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R-BAC500 - Ausl

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Studio di Fase II R‐BAC (Rituximab, Bendamustina, Citarabina) come<br />

terapia di induzione nei pazienti anziani affetti da Linfoma Mantellare<br />

Sponsor dello studio<br />

Fondazione Italiana Linfomi Onlus (FIL)<br />

Coordinatore<br />

Carlo Visco, MD<br />

Sinossi<br />

Studio di Fase II<br />

ID dello studio: FIL R<strong>BAC500</strong><br />

EudraCT: 2011‐005739‐23<br />

Versione n°1 ‐ 12 Dicembre 2011<br />

Indirizzo: Divisione di Ematologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza<br />

Telefono: +39‐0444‐753626/3518<br />

Fax: +39‐0444‐920708<br />

Email: carlovisco@hotmail.com<br />

CO‐INVESTIGATORI<br />

Annalisa Chiappella, MD<br />

Indirizzo: Divisione di Ematologia 2, Azienda Ospedaliera e Universitaria San Giovanni Battista, Torino<br />

Telefono: 011‐633.4607/5937<br />

Fax: 011‐633.5611<br />

Email: achiappella@molinette.piemonte.it<br />

Commissione di stesura e supporto scientifico:<br />

1. Carlo Visco, MD, Divisione di Ematologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza<br />

2. Annalisa Chiappella, MD, SC Ematologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista, Torino<br />

3. Umberto Vitolo, MD, SC Ematologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista, Torino


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

4. Francesco Zaja, MD, Clinica Ematologica DISM, Az. Ospedaliera Universitaria, Udine<br />

5. Enzo Pavone, MD, Divisione di Ematologia, Ospedale C. Panico, Tricase (LE)<br />

6. Michele Spina, MD, Divisione di Oncologia Medica A, Centro di Riferimento Oncologico, Aviano<br />

7. Francesco Rodeghiero, MD, Divisione di Ematologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza<br />

LABORATORIO DI RIFERIMENTO PER LA BIOLOGIA MOLECOLARE<br />

Responsabile: Gaidano Gianluca, MD<br />

Indirizzo: SCDU Ematologia, Università del Piemonte orientale A. Avogadro, Novara<br />

e‐mail: gianluca.gaidano@med.unipmn.it<br />

VALUTAZIONE DELLA MALATTIA MINIMA RESIDUA<br />

Responsabile: Marco Ladetto M.D.<br />

Indirizzo: Cattedra di Ematologia, Università, AOU San Giovanni Battista (Molinette), Torino;<br />

e‐mail: marco.ladetto@unito.it<br />

ISTOPATOLOGIA<br />

Responsible: Stefano A. Pileri M.D.,<br />

Indirizzo: Istituto di Ematologia e Oncologia Medica “L. e A. Seragnoli” – Bologna,<br />

e‐mail: stefano.pileri@aosp.bo.it<br />

BIOSTATISTICA<br />

Responsabile: Giovannino Ciccone, MD<br />

Indirizzo: SCDU Epidemiologia dei Tumori – Università degli Studi di Torino e Azienda Ospedaliero Universitaria San<br />

Giovanni Battista – Torino<br />

Telefono: +39‐011‐6336857<br />

Fax: +39‐011‐670669<br />

FARMACOVIGILANZA<br />

Responsabile: Alessandro Levis, MD<br />

Indirizzo: S.C. Ematologia Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo ‐ Alessandria<br />

Telefono: +39‐0131‐206066‐206262<br />

Fax: +39‐0131‐263455<br />

FIL FONDAZIONE ITALIANA LINFOMI – Segreteria<br />

Responsabile: Dr.ssa Dr.ssa Daniela Gioia / Antonella Ferranti<br />

Telefono: 0131 20 6066 / 6129<br />

Fax: 0131 263455<br />

e‐mail: segreteria@filinf.it<br />

sito web: http://www.filinf.it<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 2


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

TITLE PAGE<br />

Protocollo: FIL‐R<strong>BAC500</strong><br />

Titolo:<br />

Codice<br />

Sperimentazione:<br />

R‐BAC (Rituximab‐Bendamustina‐Ara‐C) come prima linea di trattamento per Ii<br />

pazienti anziani affetti da linfoma a cellule del mantello (MCL).<br />

FIL‐R<strong>BAC500</strong><br />

EudraCT: 2011‐005739‐23<br />

Sponsor: Fondazione Italiana Linfomi (FIL)<br />

Farmaco sperimentale: Bendamustine Hydrochloride<br />

Indicazione: Linfoma a cellule del Mantello<br />

Fase: Fase II<br />

Data di uscita: 12‐Dic‐2011 (Versione 1)<br />

Dichiarazione sulle GCP:<br />

Confidenzialità:<br />

Questo studio deve essere eseguito nel pieno rispetto delle norme stabilite dalla<br />

Conferenza internazionale sull'armonizzazione (ICH) e di tutte le norme relative<br />

alle Good Clinical Practices (GCP) e la legislazione in materia. Tutta la<br />

documentazione relativa allo studio sarà archiviata come previsto dalle autorità<br />

regolatorie.<br />

Questo documento è confidenziale. Qualsiasi divulgazione di tali informazioni non<br />

autorizzata per iscritto dallo Sponsor è severamente vietata. Tali informazioni<br />

possono essere utilizzate al solo scopo di rivedere o eseguire lo studio.<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 3


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

Codice Protocollo: FIL‐R<strong>BAC500</strong> EudraCT: 2011‐005739‐23<br />

Titolo completo dello studio:<br />

R‐BAC (Rituximab‐Bendamustina‐Ara‐C) come prima linea di trattamento per i pazienti anziani affetti da<br />

linfoma a cellule del mantello (MCL).<br />

Centri partecipanti:<br />

Centri attivamente coinvolti nel FIL<br />

Inizio dello studio:<br />

Febbraio 2012<br />

Razionale:<br />

Fase dello studio:<br />

Fase II<br />

La Bendamustina in combinazione con il rituximab è efficace e poco tossica nei pazienti affetti da MCL. L’Ara‐C è un<br />

farmaco importante soprattutto nelle chemioterapie di induzione nei pazienti giovani con MCL. Diversi studi in vitro<br />

hanno dimostrato che bendamustina aumenta l'effetto citotossico di Ara‐C nei blasti leucemici e nelle cellule di<br />

linfoma, e che i due farmaci svolgono una rilevante azione sinergica quando vengono utilizzati in combinazione<br />

[Gandhi V, Semin Oncol 2002; Chow KU, Leuk Lymphoma 2003; Staib P, Abstr ASH 1999; Visco C, Blood Cells Mol Dis.<br />

2011]<br />

Uno studio multicentrico di fase 2 che utilizza dosi standard di R‐BAC (375 mg/m 2 di rituximab, 70 mg/m 2 di<br />

bendamustina, 800 mg/m 2 di Ara‐C) sia su pazienti con MCL non trattati e precedentemente trattati, è stato<br />

recentemente ultimato presso il Dipartimento di Ematologia di Vicenza. Un'analisi ad interim condotta su 30 pazienti<br />

ha dimostrato che la combinazione di Rituximab + bendamustina + Ara‐C esplica una buona attività clinica, ma con una<br />

tossicità ematologica piuttosto elevata, specialmente in pazienti precedentemente trattati e anziani (Visco C, ICML<br />

2011 Lugano Conferenza, Poster 236).<br />

Al fine di ridurre la tossicità ematologica e di migliorare la fattibilità e la sicurezza della terapia R‐BAC, specialmente<br />

nei pazienti anziani, abbiamo studiato un nuovo schema terapeutico in cui si ha una riduzione del dosaggio di Ara‐c.<br />

adattato all’ età.<br />

Obbiettivi:<br />

L'obiettivo primario di questo studio è determinare l'attività (in termini di remissione completa secondo i criteri di<br />

Cheson 2007) e la sicurezza del trattamento con Rituximab‐bendamustina‐citarabina (R<strong>BAC500</strong>), aggiustato per età ,<br />

nei pazienti anziani con MCL non trattati precedentemente, al termine della fase di trattamento.<br />

Gli obiettivi secondari sono di valutare:<br />

‐ La percentuale di risposte molecolari (studiato presso i laboratori della FIL)<br />

‐ La sopravvivenza libera da progressione (PFS)<br />

‐ La sopravvivenza globale (OS)<br />

‐ La durata della risposta (DOR)<br />

‐ La percentuale di pazienti che completano lo schema di trattamento previsto (6 cicli)<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 4


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

‐ La percentuale di pazienti che sono soggetti a riduzione della dose o ritardo nella somministrazione della terapia<br />

Disegno dello Studio (Metodologia):<br />

Studio prospettico, multicentrico, non‐randomizzato di fase II a due stadi (Bryant and Day two‐stage design).<br />

Grafico del disegno dello studio:<br />

Vedi Figura 1 Flow chart (R‐<strong>BAC500</strong>).<br />

Definizione statistica e sample size:<br />

Trattamento:<br />

Qualsiasi terapia somministrata secondo lo schema R<strong>BAC500</strong>, indipendentemente dal numero di cicli somministrati.<br />

Tossicità rilevanti:<br />

1) Durata della citopenia di grado 4 per più di 6 giorni. Questa definizione non si applica al 1 ° ciclo dei pazienti che<br />

presentino una conta assoluta dei neutrofili


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

di tossicità rilevante, come sopra definito.<br />

Il limite superiore della probabilità di non raccomandare il trattamento quando questo è accettabile sia per la risposta<br />

clinica che per la tossicità è 0.2 (potenza=80%). Le probabilità di ottenere una risposta inaccettabile e accettabile sono<br />

state fissate a 0.40 e 0.60, rispettivamente. Analogamente, il cut‐off per la probabilità di tossicità sono 0,40<br />

(inaccettabile) e 0,20 (accettabile). In base a questi parametri, 19 pazienti sono necessari per il primo stadio. Al<br />

termine del primo stadio, lo studio verrà interrotto se ci sono =7/19 tossicità. In caso contrario, un<br />

ulteriore gruppo di 38 pazienti (totale =57) saranno arruolati.<br />

La conclusione finale sarà positiva se ci sono >28/57 risposte e


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

ciascun gruppo sarà sufficiente e la differenza osservata tra i sottogruppi sarà considerato di rilevanza clinica.<br />

Definizione delle risposte (Cheson 2007):<br />

La definizione di (risposta completa) CR richiede completa scomparsa di tutte le evidenze cliniche e radiografiche di<br />

malattia e la scomparsa di tutti i sintomi. Relativamente alle Pet, se PET‐positive prima della terapia, la CR si ha nel<br />

momento in cui una massa nodale di qualsiasi dimensione da negatività alla PET. La milza, se si ritiene aumentata<br />

prima della terapia sulla base di una TAC, ci deve essere una regressione nelle dimensioni e le masse non devono<br />

essere palpabili all'esame obiettivo, qualsiasi nodulo rilevabile in qualsiasi organo dalle tecniche di imaging non<br />

dovrebbe più essere presente, se il midollo osseo è stato coinvolto dal linfoma prima del trattamento, l'infiltrato deve<br />

essere osservato sulla biopsia del midollo osseo o si dovrebbe ripetere l’immunoistochimica che dovrebbe essere<br />

negativa.<br />

PR richiede una diminuzione del 50% del prodotto della somma dei diametri delle sei più grandi masse misurabili o<br />

masse nodali, e non ci deve essere nessun aumento delle dimensioni delle altre masse, del fegato, della milza, o di<br />

qualsiasi altro sito di malattia, splenica ed epatica che deve regredire di almeno il 50%; la valutazione del midollo<br />

osseo è irrilevante per la determinazione di una PR se il campione è risultato positivo prima del trattamento. Pazienti<br />

che raggiungono una CR, ma che hanno persistenti evidenze morfologiche che coinvolgono il midollo osseo saranno<br />

considerati PR. Quando il midollo osseo è stato coinvolto prima del trattamento ed una CR è stata raggiunta, ma senza<br />

alcuna valutazione del midollo osseo per il trattamento, i pazienti devono essere considerati in PR. PET post‐<br />

trattamento dovrebbe essere positiva in almeno un sito precedentemente coinvolto.<br />

SD è definita come meno di un PR (vedi sopra) ma non come una PD (vedi sotto). La PET dovrebbe essere positiva nei<br />

siti della malattia, senza nuove aree di coinvolgimento post trattamento.<br />

PD richiede più del 50% di aumento dal nadir del prodotto dei diametri di qualsiasi massa linfonodale<br />

precedentemente identificata o la comparsa di ogni nuova lesione con un asse maggiore di 1,5 cm durante o alla fine<br />

del trattamento, anche se altre lesioni risultano essere di ridotte dimensioni. Nei pazienti senza precedente storia di<br />

linfoma polmonare, noduli polmonari identificati dalla CT sono per lo più benigni. Quindi, le decisioni non dovrebbero<br />

fare affidamento sulla PET senza conferma istologica<br />

Valutazione Geriatrica Completa (CGA)<br />

Il CGA è uno strumento utile per valutare la qualità della vita degli anziani. CGA prende in considerazione diversi<br />

aspetti: disabilità fisica, condizioni di nutrizione, lo stato psicologico e psicosociale.. La presenza di alcune limitazioni<br />

funzionali causate dalle comorbilità non consente una corretta definizione del performance status Rating Scale (%)<br />

secondo Karnofsky. Criteri che devono essere applicabili per definire tutti i casi in campo geriatrico.<br />

Questo è il motivo per cui sono state create almeno altre tre scale che definiscono la qualità della vita degli anziani: 1)<br />

Scala che definisce il grado di autonomia quotidiana (ADL) creata da Katz (Katz S, et al. L'indice ADL è una misura<br />

standardizzata della funzione biologica e fisica. JAMA 1963, 185:. 914‐919) e 2) Scala per definire le attività<br />

strumentali della vita quotidiana (IADL) creata da Lawton (Lawton MP, la valutazione delle persone anziane: auto‐<br />

monitoraggio e attività strumentali della vita quotidiana. Gerontologist 1969, 9:179‐186). L’ADL si basa su 6<br />

caratteristiche: lavarsi, vestirsi, andare in bagno, trasferimento, alimentazione e continenza. L’IADL si basa su 8<br />

caratteristiche: utilizzare il telefono, fare shopping, cucinare, pulizia, fare il bucato, utilizzare mezzi pubblici, gestione<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 7


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

delle medicine e la gestione del denaro. Alcuni studi hanno dimostrato che l'ADL e IADL sono più appropriate per<br />

definire i deficit funzionali nei soggetti anziani rispetto al PS (L Fratino, Tumori 1997; 83: 244; Balducci L, Oncologist<br />

2000; 5 (3) :224‐237 Repetto L, J.. Clin Oncol 2002;. 20 (2) : 494‐502).<br />

Nel presente studio la CGA è stata proposta in una versione modificata, unendo la scala CIRS (comorbilità ) a ADL e<br />

IADL (appendice 3)<br />

Definizione dei pazienti FIT: Secondo i valori ottenuti con le scale di comorbidità, i pazienti possono essere definiti FIT,<br />

UNFIT o FRAIL. La nostra definizione di FIT si basa sul requisito che il paziente soddisfi i criteri delle scale CIRS, ADL,<br />

IADL, che non abbia un’età ≥ 80 anni, e che non abbia sindrome geriatrica. I criteri per definire i pazienti sono elencate<br />

nell’appendice 3.<br />

Criteri di Inclusione ed Esclusione:<br />

Pazienti con diagnosi istologica di MCL basata su biopsia di linfonodo, su BOM oppure su tessuto extranodale sono<br />

idonei per l'ingresso nello studio.<br />

Criteri di Inclusione:<br />

• pazienti con MCL di età> 65 anni, precedentemente non trattati se risultano essere FIT in base alla<br />

valutazione geriatrica CGA.<br />

• pazienti con età tra i 60 e 65 anni non elegibili a chemioterapia ad alte dosi più trapianto, FIT o UNFIT in base<br />

alla valutazione geriatrica CGA.<br />

• performance status ECOG ≤ 2.<br />

• positività per ciclina D1, SOX11 [quest'ultimo è obbligatorio nei casi in cui manca la ciclina D1 o sono t (11;<br />

14)‐negativi], CD20 e CD5.<br />

• appropriata funzione renale (clearance > 40 ml / min), con normale diuresi.<br />

• appropriata funzione del fegato: alanina aminotransferasi (ALT) / aspartato aminotransferasi (AST)


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

• infezioni batteriche, virali o fungine attive che richiedono terapia sistemica.<br />

• Disturbi neurologici che richiedono terapia anticonvulsivante.<br />

• Grave malattia polmonare cronica con desaturazione.<br />

• Pregressa grave malattia cardiaca: di classe III‐IV della scala New York Heart Association (NYHA), infarto del<br />

miocardico nei 6 mesi precenti, tachiaritmie ventricolari, cardiomiopatia dilatativa, o angina instabile.<br />

• diabete mellito non controllato dalla terapia insulinica sotto cute.<br />

• tumore maligno attivo secondario.<br />

• note reazioni di ipersensibilità agli anticorpi e proteine murine , alla bendamustina o al mannitolo.<br />

• operazioni chirurgiche nelle 4 settimane precedenti all’inizio dello studio..<br />

• HBsAg +<br />

• pazienti HCVAb + con attiva replicazione virale (HCV‐RNA +, con AST> 2 volte il limite normale)<br />

• Qualsiasi coesistente condizione medica o psicologica che potrebbe precludere la partecipazione allo studio o<br />

compromettere la capacità del paziente di dare il consenso informato, o che possa inficiare l'interpretazione dei<br />

risultati, o rendere il paziente ad alto rischio per complicazioni al trattamento.<br />

• coinvolgimento del SNC (una puntura lombare diagnostica sarà eseguita in pazienti con la variante blastoide di<br />

MCL).<br />

Trattamento, dose e modalità di somministrazione:<br />

Bendamustina (polvere iniettabile) alla concentrazione di 100 mg/vial, ricostituito in 20 ml di acqua sterile (equivalenti<br />

a 5 mg / ml di bendamustina cloridrato). Dose somministrata: 70 mg/m 2<br />

Trattamento, dose e modalità di somministrazione:<br />

Rituximab 10 mg/ml per infusione. Dose somministrata: 375 mg/m2.<br />

Ara‐C 20‐50 mg/ml soluzione iniettabile. Dose somministrata: 500 mg<br />

Terapie concomitanti:<br />

Sono consentiti i seguenti trattamenti: antistaminici, paracetamolo/acetaminofene, prednisolone. L’allopurinolo<br />

dovrebbe essere usato come prevenzione della sindrome da lisi tumorale, almeno per le prime due settimane di<br />

trattamento.La profilassi con G‐CSF è obbligatoria, a partire dal giorno + 3 dalla fine della terapia (ultima dose di<br />

citarabina), e della durata da 3 a 6 giorni fino al recupero della conta dei neutrofili (è previsto un grado di neutropenia<br />

III‐IV nei giorni dal +9 al +12). Possono essere eseguite terapie antimicotiche, antibiotiche, antivirali se clinicamente<br />

indicate. La profilassi con trimetoprim‐sulfametossazolo sulfametossazolo o l’aerosol con pentacarinat è obbligatorio<br />

in tutti i pazienti per la profilassi della polmonite da Pneumocistis carinii. La profilassi con aciclovir è obbligatoria solo<br />

nei pazienti con precedente storia di riattivazione virale erpetica. L'uso di steroidi tra cui il collirio è consentito durante<br />

il trattamento con Ara‐C, ma dovrebbe essere ristretto ai giorni di trattamento attivo. L'uso di eritropoietina è<br />

consentito durante i cicli di trattamento<br />

Durata del trattamento e dello studio:<br />

I pazienti che soddisfano i criteri di inclusione saranno trattati con almeno due cicli di R<strong>BAC500</strong>, ripetuti ogni 28 giorni.<br />

I pazienti con progressione di malattia (PD) dopo 2 cicli devono interrompere il trattamento, mentre tutti gli altri<br />

pazienti continueranno. Dopo 4 cicli i pazienti che mostrano malattia stabile (SD) dopo 2 cicli saranno rivalutati per la<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 9


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

risposta e dovranno interrompere il trattamento se ancora in SD o PD. Pazienti responsivi (CR, Cru, PR dopo 2 cicli; SD<br />

dopo 2 cicli che hanno migliorato la loro risposta alla fine del ciclo 4) riceveranno un totale di 6 cicli. Pazienti con<br />

almeno un episodio di tossicità rilevante durante uno dei primi 4 cicli interromperanno il trattamento<br />

indipendentemente dalla risposta..<br />

Le visite di follow‐up saranno previste ogni 3 mesi per il primo anno, in seguito ogni 6 mesi per più di un anno. I<br />

pazienti che hanno interrotto il trattamento in studio per motivi diversi dalla progressione dovrebbero continuare a<br />

valutare lo stato del linfoma in base al protocollo fino alla progressione della malattia o alla fine dello studio.<br />

Informazioni sulla sopravvivenza saranno raccolte per tutti i pazienti arruolati.<br />

Il tempo di arruolamento previsto è di 24 mesi e i follow‐up dureranno almeno 24 mesi.<br />

Riduzione della dose e interruzione del Trattamento.<br />

R<strong>BAC500</strong> probabilmente è in grado di causare un transitorio grado III‐IV di neutropenia e trombocitopenia<br />

rispettivamente nel 30% e nel 75% dei pazienti. Lo sviluppo di anemia può richiedere l'uso di eritropoietina in più della<br />

metà dei pazienti.<br />

La durata della citopenia indotta dalla chemioterapia o le tossicità inattese possono suggerire un prolungamento<br />

dell'intervallo tra i cicli e/o riduzioni di dose: se si manifesta una qualsiasi citopenia di grado 3 o 4 o una tossicità non<br />

ematologica di grado 3‐4 al giorno 28 di ogni ciclo, la somministrazione dei cicli successivi sarà rinviata di almeno 2<br />

settimane (28 giorni + 14 giorni), e la dose di Ara‐C e bendamustina sarà ridotta del 25% per tutti i cicli successivi<br />

(Benda 50 mg/m2; Ara‐C 375 mg/m2). La dose di rituximab invece rimarrà invariata.<br />

Se tali tossicità non si risolvono entro le due settimane aggiuntive, o se i pazienti non recuperano entro i 28 giorni<br />

successivi il trattamento deve essere interrotto (vedi criteri di interruzione del trattamento). L’aumento di gamma‐GT<br />

di 1‐3 volte il valore normale rappresenta un'eccezione a queste regole.<br />

Se c'è stato un episodio di rilevante tossicità i cicli successivi saranno ridotti del 25% e se il recupero sarà completo al<br />

28esimo giorno non ci sarà ritardo nell’inizio del ciclo successivo. Se un altro episodio di tossicità rilevante avviene<br />

dopo la riduzione del 25% della dose , il trattamento deve essere interrotto.<br />

Schedula di Trattamento:<br />

Il Rituximab è somministrato per via endovenosa alla dose standard di 375 mg/m2 al giorno 1.<br />

Bendamustina sarà somministrata per via endovenosa al dosaggio di 70 mg/m2 e in infusione 30‐60 minuti nei giorni 2<br />

e 3. Ara‐C verrà somministrato per via endovenosa al dosaggio di 500 mg/m2 in infusione di 2 ore, 2 ore dopo<br />

bendamustina il giorno 2 e 3, e una volta il giorno 4.<br />

Dopo il primo ciclo, se non si manifesta nessuna complicanza in seguito all’infusione di Rituximab, la bendamustina e<br />

l’ara‐C saranno somministrati il giorno 1 dopo trattamento con rituximab, e il ciclo completo avrà una durata di 3<br />

giorni, al fine di facilitare un approccio ambulatoriale.<br />

La somministrazione di rituximab sarà rinviata alla fine della chemioterapia durante il primo ciclo per i pazienti che<br />

hanno una conta linfocitaria assoluta > 20000/mmc, a causa dell’evoluzione del linfoma in fase leucemica (da<br />

somministrare il giorno +8). Se il conteggio dei linfociti è ancora alto il giorno 8, la somministrazione di Rituximab non<br />

sarà effettuata e partirà dal 1 ° giorno del secondo ciclo.<br />

Quattro punture lombari verranno eseguite come profilassi della malattia del sistema nervoso centrale nei pazienti<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 10


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

con la variante blastoide del MCL..<br />

Criteri per la valutazione<br />

Analisi della popolazione:<br />

Popolazione arruolata – tutti I pazienti che firmano il consenso informato<br />

Sicurezza della popolazione ‐ tutti i pazienti arruolati che hanno iniziato almeno un ciclo di R<strong>BAC500</strong><br />

Efficacia della popolazione ‐ tutti i pazienti arruolati che hanno iniziato almeno un ciclo di R<strong>BAC500</strong><br />

Revisione centralizzata:<br />

La diagnosi di MCL deve considerare le seguenti informazioni: 1) positività per ciclina D1 e SOX11 [quest'ultimo è<br />

obbligatorio nei casi in cui manca la ciclina D1‐o sono t (11; 14)‐negativi], 2) espressione di CD20 e CD5, 3) tipo di<br />

crescita (nodulare, diffuso, mantello‐zona), 4) sottotipi citologici (comune, a piccole cellule, della zona marginale‐like,<br />

blastoide, pleomorfiica), 5) negatività per CD23 e presenza di annessina 1A (in caso di diagnosi differenziale con HCL) ,<br />

6) Percentuale di Ki‐67. I punti 1 e 2 sono i presupposti per l’arruolamento dei casi. I casi di Linfoma mantellare<br />

indolente o in situ dovrebbero essere esclusi dallo studio.<br />

Dopo l’arruolamento dei pazienti , ad ogni centro sarà chiesto di inviare i campioni istologici diagnostici per effettuare<br />

una revisione centralizzata. I campioni utilizzati per la diagnosi dovrebbero essere disponibili per gli studi<br />

immunoistochimici e molecolari finalizzati a osservare lo stato di p53, le mutazioni a carico di IgVH @, la complessità<br />

del cariotipo, l’mRNA, ed il profilo di espressione genica (compresa la tecnologia DASL)<br />

Studio centralizzato della malattia minima residua (MRD): verrà eseguita al momento della diagnosi, alla fine del<br />

ciclo 2, alla fine del trattamento e durante i follow‐up. Verranno cercati la traslocazione BCL‐1/IgHV e i riarrangiamenti<br />

clonali dei geni delle catene pesanti delle immunoglobuline (IgHV) su campioni di aspirato midollare e di sangue<br />

periferico.<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 11


FIL‐R<strong>BAC500</strong> SINOSSI<br />

Figure 1: FLOW CHART – TREATMENT SCHEME<br />

Versione n. 1, 12 Dic 2011 12

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