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Giannuzzi G.C. _TITTA MARINI IL POETA DIMENTICATO - Società ...

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la tua parola sa<br />

di grugniti trillati in troiainfà<br />

canta, poeta, t’accompagnerò<br />

sgranocchiando il granturco a porchindò>><br />

Mentre in Trilussa o Esopo gli animali assumono un aspetto umano quelle di Titta<br />

esprimono i loro pensieri restando animali.<br />

Il linguaggio dei pazzi è rappresentato invece dalla poesia che<br />

descriveremo più avanti.<br />

Si parla anche di come genere di linguaggio del Marini, e considerata<br />

dal Cardarelli come il lato più interessante della sua opera; molti critici erano concordi nel<br />

ritenere che l’originalità della sua poetica avrebbe potuto costituire consiglio al linguaggio<br />

teatrale, offrendo nuove espressioni sceniche. Nel 1968 furono realizzate due opere per il<br />

teatro, e , quest’ultima messa in scena nella<br />

Pineta interpretata dal pittore Santucci con musiche di Biagio<br />

Biagiola.<br />

Abbiamo il linguaggio paesano antico butteresco (che adé, che adé, tutto sto’ gran<br />

girà fin capo ar monno ministri e re e perfinete er papa? Tanto la guerra nun potrà schippà<br />

perché la bomba tonica nun capà!) e il linguaggio toscaneggiante con :

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