EMERGENZA SISMA ABRUZZO - Dipartimento della Protezione Civile
EMERGENZA SISMA ABRUZZO - Dipartimento della Protezione Civile
EMERGENZA SISMA ABRUZZO - Dipartimento della Protezione Civile
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>EMERGENZA</strong> <strong>SISMA</strong> <strong>ABRUZZO</strong><br />
Relazione di esecuzione<br />
delle spese sostenute a valere sul contributo del Fondo di Solidarietà<br />
dell’Unione Europea (FSUE)<br />
SINTESI<br />
La presente relazione riferisce, così come stabilito dall’art.8 dell’Accordo<br />
“Attuazione <strong>della</strong> Decisione <strong>della</strong> Commissione dell’11 novembre 2009 che concede una<br />
sovvenzione nel quadro del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (FSUE) per il<br />
finanziamento di interventi d’emergenza in Italia”<br />
siglato il 20 novembre 2009, sul giustificativo delle spese sostenute dallo Stato Italiano in<br />
relazione alla sovvenzione di aiuti pari a 493,7 milioni di Euro avuti dal Fondo di<br />
Solidarietà dell’Unione Europea (FSUE) per la realizzazione di misure provvisorie di<br />
alloggio ed organizzazione dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità<br />
immediate <strong>della</strong> popolazione colpita dal sisma nella regione Abruzzo.<br />
1
INDICE DELLE SEZIONI:<br />
• PREMESSA ---------------------------------------------------------------------------------------------- PAG. 3<br />
• IL SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE SUL CAMPO ---------------------- PAG. 5<br />
RENDICONTAZIONE SPESE A VALERE SUL FONDO DI SOLIDARIETA’ DELL’U.E. -------- PAG. 7<br />
• STRALCIO ACCORDO FONDO DI SOLIDARIETA’ U.E. (F.S.U.E.)------------------------ PAG. 7<br />
• ORGANISMO RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE DELLA SOVVENZIONE ------- PAG. 8<br />
• DICHIARAZIONE ART.8, COMMA 3, DELL’ACCORDO ------------------------------------ PAG. 8<br />
• DATA RICEZIONE FONDI FINANZIAMENTO U.E. ------------------------------------------- PAG. 8<br />
• SCHEDA FONDI STANZIATI PER L’<strong>EMERGENZA</strong> ------------------------------------------ PAG. 10<br />
• SCHEDA SPESE PER LA GESTIONE DELL’<strong>EMERGENZA</strong> AL 12/10/2010 -------------- PAG. 11<br />
SPESE PER LA PRIMA <strong>EMERGENZA</strong> -------------------------------------------------------------- PAG. 12<br />
• SCHEDA DETTAGLIO SPESE PER L’ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE ------------ PAG 13<br />
• RENDICONTO PAGAMENTI DISPOSTI PER PRIMA <strong>EMERGENZA</strong> --------------------- PAG. 14<br />
LA PRIMA FASE POST-<strong>EMERGENZA</strong> --------------------------------------------------------------- PAG. 25<br />
• MAPPA DI LOCALIZZAZIONE PROGETTI C.A.S.E., M.A.P. E M.U.S.P ---------------- PAG. 27<br />
• PROGETTO C.A.S.E. --------------------------------------------------------------------------------- PAG. 28<br />
• RENDICONTO PAGAMENTI DISPOSTI PER PROGETTO C.A.S.E. ----------------------- PAG. 31<br />
• PROGETTO M.A.P. ------------------------------------------------------------------------------------ PAG. 41<br />
• PROGETTO M.U.S.P. -------------------------------------------------------------------------------- PAG. 43<br />
• RENDICONTO PAGAMENTI DISPOSTI PER PROGETTO M.A.P. – M.U.S.P.----------- PAG. 46<br />
• ALTRI INTERVENTI FINANZIATI DAL D.P.C. E PROGETTO M.E.P. -------------------- PAG. 52<br />
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI TERREMOTI ---------------------------- PAG. 54<br />
• LA MICROZONAZIONE SISMICA DELL’AREA AQUILANA ------------------------------ PAG. 54<br />
• MAPPA DELL’AREA DI MICROZONAZIONE ------------------------------------------------- PAG. 57<br />
• MODALITA’ AFFIDAMENTI DISPOSTI PER I PROGETTI REALIZZATI ---------------- PAG. 58<br />
• SCHEDA SICUREZZA NEI CANTIERI ----------------------------------------------------------- PAG. 60<br />
• DATI SULLA PREVENZIONE DELL’INFILTRAZIONE CRIMINALE --------------------- PAG. 61<br />
ALLEGATI ---------------------------------------------------------------------------------------------------- PAG. 62<br />
2
PREMESSA<br />
Il 6 aprile 2009 un sisma di 8.8 chilometri di profondità e magnitudo momento 6.3<br />
colpisce la Regione Abruzzo e viene avvertito in gran parte dell’Italia centrale. L’evento<br />
causa ingenti danni alle strutture pubbliche e private e al patrimonio artistico e culturale<br />
<strong>della</strong> parte settentrionale <strong>della</strong> provincia de L’aquila, capoluogo <strong>della</strong> regione, la<br />
devastazione di decine di piccoli centri abitati, fra cui Onna, Tempera e Paganica e la<br />
distruzione del centro storico del capoluogo provocando 308 morti più di 1500 feriti e<br />
quasi 70.000 sfollati da assistere ed alloggiare.<br />
La stima dei danni è stata superiore ai 10 miliardi di Euro, 124 i Comuni colpiti di<br />
cui 57 nel cosiddetto cratere sismico.<br />
Il Governo Italiano ha immediatamente reagito attivando sin dalle prime ore il<br />
Servizio Nazionale <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>, organizzando in modo efficace e tempestivo i<br />
soccorsi con la mobilitazione di migliaia di persone inquadrate nelle diverse strutture<br />
operative che fanno parte <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>, dichiarando lo stato d’emergenza<br />
nazionale ed assegnando al Capo <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> (Dott. Guido<br />
Bertolaso) le funzioni di Commissario Delegato all’emergenza;<br />
Nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe, non appena superata la<br />
primissima fase di intervento, il Governo Italiano ha messo mano ad un intenso lavoro<br />
normativo, iniziato con l’emanazione del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, un atto<br />
legislativo primario che ha previsto gli ambiti generali di intervento, demandando la<br />
normativa di dettaglio all’agile strumento delle Ordinanze di protezione civile adottate<br />
dal Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero dell’economia e<br />
delle finanze per gli aspetti attinenti la copertura delle spese.<br />
L’impegno normativo è poi proseguito con l’emanazione di 36 ordinanze ed è stato<br />
seguito a fine anno da un secondo atto normativo primario, il decreto legge 30 dicembre<br />
2009, n. 195 che ha disciplinato il subentro come Commissario all’emergenza del<br />
Presidente <strong>della</strong> regione Abruzzo.<br />
La normativa primaria e le ordinanze emanate ai sensi del citato decreto-legge 39/2009<br />
hanno consentito di affrontare e gestire da subito non solo gli interventi immediati ma<br />
3
anche di definire le linee strutturali degli interventi futuri <strong>della</strong> ricostruzione vera e<br />
propria.<br />
Fin dal primo decreto-legge si sono infatti individuate le tipologie di danno degli<br />
immobili ed è stata definita la struttura degli indennizzi richiedibili, oltre ad assicurare un<br />
quadro di disponibilità finanziarie articolato e sufficiente ad assicurare la continuità degli<br />
interventi in tutte le fasi dell’emergenza e del post emergenza.<br />
Al fine di attivare l’intervento del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea, a meno<br />
di dieci settimane dall’evento, fu avviato un lavoro di raccolta e razionalizzazione dei dati<br />
e delle informazioni relative in particolare all’entità dei danni. Il 26 maggio 2009 fu<br />
presentato all’Unione Europea un dossier che conteneva la descrizione dell’evento. In<br />
quella relazione vennero indicati i danni alla popolazione affetta dal disastro, quelli subiti<br />
dal patrimonio pubblico, privato ed ambientale oltre che le conseguenze sull’economia<br />
dell’area colpita, nonché l’illustrazione delle operazioni di soccorso e <strong>della</strong> previsione dei<br />
costi da sostenere per l’emergenza.<br />
La ricognizione dei danni subiti e dei costi delle operazioni fu condotta con una<br />
metodologia sperimentata nel passato, all’epoca dei terremoti di Umbria e Marche del<br />
1997 e del Molise del 2002 e permise di avere una fotografia rappresentativa <strong>della</strong><br />
situazione ed una stima dei danni diretti e dei costi emergenziali (costi eleggibili)<br />
attendibile.<br />
Il 20 novembre 2009 fu siglato l’Accordo che confermò la concessione di aiuti per<br />
l’emergenza “Sisma Abruzzo” dal Fondo di solidarietà dell’Unione Europea (FSUE),<br />
istituito nel 2002 con l’obiettivo di permettere alla Comunità di affrontare situazioni di<br />
emergenza in maniera rapida, efficace e flessibile per 493.7 milioni di Euro.<br />
La presente relazione, prevista dall’art. 8 dello stesso Accordo, riporta di seguito il<br />
quadro generale delle attività poste in essere dal <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong><br />
utilizzando la sovvenzione di cui sopra.<br />
4
IL SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE SUL CAMPO<br />
La reazione del sistema di protezione civile: le forze in campo<br />
Prime 48 ore Valore massimo<br />
raggiunto<br />
Il dato al passaggio di<br />
consegne (29 gennaio)<br />
Vigili del Fuoco 2.400 2.471 422<br />
Forze Armate 1.825 1.825 345<br />
Forze di polizia 1.586 3.487 683<br />
Croce Rossa Italiana 816 835 66<br />
Volontari 4.300 9.000 23<br />
TOTALE 10.927 17.618 1.539<br />
Come già detto con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri viene dichiarato<br />
lo stato di emergenza e nominato Commissario delegato, fino a dicembre 2009, il Capo<br />
<strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>, l’incarico sarà poi prorogato fino al 31 gennaio 2010. La<br />
macchina dei soccorsi messa in campo ha consentito di avere in Abruzzo, a 48 ore dal<br />
sisma, oltre diecimila soccorritori, da subito vengono assistite dalla <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong><br />
quasi 28mila persone, il picco massimo tra aprile e maggio sfiora le 67.500 unità.<br />
Il 1° febbraio 2010 il dott. Guido Bertolaso ha passato le consegne al nuovo<br />
Commissario Delegato, Gianni Chiodi, Presidente <strong>della</strong> Regione Abruzzo, assicurando,<br />
per l’intero mese, l’affiancamento alla nuova Struttura di gestione dell’emergenza da<br />
parte di una Struttura tecnica di missione del <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>. Da<br />
quel momento sono rimaste di diretta competenza del <strong>Dipartimento</strong> alcune attività residue<br />
relative alla realizzazione degli alloggi provvisori.<br />
VIGILI DEL FUOCO 202.000 INTERVENTI (1/4 DEL TOTALE NAZIONALE) 4.350.000 ORE LAVORATE<br />
FORZE ARMATE 230.000 GIORNATE/UOMO<br />
CROCE ROSSA ITALIANA OLTRE 1.300.000 PASTI DISTRIBUITI<br />
VOLONTARI 730.000 GIORNATE<br />
5
ASSISTENZA ALLE<br />
PERSONE<br />
POPOLAZIONE<br />
ASSISTITA<br />
A 48H DAL <strong>SISMA</strong><br />
27.772<br />
TENDOPOLI 17.772<br />
HOTEL 10.000<br />
ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE<br />
VALORE MAX<br />
RAGGIUNTO<br />
67.459<br />
TENDOPOLI 35.690<br />
HOTEL 31.769<br />
AL 29 GENNAIO 2010 AL 7 OTTOBRE 2010<br />
10.028<br />
TENDOPOLI (*) 0<br />
HOTEL/CASERME 10.028<br />
(*) DAL 1° DICEMBRE 2009<br />
3.065<br />
TENDOPOLI (*) 0<br />
HOTEL/CASERME 3.065<br />
(*) DAL 1 DICEMBRE 2009<br />
AREE DI<br />
ACCOGLIENZA 30 171 0 0<br />
TENDE 2.962 5.957 0 0<br />
CUCINE DA<br />
CAMPO 10 107 0 0<br />
PRESIDI<br />
SANITARI 13 47 0 0<br />
COSTO TOTALE 430.629.760,64<br />
6
RENDICONTAZIONE DELLE SPESE A VALERE SULLE RISORSE DEL “ FONDO DI<br />
SOLIDARIETA’ DELL’UNIONE EUROPEA (FSUE)”<br />
- STRALCIO ACCORDO ART. 5 E ART. 8-<br />
• L’articolo 5 dell’Accordo “Attuazione <strong>della</strong> Decisione <strong>della</strong> Commissione dell’11<br />
novembre 2009 che concede una sovvenzione nel quadro del Fondo di Solidarietà<br />
dell’Unione Europea (FSUE) per il finanziamento di interventi d’emergenza in seguito al<br />
sisma che ha colpito la regione Abruzzo” siglato il 20 novembre 2009 ha previsto che la<br />
sovvenzione contribuisca al finanziamento di operazioni rientranti nei seguenti tipi di<br />
intervento:<br />
A. Realizzazione di misure provvisorie di alloggio ed organizzazione dei servizi di<br />
soccorso destinati a soddisfare le necessità immediate <strong>della</strong> popolazione;<br />
• Attività di primo intervento e soccorso alla popolazione colpita dal sisma, ivi<br />
compresa l’attività di ricerca e soccorso. In questa voce sono previsti anche i<br />
rimborsi alle attività condotte dalle varie componenti del sistema nazionale di<br />
protezione civile: Carabinieri, Esercito, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e<br />
volontari, ed in particolare per le seguenti attività:<br />
- fornitura di mezzi, attrezzature e professionalità specifiche per la ricerca dei<br />
dispersi sotto le macerie;<br />
- assistenza sanitaria;<br />
- allestimento di aree di accoglienza composte da alloggiamenti in tenda e da tutte<br />
le strutture di supporto connesse (cucine da campo, mense e tende sociali, servizi<br />
igienici, gruppi elettrogeni e altri supporti logistici).<br />
Spesa indicativa Euro 50.000.000<br />
B. Realizzazione di strutture temporanee per la sistemazione alloggiativa <strong>della</strong><br />
popolazione sfollata ed in particolare:<br />
• Costruzione di case temporanee (Progetto C.A.S.E.) destinate ai cittadini de<br />
L’Aquila con una casa distrutta o inagibile. Le case sorgeranno su 19 aree:<br />
7
Arischia, Assergi 2, Bazzano, Camarda, Cese di Preturo, Collebrincioni, Coppito 2<br />
Coppito 3, Gignano, Paganica 2, Paganica sud, Pagliare, Roio 2, Roio Poggio,<br />
Sant’Antonio, Sant’Elia 1, Sant’Elia 2, Sassa, Tempera. Verranno realizzati oltre<br />
160 edifici, per un totale di circa 4.000/4.500 appartamenti che saranno destinati ad<br />
ospitare oltre 15.000 persone;<br />
Spesa indicativa Euro 350.000.000<br />
• Costruzione di Moduli Abitativi Provvisori (progetto M.A.P.) per le persone la<br />
cui casa è distrutta o dichiarata inagibile ed è nel “nel cratere sismico”, ovvero dei<br />
56 comuni attorno a L’Aquila. In tutto saranno costruiti 2.300 moduli abitativi;<br />
• Costruzione di Moduli ad Uso Scolastico Provvisori (progetto M.U.S.P.). I<br />
Moduli ad Uso Scolastico Provvisori, sostituiscono temporaneamente le scuole<br />
danneggiate o distrutte dal terremoto del 6 aprile. I moduli sono strutture<br />
prefabbricate con caratteristiche adatte alle zone in cui verranno montate, anche in<br />
aree a 1.500 metri di altitudine. 34 strutture educative provvisorie saranno realizzate<br />
nei Comuni di L’Aquila, Campotosto, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Scoppito, Arsita e<br />
Popoli.<br />
• Spesa indicativa Euro 93.771.159<br />
• Ai sensi dell’articolo 8 dell’Accordo si dichiara che:<br />
- L’Organismo responsabile del coordinamento e dell’attuazione <strong>della</strong><br />
sovvenzione è la Presidenza del Consiglio dei Ministri – <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong><br />
<strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>.<br />
Via Ulpiano 11 – 00193 Roma, ITALIA;<br />
- Le operazioni elencate nel giustificativo delle spese indicate nella presente<br />
Relazione non hanno ricevuto contributi da nessun’altra fonte comunitaria o<br />
fonte internazionale di finanziamento;<br />
- Le spese sostenute non sono coperte da compensazioni o rimborsi per danni,<br />
forniti da parti terze;<br />
- I fondi relativi al finanziamento straordinario di cui sopra, pari a €<br />
493.771.159,00, sono affluiti sul conto corrente 22330, aperto presso la<br />
8
Tesoreria Centrale dello Stato ed intestato alla Presidenza del Consiglio dei<br />
Ministri, in data 30 novembre 2009 e sono stati utilizzati entro un anno, così<br />
come previsto dall’art.8, comma 1, del Regolamento (CE) n. 2012/2002.<br />
- Infine si garantisce che nessun contributo e/o aiuto è stato fornito prima <strong>della</strong><br />
data effettiva del primo danno verificatosi a seguito del disastro e che le spese<br />
sono limitate alle sole attività eseguite all’interno <strong>della</strong> regione Abruzzo.<br />
In fondo alla Relazione sono allegati i seguenti documenti:<br />
• Il Regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio che istituisce il Fondo di<br />
solidarietà dell’Unione europea;<br />
• La Decisione <strong>della</strong> Commissione dell’11/11/2009 che concede una sovvenzione<br />
del Fondo di solidarietà dell’U.E. per il finanziamento di interventi di emergenza in<br />
seguito al sisma del 6/4/2009 nella Regione Abruzzo;<br />
• L’Accordo recante “l’attuazione <strong>della</strong> decisione <strong>della</strong> Commissione<br />
dell’11/11/2009 che concede una sovvenzione nel quadro del Fondo di solidarietà<br />
dell’Unione europea per il finanziamento di interventi d’emergenza in Italia”.<br />
9
TOTALE FONDI STANZIATI<br />
2009‐2012 (€/Mln)<br />
14.062,410<br />
di cui:<br />
6.134,266 per il 2009<br />
7.928.144 per il triennio<br />
successivo<br />
FONDI STANZIATI PER L’<strong>EMERGENZA</strong><br />
Anni 2009 e 2012<br />
FONDO DI<br />
SOLIDARIETA’<br />
UE<br />
3,5%<br />
FONDI<br />
BILANCIO<br />
STATALE<br />
96,5%<br />
FONTI DI FINANZIAMENTO <strong>EMERGENZA</strong> TERREMOTO <strong>ABRUZZO</strong><br />
Fondi assegnati<br />
Fondi Bilancio Statale 13.500.500.000<br />
<strong>Dipartimento</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong><br />
1.380.000.000<br />
RegioneAbruzzo ed altre Pubbliche Amministrazioni<br />
12.120.500.000<br />
Fondo di Solidarietà ‐ Unione Europea 493.771.159<br />
<strong>Dipartimento</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong><br />
493.771.159<br />
Donazioni private 68.139.192<br />
TOTALE 14.062.410.351<br />
10
900<br />
800<br />
700<br />
600<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
0<br />
€/Mln<br />
652,685<br />
50,000<br />
602,685<br />
Spesa per la prima<br />
emergenza<br />
RISORSE SPESE PER LA GESTIONE DELL’<strong>EMERGENZA</strong> AL 12 OTTOBRE 2010<br />
810,327<br />
350,000<br />
460,327<br />
Spesa per macro‐tipologia<br />
Macro‐tipologie di Spesa<br />
93,771<br />
227,229<br />
0,736<br />
Progetto C.A.S.E. M.A.P. e M.U.S.P. M.E.P.<br />
Spesa complessiva<br />
Spesa per la prima emergenza 652,685<br />
Progetto C.A.S.E. 810,327<br />
M.A.P. e M.U.S.P. 321,000<br />
M.E.P. 0,736<br />
Macro‐tipologie di spesa<br />
321,000<br />
Importo in €/Mln Importo in €/Mln<br />
602,685<br />
460,327<br />
227,229<br />
0,736<br />
Fondi UE<br />
Fondi Bilancio Statale<br />
di cui: Fondi Bilancio Statale di cui: Fondi Unione Europea<br />
% su Spesa<br />
complessiva Importo in €/Mln<br />
33,77% 50,000<br />
25,79% 350,000<br />
12,73% 93,771<br />
0,04%<br />
% su Spesa<br />
complessiva<br />
Spesa complessiva 1.784,748 1.290,977 72,33% 493,771 27,67%<br />
2,80%<br />
19,61%<br />
5,25%<br />
11
SPESE PER LA PRIMA <strong>EMERGENZA</strong><br />
“Realizzazione di misure provvisorie di alloggio ed organizzazione dei servizi di<br />
soccorso destinati a soddisfare le necessità immediate <strong>della</strong> popolazione”<br />
(sovvenzione di 50 Mln di Euro).<br />
Nelle spese per la prima emergenza sono ricompresi tutti gli oneri che hanno<br />
caratterizzato la prima fase di attività di soccorso ed aiuto alla popolazione coinvolta nel<br />
sisma.<br />
Per ciò che concerne il rilevamento dei costi di intervento, la stima è stata fatta da<br />
ciascun soggetto intervenuto sulla base dei mezzi e dei materiali impiegati e sulla base<br />
delle risorse umane impegnate nell’emergenza. Per quest’ultime è stata computata fra i<br />
costi solo la quota parte di salario relativa agli straordinari del personale impiegato ai fini<br />
dell’emergenza, mentre per ciò che riguarda i mezzi impiegati sono stati presi in<br />
considerazione i costi per intero del materiale impiegato se non riutilizzabile e il<br />
deprezzamento del bene per quanto riguarda il materiale rigenerabile (oltre ai costi per la<br />
rigenerazione del materiale stesso).<br />
Alla data del 12 ottobre 2010 l’ammontare delle spese è pari a circa 652,685 milioni di<br />
Euro di cui, in particolare:<br />
A. 430,630 milioni di Euro per interventi connessi all’assistenza <strong>della</strong><br />
popolazione (contributi di autonoma sistemazione, acquisto e sistemazione<br />
tendopoli, servizi igienici, ristorazione, forniture di beni e servizi, ecc.);<br />
B. 90,250 milioni di Euro per spese riferite al personale impiegato<br />
nell’emergenza (missioni, rimborso spese ed oneri accessori vigili del fuoco,<br />
forze di sicurezza e tutte le varie componenti del sistema di protezione civile).<br />
C. 57,950 milioni di Euro per oneri sostenuti dagli enti locali per interventi<br />
cosiddetti di rimozione situazione pericolo;<br />
D. 55,330 milioni di Euro per oneri sostenuti da altre amministrazioni per<br />
impiego di mezzi, materiali;<br />
E. 18.525 milioni di Euro per spese varie non riconducibili a categorie<br />
omogenee (oneri di volontariato, convenzioni CINEAS, Fintecna e Reluis ecc.).<br />
12
SPESE GENERALI SOSTENUTE DAL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE<br />
PER L’ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (DETTAGLIO)<br />
Macro‐Natura di Spesa €/mln<br />
Gestione tendopoli 49,106<br />
Forniture di pasti 5,267<br />
Derrate alimentari 11,487<br />
Gestione rifiuti 6,389<br />
Servizi igienici e pulizie 19,312<br />
Contributi sistemazioni alloggiative<br />
alternative (Alberghi)<br />
180,835<br />
Contributi autonoma sistemazione 75,066<br />
Trasporto e deposito temporaneo<br />
mobilio<br />
Locazione temporanea di alloggi ad uso<br />
abitativo<br />
Forniture beni e servizi (Reti di<br />
comunicazione ed apparati, materiali<br />
informatici e tecnologici, trasporti ecc.)<br />
Spese straordinarie per la prima<br />
assistenza e interventi urgenti (Comune<br />
di L’Aquila, contributo Gran Sasso Acque<br />
ecc.<br />
0,346<br />
0,972<br />
43,815<br />
26,618<br />
Altre spese 11,417<br />
Totale 430,630<br />
5%<br />
10%<br />
3% 3% 1% 1%<br />
6%<br />
11%<br />
17%<br />
42%<br />
Contributi sistemazioni alloggiative alternative<br />
Contributi autonoma sistemazione<br />
Gestione tendopoli<br />
Forniture beni e servizi<br />
Servizi igienici e pulizie<br />
Spese straordinarie finalizzate alla prima assistenza e ad interventi urgenti<br />
Altre tipologie di spese<br />
Derrate alimentari<br />
Gestione rifiuti<br />
Forniture di pasti<br />
Nelle pagine seguenti si riporta l’elenco parziale (per un totale di circa 141 milioni di<br />
Euro) dei pagamenti correlati alle spese sostenute per la prima emergenza.<br />
GESTIONE TENDOPOLI 21.857.262,95<br />
SPESE TIPOLOGIE DIVERSE 42.666.334,36<br />
RIMBORSO SPESE MINISTERO DELL’INTERNO<br />
CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO<br />
44.820.540,00<br />
32.023.644,86<br />
TOTALE 141.367.782,17<br />
13
RENDICONTO PARZIALE PAGAMENTI DISPOSTI PER LA PRIMA <strong>EMERGENZA</strong><br />
GESTIONE TENDOPOLI<br />
14
RENDICONTO PARZIALE PAGAMENTI DISPOSTI PER LA PRIMA <strong>EMERGENZA</strong><br />
SPESE DI TIPOLOGIE DIVERSE<br />
18
LA PRIMA FASE DELL’<strong>EMERGENZA</strong><br />
“Realizzazione di strutture temporanee per la sistemazione alloggiativa <strong>della</strong><br />
popolazione sfollata. Costruzione di case temporanee (Progetto C.A.S.E.)” –<br />
sovvenzione 350 Mln di Euro- Costruzione di moduli abitativi provvisori (Progetto<br />
M.A.P.) e di moduli ad uso scolastico provvisori (Progetto M.U.S.P.) sovvenzione<br />
93,771 Mln di Euro.<br />
Il primo obiettivo è stato trovare una sistemazione temporanea e confortevole alle<br />
circa 70.000 persone sfollate, si è poi provveduto, presso ciascuno dei Comuni interessati<br />
dagli eventi sismici, a far costituire dei gruppi di rilevamento, formati da tecnici qualificati<br />
di Enti e pubbliche amministrazioni nonché da personale universitario e Vigili del Fuoco,<br />
per censire gli edifici pubblici e privati risultati totalmente o parzialmente inagibili o da<br />
demolire perché non più recuperabili classificandoli in specifiche categorie secondo una<br />
valutazione del rischio che ne determinasse l’agibilità:<br />
• CATEGORIA A ---- AGIBILE;<br />
• CATEGORIA B ---- EDIFICIO TEMPORANEAMENTE INAGIBILE MA AGIBILE CON<br />
PROVVEDIMENTI DI PRONTO INTERVENTO;<br />
• CATEGORIA C ---- EDIFICIO PARZIALMENTE INAGIBILE;<br />
• CATEGORIA D ---- EDIFICIO TEMPORANEAMENTE INAGIBILE DA RIVEDERE CON<br />
APPROFONDIMENTO;<br />
• CATEGORIA E ---- EDIFICIO INAGIBILE;<br />
• CATEGORIA F ---- EDIFICIO INAGIBILE PER RISCHIO ESTERNO.<br />
Il fabbisogno abitativo delle persone che hanno perso la casa nel terremoto è risultato<br />
dalla combinazione di una serie di fattori:<br />
• caratteristiche ed esigenze del nucleo familiare prima e dopo il terremoto;<br />
• variazioni dell’esito di agibilità degli edifici;<br />
• riperimetrazione <strong>della</strong> Zona rossa, ecc.<br />
L’impegno del Governo italiano può essere riassunto in tre distinti interventi:<br />
• la realizzazione del Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili ed<br />
Ecocompatibili) e del Progetto M.A.P. ( Moduli abitativi Provvisori) al fine di<br />
assicurare un alloggio ai senzatetto; inoltre è stata disposta l’erogazione del<br />
25
C.A.S. (Contributo di Autonoma Sistemazione) a tutti coloro che si sono trovati<br />
una sistemazione di alloggio alternativa;<br />
• la ripresa delle attività sociali con particolare riguardo alle scuole. Si è ritenuto<br />
infatti indispensabile, per avviare la ripresa <strong>della</strong> vita ordinaria consentire che<br />
l’anno scolastico 2009-2010 iniziasse senza ritardi per tutti gli ordini scolastici.<br />
Per raggiungere questo obiettivo si è provveduto alla ristrutturazione degli<br />
edifici scolastici lievemente danneggiati ed alla costruzione di 32 M.U.S.P.<br />
(Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio);<br />
• l’avvio delle attività tecnico scientifiche di analisi geologica, geognostica e<br />
geotecnica indispensabili per tracciare basi sicure, destinate a supportare ogni<br />
futura ricostruzione ed al fine di fornire uno strumento fondamentale per una<br />
corretta pianificazione <strong>della</strong> ricostruzione ed ottenere un quadro conoscitivo<br />
dell’area aquilana tra i più approfonditi e di maggior dettaglio a livello<br />
nazionale.<br />
Il patrimonio informativo elaborato è stato utilizzato per la scelta delle aree di prima<br />
accoglienza, delle aree del Progetto C.A.S.E., dei M.A.P. e dei M.U.S.P.. Tale attività,<br />
finalizzata alla prevenzione del rischio sismico, è stata completata ed integrata da una<br />
analisi del territorio in campo idraulico ed idrogeologico, al fine di dotare i responsabili<br />
<strong>della</strong> gestione dei territori di una completa mappatura dei rischi naturali insistenti.<br />
26
LOCALIZZAZIONE PROGETTI C.A.S.E., M.A.P. e M.U.S.P.<br />
27
PROGETTO C.A.S.E.<br />
(COMPLESSI ANTISISMICI SOSTENIBILI ECOCOMPATIBILI)<br />
“Realizzazione di strutture temporanee per la sistemazione alloggiativa <strong>della</strong> popolazione<br />
DI CUI<br />
sfollata. Costruzione di case temporanee” – Sovvenzione di 350 Mln di Euro-<br />
DATI RELATIVI AGLI AFFIDAMENTI DISPOSTI<br />
Procedure di gara espletate 231<br />
Contratti d’appalto sottoscritti 311<br />
Imprese appaltatrici 121<br />
Imprese subappaltatrici e fornitrici 931<br />
Numero di subappalti, noli, subforniture richiesti 1.376<br />
Importi degli affidamenti disposti ( I.V.A. compresa ) € 810,327 MLN.<br />
Imp. dei subappalti, dei noli e delle forniture autorizzati (I.V.A. compresa) € 290,324 MLN.<br />
Il <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>, superata la prima emergenza e consolidato il<br />
quadro dell’assistenza alla popolazione, ha promosso un censimento dei fabbisogni. Tra le<br />
azioni prima descritte, il Progetto C.A.S.E. - Complessi Antisismici Sostenibili<br />
Ecocompatibili - è partito all’indomani del sisma, destinato a tutti i cittadini che hanno<br />
avuto la casa distrutta dal terremoto o dichiarata inagibile dopo le verifiche, si è realizzata<br />
per la prima volta in Italia su larga scala la costruzione di 4.449 appartamenti antisismici in<br />
un’unica città.<br />
28
Con il censimento si è potuto riparametrare il Progetto C.A.S.E., ampliando, per<br />
quanto possibile, il numero degli edifici in corso di costruzione nei limiti delle aree e degli<br />
spazi individuati. Ai 150 edifici previsti inizialmente ne sono stati aggiunti infatti 15 già<br />
all’avvio dei lavori ed altri 20 dopo il censimento, portando il numero degli edifici a 185 e<br />
le persone ospitate a 15.000 (con casa in Zona rossa o categoria E ed F).<br />
Per comprendere l’opera realizzata è necessario indicare alcuni numeri:<br />
• 185 edifici , con strade, parcheggi e aree verdi. 22 i km di strade realizzate, 16 km<br />
di acquedotti oltre 50 km di condotti fognari per acque bianche e nere ;<br />
• 7.328 isolatori sismici utilizzati, 1.800 mq la superficie abitabile di una piastra che<br />
poggia su 40 isolatori sismici;<br />
• 46 cabine elettriche, 7 nuove centrali telefoniche, 2000 pali per l’illuminazione<br />
pubblica.<br />
Nella realizzazione è stata portata attenzione anche all’ambiente, il 60% degli edifici è<br />
di classe A o A+, (classe di efficienza energetica). Sono stati installati 7.000 mq. di pannelli<br />
29
solari sulle coperture degli edifici per la produzione di acqua calda, 35.000 mq. di pannelli<br />
fotovoltaici installati sulle coperture degli edifici e sulle pensiline dei parcheggi.<br />
Sono stati realizzati 62 ettari di aree a verde con 11.000 alberi e 260.000 arbusti, 30 aree<br />
da gioco e 8 campi sportivi polivalenti.<br />
Si riportano di seguito i costi unitari (IVA esclusa) relativi alla realizzazione del Progetto<br />
C.A.S.E.:<br />
• 1.318 Euro il costo al mq. di superficie convenzionale dell’edificio, comprendente<br />
tutte le parti costruite dalla fondazione al tetto; la superficie convenzionale è ottenuta<br />
considerando per intero la superficie lorda dei pavimenti, al 60% quella dei ballatoi e delle<br />
scale, al 10% la superficie delle piastra di base e al 30% quella dei posti auto sottopiastra,<br />
secondo le usuali regole di valutazione commerciale degli immobili;<br />
• 58 Euro il costo al mq. di superficie territoriale trattata, per l’urbanizzazione;<br />
• 18.788 Euro il costo per impianto elevatore per il superamento delle barriere<br />
architettoniche;<br />
• 12.445 Euro il costo medio <strong>della</strong> fornitura di arredi per appartamento, compresa la<br />
pulizia prima <strong>della</strong> fornitura.<br />
Tali valori sono in linea con i valori di mercato tenuto anche conto <strong>della</strong> straordinarietà<br />
delle attività poste in essere.<br />
Nelle pagine successive si indica un rendiconto parziale (per un totale di Euro<br />
607.726.846,60) dei pagamenti effettuati per il progetto di cui sopra.<br />
30
DI CUI<br />
PROGETTO M.A.P.<br />
(MODULI ABITATIVI PROVVISORI)<br />
“Realizzazione di strutture temporanee per la sistemazione alloggiativa <strong>della</strong><br />
popolazione sfollata. Costruzione di moduli abitativi provvisori (Progetto M.A.P.) e di<br />
moduli ad uso scolastico provvisori (Progetto M.U.S.P.) sovvenzione 93,771 Mln di<br />
Euro.<br />
DATI RELATIVI AGLI AFFIDAMENTI DISPOSTI<br />
Procedure di gara espletate 137<br />
Contratti d’appalto sottoscritti 162<br />
Imprese appaltatrici 51<br />
Imprese subappaltatrici e fornitrici 443<br />
Numero di subappalti, noli, subforniture richiesti 509<br />
Importi degli affidamenti disposti ( I.V.A. compresa ) € 238,107 MLN<br />
Imp. dei subappalti, dei noli e delle forniture autorizzati ( I.V.A. compresa ) € 45,873 MLN<br />
Contestualmente al precedente progetto è partito anche il Progetto M.A.P. (Moduli<br />
Abitativi Provvisori) e le connesse opere di urbanizzazione. Villette prefabbricate<br />
resistenti e sicure, di varie metrature a seconda delle caratteristiche del nucleo familiare.<br />
In alcuni casi sono state costruite in legno massello in altri con pannelli coibentati.<br />
I Moduli Abitativi Provvisori rappresentano un’importante parte nello scenario sulla<br />
ricostruzione in Abruzzo. In varie località vicino L'Aquila, la <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> Italiana<br />
41
ha pianificato la costruzione di numerosi alloggi mono-piano e bi-piano di differenti<br />
tipologie, ad una, due e tre camere. I M.A.P. hanno avuto tempi di esecuzione minori<br />
rispetto agli edifici del Progetto C.A.S.E. e sono stati realizzati per lo più in struttura<br />
portante di legno. Sono state oltre 2.200 le costruzioni realizzate nei Comuni abruzzesi.<br />
Altri 1.273 moduli (1.113 realizzati dal <strong>Dipartimento</strong> + 160 donati nelle frazioni) sono<br />
stati realizzati a L'Aquila.<br />
42
PROGETTO M.U.S.P.<br />
( MODULI USO SCOLASTICO PROVVISORIO ) ED ALTRE STUTTURE<br />
DATI RELATIVI AGLI AFFIDAMENTI DISPOSTI<br />
Procedure di gara espletate 101<br />
Contratti d’appalto sottoscritti 123<br />
Imprese appaltatrici 45<br />
Imprese subappaltatrici e fornitrici 180<br />
Numero di subappalti, noli, subforniture richiesti 337<br />
Importi degli affidamenti disposti ( I.V.A. compresa ) € 85,604 MLN.<br />
DI CUI<br />
Imp. dei subappalti, dei noli e delle forniture autorizzati ( I.V.A. compresa ) € 18,830 MLN.<br />
Il sisma del 6 aprile ha reso inagibili numerosi edifici pubblici, causando la chiusura, sia<br />
per i forti danni che per motivi precauzionali, di tutti gli istituti scolastici ed universitari.<br />
Sono stati 70 gli edifici scolastici gravemente danneggiati, con un affollamento di circa<br />
13.000 studenti. L’art. 7, comma 2, dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri<br />
del 9 luglio 2009, n. 3790, ha disposto la realizzazione di Moduli ad uso Scolastico<br />
Provvisorio (M.U.S.P.) e delle relative opere di urbanizzazione destinate a sostituire<br />
temporaneamente le scuole danneggiate o distrutte dal sisma.<br />
43
Si tratta di strutture prefabbricate realizzate nei Comuni di L’Aquila, Montereale,<br />
Ovindoli, Rocca di Mezzo, Scoppito, Arsita, Popoli e Vittorito. I Moduli ad uso scolastico<br />
provvisorio ospitano 6.569 alunni.<br />
Alla riapertura delle scuole, a settembre dello scorso anno, tutti i 17.567 studenti, di<br />
ogni ordine e grado, hanno regolarmente ripreso l’attività, primo segnale di un progressivo<br />
ritorno alla normalità:<br />
• realizzazione di 32 scuole, fra asili nido, scuole d’infanzia, scuole secondarie di<br />
primo grado nonché un istituto professionale, un istituto tecnico e un convitto provinciale<br />
per sostituire quelle distrutte o danneggiate dal terremoto;<br />
• il nuovo Conservatorio “Alfredo Casella”;<br />
• interventi di riparazione e rafforzamento strutturale per 59 scuole danneggiate,<br />
Inoltre la <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> con l’Ufficio scolastico Regionale per l’Abruzzo, la Cassa<br />
di Risparmio <strong>della</strong> Provincia dell’Aquila e l’Ali, Associazione Librai Italiani di<br />
Confcommercio, hanno messo a disposizione oltre 1.000.000 di Euro, grazie alla<br />
solidarietà dei cittadini che hanno sostenuto la popolazione colpita dal terremoto, in buoni<br />
sconto sui libri di testo.<br />
44
Il contributo è stato di 25 euro per acquistare materiale didattico per gli iscritti alla<br />
scuola primaria, di 100 euro per i libri delle medie, e di 130 euro per quelli delle superiori.<br />
L’Università di L’Aquila ha riattivato tutti i corsi in strutture temporanee. E’ rimasto<br />
sostanzialmente stabile il numero degli iscritti ai corsi di laurea: gli iscritti all’Anno<br />
Accademico 2009-2010 sono 21.600, a fronte dei 23.200 iscritti prima del terremoto.<br />
Infine, grazie ad un accordo tra l’Università degli Studi dell’Aquila, la Regione<br />
Abruzzo e il <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>, il 24 novembre 2009 è partito un<br />
servizio di trasporto gratuito per gli universitari, destinato anche agli studenti residenti<br />
fuori dal “cratere sismico”. Per l’attivazione del servizio l’Ordinanza n. 3820 ha stanziato<br />
5.000.000 di Euro.<br />
Nelle pagine successive si indica un rendiconto parziale ( per un importo totale di<br />
Euro 170.800.232,15 ) dei pagamenti effettuati per i progetti M.A.P. e M.U.S.P..<br />
45
ALTRI INTERVENTI FINANZIATI DAL DIPARTIMENTO DELLA<br />
PROTEZIONE CIVILE<br />
Il 6 aprile 2010, ad un anno dal terremoto, il <strong>Dipartimento</strong> ha ultimato la consegna al<br />
Comune de L’Aquila delle villette del Progetto M.A.P. e delle abitazioni del Progetto<br />
C.A.S.E.<br />
Oltre alla realizzazione dei Progetti di cui sopra, con Ordinanza del Presidente del<br />
Consiglio dei Ministri n. 3754 del 9/04/2009, è stato stabilito il Contributo di Autonoma<br />
Sistemazione (C.A.S.) poi, considerando che emergevano nuove esigenze abitative, con<br />
ordinanza n. 3797 del 30/07/2009 si è aumentato il valore di tale contributo, fino a<br />
diventare un’altra delle alternative possibili per le sistemazioni di medio termine,<br />
necessarie a chi ha avuto la casa totalmente inagibile o distrutta.<br />
Il Governo Italiano ha avviato anche altre importanti azioni, come:<br />
- contributi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni<br />
(ordinanza n. 3778 e 3779 del 6 giugno 2009 per edifici A, B e C, ordinanza n.<br />
3790 del 9 luglio 2009 per edifici E e l’ordinanza n. 3820 del 12 novembre 2009<br />
per gli aggregati in muratura);<br />
- indennizzi per le attività produttive e le associazioni culturali<br />
(ordinanza n. 3789 del 9 luglio 2009).<br />
52
PROGETTO M.E.P.<br />
( MODULI ECCLESIASTICI PROVVISORI )<br />
DATI RELATIVI AGLI AFFIDAMENTI DISPOSTI<br />
Procedure di gara espletate 3<br />
Contratti d’appalto sottoscritti 4<br />
Imprese appaltatrici 4<br />
Imprese subappaltatrici e fornitrici 4<br />
Numero di subappalti, noli, subforniture richiesti 4<br />
Importi degli affidamenti disposti ( I.V.A. compresa ) € 0,736 MLN.<br />
DI CUI<br />
Imp. dei subappalti, dei noli e delle forniture autorizzati ( I.V.A. compresa ) € 0,076 MLN.<br />
L’art. 2, comma1, dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22<br />
dicembre 2009, n. 3832 ha disposto la realizzazione, in termini di somma urgenza, dei Moduli<br />
Ecclesiastici Provvisori (M.E.P.) che hanno sostituito provvisoriamente le chiese danneggiate<br />
o distrutte dal sisma. Il progetto ha previsto la realizzazione di tre moduli ecclesiastici<br />
provvisori. Con il Progetto denominato “Una Chiesa per Natale”si è provveduto inoltre a<br />
ripristinare e riaprire 73 chiese danneggiate.<br />
Costo del progetto 736 mila Euro.<br />
53
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CONTRO I TERREMOTI -<br />
LA MICROZONAZIONE SISMICA DELL’AREA AQUILANA<br />
Dopo l’evento sismico per favorire l’avvio <strong>della</strong> ricostruzione si è effettuato uno<br />
studio di Microzonazione Sismica dell'area aquilana colpita dal terremoto, promosso e<br />
coordinato dal <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> civile insieme alla Regione Abruzzo.<br />
La Microzonazione Sismica è utile per la pianificazione urbanistica e la gestione<br />
dell’emergenza, per la progettazione e, come nel caso dell’Abruzzo, per la<br />
ricostruzione dopo il terremoto. Lo studio ha interessato tutti i Comuni in cui si è<br />
registrata un’intensità maggiore o uguale al VII grado <strong>della</strong> scala Mercalli. Per ogni<br />
località si sono resi disponibili: carta geolitologica, sezioni geolitologiche, carta delle<br />
indagini, carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (carta di livello 1), carta<br />
di microzonazione sismica (carta di livello 3).<br />
Tale situazione sarà via via aggiornata con nuove elaborazioni e cartografie. Il piano di<br />
microzonazione sismica, stabilito dall'ordinanza n. 3772 e avviato a partire da maggio<br />
2009, ha visto il coinvolgimento di 150 ricercatori e tecnici di 9 Università italiane, 8<br />
istituti di ricerca, 4 regioni e 1 provincia autonoma. Le carte di Microzonazione Sismica<br />
(MS) di livello 3 caratterizzano con valori numerici le microzone sismicamente omogenee.<br />
La caratterizzazione avviene mediante un fattore di amplificazione del moto (FA) così<br />
come definito negli indirizzi e criteri generali per la Microzonazione Sismica. I valori di<br />
FA attribuiti alle varie microzone di una mappa definiscono una scala di pericolosità<br />
sismica locale. Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), approvate con D.M.<br />
14.01.2008, richiedono che nella progettazione siano affrontati aspetti comuni agli studi di<br />
MS, è quindi conseguente che tali studi condividano alcuni obiettivi. Occorre però<br />
distinguere la scala alla quale si opera, infatti la progettazione è riferita ad uno specifico<br />
manufatto (scala del manufatto) e quindi riguarda ambiti territoriali che possono essere<br />
estremamente limitati, mentre la MS opera su una scala reale ed è riferita ad una microzona<br />
la cui estensione può essere notevole, in dipendenza delle condizioni di relativa<br />
omogeneità dei suoli (scala <strong>della</strong> microzona). In genere, quindi, lo studio a supporto <strong>della</strong><br />
progettazione fornisce informazioni più puntuali di quelle che si possono ottenere dagli<br />
studi per la MS. Quest’ultima, di contro, offre informazioni relative ad aree più estese e<br />
quindi offre una conoscenza più diffusa, di sicuro interesse anche per la pianificazione<br />
urbanistica e la pianificazione di emergenza. I parametri FA (risultato <strong>della</strong> MS) e S (in<br />
54
NTC, 2008) descrivono entrambi l’amplificazione dovuta all’assetto del sottosuolo e sono<br />
due parametri confrontabili, ma diversi. Entrambi sono derivati dagli spettri di risposta<br />
modificati dagli effetti di amplificazione locale (spettro in superficie) rispetto a quelli<br />
valutati in condizioni ideali su suolo rigido a superficie orizzontale ma sono diversi in<br />
quanto ottenuti con differenti criteri di valutazione. E’ bene, perciò, chiarire il loro<br />
significato e le possibili utilizzazioni. Il valore FA è ottenuto tenendo conto di dati<br />
arealmente distribuiti in un intorno più o meno ampio (scala <strong>della</strong> microzona) rispetto al<br />
sito del manufatto, mentre S deve essere calcolato specificamente per i terreni di<br />
fondazione del manufatto (scala del manufatto). Inoltre, il valore FA è determinato<br />
rapportando intervalli piuttosto stretti dello spettro in superficie rispetto allo spettro di<br />
input ciò può condurre a valori superiori rispetto a quelli definiti per S dalle NTC, i quali<br />
sono ottenuti considerando un intervallo molto ampio degli spettri di superficie e di input.<br />
In definitiva FA non è proporzionale al valore S delle NTC e quindi non può, in generale,<br />
sostituire quest’ultimo nella definizione dello spettro elastico per il sito (scala del<br />
manufatto). Nelle carte consultabili sul sito www.protezionecivile.it, alle microzone sono<br />
assegnati, in alternativa, o range di variazione di FA oppure un valor medio, in dipendenza<br />
<strong>della</strong> scelta di rappresentazione effettuata dall’unità operativa che ha elaborato la carta. Le<br />
due rappresentazioni sono sostanzialmente equivalenti e, per quanto detto, ugualmente<br />
valide per gli scopi e gli usi delle carte stesse. È evidente che l’unico valor medio attribuito<br />
ad una microzona va inteso come valore indicativo nell’intorno del quale può situarsi il<br />
valore reale, in relazione al tipo di input considerato, alle incertezze dei parametri di<br />
calcolo e del modello utilizzato nelle simulazioni, alla variabilità di tali parametri<br />
all’interno <strong>della</strong> microzona. Stabilite le differenze tra Fa e S, si possono però delineare, con<br />
riferimento alle NTC, alcune modalità d’uso specifiche degli FA riportati sulle mappe di<br />
MS dell’area aquilana:<br />
1) Nelle zone stabili, suscettibili di amplificazioni locali, la conoscenza di FA può<br />
orientare nella scelta e quantificazione delle indagini da effettuare per l’identificazione<br />
delle categorie di sottosuolo previste dalla norma; inoltre per costruzioni soggette a lavori<br />
che non comportano incrementi di carico in fondazione e non peggiorano la situazione del<br />
pendio ed in assenza di dissesti riconducibili a cedimenti del terreno, è possibile che la<br />
verifica di stabilità del versante non sia effettuata.<br />
55
2) FA costituisce un valore di riferimento che sarà tanto più indicativo quanto più il<br />
professionista giudicherà il modello del sottosuolo, definito nella microarea,<br />
rappresentativo dell’area di fondazione del manufatto.<br />
3) Alcuni FA caratterizzano aree il cui modello del sottosuolo non è ben definito nelle<br />
NTC, per esempio aree subito a ridosso dei rilievi (risultati fortemente condizionati da<br />
effetti 2D) o aree in cui è misurato un profilo con inversioni di velocità, ossia quando<br />
l’andamento delle velocità delle onde di taglio non risulta monotonicamente crescente<br />
verso il basso. In questi casi il valore di S di NTC dovrà essere valutato con modelli più<br />
complessi di quelli normalmente assunti nelle NTC (basati sull’identificazione del tipo di<br />
suolo in relazione alla velocità delle onde di taglio negli ultimi trenta metri).<br />
4) Valori di FA maggiori di 2,5 caratterizzano aree particolari, con sensibili<br />
amplificazioni locali su determinate frequenze, e quindi indicano la necessità di svolgere<br />
indagini più approfondite.<br />
5) Nelle zone stabili, con FA=1, previa verifica speditiva dell’effettiva corrispondenza<br />
di quanto riportato nella carta di MS con le condizioni al sito del manufatto e previa<br />
esecuzione di indagini di limitata estensione, è possibile attribuire al sottosuolo la categoria<br />
A (o B nel caso in cui una coltre di alterazione o una fratturazione intensa e pervasiva<br />
determinino proprietà meccaniche riferibili a tale categoria).<br />
La segnalazione nelle carte di MS di livello 3 di zone suscettibili di instabilità deve<br />
indurre il professionista a verificare le condizioni di sicurezza a seguito di indagini<br />
puntuali effettuate con approfondimento specifico per l’instabilità segnalata<br />
(instabilità di versante, cedimenti differenziali, liquefazioni, faglie attive e capaci).<br />
56
MODALITÀ AFFIDAMENTI DISPOSTI E CONTROLLI SULLA SPESA<br />
(PROGETTO C.A.S.E., M.A.P., M.U.S.P., M.E.P. ED ALTRE STRUTTURE<br />
TEMPORANEE)<br />
DATI RI EPILOGATIVI<br />
PROCEDUREDI GARA<br />
ESPLETATE<br />
VALORI IN EURO<br />
( I.V.A. COM PR ESA)<br />
Opere principali (C.A.S.E.–M.AP. –M.U.S.P.<br />
e M.E.P.) 73 1.109.310.633,06<br />
Procedure aperte ai sensi dell’art. 55 del<br />
d.lgs 1 63/2006 11 736.316.912,62<br />
Procedure negoziate ai sensi dell’art. 57 del<br />
d.lgs 163/2006<br />
Opere di completamento ai sensi dell’art.<br />
57 del d.lgs 163/2006 (I ndagini<br />
geognostiche e geotecniche, allaccio ai<br />
servizi di rete per la fornitura di acqua luce<br />
e gas)<br />
Il <strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> ha bandito, per i lavori post-terremoto a<br />
L’Aquila, procedure di gara aperte e ristrette, in applicazione degli artt. 55 e ss. del<br />
decreto legislativo n. 163/2006 ( c.d. Codice degli Appalti Pubblici ) sebbene l’art. 2,<br />
comma 9, del d.l. 28/04/2009, n. 39, convertito, con modificazioni dalla legge 24/06/2009<br />
n. 77, prevedesse la possibilità, considerata l’urgenza, di procedere agli affidamenti<br />
utilizzando le procedure ristrette previste dall’art. 57, comma 6, del d.lgs. n. 163/2006,<br />
senza pubblicazione del relativo bando di gara.<br />
Inoltre, anche l’art. 3 dell’O.P.C.M. n. 3753 del 6 aprile 2009 prevedeva la<br />
possibilità per la Stazione Appaltante di far ricorso, per la realizzazione degli interventi<br />
necessari e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, a procedure<br />
amministrative in deroga a specifici articoli del codice degli appalti.<br />
%<br />
97.7 6<br />
64.8 9<br />
62 372.993.720.44 32.8 7<br />
399 25.4 65.283,32 2.2 4<br />
TOTALE GENERALE 472 1.134.775.916,38 100 ,00%<br />
58
Ciò nonostante le deroghe alla normativa comunitaria di cui si è avvalso il<br />
<strong>Dipartimento</strong> <strong>della</strong> <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> interessano esclusivamente l’art. 70 del D.Lgs<br />
n.163/2006, in materia di riduzione dei termini di ricezione delle domande di<br />
partecipazione e delle offerte in sede di gara e l’art. 118 dello stesso decreto legislativo,<br />
in relazione all’aumento delle percentuali di lavoro subappaltabili (fino ad un massimo<br />
del 50%), così come consentito espressamente dall’art. 2, comma 9, del d.l. 28/04/2009,<br />
n. 39 in relazione all’esigenza di assicurare il tempestivo ricovero delle popolazioni in<br />
strutture abitative non precarie in vista dell’imminente arrivo <strong>della</strong> stagione invernale.<br />
Ciò premesso le percentuali dei lavori affidati in subappalto, rispetto al totale dei<br />
costi per i singoli progetti, sono state le seguenti:<br />
• Progetto C.A.S.E. 35.83%;<br />
• Progetto M.A.P. 19.27%;<br />
• Progetto M.U.S.P. ed altre strutture 22%;<br />
• Progetto M.E.P. 10.31%<br />
Tutta l’attività del <strong>Dipartimento</strong> è stata sottoposta al vaglio degli organi di controllo<br />
previsti dalla vigente normativa (Ufficio Bilancio e Ragioneria <strong>della</strong> Presidenza del<br />
Consiglio dei Ministri e Corte dei Conti) senza alcuna eccezione e deroga.<br />
L’ Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture (Avcp)<br />
in data 7 maggio 2009 ha istituito l’apposita struttura di riferimento, di cui<br />
all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3760 del 30/4/2009, che ha<br />
verificato “ex ante” l’operato del <strong>Dipartimento</strong> e fornito pareri sulle questioni insorte in<br />
materia di affidamento degli appalti.<br />
In data 30/10/2009 il Coordinatore <strong>della</strong> predetta struttura ha relazionato al proprio<br />
interno sulla correttezza delle procedure adottate dal <strong>Dipartimento</strong>.<br />
La Commissione Europea in data 12 aprile 2010 ed in data 14 ottobre 2010 ha<br />
verificato il rispetto <strong>della</strong> normativa comunitaria nell’ambito delle procedure di<br />
conferimento degli appalti e delle procedure di spesa del Contributo del Fondo di<br />
Solidarietà dell’Unione Europea.<br />
59
SICUREZZA NEI CANTIERI<br />
(PROGETTI C.A.S.E., M.A.P., M.U.S.P., M.E.P. ED ALTRE STRUTTURE TEMPORANEE)<br />
DATI RELATIVI AI CANTIERI SU LAVORI GESTITI DAL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE<br />
PROGETTO<br />
NUMERO<br />
CANTIERI<br />
TOTALE ORE<br />
LAVORATE<br />
TOTALE INFORTUNI<br />
NUMERO INFORTUNI PER MILIONI DI<br />
ORE LAVORATE<br />
C.A.S.E 19 19.584.000 18 0,92<br />
M.U.S.P. ed altre<br />
STRUTTURE<br />
35 1.709.600 1 0,63<br />
M.A.P. fuori L’Aquila 121 4.181.760 2 0,48<br />
M.A.P. a L’Aquila 19 809.600 1 1,24<br />
TOTALE 194 26.284.960 22 0,84<br />
TOTALE ORE LAVORATE TOTALE INFORTUNI<br />
NUMERO DI INFORTUNI PER<br />
ORE LAVORATE<br />
VALORI NAZIONALI ANNO 2008 3.467.200.000 79.841 23,03<br />
Come si evince dallo schema le ore lavorate nel periodo giugno 2009 – marzo 2010 per la realizzazione dei progetti C.A.S.E.,<br />
M.A.P. e M.U.S.P. ed altre opere sono state pari a circa 26 milioni in 194 cantieri, con un numero medio di addetti per ogni ora<br />
lavorata superiore a 6.800 unità. Gli infortuni sono stati in totale 22 di cui solo 2 hanno determinato una prognosi superiore a 40<br />
giorni.<br />
60
DATI SULLA PREVENZIONE DELL’INFILTRAZIONE DELLA<br />
CRIMINALITA’ ORGANIZZATA NEGLI APPALTI<br />
L’articolo 16 del D.L. 39/2009 ha previsto specifiche norme per la prevenzione<br />
dell’infiltrazione <strong>della</strong> criminalità organizzata negli appalti conseguenti al sisma.<br />
Il Comitato di coordinamento per la sorveglianza delle grandi opere, in data 8/7/2009 ha<br />
emanato le linee guida per i controlli finalizzati a prevenire le possibili infiltrazioni mafiose.<br />
Il <strong>Dipartimento</strong> ha attuato le disposizioni contenute nelle predette linee guida ancor prima <strong>della</strong><br />
loro introduzione ufficiale.<br />
A metà agosto 2010 le imprese impegnate per la ricostruzione risultavano essere 2.031. A tale<br />
data sono state definite, ai fini del controllo antimafia, le posizioni di 1.271 imprese, pari al 62,5%<br />
circa del totale e sono state emesse 14 interdittive antimafia e 33 informazioni atipiche.<br />
Sono stati effettuati, sempre fino a metà agosto 2010, 22 accessi ai cantieri per la ricostruzione,<br />
di cui 15 per il solo Progetto CASE, cioè il 79% di tutti i siti del Progetto CASE, 1 per i MUSP e 1<br />
per i MAP, tra i quali tutti quelli di più rilevanti dimensioni. Nel secondo semestre 2009 erano<br />
stati invece effettuati in totale 17 accessi, rispetto ai 48 accessi effettuati nei cantieri di tutti Italia,<br />
quindi pari al 35% del totale degli accessi del Paese.<br />
61
ALLEGATI<br />
• Il Regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio che istituisce il Fondo di<br />
solidarietà dell’Unione europea;<br />
• La Decisione <strong>della</strong> Commissione dell’11/11/2009 che concede una sovvenzione<br />
del Fondo di solidarietà dell’U.E. per il finanziamento di interventi di emergenza in<br />
seguito al sisma del 6/4/2009 nella Regione Abruzzo;<br />
• L’Accordo recante “Attuazione <strong>della</strong> decisione <strong>della</strong> Commissione<br />
dell’11/11/2009 che concede una sovvenzione nel quadro del Fondo di solidarietà<br />
dell’Unione europea per il finanziamento di interventi d’emergenza in Italia”.<br />
62