14.06.2013 Views

Lav. 5 - Unitus DSpace - Università degli Studi della Tuscia

Lav. 5 - Unitus DSpace - Università degli Studi della Tuscia

Lav. 5 - Unitus DSpace - Università degli Studi della Tuscia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

1.3. - Energia mareomotrice<br />

L'energia mareomotrice è quella ricavata dagli spostamenti d'acqua causati dalle maree,<br />

che in alcune zone del pianeta raggiungono i 20 metri di ampiezza verticale. Già nell’antichità si<br />

cercò di sfruttare questo tipo di energia, mediante la costruzione di "mulini a marea". L’acqua<br />

veniva raccolta, durante il flusso, in un piccolo bacino, che veniva in seguito chiuso con una<br />

paratia. Al momento del deflusso l’acqua veniva convogliata attraverso un canale verso una<br />

ruota che muoveva una macina. Oggi esistono diversi progetti di sfruttamento delle maree, che<br />

comportano metodi diversi di sfruttamento dell’energia. E’ possibile convertire almeno quattro<br />

tipi di energia presenti nel mare: quella delle correnti, delle onde, delle maree e del gradiente<br />

termico tra superficie e fondali. Attualmente esiste solo un impianto per lo sfruttamento delle<br />

maree in Francia, mentre sono in corso esperimenti per lo sfruttamento del potenziale energetico<br />

delle onde nel Regno Unito e in Giappone e del gradiente termico negli Stati Uniti. L'Unione<br />

Europea ha di recente concluso uno studio che identifica circa 100 siti suscettibili di essere<br />

utilizzati per la produzione di energia elettrica dalle correnti marine. Lo stretto di Messina è stato<br />

identificato tra i siti più promettenti [41].<br />

1.4. - Energia geotermica<br />

L'energia geotermica viene generata per mezzo di fonti geologiche di calore. Il calore<br />

<strong>della</strong> Terra è l'energia naturale che da sempre accompagna la storia dell'uomo fin dalle sue<br />

origini. Le temperature del globo sono crescenti man mano che si scende in profondità, in media<br />

ogni 100 metri la temperatura delle rocce aumenta di 3 °C (quindi 30 °C al Km e 300 °C a 10<br />

Km). Questo è valido però solo per quanto riguarda la crosta terrestre, nel resto del globo<br />

l'aumento di temperatura con la profondità (detto gradiente geotermico) è sensibilmente minore.<br />

Particolarmente nel mantello e nucleo esterno il gradiente geotermico segue un andamento di<br />

tipo adiabatico, e si attesta su valori medi rispettivamente di 0,3 °C/km e 0,8 °C/km. In alcune<br />

particolari zone si possono presentare condizioni in cui la temperatura del sottosuolo è<br />

leggermente più alta <strong>della</strong> media, un fenomeno causato dai fenomeni vulcanici o tettonici. In<br />

queste zone "calde" l'energia può essere facilmente recuperata mediante la geotermia. La<br />

geotermia consiste nel convogliare i vapori provenienti dalle sorgenti d'acqua del sottosuolo<br />

verso apposite turbine adibite alla produzione di energia elettrica e riutilizzando il vapore acqueo<br />

per il riscaldamento, le coltivazioni in serra e il termalismo. Le principali applicazioni del vapore<br />

naturale proveniente dal sottosuolo sono due:<br />

• La produzione di energia elettrica tramite il classico metodo delle turbine;<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!