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Fernando di StaSio
San Leonardo
Abate di Noblat
Un solo amore, a Dio e ai fratelli

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ISBN 978-88-89094-90-7
Progetto grafico e redazione di Giuseppe Piccinno.

Introduzione
Alessandro Manzoni chiama la Chiesa nell’Inno sacro
La Pentecoste “Madre de’ Santi”, evidenziando così il fatto
che la Chiesa santa di Dio, dal suo sorgere, ha generato
anime e anime di santi.
La Chiesa venera all’inizio i martiri, cioè i testimoni di
Cristo e della fede che lungo il corso dei secoli hanno versato
il proprio sangue ed offerto la loro vita, spesso ancora
baciata dalla giovinezza, ma pure resa veneranda dall’età
avanzata, per testimoniare il loro attaccamento al Signore.
Nelle prime persecuzioni e in quelle di tutti i secoli cadono,
recisi dalla falce e dall’odio contro la Chiesa, fiori ancora in
sboccio (si pensi a S. Agnese, a S. Lucia, a S. Tarcisio, a S.
Pancrazio, a S. Maria Goretti) assieme con quelli già forti
sullo stelo (si ricordi S. Ignazio di Antiochia, S. Policarpo).
Si passa poi alla venerazione dei santi che, pur non avendo
versato il sangue per Cristo, nella vita con l’aiuto della
grazia e la loro quotidiana collaborazione hanno saputo
esercitare le virtù in modo straordinario, raggiungendo alte
vette di santità. Vi sono poi quelli che, pur non ufficialmente
elevati agli onori degli altari, hanno seguito Cristo e il
suo Vangelo “cristificandosi”, assimilando cioè l’immagine
del Maestro divino.
I santi sono nostri fratelli maggiori, nostri protettori, intercessori,
esempi di vita. Tutti noi per elevarci dal grigiore
della terra abbiamo bisogno di esempi alti: ecco perché
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l’Alfieri ne “I sepolcri” afferma che le urne dei forti elevano
a grandi cose e fanno bella la terra che le possiede.
Tra questi splende di gloria e di virtù S. Leonardo, abate
di Noblat, nei pressi di Limoges, vissuto tanti secoli fa, ma
sempre presente nel ricordo e nella venerazione del popolo
cristiano. Anche perché tutti abbiamo necessità di anime
eccelse che intercedano per noi presso Dio per ottenerci favori
spirituali e materiali.
Limoges nel mondo è famosa per le sue finissime porcellane,
le quali fanno la delizia di tutti coloro che amano
le cose belle e raffinate. Esse sono come merletti effettuati
da mani esperte, delle statuine sublimi che ornano i palazzi
dei nobili, dei vasi che fanno bella mostra di sé su consolle
e altri mobili. Ma con san Leonardo Limoges diventa anche
famosa per l’arte della santità, che è la più preziosa e importante,
perché affina lo spirito e lo rende capace di unirsi
a Cristo, come a suo sposo.
Naturalmente, la prima tra i santi che intercede per noi
è la Vergine Santa, perché Madre di Dio e Madre di tutti i
credenti, e poi viene la schiera dei santi che per noi pregano
e intercedono fino a quando non abbiamo raggiunto la
patria celeste.
Ogni fedele è destinato alla conquista del Regno, deve
condurre la buona battaglia, sconfiggere il male. Ecco il
cammino da seguire: custodire e accrescere la grazia del
Signore, camminare sereni sotto il suo sguardo, amare Dio
e i fratelli, abbracciare le croci di ogni giorno seguendo il
Crocifisso; non vi sarà mai una notte così lunga che impedisca
il sorgere del sole. Nel rifiuto della croce c’è solo
amarezza.
La chiamata alla santità è per tutti: basta compiere tutto
in modo straordinario come creature rinnovate dallo Spirito.
A fare del bene non si sbaglia mai, il bene va fatto bene.
Il cristiano si sente creatura nuova, rinnovata dallo Spi-

ito e riconosce di essere chiamato alla perfezione; Gesù
non ha indicato il mondo come modello, ma ha istituito la
Chiesa come nostra guida e modello. Essa perciò insiste
sulla comune vocazione alla santità da attuare nella perfezione
della carità.
L’uomo nuovo si inserisce anche nel sociale, fa cultura,
porta il Vangelo nei vari ambienti, comunica di aver trovato
il vero tesoro e la perla preziosa. Il cristiano considera tempio
di Dio ogni fratello.
La Lumen gentium (n. 40) ci ricorda: «Tutti coloro che
credono nel Cristo, di qualsiasi stato o rango, sono chiamati
alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della
carità».
Un Prefazio della Liturgia ambrosiana così fa pregare:
«Padre Santo, tu ci comandi di camminare con operosità
sempre più matura e concorde verso la perfezione, che, pienamente
compiuta, regna nei cieli. Nella tua provvidenza ci
chiami non alla schiavitù che avvilisce in noi la tua immagine
viva, ma alla libertà che esalta il tuo disegno mirabile
di Creatore e Padre».
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Inno
San Leonardo, a te
Versi: don Fernando di StaSio
1. Leonardo, sei amato
tu dovunque dalle genti,
ora il cuor, le nostre menti
eleviamo fino a te.
Fosti sempre pien d’amore
pel Signore ed i fratelli,
porgi a tutti i fiori belli
di virtù, di santità.
Rit. Grande abate del silenzio,
di preghiera e di purezza,
dona a tutti la fermezza
di seguir le tue virtù.
Ogni giorno t’invochiamo,
caro nostro Protettore.
2. Pur spezzasti la catena
che legava i prigionieri
e del bene nei sentieri
fosti guida a tanti cuori.
Come allor fosti benigno
verso ognuno a te rivolto,
or rivolgi a noi il volto,
uno sguardo di pietà.
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3. Verso la celeste patria
tutto il mondo è pellegrino,
ci sarai ognor vicino
per godere un dì nel ciel.
Se Gesù, la Vergin Santa
tu per noi invocherai,
sempre lode grande avrai
con il grazie dell’amor.
4. Deh! proteggi, amabil Santo,
le famiglie, tutti i figli,
dalle insidie e dai perigli
li difendi con vigor.
Spargi largo le tue grazie
sopra i figli in te fidenti,
sopra i sani e i sofferenti,
su chi spera in tua bontà.

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San Leonardo, a te
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di pre - ghie - ra e di pu - rez - za, do-na a tut - ti la fer - mez-za
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San Leonardo, a te
Versi: Di Stasio Fernando Musica: Lucarelli Ivo
Versi: don Fernando di StaSio Musica: ivo luCarelli
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di se - guir le tue vir - tù. O - gni gior - no t'in - vo - chia -
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mo, ca - ro no - stro pro - tet - to - re.
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Bibliografia
Colombo angeletti, San Leonardo abate di Noblat, Tip.
Leberit, Roma 1966.
myriam CaStelli, I santi di tutto l’anno, Paoline, Milano
2003, 331.
luigi Cibrario, Descrizione storica degli Ordini Religiosi
compilata sulle opere di Bonanni, Torino 1845, vol.
II, 391-394.
thomaS J. Craughwell, Santi per ogni occasione. 101
santi protettori, Gribaudi, Milano 2003, 281-282.
gian-FranCeSCo godeSCard, Vite dei padri, dei martiri
e degli altri principali santi, Venezia 1825, tomo XXV,
138-153.
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Indice
Introduzione ................................................................... 5
Costituiti nella santità ..................................................... 9
Alba di vita. Discepolo di san Remigio ......................... 13
Solo con Dio ................................................................. 17
La santità trascina .......................................................... 21
Il culto presso il popolo cristiano ................................... 25
L’onore dell’arte ............................................................. 29
Cristo, ieri, oggi e sempre ............................................. 33
Invocazione ................................................................... 37
Inno a S. Leonardo - versi ............................................. 41
Inno a S. Leonardo - musica ......................................... 43
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