br />

qualcosa in più. È questo lo spirito che ci spinge a questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, solo ed<br />

esclusivamente questo punto qua. Ripeto, non abbiamo pagato una commissione<br />

all’epoca, perché ci siamo tutti risentiti, adesso quando ci tocca <strong>di</strong> guardare nelle nostre<br />

tasche, allora ci risentiamo e <strong>di</strong>amo tutti parere negativo”.<br />

Consigliere Immovilli Michael: “Io voglio aggiungermi ai Consiglieri che mi hanno<br />

preceduto ponendo due piccole considerazioni. La prima: va rispettato e credo <strong>di</strong> non <strong>di</strong>re<br />

cosa inesatta, lo spirito che ha portato i Consiglieri <strong>del</strong> P.I.D. a presentare questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, in merito alla situazione economica che la città <strong>di</strong> <strong>Verbania</strong> sta vivendo ed alle<br />

situazioni <strong>di</strong> politiche sociali che siamo continuamente costretti ad elargire. Propongo qui<br />

ed è una proposta personale, un emendamento, per poter avere un voto all’unanimità <strong>del</strong><br />

Consiglio. Se noi leggiamo il testo <strong>del</strong>l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, arriviamo alla conclusione<br />

quando si <strong>di</strong>ce: “chiede a questo Consiglio Comunale…”, stralciamo tutta questa parte, la


parte anche sotto dove si <strong>di</strong>ce “<strong>di</strong> sospendere i gettoni <strong>di</strong> presenza”, perché io ricordo<br />

l’assessore Parachini quando ne parlammo, che anche tecnicamente non è così facile<br />

sospendere il gettone <strong>di</strong> presenza e darlo <strong>di</strong>ciamo in benefit alle politiche sociali,<br />

tecnicamente è non appropriato in termini amministrativi. Quin<strong>di</strong> stralciando questa parte,<br />

che è quella corposa e mette in imbarazzo i <strong>di</strong>versi Consiglieri che mi hanno preceduto,<br />

dalla signora Canale che giustamente esprime il proprio parere ed è anche con<strong>di</strong>visibile.<br />

Si aggiunge la parte conclusiva <strong>di</strong>cendo questo: “si invitano i Consiglieri Comunali, che<br />

intendano rinunciare al gettone <strong>di</strong> presenza, a darne comunicazione alla Segreteria<br />

Generale <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Verbania</strong>”. Cosa vuol <strong>di</strong>re? Che ogni Consigliere vota questo<br />

<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> come spirito, come il consigliere Actis ha ben riconosciuto ed altri<br />

Consiglieri che mi hanno preceduto, però si lascia libera scelta e libero arbitrio a tutti i<br />

Consiglieri che vogliano farlo, <strong>di</strong> decidere proprio in libertà, se continuare a percepire il<br />

gettone <strong>di</strong> presenza, oppure darlo in beneficenza ad associazioni <strong>del</strong> territorio, oppure a<br />

rinunciarvi, senza tenere conto che in questa situazione se il documento fosse portato<br />

come è stato presentato, ci sarebbe una situazione <strong>di</strong> imbarazzo da parte <strong>di</strong> tutti e mi<br />

sembra che questo è il tema che ha portato il Consiglio questa sera a <strong>di</strong>scutere. Quin<strong>di</strong> io<br />

propongo questo emendamento, se c’è anche necessità magari <strong>di</strong> sospendere per cinque<br />

minuti la seduta per trovare una situazione più con<strong>di</strong>visa, questa è la mia proposta”.<br />

Consigliere De Ambrogi Corrado: “Solo per ricordare un passaggio <strong>di</strong> un Consiglio<br />

precedente, perché in sede <strong>di</strong> emendamenti al bilancio, noi avevamo proposto la riduzione<br />

<strong>del</strong> gettone <strong>di</strong> presenza per ripristinare il fondo amianto. Questo passaggio c’è stato<br />

bocciato. Detto questo, io con<strong>di</strong>vido molti degli interventi che mi hanno preceduto, sarò<br />

molto sintetico perché faccio notare che abbiamo <strong>di</strong>scusso due punti all’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> e<br />

sono le 22.40 e credo che anche questo sia un fatto da tenere in considerazione, dubito<br />

che questa sera finiremo. Non vorrei far pensare a chi ci ascolta, che noi percepiamo<br />

chissà che. Perché quando mi sento <strong>di</strong>re che sono qui a votare a favore o contro per<br />

<strong>di</strong>fendere il mio interesse, pubblicamente <strong>di</strong>co che percepisco 400 euro lor<strong>di</strong> all’anno, il<br />

che equivale grossomodo, visto che un po’ me ne intendo, a circa 200 euro netti. Ecco, la<br />

mia proposta però che vuole essere concreta, proprio per non dare spazio a libera<br />

interpretazioni e liberi pensieri <strong>di</strong> chi ci ascolta, <strong>di</strong> chissà che sol<strong>di</strong> percepiamo, propongo<br />

che i nostri emolumenti ed indennità vengano resi pubblici sul sito <strong>del</strong> comune”.<br />

Consigliere Zorzit Marcella: “Anche io intervengo <strong>di</strong>chiarando comunque il massimo<br />

rispetto per lo spirito che sottintende l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> <strong>del</strong> P.I.D., ma vorrei fare due<br />

considerazioni, una <strong>di</strong> carattere molto venale, molto prosaica, <strong>di</strong> tipo personalistico ed<br />

un’altra un pochino più <strong>di</strong> merito invece. Portando il <strong>di</strong>scorso al nostro gruppo, che è una<br />

lista civica, banalmente parlando, questo modesto gettone <strong>di</strong> presenza che percepiamo è<br />

comunque finalizzato a mantenere una minima autonomia, non avendo nessuna struttura<br />

<strong>di</strong> partito alle nostre spalle e <strong>di</strong> conseguenza questo gettone <strong>di</strong> presenza ci può servire per<br />

utilizzarlo in termini <strong>di</strong> comunicazione, <strong>di</strong> visibilità in città, o anche per alcune iniziative che<br />

<strong>di</strong> tanto in tanto organizziamo. Ma questo è un fatto marginale, il problema è un altro, qui<br />

rischio <strong>di</strong> ripetermi, perché già considerazioni <strong>di</strong> questo tipo sono state fatte, però forse<br />

vale la pena <strong>di</strong> sottolinearle ancora. Ci chie<strong>di</strong>amo che senso abbia <strong>di</strong>scutere su un gettone<br />

<strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> un’entità economica così modesta, un gettone <strong>di</strong> presenza per dei<br />

Consiglieri Comunali che sono l’ultimo grado <strong>del</strong>la gerarchia amministrativa e che è<br />

soltanto un riconoscimento simbolico per un impegno <strong>di</strong> tipo civico, un servizio che come<br />

già è stato ricordato ren<strong>di</strong>amo alla città per de<strong>di</strong>zione, perché vogliamo de<strong>di</strong>care una parte<br />

<strong>del</strong> nostro tempo, possibilmente per dare un contributo <strong>di</strong> miglioramento alla città. Si parla<br />

<strong>di</strong> cifre che non cambiano la vita degli interessati, così come non incidono in termini <strong>di</strong><br />

solidarietà sociale. Certo, può essere un segnale simbolico <strong>di</strong> attenzione, verso le<br />

problematiche che ci sono oggi in tempo <strong>di</strong> crisi, ci mancherebbe altro, però è un segnale<br />

inconsistente. Inconsistente soprattutto se lo ragioniamo a fronte <strong>di</strong> quello che sta<br />

succedendo oggi in Italia. Se lo rapportiamo all’indecenza dei costi <strong>del</strong>la politica e questa


sera abbiamo ricordato i costi <strong>del</strong>la politica ma non solo, perché non <strong>di</strong>mentichiamo che ci<br />

sono altri ambiti dove l’indecenza è ampiamente <strong>di</strong>ffusa e sono ambiti <strong>di</strong> alti vertici <strong>di</strong> tipo<br />

economico, finanziario, militare, lobbistico. Questo ventaglio <strong>di</strong> sprechi e <strong>di</strong> mangerie<br />

assurde, <strong>di</strong> cui ormai siamo tutti schifati è molto più ampio rispetto a quelli che sono i costi<br />

<strong>del</strong>la politica. Ecco, ci ren<strong>di</strong>amo conto <strong>di</strong> quanta solidarietà si riuscirebbe a fare, se si<br />

moralizzassero questi ambiti e questi sprechi? Quin<strong>di</strong> se noi facciamo un <strong>di</strong>scorso<br />

rapportato ad una situazione generale, è chiaro che è riduttivo quello <strong>di</strong> cui stiamo<br />

<strong>di</strong>scutendo. Faccio solo una riflessione su quello che sta succedendo in Regione in questo<br />

periodo. Sono mesi che in Regione stanno <strong>di</strong>scutendo <strong>del</strong>la riduzione degli stipen<strong>di</strong>, degli<br />

emolumenti, dei rimborsi, eccetera, abbiamo sentito parlare <strong>di</strong> tagli <strong>del</strong> 12%, ma con che<br />

fatica se ne sta <strong>di</strong>scutendo e si sta parlando <strong>di</strong> tagli centellinati, proprio da zuccherino<br />

all’asino. Allora io <strong>di</strong>co, ci vuole molto in un clima <strong>di</strong> questo tipo, a decurtare questi<br />

benedetti costi <strong>del</strong>la politica, ad interpretare finalmente la politica come servizio, come<br />

spirito <strong>di</strong> servizio e chi la vuole fare si prende un rimborso che sia congruo e ragionevole?<br />

Stiamo <strong>di</strong>scutendo da mesi anche in Regione, tanto per fare un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> raffronto<br />

amministrativo, senza arrivare mai ad un dunque. Ma poi soprattutto ne <strong>di</strong>scutiamo<br />

adesso, perché gli scandali sono scoppiati, adesso tutti si accalorano e parlano <strong>di</strong><br />

riduzione dei costi <strong>del</strong>la politica a scandali scoppiati, prima nessuno si poneva questo<br />

problema. Detto questo, noi non ci sentiamo per le motivazioni che abbiamo detto,<br />

certamente ogni Consigliere è libero <strong>di</strong> devolvere il suo gettone <strong>di</strong> presenza, come ho<br />

sentito, nelle forme <strong>di</strong> solidarietà che preferisce, io sinceramente me lo tengo per i miei<br />

rimborsi personali, seppur minimi, perché <strong>di</strong> servizio volontario ne faccio<br />

abbondantemente in tanti altri ambiti e la solidarietà la esprimo in tanti altri ambiti che<br />

decido io e dove mi sento <strong>di</strong> poter essere utile con le mio competenze. Quin<strong>di</strong> molto<br />

banalmente, venalmente io al gettone <strong>di</strong> presenza ci tengo, semplicemente come<br />

riconoscimento <strong>di</strong> quel tempo che de<strong>di</strong>co volentieri alla città. Piuttosto bisognerebbe<br />

concordare un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, in cui si impegna la Giunta e il Sindaco, a rappresentare<br />

a tutti i livelli istituzionali un vibrato <strong>di</strong>sappunto <strong>del</strong> Consiglio Comunale, per gli spropositati<br />

costi che la politica ha e soprattutto un invito a tagli corposi a livello più alto, a tutti i livelli,<br />

appunto in nome <strong>di</strong> una solidarietà che sia vera, che sia responsabile e seria”.<br />

Consigliere Giani Gian Maria: “Io sono un po’ in <strong>di</strong>fficoltà, in <strong>di</strong>fficoltà perché sono<br />

tendenzialmente favorevole a questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, perché faccio il Consigliere<br />

Comunale, nessuno mi ha obbligato a farlo, ho scelto <strong>di</strong> farlo e come hanno detto molti,<br />

non lo faccio per quei quattro sol<strong>di</strong> che mi danno, che poi spesso sono più un problema,<br />

perché tra il lordo ed il netto, tra quello che devolvo al partito, il pagamento <strong>del</strong><br />

commercialista per la <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti, alla fine quello che mi resta in tasca forse<br />

sono 50 euro netti, per quello che viene fatto. Mi piacerebbe che in questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong> si facesse un <strong>di</strong>scorso più ampio. Noi abbiamo come Consiglio Comunale <strong>del</strong>le<br />

competenze su tutta una serie <strong>di</strong> emolumenti che vengono dati, allora se noi an<strong>di</strong>amo a<br />

togliere <strong>del</strong>le gocce o dei secchi d’acqua dal lago, il lago non si abbassa, se invece<br />

an<strong>di</strong>amo ad incidere su altre cose, allora io sono prontissimo a fare la mia parte, anche<br />

rinunciando al gettone <strong>di</strong> presenza, perché ripeto, non mi comportano nulla questi 50 euro<br />

che mi restano in tasca all’anno, però sarebbe una cosa più giusta rispetto a tutto un<br />

<strong>di</strong>scorso ampio, un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> risparmio che capisco e capisco il tuo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>.<br />

Però è chiaro che se noi pren<strong>di</strong>amo in considerazione la presentazione <strong>di</strong> un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong>, dove parliamo <strong>di</strong> Sindaco, <strong>di</strong> Assessori, perché non mi basta quello che c’è scritto,<br />

non mi bastano queste poche cose. Se pren<strong>di</strong>amo in considerazione tutto, allora io sono<br />

prontissimo a fare il mio dovere ed a rinunciare a questi pochi sol<strong>di</strong>. Io nella passata<br />

legislatura ed è verificabile, ero capogruppo e quin<strong>di</strong> prendevo qualche soldo in più, più <strong>di</strong><br />

metà dei miei sol<strong>di</strong> non arrivavano nemmeno in tasca a me, venivano e si può verificare<br />

alla segreteria <strong>del</strong> comune, devoluti ad un ente <strong>di</strong> questa città. Quin<strong>di</strong> non mi entravano in<br />

tasca ed andavano tutti in questo senso e prendevo qualche sol<strong>di</strong>no in più, perché<br />

facendo il capogruppo partecipi ad un sacco <strong>di</strong> commissioni e quin<strong>di</strong> a fine anno c’era


qualche sol<strong>di</strong>no in più. Dopo<strong>di</strong>ché a questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> tendenzialmente sono<br />

favorevole. Mi spiacerebbe che questo fatto <strong>di</strong> vedere che noi ci tiriamo via il gettone <strong>di</strong><br />

presenza, fosse preso dalla gente come <strong>di</strong>re: “ecco, vogliono farci vedere che loro sono<br />

così” e farei fatica a capirlo. Detto questo, se il consigliere Volpe ritirasse questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong>, tutti insieme e mi metto anche io in gioco, cercassimo <strong>di</strong> creare un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong> più giustamente <strong>di</strong> protesta, perché è vero, noi parliamo davvero <strong>di</strong> una cifra<br />

ri<strong>di</strong>cola, in confronto a quelli che si mangiano… Ci siamo? C’era la gente che con i sol<strong>di</strong><br />

pubblici si comprava i Suv, ci andavano in vacanza, ne facevano <strong>di</strong> tutti i colori, gente che<br />

prende 10.000 euro <strong>di</strong> rimborso viaggio e magari abita a 50 metri dal posto. Allora <strong>di</strong>rei<br />

che se l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> prende in considerazione tutto, soprattutto fa una grossa<br />

protesta nei confronti <strong>di</strong> quelli sopra <strong>di</strong> noi, non parlo nemmeno <strong>del</strong>la Provincia, perché<br />

anche lì penso che non siano molto più <strong>di</strong> noi, ma a livello regionale allora io sono<br />

prontissimo a fare la mia parte. Ripeto, questo gettone <strong>di</strong> presenza a me, con questa cifra<br />

impiccia solamente, io lo devolvevo interamente ad un’associazione. Per cui l’invito è<br />

questo, togliamo questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, ne facciamo uno più ampio, con più forza, come<br />

<strong>di</strong>ceva Immovilli, che magari può prendere tutto il Consiglio Comunale all’unanimità, forse<br />

è una cosa migliore”.<br />

Entra il consigliere Colombo: presenti n.34 consiglieri<br />

Segretario Generale: “Un piccolo contributo <strong>di</strong> chiarezza dal punto <strong>di</strong> vista amministrativo.<br />

L’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> è comunque un documento che ha natura politica amministrativa, ma<br />

innanzitutto politica. Una cosa <strong>di</strong>versa è la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione che ha un iter, che ha<br />

dei pareri, che ha degli effetti imme<strong>di</strong>ati, appena avvenuta l’esecutività. L’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong><br />

<strong>di</strong> questa sera, qualora dovesse essere approvato, è chiaro che è un documento politico,<br />

che non ha seguito una procedura prevista per le <strong>del</strong>iberazioni. Quin<strong>di</strong> in un secondo<br />

momento comunque, in fase <strong>di</strong> bilancio, al prossimo Consiglio Comunale o quando sarà,<br />

ci dovrà essere una <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio Comunale. Perché è vero che il Consiglio<br />

Comunale è sovrano nel determinare le proprietà indennità, ma lo deve fare in una forma<br />

giuri<strong>di</strong>camente corretta. L’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> è un documento importante, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, <strong>di</strong><br />

impegno per l’Amministrazione, ma non è una <strong>del</strong>iberazione. Cioè per essere chiaro, se il<br />

Consiglio Comunale questa sera all’unanimità approva <strong>di</strong> sospendere il gettone <strong>di</strong><br />

presenza, il prossimo Consiglio Comunale lo si prende comunque, perché ci vuole una<br />

<strong>del</strong>iberazione, non basta approvare un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>; primo. Secondo; per notizia<br />

alcuni <strong>di</strong> voi già hanno rinunciato al gettone <strong>di</strong> presenza, non posso <strong>di</strong>re chi ma comunque<br />

alcuni <strong>di</strong> voi hanno rinunciato”.<br />

Consigliere Bava Carlo: “Io credo che quello che noi viviamo come un compenso, sia<br />

semplicemente una convenzione <strong>del</strong> comune vivere sociale, perché una comunità si faccia<br />

carico <strong>di</strong> chi voglia occuparsi <strong>del</strong>la cosa politica, <strong>di</strong>a un minimo <strong>di</strong> riconoscimento a chi si<br />

occupa <strong>del</strong>la cosa politica. Stop. Quin<strong>di</strong> mi sembra più che doveroso da parte <strong>di</strong> una<br />

comunità, perché invece <strong>di</strong> essere al bar stasera, o al cinema, o in famiglia o da<br />

qualunque parte, ognuno <strong>di</strong> noi è qui ad investire <strong>del</strong> suo tempo. Quin<strong>di</strong> mi sembra giusto,<br />

io ero contento <strong>di</strong> sapere che una parte <strong>del</strong>le mie imposte andava a chi si occupava al mio<br />

posto, era <strong>del</strong>egato da me ad occuparsi dei problemi <strong>del</strong>la cosa pubblica. Quin<strong>di</strong> sono<br />

pienamente d’accordo col fatto che mi venga riconosciuta qualche cosa. Dall’altra parte<br />

devo <strong>di</strong>re che mi sento anche umiliato stasera a star qui, a <strong>di</strong>re che magari questi sol<strong>di</strong> per<br />

me sono troppi, che non me li merito, o che, quando domani mattina, quando accenderò la<br />

ra<strong>di</strong>o, sentirò che qualcuno per <strong>di</strong>re ad un altro: “sì, guarda, ti lascio fare qualche cosa”, ha<br />

preso 100.000 euro. Senza pensare a quelli che hanno fregato i bambini ciechi, piuttosto<br />

che… Voglio <strong>di</strong>re, ma io devo stare qui a prendermela per 12 o 15 euro che prendo,<br />

mentre sto qui a passare le sere? Cioè non è una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempo, sia ben chiaro, perché<br />

anzi, la <strong>di</strong>scussione che abbiamo fatto questa sera, articolata com’è, mi sembra un grido <strong>di</strong><br />

dolore così forte nei riguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> questo schifo che ci circonda, per cui ha ancora più valore.


Dopo<strong>di</strong>ché però, attenzione, non dobbiamo correre certi rischi, che sono quelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>re: “va<br />

bene, togliamoci tutti il gettone <strong>di</strong> presenza e lo <strong>di</strong>amo ad una realtà locale che si occupa<br />

<strong>di</strong> sociale”, come riferiva l’amico Giorgio: “togliamoci tutti il gettone <strong>di</strong> presenza per dare un<br />

segno all’Esom”. Signori, è ben <strong>di</strong>verso fare la carità all’Esom, dal prendere una decisione<br />

istituzionale per sostenere un ente che pubblicamente si occupa <strong>del</strong> sociale. Non<br />

dobbiamo correre questo rischio, confondere l’impegno <strong>di</strong> una comunità nei riguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> chi<br />

fa <strong>del</strong> bene nell’ambito sociale, alla carità che ognuno <strong>di</strong> noi può fare, o la beneficenza che<br />

può fare. Per cui terrei separati i due piani <strong>del</strong>la questione, ognuno <strong>di</strong> noi faccia quello che<br />

vuole, ma non confon<strong>di</strong>amo il piano istituzionale, nel quale ci pren<strong>di</strong>amo <strong>del</strong>le<br />

responsabilità e riconosciamo ad un ente <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le attività socialmente utili, da quella <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re: “va bene, io dò la mia beneficenza”. Per cui mi spiace, ma non sono d’accordo, pur<br />

se ringrazio i colleghi che hanno presentato questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, perché hanno creato<br />

lo spunto per una <strong>di</strong>scussione davvero importante, ma soprattutto che deve servire per<br />

<strong>di</strong>mostrare a chi ci sta attorno, che siamo seri e che ci fa schifo tutto quello che ci fanno<br />

sopra alla testa”.<br />

Consigliere Capra Daniele: “Io sarò un po’ pragmatico. Ho sentito parlare <strong>di</strong> imbarazzo,<br />

<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità questa sera, io non sono assolutamente imbarazzato a <strong>di</strong>re che voterò<br />

assolutamente contro questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> e poi spiegherò il perché. Per quanto<br />

riguarda la cre<strong>di</strong>bilità, io credo che i firmatari <strong>di</strong> questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, Volpe, Scarpinato<br />

e Tambolla, dovevano secondo me, secondo il mio modestissimo parere, visto che l’hanno<br />

presentato il 14 febbraio, il <strong>giorno</strong> stesso rinunciare loro stessi per primi al loro gettone <strong>di</strong><br />

presenza, in modo tale da dare il buon esempio a tutto il Consiglio Comunale e <strong>di</strong>re: “noi<br />

abbiamo rinunciato, fatelo anche voi”. A me non risulta, poi magari sarò contraddetto, non<br />

risulta che questi tre Consiglieri abbiano presentato alcuna rinuncia <strong>del</strong> loro gettone <strong>di</strong><br />

presenza, quin<strong>di</strong> sulla cre<strong>di</strong>bilità credo che Volpe non debba dare lezioni sicuramente a<br />

me, non so se agli altri ne deve dare. Per quanto riguarda il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> mio gettone e la<br />

motivazione per la quale voterò convintamene no a questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, è quella che<br />

ritengo, spero, credo che all’interno <strong>di</strong> questo Consiglio Comunale, ci siano Consiglieri che<br />

già il loro gettone lo devolvano, o lo utilizzino per scopi benefici e certo non vengono a<br />

<strong>di</strong>rlo, giustamente, a questo Consiglio Comunale, che cosa ne fanno <strong>del</strong> loro gettone. Per<br />

cui io ho fiducia in questo Consiglio Comunale, credo che il Consiglio Comunale, i miei<br />

colleghi Consiglieri continueranno ad utilizzare questo gettone per gli scopi più utili per il<br />

loro pensiero, comunque sia anche se decideranno <strong>di</strong> tenerlo per la loro semplice privata<br />

indennità, fanno bene perché è una scelta personale, privata, che non deve essere certo<br />

un Consiglio Comunale a cambiare”.<br />

Consigliere Di Gregorio Vla<strong>di</strong>miro: “Intanto ringrazio i colleghi <strong>del</strong> P.I.D. per aver<br />

presentato questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, si è iniziata una <strong>di</strong>scussione che si vede, avrebbe<br />

bisogno probabilmente <strong>di</strong> maggior tempo e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti. Dico subito che concordo<br />

con la proposta <strong>del</strong> consigliere Immovilli, perché lo spirito <strong>di</strong> quella proposta credo che<br />

possa tenere insieme le posizioni <strong>di</strong> tutti. Penso anche io che fare politica significa fare<br />

sacrifici, fare volontariato e fare quello per cui uno crede e quin<strong>di</strong> applica il proprio tempo,<br />

la propria <strong>di</strong>sponibilità per quella che ritiene una giusta causa. Io sono qui non<br />

personalmente, non in<strong>di</strong>vidualmente, ma io rappresento una parte <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che ha<br />

votato per la lista Comunista, quin<strong>di</strong> il mio gettone sempre è andato al partito, perché tra<br />

l’altro siamo fuori dal Parlamento, non riceviamo finanziamenti pubblici, non siamo nel giro<br />

dei collegamenti con i gran<strong>di</strong> industriali, con le finanze, con le banche, eccetera, per cui<br />

rimaniamo in pie<strong>di</strong> perché c’è lo spirito <strong>di</strong> sacrificio, devolvere il gettone <strong>di</strong> presenza è un<br />

obbligo da parte nostra per poter fare politica. Io qua rappresento i Comunisti che hanno<br />

votato per questa lista, quin<strong>di</strong> in questo senso la mia presenza è in questa linea <strong>di</strong><br />

condotta. Ad<strong>di</strong>rittura nel precedente Consiglio Comunale versavo totalmente, per cui mi<br />

dovevo pagare anche i contributi su quello che versavo. Però penso che abbia ragione il<br />

consigliere Immovilli, non può essere un obbligo questo, deve essere secondo me una


scelta in<strong>di</strong>viduale. La cosa che non mi convince molto, è il fatto, il meccanismo per cui uno<br />

può rinunciare al gettone, ma non può decidere in<strong>di</strong>vidualmente dove vanno queste<br />

risorse che non prende, perché rimangono nel bilancio. Dopo<strong>di</strong>ché se ci mettiamo a<br />

<strong>di</strong>scutere sugli sprechi che questa Amministrazione sta facendo e ne cito solo uno, il CEM,<br />

apriamo una <strong>di</strong>scussione che non finiamo più. Per cui io non contesto il metodo, la volontà<br />

in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> rinunciare, contesto però le scelte <strong>del</strong>l’Amministrazione, quin<strong>di</strong> a questo<br />

punto penso sia più legittimo che a livello in<strong>di</strong>viduale io decida, cioè ogni Consigliere<br />

possa decidere o <strong>di</strong> rinunciare al gettone, come già l’hanno fatto, oppure ricevere il<br />

gettone e destinarlo ad associazioni, volontariato, quello che uno crede, oppure<br />

legittimamente, come i Consiglieri hanno detto, possono trattenerlo per se, perché hanno<br />

<strong>del</strong>le spese. Come <strong>di</strong>re, su questa questione credo che è una previsione normativa<br />

l’emolumento, eccetera, o il Consiglio Comunale nella sua maggioranza decide che…<br />

….su questo non so neanche se sia possibile decidere per tutti la rinuncia al gettone <strong>di</strong><br />

presenza, o se semplicemente il Consiglio debba <strong>di</strong>scutere quanto margine possa avere<br />

tra un minimo ed un massimo <strong>del</strong>l’emolumento. Uno può appunto rinunciare, devolverlo<br />

come vuole, devolverlo a se stesso, nella piena libertà e quin<strong>di</strong> penso che possa essere<br />

accolta la proposta <strong>di</strong> Immovilli, in questo modo lasciare libero arbitrio ad ognuno, <strong>di</strong> fare<br />

quello che vuole”.<br />

Entra il Sindaco Zacchera: presenti n. 35 consiglieri<br />

Consigliere Franzi Francomaria: : “La <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> questa sera, e mi scuso con i<br />

presenti, ma ho potuto sentire solo in parte, perché ero trattenuto da una questione<br />

familiare, ci mette <strong>di</strong> fronte, ci fa constatare quanto sia <strong>di</strong>fficile e tragica la situazione<br />

politica <strong>di</strong> questo paese. Perché noi siamo alla vigilia <strong>di</strong> elezioni Parlamentari, a cui si<br />

arriverà con le regole precedenti, perlomeno per quello che riguarda i <strong>di</strong>ritti dei<br />

Parlamentari medesimi, sui numeri dei Parlamentari, sugli stipen<strong>di</strong>, sui <strong>di</strong>ritti alle<br />

retribuzioni. Cioè non mi pare che il massimo organo <strong>di</strong> questo Paese, abbia nei suoi<br />

componenti, fatto il minimo passo in<strong>di</strong>etro, abbia riconosciuto minimamente <strong>di</strong> godere <strong>di</strong><br />

qualche tipo <strong>di</strong> privilegio. Però c’è chi invece pretende questa manifestazione <strong>di</strong> grande<br />

etica, da chi percepisce un gettone <strong>di</strong> 20 euro. Io non potrei votare questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong> per una ragione anche personale, non percepisco il gettone, quin<strong>di</strong> troverei<br />

estremamente scorretto votare l’abolizione <strong>del</strong> gettone <strong>di</strong> altri, evidentemente. Quin<strong>di</strong> è<br />

evidente che non lo potrei fare. Però è il fatto politico che mi fa impressione, come si stia<br />

cedendo all’antipolitica anche all’interno <strong>del</strong>le aule, dove si dovrebbe <strong>di</strong>scutere in termini<br />

politici amministrativi, per ottenere un minimo <strong>di</strong> risultato <strong>di</strong> visibilità, pensando <strong>di</strong> stimolare<br />

gli istinti peggiori che comunque albergano al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> questa sala, ma magari anche per<br />

ragioni giustificate. Questo succede qui e poi non succede quando invece i compensi sono<br />

reali, concreti, pesanti e danno <strong>di</strong>ciamo qualche cospicuo risultato. Allora, la constatazione<br />

che io devo fare è quella che comunque altri hanno detto qua prima <strong>di</strong> me. Cioè<br />

evidentemente noi sappiamo benissimo che nel momento in cui un Consigliere rinuncia al<br />

gettone rimette all’interno <strong>del</strong> bilancio questo tipo <strong>di</strong> importo, quin<strong>di</strong> questi possono essere<br />

spesi in qualsiasi modo. L’ha detto Di Gregorio, è la verità, quin<strong>di</strong> questo rende ancora più<br />

evidente <strong>di</strong> quanto si tratta <strong>di</strong> una misura demagogica. Resta indubbiamente il fatto, la<br />

possibilità <strong>di</strong> ogni Consigliere, personalmente <strong>di</strong> devolvere quanto riceve a chi ritiene. È<br />

una scelta personale, che va rispettata, ci sono dei Consiglieri che hanno già rinunciato al<br />

gettone, è una scelta che va rispettata, io non credo però che vada al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la mera<br />

enunciazione <strong>di</strong> principi che si ritiene vadano a solleticare degli istinti, il fatto <strong>di</strong> votare un<br />

<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> <strong>di</strong> questo tipo. Per cui non lo voterò per le ragioni che ho detto, perché<br />

non posso decidere per altri, ma invito anche il Consiglio nel suo complesso a respingere<br />

un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> <strong>di</strong> questo tipo, perché credo che il suo valore morale sia<br />

estremamente limitato, cioè evidentemente il suo valore demagogico lo supera in grande<br />

misura”.


Consigliere Quaranta Danilo:: “Probabilmente il consigliere Capra mi ha letto nel<br />

pensiero, mi ha anticipato nell’intervento. Sono anche io a ricordare questo, che spero che<br />

prima <strong>di</strong> presentare questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> i Consiglieri <strong>del</strong> P.I.D. abbiano dato mandato<br />

<strong>di</strong> rinunciare al loro gettone <strong>di</strong> presenza. Perché in caso contrario sarebbe un pre<strong>di</strong>care<br />

bene e razzolare male. Come già ricordato, alcuni Consiglieri, senza farsi pubblicità,<br />

hanno deciso <strong>di</strong> devolvere in autonomia il loro gettone, o <strong>di</strong> rinunciarvi. Voglio <strong>di</strong>re, questa<br />

è una cosa che deve essere una scelta autonoma. Ripeto, spero che abbiano fatto questo<br />

passo, perché sennò <strong>di</strong>venta demagogia e <strong>di</strong>venta un cavalcare un’onda che in questo<br />

momento è facilissimo cavalcare”.<br />

Consigliere Rolla Angelo: “Una cosa breve, qui si va verso una bocciatura <strong>di</strong> questo<br />

<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, perché il pensiero <strong>di</strong> tutti è quello che è <strong>di</strong>fficile ledere la libertà<br />

personale, obbligando ciascuno, soprattutto anche d’imperio, a non prendere un gettone <strong>di</strong><br />

cui avrebbe <strong>di</strong>ritto e <strong>del</strong> quale può fare benissimo ciò che vuole. Quin<strong>di</strong> io credo che<br />

questo sia il primo elemento da <strong>di</strong>re, anche da sostenere. Anche io sostengo che non è<br />

possibile decidere per altri, non lasciare a ciascuno la libertà <strong>di</strong> utilizzare quel gettone che<br />

è poca cosa, veramente in un anno è poca cosa, per le cose che ha deciso <strong>di</strong> fare, o per le<br />

donazioni, per il proprio partito, per altri problemi. È brutto non permettere <strong>di</strong> utilizzare<br />

questo fondo per quelle ragioni. Un’altra cosa è che sarebbe anche più utile,<br />

probabilmente vedere il problema in generale, cioè parlare dei gettoni, <strong>del</strong>l’indennità, dei<br />

compensi degli organi comunali, quali i revisori, nucleo <strong>di</strong> valutazione, <strong>di</strong> tutti i compensi<br />

che <strong>Verbania</strong> come socio decide in Consessi più ampi, che sono prebende anche che poi<br />

vengono pagate dai citta<strong>di</strong>ni. Se si fa un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> questo genere, si rifà un <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong><br />

costo <strong>del</strong>la politica generale, mi troverebbe d’accordo, però adesso partire da questo<br />

piccolo punto, che è la parte più piccola, aveva detto Franzi, cioè è praticamente<br />

pochissimo, ciascuno <strong>di</strong> noi, è inutile che lo <strong>di</strong>ca, farà l’uso che vuole, chi lo da a uno, chi<br />

all’altro, probabilmente è <strong>di</strong>fficile che se lo tenga, anche perché si sente utile in questo<br />

senso. Quin<strong>di</strong> io credo che questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> sia forse meglio ritirarlo, <strong>di</strong>scuterlo o<br />

in maniera più ampia, come <strong>di</strong>cevo sui costi <strong>del</strong>la politica in generale, introducendo anche<br />

tutti gli aspetti legati ai costi <strong>del</strong>la politica nei Consessi più alti, facendo riferimento alle<br />

<strong>di</strong>fferenze ed ai rapporti, sennò questa sera io non mi sento <strong>di</strong> votare un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong><br />

<strong>di</strong> questo tipo”.<br />

Consigliere Volpe Sciumè Fabio: “Vorrei <strong>di</strong>re due cose, la prima è che abbiamo<br />

<strong>di</strong>scusso ed accettiamo la proposta <strong>del</strong> consigliere Immovilli, la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong>. Sul fatto che il consigliere Capra si sia sentito offeso, me ne farò una ragione.<br />

Comunque volevo anche <strong>di</strong>chiarare il fatto che nelle commissioni politiche giovanili il<br />

sottoscritto ha sempre devoluto i gettoni <strong>di</strong> presenza, mi ricordo anche quando il<br />

consigliere Canali aveva chiesto <strong>di</strong> devolvere il gettone <strong>di</strong> presenza per il capodanno<br />

citta<strong>di</strong>no, io l’ho devoluto, infatti tra tutti eravamo io e lui che l’abbiamo devoluti, quin<strong>di</strong> non<br />

è che io ho fatto la demagogia. Quin<strong>di</strong> noi accettiamo <strong>di</strong> emendare l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, con<br />

la proposta <strong>di</strong> Immovilli”.<br />

Segretario Generale: “L’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> che viene emendato, mi pare <strong>di</strong> capire viene<br />

posto in votazione, rispetto al testo a vostre mani, dopo: “sottolineato che il Paese sta<br />

vivendo un’incre<strong>di</strong>bile crisi economica ed il costo <strong>del</strong>la vita cresce in modo<br />

in<strong>di</strong>rettamente proporzionale agli introiti”, sono cancellate da: “chiede a questo<br />

Consiglio Comunale” fino alla fine e sostituite da: “il Consiglio Comunale invita i<br />

Consiglieri Comunali che intendono rinunciare al gettone <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> darne<br />

comunicazione presso la Segreteria <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>”.<br />

Consigliere Caretti Fabrizio: “Scusate, votiamo una cosa che <strong>di</strong> fatto esiste già, come<br />

hanno detto qualcuno ha già fatto. Per cui io che volevo astenermi, adesso non so più<br />

cosa devo fare… “


Presidente Bol<strong>di</strong>: “È già implicito, se c’è la volontà <strong>del</strong> Consigliere Comunale <strong>di</strong> rinunciare<br />

al gettone, basta darne comunicazione alla Segreteria Generale.”<br />

Sindaco Zacchera: “Mi sembra veramente assurdo questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, io penso<br />

che i proponenti dovrebbero ritirarlo. Detto questo, io ringrazio anonimamente i numerosi<br />

Assessori e Consiglieri Comunali, che da tempo silenziosamente hanno rinunciato al<br />

gettone <strong>di</strong> presenza, perché lo stanno già facendo. Comunque un suggerimento ai<br />

proponenti; c’è anche un altro modo per poter far risparmiare il pubblico, ovvero quando il<br />

Consiglio Comunale magari finisce pochi minuti dopo mezzanotte e non si deve andare a<br />

lavorare <strong>di</strong> primissima mattina, si può rinunciare a chiedere l’autorizzazione per fare un<br />

<strong>giorno</strong> <strong>di</strong> vacanza”.<br />

Consigliere Immovilli Michael: “Scusate, per chiarire, io ho fatto una proposta, il<br />

Consiglio è sovrano, se lo vuole emendare lo emenda, se non lo vuole emendare non lo<br />

emenda. Siccome il Sindaco Zacchera non era presente, forse si è perso il mio intervento,<br />

ho fatto una premessa. Ho detto siccome alcuni Consiglieri prima <strong>del</strong> mio intervento hanno<br />

sottolineato l’aspetto <strong>del</strong>la struttura <strong>del</strong>l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, come punto fondamentale il fatto<br />

<strong>di</strong> riconoscere le problematiche economiche, le problematiche sociali <strong>del</strong>la città,<br />

l’emendamento nasce dal fatto <strong>di</strong> trovare una posizione comune, unitaria <strong>del</strong> Consiglio,<br />

senza creare imbarazzo a nessuno. Quin<strong>di</strong> la cosa è già così, se uno domani mattina<br />

vuole rinunciare al gettone <strong>di</strong> presenza ne fa comunicazione alla Segreteria. Ma siccome<br />

alcuni Consiglieri, tra i quali il mio intervento, volevano porre l’accento sulla situazione<br />

economica, quin<strong>di</strong> dare un segnale positivo, quin<strong>di</strong> destinare le risorse che comunque un<br />

Consigliere decide autonomamente <strong>di</strong> rinunciare, <strong>di</strong> porle all’interno <strong>del</strong> bilancio comunale.<br />

Perché tecnicamente, come proposto e l’ho detto prima, non è così facile attuarlo. Quin<strong>di</strong><br />

questa è la struttura <strong>del</strong>l’emendamento, che porterebbe un documento dallo spirito giusto<br />

ad essere votato. Poi chi lo vuole lo vota, chi non lo vuole non lo vota, il Consiglio<br />

Comunale è sovrano, quin<strong>di</strong> deciderà cosa fare”.<br />

Consigliere Giani Gian Maria: “Consigliere Immovilli, mi scusi, però è un modo un po’<br />

strano per fare un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> politico. Mi chiedo se il Consiglio Comunale votasse<br />

contro questo <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, quelli che già lo devolvono, domani non potrebbero più<br />

devolverlo, perché votiamo contro. Cioè è una cosa pazzesca. Allora se proprio vogliamo<br />

emendarlo e si vuole tenere il documento politico, si scriva invece: “il Consiglio Comunale<br />

ricorda ai Consiglieri Comunali che possono devolvere il…”. Però un emendamento <strong>di</strong><br />

questo tipo mi sembra una follia, perché è già una cosa che ogni Consigliere può fare.<br />

Quin<strong>di</strong> vogliamo tenere le considerazioni politiche che ha fatto il consigliere Volpe? Va<br />

benissimo, io le sottoscrivo, sono pronto a votarle senza problemi, però fare un<br />

emendamento <strong>di</strong> questo tipo, mi sembra davvero che stiamo a <strong>di</strong>scutere sul nulla e<br />

stiamo perdendo un sacco <strong>di</strong> tempo”.<br />

Consigliere Montarone Stefania: “Io non so da quale strano virus siamo stati contagiati<br />

in questo mandato. La metto così sul ridere, però sono le 23.25, abbiamo <strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> due<br />

or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>. Forse per una <strong>del</strong>le poche volte abbiamo <strong>di</strong>scusso in maniera corretta e<br />

rispettosa <strong>di</strong> un argomento importante. Ma vogliamo anche questa volta farci ridere <strong>di</strong>etro?<br />

Allora, va bene tutto, ognuno <strong>di</strong> noi ha le sue valutazioni nel merito <strong>del</strong> testo <strong>del</strong>iberativo e<br />

con coscienza voterà, ma chiedo al Presidente <strong>di</strong> porre in votazione, sennò alle 2.00<br />

siamo ancora qui, fermi sul si vota, va bene o non va bene”.<br />

Consigliere Immovilli Michael: “Ho chiesto la parola, perché in questo Consiglio<br />

bisognerebbe imparare un po’ la buona educazione, quando si ascolta si sta in silenzio.<br />

Bene, allora se ben ricordo, come ho detto al consigliere Giani, anche se avevo i microfoni<br />

spenti, penso che ci siamo capiti comunque, avevo anche proposto che nel momento in


cui la frase emendata non fosse quella ideale, si ponesse la sospensione <strong>di</strong> un minuto, si<br />

trovasse una frase con<strong>di</strong>visa e credo che poi il consigliere Vla<strong>di</strong>miro, il consigliere Volpe<br />

ed il consigliere Scarpinato abbiano confluito su questa cosa. Poi come ripeto, qui<br />

nessuno vuole fare <strong>del</strong>la demagogia, o portare comunque cose strane in Consiglio. Il<br />

Consiglio è sovrano, decide. Era solo ed esclusivamente la volontà <strong>di</strong> non andare a fare<br />

un muro contro muro, la volontà <strong>di</strong> non portare all’imbarazzo dei Consiglieri, che<br />

sensibilmente hanno posto alcune posizioni e <strong>di</strong> dare l’esempio, con un documento<br />

tranquillamente votabile. Poi fate come volete”.<br />

Segretario Generale: “Io la intendo così; i proponenti hanno fatto proprio<br />

l’emendamento <strong>del</strong> consigliere Immovilli, che avevo enunciato prima”.<br />

A questo punto escono dall’aula il Sindaco e i consiglieri Caretti, Actis, Giani, Varini,<br />

Franzi, I<strong>di</strong>, Marinoni, Tigano, Quaranta, Canali, Restelli: presenti n.23 consiglieri.<br />

Il Presidente pone quin<strong>di</strong> in votazione l’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, così come emendato ed<br />

IL CONSIGLIO COMUNALE<br />

Con voti favorevoli n. 7 (Scarpinato, Volpe, Di Gregorio, Bava, Zorzit, Tambolla,<br />

Immovilli) e voti contrari n. 8 (Canale, Capra, Carazzoni, Colombo, Cozza, Gagliar<strong>di</strong>,<br />

Incerto, Sergio), su n.23 presenti e n.15 votanti essendosi astenuti n. 8 consiglieri (Bol<strong>di</strong>,<br />

Cozzi, Chifu, De Ambrogi, Montarone, Rago, Rolla, Zanotti) espressi nei mo<strong>di</strong> e termini <strong>di</strong><br />

legge,<br />

<strong>di</strong> respingere l’allegato <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>.<br />

DELIBERA<br />

Prende la parola il consigliere I<strong>di</strong> Donata: “Per mozione d’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong>, questa sera è quasi<br />

mezzanotte ed abbiamo fatto due o tre punti. Io non potendo partecipare alla conferenza<br />

dei capigruppo, non posso esprimere il mio pensiero, come avveniva un tempo quando io<br />

ero Presidente, ma anche la consigliera Montarone. Cioè quando ci sono tutti questi punti,<br />

bisognerebbe fare una valutazione, ci sono alcuni or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> che sono superati, ci<br />

sono alcuni or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> che non sono riferiti ad un <strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> che possa essere<br />

<strong>di</strong>scusso in Consiglio Comunale. È sufficiente andare negli uffici preposti <strong>del</strong> comune <strong>di</strong><br />

<strong>Verbania</strong> e si risolvono tutti i problemi. Di conseguenza io, dato che non posso<br />

partecipare, invito i miei colleghi Consiglieri Comunali i capigruppo nella prossima<br />

conferenza capigruppo <strong>di</strong> fare questa valutazione. Invito anche il Presidente a prendere<br />

anche lui <strong>del</strong>le decisioni, perché quando io ero Presidente, dato che il Presidente ha la<br />

potestà <strong>di</strong> farlo, prendere <strong>del</strong>le decisioni, perché non è che voglio <strong>di</strong>scriminare i<br />

Consiglieri, che propongono questi or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>, ma alcuni non sono da or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong> <strong>del</strong> Consiglio Comunale. Poi ci ritroviamo in Consiglio Comunale a fare <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>scussioni che meglio che forse non c’è più la ra<strong>di</strong>o e nessuno più ride. Poi questa sera<br />

due Consigli Comunali, che sono venuti a costare all’Amministrazione per fare cosa?<br />

Niente. Allora io chiedo al Presidente <strong>di</strong> farsi carico lui, nella prossima conferenza dei<br />

capigruppo <strong>di</strong> prendere le re<strong>di</strong>ni e decidere lui in merito.”<br />

Presidente Bol<strong>di</strong>: “In questo Consiglio Comunale, per questo ultimo argomento hanno<br />

parlato almeno in venti persone, ma non è possibile, dobbiamo darci tutti quanti un limite,<br />

anche temporale. Purtroppo è un limite alla libertà in<strong>di</strong>viduale, per l’amor <strong>del</strong> cielo, lo<br />

riconosco, quin<strong>di</strong> la situazione è molto <strong>del</strong>icata. Però insomma, bisogna anche darsi una


moderata, scegliere <strong>di</strong> essere un pochino più realisti, <strong>di</strong> non infognarsi in <strong>di</strong>scussioni che<br />

riguardano il sesso degli angeli, ma che non portano a nessuna soluzione”.<br />

Segretario Generale: “Per la precisione la ra<strong>di</strong>o c’è”.<br />

Presidente Bol<strong>di</strong>: “Però se tutti abbiamo la volontà <strong>di</strong> portare 60 argomenti all’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong>, per poi <strong>di</strong>scutere <strong>del</strong>le ore su uno… Nessuno poi si limita, si autolimita, qui vuol<br />

<strong>di</strong>re che bisogna proprio avere un’auto<strong>di</strong>sciplina e cercare <strong>di</strong> autolimitarsi. O si limita la<br />

libertà in<strong>di</strong>viduale, che è una cosa estremamente antipatica ed ingiusta anche, oppure si<br />

prende la decisione <strong>di</strong> autolimitarsi durante gli interventi e nella quantità degli interventi”.<br />

Consigliere I<strong>di</strong> Donata: “Il mio intervento, Presidente, era quello al fine <strong>di</strong> fare valutare ai<br />

capigruppo quali or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> sono veramente <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale… Perché la prossima volta riporteremo ancora 60 punti all’<strong>or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>del</strong> <strong>giorno</strong>,<br />

che poi alla fine sappiamo che non si possono <strong>di</strong>scutere tutti. Poi sul problema degli<br />

interventi, io non lo so, tutti vogliono parlare, però quando un Consigliere ha parlato una<br />

volta sola, basta, non può replicare la seconda volta, sennò non si finisce più”.<br />

Consigliere Montarone Stefania: “Poi magari verrebbe la pena <strong>di</strong> riistituire la vecchia<br />

regola che già era stata adottata appunto da I<strong>di</strong>, da chi la precedeva, ancora con la mia<br />

Presidenza, <strong>di</strong> porre sempre all’inizio <strong>del</strong> Consiglio Comunale, gli argomenti rinviati nella<br />

seduta precedente. In questo modo non c’eravamo mai trovati con tutti questi or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong><br />

<strong>giorno</strong> in arretrato, adesso mi rendo conto ormai ce ne sono troppi, però magari i<br />

capigruppo potrebbero anche decidere nei prossimi Consigli Comunali, all’inizio <strong>del</strong><br />

Consiglio anziché le interpellanze che credo che ormai le abbiamo esaurite bene o male<br />

tutte, <strong>di</strong> mettere magari due or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> all’inizio <strong>del</strong> Consiglio, in modo tale che due,<br />

tre alla volta all’inizio, qualcuno magari in coda, li esauriamo un po’ più velocemente.”<br />

Consigliere Sergio Rocco: “Semplicemente bisogna avere la volontà, almeno in<br />

quest’ultimo scorcio <strong>di</strong> mandato elettorale, la volontà <strong>di</strong> cambiare alcune cose sul<br />

regolamento, alcuni articoli. Non si può arrivare in un Consiglio Comunale <strong>di</strong> basso profilo,<br />

ci sono argomenti che neanche le circoscrizioni inseriscono, basta andare <strong>di</strong>rettamente<br />

dall’Assessore preposto e si <strong>di</strong>scutono insieme. Bisogna arrivare ad un punto che<br />

interpellanze e mozioni non se ne <strong>di</strong>scutono più qui, ma si facciano con richiesta <strong>di</strong><br />

risposta scritta. Mi sembra un Consiglio Comunale <strong>del</strong>l’Armata Brancaleone, siamo<br />

vergognosi proprio. A questo punto manca un anno alla fine <strong>del</strong> mandato. Diamo un po’ <strong>di</strong><br />

rigore a questo Consiglio Comunale, che è proprio <strong>di</strong> basso profilo. Chiedo al Presidente<br />

<strong>di</strong> mettere mano una volta per tutte a questo regolamento.”<br />

Rientrano il Sindaco e i consiglieri Caretti, Actis, Giani, Varini, Franzi, I<strong>di</strong>, Marinoni,<br />

Tigano, Quaranta, Canali e Restelli: presenti n.35 consiglieri<br />

Esce il consigliere Chifu: presenti n.34 consiglieri<br />

Il punto successivo: “Or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> <strong>giorno</strong> <strong>del</strong> gruppo consiliare I.D.V. relativo all’aumento <strong>del</strong><br />

costo degli abbonamenti ferroviari” viene rinviato per assenza <strong>del</strong> proponente.


Letto approvato e sottoscritto<br />

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE<br />

f.to BOLDI ROBERTO f.to ZANETTA CORRADO<br />

REFERTO DI PUBBLICAZIONE E COMUNICAZIONE AI CAPIGRUPPO CONSILIARI<br />

(art. 124 D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 ed art.125 D.Lgs. 18.8.2000, n. 267)<br />

Si certifica, su conforme <strong>di</strong>chiarazione <strong>del</strong> messo, che copia <strong>del</strong> presente verbale viene affisso all’albo<br />

comunale, per la pubblicazione <strong>di</strong> 15 giorni consecutivi, dal .....………………....<br />

Ad<strong>di</strong> .............................…………………...<br />

Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo<br />

Lì, ………………….<br />

Il sottoscritto Segretario, visti gli atti d’ufficio ATTESTA<br />

IL SEGRETARIO COMUNALE<br />

f.to ZANETTA CORRADO<br />

IL SEGRETARIO COMUNALE<br />

ZANETTA CORRADO<br />

CHE la presente <strong>del</strong>iberazione è <strong>di</strong>venuta ESECUTIVA il .............….…………........... decorsi 10 giorni dalla<br />

data <strong>di</strong> inizio <strong>del</strong>la pubblicazione (art. 134 comma 3° D.Lgs. 267/2000).<br />

IL SEGRETARIO COMUNALE<br />

f.to ZANETTA CORRADO<br />

La presente <strong>del</strong>iberazione è imme<strong>di</strong>atamente eseguibile ai sensi e per gli effetti <strong>del</strong>l’art. 134, comma 4, <strong>del</strong><br />

D.Lgs. 267/2000.<br />

……………………………………………….<br />

<strong>129</strong> - 18/10/2012<br />

IL SEGRETARIO COMUNALE<br />

f.to ZANETTA CORRADO

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