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Recuperi Ambientali - consorzio comense inerti

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isulta dell’attività edilizia, conciliando in tal modo le esigenze<br />

produttive con quelle ambientali.<br />

Parallelamente all’attività di recupero, nel 1995 è stata avviata<br />

quella di riciclaggio delle demolizioni che, una volta frantumate<br />

e selezionate, possono essere utilizzate per realizzare<br />

sottofondi stradali o opere edili minori, oppure per creare<br />

strati drenanti da alternare agli strati di terre di scavo durante<br />

gli interventi di ripristino conferendo in tal modo maggiore<br />

stabilità all’ammasso ricostruito.<br />

Al fi ne di completare il ciclo del recupero ambientale delle<br />

aree ripristinate, è entrato in funzione nel 1996 un impianto<br />

di compostaggio del verde per la produzione di ammendante<br />

compostato verde da utilizzare insieme alla terra di coltura<br />

per il rinverdimento delle superfi ci dei terreni ricostruiti.<br />

Un’attività di smaltimento delle lastre in cemento-amianto<br />

smaltimento controllato di <strong>inerti</strong>, fi nalizzando il conferimento<br />

dei materiali al recupero ambientale dei siti stessi.<br />

Questa attività ha consentito, e consente, da un lato di dare<br />

una risposta all’esigenza produttiva delle Imprese e dall’altro di<br />

ricostruire porzioni importanti di paesaggio a tutto vantaggio<br />

dell’ambiente e dell’economia poiché le aree recuperate vengono<br />

restituite all’uso agricolo, produttivo, sociale, etc.<br />

Dal 1986, anno di avvio del primo intervento di ripristino in Comune<br />

di Cucciago (Ex cava Cetrone), si sono succeduti interventi<br />

di recupero a Erba, Dizzasco, Villa Guardia (Ex cava Peverelli),<br />

provenienti dall’attività di demolizione, iniziata nel 1997 e<br />

conclusasi nel settembre 2003, ha consentito inoltre di bonifi -<br />

care parte del territorio provinciale (circa 230.000 q.li).<br />

Infi ne nel novembre 2001, è stato avviato un servizio di raccolta<br />

dei rifi uti <strong>inerti</strong> direttamente nei cantieri edili utilizzando<br />

cassoni scarrabili che vengono posizionati presso il cantiere<br />

del richiedente e, una volta riempiti, vengono prelevati e conferiti<br />

presso i centri di recupero gestiti dalla Società.<br />

Consapevole dell’importanza della comunicazione, la Società<br />

si è fatta promotrice negli anni di importanti iniziative di best<br />

practice: Progetto A.C.A.C.I.A. (Aziende Comasche Attività di<br />

Cava Inerti e Ambiente) e Progetto S.O.L.E.I.L. (Sostenibilità<br />

Operazioni Lavorazione Estrazione Inerti e Lapidei), fi nalizzati<br />

a diff ondere - il primo a scala locale ed il secondo a scala<br />

nazionale - la corretta conoscenza dell’attività estrattiva e<br />

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