Bollettino Parrocchiale n. 103 - Cavour

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14 CORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO Sono state 20 le coppie che nello scorso mese di Marzo hanno preso parte al corso per fidanzati organizzato dalla Parrocchia di San Lorenzo Martire. Un gruppo di persone che inizia un percorso insieme, pieno di aspettative ed emozioni. A guidarli, Renato e Caterina con tanti anni di matrimonio alle spalle. Il clima è sereno: sembra subito di fare un incontro in una grande famiglia e a poco a poco, il gruppo inizia a sciogliere il febbrile imbarazzo e a fare amicizia. Persone e storie diverse con un unico scopo comune: la preparazione alla vita matrimoniale. Le tre domeniche sono trascorse veloci, come una giornata tra amici che si conoscono da tempo. A mano a mano, ognuno ha espresso i propri dubbi e le incertezze. Ciascuno si è confrontato sui temi importanti, ma al tempo stesso problematici della vita di coppia. È stato un modo sano per riflettere su tutto ciò che ognuno ha dentro di sé e che a prima vista, può sembrare scontato; in realtà non è stato poi così semplice mettere a nudo la propria anima davanti ad altre persone ed elevare ad un livello maggiore, una discussione, che in precedenza era propria solo della coppia. Renato e Caterina, con la collaborazione della figlia Enrica e del marito Marco e la partecipazione di Don Mario ci hanno aiutati con semplicità ad affrontare temi profondi e di grande importanza come l’eventuale arrivo dei figli o la gestione del lavoro all’interno della nuova famiglia. Ci sono stati momenti di gioco e momenti di assoluta serietà, allietati dalla possibilità di lavorare in gruppo e di ravvivare i momenti conviviali. A tal proposito, ringrazio di cuore tutti voi che ci avete permesso di vivere questa fantastica esperienza che è servita a rafforzare il rapporto della coppia e che con grande spontaneità ci ha permesso di confrontarci tra di noi, ma anche di condividere con il gruppo problemi ed esperienze comuni. Grazie per averci guidati in questo meraviglioso cammino che ha saputo donarci grandi consigli da seguire per la nostra vita insieme. Sonia e Daniele
SORELLA MORTE Sorella morte. Così la chiamava il grande San Francesco d’Assisi. Effettivamente, in questo primo semestre dell’anno 2012, sorella morte ci ha portato via ben 50 fratelli e sorelle della nostra comunità, di diversa età. La morte resta sempre per le nostre famiglie un fatto sconvolgente che ci fa riflettere sul senso della vita, come dono di Dio da vivere con responsabilità e servizio. Ma la morte per noi cristiani è l’incontro finale con il Signore, è restituire a Lui quello che abbiamo ricevuto. La morte è anche l’incontro con tutti i nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nella Casa del Padre e nella comunione dei Santi. A che serve la nostra vita se non ci conduce a questo incontro? Ogni fratello e sorella che ci ha lasciato è un invito a pensare al senso della vita e a viverla secondo l’esempio che essi ci hanno lasciato. Quindi, facciamo anche noi tesoro di questi numerosi appuntamenti a cui siamo stati chiamati nei mesi scorsi. UN RICORDO DEL SINDACO NICO BORGNA Nico Borgna era un grande trascinatore e combattente. Pochi sanno che da giovane fece anche il pugile, poi il partigiano, ma non un partigiano di retrovia ma uno di quelli che il nemico lo combatté in prima linea nelle SAP. Il suo senso di libertà lo condurrà ad altre battaglie politiche in prima linea nelle file della DC degli anni ‘50 e ‘60. Ma proprio in quelle battaglie politiche è emerso che il suo essere stato partigiano gli aveva insegnato ad esserlo per gli ideali e non per le fazioni. Non era “fazioso” Nico. Negli anni ’60 a <strong>Cavour</strong>, il paese era diviso fra guelfi e ghibellini, fra bianchi e neri, a causa di scontri politici. Lui, pur schierandosi, seppe tenere la barra dritta tanto da farsi scegliere come Sindaco proprio per il suo equilibrio, e la sua capacità di essere “super partes”, anche all’interno della stessa Democrazia Cristiana. Fu eletto Sindaco il 26 dicembre 1964 a capo di una Giunta che comprendeva la DC e la Lista dell’ex Sindaco Rivoira. Dal 1965 al 1972 (tanto rimase in carica passando poi il testimone al Prof. Boyer per incompatibilità con il sopraggiunto incarico di Medico Veterinario della sanità pubblica). I suoi metodi molto concreti e poco burocratici andavano sempre al cuore dei problemi: ampliò ed asfaltò strade di collegamento con le principali frazioni, realizzò l’acquedotto comunale e la fognatura pubblica, portò il gas nelle case di <strong>Cavour</strong> che fu tra i pochi ed i primi paesi del Piemonte ad avere una conduttura sotterranea. Realizzò sia la nuova Scuola Media che il nuovo edificio delle Elementari. Seppe essere un trascinatore: con il suo carattere affabile coinvolgeva anche i giovani per i quali fece costruire “in economia” i primi campi da tennis, il primo locale moderno e chiuso dell’Oratorio (in corrispondenza dell’attuale sala giochi) stimolò la Proloco di cui era stato co-fondatore aiutandola a realizzare i primi “carnevaloni” cavouresi con tanto di “expo” (un piccolo Tuttomele in anteprima). 15
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