anno 2004 dicembre - Parrocchia San Pietro Apostolo - Azzano ...
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dal campanile<br />
di <strong>Azzano</strong> Decimo<br />
Bollettino <strong>Parrocchia</strong>le di <strong>Azzano</strong> Decimo (P N) Italia Dicembre <strong>2004</strong><br />
PARROCCHIA,TICONOSC07<br />
Nel silenzio della sera è possibile "vedere" la parrocchia di S. <strong>Pietro</strong> Ap. in <strong>Azzano</strong><br />
Decimo. Il suo svettante campanile ben illuminato, la chiesa arcipretale, la scuola<br />
materna, l'oratorio e i vari campi sportivi, la casa canonica: strutture invidiate e<br />
tutte attigue. È questa la parrocchia? No, di certo. La vasta piazza, le recenti<br />
costruzioni, il moltiplicarsi delle vie, i nuovi borghi che cancellano l'aspetto paesaggistico<br />
del passato. È questa la parrocchia? No! Fabbriche, negozi, uffici, banche,<br />
bar, pizzerie ... Neppure tutto questo è parrocchia.<br />
Il pensiero ora si ferma alle persone. Ed ecco i soliti volti presenti alle celebrazioni;<br />
i numerosi che si accontentano di farsi vedere in alcune circostanze; i<br />
bambini e ragazzi che compaiono a intermittenza prolungata; i membri dei vari<br />
consigli, gruppi, associazioni; quanti abitualmente si portano altrove; e i nuovi<br />
arrivati, da provenienze varie, spesso "sconosciuti". Questa sì è la parrocchia,<br />
definita "famiglia di famiglie".<br />
Il concetto di famiglia è radicato in noi. Come ti piacerebbe la tua famiglia? Cosa<br />
fai per renderla una bella famiglia? Le stesse domande si possono formulare per<br />
la parrocchia. Ed allora, per sentirci uniti, per essere illuminati sul da farsi, per<br />
avere un solido punto di riferimento e i momenti di festa, scegliamo la domenica,<br />
che è il giorno del Signore e della comunità, e viviamola attorno all'eucaristia,<br />
sempre, specialmente in quest'<strong>anno</strong> eucaristico. È là che ci si sente chiesa, vera<br />
famiglia di Cristo morto e risorto, si impara a guardarsi come fratelli e si trova<br />
il coraggio dell'accoglienza, del sostegno, del servizio, del perdono, della donazione. In questo mondo cambiato occorre<br />
dare alla nostra parrocchia un volto missionario che annuncia e testimonia con l'esempio chi sono i cristiani che conoscono,<br />
amano e seguono Gesù. <strong>Parrocchia</strong>, sei la mia famiglia? I parroci don Dino e don Raffaello<br />
,<br />
ARGENTINA PIV VICINA<br />
LAssociazione <strong>San</strong> Vincenzo de Paoli di <strong>Azzano</strong> Decimo attraverso il suo centro di distribuzione Manitese sta inviando<br />
mensilmente un pacco di vestiario alla parrocchia di <strong>San</strong> Miguel di Buenos Aires. Vi chiederete come mai?<br />
Lingresso nell'Associazione di due nostre concittadine emigrate da Buenos Aires dopo la crisi economica che ha colpito<br />
l'Argentina ci ha permesso di entrare in contatto con una realtà di frontiera dove i bisogni primari per una gran parte della<br />
popolazione risultano difficili da soddisfare: l'elevata disoccupazione accompagnata da un impoverimento generale ha<br />
stravolto lo stile di vita delle persone.<br />
La classe borghese non esiste più, ci<br />
sono solo famiglie ricche o povere. In<br />
questa situazione, l'unico sostegno per<br />
i poveri sono le parrocchie: la parrocchia<br />
di <strong>San</strong> Miguel (a sua volta con i<br />
scarsi fondi a disposizione) aiuta 450<br />
famiglie donando latte per i più piccoli<br />
e generi alimentari e distribuendo vestiti<br />
usati: famiglie, che senza questo<br />
aiuto non saprebbero come sopravvivere<br />
(nelle foto volontari nella parrocchia<br />
di <strong>San</strong> Miguel all'arrivo del pacco<br />
azzanese).<br />
In questo quadro si inserisce l'iniziativa<br />
"Argentina più Vicina" del <strong>San</strong>to Natale <strong>2004</strong>: attraverso una raccolta di fondi la nostra comunità potrebbe aiutare la<br />
nostra Associazione a spedire un numero maggiore di pacchi o addirittura arrivare alla spedizione di un intero container<br />
di vestiti, scarpe, giocattoli per le famiglie della parrocchia di <strong>San</strong> Miguel.<br />
La spedizione dei pacchi attraverso la posta italiana costa 42 euro per un pacco di 10 kg, 52 euro per un pacco di 15 kg<br />
e 62 per un pacco fino a 20 kg: Vi chiediamo anche solo un piccolo contributo per far sì che riusciamo a raddoppiare il<br />
numero di pacchi inviati. Cittadini di <strong>Azzano</strong> Decimo, aiutiamo questa parrocchia nella sua battaglia quotidiana per aiutare<br />
gli ultimi. Le donazioni possono essere lasciate ai nostri Parroci, Don Dino e Don Raffaello.<br />
Grazie di cuore. L'Associazione <strong>San</strong> Vincenzo de Paoli di <strong>Azzano</strong> Decimo
La casa dei nonni. Una denominazione<br />
che può evocare immagini care dell'infanzia<br />
per una casa che accoglie le persone<br />
anziane, purtroppo gravate, come<br />
avviene per gli ospiti della Casa Solidarietà<br />
di <strong>Azzano</strong> Decimo, dal limite della<br />
non autosufficienza. Una casa tutta dei<br />
nonni dovrebbe richiamare schiere di nipoti,<br />
sia pure adottivi. E poco importa se<br />
i nipoti acquisiti h<strong>anno</strong> la freschezza<br />
d'anni dei giovani, oppure se le loro tempie<br />
sono spruzzate d'argento. Ciò che<br />
conta è stabilire dialoghi ricchi di affettuosa<br />
vicinanza, riempire di presenza e<br />
di partecipazione giornate troppo lunghe<br />
per chi si è allontanato dalle pareti domestiche<br />
ed è stato accolto in una nuova<br />
realtà, certo bella e confortevole, ma<br />
senza i profumi e le immagini familiari<br />
della casa lasciata. Alcuni nipoti-volontari<br />
st<strong>anno</strong> già facendo cerchio, a modo<br />
di ampio abbraccio, intorno alla Casa di<br />
riposo del nostro paese. È facile per parenti<br />
e conoscenti raggiungere i propri<br />
cari, se l'ubicazione dell'edificio favorisce<br />
visite frequenti. La nonnina che è<br />
stata trasferita dalla Casa di riposo di un<br />
paese dove si parla friulano ed è tornata<br />
"all'ombra del suo campanile", si sente<br />
finalmente tra i suoi quando può ri-<br />
Professione Perpetua<br />
di Fra Lorenzo<br />
ENRICO, NERINA E RAFFAELLA<br />
SONO LIETI DI RENDERVI PARTECIPI<br />
DELLA LORO GIOIA:<br />
DOMENICA 12 SETTEMBRE <strong>2004</strong>,<br />
PRESSO LA FRATERNITÀ FRANCESCANA<br />
DI BETANIA A TERLIZZI (BA),<br />
FRA LORENZO TREVISANELLO HA<br />
CELEBRATO LA<br />
PROFESSIONE PERPETUA.<br />
"IL NOSTRO sì, O MARIA, NON SIA<br />
MOLTO DISSIMILE DAL TUO".<br />
LA CASA DEI NONNI<br />
prendere con sollievo la parlata locale,<br />
il dialetto dell'infanzia appreso dai genitori.<br />
La lingua del cuore e delle persone<br />
amate. Arrivano volontari alla spicciolata<br />
a dare un saluto ai nonni, e forse a imboccarne<br />
qualcuno, quando può essere<br />
necessario. Qui le mani generose che<br />
offrono aiuto, che accarezzano con lieve<br />
gentilezza volti stanchi e rugosi, che<br />
spingono la carrozzella fino alle bancarelle<br />
del mercato del lunedì per un giretto<br />
tonificante non sono mai troppe. Chi può<br />
fare una puntatina nella grande e funzionale<br />
nuova casa dei nonni si rende<br />
subito conto di essere stato atteso: anche<br />
dal vecchietto sconosciuto che dice<br />
parole incomprensibili, ma che sente il<br />
calore della tenerezza e delle presenze<br />
amiche. Anche dalla nonna che ti guarda<br />
con aria interrogativa, ma che poi desidera<br />
sapere tante cose di te e accoglie<br />
le tue caramelle con un'espressione di<br />
gratitudine che non puoi dimenticare.<br />
Nella casa di riposo di <strong>Azzano</strong> Decimo<br />
trovano oggi ospitalità oltre una ventina<br />
di anziani del comune, più altri provenienti<br />
da Fiume Veneto, Chions, Pravisdomini<br />
e qualcuno da altre località del<br />
territorio limitrofo. In tutto circa una cinquantina,<br />
per ora, sistemati in due nu-<br />
clei residenziali, mentre un'altra quindicina,<br />
già in graduatoria, si unirà prossimamente<br />
al gruppo. Quasi una sessantina<br />
sono in lista d'attesa: con il loro ingresso,<br />
o di altri che la commissione riterrà<br />
idonei, la casa potrebbe essere al<br />
completo. Certo, questo edificio è destinato<br />
a dilatarsi, forse nella prospettiva di<br />
realizzare un piccolo ospedale di comunità<br />
per brevi degenze o di attivare un<br />
nucleo Alzheimer, oppure di ospitare altri<br />
anziani, semplicemente. Progetti del<br />
futuro non prossimo, mentre è molto vicina<br />
nel tempo la possibilità di un collegamento,<br />
attraverso un passaggio materiale,<br />
con il Centro sociale, luogo di accoglienza<br />
e di incontro per altri anziani<br />
che possono ancora restare nelle proprie<br />
famiglie e che sono pure loro in grado<br />
di offrire incontro e amicizia. La nonnina<br />
che desiderava risentire il suono<br />
delle sue campane prima di morire non<br />
ce l'ha fatta a ritornare; ma altri sono qui<br />
e respirano ora aria di casa e di paese.<br />
Dipende anche da molti di noi se quest'aria<br />
buona può essere costantemente<br />
rinnovata, come ossigeno vitale, dal<br />
Ia generosità di chi magari aspetta solo<br />
un cenno per mettersi in cammino verso<br />
gli altri. Flavia Sacilotto<br />
IL NUOVO ANNO CATECHISTICO<br />
Con il festoso ritorno dei bambini e dei<br />
ragazzi nelle aule dell'oratorio per la ripresa<br />
del catechismo, è ripartito uno dei<br />
più significativi filoni dell'attività della<br />
<strong>Parrocchia</strong>. I più grandi del biennio delle<br />
superiori avevano preceduto questa<br />
grande ondata di ritorno sul cammino di<br />
approfondimento della fede e di conoscenza<br />
del volto di Cristo dal 22 settembre,<br />
con l'inizio della preparazione prossima<br />
al sacramento della Confermazione,<br />
che è stato celebrato nell'ultima domenica<br />
di ottobre. Nella prima settimana<br />
dello stesso mese tutti i gruppi si sono incontrati<br />
con i rispettivi catechisti, mentre<br />
l'apertura solenne si è svolta domenica<br />
10, durante la celebrazione dell'Eucaristia<br />
delle ore 11. Nella chiesa gremita di<br />
bambini, ragazzi e genitori, i catechisti<br />
h<strong>anno</strong> ricevuto il mandato di proporre e<br />
trasmettere ai giovanissimi le verità di<br />
fede. Un richiamo intenso anche per tutta<br />
la comunità, chiamata a dare esempio<br />
e testimonianza cristiana alle giovani<br />
generazioni. Per la proclamazione del<br />
mandato da parte di don Raffaello, i catechisti<br />
h<strong>anno</strong> raggiunto il presbiterio,<br />
dove ardeva il cero pasquale, per attingere<br />
ad esso, alla luce del Risorto, la<br />
fiamma da cui lasciarsi accendere e da<br />
2<br />
comunicare ai piccoli. Momento intenso,<br />
in cui anche i rappresentanti dei vari gruppi<br />
che operano in parrocchia sono saliti<br />
all'ambone per confermare il loro impegno<br />
invocando la Grazia del Signore sul<br />
cammino di un nuovo <strong>anno</strong> pastorale, che<br />
il simbolo dell'accensione di un piccolo<br />
cero al grande cero ha espresso in modo<br />
significativo e suggestivo. La liturgia<br />
eucaristica è stata rawivata dai canti eseguiti<br />
con intensità espressiva dal coro giovanile<br />
della parrocchia, a sottolineare la<br />
solennità di una celebrazione che coinvolgeva<br />
tutte le componenti della comunità.<br />
Ora la catechesi procede con i consueti<br />
ritmi settimanali di incontro con i ragazzi<br />
e di riunione mensile dei catechisti.<br />
Formazione e programmazione degli<br />
educatori alla fede si alternano, ispirandosi<br />
particolarmente ai tempi liturgici. In<br />
vista del periodo di Avvento è stato predisposto<br />
un calendario con temi di riflessione<br />
settimanale sul mistero dell'Incarnazione<br />
in preparazione al Natale e con<br />
la data di partecipazione dei gruppi riuniti<br />
per classi parallele all'animazione dell'Eucaristia<br />
domenicale. Celebrazioni intense<br />
di attesa del "Dio che viene tra noi"<br />
alle quali sono invitati in modo specialissimo<br />
tutti i genitori. Flavia Sacilotto
VITA PARROCCHIALE<br />
Consiglio Pastorale <strong>Parrocchia</strong>le:<br />
UN NUOVO INIZIO<br />
Dopo la pausa estiva, il Consiglio Pastorale si è ritrovato per<br />
delineare i nuovi progetti per l'<strong>anno</strong> e per discutere su tematiche<br />
importanti che interessano la nostra comunità.<br />
Preso spunto dalla lettera del Vescovo che chiede di riflettere<br />
sulle basi e sul ruolo della chiesa e della parrocchia, si<br />
è riscontrata la necessità di trovare dei momenti di condivisione<br />
con Corva e Tiezzo e di avvicinare giovani alla parrocchia<br />
come una grande famiglia.<br />
Sono emersi, inoltre, i disagi che gli anziani h<strong>anno</strong> nel nostro<br />
comune per potersi spostare; infatti, esiste solo un pulmino<br />
che è diventato insufficiente a soddisfare le richieste,<br />
GITA A CHIAMPO<br />
sempre più numerose. I parroci h<strong>anno</strong> avvisato che il progetto<br />
della ristrutturazione dell'oratorio è stato accettato, così<br />
ogni gruppo parrocchiale potrà dare dei consigli su come<br />
migliorarne l'utilizzo in futuro.<br />
I giovani h<strong>anno</strong> riscontrato la necessità di avere un regolamento<br />
chiaro e conciso per l'uso dello stesso oratorio al fine<br />
di evitare confusione, danni e problemi in genere. Infine<br />
la <strong>San</strong> Vincenzo fa sapere che c'è bisogno di giubbotti, lenzuola<br />
e coperte per le numerose famiglie in difficoltà, che vivono<br />
nel nostro comune. Confidiamo nella vostra generosità.<br />
La segretaria Cristina Belluz<br />
Il 4 settembre si è svolta la gita annuale per i volontari che prestano i vari servizi in parrocchia. La data e la meta sono<br />
state scelte dagli interessati: Chiampo (VI). Sosta alla Grotta dell'Immacolata, simile a quella di Lourdes, eseguita dal<br />
beato Claudio Granzotto, che vi riposa accanto, per la celebrazione eucaristica. Poi visita all'attiguo museo, assai interessante,<br />
e percorso meditativo della via crucis. Un bel pranzo e via per Marostica: la cittadina si preparava alle gare di scacchi.<br />
Non poteva mancare una puntatina sul ponte di Bassano. Tempo favorevole, tanta serenità, canti, ecc. Una bella giornata<br />
di fraternità e di riconoscenza per chi ama questa comunità e le sue strutture.<br />
NEO LAUREATI<br />
si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione<br />
Trevisan Marina Università degli Studi di Trieste; Laurea in Scienze dell'Educazione.<br />
Favot Roberto Università degli Studi di Udine; Laurea in Ingegneria Meccanica.<br />
Apollonio Gianluca Università degli Studi di Udine; Laurea in Ingegneria.<br />
<strong>Azzano</strong> Dino Università degli Studi di Trieste; Laurea in Lingue.<br />
Liut Alberto Università degli Studi di Udine; Laurea in Economia Aziendale.<br />
Favot Thomas Università degli Studi di Udine; Laurea in Ingegneria Civile.<br />
Piccinin Mirko Università degli Studi di Udine; Laurea in Ingegneria Civile.<br />
Mezzarobba Erica Università degli Studi di Padova; Laurea in Scienze Statistiche Economia e Finanza.<br />
Carli Francesca Università degli Studi di Trieste; Laurea in Lingua e Letteratura Moderne.<br />
3
VITA PARROCCHIALE<br />
A.C.R. AZIONE CATTOLICA RAGAZZI<br />
Sono già passati cinque anni da quando Marta, Ilaria, Luciana,<br />
Elena, Romina, Valeria, Valentina, Nikita, Naima, Alberto,<br />
Davide, Linda, Sara e tanti altri h<strong>anno</strong> permesso la<br />
nascita dell'A.C.R. (Azione Cattolica Ragazzi) e come ogni<br />
<strong>anno</strong> l'entusiasmo e l'impegno di questi bambini è grande.<br />
Le attività sono aperte a tutti i ragazzi di elementari e medie,<br />
si svolgono ogni sabato pomeriggio dalle 14:30 alle 16:00<br />
in oratorio e consistono in giochi, bans, attività manuali e piccoli<br />
momenti di riflessione e preghiera. L<strong>anno</strong> passato il gruppo<br />
ha avuto qualche problema per mancanza di animatori,<br />
ma ha trovato un valido sostegno negli Scout. Ci auguriamo<br />
che il paese possa offrire ai suoi bambini opportunità di gioco,<br />
festa e incontro con Gesù, come fa l'A.C.R., per molto<br />
altro tempo ancora. Maria Ragogna<br />
PELLEGRINAGGIO A SANTIAGO DE COMPOSTELA<br />
Perché essere pellegrini oggi - Quando gli addetti alla consegna<br />
della Compostela mi h<strong>anno</strong> affidato dopo tre ore di fila<br />
la tanto agognata pergamena, mi h<strong>anno</strong> anche chiesto per<br />
quale motivo avessi fatto così tanta strada e così tanta fatica<br />
per arrivare fino a <strong>San</strong>ti ago e concludere il mio pellegrinaggio:<br />
la mia risposta è stata semplice e senza esitazioni e subito<br />
ho detto loro che il mio è stato un pellegrinaggio di ringraziamento.<br />
Ritengo infatti che alle spalle di un'azione, molto<br />
spesso ci debba essere anche una motivazione che ci spinge<br />
a compierla soprattutto se l'intento è importante; certamente<br />
i motivi di questa bella avventura spirituale sono stati<br />
tanti ma si possono poi riassumere nel desiderio di manifestare<br />
il mio ringraziamento a Dio per tutto quello che mi ha<br />
concesso di fare e di avere<br />
nella vita, poiché tutto sta<br />
scritto nei Suoi piani. E così<br />
eccomi qua in sella alla mia<br />
bicicletta pellegrino in terra di<br />
Spagna, verso quel luogo dove<br />
la tradizione vuole che siano<br />
conservate le reliquie dell'<strong>Apostolo</strong><br />
Giacomo, fratello<br />
di Giovanni l'Evangelista, definito<br />
da Gesù "figlio del tuono".<br />
Sono alle soglie della<br />
vecchiaia (termine che può<br />
sembrare sconvolgente ma<br />
indiscutibilmente esatto) dunque<br />
viene spontaneo di tanto<br />
in tanto fare un'analisi del passato e, con un po' di velata<br />
tristezza, pensare che cosa mi riserverà ancora il futuro. Pensando<br />
a tutto questo mi viene in mente un'altra motivazione<br />
che mi ha fatto scegliere di andare per novecento chilometri<br />
verso la tomba di Giacomo, da solo e tra varie difficoltà, ovvero<br />
il bisogno di riflettere e, la Spagna, offre per i suoi immensi<br />
spazi quella solitudine necessaria alla meditazione,<br />
pedalata su pedalata. In realtà non sono mai stato veramente<br />
solo dato che ogni sera mi incontravo con la mia meravigliosa<br />
famiglia, la mia sposa Maria Vittoria, le mie figlie Elena,<br />
Claudia e Maria, i pazienti generi Paolo e Manuele e i vivaci<br />
nipotini Federico e Alberto, una grande famiglia composta<br />
di tre nuclei, nella quale è rappresentato tutto l'arco di una<br />
vita: passato, presente e futuro. La mia famiglia dunque, a<br />
conclusione delle mie semplici meditazioni, si è rivelata il motivo<br />
principale del mio ringraziamento ... Grazie Signore.<br />
Il Cammino di <strong>San</strong>tiago - Un percorso storico e spirituale<br />
4<br />
che dalla Francia sud-occidentale si snoda attraverso le regioni<br />
del nord della Spagna: Navarra, Rioja, Castiglia-Leon e<br />
Galizia fino all'Oceano Atlantico scavalcando, all'inizio del suo<br />
tragitto, i Pirenei e l'ondulata pianura della Navarra per salire<br />
poi sul grandioso altipiano della meseta castigliana, arrampicarsi<br />
sui selvaggi monti della Cordigliera Cantabrica e, infine,<br />
precipitare sulle verdi vallate della Galizia. Pamplona,<br />
Logrono, Burgos, Leon e, naturalmente, <strong>San</strong>ti ago de Composte<br />
la sono le città principali toccate dal Cammino ma, non<br />
meno interessanti e importanti, sono quelle cittadine e borghi<br />
che si incontrano lungo il percorso, ricchi di storia e di<br />
chiese, di monasteri e di ponti, un trionfo del romanico puro<br />
in un paesaggio singolare che affascina.<br />
Il pellegrinaggio - Andrebbe<br />
fatto a piedi, come gli antichi<br />
pellegrini, perché il Cammino<br />
di <strong>San</strong>tiago è dentro la<br />
storia e questa non la si cambia.<br />
Ma oggi è concesso di<br />
percorrerlo anche in bicicletta<br />
o a cavallo; certamente altri<br />
due modi diversi di andare<br />
ma, tutti e due validi e degni<br />
di essere considerati. La<br />
bicicletta, un mezzo sempre<br />
più usato dalle persone di età<br />
matura testimoni di una terza<br />
età dinamica e in buona<br />
salute. È silenziosa, discreta<br />
e schiva, non disturba il vi andante appiedato, si deve spingere<br />
e sudare, è lenta anche quando è di ottima fattura ed è<br />
nel massimo del suo splendore; lascia spazio per vedere, meditare<br />
e pregare. Sono partito dalla cittadina di Saint-Jean<br />
Pied-de-Port nell'Aquitania francese, anche se il vero Cammino<br />
inizia a Roncisvalle (ricordate Orlando e i Paladini?) e,<br />
sono giunto in otto tappe a <strong>San</strong>tiago de Compostela.<br />
A <strong>San</strong>tiago - Qualsiasi ora è buona per l'arrivo in Praza do<br />
Obradoiro, davanti alla cattedrale nella quale si sceglie spontaneamente<br />
di entrare l'indomani, alla Messa di mezzogiorno,<br />
quella del pellegrino, ora si deve godere dello spettacolo<br />
dell'ambiente in cui ci si trova e far parte della moltitudine che<br />
ci circonda. Si è presi da una dolce tristezza per aver concluso<br />
un qualcosa di tanto desiderato, in cui si è creduto e<br />
per il quale si ha anche sofferto; sembra quasi che il domani<br />
sia vuoto ma si ha la certezza che da domani, dentro il cuore,<br />
si avrà qualcosa in più che ci arricchisce. Mario Ragogna
VITA PARROCCHIALE<br />
GRUPPO FAMIGLIA:<br />
PER LA RIFLESSIONE E IL CONFRONTO DI COPPIA<br />
Le attività sono riprese nello scorso mese di ottobre con l'inizio dell'<strong>anno</strong> eucaristico. Questo cammino avviene attraverso<br />
degli incontri, aperti a tutti gli sposi, per la riscoperta dei doni che abbiamo ricevuto con il Sacramento del Matrimonio. Una<br />
coppia, a turno, propone l'argomento ed anima la serata a cui partecipa anche Don Dino in qualità di assistente spirituale.<br />
Nel programma formativo sono previsti alcuni incontri, come già avviene dal 1995, a livello di Unità Pastorale, con la<br />
partecipazione dei gruppi della <strong>Parrocchia</strong> di Tiezzo e Corva. Questa iniziativa, a dimensione dell'Unità Pastorale, rappresenta<br />
una esperienza unica a livello diocesano. Le tematiche familiari che vengono affrontate quest'<strong>anno</strong>, accogliendo le indicazioni<br />
del nostro Vescovo, ci permettono di riflettere comunitariamente sulle comparazioni tra Famiglia e <strong>Parrocchia</strong> Eucaristica.<br />
La Famiglia è: dono, comunione di persone, conviviale, dialogo, vita, gioia e sofferenza, collaborazione e corresponsabilità;<br />
così pure la <strong>Parrocchia</strong> Eucaristica.<br />
Riportiamo la prima parte del nostro programma pastorale 2003-<strong>2004</strong>:<br />
16 OTTOBRE: programmazione attività pastorali<br />
06 NOVEMBRE: incontro con Don Maurizio, parroco di Vivaro, nostro primo assistente<br />
13 NOVEMBRE: 1 ° incontro unità pastorale, tema: "Famiglia: Dono e Comunione di Persone"<br />
21 NOVEMBRE: Animazione giornata 10° - 25° - 40° - 50° e 60° anniversari matrimonio<br />
04 DICEMBRE: 2° incontro unità pastorale, tema: "Famiglia: Convivialità e Dialogo"<br />
26 DICEMBRE: Giornata Sacra Famiglia<br />
15 GENNAIO 2005: 3° incontro unità pastorale, tema: "Famiglia: Vita - Gioia e Sofferenza"<br />
06 FEBBRAIO 2005: Animazione Giornata per la vita<br />
Chi è interessato a conoscerci meglio può contattarci al sito internet:<br />
http://utenti.tripod.itlgens_r/coppiesposi.html Ivano e Rosa Mazzonetto<br />
Gli incontri per giovani e fidanzati che si orientano al matrimonio, inizier<strong>anno</strong> venerdì 7 gennaio 2005 alle ore 20.30 presso<br />
l'Oratorio. Sono aperte le iscrizioni che sar<strong>anno</strong> a numero chiuso, per favorire un dialogo ed un maggior confronto tra le coppie.<br />
<strong>2004</strong><br />
Anno dell' Immacolata<br />
* lo sono Maria di Nazareth,<br />
la vergine, la Madre di Dio<br />
e degli uomini.<br />
* lO sono l'Immacolata<br />
Concezione.<br />
* lO sono la piena di Grazia.<br />
* lo sono l'Assunta in cielo.<br />
* lO sono la mediatrice e la<br />
distributrice di tutte le grazie.<br />
* lo sono la regina degli Angeli<br />
e dei <strong>San</strong>ti.<br />
* lo sono la madre della Chiesa.<br />
* lo sono la regina della pace.<br />
* lo sono la vergine potente<br />
e fedele, umile e clemente,<br />
che sta in ascolto e prega,<br />
che serve, ama e salva.<br />
* lo sono conforto degli afflitti<br />
e salute dei malati.<br />
* lo sono l'aiuto dei cristiani,<br />
il rifugio dei peccatori.<br />
* lo sono la madre della<br />
misericordia, clemente e pia,<br />
dolcezza e speranza<br />
di ogni uomo.<br />
\<br />
5<br />
c'è una composizione di Michel Qoist<br />
intitolata "Il matrimonio non è già fatto,<br />
si fa" che testimonia in qualche modo<br />
questa scommessa di vita.<br />
Matrimonio non è g ià fatto, si fa:<br />
non è un vestito già confezionato,<br />
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.<br />
Non è un appartamento "chiavi in mano",<br />
ma una casa da concepire, costruire, conservare<br />
e, spesso riparare.<br />
Non è una vetta conquistata,<br />
ma partenza dalla valle, scalate appassionanti,<br />
cadute dolorose nel freddo della notte<br />
o nel calore del sole che scoppia.<br />
Non è un solido ancoraggio nel porto della felicità,<br />
ma è un levar l'ancora, è un viaggio in pieno mare<br />
sotto la brezza o la tempesta.<br />
Non è un sì trionfale, enorme punto fermo<br />
che si segna tra le musiche, i sorrisi e gli applausi,<br />
ma è una moltitudine di "sÌ" che punteggiano la vita,<br />
fra una moltitudine di "no" che si cancellano<br />
strada facendo.<br />
Non è l'apparizione improvvisa di una nuova vita,<br />
perfetta fin dalla nascita,<br />
ma sgorgare di sorgente e lungo tragitto di fiume<br />
dai molteplici meandri,<br />
qualche volta in secca, altre volte traboccante,<br />
ma sempre in cammino verso il mare infinito.
VITA PARROCCHIALE<br />
SIGNIFICATO DI UNA CERIMONIA NUZIALE<br />
Con l'emozione, la trepidazione, le speranze e la gioia che immancabilmente<br />
pervadono la sensibilità dei genitori in simili<br />
circostanze, ho accompagnato mia figlia all'altare per consacrare<br />
il suo matrimonio secondo la ritualità e la spiritualità cristiana.<br />
In quel giorno memorabile infinite e commoventi sono<br />
state le manifestazioni di stima e di affetto, gli atti generosi di<br />
amore condiviso, le "finezze" dei gesti, gli sguardi eloquenti, la<br />
coralità della partecipazione. Tutto molto bello e gratificante, tutto<br />
importante e profondo a livello di sentimenti, di relazioni umane,<br />
di supporto per la progettualità degli sposi e per un loro vitale<br />
e stabile rapporto di coppia. Nel turbinio dei ricordi e delle<br />
emozioni, cerco ora di enucleare alcuni messaggi che la cerimonia<br />
religiosa ha suggerito con i suoi riti e i suoi simboli, oltre<br />
che con l'ineffabilità del mistero eucaristico. Il primo assolutamente<br />
universale (e quindi di pertinenza dei credenti e dei non<br />
credenti) riguarda la precarietà ed ambiguità che apertamente<br />
o nascostamente attraversa qualsiasi relazione d'amore, sposta<br />
sempre al rischio di affievolirsi ed anche di degenerare, il<br />
dialogo può diventare monologo, l'amore può spegnersi negli<br />
egoismi e nelle incomprensioni. La dolcezza e gli affetti iniziali<br />
possono stemperarsi in ruvidi contrasti o insanabili fratture. Fa<br />
molto pensare che, come emerge dai dati recenti, su 100 coppie<br />
che sanciscono il loro matrimonio civilmente e/o religiosamente,<br />
circa 55 si separano più o meno definitivamente. Ma qui<br />
VAVAN COMPIE 20 ANNI<br />
Compiere i primi 20 anni di attività è sicuramente<br />
motivo di orgoglio ma è ancor<br />
più un'occasione per tracciare un<br />
bilancio su quanto realizzato e di verifica<br />
degli obiettivi che ci eravamo proposti<br />
al momento della nostra costituzione.<br />
Costituita il 27 marzo del 1984,<br />
per volontà del compianto Mons. Domenico<br />
Cadore, trovò le motivazioni e<br />
la spinta propulsiva iniziale in alcuni<br />
componenti del Consiglio Pastorale di<br />
<strong>Azzano</strong> Decimo che si adoperarono in<br />
un'attività di sensibilizzazione della cittadinanza<br />
e nei confronti degli amministratori<br />
pubblici del tempo affinché sorgesse<br />
nel Comune di <strong>Azzano</strong> Decimo<br />
una struttura che potesse ospitare gli<br />
anziani e non autosufficienti residenti<br />
nel nostro territorio. I primi passi furono<br />
mossi attraverso la realizzazione di<br />
una approfondita indagine conoscitiva<br />
che fotografò la situazione degli anziani<br />
di tutto il territorio azzanense e attivando<br />
una serie di sollecitazioni a livello<br />
politico locale e regionale. Insieme all'amministrazione<br />
furono avviate diverse<br />
consultazioni concordando interventi<br />
a medio e lungo termine attraverso il<br />
Gli automezzi deIl'AVAN.<br />
coinvolgimento di alcuni volontari dell'AVAN,<br />
coordinati dall'Ing. Dino Francesconi,<br />
nella progettazione e direzione<br />
lavori dell'attuale Centro Sociale. Da<br />
allora l'AVAN ha sempre ricercato, con<br />
tutte le amministrazioni che si sono succedute,<br />
occasioni di confronto e collaborazione<br />
per la ricerca di strategie e<br />
soluzioni tendenti a migliorare la qualità<br />
dell'assistenza in favore di tutti i cittadini,<br />
soprattutto gli anziani e non autosufficienti.<br />
Successivamente l'Associazione,<br />
tra le prime in provincia di Pordenone,<br />
iniziò ad operare con propri volontari<br />
in favore di anziani e persone<br />
non autosufficienti attraverso il loro trasporto<br />
presso strutture sanitarie per visite<br />
mediche e terapie riabilitative, stipulando<br />
apposite convenzioni con il Comune<br />
di <strong>Azzano</strong> Decimo e con l'Azienda<br />
<strong>San</strong>itaria, utilizzando automezzi appositamente<br />
attrezzati per il trasporto<br />
di disabili donati all'AVAN dalla Banca<br />
di Credito Cooperativo Pordenonese.<br />
Nel 1998 è stata costituita la sezione di<br />
Chions e in questi mesi anche quella<br />
operante nel comune di Prata di Pordenone,<br />
attivate con volontari locali ai<br />
quali sono stati affidati altri due automezzi<br />
attrezzati per il trasporto di carrozzine.<br />
Attualmente tutte le attività di<br />
trasporto sono coordinate dall'associazione<br />
<strong>San</strong> <strong>Pietro</strong> <strong>Apostolo</strong> attraverso il<br />
CUPTA Centro Unico Prenotazione Trasporti<br />
Assistenziali, un progetto concordato<br />
con la conferenza dei Sindaci<br />
6<br />
nasce subito l'interrogativo: cosa promuove la riuscita della coppia<br />
e cosa invece ne interrompe il cammino a volte lentamente<br />
e inavvertitamente? Il secondo messaggio della nostra cerimonia<br />
religiosa può essere un tentativo di risposta all'attuale<br />
crisi delle coppie, un suggerimento sapienzale che trascende<br />
la freddezza delle mere disposizioni legislative. Ci viene suggerito<br />
dal versetto 10 del Cantico dei Cantici "Alzati amica mia<br />
e vai lontana da me, per te", dove si scopre che amare l'altro<br />
non è volerlo per sé e possederlo, ma accompagnarlo nel suo<br />
cammino di autoperfezionamento. Ma l'invito tutto cristiano è<br />
l'inciso "Amatevi, come io vi ho amati!" (Giov. 13,34) che indica<br />
l'evento-esperienza della bontà, che consiste nell'amare come<br />
Dio: cioè gratuitamente e incondizionatamente. Se riscopriamo<br />
il valore fondante di queste affermazioni, in una cerimonia religiosa<br />
gli aspetti coreografici, seppure magnifici e spettacolari,<br />
possono essere relativizzati. L.:importante è "cogliere i segni<br />
dei tempi" che, come si sa, risentono di verticali cadute di<br />
valori, ed essere capaci di stupore verso le cose belle del mondo<br />
e verso gli atteggiamenti autenticamente umani. In controtendenza,<br />
dunque, rispetto alle nuove idolatrie e all'indifferenza<br />
etica, una cristiana cerimonia nuziale è un invito che si pone<br />
e ripropone non solo agli sposi, ma all'intera comunità per<br />
riconsiderare la sacralità dei rapporti umani e la responsabilità<br />
di tutti nel perseguire traguardi di salvezza. Salvino Lovisa<br />
/I Presidente Sergio Silvestre.<br />
dell'Ambito e che ha come obiettivo l'ottimizzazione<br />
e la messa in rete delle risorse<br />
disponibili nelle organizzazioni di<br />
volontariato presenti in ciascun comune.<br />
F<strong>anno</strong> parte dell'Associazione anche<br />
una trentina di volontari che si occupano<br />
in particolare di persone disabili,<br />
sostenendo le attività del gruppo<br />
"Virgilio Liut" nelle manifestazioni che<br />
vengono organizzate a cadenza mensile<br />
o durante i soggiorni estivi e dei minori<br />
con volontari inseriti presso la nostra<br />
Scuola Materna <strong>Parrocchia</strong>le. Anche<br />
la formazione dei volontari è sempre<br />
stata ritenuta indispensabile per<br />
svolgere al meglio le mansioni affidate,<br />
organizzando corsi specifici con docenti<br />
qualificati. Il lavoro e l'impegno dei volontari<br />
sicuramente non manca, quello<br />
che invece scarseggia e la disponibilità<br />
di altre persone a svolgere un'opera<br />
preziosa per tutta la comunità. Chi fosse<br />
interessato alla nostra attività può<br />
contattarci presso la nostra sede, dal<br />
lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30<br />
o telefonando allo 0434 640160.<br />
/I Presidente dell'AVAN Sergio Sii ves tre
Mio piccolo, grande M., è la tua mamma<br />
che ti parla, che ti scrive questa lettera.<br />
È una bellissima giornata di sole<br />
e questa mattina insieme abbiamo fatto<br />
molte cose: passeggiato in compagnia,<br />
chiacchierato, fatto la spesa ...<br />
Questi sono certamente gli ultimi giorni<br />
che passiamo così, io con te nel mio<br />
pancione, tu dentro di me.<br />
Mentre lo penso gli occhi mi si riempiono<br />
di lacrime: non per tristezza, no<br />
di certo. Ma le emozioni sono così tante<br />
e forti che non trovo le parole per<br />
esprimerle tutte.<br />
Ti scrivo oggi, ma avrei potuto farlo<br />
tante altre volte, ogni giorno di questi<br />
meravigliosi nove mesi durante i quali<br />
sentimenti ed emozioni sono fluiti in<br />
me con un'abbondanza che non avrei<br />
mai potuto immaginare prima; e io<br />
sento che con me tu li hai condivisi,<br />
si sono scritti dentro di te e f<strong>anno</strong> già<br />
parte della tua storia.<br />
C'è, in fondo, una sola cosa molto<br />
semplice che ti voglio dire: il tempo di<br />
questa mia gravidanza in cui tu sei cresciuto<br />
dentro di me è stato il tempo più<br />
bello della mia vita.<br />
Ti abbiamo desiderato, io e il tuo papà.<br />
Insieme avevamo passato tante cose,<br />
belle e meno belle ... la giovinezza non<br />
è sempre la stagione idilliaca che si<br />
immagina, è costellata spesso di ansie,<br />
paure e insicurezze. La serenità<br />
si raggiunge, si costruisce un po' per<br />
volta, si coltiva.<br />
Tu sei arrivato nella serenità. Ti abbiamo<br />
desiderato, ma ci sentivamo fiduciosi,<br />
non abbiamo mai cercato con<br />
accanimento un "risultato". Abbiamo<br />
fatto spazio in noi, abbiamo aperto una<br />
porta e lasciato che tu entrassi. Bastava<br />
il nostro amore per accoglierti.<br />
E così è stato: tu sei arrivato.<br />
Non dimenticheremo mai la mattina<br />
in cui abbiamo scoperto che tu c'eri,<br />
la sensazione che dal nostro amore<br />
fosse germogliata un'altra vita. Sono<br />
bastati pochi attimi perché tu entrassi<br />
appieno nella nostra esistenza e la<br />
riempissi di te.<br />
Da quando abbiamo saputo che tu c'eri,<br />
da quel momento non ci sarebbe<br />
sembrato più possibile pensarci senza<br />
di te, ci siamo sentiti "insieme".<br />
Qualche settimana dopo, per la prima<br />
volta ti abbiamo visto in un ecografia:<br />
misuravi 6 millimetri e il tuo cuoricino<br />
già pulsava.<br />
Lì abbiamo realizzato un altro piccolo<br />
passo del nostro cammino per diventare<br />
i tuoi genitori: abbiamo capito<br />
quanto tu dipendessi da noi e dalle no-<br />
VITA PARROCCHIALE<br />
LETTERA A UN BAMBINO<br />
NON ANCORA NATO<br />
stre attenzioni, abbiamo sentito che<br />
dovevamo prenderei cura di te, proteggerti,<br />
farti crescere.<br />
Un'emozione ancora più grande il mese<br />
dopo, quando nell'ecografia sei<br />
comparso non più come un puntino<br />
senza forma ma, grande 4 centimetri,<br />
avevi già la testina, le braccia, le gambine:<br />
te ne stavi in posizione di riposo,<br />
come accucciato in una minuscola<br />
culla.<br />
Una tenerezza indescrivibile ci ha invaso<br />
il cuore e ho visto l'emozione negli<br />
occhi di tuo padre che ti guardava.<br />
A dire il vero questa è stata la prima<br />
e ultima ecografia in cui ti trovavi "in<br />
posizione di riposo": nei mesi successivi<br />
eri sempre in movimento!<br />
Dentro la tua piscina hai nuotato allegramente<br />
per nove mesi: calcetti,<br />
pugnetti, capriole ... la pancia a volte<br />
ondeggia come il mare; io rispondo<br />
appoggiandovi le mie mani e accarezzandoti<br />
o, a volte, mi piace lasciarti<br />
fare e guardarti.<br />
Mi chiedo come farò senza di te ...<br />
non vedo l'ora che tu nasca, bambino<br />
mio, voglio vederti e toccarti ... ma<br />
vorrei anche poterti tenere ancora<br />
nella mia pancia, come f<strong>anno</strong> i canguri<br />
con i loro cuccioli dentro il marsupio:<br />
so che è assurdo, ma sono la<br />
tua mamma.<br />
Una delle sensazioni più belle è stata<br />
il portarti con me, ovunque, in ogni<br />
momento, e fare ogni cosa insieme a<br />
te. Lavorare, stare con le persone<br />
(amici, colleghi e conoscenti ti h<strong>anno</strong><br />
fatto le feste per mesi!), sbrigare le mille<br />
faccende di ogni giorno ... ogni cosa<br />
era colorata dalla tua presenza.<br />
Non ti nascondo che con me hai dovuto<br />
condividere anche molte fatiche.<br />
Non è stato sempre facile reggere i ritmi<br />
imposti dai vari impegni: in alcuni<br />
momenti ho esagerato, non ho ascoltato<br />
il tuo giusto bisogno di riposo, ho<br />
raggiunto il limite estremo prima di fermarmi.<br />
Allo stesso modo, hai dovuto condividere<br />
anche alcune tensioni emotive:<br />
non e in contrasto con i sentimenti positivi<br />
di cui ti ho parlato prima, ma devi<br />
sapere anche che la gravidanza è<br />
per ogni donna un momento molto delicato,<br />
in cui possono venire alla luce<br />
nodi irrisolti, problemi inaspettati, questioni<br />
sopite, emozioni sepolte ... per<br />
esempio nel tuo rapporto con i genitori,<br />
con il tuo compagno, con il tuo corpo,<br />
con i tuoi progetti futuri.<br />
È un momento di grande crescita: davvero,<br />
una tappa fondamentale dell'e-<br />
7<br />
sistenza. Ti ringrazio di esserci, piccolo<br />
mio: tu nemmeno immagini quanto<br />
ci hai arricchito e so già che non potrai<br />
immaginarlo fino a quando non diventerai<br />
genitore anche tu. Ma accetto<br />
che così sia perché fa parte della<br />
ruota della vita.<br />
lo sono stata una figlia esigente e non<br />
facile per i miei genitori. Oggi so che<br />
questo è servito a costruire la mia personalità<br />
adulta, autonoma e matura e,<br />
grazie a te che mi hai aperto una finestra<br />
sull'esistenza che finora ignoravo,<br />
posso lasciare che l'amore sgorghi liberamente,<br />
posso accettare limiti, imperfezioni,<br />
errori, posso essere grata<br />
alla vita.<br />
Che genitori saremo, nostro piccolo<br />
M.? Faremo del nostro meglio, tesoro<br />
mio: è un impegno che siamo entusiasti<br />
di rinnovare ogni giorno, insieme;<br />
in cui, soprattutto, io e tuo padre<br />
crediamo.<br />
Insieme ne abbiamo attraversate di tutti<br />
i colori, ma abbiamo sempre coltivato<br />
un amore profondo per la vita e una<br />
volontà, tranquilla ma tenace, di vivere<br />
in modo pieno e autentico.<br />
Faremo del nostro meglio per trasmetterti<br />
tutto questo, ma è inevitabile<br />
che compiremo, come tutti, molti errori.<br />
Di una cosa siamo, comunque,<br />
convinti: sei venuto al mondo attraverso<br />
di noi, ma non ci appartieni, sei<br />
della Vita, del Mondo, del Futuro, dell'Amore.<br />
Tuttavia hai bisogno di noi per<br />
crescere e trovare il "tuo posto" in tutto<br />
ciò, e qui non ci risparmieremo nel<br />
cercare di darti tutto quello di cui hai<br />
bisogno per esprimere la tua persona,<br />
convinti che ciò non consista nel darti<br />
"cose" o nell'applicare metodi e ricette,<br />
ma nel farti vivere bene con noi<br />
e, quindi, nel vivere bene innanzitutto<br />
noi stessi, per mostrarti che, in questo<br />
mondo, si può essere felici.<br />
Noi lo siamo e siamo orgogliosi - questo<br />
lasciatecelo dire con tutto il cuore<br />
- di dare alla luce una persona nella<br />
gioia e nell'amore.<br />
La consapevolezza di essere nato nella<br />
gioia e nell'amore non ti dovrà abbandonare<br />
mai, qualunque cosa ti capiti<br />
nel cammino della vita! Abbiamo<br />
fiducia che questo ti darà grande forza,<br />
l'unica forza che può farci attraversare<br />
bene l'esistenza.<br />
Per questo abbiamo già fiducia in te,<br />
"chiunque" tu sia, "qualunque" sia il tuo<br />
volto, "comunque" sia il tuo cuore,<br />
"ovunque" sia la tua anima.<br />
Un bacio, amore mio. Buon viaggio!<br />
La tua mamma e il tuo papà
Prosegue con successo anche nel<br />
<strong>2004</strong> l'attività della Corale Comunale<br />
Azzanese.<br />
Durante quest'<strong>anno</strong> abbiamo infatti partecipato<br />
a diversi appuntamenti; alcuni<br />
li ricordiamo con particolare piacere,<br />
come il Concerto dell'Epifania a Pratu<br />
rione di Fiume Veneto; nei mesi di<br />
maggio e giugno la Rassegna Corale<br />
tenutasi a Villanova di Fossalta di Portogruaro,<br />
il Concerto nella Chiesa di Villotta<br />
di Chions, e la sentita partecipazione<br />
all'annuale Rassegna in occasione<br />
del mese della Croce Rossa al<br />
Teatro Pileo di Prata di Pordenone.<br />
Ricordiamo inoltre l'ormai consueto<br />
"Concerto d'Estate", tenutosi in giugno<br />
nella Chiesa di <strong>Azzano</strong> Decimo, che<br />
CORO COMUNALE AZZANESE<br />
quest'<strong>anno</strong> ha visto la partecipazione<br />
del coro "La Martinella" di Portogruaro.<br />
Un'uscita molto gradita da noi coristi è<br />
stata, a settembre, l'animazione liturgica<br />
della Messa presso il monastero<br />
francescano di <strong>San</strong> Romedio (Trento),<br />
seguita da una visita alla città di Trento<br />
e ai suoi dintorni.<br />
La nostra attività è ora volta alla preparazione<br />
dei concerti in occasione del<br />
Natale: l'ormai tradizionale "Concerto<br />
di Natale" che si terrà sabato 18 <strong>dicembre</strong><br />
nella Chiesa di <strong>Azzano</strong> Decimo,<br />
cui parteciperemo insieme al coro<br />
"Quattro Molini" e al Gruppo <strong>Parrocchia</strong>le<br />
Giovani, e il concerto di domenica<br />
19 <strong>dicembre</strong> a Pasiano di Pordenone.<br />
Anche nel 2005 alcuni importanti<br />
impegni attendono la Corale, fra i quali<br />
l'esibizione nel Duomo di S. Stefano<br />
a Vienna e, appuntamento al quale noi<br />
coristi teniamo in modo particolare, il<br />
viaggio ad Assisi con il Gruppo <strong>Parrocchia</strong>le<br />
Giovani, per cantare insieme<br />
nella Basilica di <strong>San</strong> Francesco. Il momento<br />
dell'esibizione è certo il più bello<br />
per un corista.<br />
Anche le prove sono sicuramente un<br />
momento importante, nel quale condividere<br />
con gli altri questa meravigliosa<br />
forma di espressione che è il canto, imparare<br />
ad usare sempre meglio la propria<br />
voce, e lavorare in un gruppo,<br />
unendo l'impegno al divertimento.<br />
Ma è durante l'esibizione che ci si rende<br />
davvero conto del perché si canta in<br />
un coro. Riuscire a trasmettere un'emozione<br />
a chi ascolta, a comunicare<br />
attraverso questo strumento così privilegiato<br />
che è la musica, e ad esprimere<br />
noi stessi attraverso ciò che cantiamo<br />
è sicuramente la soddisfazione<br />
maggiore per noi coristi, una soddisfazione<br />
che ripaga ampiamente la fatica<br />
che pur è necessaria per ottenere un<br />
buon risultato.<br />
Tutto questo è ancora più vero in occasione<br />
del Natale, i cui brani richiamano<br />
un tema così dolce e gioioso come<br />
la nascita del Signore. Per questo<br />
vi invitiamo a partecipare numerosi al<br />
Concerto di Natale, sperando che, dove<br />
a volte non arrivano le parole, possa<br />
arrivare la musica. Cogliamo questa<br />
occasione per porgere a tutti voi i nostri<br />
migliori auguri per un lieto Natale,<br />
e per rinnovarvi l'invito a provare l'esperienza<br />
del canto corale. Martina<br />
CANTORIA SAN PIETRO APOSTOLO<br />
LA CANTORIA SAN PIETRO ApOSTOLO<br />
È NATA NEL 2000 AD OPERA DI DUE<br />
APPASSIONATI DI CANTO E MUSICA SA<br />
CRA COME IL MAESTRO GINO SARTOR<br />
E IL PRESIDENTE DELLA STESSA, BRU<br />
NO FURLANIS, PER ACCOMPAGNARE LE<br />
FUNZIONI RELIGIOSE.<br />
OGGI FANNO PARTE DEL GRUPPO 18<br />
AZZANESI CHE ANIMANO CON IL CANTO<br />
LE LITURGIE ED I MOMENTI DI PREGHIE<br />
RA RICH IESTI DAI NOSTRI PARROCI.<br />
IL MAESTRO<br />
Gino Sartor<br />
IL PRESIDENTE<br />
Bruno Furlanis<br />
8
L'insuperabile cuoco Gino Chia ra dia.<br />
La tradizionale sagra paesana di Cesena,<br />
grazie al suo piatto tipico, la "faraona<br />
allo spiedo" e alle altre numerose<br />
specialità, anche quest'<strong>anno</strong> ha conseguito<br />
notevole successo. In un tripu-<br />
VITA PARROCCHIALE<br />
G.S.C. CESENA<br />
"SAGRA DELLA FARAONA"<br />
Come ben si sa, dal 27 agosto all'8 settembre scorso, si sono<br />
svolti i festeggiamenti "al Parco", o, per capirsi, la vecchia,<br />
cara e tanto attesa sagra del Bembo. Oggetto, quest'<strong>anno</strong>,<br />
di molte innovazioni, quali la nuova pista da ballo<br />
affiancata dal chiosco (che finalmente vende anche gelati!),<br />
la presenza di numerose bancarelle di vario genere e, soprattutto,<br />
la fantastica creazione di due serate rock, che soppiantano<br />
una volta per tutte le "eccezionali" serate giovani<br />
complete di musica "straordinariamente" da discoteca, caratterizzata<br />
dai suoi "incredibili testi sensati". Pure quest'ultima<br />
novità ha contribuito a rendere i festeggiamenti <strong>2004</strong> i<br />
migliori che la mia memoria e quella dei miei amici, possa<br />
ricordare. Proprio così, quelle otto serate sono state fantastiche,<br />
e credo di parlare a nome di buona parte dei camerieri<br />
quando affermo che non si può pensare ai momenti trascorsi<br />
in quei giorni senza versare una lacrima di commozione<br />
e rimpianto per tempi che oramai riavremo, ahimé solo<br />
tra nove mesi. .. Il clima che si respirava era assolutamente<br />
nuovo e inaspettato, si sono formate salde amicizie che nemmeno<br />
la scuola ha saputo sciogliere (si è tenuta il 6 novembre<br />
la cena dei camerieri!), è nato anche qualche amore,<br />
senza tralasciare quello ormai provato che si è consolidato<br />
dio di gioia ed allegria nel mese di Agosto<br />
si è svolta la ormai trentennale edizione<br />
della tradizionale festa organizzata<br />
dal Gruppo G.S.C. Cesena. Vari<br />
sono gli scopi e gli obiettivi della mani-<br />
SAGRA DEL BEMBO<br />
10<br />
festazione e delle altre attività che il<br />
gruppo realizza nel corso dell'<strong>anno</strong>, come<br />
mantenere viva la località e l'unione<br />
delle famiglie e praticare della beneficenza<br />
grazie a gran parte degli utili<br />
che vengono devoluti ad enti ed associazioni<br />
che operano nel sociale. Ma<br />
oltre alle tradizionali attività, da due anni,<br />
il gruppo nella persona del suo presidente<br />
ha avuto una nuova idea, lasciare<br />
ai posteri memoria delle proprie<br />
attività e, a tal scopo ha progettato e<br />
realizzerà a breve, una chiesetta votiva<br />
dedicata alla Madonna, "Maria Regina<br />
della Pace", finanziata dal gruppo.<br />
Il gruppo per effettuare l'opera ha ottenuto<br />
l'autorizzazione sia dalle autorità<br />
civili competenti sia dalle autorità ecclesiastiche,<br />
ben liete di appoggiare una<br />
nobile e sacra iniziativa. Il Direttivo, a<br />
nome di tutti i collaboratori, intende ringraziare<br />
tutte le persone che h<strong>anno</strong><br />
contribuito e che contribuir<strong>anno</strong> alle attività<br />
future. 1/ Direttivo G.S.C. Cesena<br />
ancora di più (vedi Michele e Lisa, eletti "la coppia più dislivellata<br />
del Bembo"). Un grande grazie va al novello capocameriere<br />
Alessandro (senza nulla togliere al vecchio Umberto),<br />
le sue idee, le sue battute, gli spettacolini e le parodie<br />
h<strong>anno</strong> rallegrato anche i peggiori momenti di ognuno di noi.<br />
Ragazzi che non si erano mai incontrati, che si conoscevano<br />
appena, alcuni che credevano di non sopportarsi addirittura<br />
ed altri che erano ormai grandi amici, h<strong>anno</strong> condiviso<br />
ore di puro piacere e divertimento e, diciamolo, di duro lavoro<br />
("ma si possono fare delle ordinazioni a mezzanotte<br />
passata?!"), scambiandosi battute, scherzi, pensieri, sogni,<br />
speranze e segreti; altroché Grande Fratello e reality show<br />
televisivi, il Bembo offre il massimo che settembre può dare<br />
a livello emotivo ed affettivo, considerato l'incubo dell'imminenza<br />
della scuola! Orgogliosa di lavorare per le "camice<br />
fucsia" di Capo di Sotto (e non dimentichiamo la polo color<br />
ciclamino di Walter e la felpa del pigiama de l'lrene), porgo<br />
i più cari saluti augurandomi di ritrovare le stesse consuetudini<br />
il prossimo <strong>anno</strong>. Colgo inoltre l'occasione per dedicare<br />
un grazie sincero, commosso e pieno d'affetto a tutti i miei<br />
amici camerieri del "Sagramento" ... Scusate, della sagra del<br />
Bembo! (chi ha orecchie per intendere ... ). Giulia Piccinin
VITA PARROCCHIALE<br />
LA CLASSE DEL '54<br />
FESTEGGIA IL MEZZO SECOLO<br />
Il 16 ottobre quelli del '54 si sono ritrovati in 54 per festeggiare<br />
il mezzo secolo di vita. I festeggiamenti sono iniziati con la<br />
<strong>San</strong>ta Messa celebrata dal coscritto don Raffaello Martin<br />
presso la chiesa di <strong>Azzano</strong> Decimo. Larciprete don Raffaello,<br />
nella sua omelia ha ricordato i tempi della sua infanzia, anni<br />
in cui la vita era più difficile rispetto ai giorni nostri e i valori<br />
dell'amicizia e della solidarietà erano però più radicati. Ci ha<br />
quindi esortato tutti a ringraziare il Signore per questo im-<br />
portante traguardo raggiunto invocando una speciale benedizione<br />
per le nostre famiglie, un ricordo e andato anche a<br />
quelli che purtroppo ci h<strong>anno</strong> lasciato. Dopo la tradizionale<br />
foto di gruppo scattata sul sagrato della chiesa, i coscritti<br />
h<strong>anno</strong> raggiunto in pullman un caratteristico ristorante della<br />
zona del Piave dove tra prelibate portate accompagnate da<br />
ottimi vini, tutti si sono scambiati ricordi, dandosi alla fine appuntamento<br />
al prossimo traguardo. Giacinto, <strong>San</strong>te e Renzo<br />
FESTEGGIATO IL 50° ANNO DI NASCITA<br />
DELLASAMMA<br />
Si è festeggiato recentemente il 50° <strong>anno</strong> di nascita del<br />
Maglificio SAMMA (Società per Azioni Maglificio Moderno<br />
Azzanese), una realtà industriale che ha resistito nel tempo<br />
mantenendo, in tempi di globalizzazione e trasformazioni<br />
rapide ed esasperate: denominazione, produz'one e<br />
spirito imprenditoriale identici a quelli delle origini, pur nella<br />
necessaria modernizzazione e diversificazione dell'attività<br />
imposte dalle esigenze attuali. Nata esattamente 50<br />
0<br />
anni fa (inizio ufficiale dell'attività il 1 Marzo 1954) dalla<br />
felice intuizione di alcuni facoltosi cittadini azzanesi, sensibili<br />
al problema del lavoro per le ragazze, costrette per<br />
la maggior parte al lavoro della terra ed a cercare occupazione<br />
come domestiche in altre città (non sempre vicine)<br />
e non certo con le garanzie e i trattamenti attuali, ha<br />
visto transitare nei suoi laboratori generazioni di ragazze,<br />
spesso giovanissime, le quali, potendo trovar lavoro dignitoso<br />
e discretamente retribuito in loco, non erano costrette<br />
a subire lo sradicamento e le umiliazioni che molto<br />
spesso il cosiddetto "servizio" presso famiglie facoltose,<br />
o il lavoro nei campi, comportavano. Sono passati 50<br />
anni; purtroppo molti dei protagonisti dei primi tempi non<br />
ci sono più, molte delle allora ragazze sono diventate nonne,<br />
ma non h<strong>anno</strong> voluto rinunciare al piacere di ritrovarsi,<br />
qualche volta quasi non riconoscendosi più, per ricordare<br />
con un velo di nostalgia i tempi nei quali si lavorava<br />
6 giorni la settimana (sabato pomeriggio compreso), le ferie<br />
(due settimane per diversi anni) erano quasi sempre lavorate<br />
perché era un'opportunità per arrotondare il salario<br />
e poi: chi andava al mare, ai monti o in crociera??? Si<br />
sarebbe comunque dovuto star a casa, magari a ricamare<br />
le lenzuola per il corredo, ma quello lo si poteva fare anche<br />
la sera dopo cena. Non c'era la TV che ti faceva ... per-<br />
11<br />
dere tempo. Si era però tutti giovani e si guardava al futuro<br />
con speranza e con la certezza che sarebbe stato migliore<br />
del passato. H<strong>anno</strong> risposto all'appello in 76. Padre<br />
<strong>San</strong>dron, al quale v<strong>anno</strong> i nostri ringraziamenti, si è reso<br />
disponibile per celebrare la S. Messa presso la Scuola Materna<br />
e in questa occasione abbiamo ringraziato il Signore<br />
per aver dato a noi l'opportunità di ritrovarci, e ricordare<br />
tutte quelle persone che "sono andate avanti". A questo<br />
momento di raccoglimento è seguito un momento conviviale<br />
durante il quale il sig. Sergio Boz, attuale proprietario<br />
della SAMMA, si è congratulato con le vecchie e nuove<br />
dipendenti, non senza dimenticare i "maschietti" che da<br />
un certo numero di anni h<strong>anno</strong> iniziato anche loro a trovar<br />
lavoro presso questa Azienda, e ha ricordato l'avvenimento<br />
con un omaggio da parte della Società, alla quale ha augurato<br />
ancora tanti anni di attività. Piero Gasparotto
VITA PARROCCHIALE<br />
Conservazione Patrimonio Edilizio <strong>Parrocchia</strong>le<br />
Gli edifici abbisognano di spese straordinarie e di radicali rinnovamenti<br />
per adeguamenti alle leggi vigenti in materia d'isolamento<br />
termico, antincendio, antinfortunistica, sicurezza e superamento<br />
delle barriere architettoniche. Le costruzioni, escluso<br />
il campanile restaurato l'<strong>anno</strong> scorso, risalgono al periodo<br />
1950-1970 e sono state oggetto di interventi solo la canonica,<br />
nel 2000, per riparare il tetto e la Scuola Materna per la creazione<br />
della sesta sezione in modo d'accogliere le richieste delle<br />
famiglie. Sono stati programmati i seguenti interventi:<br />
SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE<br />
È stato attuato, durante la pausa estiva, un intervento di straordinaria<br />
manutenzione nei servizi del piano terra per rifare gli<br />
impianti, gli scarichi ed i pavimenti-rivestimenti. Tali lavori erano<br />
necessari perché le rotture si verificavano troppo spesso<br />
creando disagi al funzionamento della scuola. Contestualmente,<br />
per contenere i consumi energetici, sono stati isolati<br />
termicamente i soffitti delle aule poste al primo piano. Prossimamente,<br />
sarà progettato un intervento di ampliamento del<br />
piano terra verso Sud-Est per ricavare nuovi spazi interni per<br />
il miglioramento degli standards scolastici.<br />
ORATORIO DON BOSCO<br />
La struttura necessita di un intervento di sistemazione ed adeguamento<br />
con superamento delle barriere architettoniche per<br />
permettere l'utilizzo ai disabili. Vi è pure l'esigenza di ricavare<br />
un'ulteriore aula per il catechismo. Lintervento è stato pro-<br />
SCUOLA MATERNA<br />
ANNO SCOLASTICO <strong>2004</strong>/2005<br />
Anche quest'<strong>anno</strong> scolastico la Scuola ha riaperto i battenti,<br />
i primi giorni del mese di settembre, solo con i bambini<br />
piccoli per agevolarne il distacco dai genitori.<br />
Dalla settimana successiva ha accolto anche i bambini medi<br />
e grandi, già veterani ed esperti della vita scolastica!<br />
Quest'<strong>anno</strong> i bambini che frequentano la Scuola sono più di<br />
140. Il corpo docente è formato da nove insegnanti, c'è poi<br />
Neris che ci "sfama" tutti i giorni, la mitica Paola fac-totum<br />
della Scuola, Sara, Mara, Donatella e Brenda per le pulizie.<br />
Le nostre Suore Rosarie indispensabili per tante attività quotidiane.<br />
Eppoi il Presidente ed il Consiglio d'amministrazione<br />
e tutta una schiera infinita di volontari, dalle mamme ai<br />
nonni (che raccolgono le mele per noi), dalle accompagnatrici<br />
agli alpini ai quali rinnoviamo il nostro caloroso grazie<br />
per tutto l'aiuto che ci d<strong>anno</strong>.<br />
GRAZIE A TUTTI E BUON LAVORO!<br />
grammato per ragioni economiche in tre lotti. Il primo lotto riguarda<br />
le opere nel corpo esistente con le aule di catechismo.<br />
Il secondo lotto comprenderà il collegamento dei porticati ed<br />
il salone polivalente al piano terra. Il terzo lotto riguarderà lo<br />
spazio bar e le tribune del campo di calcio i cui spogliatoi sottostanti<br />
presentano notevoli infiltrazioni d'acqua.<br />
CAMPI EXTENNIS<br />
Gli impianti erano in scadente stato di conservazione a causa<br />
dei notevoli costi di manutenzione. La parrocchia ha sottoscritto<br />
con l'amministrazione Comunale di <strong>Azzano</strong> Decimo una convenzione,<br />
in data 21/01/<strong>2004</strong> che prevede l'uso pubblico della<br />
struttura per lo svolgimento di attività socio-ricreative e sportive.<br />
Lamministrazione comunale si è impegnata a corrispondere<br />
un contributo per il rifacimento della pavimentazione. Queste<br />
opere, a seconda della loro destinazione, sar<strong>anno</strong> eseguite<br />
anche con contributi regionali, provinciali e comunali che non<br />
coprano le spese. Quindi, la parrocchia deve far fronte alle rimanenti<br />
spese in conto capitale ed agli interessi sui mutui.<br />
Quest'ultimi sono sempre un grosso impegno economico perché<br />
si potrebbe essere costretti a rinunciare al contributo se<br />
non in grado di sostenere il pagamento annuale degli interessi.<br />
I Parroci, il Consiglio Pastorale e il Consiglio per gli Affari<br />
Economici confidano in una sensibilità e gesti di generosità<br />
della comunità per tali strutture rivolte in modo particolare alle<br />
famiglie, ai giovani e ai ragazzi. Renzo Fregonese<br />
Momenti di vita alla Scuola Materna<br />
12
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
UN'ESTATE ALUAVVENTURA<br />
I noviziato del gruppo scout della nostra parrocchia ha<br />
vissuto la sua attività estiva all'insegna della strada e dell'avventura.<br />
La route così si chiama il nostro campeggio estivo "mobile",<br />
ci ha portato a percorrere circa 300 km in bicicletta<br />
attraverso la Carnia ed il Cadore, assaporando la vera<br />
vita del routard .<br />
Siamo partiti da <strong>Azzano</strong> ritornando al nostro paese dopo<br />
quattro giorni, e dopo aver valicato il Passo Rest, il<br />
Passo della Mauria ed il Passo di <strong>San</strong>t'Osvaldo.<br />
Tutto il materiale necessario come tendina, sacco a pe<br />
Io, vestiario e il cibo lo abbiamo trasportato sulle nostre<br />
biciclette allestite con borsoni da cicloturismo che<br />
abbiamo acquistato grazie all'autofinanziamento fatto<br />
durante l'<strong>anno</strong>.<br />
Per ragazzi e capi è stata l'occasione per vivere la<br />
strada, facendo sì molta fatica, ma assaporando anche<br />
la gioia del vivere in comunità ed essenzialità,<br />
condividendo i momenti difficili delle salite e la bellezza<br />
degli splendidi paesaggi attraversati.<br />
Questa route è stata la giusta conclusione di <strong>anno</strong><br />
vissuto all'avventura facendo: alpinismo, speleologia,<br />
mountain bike ed escursionismo, vivendo in prima<br />
persona la spiritualità della strada con hike,<br />
deserto e capitoli sul tema.<br />
Dobbiamo riconoscere che gli scout h<strong>anno</strong> un<br />
gusto tutto particolare per i termini tecnici e un<br />
po' ricercati ... andiamo in route, facciamo hike,<br />
deserti, capitoli, veglie, ecc ...<br />
A chi non ci conosce può anche scappare un sorriso.<br />
Ma a noi piacciono così e poi parole come hike,<br />
route, deserto evocano un che di misterioso ed avventuroso<br />
... il nostro modo di essere.<br />
/I noviziato: Damiano, Ivano, Giulio, Beppe ...<br />
I maestri dei novizi: Enrico e Cristina<br />
13
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
UNA SETTIMANA A CUGNAN PER I RAGAZZI<br />
DI IV E V ELEMENTARE (11-18 LUGLIO <strong>2004</strong>)<br />
Anche quest'<strong>anno</strong> noi bambini di IV e V elementare ci siamo<br />
lanciati con Don Raffaello verso una nuova avventura tra<br />
i prati e le colline accoglienti di Cugnan. A Cugnan non si va<br />
solo per divertirsi con gli amici o per giocare e scherzare. Insieme<br />
ci si ritrova per riflettere a contatto con una bella natura,<br />
lontani dalla nostra vita quotidiana ... dai videogiochi e<br />
dalla televisione! Quest'<strong>anno</strong> abbiamo conosciuto la vita e<br />
la storia di un <strong>San</strong>to molto importante che era un ragazzo<br />
come noi: <strong>San</strong> Domenico Savio. Grazie all'aiuto di Don Raffaello<br />
e dei nostri Animatori abbiamo visto come Domenico<br />
ha donato la sua vita a Gesù e attraverso il suo esempio ci<br />
Incominciamo subito con un grazie particolare<br />
al Don che ci ha fatto partecipare<br />
al campeggio a Cugnan dal 19 al<br />
25 luglio con i ragazzi della prima e seconda<br />
media. Questa è stata per noi la<br />
prima volta e non sarà sicuramente l'ultima.<br />
In questo campeggio ci siamo diverti<br />
molto ma abbiamo anche imparato<br />
molte cose che ci servir<strong>anno</strong> per la<br />
nostra crescita spirituale del futuro. Insieme<br />
agli amici abbiamo scherzato,<br />
parlato e ascoltato musica, ma abbiamo<br />
anche riflettuto, pensato e discusso<br />
insieme agli altri e al Don riguardo<br />
la vita e gli esempi di S. Domenico Savio<br />
che ci ha accompagnato nel nostro<br />
campeggio e sicuramente ci accompagnerà<br />
nella nostra vita. Lobbiettivo di<br />
Cugnan è anche di farsi nuovi amici<br />
senza le tecnologie moderne. Quando<br />
ci svegliavamo alla mattina pensavamo<br />
sempre: "peccato che fra un po' di giorni<br />
dobbiamo ritornare a casa, vorremmo<br />
restare qui per sempre". Vorremmo<br />
dire a tutti i ragazzi che legger<strong>anno</strong> questo<br />
articolo di provare l'esperienza di<br />
Cugnan perphé è una esperienza divertente<br />
ma allo stesso tempo rifles-<br />
CUGNAN: I E II MEDIA<br />
siva che si fa in compagnia dei propri<br />
amici sopratutto nel mezzo della natura<br />
lontani dall'asfalto della città e dalla<br />
15<br />
siamo resi conto che ognuno di noi può essere "un po' <strong>San</strong>to"<br />
nella vita di tutti i giorni. Anche Domenico Savio giocava,<br />
come abbiamo fatto noi, con i suoi amici all'Oratorio di Don<br />
Bosco e a Cugnan il divertimento non è mancato.<br />
Tornei di calcio, pallavolo, camminate faticose tra i boschi,<br />
ma specialmente la vita in comune.<br />
Mangiare, dormire insieme, chiacchierare e aiutarci tutti, come<br />
una grande famiglia ... insomma quei bei giorni mi mancano<br />
già tanto e spero di poterli rivivere ancora l'<strong>anno</strong> prossimo,<br />
magari insieme a qualche amico nuovo!<br />
Federico Presta, Simone Pin, Matteo Vendemia<br />
sua confusione e questa esperienza<br />
aiuta a capire molte difficoltà della vita<br />
futura. Michela Semproni e <strong>Pietro</strong> Vitali
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
A CUGNAN CON I GIOVANI DELLE SUPERIORI<br />
(STAVOLTA PERÒ IL TESTIMONE È IN MANO ALLE RAGAZZE)<br />
Ciao a tutti!!! Siamo 2 ragazze che h<strong>anno</strong> partecipato al campeggio<br />
estivo svoltosi a Cugnan dal 26 luglio al 1 agosto. Siamo<br />
Lisa e Federica. Lisa, la più vecchia, ha la veneranda età<br />
di 16 anni. Fede ne ha solo 13. Su incarico del Don, ci è stato<br />
affidato il confezionamento di un fantastico articolo da inserire<br />
nel bollettino riguardo alla nostra esperienza di campeggianti.<br />
Sebbene io, Lisa, abbia qualche <strong>anno</strong> in più rispetto<br />
alla mia amica, per me era la prima volta che mettevo piede<br />
sulle colline di quello sperduto paese ai piedi del Nevegal,<br />
però, ripensandoci bene, non tornerei mai indietro sui miei<br />
passi. Prima della partenza avevo un po' di paura: non conoscevo<br />
il luogo, non sapevo cosa avrei dovuto fare ... insomma<br />
ero come un pesce fuor d'acqua! Ma non ho avuto il tempo<br />
di scendere dall'auto, che le ragazze che mi conoscevano<br />
mi avevano già detto che la nostra camera era quella in<br />
fondo a sinistra, vicino al bagno, che dormivo nel letto a castello<br />
sopra Barbara e che da noi dormiva pure l'animatrice<br />
Arianna. Riassumendo in quel luogo c'è un clima estremamente<br />
familiare! Inoltre lì ogni nostra preghiera viene potenziata<br />
dall'atmosfera impregnata di Dio e il nostro legame con<br />
Lui viene rafforzato creando così il giusto luogo dove riflettere<br />
e "guardarsi dentro". lo, la nominata "tredicenne", ho potuto<br />
rivivere quest'unica esperienza di Cugnan. Tra le tante<br />
fatte col susseguirsi degli anni, però trovo quest'ultima la migliore,<br />
naturalmente da animata. Cugnan è un luogo magico<br />
che, tra il verde degli alberi, l'odore dell'erba e il colore ceruleo<br />
del cielo, ti fa ritrovare te stesso, ti permette di riscoprire<br />
le parole che non hai mai detto, fa nascere la voglia di costruire<br />
un futuro, un futuro solido, fa comprendere i nostri sbagli,<br />
fa capire ciò che possiamo fare per vederci nuovi di fronte<br />
al Signore. Cugnan trovo sia una realtà libera, una calamita<br />
dei pensieri, ritengo sia una risposta ai perché. Cugnan<br />
è un posto dove si entra in un altro clima, dove si possono ricaricare<br />
le nostre batterie, è un luogo dove riflettere e cambiare<br />
la nostra routine che si sussegue incessantemente tutte<br />
le settimane. Ogni <strong>anno</strong> quando si parla di Cugnan gli occhi<br />
si illuminano e riaffiorano tutti quei bei ricordi che mai avrei<br />
potuto vivere in mezzo a ragazzi e ragazze che h<strong>anno</strong> veramente<br />
un cuore grande. E tutto grazie a Don Raffaello che,<br />
16<br />
grazie alla sua viva, ripeto viva, presenza, ha permesso il realizzarsi<br />
di ciò. Tema di questo campeggio era "Domenico, mio<br />
amico", infatti, in quei sette giorni abbiamo avuto l'opportunità<br />
di conoscere il santo protettore dei giovani: Domenico<br />
Savio. Egli era un ragazzo che è morto all'età di 15 anni; non<br />
compì grandi imprese, ma visse la sua vita seguendo la via<br />
che Gesù ha tracciato sperando di diventare un giorno sacerdote.<br />
Fu anche allievo di Don Bosco a Valdocco. Lidea di<br />
dedicare i vari campeggi all'incontro con Domenico, è venuta<br />
a Don Raffaello dopo aver partecipato, insieme a diversi<br />
cresimandi, ad alcuni ragazzi del coro e a delle catechiste,<br />
alla veglia di preghiere di fronte all'urna di <strong>San</strong> Domenico,<br />
svoltasi il 1 marzo <strong>2004</strong> nel Duomo di <strong>San</strong> Marco a Pordenone.<br />
Lo scopo centrale del campeggio era ascoltare e seguire<br />
i consigli del nostro coetaneo e costruire le fondamenta<br />
della nostra cattedrale. Ricorderemo per sempre i tornei<br />
(anche se quello di calcio al femminile non ha avuto il risul-<br />
tato desiderato), le luuunghe omelie del Don, rifilateci a qualsiasi<br />
ora e in tutte le salse, le riflessioni, che molto spesso<br />
non ci erano congenite, il gravoso obbligo del "servizio", a volte<br />
alleggerito grazie al lavoro di squadra (esempio?!: lavare i<br />
piatti a 8 mani. .. ) e anche il risultato dell'utilizzo delle nostre<br />
soavi voci per intonare i canti della messa che ha segnato la<br />
fine di quel campeggio. È difficile da credere, ma siamo riusciti<br />
a non guardare la televisione e a depositare nelle camere<br />
quegli oggetti del diavolo (i cellulari) per tutto l'arco dei<br />
sette giorni, dedicando quei preziosi attimi di sana libertà al<br />
dialogo e all'incontro con Dio in quel magico luogo ove tutto<br />
è impregnato di Lui. Grazie anche agli animatori, che h<strong>anno</strong><br />
saputo scrivere CUGNAN con le nostre scarpe, siamo riusciti<br />
a vivere assieme rispettando gli altri e ciò che ci stava attorno<br />
(fuorché l'orto "della Rina" che è stato sempre ambito bersaglio<br />
nei tornei di pallavolo!). Consigliamo vivamente a tutti<br />
coloro che non h<strong>anno</strong> avuto ancora la possibilità di partecipare<br />
a una esperienza come quella che abbiamo vissuto noi<br />
di iscriversi senza indugio al prossimo campeggio, così potr<strong>anno</strong><br />
verificare che tutto ciò che abbiamo elencato non sia<br />
solo frutto della nostra fantasia femminile, ma che è la realtà<br />
di Cugnan. Lisa <strong>San</strong>tarossa e Federica Dorigo
Il nuovo appuntamento, con il quale il<br />
"Coro <strong>Parrocchia</strong>le Giovani" ha concluso<br />
l'attività annuale, è stato il Concerto<br />
d'Estate organizzato dalla "Corale<br />
Comunale Azzanese" in data 6 giugno<br />
<strong>2004</strong> nella nostra pieve. Il repertorio<br />
proponeva brani di vari autori ben conosciuti<br />
dalla realtà corale parrocchiale<br />
dei nostri paesi quali, Daniele<br />
Ricci, Don Paolo Spoladore e<br />
canti del Rinnovamento nello Spirito.<br />
Ciò che accomuna questi compositori<br />
ed il coro è la voglia di comunicare<br />
al mondo il grande amore<br />
che il Signore Gesù riversa nei<br />
nostri cuori, attraverso la musica<br />
ed il dono del canto. Quest'esperienza<br />
corale vuoi essere un'oc<br />
casione di formazione ed educa-<br />
zione, di incontro e sviluppo del- Con .<br />
le proprie potenzialità canore e certo GIugno <strong>2004</strong><br />
relazionali per i ragazzi che vi partecipano,<br />
oltre che un servizio per la comunità<br />
parrocchiale. Attualmente, il coro<br />
è composto da una sessantina di ragazzi<br />
dagli otto ai ventisei anni che s'impegnano<br />
settimanalmente nelle prove<br />
per la preparazione delle celebrazioni<br />
eucaristiche oltre che per alcuni concerti<br />
e rassegne corali. Nell'ultimo <strong>anno</strong>,<br />
con i ragazzi delle scuole superiori<br />
e dell'ultimo <strong>anno</strong> delle medie appar-<br />
CONCERTO D'ESTATE<br />
tenenti al coro, è iniziata la lavorazione<br />
ad alcuni brani polifonici a quattro voci.<br />
Questo progetto si propone di accostare<br />
i ragazzi anche ad altri generi musicali<br />
quali la musica classica, in modo da<br />
offrire loro la possibilità di accrescere<br />
le conoscenze musicali<br />
e sperimentare nuove sonorità,<br />
oltre che renderli in grado di destreggiarsi<br />
autonomamente nell'esecuzione<br />
di brani polifonici non omoritmici. Il prossimo<br />
appuntamento sarà il concerto natalizio<br />
nel quale, i ragazzi sapr<strong>anno</strong> dimostrare<br />
concretamente e piacevolmente<br />
per l'orecchio di chi ascolta, tutto<br />
l'impegno richiestogli nella prepara-<br />
17<br />
zione dei brani che sar<strong>anno</strong> presentati.<br />
La linea guida anche in quest'occasione<br />
sarà Lui, Nostro Signore che, insieme<br />
a Maria, ha permesso la nascita<br />
di questo coro e guidato tutti coloro<br />
che operano per esso nel conservarlo,<br />
accudirlo ed accrescerlo<br />
come patrimonio della comunità parrocchiale<br />
azzanese. Infine, un ringraziamento<br />
particolare, va fatto agli istituti<br />
di credito, fondazioni, associazioni<br />
e genitori che h<strong>anno</strong> contribuito alla<br />
prossima realizzazione di una divisa per<br />
il coro. Arianna Del Rizzo
VITA PARROCCHIALE<br />
3 a EDIZIONE DELLA "SAGRA DEI GNOCCHI"<br />
Quando nel 2002, alla fine della prima edizione della "Sagra<br />
dei gnocchi", si sperava di non lasciarsi alle spalle un<br />
semplice episodio isolato, si sperava bene. Adesso nel<br />
<strong>2004</strong> abbiamo già raggiunto la terza edizione. E come tutti<br />
gli anni, una festa così ben riuscita non ha di certo nascosto<br />
l'impegno dimostrato da tutti i partecipanti. Anzi ormai<br />
questa tradizione,<br />
già ben consolidata, è<br />
da sempre sinonimo<br />
di impegno e duro lavoro,<br />
ma che se presi<br />
nel verso giusto possono<br />
portare ad ottimi<br />
risultati. Infatti la faticosa<br />
ma sicuramente<br />
piacevole ed appagante<br />
collaborazione<br />
fra i diversi gruppi e le<br />
singole persone ha dimostrato<br />
che insieme<br />
si può dare tanto. E<br />
quest'<strong>anno</strong> si è voluto<br />
dare ancora di più. La<br />
sagra ha infatti preso<br />
vita, in occasione del<br />
santo patrono, non in<br />
un unico week-end,<br />
come è stata consuetudine<br />
negli anni precedenti,<br />
ma si è distribuita<br />
nell'arco di due<br />
fine settimana, l'ultimo<br />
di giugno ed il primo di<br />
luglio. Ma non fermiamoci<br />
ad un semplice<br />
prolungamento temporale. Anche le proposte culinarie h<strong>anno</strong><br />
subito una considerevole variazione: oltre alle numerosissime<br />
qualità di gnocchi si sono potute apprezzare specialità<br />
come baccalà, favoloso frico, spezzatino, deliziosi<br />
dolci, dell'ottimo vino ed anche tanta buona birra. Le serate,<br />
che purtroppo non h<strong>anno</strong> sempre avuto la fortuna di<br />
essere caratterizzate da un tempo tipicamente estivo ma<br />
direi piuttosto primaverile, sono state inoltre allietate da diversi<br />
concerti che h<strong>anno</strong> proposto i più disparati stili musicali<br />
dal rock al pop, al blues e via dicendo, offrendo co-<br />
18<br />
sì l'opportunità a tutti di potersi gustare in compagnia ed<br />
allegria una buona cena a ritmo di musica. Un successo<br />
dunque, che ancora una volta dimostra che lo sforzo fatto<br />
da persone semplici, che non h<strong>anno</strong> altro che voglia di dare,<br />
è sempre ripagato. Le innumerevoli associazioni, che<br />
h<strong>anno</strong> contribuito allo svolgimento della festa e le singole<br />
persone che vi h<strong>anno</strong> partecipato h<strong>anno</strong> infatti raggiunto<br />
il loro obiettivo. Obiettivo che è quello di coinvolgere sempre<br />
di più la nostra comunità nella partecipazione finalizzata<br />
a rafforzare i legami tra le persone, che h<strong>anno</strong> alla<br />
base la genuinità o anche una semplice voglia di contribuire<br />
alla realizzazione di una festa collettiva. Per questo<br />
vogliamo ringraziare calorosamente ogni singola persona<br />
e tutte le associazioni presenti in oratorio e non solo che<br />
h<strong>anno</strong> sacrificato il proprio tempo per contribuire all'ottima<br />
riuscita di questa festa. Michela Piccinin<br />
I NOSTRI GIOVANI IMPEGNATI<br />
NELLA RACCOLTA DEL<br />
FERRO VECCHIO EFFETTUATA<br />
IL 16 OTTOBRE.<br />
TRA UNO SCARICO E LALTRO,<br />
C'È IL TEMPO DI UNA FOTO<br />
RICORDO.<br />
QUEST'ANNO SONO STATI<br />
RACCOLTI 201,40 QUINTALI<br />
DI FERRO ED UN GUADAGNO<br />
DI EURO 2.215,40.<br />
UN GRAZIE A TUTTI COLORO<br />
CHE SI SONO RESI<br />
DISPONIBILI.
Quest'<strong>anno</strong> più che mai, ad <strong>Azzano</strong> e<br />
non solo, è stato molto sentito l'ormai<br />
consueto torneo di calcio a 5 che si è<br />
tenuto durante la tradizionale, ma giovanile,<br />
"Festa dei Gnocchi" presso il nostro<br />
Oratorio <strong>Parrocchia</strong>le.<br />
Il torneo si è svolto nelle prime serate<br />
della Festa, dal 24 al 27 giugno.<br />
Si sono affrontate 16 agguerrite squadre<br />
per un totale di 150 iscritti, tra i quali<br />
giovani ed eterne promesse, arrivati<br />
tutti con lo scopo di vincere un ambito<br />
premio da tanti affamati disperatamente<br />
cercato: un buon piatto di gnocchi!<br />
Alla conclusione delle 4 giornate si sono<br />
scontrate, per l'ambito "1 0<br />
Trofeo Tiziani",<br />
le due squadre più meritevoli: da<br />
un lato la giovane e confusionaria "Ci<br />
sei? Ce la fai? Sei connesso?" e dall'altra<br />
la veterana e collaudata "Tondato<br />
Team". Quest'ultima dopo anni di dure<br />
battaglie è riuscita a conquistare il primo<br />
. . "Ci sei?<br />
· - Squadra finalista. .<br />
Torneo Gnocc h I<br />
gradino del podio; grazie all'esperienza<br />
dei suoi fuoriclasse e una dura e<br />
spettacolare partita ha sbaragliato i diretti<br />
avversari con il risultato di 3 a 1.<br />
Per le prime quattro squadre classificate<br />
bellissimi premi offerti dai generosi<br />
sponsors che anche quest'<strong>anno</strong> ci<br />
h<strong>anno</strong> aiutato e sostenuto.<br />
Cogliamo l'occasione per ringraziare<br />
"Tiziani Abbigliamento Uomo" che ha<br />
offerto il Trofeo; "Decanter" per i gustosi<br />
premi enogastronomici; "Stadium 2"<br />
che ha premiato con abbigliamento<br />
sportivo il migliore portiere (un'insuperabile<br />
Pin Roberto del "Tondato Team"<br />
con sei reti subite) e il miglior realizzatore<br />
(la macchina da gol Matteo Zadro<br />
SCUOLA MATERNA<br />
TORNEO I "5 GNOCCHI"<br />
19<br />
dell'''Antico Caffè" con ben 13 reti<br />
segnate); "Dolce Forno"; "Pizza<br />
Sprint"; "COOP consumatori nordest"<br />
e i volontari della "Croce Rossa"<br />
che ci h<strong>anno</strong> assistito con dedizione<br />
(sempre poco impegnati).<br />
Un ringraziamento speciale va alla<br />
"BCC" di <strong>Azzano</strong> Decimo che<br />
ha dato la possibilità di omaggiare<br />
tutti i partecipanti e gli efficienti<br />
collaboratori con un ricordo del<br />
torneo, una maglietta con un simpatico<br />
disegno realizzato da Nicola<br />
Facca, a cui siamo riconoscenti.<br />
Infine un ringraziamento particolare<br />
a tutti coloro che h<strong>anno</strong><br />
permesso l'ottimo svolgimento<br />
del torneo.<br />
Alessandro Martin e Daniele Drigo
Come vuole la tradizione, anche quest'<strong>anno</strong>,<br />
si è svolta la 5° edizione del<br />
Torneo dell'Amicizia. Grazie a un meraviglioso<br />
sole che ha accompagnato<br />
l'intera giornata i numerosissimi partecipanti<br />
h<strong>anno</strong> dato vita a una manifestazione<br />
sportiva unica nel suo genere.<br />
Lobbiettivo non era la vittoria ma<br />
un'opportunità di incontro e socializzazione<br />
fra giovani e meno giovani della<br />
nostra comunità ... e così è stato! Levento<br />
molto sentito in paese, non ha<br />
tradito le aspettative degli organizzatori,<br />
che sono riusciti a realizzare un<br />
torneo con venti squadre e oltre 250<br />
partecipanti. I giocatori radunatisi al<br />
campo parrocchiale fin dalle prime ore<br />
del mattino si sono scontrati con impegno<br />
e lealtà in emozionanti sfide calcistiche<br />
fino a mezzogiorno quando,<br />
per la meritata pausa, si sono trasferiti<br />
presso i festeggiamenti Madonna del<br />
Bembo per consumare l'abbondante<br />
pranzo. Gli scontri sono ripresi nel po-<br />
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
TORNEO AMICIZIA<br />
20<br />
Torneo Amicizia: /a squadra vincente "/ disgrazia;"! (di nome e di fatto)<br />
meriggio per le fasi finali che h<strong>anno</strong> portato alla vittoria<br />
la squadra "I DISGRAZIAI" formata da giovani Azzanesi<br />
sempre presenti fin dalla prima edizione. Non sono<br />
mancati i consueti premi per il miglior portiere, miglior<br />
bomber, la squadra che ha interpretato meglio lo spirito<br />
del torneo e la blasonata e molto ambita Coppa Chiosco.<br />
Durante la giornata si è svolta una lotteria che assegnava<br />
i premi gentilmente offerti da molti negozianti<br />
del paese e a tutti i partecipanti è stata inoltre regalata<br />
la maglietta ricordo della manifestazione. Lottimo risultato<br />
ottenuto quest'<strong>anno</strong> ci permette di darvi appuntamento<br />
a settembre 2005 per la sesta edizione. Gli organizzatori<br />
colgono l'occasione per ringraziare Don Raffaello<br />
e il Gruppo Sportivo Condor e i partecipanti tutti<br />
per la collaborazione prestataci. Matteo, Arianna e Mauro<br />
VENERDì 22 OTTOBRE<br />
I GIOVANI DELLORATORIO,<br />
ANIMATI DALLINSUPERABILE<br />
FRANCESCO MAURUTTO,<br />
HANNO ORGANIZZATO IL<br />
3° INCONTRO BAD SPENCER<br />
E TERENCE HILL.<br />
UNA PRESENZA DI PiÙ DI<br />
CENTO GIOVANI, NON SOLO<br />
DI AZZANO; SONO STATI<br />
PROIETTATI DUE FILMS<br />
E SERVITI PIATII TIPICI;<br />
COME RICORDO,<br />
UN GILLET IN LANA.<br />
ARRIVEDERCI<br />
IL PROSSIMO ANNO!
Gli appartamenti per noi sono piccoli; ci dicono di non disturbare ... ma noi vogliamo giocare, saltare,<br />
gridare, far festa in allegria ... per questo abbiamo scelto l'Oratorio per organizzare i nostri mega<br />
compleanni. .. e ci siamo divertiti davvero!! Allora arrivederci al prossimo comple<strong>anno</strong>!<br />
21
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
GRUPPO SPORTIVO CONDOR:<br />
UNA NUOVA ANNATA SPORTIVA ALVINSEGNA<br />
DELLA "SPECIALIZZAZIONE"<br />
A settembre è iniziata per il Gruppo Sportivo Condor la stagione<br />
sportiva <strong>2004</strong>/2005, dopo alcuni mesi di vacanza, l'Oratorio<br />
ritorna a essere frequentato quotidianamente da<br />
moltissimi bambini, dai genitori e nonni che li accompagnano<br />
e dagli istruttori che li seguono durante gli alIenamenti<br />
e le partite del fine settimana. Una stagione iniziata<br />
con molto entusiasmo e felicità da parte dei dirigenti della<br />
Società azzanese per l'ufficializzazione da parte della Federazione<br />
Italiana Giuoco Calcio della propria Scuola Calcio<br />
con la massima qualifica di "Specializzata". Un importante<br />
riconoscimento che viene dato alle società che si occupano<br />
del settore giovanile, per l'elevata qualità dell'organizzazione,<br />
dei programmi di attività e della preparazione<br />
dello staff tecnico e medico. Il Gruppo Sportivo Condor<br />
risulta quindi<br />
l'unica società della<br />
provincia di Pordenone,<br />
e comunque<br />
tra le sole sette<br />
società della nostra<br />
Regione, che<br />
h<strong>anno</strong> ricevuto tale<br />
riconoscimento.<br />
Accanto a ciò si registra<br />
una significativa<br />
crescita del<br />
numero dei tesserati,<br />
in particolare<br />
nella categoria Piccoli<br />
Amici (bambini<br />
di 6-8 anni) che ha<br />
superato la soglia<br />
dei 20 bambini, per<br />
un totale quindi di<br />
160 ragazzi (dai 6<br />
ai 16 anni) che compongono le 9 squadre iscritte all'attività<br />
federale. Lo staff tecnico è composto da 20 istruttori che<br />
vengono coordinati dal Responsabile tecnico prof. Andrea<br />
Bonadio, e si avvalgono anche del supporto della struttura<br />
sanitaria composta dal dott. Antonino Crucitti, dal psicologo<br />
dott. Sergio Piola e dal psicomotricista prof. Roberto Bar-<br />
22<br />
bisin. Con lo staff medico si intende realizzare, nel corso<br />
dell'<strong>anno</strong>, una serie di incontri aperti ai genitori ed gli istruttori,<br />
di approfondimento e formazione sulle tematiche legate<br />
alla crescita dei bambini. Il rapporto con la scuola continuerà<br />
a svilupparsi attraverso il progetto "Sport per tutti",<br />
che prevede la presenza dei tecnici del Gruppo Sportivo<br />
Condor e della Federazione in un programma di promozione<br />
ed avviamento alla pratica sportiva presso la Scuola elementare<br />
Cesare Battisti. Notevole importanza viene poi data<br />
alle strutture sportive, per questo motivo i dirigenti della<br />
società presieduta da Eddo Del Bel Belluz, qualche tempo<br />
fa h<strong>anno</strong> presentato alla <strong>Parrocchia</strong> e successivamente all'Amministrazione<br />
comunale un progetto di trasformazione<br />
dei due campi da tennis (oramai in disuso) in campi da cal-<br />
cetto in erba sintetica. Un'opera realizzata con materiale di<br />
alta qualità e tecnologia, che oltre a dotare il Comune di<br />
una struttura per la pratica del calcetto, permetterà alla società<br />
oratoriale di utilizzare un nuovo spazio dove poter far<br />
svolgere l'attività sportiva in particolare per i più piccoli, che<br />
considerato il numero di ragazzi praticanti sono attualmente<br />
insufficienti. Grazie quindi al sostegno<br />
finanziario dell' Amministrazione<br />
comunale ed al lavoro volontario<br />
di diversi dirigenti, amici e genitori,<br />
l'opera è in fase di realizzazione,<br />
si conta quindi che per la fine<br />
di quest'<strong>anno</strong> la nuova struttura<br />
possa già essere utilizzata. Oltre<br />
quindi ai campionati federali, il Consiglio<br />
direttivo intende continuare<br />
anche con le altre iniziative che tendono<br />
a coniugare "lo sport alla solidarietà"<br />
attraverso il 2° Torneo Indoor<br />
per pulcini "Coppa Carnevale"<br />
nel mese di febbraio, il Torneo Internazionale<br />
in collaborazione con<br />
l'Unicef a maggio, senza poi dimenticare<br />
nell'imminente periodo<br />
natalizio la consegna dei premi in<br />
memoria di Mons. Domenico Cado<br />
re. Giancarlo Migliorini
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
PELLEGRINAGGIO DEI GIOVANI A CASTELMONTE<br />
Noi, giovani cresimandi azzanesi, su<br />
iniziativa di Don Raffaello, il 7 settembre<br />
abbiamo partecipato al pellegrinaggio<br />
a Castelmonte; si sono uniti anche<br />
molti ragazzi che non dovevano ricevere<br />
il sacramento della cresima ad<br />
ottobre. Il gruppo, composto da una<br />
cinquantina di giovani, si è ritrovato alle<br />
7 del mattino davanti alla canonica,<br />
una volta fatto l'appello e distribuiti i fogli<br />
di preghiera, si è partiti verso Castelmonte.<br />
Arrivati a Cividale del Friuli abbiamo<br />
intrapreso la faticosa salita verso il santuario.<br />
Nove chilometri di dura camminata,<br />
accompagnati da un sole cocente<br />
ed esposti agli scherni degli automobilisti<br />
che passavano.<br />
Giunti a destinazione abbiamo brevemente<br />
visitato il santuario, dove ci accoglieva<br />
un frate che ci ha raccontato<br />
la storia della nascita di quella chiesa.<br />
Dopodiché, rifocillati con un gustoso<br />
pranzo al sacco portato da casa, ciascuno<br />
di noi ha impiegato il tempo di-<br />
23<br />
sponibile per rinvigorirsi e rimettersi in forza dopo l'estenuante<br />
tragitto. In seguito siamo rientrati nel santuario e<br />
abbiamo composto individualmente una preghiera rivolta<br />
alla Madonna di Castel monte, alcune di queste sono state<br />
lette più tardi nella cappella, prima di celebrare la S. Messa.<br />
Verso le ore 16, dopo essere saliti in corriera, abbiamo<br />
imboccato la strada del ritorno ma siamo arrivati ad <strong>Azzano</strong><br />
verso le 18.30 a causa di un piccolo contrattempo.<br />
Questa esperienza ci ha dato l'opportunità di guardare nel<br />
profondo della nostra anima, di riflettere su di noi e sulle<br />
nostre relazioni con gli altri e con Dio.<br />
Inoltre abbiamo potuto approfondire varie amicizie e crearne<br />
di nuove. Nella speranza di riprovare queste emozioni<br />
anche il prossimo <strong>anno</strong>, ringraziamo Don Raffaello per averci<br />
dato questa occasione che abbiamo saputo cogliere opportunamente.<br />
Giulia Piccinin, Sonia Del Rizzo, Francesco <strong>San</strong>tin<br />
GITA<br />
PADRE PIO<br />
12.11.<strong>2004</strong>
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
COME HO VISSUTO LA CRESIMA<br />
Fin dal principio l'uomo si è posto delle domande sul motivo<br />
della sua presenza sulla terra, della funzione che deve ricoprire<br />
e soprattutto su quale sia la realtà a cui può ricondurre<br />
l'infinita molteplicità delle cose. Ogni entità, cioè ogni persona,<br />
ha la facoltà di trovare una propria risposta e di dare un<br />
senso alla propria vita. Noi come persone di fede sappiamo<br />
e crediamo che la vita sia un dono e ci venga direttamente da<br />
Dio che è il fondamento di tutto, ed è colui che fa muovere<br />
ogni cosa. Quindi se noi ci siamo ritrovati ad aprire il nostro<br />
cuore per ricevere il sacramento della Cresima, un motivo ci<br />
sarà. Infatti da ora in poi noi saremo considerati membri adulti<br />
della comunità cristiana, per questo motivo il nostro impegno<br />
a favore di essa, non si dovrà limitare al frequentare la<br />
messa domenicale ma, dovremo cercare di farne parte in maniera<br />
attiva e proficua. Se noi potremo essere considerati delle<br />
persone adulte, gran parte del merito va attribuito al per-<br />
24<br />
corso di maturazione e di fede che abbiamo svolto aiutati da<br />
persone, che prima di noi h<strong>anno</strong> capito l'importanza di appartenere<br />
alla comunità cristiana. Grazie ai catechisti e a Don<br />
Raffaello abbiamo compreso l'importanza di ricevere questo<br />
sacramento, con la consapevolezza che questo segni l'inizio<br />
della nostra avventura al servizio di Dio. Inoltre un grazie va<br />
ai nostri genitori, in quanto senza il loro appoggio e le loro incitazioni<br />
costanti difficilmente avremo continuato il catechismo.<br />
Parliamoci chiaro per un ragazzo di sedici anni ci sono<br />
cose più interessanti da svolgere, piuttosto di partecipare al<br />
catechismo, ma solo dopo aver terminato questo lungo cammino<br />
di fede si riesce a concepire l'importanza che ha svolto<br />
per noi e lo si apprezza maggiormente. Con la consapevolezza<br />
che questo è un punto d'inizio, si guarda al futuro, vivendo<br />
nel presente augurandoci che il signore ci accompagni<br />
lungo tutto il cammino della nostra vita. Francesco Codato<br />
GITA<br />
TRENTO
.<br />
l<br />
VITA IN ORATORIO E I NOSTRI GIOVANI<br />
25<br />
GITA<br />
CINQUE TERRE<br />
GITA<br />
BOLOGNA<br />
GITA<br />
MONTMART
-rOffOLON E<br />
ANNA I<br />
BORTOLO ROSA<br />
Di MATRiMONiO<br />
50° DI MATRIMONIO<br />
EDDA VISENTtN E L<br />
U/GI DEL BEL B ELLUZ<br />
MARIA LUiSA R .<br />
OSSET E MARZIO M ARCON C<br />
ON LE FIGLIE CHIARA E F<br />
RANCESCA<br />
26
Nervo Angela<br />
Simonetto Maria<br />
Facca Remigio<br />
Tesolin Dario<br />
Franceschinis<br />
Genoveffa<br />
Muccignat Graziano<br />
Barbesin Giovanni<br />
Nervo Nicolò<br />
Covre Anacleto<br />
Manias Ginesio<br />
Campagna Alfeo<br />
Possa<br />
l'eterno Padre<br />
tenerti con sé<br />
nel suo generoso<br />
abbraccio.<br />
Tesolin Augusta<br />
Cimitan Angela<br />
Tesolin Giuseppe<br />
Piccinin Maria<br />
Campagna Mariarosa<br />
Zanchi Benito<br />
Chiarot Emilio<br />
Panighello Gino<br />
Del Bel Belluz Narciso<br />
Gasparotto Antonio<br />
Un Angelo disse ai pastori: "Non temete,<br />
ecco vi annuncio una grande gioia! Oggi<br />
vi è nato un Salvatore c he è il Cristo<br />
Signore". (uedi L e. 2 , J-J4)<br />
preghiera per la notte<br />
di Natale<br />
Nell'oscurità della notte,<br />
di questa notte e di tutte le notti,<br />
così cariche di fatica ,<br />
di scoraggiamento,<br />
di delusione e di tristezza,<br />
risuona lo stesso annuncio<br />
di duemila anni fa:<br />
Oggi vi è nato un Salvatore!<br />
Sono queste parole<br />
ad averci condotto qui,<br />
piccoli e grandi, giovani ed anziani,<br />
per accogliere questa<br />
Buona Novella,<br />
questo grido di speranza,<br />
capace di ridestare la gioia,<br />
l'entusiasmo, l'audacia,<br />
da tempo sopiti:<br />
Oggi vi è nato un Salvàtore!<br />
Viene dal cielo il messaggio<br />
e raggiunge questa terra<br />
immersa nell'oscurità,<br />
irrigidita dall'inverno,<br />
paralizzata da tante paure,<br />
abbrutita da tanta cattiveria,<br />
e fa intendere una possibilità<br />
troppo a lungo sognata,<br />
invocata, desiderata, cercata:<br />
«Pace in terra agli uomini,<br />
perché Dio li ama».<br />
Sì, il Bambino che contempliamo<br />
nel presepio, deposto sulla paglia,<br />
è venuto a portare la pace<br />
in questo nostro mondo:<br />
le sue braccia sono spalancate<br />
per accogliere tutti, proprio tutti,<br />
perché tutti avvertano<br />
la forza e la dolcezza del suo amore.