il pensiero negativo - 03.pdf - Rocco Artifoni

La terra de]ltuomo.
!'i,fi. fiducia irella vita se nnfè andata: è la vita stessa che e d.ive4
tata probleman Non si creda, però, che con tutto qriesto si sia diventati
necessariamente defle pei'.sone tctre! Et possì-bile anco-ra lta
rncre stessc della vita, - soltanto si ama in uyr rnoclo diverso. Er l-rJ.
more Per una donna che ci crea dei Cubbi". " La seduzioyie dj_ tutto
quantc è pi:oblematicc, la gioia clcl-Ia )( ò però in tali uornini pi.ù -t_
tcllettual-i, Più intellettual-izzatt, troppo grarrCe pcr noyÌ scppcllii'C
colnc una sp]sndida -f iamma tutte Ie angustic dcl problcmatico, t..r1;
ti i pericoli delltinsicurezzz\, perf ino la gelosj-a clel-lrinnanora+,o,
rrlo'. sappiano una nuova felj_c'ità".,ir (C.S. .. p;).
Zarathustra, nel capitolo intitol-ato rrpr'irna ch.e i1 sole aseencla,?,
dice: rîPer caso î -- questa è l-a più antica nobiltà clel mondo, che io
ho restituito a tutte le cose, io le ho redente dalltasservijîentó al
1o scopo, QlLesta libertà e serenità celeste io ltho posta come azzut
ra campana su tutte le cose, quando insegnai chc, sopra di roro e
n^a fr^È E /\ ,l -.i
pet ruezzo a] loro, narr vi è una rvolontà eternat che * vogiia'r" (z *
rir). E prosegrulc! "Oh, cielo su.Ji rne, tu puro! Alto! Questa è l-cr.
!:r::1.,r. tua purezza., che non ci siano un ragno eterno e ragnatele et.:.
.lC ti .
",ccostiamo qr-ri un passo sul nichil-ismo: ,tIn queste sc?tso ir nichiri
Eliio, colile negazione di u:r mondo vero, di un essere, potrebbe risuria
I'e un modo cii pensare divino" (F.p. 9r41)"
Diventa qui- chiaro come Nietzsche c1al nichilismo passívo pervenga al
nlchilismo attivo. Dalla d.ebolezza Ci chi subj-sce negativamente e
passivanente gli eventi, alla fcsrza cli chi si libera attraverso dr
''\:5 ^^^-ì
l- o
-\
urMrlle sentieri vi sono ncn ancora percorsi; mille salvezze e isole
nascoste del1a vita"" Inesaurito e non scoperto è ancor sempre Ituornc
e la tema de11ti191y19rr " (Z - I).
',t..'
I a propos ito dg1l r rrumanità del1t awenirert Nietzsche scrive: ,,ques tc
dovrebbe avere come risultato una -telicità, che -Finora lruomo non ha
mai conosciuto: la felicità di un dio colmo d.i potenza e dramorcn d i
lacrime e di riso, una felicità che, come il sole alla serao non si
stanca di e-Sfondere doni della sua riccttezza inestinguibile e li sper
ge ne1 mare' e come il sole, soltanto allora si sente assolutamente
ricca, quando anche iI più povero pescatore rema con un remo dtoroi
îr,aafa
^^'^!i*- Qucsr-o senElmento divino si chiamerebbe allora * umanità!"(G.s. 337) "
il Za}athustra può dire:ttE que1lo che avete chianrato mondo, deve ancg_
ra essere da voi creato: esso deve diventare la vostra ragione, la
vostra immagine, Ld vostra volontà, il vostro àftors!rr (z - rr),
16 *

ji:illE DilLLA q{X?AFISIC/i
Î{lìî1ii .----. ..n,r 1 ana -:.-- *-vJerc Cotl ra.ttenzj_one
:rIr- ídol.i'f Cal titolo: ,rcome il
\rrl I I lt
'îStorig di; un,errore : .
11 tempo deltruomo socratico è
It
5t-nl_Io (n..J.
Ora osate esscre uomini tragici:
glacche sarete libcrati.
(F. Nietzsche - l{.î. 20)
,-l r '. : -1.' l- l
il celebre' passo clel "Crepuscolo de
f mondo veror -f inì pcr diventare -ta
1i Ii mondo.veror attingibiLe da1 saggio, dal pio, ,da1 virtuoso,
* eqli live in esso, ltri stesso è questo mondc, (ta -torma prr!.
a:rtica dellt idea, relativanrente intelligente, sempli-ce, p*.rr.u
si'/a. Tras,crizione' delLa:tesi r rorr platone, sono ra veri_tàr ).
2) rl mondo veror p€r il momento inattingibiler ilà promesso aL
saggio, à1 Pio, al virtuoso (tat peccatore cite *fà peni{eiri".r) .
(P:rogresso clcll-ri.d.ea: essa cliventa più sottile, piu capziosa,
Pii'ì.iyra-f.terrabi1e-c1iventad,onna,Sicz:isttanízza..')i
.t:
3)' 11 mond.o vero, . inatt_ingrbile, indJ-mostrabile, inpromcttíb1-re,
ma già in quanto pensato una consolazloner urr onnrigor Lrl,r il;.
rativo.' {rn fondo l-ranticc soler flè attraver"o,r,1*nni.o'.-s".i;i
cismo; ltidea sublimata, pallid.a, nordica, :..c,.r:_gsbe"àt".i. "-=
4) 11 'mondo vero - inattingibile. !omunqr.r." *or, ".ggiunto. E in quag
to nolr raggiunto, anche'sconosciuto" Di, consbguenza nepprLre consolante,
salvifico, vincor-ante; a che ci potròbbe vinc;i;il à".f
cosa di sconosciuto? e f . (Clrigio mattino, pri-mo sbadiglio d.ella
ragJ.i:ne. Canto del gal1o cle1 positivismo), :
r) rr rrngnoo v€ror -.1.trnridea, che non serve a niente, *"ryrr**o:p1..'.
vincolante - untidea d.ivenuta inutile'e super-0ru-a,, qulncli *ttiiau.
r-^raFrrtrr-r' 49qLga eliminiamolal (Gior^no,chiaro; prima colazionel ritorno
iiel bon sens e de1la serenirà; platon;';.;;; ài-"";s;;;; ;;;;;"
,
incliavolato di tutti gfi spiriti liberi). ' ,
5) '"'oo'.mo to'rto cri mezzo il mondo vero: 'q,r.r* *orroo ci.è rimastc?
Forse quetlo apparent-é? .., l4a no! col nondo vero jlroi"*"'^"it-i:
nato anche quel1g apparente!, (Mezzogiorno;, mbrnento d.ellromo-ra più
cortal f ine. del lunghissimo e*ore; apqgeo dellt"ru"iia; iNóip'it
ZA..[ìA?FIUSTrtq) ,'r
,- , it
4n
tl

:luesta rrsequenza't della 'tstoria di un erroreîr, che potremmo anche
c.iranare îrstoria de1la metaf isica't, ci è gíà abbastanza comprensi.-.:'.,
l.' riraz'ìe a riitant6 dettO f inOfa,
r rn:rinnr rur!\-, }/vr ^^m.), \ delinearla meglio: aI primo gradino di talc stori;'.
lretzsche Pone Platone. In particolare il Socrate dj- Platone. Già
jil. l'1"T" si legge: "Socrate è i1 prototipo dellrottimister teoretico
cf,i{2, con la menzionata fede nelI!attingibilità deJ.la natura clel-le
cose, concede al saPere e alla corloscenza la forza di una medicina.L
:.rivcrsalcir. (N. T, 15) .
.'iscol-ti-amo dilettamente Platone: re dirai alto e forte che non sa-i
colte al trimenti una data cosa si generi se non in quan'[o viene a
peltccj-pare Ci quella csscnzialc realtà che è propr.ia di quel-la c1aia
i,iea di cui c.l_la partecipa,r (r.,ed. 1o1 c).
ciò è iiiolto clriaro nella 'tlogica't di l{egel! !rLa mataf isica (.. " )
rrt-ficva per base che quello, che per mezzo del pensj-ero si conosce
ilcllg cose e ne1le cose, -Fosse i-t solo veramente vero che le cose
:acchiudcssercrr. E prosegu3: 'rr1 vero, per qucll-a metaf isica, non
erai:ro q.uiirdi- le cose nella loro immediatezzar fl& soltanto le cose
clevate nella -0orma del pensiero, Iè cose come peilsaren"
La subli-me iltusione
lit:lla filosofia di Flatone, ossia alla fonte * seconclo Nietzsche *
ticll-a meta-fi-sica occidentale, 1a separazione tra mond.o e sopramoncll
(ci-oè tra -0isica e mata-tisica) è assotutamentc posta.
Si tratta - clice Nietzsche - di rturra profonda id.ea illusoria cire
venne a1 mondo per Ia prima volta nella persona c1i Socrate, ossia
quellrincrollabile -tede che it pcnsierc giunga, seguend.o il f iic
conduttore della causalità, f in nei più pro-tondi abissi dellressere ,
e che il pensiero sia in grado non solo di conoscere, ffa addirittr.r*
ra di correggere, lressereil. (t't"T.t5).
E Î'iietzschc de-fini-sce questa urpro-fond.a idea illusoriau, come 'rsubli
me il lus ione meta-f isica't ,
Jil uirc dci primí capitoli delto Z. si leggei rrUvr tempo anche Zare.tilr
stra gettò la sua illusione aI di 1à dellruomo, cornc tutti coloro
c]:e abitano un moncLo dietro il monclor'"
Itr prosegue: ''41 d"i 1à delltucnc, dawero? Ahimè, fraterli, il ci:_o
cl:.e io creai era opera e illusj-one dtuomo, comc tutti gli dèi!"(2,-T),
Di guesti "abitanti d-i un:nc-rndo dietro il nondoîr * come ironi-camentc
itlictzschc li chi-ama' * Zaratltustra arriyl a dj_re: ir;ri.lla ioro :tiiseria
volevano s-fuggire, e le stetle erano per essi troppo lontane, Allorar
qnqniî^1rarì^' tohr se vi fossero sentieri nel cielo per irrsinuarsi in
un altro essere e unrartra -Felicitàlr (..,); it clelirro della ragi-o
ile cr'a somiglianza con Dio, e il cl.r-rbbio era pccca:.to. Li conosco anche
troppo bene questi tsimili a Diot: e.scj voationo qhe si crecla to
ro'i. (z * I) .

vi chiamate realisti e date ad intendere che il niondo sia realmen*
Ec costituito nei modo che appare a voi: davanti a voi soli la real
tà sta::ebbe senza veli e -14oi stessi ne sareste -f,orse 1a parte migtTo
-1,r,aîr (f::

Una volta si sarebbe detto (*oh, 1o si è detto, a voce abbastasza
alta c i,rostri pessimisti per primi!): tqui ci cleve essele in ogni
caso qualche ccsa di vero! I1 collsensus sapientiu:n prova la veritàr,
Pa::leremo ancora oggi i-n questo modo? ci è consentito questo? rqui
ci cleve essere j-n ogni caso qualche cosa di malatot guesta è la
n-i nnn^ +- ,l rr-r*^ .^^^ +r^^ ti
J,aSPUSLd Oa ^ parte nostrail"
11 nichilismo clelia rnaia-fisica non è dovutc - sccondo Nietzsche:
qolo ad lLn giudizio negativo sull-a vita o afla nega.zione delta vita
stcssa, ma primtanccra al -fatto che Ia vita sia d.iventata oggettc drfra
11a' 1 Ù 1
Vr4VJ4!Vo
In-iattir semPre nel C.I. si può leggere: "Giud.iz:i, giuclizi di valore
sulla vita, in s-favore o a -favore, in r.lltima analisi non pcssono rnai
essere verl-; hanno valcre soltanto come sintomi, soltanto come sintc
ml vengono Presi in considerazi-one - i-n sè tali giudizi sono cl,elle
seioechezze. Si deve tendere al masslmo 1e dita e.Fa:re il tentativo
di cogliere questa sorprendente finesse, che il- vatore clefta vita non
puÒ essere oggetto di apptezz"amentr:. Ncn d.a un essere viventer per,.
chè costui è parte itt causa, anzr add.irittura oggetto

'inaircnlTd' lÌna nuova ePocar u-n modo diverso di pensare i1 mondoe anzi,
u.r. t'tu.ovo rapporto col mondo, clle sj lascia alle sPallc il ?rlunghissi
m;L error€rtdetla separazione tra i mondi operata dat pensiero meta-tjj
S aecì o
Irlc.q è essenziale entrare nel merito e nel
,::,,rni lt - rl ,-i crl^ - r'r -^ j 'ri -"- rî2fi,:r'rto - del 'l ,:
rqyUt, uur Y-'CUIJf-L (lf 5t,tYtSJî"="L\Jg ''LgrIt-
dir:ate da I'lÍet'2sche, '
dettaglio dei singoli "Pag
scansioni c1el pcnsiero in--
8,, invecc, j-nclispensabi-r-e - dopo 'aver messo in eviclenza lrinizio È
it senso c1el, percorso - porue attenzíone agli esisti, 'cioè'alltulti*
rnc passaggio prefigurato c1a Nietzsche, p€r cercare cii capire cosa
1;uÒ significare essere giunti - - semprc secondo Nietzschc -. alla'r-Fivre
a.f ro rictar is icaî' . I|Ij
ì:
11 passo del Co,{. si,conclucle cor} un rtíncipit (incorltrrcia) Zarathusfrart.
Va subito fattc,rrtrnr accostainentoi lrultimo a-0orisnra del fV l"l
b::o d.i G,S, ha,,per ti-tOfo j-rÉ,ibít " tragedia" b si'covtclUdè Cicendo:
,lCosi ebbe injzio il tnanorito di':Za;nathustra'r (ciS.3a,2),
.,r..)r .
,
_......,.,.
,,,.i , ,:., ,
Oilesto rapporto' tra Zaratirustra e la tragedia clivienc più chiaro leg
gcnclo il capitolo cli EoH. cled.icato a Z.a 'rComincia "forse per 1a pr.:rma.
volta 1a gnande seridtà, è'posto per la prima vclta i-l vero punto
intcruogativo, con cui il- destino clellranima ha la sua svoltar la lag
cetta si,,muove, la tragedia corainCidn . oiíto
Sqmpre in E.I-{,,r,r,ref capitolo.Ced.icato'a11a 'tNascita del-la.tragedíarr,
Ilietzsche scrivel rrln questo sensó io'ho'iI tliritto di cónsiderarrni
-il LJ. nv,iiitn IIILV I Fì]6s6fs IT\ tragico - e cioè ltestrema antitesi e lrantipodo flj
TlL
r,,-:: -fil-c;so-fc-r pessimista. Prima di me (.oo) mancava 1a saggezza trrgicl
- ne lr.c cercato'invano un qualche segno per-fino nei grandi Greci d.el
1r. filoscfia, quelli dei due secoli prima di Socrate.
I;i rr! è v rcsl4lg r uJ Ls uv rrr UrI rirrhhin UUUUIV rìrf,lî lrt:r úr F,'raelìto. GUJI Lv t nellA rlq:l4q ViCi-nanZa V lurtlqllAq del Ug! ouale.centù
Yuqls Jqr
?i* calore e mi sento,*clj- miglior umore che o\nì.nque altrove. Lf a-F-fernìazione
deL -flusso (.,.) d.el cliveníreiicon rifiuto radicaLe per-fino
lcl concetto di tesseret - in questo io clebbo riconoscere quanto cli
piu affine a me sotto ogni aspetto sia mai stato pensato fiylora't.
Quando i fanciuili giocano
;1, questo punto conviene ascoltare alcuni- -Frammenti di Eraclitoo "La
r.,'ita ei un fanc,iullo che gioca, che sposta í pezzi sulla scacchiera:
i-rrtroimento di: uri f,anCiul.lot!" (a 1B).
' !.- iJ s \*
:e!),1.,n1 ì^ ^^ma un muCChiO dj_ ri-fiuti gettati a caSO è iI più bellO .1c:,
- -r v}/r JV UVJILg
,.r.nÀiu .( - ìn'r\'
.;rr'--r-I". \Cf l\J1 1t
'1Il-'mondo di fr:onte'a,noi - il nedesi-mo per tutti i mondi't non ]o f .-,
b'e nessuno degli dèi nè degli uominin ma fu sernpre cd è, e sarS, fr.i"oco
c,:rifl.à rrirrarntolt (^ en\
-21

'?Uno spcrimentare ltj-mmediatezza è la massj-ma eccellenza'r (a 15)"
'tùlello stcsso f iuine, in-,'ero, r;on è possibile entrare 'Fn g r nrggrr uq, e retto da un -fanciullo che gioca, Esso è vita e i::r:
l1îAdl zfaryna
rrlus+c uu4rso
Idietzscl:e in F',G, scrive a proposito di EraclitoÍ trFer prima cosa nego
la dualità cli mondi del tutto diversi, che Anassimanclro era statÒ
costretto ad anrmettere; non separò più un mond.o fisico d.a un monclo rne
rafis'ieo, un îcgno clell-e qualità determinate da un regno della indefi
..*v+-v r"ihilo lrruu ìnénl-alry1inatezza. et,r
Compiuto che ebbe questo prinio passo, nicntc
i:iu potè trattenerlo da una ben più grande audacia oi negazione: nego
ltcs:;erc in general-en Questo unico monclo, in-0atti, che egli lasciò
:ussistere (..,) i-n nessun luogo mostra un permanere, una indistrutti
brlità, una diga nella. -f iumanat'. (F. G. 5) ,
rilLcor più incisivamente lrlj-etzsche scrive in un passo clel C.L intitclato
rrla tragioner nella -f iloso-f iar': rtEraclito avrà ragione in eterno
nc:111a-f.ferrnare che ltessere è r44a vrzota -Sinzione. 11 mon,Lo tapparenter
e ltunico nondol i1 rvero mondot è soro unraggiunta mend.EC€no.uo
iJ i"t-ietrsche colloca ancherquesta interpretazione cle1 mondo allriirter-
nn dnlrr rrnnnria -0enomenologia del nichiljsmo: trLtetcrno ed unico di
Irv vu*Àu I/ÀvÌ/r rq r srtvitrL:rrvruy-Lcr tlg-L Ir_LUIlJ_Ll'5lltu;'.!.9 Lc_
venirc, la totale Precarietà Ci ogni reale che sempre unicamente agi
-i !--:
cce e drviene e nou è, costituisce, - -. - come insegna Eraclito, una rappr.e
. -- -- a
scntazione terribile e sconceltante e strettissimamente a-f-tine, nel
suo ir:-flusso, alla sensazione con cui qualcuno in un terremoto perCe
i-a -f iducia nella stabilità della terra, Fu necessaria una sorprend.ente
cncrgia per trasferire que-sto c-t-tetto nel suo opposto, nel- sublime
c -irclla beata mcravigliaor. (f,.9" 5),
z.o si apre con il capitolo intitolato rtdellc tre rnetamorfosiî' dello
c ,i r,-i tn Tlann'
J!J-L!!Lv' -..yyfiina clè i1 camme11o, ltanimale d.a soma che obbeclisce e
crì]r'r-r'ì?'tr i-l neso delta tradiz j-one meta-f i-sica, ernel quale abita la ve
""rE r* f/\
ncrtrzioylc;r.
fu scguito í1 carnmello si tras-torma in lcone, animale potente che vr-rql*
}a propria libertà e che si ribella alla soggelzione cui era postc
.r1 canmel}o. fl leone è iI predatore degli antichi valori e cîea lo
slazio per ttvalori nlloviu'.
I::iri:e, il leone deve diventare un -Sanciul-lo, Zarathustra d.icei n.Inrrg.
a;':i';=,i è iI -8anciullo e oblio t .úTr tluovo lnrzlo, un giuoco, una ruota
:rLc[ante da so1a, url primo motor uh sacro dire dj- sì,. (z - r) .
'". così come gi-ocano il fav:ci-ullo e lrartista, gioca i1 -tuoco sen:Lprc
."'lvcvrte, costruisce e distrugge, con innocenza - e questo giucco giÒ
ca ltEone con se stesso, Tramutandosi in acqua e tema, a somiglianf'
22-

za
Ict
dtun -fanciul-Io innalza cumuli di sabbia sul lido marino, ,ammonta e
ruinare: di tempo :-n tempo riprende di nuovo i1 giuoco". (F,G. 7) "
I
Ltaff rnità tra nietzsche ed Eracl-rtc è molto'esplicita" Nel'la f ilosc
:--i n rt 'j ir;ietzqr.ha ''.. r -rarrnhr:nrrr-allo L: !U L!,i U rru
Je tnT;u.:-.ZiOni Cli EfaClitO.
a;iLi,r5crc allarrÎine:Lelfa metafisica.e'- Per Nietzsche -. significa an
z: tuLtto una îrripresat' d,elle posizioní eraclitee, che 1a metaf isica
ll,:l ol:1rato. Ocr-iìrrlìé rrirìnd'i qaoer ttr51ciúejîesr'la . VJJU. 'terríbilità * d.el pUrO "* di
:-:
vi.i::-r'c casilale, senz;arrevadereoi in móndi meta-Fj-sÍci gai'anti.ti, ormai
:
1., i.i -'oDoili-bi1i. Siamo in unr rrpp6ss traoicarr.
', iljc'tzscire in rtno dc'ol'i innumerevoli F".P. parla appunto clel-lr,,epoca
-,.':i";-;.; l: i' o"'"p.;";;";;il;;;;;*u.rru lotta con il nichilismo!,.
v* ,*
. ii'c^fo
i.] L.) ? cr\
/gJl)"
....:
i:,umlti": dtEclitto
ii1:;j sllisdete tutto ciò che è idiosincrasia nei -f iloso-f i? o o . Per eseil
,;,.i,:r l-a loro mancanza di senso storlco, ril.l.oro odio contro la rapprs
!!)-:,.tLzione stessa del divenire, il loro'',egitticis.mo', , . .
."s:,- credono di tributar"e un onore a una:c"qsa, quand.e la destoricizza"
.-.,,.':.1-.".l.:doterni.;,,i:quando'dj.iessafannounamummiu;..
::i.:r aj -r.D SpeCl
.'..ltic ciò di cui da miffenni i -filoso-tí hannoi-fattoi'r.o, eraio cotlcret:
;i,':111,-Lrnmif icati; dal}e, loro mani non sortì vivo nutla cli reale. Quando
.'-1.c.;.rreinor eucsti signori Sqe iciolatrano ilr concetto, uccid.ono, irnpagli4
rlì:-i .rr,..i^ ,n.d.orano, eSsi d.iventanO; Un periColo.mortal-e pCr ogni cosa.
Ir.1 Ì,ioite, il rirutamento, tanto la vecchjaia chól''f.t.g"r."r azrane e la cr.e
,:-ì fe q.^,rî.-, ,vrrv Der rv loro cLell-e obiczioni, addirittura àette confutazioni.
lur,i chc è, non divieyrei quel che diviene, non è" o o
,rll-ora tútti costo.ro credono, persino con d.isperazione, a ciò che è,
- I d:l motnento che non ne d.iventano pad.roni, cercano clei motivi per
-ì,'-r::,g:rsi pcz'chò mai ne siano rle-traudati.
rr )"re
...,.':. es:l

l-ur al quale una sof-ferenza presente opprime il petto, c che a ogri
"ìci-r': tnrnl -^ttare Jv via i] pesc da sè, ha bisogno delta sturia criti
^^ rrala a àirn -C!t V(-lrs C[ Lllrl-' 'lì lJ-L ^rr.r-t-l- |:[\,{.(:IJ(l r-ho vrru airrj-ir-a yruurvu É: U Condanlldrr" (U.l.S").
f,o, stor:La antiquaria * second.o Nietzsche -'rè capace aprunto solo ci
corlservare, non Ci generare vita; perciò sottovaluta sempre ciò che
diviene (. '. ), 11 fatto che qualcosa sia diventato vecchio genera cra
la pretesa che debba essere j_mmortal€r' . ( U" D. S
" ) .
Itó nrrv4.r l lnr r :r-rrrrrnfn cyyrirLU rìarrc. ueve nncn-i. Plecrsameilte divenir chiaro quanto Sl-a ingii-rsta
lresisienza di una qualche ccsa, di Lrn privilegio, di lura casta, cli
1.,'-^^^+i^ una c.anasl:-a per esempio, quando questa cosa aeriti la -0ine, /rllora
.1 suo Passato viene consj.d.crato cr:-ticamen[e, al]-ora si attaeeanÒ
con il col-te}lo le sue radici, alicra si calpestano crudelmentc tul
1-rs Lti I rc a n'i, tà . fu-t qÉrfiîT)?è
|-l-LL Iilì naìrt/aèccar :'larr'-i r-n-l ncn nari nnl nc^
^- ^À
Lcra L Jlrrlt-r v vvuJJv ì,ur luurvJv t ycr aLu!'JJU (-ru(:
vita. stessa: uomini o tempi che servono la vita a qu.esto mocio, giurli
callúÒ e annientando uir. Passato, sono sempre uonini e tempi pericolo"-.
e-i n ìr,r noraìnn.l 6rt /rr n C \
Jr u lrr yuÀJLvlv é \uaua9o J a
Da questi passi si può intuirc come per Nietzsche debba essere intesc
ed r"rt:-lizzato il "senso sEoricotr, cioè in modo 'rcriticol rispctt