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il fondo del barile<br />
di Teo Guadalupi<br />
IL PRIMO MAGGIO<br />
NOBILITA L’UOMO<br />
Quest’anno il primo maggio viene<br />
di sabato. Il che significa che la<br />
stragrande maggioranza degli italiani<br />
(anzi degli europei, trattandosi<br />
di una festa europea) non si accorgerà<br />
della festa.<br />
Se ne accorgeranno solo quei pochi<br />
commercianti che decideranno<br />
di tenere chiusi i negozi. Pochi,<br />
perchè è comunque meglio tenere<br />
aperto e incassare.<br />
Per tutti gli altri sarà un sabato<br />
qualunque, anzi un sabato italiano<br />
ed è proprio il caso di dirlo, il peggio<br />
sembra essere passato. Perchè<br />
la più comunista delle feste europee,<br />
quella del lavoro (o quella del<br />
concerto di Roma se vogliamo essere<br />
ancora più comunisti) quest’anno<br />
ha deciso (concorde con l’ancor<br />
più comunista 25 aprile) di allinearsi<br />
alle direttive del Presidente del<br />
Consiglio (non comunista), evitando<br />
di creare inutili ponti che porterebbero<br />
ad un ulteriore<br />
impigrimento di un popolo già pigro<br />
di natura (agli occhi del<br />
premier), allontanando così la realizzazione<br />
dell’unico ponte indispensabile<br />
per il futuro dell’uomo,<br />
quello sullo stretto (di cui tra l’altro,<br />
per indicare come la lotta all’inflazione<br />
sia una delle priorità del<br />
governo, è già stato deciso il pedaggio!!!!).<br />
Ecco perchè, rassicurato dal fatto<br />
che c’è chi produce per me, anzi,<br />
meglio, che sa già come farmi recuperare<br />
quello che non produrrò<br />
quel giorno, ho intenzione di passare<br />
il più bel primo maggio della<br />
mia vita, sforzandomi con tutto me<br />
stesso di non fare assolutamente<br />
niente.<br />
Per tutto il giorno avrò un unico<br />
intento: quello di non produrre o<br />
quantomeno di non consumare.<br />
Eviterò di leggere i giornali, di guardare<br />
la tv, di consumare del cibo,<br />
di fare telefonate, di prendere l’auto,<br />
persino di andare in bagno,<br />
perchè anche in quel caso mi sembrerebbe<br />
di produrre qualcosa...<br />
Il mio sogno è arrivare al due<br />
maggio completamente involuto,<br />
pronto per uno speciale di Piero<br />
Angela interamente dedicato a me<br />
o, in alternativa, per la prossima<br />
edizione dell’Isola dei Famosi.<br />
L’isola dei Famosi e non La Fattoria,<br />
perchè lì, loro malgrado, qualcosa<br />
producono. (che tra l’altro siamo<br />
sicuri che bisogna eliminare<br />
quello più antipatico? Io Solange<br />
un altro paio di mesi a zappare la<br />
terra ce l’avrei lasciato/a).<br />
Ecco, questo sarà il mio primo<br />
maggio. Questo sarà il mio modo<br />
di onorare il primo maggio, festa<br />
del lavoro e non del prodotto interno<br />
lordo.<br />
De imprenditori<br />
eloquentia<br />
Centdiciott’anni. Centodiciotto anni che ‘sto sacripante d’un Lavoratore s’è messo<br />
in testa di lavorare otto ore al giorno. E poi, non contento, s’è messo pure a far<br />
festa – anziché sgobbare.<br />
E noi? e noi chi ci festeggia? Noi che il lavoro glielo diamo, glielo creiamo, glielo<br />
confezioniamo su misura. Noi che lo paghiamo, il Lavoratore, che gli versiamo i<br />
contributi, che ci sorbiamo i suoi diritti, i suoi sindacati – perché a calendario non<br />
c’è una festività tutta nostra? Tipo: 13 Settembre, Festa Mondiale del Datore di<br />
Lavoro. Che se lo faccia lui allora il Lavoro; vediamo se la tiene su lui la repubblica<br />
fondata sul lavoro! Vediamo se poi festeggia, il Lavoratore, se il suo giorno di<br />
riposo “diventa naturalmente un giorno di festa”, una “interruzione volontaria del<br />
lavoro [che] cerca la sua corrispondenza in una festa de’sensi”, una “accolita di<br />
gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive<br />
dell’avvenire”.<br />
Va là, noi a beccarci parole, critiche, vessazioni e accuse d’ogni sorta: poi però gli<br />
straordinari li vuole fare, il Lavoratore, e magari spera pure che qualche oretta<br />
cada ‘fuori busta’. E le ferie non fatte? Quelle no? Lasciamo stare. Se mi faccio io<br />
due settimane alle Maldive a febbraio, ecco che la mia abbronzatura deve dire<br />
grazie solo al suo sudore; se se le fa lui a giugno, invece, diventa frutto delle<br />
proprie fatiche, strenna meritata di (almeno) un anno di sacrifici.<br />
Perché poi il fatto è questo: gli schéi ormai ‘sto qua li vuole per fare le stesse<br />
cose che faccio io, o per farle fare ai propri figli – la settimana bianca, l’ultimo<br />
modello di Dvd, la villetta con giardino, l’auto nuova. E che la pianti con ‘sta fòla di<br />
tirare la fine del mese! Quella serve a mantenere lo stipendio di politici e sindacalisti,<br />
il Lavoratore è più concreto – grazie al cielo – e se gli dai il giusto incentivo sa<br />
scegliere tra un articolo 18 e qualche compromesso.<br />
Dì per esempio che si rifiuti di fare una determinata cosa o magari sciopero –<br />
che ne so – quando inquiniamo, perché non c’è sicurezza e si muore sul lavoro, o<br />
magari per uno strano giro di capitali… gli puoi toccare tutto, ma guai la grigliata<br />
del 1° maggio. Quella no. Gliela do io l’etica del lavoro, la corporate responsibility<br />
– almeno t’invitasse alla grigliata!<br />
Davide Bellelli<br />
<br />
di MaxMin<br />
Corso interattivo multimediale on line multi level per avvicinarsi in modo<br />
facile e immediato al magico mondo dell’informatica.<br />
Finalmente la seconda puntata del corso di informatica del Notturno di Mantova che<br />
consentirà a tutti di avvicinarsi a piccoli passi allo strumento che ha cambiato la<br />
nostra vita.<br />
CHE SENSO HA FARE DOPPIO CLICK CON IL MOUSE?<br />
1 - Per quanto la nostra rubrica sia prettamente pratica, ogni tanto approfondiremo<br />
aspetti teorici per la felicità di coloro che non si accontentano e vogliono saperne di<br />
più. Una domanda che a tutti noi sorge spontanea quando ci troviamo a usare il<br />
computer è: “perché a volte devo fare un click e a volte un doppio click con il<br />
mouse?”. E’ una domanda fondamentale, la ricerca del senso è insita nel genere<br />
umano, il Notturno non può tirarsi indietro da questa grande sfida.<br />
2 - Sgombriamo il campo da dubbi: fare un click singolo significa selezionare un<br />
elemento, isolarlo dagli altri in previsione del comando che si vuole dare. Fare un<br />
doppio click invece ha una valenza esecutiva, di conferma delle proprie scelte, di<br />
entrata decisa negli ambienti relativamente a cui lo si è eseguito.<br />
3 - Sì, ok, però non è sempre così. Innanzitutto bisogna distinguere il click sul tasto<br />
destro dal click sul tasto sinistro: noi parliamo del click sul tasto sinistro, il tasto<br />
destro lo affronteremo nel corso avanzato. Per ora ricordatevi che in informatica<br />
parlare di sinistra e destra ha ancora un senso!<br />
4 - Comunque anche parlando del solo tasto sinistro ci sono da fare delle distinzioni.<br />
A volte premere il tasto sinistro è come premere il tasto destro e a volte premere il<br />
tasto destro è come premere il tasto sinistro. Per esempio delle volte una procedura<br />
parte con un doppio click e a volte un elemento, ad esempio una parola di un testo,<br />
si seleziona con un doppio click. Come sempre la ricerca del senso delle cose è un<br />
percorso faticoso e non dovete avere pregiudizi: soprattutto non dovete pensare che<br />
quando si parla di sinistra si parli di univocità!<br />
5 - Ma non dimentichiamoci la nostra domanda: che senso ha fare doppio click?<br />
Perché devo fare doppio click sul tasto sinistro e non, ad esempio, premere cinque<br />
volte il tasto F1 nell’arco di tre secondi e dieci centesimi? Perché non posso decidere<br />
se usare un doppio click o un quadruplo click? Tutto ciò apre uno scenario sconcertante<br />
che riporta ai fondamenti del mondo occidentale: il concetto di libero arbitrio<br />
si applica anche all’informatica o no?<br />
6 - Beh, è facile parlare di libero arbitrio così, senza soppesare i termini, ma cosa<br />
significa veramente essere liberi? Che valore diamo alla libertà? Libertà è fare ciò<br />
che si vuole o essere liberi di fare ciò per cui siamo stati predestinati? La nostra<br />
società ha scelto la libertà o una strisciante schiavitù? Il personal computer ci libera<br />
o ci obbliga a nuovi schemi astratti e avulsi dalla nostra mente che non fanno altro<br />
che complicarci l’esistenza? Fare doppio click con il mouse è una pura convenzione<br />
o nasconde un senso più profondo, una qualche legge del cosmo che ora, per la<br />
nostra miopia esistenziale, ci sfugge irrimediabilmente?<br />
7 - Siamo tornati al punto di partenza: che senso ha fare doppio click. Già… che<br />
senso ha… difficile dirlo… ogni domanda genera altre domande… e su tutte ne<br />
genera una in particolare: come cavolo vi è potuta venire in mente una domanda<br />
così idiota?<br />
ECONOMIA<br />
∆Buonasera, sono Monti.<br />
Tre-Monti«<br />
di Alberto Patrucco<br />
Quando si dice che alla finanza italiana<br />
si deve dare un nuovo corso,<br />
mica si scherza. Pensiamo soltanto a<br />
cosa sta accadendo. Oggi abbiamo<br />
degli esperti stratosferici: mica uno,<br />
nemmeno due, bensì Tremonti. Un<br />
uomo che per sua natura è più che una<br />
cima. Uno che già nel nome contiene<br />
l’essenza stessa dell’Economia di oggi:<br />
come dire, prendi tre e paghi due.<br />
Sconti, regali, doni e condoni. È la filosofia<br />
di oggi. Quella che se i soldi<br />
non ci sono bisogna inventarseli.<br />
Tremonti è il Silvan della finanza, l’Agente 007 dell’Economia. “Buonasera sono<br />
Monti… Tremonti!”.<br />
Non per nulla non fa altro che proporre Bond. Titoli che, se non ho capito<br />
male, altro non sono che futuri plusvalori, su futuri investimenti, su future infrastrutture.<br />
Una roba tipo le cartolarizzazioni: mettere a bilancio oggi quello che<br />
non guadagnerò domani. Cartolarizzazioni… Anche il correttore automatico<br />
del mio computer me lo dà errore. Nemmeno l’antivirus conosce il significato<br />
di cartolarizzazione: lo sottolinea in rosso. Forse un segnale di dove, avanti di<br />
questo passo, andranno i bilanci dello Stato. Vado a cercare il sinonimo di<br />
cartolarizzazione sul dizionario del PC, il Thesaurus, non ci crederete. Mi ha<br />
aperto una finestrella con scritto: “Cartolarizzazioni?!… L’avrai mica sentito da<br />
quell’aquilotto di Tremonti?!”.<br />
Ma le ricette, fortunatamente, sono già pronte. Sono dietro l’angolo. Tremonti<br />
ha già in mente un piano per salvare la FIAT. È molto semplice. Le strategie di<br />
produzione e vendita non cambieranno, il management resterà lo stesso. Quello<br />
che cambierà sarà semplicemente il nome. La FIAT non si chiamerà più FIAT.<br />
Dal gennaio 2005 si chiamerà Ferrari.<br />
Semplice, no? Comperando una Panda sarai automaticamente e senza trapassi,<br />
o cambi di proprietà, al volante di una Ferrari. Però, al costo di una Panda.<br />
Magari appena appena rincarato. Caspita, una Ferrari val ben la pena qualche<br />
rata in più!<br />
Il gioco è semplice, tutti saranno orgogliosi di guidare una Ferrari e le vendite<br />
s’impenneranno in tutto il mondo. Non solo, si potrebbe far pagare bollo e<br />
tasse della Panda come quelle di una vera Ferrari. Nessuno si lamenterà… Stai<br />
guidando una Ferrari, mica una Panda!<br />
Risolto il problema FIAT, per l’Economia più in generale (questa è un’anticipazione<br />
che vi do fresca fresca), c’è un altro piano che quel gran genio di<br />
Tremonti - che con la calcolatrice in mano fa miracoli - comunicherà a breve. È<br />
una ricetta che in un sol colpo sistemerà, una volta per tutte, il debito pubblico.<br />
Che poi, scusate se svicolo un attimo, non capisco e non capirò mai per quale<br />
motivo si privatizza tutto: sanità, scuola, telefonia, energia, bigamia… e il debito<br />
continua a rimanere pubblico.<br />
Comunque, tornando alla ricetta, è molto semplice. Si tratta di dare valore<br />
legale ai soldi del Monopoli. Nessuno ci aveva pensato. La soluzione è di una<br />
semplicità totale. C’è ancora qualche perplessità a Bruxelles ma si può fare.<br />
Quando la legge passerà, sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e sul Corriere<br />
dei Piccoli. Pubblicata la legge, tempo quindici giorni, tutti coloro che hanno<br />
una scatola di Monopoli possiederanno una decina di milioni di euro. Non ci<br />
voleva niente, era l’uovo di Colombo. Del resto se la montagna partorisce il<br />
topolino, vuoi che Tremonti non ti caghi fuori almeno tre pantegane!<br />
Poi, il nostro Superministro, s’è fatto prendere un po’ la mano ma ci può<br />
stare. Non si può pretendere che le dica tutte giuste. Sapete della privatizzazione<br />
dei beni immobili dello Stato? Caserme, edifici, Pompei, Venezia, Arcore, ecc…<br />
Beh, non ha proposto di privatizzare anche Parco della Vittoria e Vicolo Corto.<br />
Al che, il governatore Fazio gli ha detto: “Quando si parlava di nuovo corso per<br />
l’Economia, mica ci si riferiva a Viale dei Giardini!”.<br />
E così sono cominciate a piovere anche le prime critiche. Obiezioni alle quali<br />
il dottor Tremonti, sviando il discorso, svicolando in ogni direzione, non ha<br />
risposto. Tanto che i più inferociti oppositori l’hanno definito, testuale: il dottor<br />
Divago.<br />
le elezioni<br />
democratiche del “Notturno”<br />
L’Assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche direttive, sarà convocata alle<br />
5 di mattina di un giorno feriale invernale, in un maso d’alta quota non ancora<br />
recensito dal Touring Club, raggiungibile solo col gatto delle nevi nel periodo in<br />
cui le Guide Alpine saranno in sciopero.<br />
Il Consiglio Direttivo dopo aver esaminato le eventuali nuove candidature,<br />
provvederà dopo una attenta ricognizione dei candidati, ad appellarsi democraticamente<br />
al Collegio dei Garanti per una loro immediata espulsione senza<br />
infangarne pubblicamente la memoria. In caso di rimostranze si provvederà ad<br />
attivare la Cellula Dormiente dell’Associazione (CdA).<br />
Nelle settimane che precedono le elezioni, il Direttivo si prodigherà comunque<br />
in simpatiche conversazioni confidenziali con i soci elettori influenti, offrendo<br />
loro bevute a iosa (con rimborso spese a carico dell’Associazione), promettendo<br />
posti di riguardo e inimmaginabili traguardi che si potranno raggiungere<br />
solo in caso di riconferma del Consiglio uscente, pretendendo solamente in<br />
cambio un gratuito voto di fiducia. Ma soprattutto di:<br />
non rompere i coglioni<br />
il Segretario