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Bollettino Parrocchiale n. 103 - Cavour

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ORARIO SANTE MESSE<br />

E CELEBRAZIONI<br />

FERIALE: Chiesa <strong>Parrocchiale</strong>:<br />

lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 8,30 e 20,30;<br />

martedì ore 9,30<br />

PREFESTIVO: ore 18,30 (nei mesi di luglio e agosto)<br />

FESTIVO: ore 8,00 e 10,45. Nel mese di Agosto unica S. Messa<br />

alle ore 8,00 (a motivo delle celebrazioni nelle Frazioni)<br />

ORARIO UFFICIO PARROCCHIALE<br />

MATTINO: MARTEDÌ: ore 10/12;<br />

SABATO: ore 8,30/10,30;<br />

SERA: LUNEDÌ: ore 18/19<br />

MARTEDÌ: ore 18/19<br />

tel. 0121.69019<br />

338.1858511<br />

fax 0121.609399<br />

E-mail: parrocchia@fassi.it<br />

Il Santo Battesimo verrà amministrato<br />

Domenica 2 settembre alle ore 10,45<br />

“Benedetto sei tu, Signore,<br />

nell’alto dei cieli”


CON LO SGUARDO AL PASSATO,<br />

MA PROTESI AL FUTURO<br />

Un altro anno pastorale, 2011-2012, il Signore ci<br />

ha concesso di vivere. Anno pastorale che culmina<br />

sempre con la festa dell’Oratorio, che abbiamo<br />

celebrato e concluso domenica 24 giugno.<br />

Anno pastorale, che secondo le direttive della CEI,<br />

è stato vissuto all’insegna dell’“Educare alla vita<br />

buona del Vangelo”. Momenti ed incontri, dibattiti,<br />

conferenze rivolte ai genitori, catechisti ed animatori<br />

sono state le strade per farci capire come il<br />

Signore vuole sempre educarci alla vita buona. Il<br />

Vangelo rimane sempre il sole che illumina la<br />

nostra vita. Momenti forti sono stati:<br />

- il corso di aggiornamento per catechisti ed animatori;<br />

- l’incontro del nostro Vescovo Nosiglia con i giovani,<br />

catechisti ed animatori giovedì 3 maggio<br />

scorso;<br />

- le due Missioni Mariane con la statua della<br />

Madonna di Medjugorje dal 6 al 13 maggio e quella<br />

di Fatima, Pellegrina nelle Frazioni del paese e<br />

all’Abbazia di S. Maria dal 27 maggio al 3 giugno.<br />

Come dimenticare questi momenti di preghiera personale e comunitaria? Tutto è stato dono del<br />

Signore. Ognuno di noi potrà fare l’esame di coscienza su come ha fatto tesoro di questi doni.<br />

Ci appresteremo poi ad iniziare l’anno pastorale 2012-2013 con l’invito di Papa Benedetto<br />

XVI a vivere l’Anno della Fede alla luce del Battesimo ricevuto e nella memoria storica di<br />

quello che è stato il Concilio Vaticano II per la Chiesa di ieri, di oggi e di domani.<br />

Il tempo estivo con le sue molteplici iniziative di feste frazionali in onore della Vergine e del<br />

nostro Santo Patrono, San Lorenzo, i campi- scuola a Torrette, Mompellato, Città sul Monte<br />

di Crissolo, le varie gite, ci conceda di ritemprare il nostro spirito e di iniziare con animo rinnovato<br />

il nuovo anno pastorale.<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE<br />

Assemblea Diocesana per catechisti ed animatori<br />

TORINO - Chiesa S. Volto<br />

Don Mario<br />

3


4<br />

FESTA DI S. LORENZO<br />

Triduo in preparazione alla festa del Santo<br />

Martedì 7 agosto: pellegrinaggio a Chianale, alla Chiesa<br />

di S. Lorenzo e S. Messa.<br />

Mercoledì 8 agosto: salita a piedi da Becetto al Colle del<br />

Prete e S. Messa davanti al Pilone affrescato dalla pittrice<br />

Caterina Baretta.<br />

Giovedì 9 agosto: pellegrinaggio pomeridiano a Prato<br />

Guglielmo, alla Chiesa di S. Lorenzo e S. Messa.<br />

Venerdì 10 agosto<br />

Ore 10,30: S. Messa celebrata da Padre Giuseppe<br />

Caffaratto nella ricorrenza del suo 75° di ordinazione<br />

sacerdotale.<br />

Ore 20,30: S. Messa e Processione per le vie del Paese in<br />

onore del Santo presieduta da Monsignor Alberto Taveira,<br />

Arcivescovo di Belem (Brasile).<br />

FESTE FRAZIONALI<br />

SAN GIACOMO<br />

A Frazione San Giacomo il 25 luglio con S. Messa alle ore 21,00.<br />

ASSUNTA<br />

A Frazione Gemerello mercoledì 15 agosto con S. Messa alle ore 11,00.<br />

S. AGOSTINO<br />

A Frazione S. Agostino martedì 28 agosto con S. Messa alle ore 11,00.<br />

CUORE IMMACOLATO DI MARIA<br />

A Frazione Cappella Nuova domenica 26 agosto con S. Messa alle ore 11,00.<br />

NATIVITÀ DI MARIA<br />

A Frazione Babano domenica 2 settembre con S. Messa alle ore 9,00.<br />

NOME DI MARIA<br />

A Frazione Cappella del Bosco domenica 16 settembre con S. Messa alle ore 11,00.<br />

SAN MICHELE<br />

A Frazione S. Michele sabato 29 settembre con S. Messa alle ore 20,30.<br />

ABBAZIA DI S. MARIA<br />

DOMENICA 9 SETTEMBRE - FESTA ANNUALE<br />

Ore 10,45: S. Messa.<br />

In questa domenica non verrà celebrata la S. Messa in Chiesa parrocchiale.


AZIONE CATTOLICA: ASSEMBLEA DIOCESANA<br />

“Come può oggi l’Azione Cattolica contribuire all’annuncio del Vangelo in questo nostri<br />

tempo e nelle nostre città e paesi?”<br />

È stato questo il tema che ha guidato l’assemblea annuale dell’AC che si è svolta domenica<br />

4 marzo scorso a <strong>Cavour</strong>.<br />

L’assemblea è stata preceduta da un percorso formativo per i responsabili associativi. Durante<br />

il primo appuntamento, don Ferruccio Ceraioli, assistente del settore adulti di AC e preside<br />

della Facoltà teologica, ha proposto una riflessione alla riscoperta del Concilio Vaticano II a<br />

partire dalla “Dei Verbum”. Il cammino è proseguito con un incontro dal titolo “La Città e il<br />

territorio” con il Vicario generale don Valter Danna.<br />

Durante l’assemblea, infine, la riflessione è stata guidata da don Roberto Repole, assistente<br />

del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale e presidente dell’associazione teologi italiana,<br />

già delegato regionale dell’AC e attualmente presidente dell’associazione di Fossano.<br />

Ripartendo ancora una volta dall’approfondimento di alcuni aspetti del Concilio Vaticano II,<br />

don Roberto Repole ha invitato a riscoprire il valore del contributo dei laici alla vita della<br />

Chiesa, attraverso un ruolo che è di annuncio “nel mondo” della Parola di Dio ma anche di<br />

impegno a farsi portatori delle “cose del mondo” all’interno delle parrocchie. Da don Repole<br />

è venuto anche un forte invito a non aver timore della complessità di questo nostro tempo.<br />

Silvio Crudo ha invece ripreso alcuni aspetti costitutivi dell’associazione e del suo ruolo<br />

come esperienza di formazione di laici adulti nella fede.<br />

Laici che devono avere come obiettivo una costante tensione alla santità<br />

e che sanno certo mettersi a servizio delle esigenze parrocchiali,<br />

ma non esauriscono in questo il loro ruolo<br />

per l’evangelizzazione, cercando invece, come<br />

laici associati, di contribuire alla costruzione di<br />

un tessuto sociale e ad una elaborazione culturale<br />

che sia guidata dai valori del Vangelo.<br />

L’assemblea è proseguita con l’approfondimento<br />

di un nuovo atto normativo dell’associazione<br />

torinese in cui è stato inserito, con approvazione<br />

unanime, un impegno formale dell’AC<br />

torinese alla collaborazione strutturale con la<br />

Gioventù Operaia Cristiana.<br />

(da “La Voce del Popolo”<br />

11.03.2012)<br />

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COSA SIGNIFICA FARE LA CRESIMA?<br />

Significa CONFERMARE, cioè dire di sì, in modo consapevole e maturo, al nostro<br />

Battesimo. La Fede ricevuta in dono, come un piccolo seme, il giorno del nostro Battesimo e<br />

professata a nome nostro dai genitori e padrini, ora viene accolta responsabilmente come un<br />

cammino possibile anche da parte nostra che con questo segno esteriore facciamo pubblicamente<br />

la scelta di Cristo e della comunità cristiana.<br />

Significa sentirci maturi e responsabili verso Dio e i fratelli: la Fede in Gesù non è mai una<br />

cosa intima e personalizzata, ma è la scelta di servire il Signore nei fratelli, sentendo la comunità<br />

parrocchiale come casa nostra e inserendoci a pieno titolo in essa, coinvolgendoci in<br />

prima persona (le possibilità nella nostra parrocchia non mancano: dalla catechesi all’animazione<br />

in oratorio, al coro giovani…c’è solo l’imbarazzo della scelta!).<br />

Significa scegliere di vivere da figli di Dio, avendo il Signore come riferimento ultimo<br />

delle nostre scelte, cercando di camminare sulla strada che Lui ci ha indicato: la strada<br />

della fedeltà e dell’amore.<br />

Significa scegliere di correre nella vita insieme agli altri, che condividono i nostri stessi ideali,<br />

quelli del Vangelo.<br />

Significa no aver paura di avere bisogno degli altri fratelli per poter raggiungere la meta, ma<br />

anche essere disposti a fare la propria parte senza mai tirarsi indietro, anche quando la fatica<br />

si fa sentire.<br />

I cresimati<br />

RENDICONTO MESE MISSIONARIO<br />

Intenzioni S. Messe da destinare ai missionari = 696 Euro.<br />

Offerte varie (cene digiuno, vendita piantine, pranzo comunitario…) = 2.545 Euro<br />

così suddivisi:<br />

- 1.250 Euro a padre Testa per il progetto a Caracoli in Colombia;<br />

- 300 Euro inviati al Servizio Diocesano Terzo Mondo a Torino;<br />

- 995 Euro pro riscaldamento chiesa parrocchiale.<br />

foto Ruo Roch -<strong>Cavour</strong>


L’ARCIVESCOVO BRASILIANO<br />

ALBERTO TAVEIRA OSPITE DELLA PROCAVOUR<br />

È stata una lieta sorpresa quando, sabato 10 marzo, il<br />

Parroco Don Mario, ha accompagnato alla nostra Cena<br />

Sociale in Oratorio, Monsignor Alberto TAVEIRA COR-<br />

REA, Arcivescovo di BELEM in Brasile, a <strong>Cavour</strong> per<br />

amministrare il Sacramento della Cresima domenica 11<br />

marzo. Accolto dal Presidente Giancarlo Cangialosi,<br />

Monsignor Arcivescovo ha salutato cordialmente gli<br />

Ospiti, il Sindaco e le Autorità, e si è detto particolarmente<br />

lieto di poter partecipare ad un momento comunitario<br />

così significativo, ricordando le doti di accoglienza di tutti<br />

i cavouresi.<br />

PADRE GIUSEPPE CAFFARATTO:<br />

75 ANNI DI ORDINAZIONE SACERDOTALE<br />

Martedì 13 marzo, Padre Giuseppe Caffaratto, Missionario<br />

della Consolata, nella Casa di Alpignano in cui attualmente<br />

è ospite, durante la S. Messa delle ore 9,30 ha ringraziato il<br />

Signore per il dono del sacerdozio: 75° di ordinazione!<br />

Nato a <strong>Cavour</strong> il 2 agosto 1913, venne ordinato sacerdote<br />

a Roma nella Basilica di S. Giovanni in Laterano il 13<br />

marzo 1937.<br />

Padre Giuseppe, fin quando la salute glielo ha concesso, è<br />

sempre stato presente nella nostra comunità nel periodo<br />

estivo, in occasione della festa di San Lorenzo.<br />

La Vergine Consolata lo ricompensi della sua testimonianza<br />

di vita sacerdotale e missionaria, e lo accompagni sempre nel suo ministero di guida<br />

e di pastore. AD MULTOS ANNOS!<br />

DON GIUSEPPE GENERO:<br />

50° DI PARROCCHIA<br />

Don Giuseppe Genero, nato a <strong>Cavour</strong> il 10 marzo 1926,<br />

sabato 10 marzo scorso, con una solenne Concelebrazione<br />

Eucaristica presieduta da Monsignor Cesare Nosiglia, ha<br />

ricordato il 50° anniversario dell’ingresso nella Parrocchia<br />

di San Giovanni B. e Martino a Ciriè.<br />

7


8<br />

FATIMA: LEI PUÒ SALVARCI<br />

Sono stato invitato dal 14 al 18 maggio, quale animatore<br />

del Pellegrinaggio Mariano della Madonna di<br />

Fatima, a partecipare a Roma alla Conferenza mondiale<br />

su “Fatima: la nostra ultima possibilità”.<br />

È stato un incontro particolare perché mi ha messo in<br />

contatto con Vescovi indiani, del sud America e con<br />

tanti fedeli, soprattutto di lingua inglese.<br />

Sono stati presentati:<br />

- la necessità della devozione mariana di Fatima;<br />

- l’importanza della Consacrazione al Cuore Immacolato<br />

di Maria e i vantaggi spirituali che ne derivano.<br />

Mi sono reso conto, tra gli oltre duecento partecipanti,<br />

di quanto siano fondamentali la devozione mariana,<br />

la preghiera con la recita del S. Rosario, i pellegrinaggi<br />

parrocchiali e diocesani ai santuari mariani. Sono<br />

momenti che ravvivano la fede della nostra comunità.<br />

Noi abbiamo avuto viva esperienza lo scorso mese di<br />

luglio con la visita della Madonna Pellegrina di Fatima nella nostra chiesa parrocchiale e quest’anno<br />

nelle Cappelle frazionali e all’Abbazia di S. Maria.<br />

Maria, Madre della Chiesa, ci accompagni sempre nel nostro cammino.<br />

Don Mario<br />

LA VOSTRA GENEROSITÀ<br />

PRO RESTAURO ORGANO<br />

- In memoria di Ricca Maria ved. Brarda = 500 €;<br />

- In memoria di Rossetti Edoardo = 200 €;<br />

- Assemblea Diocesana di AC = 200 €;<br />

- Compagnia di San Giuseppe = 100 €;<br />

- Per il Battesimo di Bertone Pietro = 200 €;<br />

- In suffragio di Priotti Adolfo = 150 €;<br />

- In suffragio di Balangione Giuseppe = 500 €;<br />

- In suffragio di Cavigliasso Riccardo = 300 € (colleghe, ex colleghe ed alcuni alunni<br />

della figlia Angela);<br />

- in suffragio di Magnano Ernestina = 1.000 €.<br />

Lascito signora Tersilla SCALERANDI pro opere parrocchiali = 10.000 Euro.


PELLEGRINAGGIO IN SICILIA:<br />

28 aprile - 1° maggio<br />

Dal 28 aprile al 1° maggio si è svolto il viaggio primaverile in Sicilia, a cui hanno partecipato<br />

45 pellegrini provenienti da <strong>Cavour</strong> e paesi vicini.<br />

La Sicilia, chiamata dai Greci Trinacria, cioè isola a tre punte è bagnata da tre Mari: il<br />

Mediterraneo, lo Jonio e il Tirreno e ha oltre mille chilometri di coste, spesso incontaminate.<br />

La Sicilia, segnata dalla presenza dei popoli che l’hanno dominata, è un’isola tutta da scoprire,<br />

che sorprende ad ogni passo per la sua unicità e diversità dal resto d’Italia. A stupire è<br />

il gioco di contrasti, soprattutto quelli di un paesaggio che muta nello spazio di pochi chilometri,<br />

che passa da un mare trasparente a verdi lagune, da alte scogliere a spiagge bianchissime,<br />

da distese ordinate di fertili campi a brulli altipiani, da fitti boschi a oceani di lava.<br />

La nostra visita inizia da SIRACUSA: il suo fascino è legato alla memoria del mondo classico.<br />

Di quel periodo sono rimaste numerose testimonianze di grande interesse archeologico e<br />

turistico come il teatro greco, l’anfiteatro romano e le latomie, le cave di pietra da cui gli antichi<br />

ricavavano il materiale per costruire le loro città. Il nucleo originario di Siracusa sorge<br />

sull’isola di Ortigia che oggi è unita alla terraferma da un ponte. Ci spostiamo poi, per partecipare<br />

alla S. Messa, al Santuario Madonna delle Lacrime, l’ultimo in ordine di costruzione<br />

dei Santuari mariani della Sicilia, ma divenuto per l’enorme risonanza che ha avuto il miracolo<br />

della lacrimazione di una immagine della Madonna (nel 1953) uno dei più frequentati a<br />

livello internazionale.<br />

Il giorno seguente, al mattino, la visita a PIAZZA ARMERINA, uno dei centri archeologici<br />

più importanti della Sicilia per gli splendidi mosaici della villa romana del Casale, residenza<br />

patrizia, mosaici scoperti soltanto nel tardo Novecento. La città sorge su tre colli nell’area dei<br />

monti Erei, circondata da boschi di pini ed eucalipti, un’oasi verde nel riarso cuore dell’isola.<br />

Questa Villa è considerata la più importante testimonianza della civiltà romana in Sicilia.<br />

Nel pomeriggio, la sosta ad AGRIGENTO, con la visita alla Valle dei Templi.<br />

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È questo uno degli itinerari più affascinanti della Sicilia che si svolge in una cornice di straordinaria<br />

armonia tra natura e monumenti antichi, tra i grandiosi resti dell’antica colonia greca<br />

di AKRAGAS. In questo sito, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, i templi dorici<br />

del V secolo a. C. in tufo arenario splendono in un caldo color ambra, particolarmente acceso<br />

al tramonto, mentre in inverno e primavera il contrasto tra il colore delle pietre e il verde<br />

dei campi lascia il visitatore senza fiato.<br />

Il lunedì mattina ci spostiamo a PALERMO, città distesa in un’ampia insenatura della costa<br />

tirrenica ai piedi del monte Pellegrino, ai margini della Conca d’Oro, ricoperta di agrumeti.<br />

Dopo un giro panoramico in autobus del centro storico, nella città con un traffico caotico,<br />

smog, superaffollata… raggiungiamo MONREALE. Posta sulle pendici di un monte che<br />

domina la Conca d’Oro, la cittadina è nota per il suo magnifico Duomo di epoca normanna. Il<br />

sito era in origine occupato da un casale arabo, frequentato luogo di caccia dei re normanni, i<br />

quali vi costruirono un palazzo da cui trasse origine il nome Mons Regalis. La città divenne<br />

importante quando, nel 1174 Guglielmo II vi eresse la Cattedrale con annesso monastero benedettino.<br />

Nel centro della Cattedrale spicca la colossale figura del Cristo benedicente accompagnata<br />

dalla scritta Pantocrator (onnipotente) che sovrasta la Madonna con il Bambino.<br />

Nel pomeriggio raggiungiamo CEFALU’, uno dei luoghi più attraenti dell’isola. Con una<br />

passeggiata lungo mare ci inoltriamo nel centro storico per visitare la Cattedrale, una splendida<br />

costruzione normanna, eretta a partire dal 1131 per volere di Ruggero II, come simbolo<br />

duraturo e monumentale del cristianesimo trionfante sugli arabi.<br />

L’ultimo giorno è dedicato a TINDARI, uno dei più importanti centri religiosi della Sicilia,<br />

meta privilegiata dei pellegrini per il suo gigantesco Santuario della Madonna, situato in una<br />

incantevole posizione su un promontorio, a picco sul mare. La statua che si venera, la<br />

Madonna Bruna, così chiamata per il colore scuro dei volti della Vergine e del Bambino, si<br />

dice sia stata trasportata, all’epoca dell’iconoclastia, dall’Oriente. In questo Santuario, don<br />

Mario concelebra la S. Messa.<br />

Il pranzo dell’ultimo giorno avviene a TAORMINA, città che sorge su una terrazza del monte<br />

Tauro, a circa 200 m. di altezza.


È RITORNATA LA MADONNA DI FATIMA<br />

Pellegrina nelle Frazioni e Abbazia S. Maria<br />

dal 27 maggio al 3 giugno 2012<br />

La Madonna Pellegrina di Fatima è ritornata<br />

a <strong>Cavour</strong>. Dal 27 maggio al 3 giugno le<br />

Frazioni del Paese hanno avuto la grazia di<br />

ricevere la visita della Bianca Signora.<br />

Questo, grazie all’interessamento di<br />

Monsignor Diego Bona, Vescovo emerito di<br />

Saluzzo e attuale responsabile del<br />

Movimento Mariano di Fatima, di don<br />

Vittorio de’ Paoli, Assistente spirituale<br />

dell’Apostolato Mondiale di Fatima e del<br />

Comitato organizzatore per l’accoglienza<br />

della Madonna Pellegrina di <strong>Cavour</strong>.<br />

Considerata la positiva e fruttuosa esperienza<br />

del luglio scorso, che aveva visto una larghissima<br />

partecipazione di pellegrini, si è<br />

pensato di riproporre la “Peregrinatio<br />

Mariae”, estesa questa volta, però, alle<br />

Frazioni del Paese e all’Abbazia di Santa<br />

Maria che aveva accolto trionfalmente l’effigie<br />

della Madonna al Suo atterraggio dall’elicottero<br />

la domenica 3 luglio 2011.<br />

La sosta della Bianca Signora di Fatima non era prevista a <strong>Cavour</strong> in questo anno 2012, anzi<br />

nella settimana dal 27 maggio al 3 giugno era programmata in una Parrocchia di Milano.<br />

Considerata la presenza del Santo Padre Benedetto XVI a Milano per il VII incontro mondiale<br />

delle famiglie, don Vittorio de’ Paoli ha suggerito a don Mario Ruatta l’accoglienza del<br />

simulacro nella nostra Parrocchia, proposta che è stata subito accettata.<br />

Domenica 27 maggio la statua della Madonna di Fatima è stata accolta trionfalmente a<br />

Frazione Cappella Nuova. Dopo una breve processione ha raggiunto la Chiesa frazionale,<br />

dove Monsignor Giuseppe Guerrini, Vescovo di Saluzzo ha presieduto la S. Messa delle ore<br />

21,00, concelebrata da don Mario e da diversi sacerdoti, tra i quali don Vittorio de’ Paoli. È<br />

proseguita l’Adorazione Eucaristica notturna.<br />

Lunedì 28 maggio la statua è stata trasferita a Frazione San Giacomo. In questa Cappella<br />

celebrazione Eucaristica alle ore 15,00 e preghiera personale.<br />

Dopo una breve sosta a Villa dei Tigli, per la recita del S. Rosario e la S. Messa, ha raggiunto<br />

la Frazione Gemerello per la celebrazione Eucaristica delle ore 21,00.<br />

Martedì 29 maggio S. Messa a Gemerello, quindi trasferimento a San Michele con S. Messa<br />

alle ore 15,00. Poi da San Michele a Babano. Celebrazione Eucaristica alle ore 21,00. Il giorno<br />

successivo, Mercoledì 30 maggio dopo la S. Messa delle ore 10,00 alla Frazione e l’incontro<br />

riservato ai ragazzi delle scuole medie nel pomeriggio, la statua è proseguita per<br />

Cappella del Bosco.<br />

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Giovedì 31 maggio, anche qui, S. Messa alle ore 9,00 e incontro nel pomeriggio per i ragazzi<br />

delle scuole elementari. In serata, trasferimento a Sant’Antonio e celebrazione Eucaristica<br />

alle ore 21,00 nella ricorrenza della Festa di Nostra Signora.<br />

Venerdì 1 giugno dopo la S. Messa alle ore 9,00, trasferimento a Sant’Agostino. In questa<br />

Cappella frazionale, alle ore 16,00 la Santa Messa presieduta dal Vicario Generale della<br />

Diocesi di Saluzzo Monsignor Franco Oreste dedicata agli anziani.<br />

La statua è rimasta a Frazione S. Agostino fino alle ore 14,00 di sabato 2 giugno.<br />

Sabato 2 giugno, nel pomeriggio, trasferimento da Sant’Agostino all’Abbazia di Santa<br />

Maria. Alle ore 21,00 Santa Messa festiva all’Abbazia di Santa Maria celebrata da Don<br />

Carlo, Maestro dei Novizi di Pinerolo, dedicata ai giovani.<br />

Domenica 3 giugno alle ore 8,00 - 10,45 - 16,00: Sante Messe.<br />

DOMENICA 27 MAGGIO 2012<br />

S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE<br />

foto Ruo Roch -<strong>Cavour</strong>


CRESIMANDI IN FESTA<br />

Incontro a Torino dei cresimandi con il Vescovo<br />

della diocesi di Torino Mons. Cesare Nosiglia<br />

I cresimandi nati nel 1999 che da 2 anni si stanno<br />

preparando per ricevere il dono di questo<br />

importante sacramento hanno accolto l’invito del<br />

vescovo di Torino Cesare Nosiglia alla partecipazione<br />

a “CRESIMANDINFESTA 2012”.<br />

Dopo un pomeriggio di giochi e animazione al<br />

parco Ruffini il vescovo ha accolto i 2000 ragazzi<br />

della diocesi nel PalaRuffini e ha rinnovato ai<br />

giovani l’augurio di vivere una vita piena e ricca<br />

di valori e di fede.<br />

La virtù su cui i ragazzi sono stati invitati a riflettere<br />

è stata la FORTEZZA.<br />

Nel cammino di preparazione sono stati proposti 5 modelli di persone che hanno ricevuto e<br />

sviluppato il dono della fortezza:<br />

- LEONARDO MURIALDO;<br />

- DON BOSCO;<br />

- GIUSEPPE ALLAMANO;<br />

- GIOVANNA MOLLA BARETTA;<br />

- PIERGIORGIO FRASSATI;<br />

Durante l’incontro sono state portate sul palco le immagini di questi santi e attraverso preghiere,<br />

riflessioni, canti e danze i ragazzi hanno potuto vivere un pomeriggio in amicizia e<br />

con la partecipazione di questi ospiti speciali.<br />

Le catechiste<br />

“Dalla voce dei ragazzi”:<br />

“Noi cresimandi il 26 maggio 2012 siamo stati presso il parco Ruffini di Torino dove ci hanno<br />

accolto i giovani del CSI e dell’ACR con numerosi stand dove ci potevamo divertire con altri<br />

ragazzi che stanno continuando, come noi, il percorso<br />

verso la confermazione.<br />

Più tardi, ci siamo recati al palazzetto dello sport<br />

dove abbiamo accolto calorosamente il Vescovo<br />

Mons. Nosiglia che ci ha narrato la vita e le opere<br />

che hanno compiuto per essere uomini e donne<br />

d’esempio nella vita di tutti i giorni i 5 personaggi-chiave<br />

di questo incontro: Beato Giuseppe<br />

Allamano, Gianna Beretta Molla, San Giovanni<br />

Bosco, Leonardo Murialdo, Piergiorgio Frassati”.<br />

Primo Fabrizio<br />

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14<br />

CORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO<br />

Sono state 20 le coppie che nello scorso mese di Marzo hanno preso parte al corso per fidanzati<br />

organizzato dalla Parrocchia di San Lorenzo Martire. Un gruppo di persone che inizia un<br />

percorso insieme, pieno di aspettative ed emozioni.<br />

A guidarli, Renato e Caterina con tanti anni di matrimonio alle spalle. Il clima è sereno: sembra<br />

subito di fare un incontro in una grande famiglia e a poco a poco, il gruppo inizia a sciogliere<br />

il febbrile imbarazzo e a fare amicizia. Persone e storie diverse con un unico scopo<br />

comune: la preparazione alla vita matrimoniale. Le tre domeniche sono trascorse veloci, come<br />

una giornata tra amici che si conoscono da tempo. A mano a mano, ognuno ha espresso i propri<br />

dubbi e le incertezze. Ciascuno si è confrontato sui temi importanti, ma al tempo stesso<br />

problematici della vita di coppia.<br />

È stato un modo sano per riflettere su tutto ciò che ognuno ha dentro di sé e che a prima vista,<br />

può sembrare scontato; in realtà non è stato poi così semplice mettere a nudo la propria anima<br />

davanti ad altre persone ed elevare ad un livello maggiore, una discussione, che in precedenza<br />

era propria solo della coppia. Renato e Caterina, con la collaborazione della figlia Enrica<br />

e del marito Marco e la partecipazione di Don Mario ci hanno aiutati con semplicità ad affrontare<br />

temi profondi e di grande importanza come l’eventuale arrivo dei figli o la gestione del<br />

lavoro all’interno della nuova famiglia.<br />

Ci sono stati momenti di gioco e momenti di assoluta serietà, allietati dalla possibilità di lavorare<br />

in gruppo e di ravvivare i momenti conviviali. A tal proposito, ringrazio di cuore tutti voi<br />

che ci avete permesso di vivere questa fantastica esperienza che è servita a rafforzare il rapporto<br />

della coppia e che con grande spontaneità ci ha permesso di confrontarci tra di noi, ma<br />

anche di condividere con il gruppo problemi ed esperienze comuni. Grazie per averci guidati<br />

in questo meraviglioso cammino che ha saputo donarci grandi consigli da seguire per la<br />

nostra vita insieme.<br />

Sonia e Daniele


SORELLA MORTE<br />

Sorella morte. Così la chiamava il grande San Francesco<br />

d’Assisi.<br />

Effettivamente, in questo primo semestre dell’anno 2012, sorella<br />

morte ci ha portato via ben 50 fratelli e sorelle della nostra<br />

comunità, di diversa età.<br />

La morte resta sempre per le nostre famiglie un fatto sconvolgente<br />

che ci fa riflettere sul senso della vita, come dono di Dio<br />

da vivere con responsabilità e servizio. Ma la morte per noi cristiani<br />

è l’incontro finale con il Signore, è restituire a Lui quello<br />

che abbiamo ricevuto. La morte è anche l’incontro con tutti i<br />

nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nella Casa del<br />

Padre e nella comunione dei Santi.<br />

A che serve la nostra vita se non ci conduce a questo incontro?<br />

Ogni fratello e sorella che ci ha lasciato è un invito a pensare al<br />

senso della vita e a viverla secondo l’esempio che essi ci hanno lasciato. Quindi, facciamo<br />

anche noi tesoro di questi numerosi appuntamenti a cui siamo stati chiamati nei mesi scorsi.<br />

UN RICORDO DEL SINDACO NICO BORGNA<br />

Nico Borgna era un grande trascinatore e combattente. Pochi sanno che da giovane fece anche<br />

il pugile, poi il partigiano, ma non un partigiano di retrovia ma uno di quelli che il nemico lo<br />

combatté in prima linea nelle SAP. Il suo senso di libertà lo condurrà ad altre battaglie politiche<br />

in prima linea nelle file della DC degli anni ‘50 e ‘60. Ma proprio in quelle battaglie<br />

politiche è emerso che il suo essere stato partigiano gli aveva insegnato ad esserlo per gli ideali<br />

e non per le fazioni.<br />

Non era “fazioso” Nico. Negli anni ’60 a <strong>Cavour</strong>, il paese era diviso fra guelfi e ghibellini,<br />

fra bianchi e neri, a causa di scontri politici. Lui, pur schierandosi, seppe tenere la barra dritta<br />

tanto da farsi scegliere come Sindaco proprio per il suo equilibrio, e la sua capacità di essere<br />

“super partes”, anche all’interno della stessa Democrazia Cristiana.<br />

Fu eletto Sindaco il 26 dicembre 1964 a capo di una Giunta che comprendeva la DC e la Lista<br />

dell’ex Sindaco Rivoira. Dal 1965 al 1972 (tanto rimase in carica passando poi il testimone<br />

al Prof. Boyer per incompatibilità con il sopraggiunto incarico di Medico Veterinario della<br />

sanità pubblica). I suoi metodi molto concreti e poco burocratici andavano sempre al cuore<br />

dei problemi: ampliò ed asfaltò strade di collegamento con le principali frazioni, realizzò l’acquedotto<br />

comunale e la fognatura pubblica, portò il gas nelle case di <strong>Cavour</strong> che fu tra i pochi<br />

ed i primi paesi del Piemonte ad avere una conduttura sotterranea. Realizzò sia la nuova<br />

Scuola Media che il nuovo edificio delle Elementari.<br />

Seppe essere un trascinatore: con il suo carattere affabile coinvolgeva anche i giovani per i<br />

quali fece costruire “in economia” i primi campi da tennis, il primo locale moderno e chiuso<br />

dell’Oratorio (in corrispondenza dell’attuale sala giochi) stimolò la Proloco di cui era stato<br />

co-fondatore aiutandola a realizzare i primi “carnevaloni” cavouresi con tanto di “expo” (un<br />

piccolo Tuttomele in anteprima).<br />

15


16<br />

In quegli anni seguivo l’Amministrazione per conto dell’ECO del CHISONE: mi adocchiò e<br />

mi convinse ad entrare con lui in lista nel 1970: fui eletto, (con un altro “quasi giovane”,<br />

Giovanni Fassi), in mezzo a tanti “senatori”, nonostante fossi appena maggiorenne, e da quel<br />

momento iniziarono i miei “guai”.<br />

In realtà una scuola di vita, come ha ben ricordato il Sindaco Bertone al Suo funerale, NICO,<br />

conoscendo profondamente il suo paese ed i suoi concittadini ti costringeva, come amministratore,<br />

ad ascoltare tutti, a sentire i bisogni di tutti, a cercare di dare una soluzione ai problemi.<br />

Ma non si limitava a subire passivamente le richieste, le anticipava, e le affrontava<br />

(cosa che continuò a fare anche quando diventai Sindaco io: se sentiva di qualche problema<br />

sul territorio, mi chiamava, me lo segnalava, e se, necessario, me lo risollecitava).<br />

Non sempre poteva accontentare tutte le esigenze: allora parlava, spiegava. Non si nascondeva<br />

dietro al “politichese”: lo trovavi in campagna, in piazza, o nel bar della suocera Signora<br />

Ugo, ma lo trovavi sempre. Voglio ricordare quegli anni dal 1965 al 1972 come un periodo<br />

molto bello, pieno di entusiasmo: prima in Proloco e poi in Amministrazione: sentivamo in<br />

lui una guida carismatica che non se la “tirava” ma ci stimolava a lavorare per il paese, tirando<br />

fuori dal cilindro una soluzione per ogni esigenza, ma anche un Sindaco severo che non si<br />

accontentava delle parole ma voleva sempre fatti concreti, un “maestro” insomma, al quale<br />

dobbiamo molto (anche per l’apporto discreto ma significativo che ha dato negli anni 70/80<br />

a pacificare definitivamente il paese) ed al quale oggi chiedo scusa per questa pagina un po’<br />

celebrativa, per la quale Lui, schietto ma schivo, da lassù si arrabbierà moltissimo, ma - come<br />

ha sempre fatto - gli passerà subito e non serberà rancore.<br />

CIAO NICO!<br />

Giulio Brarda<br />

già Sindaco di <strong>Cavour</strong>


IN MEMORIA DELLA GIOVANE SARA<br />

Giovedì 10 maggio ’12<br />

In un soffio sei volata via. Tesoro caro, lo sai che mamma e papà avrebbero dato la loro vita<br />

con tutto il cuore al posto della tua e sai in quale vuoto incolmabile sarà ora la nostra. Almeno,<br />

se così era scritto, avremmo tanto voluto tenerti la mano in quel momento, dirti di non aver<br />

paura, che eravamo lì e, ti avremmo accompagnata fin dove ci sarebbe stato concesso. Invece<br />

sei dovuta partire da sola, in un giorno qualunque, senza neanche un abbraccio, una carezza,<br />

un saluto. Chica, dolce Chica, quanto ci mancherai! Ma tu questo lo sai.<br />

Quanto strazio ogni mattino, veder sorgere il sole, cercarti intorno e non ritrovarti in nessun<br />

luogo; dunque attendere la sera con le sue lunghe ombre che preannunciano il buio e il dolore<br />

senza luce, nell’attesa di un sonno verso un nuovo giorno, ancora senza di te.<br />

Ad ogni nostro passo ci sarà qualcosa che ci ricorderà di te e che non sei più qua con noi; anche<br />

gli oggetti più insignificanti riacutizzeranno la disperazione della realtà. La medesima realtà ci<br />

farà proseguire il doloroso cammino e spesso desidereremo sia il più breve possibile; ma poi<br />

terreno salda sulle spalle la nostra croce e andremo fin dove è scritto noi si giunga.<br />

Scusa tesoro caro per questi piagnistei. Lo sappiamo che ora tu godi di una pace che è Amore<br />

perfetto e pur nella nostra fragilità e imperfezione terrena vorremmo dire a chiunque ti ha<br />

amata, che noi li amiamo con tutto il cuore ed è tutto ciò che conta, poiché non vi è dubbio<br />

che l’unico scopo di questo nostro passaggio sulla terra sia proprio quello di capire e perfezionare<br />

l’Amore. Non porteremo null’altro con noi.<br />

Ci dispiace tenera, fragilissima Chica, lo diciamo in questo luogo sacro, sia così difficile “non<br />

giudicare” e tu lo sei stata, pur nel rispetto di un diritto di cronaca, senza conoscerti, senza<br />

sapere nulla di te. Ma credo che Gesù quando ha detto “ama il prossimo tuo come te stesso”,<br />

volesse proprio rimarcare quant’è difficile amare se stessi quanto basta per almeno avere<br />

compassione del prossimo. Ma stai tranquilla, lo sappiamo che ora nulla può turbarti; la<br />

memoria è dei vivi. Noi, conoscendoti, volevamo solo rassicurarti che perdoniamo colui di<br />

cuore, poiché nulla come la morte di un figlio fa sentire quanto immensamente noi tutti siamo<br />

fragili. Come disse Gesù “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.<br />

Volevamo ancora dirti una cosa. Tu recentemente sei stata a Lourdes e poi da lì a pochi giorni<br />

ti sei addormentata. Quanti, fra quella moltitudine che quotidianamente si reca colà, lo fa<br />

per continuare a vivere, per guarire da terribili malattie o semplicemente pregare.<br />

Ti ricordi quanto amavi il film di “Marcellino pane e vino?”. Quando eri piccola volevi vederlo<br />

sovente, per poi tutti insieme, commuoversi, alla fine. Ed ecco, noi abbiamo pensato che<br />

spesso i miracoli sono imperscrutabili e forse il miracolo è davvero avvenuto, ma nella nostra<br />

umile condizione umana non ci è dato che assaporarne il dolore.<br />

Ma ora va, prosegui il tuo cammino, senza voltarti indietro, sappiamo che ora sei in pace e<br />

vai verso la luce. Non preoccuparti per noi. Il dolore sa anche essere dolce e sicuramente noi<br />

ti ameremo più perfettamente di quanto mai siamo stati capaci di fare. Volevamo solo dirti<br />

questo oggi perché tu non ti angustiassi troppo per noi.<br />

Arrivederci Amore, noi ce la faremo, sappiamo che il tempo è relativo, che per ognuno di noi<br />

fra un soffio sarà l’eternità.<br />

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18<br />

L’INCONTRO DEL PAPA A MILANO<br />

CON LE FAMIGLIE DI TUTTO IL MONDO<br />

Dal 29 maggio al 3 giugno a Milano si è svolto il VII Incontro mondiale<br />

delle famiglie, a cui hanno partecipato e si sono confrontate<br />

migliaia e migliaia di persone sul tema: “La famiglia: il lavoro e la<br />

festa”. E Papa Benedetto XVI, nel “giorno del Signore”, domenica 3<br />

giugno, ha concluso l’evento con una solenne S. Messa davanti a oltre<br />

un milione di persone nel parco di Bresso. Una grande celebrazione di<br />

festa. Proprio come deve essere quel giorno. Family 2012 non poteva<br />

concludersi meglio. Solo il tempo della “vera” festa restituisce senso,<br />

gusto e bellezza al lavoro e alla famiglia.<br />

L’armonia tra i tempi della festa, della famiglia e del lavoro è essenziale. Così si recupera la<br />

dimensione più umana del vivere, anche nella società. Le persone non sono numeri, tanto<br />

meno oggetti, da programmare per i consumi, o da valutare secondo la loro capacità di produrre.<br />

Così le famiglie si aprono a nuove relazioni contro la tentazione egoistica di chiudersi<br />

in se stesse. Il “tempo liberato” è il tempo delle attività “nobili” da dedicare non solo a se stessi,<br />

ma anche agli altri, nella solidarietà. Non è tempo “vuoto” o della noia, da riempire comunque,<br />

con insani divertimenti o sballi da fine settimana.<br />

Gli uomini e le donne del nostro tempo provano la fatica del difficile equilibrismo per conciliare<br />

vita e lavoro, quando il lavoro ce l’hanno. Perché, oggi, sono drammaticamente colpiti<br />

dalla sua mancanza, o dalla sua precarietà. Anzi, la precarietà è la “cifra” dei nostri giorni e<br />

di ogni cosa, dal lavoro agli affetti, ai legami tra le persone.<br />

Tutto è “liquido”, inaffidabile, come la sabbia su cui lo “sciocco” costruisce la propria casa.<br />

E la festa, invece, è l’occasione favorevole per dare consistenza alla realtà, per riscoprire che<br />

la vita è dono, tempo da donare e da ricevere gratuitamente. Così, il valore dei gesti, delle persone<br />

e delle cose non si misura dal prezzo o dall’efficienza, ma sgorga dalla gioia delle buone<br />

relazioni e dalla contemplazione della bellezza.<br />

I cristiani, poi, nella festa fanno “memoria” del “giorno del Signore”, la domenica, non<br />

come ultimo giorno della settimana, ma come il primo che illumina gli altri. E dà la forza<br />

per affrontare le difficoltà della vita. Un giorno da riscoprire, nella gioia, un giorno di cui non<br />

si può fare a meno. “Non possiamo vivere senza la Domenica” dicevano i martiri di Abitene,<br />

prima di affrontare il martirio sotto la persecuzione di Diocleziano.<br />

La sete di felicità dell’uomo d’oggi non potrà spegnersi senza confrontarsi con il grande dono<br />

dell’amore famigliare. E con la grande responsabilità di un lavoro vissuto a servizio del creato<br />

e degli altri. Ma, soprattutto, con l’esperienza del “tempo della festa”. Come diceva S.<br />

Agostino: “L’anima mia è inquieta finché non riposa in te, Signore”.<br />

Dal settimanale “Famiglia Cristiana”


DAI REGISTRI PARROCCHIALI<br />

Rinati alla vita cristiana…<br />

Iovino Pietro;<br />

Bellion Giacomo;<br />

Giacomazzi Roberto;<br />

Degiovanni Arianna;<br />

Nardellotto Iris Maria;<br />

Uniti dall’amore del Signore...<br />

Abbà Camilla Chiara Luce;<br />

Sobrero Giorgia;<br />

Rotarita Melania;<br />

Martin Viola;<br />

Buzzoni Federico;<br />

Chiamati alla vita eterna…<br />

Arduino Piera ved. Barotto di anni 89;<br />

Daglia Serafina di anni 88;<br />

Amparore Antonio di anni 84;<br />

Nay Maddalena ved. Alberto di anni 86;<br />

Borgna Domenico di anni 91;<br />

Chianale Paolo di anni 81;<br />

Bruno Franco Margherita ved. Fenoglio di anni 77;<br />

Ughetto Cesarina ved. Bruno di anni 90;<br />

Lucarelli Anna Maria ved. Campra di anni 84;<br />

Barotto Maria in Caffaratto di anni 86;<br />

Priotti Adolfo di anni 83;<br />

Vanzetti Margherita ved. Biei di anni 90;<br />

Caffaro Esterina ved. Davicino di anni 78;<br />

Cavigliasso Riccardo Bartolomeo di anni 94;<br />

Caffaratti M. Teresa ved. Baù di anni 84;<br />

Galosso Domenico di anni 76;<br />

Boeris Alfredo di anni 84;<br />

Berardo Valentino di anni 45;<br />

Odetti Bartolomeo di anni 88;<br />

Marchisone Caterina ved. Davico di anni 86;<br />

Fino Rosalba in Vagliengo di anni 53;<br />

Bertinetto Sara di anni 25;<br />

Coero Borga Antonio di anni 76;<br />

Malerba Salvatore di anni 74;<br />

Chiappero Adriano di anni 74;<br />

Imberti Pietro di anni 80;<br />

Gontero Giuseppe di anni 81;<br />

Arena Adriano di anni 88;<br />

Morina Maria ved. Fenoglio di anni 93;<br />

Baretta Lina in Frairia di anni 75;<br />

Chiri Maria di anni 54.<br />

Cerutti Cristian<br />

Frison Sebastiano;<br />

Martinengo Federico;<br />

Rolando Alessia;<br />

Mattalia Lorenzo.<br />

Oggero Corrado e Castagno Simona per il matrimonio celebrato il 9 aprile;<br />

Bertinetto Dario e Giustetto Simona per il matrimonio celebrato il 13 maggio;<br />

Fresco Giorgio e Pipino Chiara per il matrimonio celebrato il 16 giugno<br />

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