Calandariu Jazzarotu 2007 - Iannazzo.it

1 Luni 

Capudannu 

2 Marti 

S.Basiliu 

3 Mercuri 

S.Genoveffa 

4 Jovi 

S. Benaditta 

5 Vènnari 

S.Melia 

6 Sàbbatu 

Vattiszimu 

7 Duminica 

S.Lucianu 

8 Luni 

S.Massimu 

9 Marti 

S. Alessia 

10 Mercuri 

S.Ardu 

11 Jovi 

S.Iginu 

12 Vènnari 

S.Probu 

13 Sàbbatu 

S.Ilariu 

14 Duminica 

S.Fhilicia 

15 Luni 

S:Mauru 

16 Marti 

S.Marcellu P. 

STUDIO DI CALCOLO ED ELABORAZIONE DATI 

Dott. Maurizio Arcieri 

Via Salita SS. Annunziata - 88040 Gizzeria (CZ) 

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Calandariu Jazzarotu 2007 

Jannaru 

Parrocchia 

San Giovanni Battista 

Gizzeria - CZ 

Movimento Demografico 

A. D. 

all’ 1 gennaio 2006 

In terra di Gizzeria - CZ 

Popolazione Residente: 3.946 

Nati nel Comune: 35 

Battezzati a Gizzeria: 

Matrimoni nel Comune: 29 

Matrimoni Religiosi: 

Deceduti nel Comune: 23 

Deceduti fuori Comune: 

Auttooppaarrcoo 

Gestione Dati 

17 Mercuri 

S.Ntoni Abata 

18 Jovi 

S.Liberata 

19 Vènnari 

S.Mariu 

20 Sàbbatu 

S.Sebastianu 

21 Duminica 

S.Agnesza 

22 Luni 

S.Gaudiu e Vicenzu 

23 Marti 

S.Ermeranziana 

24 Mercuri 

S.Franciscu e Sales 

25 Jovi 

Cunbersiona e S. Pavulu 

26 Vènnari 

SS.Titu e Timuteu 

27 Sàbbatu 

S.Erbira 

28 Duminica 

S.Tumaszi D’Acquinu 

29 Luni 

S. Aquilina 

30 Marti 

S.Savina 

31 Mercuri 

S.Giuanni Boscu 

anticu dicìa ca ....“ 

allu lustru da lumera ssimu 

tutti e na manera “ 

Alla luce del lume si è tutti 

uguali, perché illumina tutti 

con la stessa intensità. Alla luce 

del giorno ognuno riprende il 

proprio viso, ed è quindi prudente 

comportarsi con oculatezza 

e molta prudenza nei rapporti 

con altre persone. 

mamigari’s Pub 

di Maruca Max 

Caffè - musica - pizza - gelati - birra - tea room 

Gizzeria (CZ) - Tel. 0968 403049 

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Carmelino 

Scalise 

Via Caparello • Tel. 0968.437586/7 • Fax 437587 • LAMEZIA TERME 

PROITALIA Onlus 

Ente Nazionale per la Promozione 

e lo Sviluppo del Servizio Civile 

proitalia@virgilio.it 

numari chi ponu serbìra 

Guardia Medica 0968 403269 

Ospedale Civile 0968 2081 

Farmacia dr. Iannacchero 403047 

Carabinieri 0968 53889 

Pronto intervento 112 

Polizia 113 

Vigili del Fuoco 115 

Vigili Urbani 0968 403453 

Comune 0968 403045 

Parrocchia 0968 403783 

Uff.Postale 0968 403347 

Agenzia Viaggi - 0968 411459 

Violet Coast Travel 0968 432573 

Agenzia Marittima Gottellini s.n.c. 

AGENZIA MARITTIMA RACCOMANDATARIA 

SPEDIZIONI MARITTIME E TERRESTRI - IMBARCHI SBARCHI 

AUTOTRASPORTI 

F.lli Argento 

La luce elettrica fece la sua comparsa nelle case di 

Gizzeria il 2 Gennaio del 1927 con il famoso sistema a 

forfait che si accendeva la sera al tramonto e andava via 

all'alba. Non esistevano contatori per misurarne il consumo, 

si pagava un tanto come una quota fissa (5 lire al 

mese) e la si poteva lasciare accesa tutta la notte. Era 

obbligatorio mettere una sola lampada di 25 watt di 

potenza. Aggiungere o cambiare le lampade non giovava a nulla perché non funzionavano. 

Infatti una speciale scatola non permetteva l'erogazione di una potenza superiore a quella consentita. Una 

grande scoperta, che all’inizio diventa uso di pochi ma che ben presto diventerà necessità di vita di tutti. Il suo elevato 

costo iniziale, però, corrispondeva ad una giornata di lavoro al mese, da dedicare solo al pagamento dell’erogazione 

dell’energia elettrica. Prima di questa nuova fonte di energia , la vita era regolata dall’uso dell’acitelene, 

del petrolio, mentre per i poveri c’era la lampada ad olio, la quale per ardere doveva avere lo stoppino (micciu) 

fatto con pezzi di di stoffa di sottana da donna. Mentre la vita pubblica del paese, tramontato il sole, tramontava 

anch’essa, i pochi fanali a petrolio posti nelle vinelle e strade principali illuminavano appena il perigrinare dei 

pochi passanti che a quell’ora osavano avventurarsi per le solitarie e poco sicure vie. La gestione di queste pubbliche 

lampade dal 1921 era stata affidata al sig. Scalergio Gennaro, possidente e negoziante di grande stile, il quale 

li gestiva tramite i suoi demandati che erano Guadagnolo Giovanni detto “Giuanni u vecchiu” e Iannacchero 

Giuseppe detto “Gippinu” i quali avevano il compito di accenderli al tramonto e spegnerli all’alba , ma spesso si 

spegnevano prima del tempo, da soli perchè finiva il petrolio che loro mettevano. 

luma a petrolio linterna a ogliu 

Rag. Giuseppe Emanuele Cantafio 

Spedizioniere Doganale 

Viale dell’Industria, 1-2/a - 89811 Vibo Val.Marina 

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C.da Comunelli • Tel. 0968.466029/362 • GIZZERIA LIDO 

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Panorama di Gizzeria - anno 1910 

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la certezza nell’acquisto 

Corso Italia, 68/70 • Tel. 0982.46206 • CAMPORA S.G. (CS)

1 Jovi 

S. Virdiana 

2 Vènnari 

S Corneliu 

3 Sàbbatu 

S. Biagiu 

4 Duminica 

S. Gilibertu 

5 Luni 

S. Agata 

6 Marti 

S. Armandu 

7 Mercuri 

S. Genia 

8 Jovi 

S. Onuratu 

9 Vènnari 

S. Rinardu 

10 Sàbbatu 

S. Scolastica 

11 Duminica 

N.S. de Lourdes 

12 Luni 

S. Ulalia - 

13 Marti 

S. Ermenegirda - 

14 Mercuri 

fhesta de ‘nnamurati 

15 Jovi 

S. Faustinu 

16 Vènnari 

S.Giuliana 

GRUPPO FOLKLORISTICO INTERNAZIONALE 


Fhrevaru 

dduvè nnui ssi dìcia accussì : 

fhicundiani - fichi d’india 

cacasiccu - tirchio 

russastru - colorito rossastro 

sdillabbratu - piu che allargato 

virdellu - colorito verdastro come l’olio 

di prima spremitura 

marinotu - campagnolo 

muntagnaru - montanaro 

aguannu chi vena . il prossimo anno 

“ I CALABRISI DU 90” 

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Gestione Dati 

17 Sàbbatu 

S.S. 7 Serbi de Maria - 

18 

Duminica 

S. Simeuna 

19 Luni 

S.Corradu 

20 Marti 

S. Eleuteriu - 

21 Mercuri 

Sacri Cinnari (S.Pieru Damiano) 

22 Jovi 

S. Margherita 

23 Vènnari 

S. Renzu 

24 Sàbbatu 

S.Gabriela - 

25 Duminica 

I de Corajiszima (S. Romeu) 

26 Luni 

S. Nestura 

27 Marti 

S. Nerina 

28 Mercuri 

S. Cirialu 

di Pasquale & 

Maurizio Arcieri 







Polizia 113 



Comune 0968 403045 





COSTRUZIONE E SERVIZI 

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Scalise 


Rivenditore autorizzato: 

Qui Enel, Sky Center, 

Vodafone, Wind, Infostrada 

F.lli Ligato s.r.l. 

Via Marevitano, 1 (Svincolo Autostrada A3) 

Falerna Marina (CZ) - Tel. 0968 93202 




AUTOTRASPORTI 

F.lli Argento 

Signori si Nasce 

Don Ugo Celano, un vero discepolo, l'uomo che non sapeva dire mai di no a nessuno. 

Viveva nella sua casetta di via Fiorentino, ove la mamma donna Raffaelina Miceli ved. 

Celano lo aveva lasciato. Umile, laborioso, educato, rispettoso e servizievole era l'amico del 

paese. Iniziava la sua giornata passando il tempo dando una mano nelle commissioni domestiche 

di qualche famiglia che aveva necessità e la sera chiudeva la sua giornata, aiutando nelle 

pulizie del negozio di Pina e Luigi Falvo. Erano anni ormai che lui ogni sera cadenzosamente 

dopo l'ora di chiusura dava una mano a pulire. Guai a non volerlo se la prendeva personalmente 

rifiutando persino il saluto. Era ormai considerato uno di famiglia, lui ascoltava i discorsi e 

se necessario rispondeva ma mai a sproposito. E proprio qui, diciamo nella sua casa, perchè vi 

frequentava da anni, che un malore lo ha colto improvvisamente, alle 7 di sera del 10 febbraio 

2006 lasciando tanto sgomento e tanto vuoto nel nostro paese. Si parlerà ancora di te don 

Ugo, sarà difficile scordarci della tua grande ed umile personalità, della tua nobiltà familiare, 

ovunque e in ogni casa dove ti hanno voluto bene (da Matilde C., da Flora I., da Pina P., da 

MariaRosaria F., da Concetta C., da Elena Colt. ecc.) si conserverà ancora quel pasto caldo 

come a un membro della loro famiglia. Della tua umile generosità ne sono state prova le 

numerose persone che hanno affollato la chiesa di Gizzeria per darti l'ultimo saluto, ove increduli 

sedevano i tuoi fratelli, sorelle e parenti tutti. Di lassù, adesso ci guarderai e siamo sicuri 

che ci darai tu la forza di credere e di continuare ad andare avanti seguendo la legge del 

Signore. Quel Signore che tu pregavi silenziosamente, in disparte, a modo tuo che ti ha premiato 

chiamandoti a servire ora alla sua corte. Noi saremo ancora qua, pregheremo per te e 

parleremo sempre di te, non ti scorderemo, te lo promettiamo, un giorno quando Dio lo vorrà 

saremo assieme a te ,e ci racconteremo ancora le cose del paese, della tua terra, della tua casa 

di campagna, degli schiamazzi, delle tue trovate con le quali ogni tanto riempivi di gioia tutta 

la piazza. Ciao don Ugo, ciao Jhoo, ci mancherai tanto ma sarai sempre con noi e dentro i 

nostri cuori, ciao don Ugo. 

(Patrizia Pallone) 

Curiosità 

Quando infuria il temporale con lampi e tuoni è bene accendere in un angolo 

della casa la candela benedetta, ricevuta in dono dal prete il giorno della 

Candelora. Si allontanerà così ogni rischio derivante dall’infuriare del temporale. 




Tel. 0963 572083 - Cell. 335 1375253 

AUTOTRASPORTI 

antucu dicia ca .... 

“Alla candilora a vernata è fhora, 

ma si nivica o chiova 

quaranta jorni c’è ssu ancora... “ 

F.lli Argento 


GRAND HOTEL 

LAMEZIA 


Tel. 0968.53021 Fax 0968.53024 


errate corrige 

In questa storica foto del 1965 del laboratorio 

di imbottigliamento della ditta Acque gassate 

Melani di Gizzeria .Lo scorso anno siamo 

incorsi in un errore nel rinonoscere il primo da 

sx nella persona del prof Crapis Bruno invece 

del dipendente della stessa ditta Pellegrino 

Giovanni che per l’occasione si era vestito 

ben bene da confondersi con un visitatore. 

Ringraziamo quanti lo hanno puntualizzato, 

chiediamo scusa per lo scambio di persona e 

vi invitiamo sempre a consultare il nostro 

calendario. 

CONAD 



Salumi Pina 







GIOIELLERIA 



1 Jovi 

S. Arbinu 

2 Vènnari 

S. Quintu 

3 Sàbbatu 

S. Cunegonda 




Tel. 347 9569858 - Tel. e Fax 0968 403763 

Nuovo 









Tel. 0968.466401 Fax 0968.466984 



Gestione Dati 

17 Sàbbatu 

S. Patrizia 

18 Duminica 

IV de Corajiszima (S. Sarbatura) 

19 Luni 

S. Giuseppa 

4 Duminica 

II de Corajiszima (S.Luciu)- 20 Marti 

S. Claudia - 

5 Luni 

S. Teofilu 

6 Marti 

S. Coletta 

7 Mercuri 

S. Fhelicita 

21 Mercuri 

S.Fhilomena 

22 Jovi 

S. Bembenutu 

23 Vènnari 

S. Vittorianu 

8 Jovi 

fhesta de fhimmini (S. F.cisca romana) 24 Sàbbatu 

S. Gabriela 

9 Vènnari 

S.Simpliciu 

10 Sàbbatu 

S. Giuanni de Dia 

25 Duminica 

V de Corajiszima (Fhesta da Nozziata) 

26 Luni 

S. Manuela 

11 Duminica 

III d e Corajiszima (S.Custantinu) 27 Marti 

S. Gusta 

12 Luni 

S. Massimilianu 

13 Marti 

S. Rodrigu 

14 Mercuri 

S. Matirda 

15 Jovi 

S. Geszaru 

16 Vènnari 

S. Eribertu 

Marzu 

Torneranno i tuoi figli 

*** 

Torneranno i tuoi figli, 

li vedo con falci lucenti 

a tagliare l’erba cattiva 

che ha inaridito i cuori. 

I cimiteri sono in festa 

e i morti cantano la libertà 

che in vita fu solo aspirazione. 

I colli si vestono di fiori, 

le finestre di sorrisi di fanciulle, 

i campi di fronti di sudore, 

le strade di bambini sereni. 

I. Palmieri -Sudditudine - Edit.Vallecchi 

28 Mercuri 

S. Sistu Papa 

29 Jovi 

S. Marinu 

30 Vènnari 

S. Mudeu 

31 Sàbbatu 

S. Beniaminu 







Polizia 113 



Comune 0968 403045 






di Maruca Max 



GE.DA. sas 

Carmelino 

Scalise 









AUTOTRASPORTI 

F.lli Argento 

Nicola Curcio fu Vincenzo e fu Astorino Giovanna nacque a Gizzeria il 23/08/1884 

e ivi morì il 16/03/1964. Non sarebbe diventato un personaggio famoso se non avesse 

applicato tutta la sua potenza intellettiva, ereditando dal padre l’arte di scrivano presso lo 

studio del notaio dr. Gregorio Trapuzzano. Emigrò in USA nello stato della Pensilvania 

dove rimase per un decennio,successivamente rientrato a Gizzeria riprese nuovamente 

l’attività di scrivano.La sua casa diventa un centro di raccolta per le persone umili e bisognose 

di imparare a fare la propria firma, di scrivere qualche rigo di carta ai parenti, di 

scrivere lettere a chicchessia, dalle autorità civili a quelle religiose. In quel periodo i torti 

dei potenti non mancavano,la gente povera riusciva a malapena a sopravvivere delle 

poche cose che riusciva a produrre coltivando il terreno. Il sig, Curcio aiutava tutti. 

Chiunque bussasse alla sua porta sapeva di trovare un buon consigliere, e un buon scrivano. 

Insegnò a leggere e a scrivere a parecchie persone. Inoltre essendo stato emigrato 

in America , egli parlava e scriveva anche la lingua di quel paese. L’operato di questo 

mitico personaggio ha dato spunto nel 1992 al prof. Italo Palmieri di scrivere e realizzare 

un libro dal titolo “ Signore Brigaderi “ pubblicato dalla casa ed. La Modernissima 

di Lamezia Terme nel quale si fa un ampia descrizione di quello che succedeva idealmente 

in paese. Anche il nostro Nicola Curcio, mitico personaggio del tempo passato, 

ha voluto lasciare un indelebile segno, con la sua penna, tramite delle lettere che racchiudevano 

esemplari lezioni di vita, quando lo stato 

sembrava non garantire i diritti di tanta povera gente 

che a volte non disdegnava una difesa personale per 

cautelarsi dai continui sopprusi. Di quanto abbiamo 

potuto scrivere si ringrazia la famiglia tutta e il nipote 

Curcio Eliseo (USA) per le notizie forniteci. 




Tel. 0963 572083 - Cell. 335 1375253 

AUTOTRASPORTI 

(M.Maruca Miceli) 

F.lli Argento 


GRAND HOTEL 

LAMEZIA 


Tel. 0968.53021 Fax 0968.53024 


CONAD 



Salumi Pina 







GIOIELLERIA 





Aprila 

1 Duminica 

De parmi (S. Ugu) 

2 Luni 

S.Fhranciscu e Pavula 

3 Marti 

S. Riccardu 

4 Mercuri 

S. Sidoru 

5 Jovi 

S. Vicenzu 

6 Vènnari 

S. Diogene 

7 Sàbbatu 

S. Rimondu 

8 Duminica 

Santa Pasqula ( S. Giulia) 




Cell. 349 7755863 - 3406624820 



Nuovo 









Tel. 0968.466401 Fax 0968.466984 

Gestione Dati 

17 Marti 

S. Nicetu Papa 

18 Mercuri 

S. Gardinu 

19 Jovi 

S. Liona Papa 

20 Vènnari 

S. Flaviu 

21 Sàbbatu 

S. Anzermu 

22 Duminica 

S. Lunirda 

23 Luni 

S. Giorgiu 

24 Marti 

S. Erminiu 

9 Luni 

Galinea -Pasquetta - (S. Simpliciu) 25 Mercuri 

Fhesta da Liberaziona (S.Marcu) 

10 Marti 

S. Terenziu 

11 Mercuri 

S. Stanislau 

12 Jovi 

S. Zenuna 

13 Vènnari 

S. Martinu Papa 

14 Sàbbatu 

S. Abbondiu 

15 Duminica 

S.Annibbula 

16 Luni 

S. Binnardetta 







Polizia 113 



Comune 0968 403045 





26 Jovi 

S. Cletu 

27 Vènnari 

S. Zita 

28 Sàbbatu 

S. Valeria 

29 Duminica 

S. Catarina da Siena 

30 Luni 

S. Più V Papa 

Centro Studi Ricerche 

Trad.Popolari 

Gizzeria 

di Pasquale & 



IMMOBILIARI 



Tel. 347 9569858 - 340 5930731 

0968 403763 


GE.DA. sas 

Carmelino 

Scalise 











AUTOTRASPORTI 

F.lli Argento 

Il sabato della Ruga e Meti 

In questa bellissima foto del 1974, facente parte sempre della collezione Ferraro gentilmente 

a noi concessacci, si nota uno scorcio del paese raffigurante un momento di vita 

della “Ruga e Meti “ dove gli anziani siedono e si raccontano le loro passate, nel mentre 

i bambini giocano felici al campanaro tracciato sul lastricato con un pezzo di carbone. 

Potremmo anche paragonarla ad uno scorcio della poesia “ Il Sabato del villaggio” 

del Leopardi... 

.....Siede con le vicine 

su la scala a filar la vecchierella, 

incontro là dove si perde il giorno; 

e novellando vien del suo buon tempo, 

quando ai dí della festa ella si ornava, 

ed ancor sana e snella 

solea danzar la sera intra di quei 

ch'ebbe compagni nell'età piú bella. 

Un ignaro passante, non del luogo chiede notizie, una vispa fanciulla attende che il 

discorso finisca per riprendere il gioco. In fondo, l’anzina nonnetta sta chiudendo l’uscio 

di casa per avvicinarsi pure lei e raccontar qualcosa del tempo che fu....... 

i cunsigli da zzà Betta : 

Per conservare a lungo la loro freschezza , i fiori recisi 

vanno tenuti in un vaso di acqua con l’aggiunta di un 

pizzico di sale. 




Tel. 0963 572083 - Cell. 335 1375253 

AUTOTRASPORTI 

F.lli Argento 


GRAND HOTEL 

LAMEZIA 


Tel. 0968.53021 Fax 0968.53024 


Ricetta della nonna 

Cicori e talli e lapristi - Una volta era il pranzo poplare e giornaliero dei nostri 

nonni. Si racconta che nel dopo guerra fu il cibo della provvidenza, mandato dal 

Signore. Non trovandosi pane, pasta, ed altri generi alimentari in abbonanaza, perchè 

regolato da tessera, la gente andava per i campi a raccogliere queste erbe spontanee, 

che crescevano rigogliose ed abbondanti. Si raccoglievano solo le parti più tenere e 

dopo un accurata pulizia venivano cotte e soffritte con olio di oliva aggiungendo, spicchi 

d’aglio, qualche patata, fagioli, chi poteva aggiungeva un pezzo di lardo e un pezzo 

di pane di mais. Nonostante questa pietanza, avesse un gusto amaro, era comunque 

molto sana e gradita ai nostri nonni, forse un pò meno ai giovani. Tanto che si suppone 

che il detto antico: 

“a laprista chiù a conzi chiù è trista“ fosse coniato da qualcuno di questi 

costretto suo malgrado a cibarsi di questa pietanza. 

CONAD 



Salumi Pina 







GIOIELLERIA 



1 Marti 

fhesta dò lavoru 

2 Mercuri 

S. Attanasiu 

3 Jovi 

S. Fhilippu 

4 Vènnari 

S. Sirbanu 

5 Sàbbatu 

S. Tidoru 

6 Duminica 

S. Juditta 

Luni 




Tel. 347 9569858 - Tel. e Fax 0968 403763 

Nuovo 









Tel. 0968.466401 Fax 0968.466984 



Gestione Dati 

17 Jovi 

S. Pasquala 

18 Vènnari 

S. Vicenza 

19 Sàbbatu 

S. Ivu 

20 Duminica 

Ascenziona N.S. (S. Bennardinu) 

21 Luni 

S. Vittoriu 

22 Marti 

S. Rita de Cascia 

7 23 Mercuri 

8 

S. Flavia 

S. Desideriu 

9 Mercuri 

S. Duliu 

10 Jovi 

S. Arfiu 

11 Vènnari 

S. Achilli 

12 Sàbbatu 

S. Rusanna 

13 Duminica 

Madonna di Fhatima 

14 Luni 

S. Mattia Apostulu 

15 Marti 

S. Torquato 

16 Mercuri 

S. Sbardu 

Maju 

Marti 

Supplica da Madonna e Pompei 







Polizia 113 



Comune 0968 403045 





24 Jovi 

S. Benadittu e Capua 

25 Vènnari 

S. Grigori 

26 Sàbbatu 

S. Filippu 

27 Duminica 

Pentacosta (S. Libariu) 

28 Luni 

S. Miliu 

29 Marti 

S. Giusto - 

30 Mercuri 

SS. Trinità 

31 Jovi 

Visitaziona Beata V. Maria 


di Maruca Max 



GE.DA. sas 

Carmelino 

Scalise 









AUTOTRASPORTI 

F.lli Argento 

" sparagna fhimmina fhinu a quandu a vutta è chjina 

ca quandu u culacchju para nun c'è cchju cchi sparagnara " 

E’ un antico detto che vale la pena ricordare e mettere in pratica; perchè la botte 

bisogna risparmiarla quando è piena, poichè quando se ne vedrà il fondo non c'è più 

nulla da risparmiare. In questa foto sono visibili la giara dell’ olio, le olive stese per 

terra, i bottiglioni di vino ecc. e la brava massaia che ogni tanto va ad attingere qualcosa. 

Quanto sopra citato potrebbe essere meglio espresso con un altro antico detto 

che così declama: 

" ssi u maritu porta ccu carru e a mugliera caccia ccu ssinu 

porta a casa alla ruvina " 

Anche se il marito porta a casa più del necessario ma la moglie, a sua volta, lo caccia 

fuori col fadale (cioè spande e spende) la casa andrà lo stesso in rovina. Pertanto a questo 

punto ben venga il detto dove si cita che, bisogna sempre utilizzare anche il cervello 

nello scegliersi una brava compagna nella vita perchè: 

" na bbona patruna e casza .... 

..sarba tutta a casza " 

La buona padrona di casa con la sua saggezza aggiusta tutto: liti, controversie, odi 

ecc.; pertanto salva il nucleo familiare. 

I cunsigli da zza Betta... 

Se vuoi evitare 

che i libri 

ingialliscono 

mettere fra le pagine qualche 

foglia di Lauro. 




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saggezza antica 

*** 

“ SSsi voi campara allllu mundu sanizzu : 

dopu chi mangi , curcati nu pocu !. 

La saggezza popolare ci ricorda che per 

vivere una vita sana e duratura 

dopo mangiato bisogna rioposarsi un po' . 


Salumi Pina 







GIOIELLERIA 





50° anniversario della Festa di 

San Giovanni Battista - Patrono di Gizzeria 

Parrocchia di Santa Teresa del Nino Jesus 

“Argentina 1957 - 2007“ 

In questa storica foto del 1957 è visibile la prima processione in onore 

del nostro Santo Patrono nella lontana terra dell’Argentina. La mitica 

gente che vi emigrò negli anni cinquanta portò con se oltre alle poche 

cose riposte nelle povere valigie di cartone, i propri ricordi suggellati nei 

loro cuori e l’effige di San Giovanni Battista. Un vero primato, un vero 

traguardo per le tante famiglie di gizzeroti che in quegli anni lasciarono 

il loro paese per un mondo migliore, per un pane più duraturo. Visibile 

nella foto di sopra Leopoldo De Gori primo presidente, che ora in età 

avanzata è divenuto presidente onorario a vita per il grande contributo 

umano dato alla festa del nostro Santo Patrono. Attualmente ricopre la 

carica di presidente del comitato il sig. Michele De Gori. A questi nostri 

conterranei della Commissione Direttiva della terra Argentina va, quindi, 

il nostro vivo ringraziamento per quanto annualmente fanno per tenere 

vivo il ricordo del nostro Protettore, tramandando ai loro figli quanto 

di bello è stato fatto al fine di non disperdere la nostra cultura, le tradizioni 

e gli usi della terra di Gizzeria. Viva San Giovanni Battista - Viva 

tutti quelli che lo adorano e lo venerano. 

( Patrizia Pallone) 

Comision Directiva 

Asesor spiritual Pbro. Pedro Guarasci 

Presidente onorario Leopoldo De Gori 

Presidente Miguel De Gori 

Vice Presidente Vicente De Gori 

Secretario Josè Laurino 

Vice Secretario Josè Torchia 

Secretario de Actas Josè De Gori 

Tesorero Santo Strangis 

Vice Tesorero Juan Strangis 

Vocales Eugenio Mastroianni 

Vocales Mario Villella 

Vocales Nestor Raul Torchia 




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Nuovo 









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di Pasquale & 



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0968 403763 


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Carmelino 

Scalise 








1 Vènnari 

S.Giustinu 

2 Sàbbatu 

Fhesta da Repubblica (S.Marcellinu) 18 

3 Duminica 

S.Cotirda 

4 Luni 

S.Quirinu Vispicu 

5 Marti 

S. Bonifhaciu 

6 Mercuri 

S. Nobertu 

7 Jovi 

S. Robertu 

8 Vènnari 

S. Medardu 

9 Sàbbatu 

S. Primu 

10 Duminica 

Corpus Domini (S. Diana) 

11 Luni 

S.Barnaba 

12 Marti 

S. Guidu 

13 Mercuri 

S. Ntoni e Padova 

14 Jovi 

S. Liseu 

15 Vènnari 

S.Vitu 

16 Sàbbatu 

S. Aurelianu 

COMUNE DI GIZZERIA 

CZ - ITALY 

DIPLOMA D’ONORE 

A VOI TUTTI CHE DA 50 ANNI 

1957 -2007 ININTERROTTAMENTE 

ADORATE E FESTEGGIATE SOLENNAMENTE 

IL NOSTRO PATRONO 

“ SAN GIOVANNI BATTISTA ” 

VI GIUNGANO I PIU’ VIVI RINGRAZIMENTI 

E RICONOSCIMENTI DEL PAESE TUTTO . 

IL SINDACO 

DR MICHELE ROSATO 




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Giugnu 




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17 Duminica 

S. Ranieru 

19 Marti 

S. Rumuardu 

20 Mercuri 

S. Ettaru 

21 Jovi 

S.Loicia Gonzaga 

22 Vènnari 

S. Pavulinu 

23 Sàbbatu 

S. Lanfrancu 

24 

25 

Luni 

S.Gugliermu 

26 Marti 

S. Rodorfu 

27 Mercuri 

S. Cirillu 

28 Jovi 

S. Attiliu 

29 Vènnari 

SS. Petru e Pavulu 

30 

Luni 

S.Marina 

Duminica 

S. Giuanni Battista patrono di Gizzeria 

Sàbbatu 

SS. Primi Martiri 

CONAD 








Polizia 113 



Comune 0968 403045 






Salumi Pina 







GIOIELLERIA 



1 Duminica 

S.Ester 

2 Luni 

S.Ottuna 

3 Marti 

S. Tumaszi 

4 Mercuri 

S. Liszabetta 

5 Jovi 

S. Ntoni m. Z 

6 Vènnari 

S. Maria Goretti 

7 Sàbbatu 

S. Pompeu 

8 Duminica 

S. Drianu 

9 Luni 

S. Litizia 

10 Marti 

S. Marziala 

11 Mercuri 

S. Benadittu 

12 Jovi 

S. Fhurtunatu mart. 

13 Vènnari 

S. Ricu 

14 Sàbbatu 

S. Camillu 

15 Duminica 

S. Bonaventura 

16 Luni 

Madonna do Carminu 




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Lugliu 







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Comune 0968 403045 






Gestione Dati 

17 Marti 

S.Alessiu 

18 Mercuri 

S. Fhedaricu 

19 Jovi 

S. Simmacu 

20 Vènnari 

S.Elia 

21 Sàbbatu 

S. Lorenzu 

22 

Duminica 

S.Maria Matalena 

23 Luni 

S. Vriggita 

24 Marti 

S. Cristina 

25 Mercuri 

S. Giacumu apost. 

26 Jovi 

SS. Anna e Giacchinu 

27 Vènnari 

S. Liliana 

28 Sàbbatu 

S. Nazariu 

29 Duminica 

S. Marta 

30 Luni 

S. Lipordu 

31 Marti 

S. Gnaziu 


di Maruca Max 



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Carmelino 

Scalise 









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Ntoni Varrilaru e u fhrischiettu do cumpari .. 

Si racconta che, in un tempo non molto lontano, intorno al 1935 , un contadino del nostro paese, conosciuto 

con l’ appellativo di "Ntoni Varrilaru ", in un afoso giorno estivo si preparò di buon mattino a percorrere la 

mulattiera che da Gizzeria portava a Castiglione dove si svolgevano i festeggiamenti del Santo Patrono "San 

Foca" e dove si svolgeva pertanto una ricca fiera nella quale avrebbe avuto la possibilità di comprare, o vendere 

qualunque mercanzia (vestiario, utensili, animali da cortile e da stalla). Bisaccia sulle spalle, due bei polli 

nostrani alle mani, scarponi nuovi ai piedi e via a passo lesto nel polveroso viottolo che di la a un'ora circa lo 

avrebbe portato nel paese vicino a vendere i suoi polli e a comprarsi qualcosa di buono. Non aveva lasciato 

nemmeno il paese quando si imbattè in alcune persone che andavano nei campi per il loro quotidiano lavoro. 

Con questi vi era anche compare Fedele che vedendolo conciato a festa gli disse "dduva jati oja vestutu e tinghiti" 

rispose, “vaju alla fhera e Santu Fhocu”. Allora il compare dopo aver pensato un po' gli chiese “allura 

mu potissivu accattara nu fhrischiettu?” “ Certu” gli rispose il compare Ntoni Varrilaru riprendendo velocemente 

il suo cammino, ”Su mmi scordu!“ Qualche oretta più tardi, quando si era avvicinato alla contrada 

Livadia, incontrò un'altra persona conosciuta come " U Massaru Brunu " il quale dopo averlo salutato, gli 

fece la stessa richiesta di quello di prima, pregandolo caramente se gli potesse fare il favore di comprargli un 

fischietto perché lo avrebbe voluto regalare al figlioletto. ”Certamente“, gli fu risposto, “Su mmi scordu!“. 

Dentro la sua mente il povero Ntoni Varrlaru pensava, con che cosa avrebbe potuto comprare quei fischietti, 

poichè non gli era stato dato nessun soldo da parte dei richiedenti. Il sole era già alto, quando il povero Ntoni 

Varrilaru, si trova in prossimità delle porte di Castiglione, doveva soltanto valicare il torrente di Pietra Murata 

e in mezzora sarebbe arrivato in fiera. In contrada "Li Lauri, si era fermato per un attimo giusto per far riposare 

le sue stanche gambe e rimettersi in sesto, scuotendosi di dosso la polvere che aveva accumulato percorrendo 

la lunga e polverosa strada a piedi, quando gli corse incontro Agostino Scalercio, un contadino di vecchio 

stampo, anzianotto e curvo per il troppo lavoro fatto, ma sempre rispettoso ed ossequioso, il quale gli 

disse, con un forte affanno causato da una lunga corsa: “o Nto, o Nto, aspetta nu mumentu, t'aju vedutu e lla 

supra e ti volia dira si mi poi accattara nu frhischiettu“, porgendogli contemporaneamente cinque lire tanti 

quanto era il costo dell’oggetto richiesto. Il bravo Ntoni Varrilaru fece un sorrisetto e si conservò con cure la 

monetina che sarebbe servita per comprare il fischietto per il suo conoscente, poi con il suo fare sempre garbato 

lo rassicurò dicendogli che al ritorno gli avrebbe portato il fischietto. Nel riprendere il suo cammino, pensò 

nella sua mente "tu ssì ca vo frischiara", e proseguì il suo cammino. Questa breve storiella ci fa capire l'importanza 

del denaro e la sua indiscussa utilità come mezzo di sussistenza e di vita quotidiana tanto che ci piace 

ricordare a tal proposito la seguente massima: "Senza ssordi nun ssi dicianu missi cantati". Ogni cosa ha un 

suo costo come anche le messe cantate. Si ringrazia il sig. Antonio Gigliotti detto "varrilaru" per l'aneddoto raccontatoci, 

ottuagenario, memoria storica del nostro paese, persona squisita e disponibile sempre nel fornire 

notizie storiche circa la nostra gente ed il nostro paese. (Michele Maruca Miceli) 

erbe aromatiche 

acciu - sedano 

petruszinu - prezzemolo 

vasszaricò - basilico 

lavuru - alloro 

ariganu - origano 

piparellu - peperoncino piccante 

finocchjju e timpa- finocchio sevatico 

menta - menta romana 




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GIOIELLERIA 



1 Mercuri 

S. Fronzu 

2 Jovi 

S. Sebbiu 

3 Vènnari 

S. Lidia 

4 Sàbbatu 

S. Nicodemu 

5 Duminica 

Madonna da Niva 

6 Luni 

Traspiguraziona do Signura 

7 Marti 

S. Gatanu 

8 Mercuri 

S. Duminicu 

9 Jovi 

S. Fermu 

10 Vènnari 

S. Lorenzu 

11 Sàbbatu 

S. Chjara 

12 Duminica 

S. Noggenza 

13 Luni 

S. Politu 

14 Marti 

S. Affredu 

15 Mercuri 

Fherragostu 

16 Jovi 

S. Roccu 

Centro Studi Ricerche 

Trad.Popolari 

Gizzeria 



Agustu 




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Gestione Dati 

17 Vènnari 

S. Jacintu 

18 Sàbbatu 

S. Elena 

19 Duminica 

S. Marianu 

20 Luni 

S. Binnardu 

21 Marti 

s. Pio X papa 

22 Mercuri 

S. Rosza e Lima 

23 Jovi 

S. Bartulumeu 

24 Vènnari 

S. Luduvicu 

25 Sàbbatu 

S. Lissandru 

26 Duminica 

S. Monica - 

27 Luni 

S. Giustinu 

28 Marti 

S. Gustinu 

29 Mercuri 

s. Giuanni decollatu 

30 Jovi 

S. Bonomiu 

31 Vènnari 

S. Abbondiu 

di Pasquale & 








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Spiaggia di Gizzeria Lido - gremita di ciambre, carrette e tanta tanta gente 

Quel tragico 8 Agosto del 1950 

Era l’8 agosto del 1950, una giornata che era iniziata all’insegna del caldo e della 

quiete di piena estate, per la gioia dei villeggianti che numerosi affollavano la spiaggia 

dell’allora Sant Eufemia Marina (oggi Gizzeria Lido),molto frequentata in quei tempi. 

In quel pomeriggio verso le ore 1600, il tempo cambiò quasi improvvisamente, il cielo 

si fece nero e un vento da uragano tempestò il mare e la terra sconvolgendo ogni cosa. 

I villeggianti furono costretti ad abbandonare precipitosamente la spiaggia e a ripararsi 

nelle poche case del villaggio e nella stazione ferroviaria. Tutti quelli che facevano il 

bagno riuscirono a mettersi in salvo, ma una barca sola, non risucì a guadagnare la 

spiaggia era quella del giudice Giovanni Gatti che nonostante fosse un esperto nuotatore 

ci rimise la pella perchè la barca in balia delle onde capovolgendosi lo colpì alla 

testa facendolo annegare. Giovanni Gatti era nato a Nicastro nel 1924 fratello dell’indimenticabile 

sacerdote don Saverio Gatti, era considerato il più giovane giudice d’Italia. 

Per l’occasione il poeta Salvatore Borelli scrisse la poesia sotto riportata. Si ringrazia 

la famiglia Borrelli per la collaborazione fornitaci per la stesura della presente pagina. 

paroli e na vota : 

paria -sembrava 

ngannatu - ingannato 

cavudu - caldo 

rina - sabbia 

parica - forse che,sembra che 

moticava- muoveva 

lastricu - pavimento 

agellu - uccello 

praja - bagnasciuga 

ciambri -capanne di canne 

pensico - forse che 

vulluriara - ribollire 

scumarata - schiuma 

cuveruti - coperti 

i cunsigli da zza Betta ... 

Per pulire perfettamente 

le scarpe di pelle 

utilizza anche l’interno 

di una buccia di banana, 

prova e vedrai ....... 





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Cchi patimma alla marina 

U bon tempu paria da matina 

I vecchji ni l’anu mparatu,. 

ma u tiempu chillu juarnu 

n’ha ngannatu 

Fhacia caudu prima i njurnari, 

u suli abbrittava lla rina 

e un potiamu caminari. 

U mari un ssi moticava, 

paria n’astricu d’argientu, 

un vidiavu n’agiellu vulara, 

un minava n’alitu e vientu 

nu mundu paralizzatu! 

Cchi succediu dopu mangiatu, 

ancora...un ci puazzu penzari! 

parica stavianu durmiendu 

e lli fhiciru sbalanticari. 

Ssi livau nu viantu ndiavulatu, 

a praja a nittiatu ntra nu mumentu, 

i tavuli du stabilimentu 

e lli ciambri ncannizzati 

vulavanu cumu pampini siccati. 

A ura chi m’addunammi 

si sbigliau llu mari 

pienzica si l’avianu parrata 

si mintiu a vullariari 

e vidiavu na scumarata: 

L’undi s’azavanu quantu vurcani, 

mpurravanu ogni cosa ..e jianu luntani. 

L’hanu u piccatu....u ventu e llu mari! 

a nnu giuvini magistratu 

u fhiciru annigari. 

S. Borelli - raccolta 

“Quandu canta lla cicala” 

anno 2005 

CONAD 



Salumi Pina 







GIOIELLERIA 



In questa bellissima foto si intravede il vecchio 

muro, di una casa abbandonata, ove le erbacce 

hanno preso posto e nascondono vestigie di antiche 

nobiltà. Colpa del tempo, dice la gente, che 

non si è potuto fermare. Questo grande orologio 

del mondo e della vita che gira sempre, notte e 

giorno, inverno ed estate e regola la ruota della 

stessa vita. Guai a scendere si rimarrebbe veramente 

indietro. Bisogna adeguarsi quindi alle 

vicissitudini della vita , ai suoi ritmi, per poterla 

affrontare e vivere nel miglior modo possibile, e 

attendere....... 

nel mentre il poeta scrive: 

vecchio muro 

Cresce l'erba sulle tue pietre 

e le tue rughe cela 

come trucco la vecchia signora. 

Il viandante ammira 

e un formicaio per le tue crepe va. 

Quanto hai veduto, 

vecchio muro davanti a casa mia. 

Tu c'eri quando il carbone di nonna 

disegnava croci sulla tua faccia assolata di marzo 

e io non sapevo: 

tu c'eri quando sassi fanciulli 

colpivano i tuoi boccaleoni 

e di rimando, testina rapata 

amica dei fiori; 

tu c'eri quando sulla strada 

di polvere un uomo ricercava la vita. 

E ancora sei qui 

a puntellare le mie ossa al sole. 

Ma dimmi, 

chi piu' spesso sulla tua vita, 

la gioia o il pianto? 

Una lucertola origlia da una fessura 

e tu taci. 

Nuovo 









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I.Palmieri - Gabrili Editore -Roma 




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dduvè nnui ssi dìcia accussì: 

Chjova a finimundu 

piove a dirotto 

Gravara u campara 

ti pesa vivere 

Scampitara 

uscire illeso da un pericolo 

Pana guccellatu 

forma di pane rotonda col 

buco al centro. 

Guantera 

vassoio, guantiera. 

Junta 

misura di capacità contenuta 

nel concavo delle mani congiunte. 

cutrumerulu 

passero solitario 

in paese dicono ancora ... 

che don Tizio ... galantuomo del 

paese, straricco, perchè aveva 

terre ovunque guardassero gli 

occhi, un palazzo in paese, una 

mandria di 400 pecore e massari 

alle dipendenze, aveva il vizio di 

accendere il suo sigaro con una 

moneta di 5 lire di carta. Tutto ciò 

non durò molto perchè ben presto 

sperperò il suo patrimonio e morì 

nella più triste povertà. 

*** 

(dalle fonti orali del paese) 


di Maruca Max 



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Settembra 

1 Sàbbatu 

S.Ergidiu 

2 Duminica 

S. Erpidiu 

3 Luni 

S.Grigoriu Magnu 

4 Marti 

S. Riszulia 

5 Mercuri 

S. Giordanu 

6 Jovi 

S. Lubertu 

7 Vènnari 

S. Rigina 

8 Sàbbatu 

Nascita S.S. Vergina 

9 Duminica 

S. Sergiu 

10 Luni 

S. Nicola 

11 Marti 

S. Vittorianu 

12 Mercuri 

S.S. Nome di Maria 

13 Jovi 

S. Mauriliu 

14 Vènnari 

Esaltaziona da crucia 

15 Sàbbatu 

B.V. Ndolorata 

16 Duminica 

S. Cornelia 





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17 Luni 

S. Robertu 

18 Marti 

S. Sufia 

19 Mercuri 

S. Jannaru 

20 Jovi 

S. Candida 

21 Vènnari 

S. Matteu 

22 Sàbbatu 

S. Mauriziu 

23 

Duminica 

S. lunu Apostulu 

24 Luni 

S. Girardu 

25 Marti 

S. Relia 

26 Mercuri 

S.S. Cosimu e Damianu 

27 Jovi 

S.Adorfu 

28 Vènnari 

S. Vincislau 

29 Sàbbatu 

S. Michela 

30 Duminica 

S. Girolamu 

CONAD 








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GIOIELLERIA 



1 Luni 

S. Tiresza de Gesù 

2 Marti 

S.S. Angiuli custodi 

3 Mercuri 

S. Giradu Abate 

4 Jovi 

S. Franciscu d’Assisi 

5 Vènnari 

S. Placidu 

6 Sàbbatu 

S. Brunu 

7 Duminica 

B.V. do Russaru 

8 Luni 

S. Benaditta 

9 Marti 

S. Abramu 

10 Mercuri 

S. Daniela 

11 Jovi 

S. Fhirminu 

12 Vènnari 

S. Serafhinu 

13 Sàbbatu 

S. Duardu 

14 Duminica 

S. Callistu 

15 Luni 

S. Candidu 

16 Marti 

S. Edvige 



Ottobra 







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Comune 0968 403045 








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Gestione Dati 

17 Mercuri 

S. Ignaziu d’Antiochia 

18 Jovi 

S. Luca 

19 Vènnari 

S. Isaccu 

20 Sàbbatu 

S. Irena 

21 Duminica 

S. Ursula 

22 Luni 

S. Dunatu 

23 Marti 

S. Giuliana 

24 Mercuri 

S. Luigi Guanella 

25 Jovi 

S. Crispinu 

26 Vènnari 

S. Varistu 

27 Sàbbatu 

S. Fiorenzu 

28 Duminica 

S. Simuna 

29 Luni 

S. Ermelinda 

30 Marti 

S. Germanu 

31 Mercuri 

S. Quintinu 

di Pasquale & 


i consigli della nonna 

Quando dovete pulire (annettara) 

una certa quantità di verdure, 

è consigliabile distendere prima 

sul tavolo un foglio di giornale in 

modo che raccolga i rifiuti da gettare 

via liberando in una sola volta il tavolo 

pulito come prima. 


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Nicola Maida - Un personaggio di altri tempi. 

Nacque a Pianopoli il 29-09-1905 da Francesco e da Scalise Peppina, mori a Gizzeria nell’aprile 

del 1978. Giovane e pieno di altruismo, prestava la sua giornata lavorativa presso l’Azienda 

della nobile famiglia De Medici nel fondo di Sant’Eufemia. Fu durante una fiera paesana che 

strinse amicizia con Peppe Falvo con il quale spesso si incontravano a Pianopoli in occasione 

di fiere o mercati di animali. Forte di quest’amicizia che, successivamente gli permise di frequentare 

con assiduità il nostro paese e specialmente nelle feste principali come San Giovanni 

Battista e la Fiera della Cona, ben presto conobbe Concetta Molinaro di Gizzeria e nel 1929 

coronò il suo sogno sposandola. Da questa unione nacquero: Saverio, Ines, Rodolfo, Emilio 

Salvatore, Tommaso, Antonio. Una bella famigliola, come tante del sud, cresciuta con tanti 

sacrifici e stenti. Nicola Maida, trasferitosi a Gizzeria si dedicò ad aiutare quanti bussavano alla 

sua porta sia con il lavoro che con le sue conoscenze politiche e signorili della famiglia dove 

prestava servizio. Nicola, ben presto diventò un personaggio di gran rilievo, poichè il suo lavoro 

lo portava a conoscere sempre tanta gente importante. Egli si prodigò molto, per quelle che 

erano le sue possibilità, nella difesa de i diritti dei familiari dei caduti e degli orfani di guerra. 

Ed è anche per questo che, nonostante molte titubanze, si dedicò alla vita politica del paese e 

nel 1952 venne eletto consigliere comunale nella lista della Democrazia Cristina. Nel 1958 gli 

viene affidata ufficialmente la sezione dei combattenti, compito che già svolgeva e che continuò 

a svolgere con grande onorabilità e senso del dovere civico. Fece sua l’idea di onorare 

degnamente con un monumento i cento giovani di Gizzeria caduti per la patria. Visto, i problemi 

del suolo, di finanziamento, di progettazione e gli anni che passavano inutilmente facendola 

diventare una sua battaglia personale contro le istituzioni che ritardavano o impedivano il 

suo progetto. E fu cosi che , finalmente nel 1975 iniziarono i primi lavori del monumento con 

grande soddisfazione da parte sua che però non riusci a partecipare all’inagurazione del medesimo 

avvenuta nel 1979 in quanto morì l’anno prima nel mese di Aprile. Il Comitato 

Provinciale dei caduti in guerra di Catanzaro, per la sua trentennale collaborazione come 

Presidente della Sezione Combattenti di Gizzeria, lo decorò con medaglia d’oro che gli venne 

consegnata dalle mani dell’allora Senatore Arturo Perugini. Si ringrazia il figlio Tommaso per 

le notizie e foto forniteci permettendoci così di conoscere un caro personaggio di altri tempi. 

(Maruca Miceli Michele) 

Monumento dei caduti 

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Nuovo 









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Novembra 

1 Jovi 

Tutti i Santi 

2 Vènnari 

u jornu e morti 

3 Sàbbatu 

S. Sirbia 

4 Duminica 

S. Carru 

5 Luni 

S. Zagaria 

6 Marti 

S. Leonardu 

7 Mercuri 

S. Ernestu 

8 Jovi 

S. Goffredu 

9 Vènnari 

S. Orestu 

10 Sàbbatu 

S. Leona m. 

11 Duminica 

S. Martinu 

12 Luni 

S. Renatu 

13 Marti 

S. Diegu 

14 Mercuri 

S. Veneranda 

15 Jovi 

S. Albertu 

16 Vènnari 

S. Edimundu 







Polizia 113 



Comune 0968 403045 








Tel. 347 9569858 - Tel. e Fax 0968 403763 


Gestione Dati 

17 Sàbbatu 

S. Liszabetta 

18 Duminica 

ded. alla basilica Vaticana 

19 Luni 

S. Faustu 

20 Marti 

S. Ottaviu 

21 Mercuri 

Presentaz. Beata Vergina 

22 Jovi 

S. Cicilia 

23 Vènnari 

S. Licrezia 

24 Sàbbatu 

S.Fhirminia 

25 Duminica 

S. Catarina d’Ales. 

26 Luni 

S. Delfina 

27 Marti 

S. Virgiliu 

28 Mercuri 

S. Giacumu 

29 Jovi 

S.Livia 

30 Vènnari 

S. Ndria 

dduva e’ nnui ssi dicia ancora ........ 

"pata u ggiustu ppo' peccatura" 

Spesso patisce il giusto 

al posto di chi sbaglia. 

Questo sta a delineare 

come spesso la legge sia parziale. 


di Maruca Max 



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In ricordo dell'Aviere Isabella Valenzi Giuseppe 

Nato il 17.11.1919 a Gizzeria (CZ) da 

Domenico e Iannacchero Saveria. La sua 

vita è stata breve e sfortunata perché 

muore a soli 24 anni, lasciando moglie ( 

lanchello Giuseppina di 23 anni) e due 

figlie (Vittoria di 3 anni e Saveria di appena 

13 giorni). Chi lo conobbe, lo ricorda 

bello, forte, gioviale e socievole. Anche 

egli sognava un avvenire felice con la sua 

famiglia che si era appena creata. 

Chiamato alle armi partecipa alle operazioni 

della Seconda Guerra Mondiale. Viene 

dislocato sulla frontiera Alpino - 

Occidentale, poi nel Mare del 

Nord(Belgio), quindi inviato alla frontiera 

Greco - Albanese e poi nel Mediterraneo. 

Dopo lo sbarco Anglo-americano in Sicilia 

viene bombardato l'aeroporto militare di 

Trapani dove presta servizio e viene ferito. 

Lì ha inizio la ritirata dell'Esercito Italiano 

ed in mezzo al fuggì fuggì generale, il suo Comandante ordina agli avieri di sciogliere 

le righe, di tornare a casa e poi raggiungere il Comando Generale. Ed egli, 

a piedi e con mezzi di fortuna,dopo alcuni giorni, raggiunge Livadia dove si trova 

la casa di campagna dei genitori e poi Gizzeria, con una gamba più corta dell'altra 

di 5 cm a seguito della ferita riportata, restando in attesa e pronto a ripartire, 

assieme ad altri due commilitoni-gizzeroti, che passasse qualche colonna 

di militari a cui potersi aggregare, per tornare al Comando Generale. L'indomani 

nonna Saveria, mamma di Giuseppe, lo sveglia perché uno dei suoi compagni 

va ad avvertirlo che sta passando una colonna di soldati in ritirata, a cui potersi 

aggregare. Egli, pur se con moglie ed una figlia ancora piccola di meno di tré 

anni che piangeva(la scrivente), si avvia verso il Timpone dove vi sono le Tré 

Croci. Fa segno all'automezzo con a bordo il Comandante(non il suo) di fermarsi. 

Questi mette sull'attenti il povero Giuseppe, lo umilia chiamandolo: " traditore, 

aggiungendo che "gli uomini come te dovrebbero essere fucilati sul posto" (la 

circostanza è stata riferita, anche, dal sig. SACCO Carmelo, il quale, ancora fanciullo, 

assistendo alla scena, ne rimane sconvolto. Gli altri due commilitoni paesani 

si dileguano e Giuseppe viene consegnato al Maresciallo dei Carabinieri 

del tempo, sig. Graziani. Ciò nonostante, raggiunge il Comando Generale e continua 

a servire la patria valorosamente, con coraggio ed abnegazione. Dal foglio 

matricolare risulta che il medesimo si trova in data 20.07.43, per ripiegamento, 

al centro di appartenenza di Benevento ed in data 23.07.1943 all'aeroporto di 

San Severo (Foggia), data in cui si fermano le notizie documentali, mentre quelle 

verbali proseguono fino al 27.08.1943, giorno in cui incontra alla stazione ferroviaria 

di Castiglione Cosentino altro commilitone (tale Giudice Tommaso, suo 

parente, il quale lo informa della nascita della figlia Saveria avvenuta il 18 agosto, 

invitandolo a raggiungere Gizzeria assieme a lui. Egli, pensando all'umiliazione 

subita al Timpone e dovendo raggiungere dopo tré giorni la nuova sede 

del suo Comando in CAPURSO di Bari, consegna un orologio da portare alla 

famiglia ed avuta in prestito un po' di moneta dal Giudice, decide di trovare un 

mezzo di fortuna per dirigersi in Puglia. Quindi si perdono le sue tracce, viene, 

pertanto, dichiarato irreperibile, tacciato di diserzione e come tale condannato in 

contumacia. Dopo 50 anni, la ferita, peraltro, mai rimarginata nella sua famiglia, 

si riapre in quanto la Procura Militare presso la Corte di Appello di Napoli in data 

26.02.1991 chiede di conoscere la corrispondenza tra l'identità della persona 

denunciata per diserzione e condannata, con quella attestata come defunta, riferita 

all'aviere Isabella Valenzi Giuseppe, morto a Corigliano (CS), per cui ripartono 

le ricerche, sempre inascoltate, e si scopre che il medesimo, considerato 

disperso, è stato ferito in seguito allo scoppio di una mina(nel territorio di 

Corigliano Calabro(CS)-zona di operazioni belliche), ricoverato nell'Ospedale 

Civile, dove, cessato di vivere 31-08-1943 viene sepolto in una fossa comune 

del cimitero della stessa città. Per ironia della sorte, altri documenti trovati nel 

cimitero attestano che il militare è stato riesumato il 24.05.1953 e le sue ceneri 

consegnate alla famiglia! A quale famiglia? Nella sua breve esistenza ha servito 

la Patria con grande eroismo, fiero degli ideali di italianità, anteponendo agli 

interessi personali e familiari, quelli supremi e nobili della difesa della patria. Si 

ringrazia la figlia Vittoria Isabella Valenzi ed il genero avv. Vincenzo Iera per le 

notizie storiche e per la chiarezza degli eventi sopra descritti, che sono risultati 

utili al fine di conferire i dovuti onori al nostro valoroso aviere Giuseppe. 




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Presepe vivente Gizzeria 1999 - Via Carboneria 

Affascinati sempre di più dalla richezza di storie e di saggezza popolare 

che emergono dalle vicissitudini del nostro passato ci auguriamo di 

avervi trasmesso quella passione, quell’amore per la nostra terra, la 

nostra gente, il nostro paese che hanno accompagnato noi fin dall’inizio 

del nostro lungo e laborioso percorso di ricerca nel quale abbiamo cercato 

di riscoprire e analizzare il nostro passato sotto molteplici sfaccettature. 

Vi invitiamo, quindi, sempre a continuare a leggerci sulle righe 

del prossimo “ Calandariu Jazzarotu 2008 ” che ci auguriamo sfogliarne 

il contenuto sia per voi sempre piacevole ed entusiasmante e che 

speriamo vi accompagnerà con gioia per tutti i giorni dell’anno . Vi 

ricordiamo che la collaborazione è gratuita ed aperta a tutti, con foto, 

aneddoti, proverbi, modi dire, racconti ecct. Inviatecci il vostro materiale 

via posta o via email al nostro indirizzo: 

CENTRO STUDI RICERCHE TRAD. POPOLARI - 

ONLUS 

via Giotto 45 88040 Gizzeria - CZ - 

email marucam@yahoo.com 

tel. 0968 403439 

cordialmente Michela Maruca Miceli e Patrizia Pallone 

CENTRO STUDI RICERCHE TRADIZIONI POPOLARI - ONLUS 

Accettiamo: 

- materiale da pubblicare o da conservare 

- notizie storiche o di altro genere 

- indirizzi dei nostri emigrati all’estero che intendono ricevere copia del calendario 

Jazzarotu. 

- vecchie fotografie di qualche interesse 

- suggerimenti e collaborazione. 

- racconti, favole, aneddoti, vecchi libri. 

-copie tesi di laurea da conservare in apposito archivio storico 

Cosi facendo ci darai una mano a conservare ai posteri il meglio del nostro passato. 





Cell. 349 7755863 - 3406624820 



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1 Sàbbatu 

S. Sirbanu 

2 Duminica 

S. Viviana 

3 Luni 

S. Franciscu Sav. 

4 Marti 

S. Varbara 

5 Mercuri 

S. Dalmaziu 

6 Jovi 

S. Nicola 

7 Vènnari 

S. Ambroggiu 

8 Sàbbatu 

A Mmaculata Con. 




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17 Luni 

S. Lazzaru 

18 Marti 

S.Grazianu 

19 Mercuri 

S. Dariu 

20 Jovi 

S. Macariu 

21 Vènnari 

S. Temistoclu 

22 Sàbbatu 

S. Demetriu 

23 

24 Luni 

S. Dilina 

9 S. Siru 

25 Marti 

S. Natala 

10 Luni 

Madonna do Ritu 

11 Marti 

S.Ugulinu 

12 Mercuri 

S. Ngiuanna 

13 Jovi 

S. Lucia 

Dicembra 

14 Vènnari 

S.Venanziu 

15 Sàbbatu 

S. Valerianu 

16 Duminica 

S. Arbina 







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Duminica 

S. Vittoria 

26 Mercuri 

S. Stefanu 

27 Jovi 

Sacra Famiglia 

28 Vènnari 

SS. ‘Nnocenti Martiri 

29 Sàbbatu 

S. Davida 

30 Duminica 

S. Geniu Vescovo 

31 Luni 

S. Silvestru p. 

CONAD 


aguri . . 

aguri .. 

bon Natala 

e felicia 

annu novu 

2008 


Salumi Pina 







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Calandariu Jazzarotu 2007 - Iannazzo.it

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