ecchio G., Acireale tra microstoria e macrostoria - accademia di ...
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<strong>Acireale</strong> <strong>tra</strong> <strong>microstoria</strong> e <strong>macrostoria</strong> dagli anni quaranta agli anni cinquanta del XX secolo 143<br />
forbici e utensileria varia. 13 Soltanto nelle campagne del circondario<br />
circolavano versi <strong>di</strong>alettali spesso <strong>di</strong> protesta per situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />
varie, che imme<strong>di</strong>atamente si <strong>tra</strong>smettevano oralmente, ma non arrivavano<br />
sempre all’or<strong>ecchio</strong> interessato dei delatori. È il caso, ad esempio,<br />
della poesia ‘U pirmissu del poeta popolare Rosario V<strong>ecchio</strong> (Linera <strong>di</strong><br />
<strong>Acireale</strong> 1891 - S.Venerina 1978), molto <strong>di</strong>ffusa negli anni Trenta, nella<br />
quale si sferrava un duro attacco al capo del governo per l’aumento<br />
del 100% del costo del permesso <strong>di</strong> caccia. 14 Nei primi anni Quaranta,<br />
l’evolversi degli eventi e l’aggravarsi della situazione militare e delle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita della gente comune demoralizzarono molti, che rimasero<br />
in attesa che fi nissero gli incubi <strong>di</strong> quella guerra e tornasse al più<br />
presto la pace. Ma alcuni provve<strong>di</strong>menti d’or<strong>di</strong>ne militare fecero capire<br />
che poteva essere prossimo un coinvolgimento <strong>di</strong>retto della Sicilia e<br />
che la guerra sarebbe stata combattuta nell’intera isola, compresa l’area<br />
orientale. L’invasione della Sicilia, decisa il 18 gennaio 1943, avrebbe<br />
dato – secondo il premier inglese Churchill – un con<strong>tra</strong>ccolpo politico<br />
tale da costringere l’Italia ad una pace separata. Il giorno stabilito per<br />
lo sbarco fu il 10 luglio. I generali italiani si resero conto che l’invasione<br />
non poteva essere impe<strong>di</strong>ta e si prepararono ad un’azione <strong>di</strong><br />
contenimento a ridosso dei rilievi collinari e montuosi. Intanto l’aviazione<br />
anglo-americana bombardava e mi<strong>tra</strong>gliava aeroporti, porti, linee<br />
<strong>di</strong> comunicazione e concen<strong>tra</strong>menti <strong>di</strong> truppe. Sulla Seconda Guerra<br />
Mon<strong>di</strong>ale rimangono molto effi caci a tutt’oggi le belle pagine scritte<br />
da una penna speciale, quella dell’in<strong>di</strong>menticabile Vito Finocchiaro,<br />
che con stile leggero e misurato da bravo giornalista, ci ha raccontato<br />
i momenti salienti del confl itto mon<strong>di</strong>ale vissuti dalla città <strong>di</strong> <strong>Acireale</strong>,<br />
dal bombardamento per Santa Venera alle mine collocate dai tedeschi<br />
in ritirata, dall’azione coraggiosa del 4 agosto 1943 quando il comandante<br />
delle guar<strong>di</strong>e municipali rag. Rosario Pavone, con l’ausilio delle<br />
guar<strong>di</strong>e Venerando Leotta e Rosario Pagano e del netturbino Sebastiano<br />
Battiato, cancellò con i colori forniti gratuitamente dalla <strong>di</strong>tta acese<br />
Tornatore i segnali lasciati nei siti della città dai tedeschi in ritirata dove<br />
13 TROVATO S., op. citata, pp. 152-153.<br />
14 VECCHIO R., Profumo <strong>di</strong> campagna (raccolta postuma a cura del fi glio<br />
sac. Giuseppe V<strong>ecchio</strong>), Grafi caunita, Santa Venerina 2000, pp. 107-109.