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ECHI DAL WEB - Il Sole 24 ORE Arketipo

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36<br />

Sommario Supplemento 7/10<br />

Rubriche Progetti. Pre-fabbricazione<br />

6 Bookstore. Novità librarie<br />

7 Echi dal Web. Le novità in Internet<br />

22 Rassegna di progetti. Nuovi Progetti a L’Aquila<br />

30 Rassegna di opere. 4 soluzioni pre-fabbricate<br />

64 Contributi a cura di - Gli inserzionisti<br />

[<br />

36 MOHO<br />

Manchester, UK<br />

Shed KM<br />

40 E_3<br />

Berlino, Germania<br />

Kaden-Klingbeil Architekten<br />

44 Cellophane house<br />

New York, USA<br />

Kieran Timberlake Associates<br />

48 Uffici<br />

Rubì, Spagna<br />

Bailo Rull ADD+<br />

40


52 Villaggio ecologico<br />

Selvino, Italia<br />

Aiace<br />

56 Casa di legno<br />

Caviano, Italia<br />

Markus Wespi e Jèrôme de Meuron<br />

]<br />

44<br />

48<br />

Saggi tecnici<br />

8 Legno strutturale<br />

12 Strutture portanti in acciaio<br />

16 Edilizia industrializzata in calcestruzzo<br />

52<br />

56


Direttore Responsabile/Editor-in-chief: Donatella Bollani<br />

Direttore/Editor: Giuseppe Turchini<br />

Comitato Scientifico/Scientific Committee: Vladimir Bazjanac, Mario Botta,<br />

Gianfranco Carrara, Colin Davidson, Gabriele Del Mese, Nicholas Grimshaw,<br />

Fulvio Irace, Emilio Pizzi, Christer Sjöström<br />

Direzione artistica e realizzazione/Artistic and creative director: Grafotitoli Bassoli<br />

Collaborazione redazionale/Editorial Editorial staff:<br />

Simone Stefano Deugenio, coordinamento sezione Materiali e Sistemi, sito web<br />

Federica Gasparetto, coordinamento sezione Progetti<br />

Sabrina Piacenza, coordinamento redazione, sezione Impianti e Cantiere<br />

Consulenza scientifica/Scientific consulting services:<br />

Laura Elisabetta Malighetti, Gabriele Masera, Matteo Ruta<br />

Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this issue: Assobeton, Fondazione<br />

Promozione Acciaio, Manuela Grecchi, Giuliana Iannacone, Paolo Lavisci, Laura<br />

Malighetti, Sabrina Piacenza, Graziano Salvalai<br />

Foto di/Photos: Josè Hevia Blach, Oliver Ike, Kaden Klingbeil, Graziano Salvalai,<br />

Christoph Shaw, Shed KM, Kieran Timberlake<br />

Rielaborazione disegni/Drawings: Stefano Ravasio<br />

Editing testi/Text editing: Rosy Vietri<br />

Traduzioni/Translations: Barbara Marino<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> <strong>Arketipo</strong><br />

international review of architecture and building engineering<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> <strong>Arketipo</strong><br />

Direzione/Management: Via Monte Rosa 91 - 20149 Milano<br />

Redazione/Editing: Via Girardo Patecchio 2 - 20141 Milano<br />

Registrazione presso il Tribunale di Milano, decreto n. 57 del 7 febbraio 2006<br />

Proprietario ed Editore/Proprietor and Publisher: Gruppo <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> S.p.A.<br />

Tutti i diritti sono riservati.<br />

Presidente/President: Giancarlo Cerutti<br />

Amministratore Delegato/Managing Director: Donatella Treu<br />

Sede legale/Registered Offices: Via Monte Rosa 91 - 20149 Milano<br />

Abbonamento Italia annuale (10 numeri)/Annual subscription in Italy (10 issues): gli abbonamenti<br />

possono essere sottoscritti telefonando direttamente al servizio clienti periodici e inviando<br />

una fotocopia della ricevuta di pagamento sul c.c.p. n. 31481203. La ricevuta di pagamento<br />

tramite c.c.p. può essere inviata per posta a Gruppo <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> S.p.A. - Via Tiburtina Valeria<br />

km 68,700, 67061 Carsoli (AQ) oppure via fax ai numeri 02 o 06 30225406<br />

Abbonamento Italia annuale/Annual subscription in Italy: 79,00 ?(10 numeri, CD rom annate,<br />

servizio on-line)<br />

Copia singola/Single issue: 9,00 ?<br />

Arretrati/Back issues: 18,00 ?ogni copia<br />

Abbonamento annuale per l’estero/Annual international subscription: 120,00 ?<br />

Servizio Clienti Periodici/Magazine customer service: Gruppo <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> S.p.A. - Via Tiburtina Valeria<br />

km 68,700, 67061 Carsoli (AQ) - Tel. 02 4587010 - servizioclienti.periodici@ilsole<strong>24</strong>ore.com<br />

Concessione per la pubblicità/Advertising concession: <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> Business Media S.r.l.<br />

Sede operativa/Business premises: Via Goito, 13 - 40126 Bologna - Tel. 051 6575889,<br />

051 6575859 - ediltarget@ilsole<strong>24</strong>ore.com<br />

I testi e i progetti ricevuti dalla redazione vengono sottoposti in forma anonima al Comitato Scientifico che<br />

ne valuta la possibile pubblicazione. <strong>Il</strong> Direttore e i consulenti scientifici segnalano al Comitato Scientifico<br />

testi e progetti con dignità di pubblicazione/ Texts and projects received by the editors are submitted in anonymous<br />

form to the Scientific Committee that decides the possible publication. The Editor and the Scientific<br />

Consultants serve to call the attention of the Scientific Committee to texts and projects worthy of publication<br />

Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta con mezzi grafici e meccanici, quali la fotoriproduzione<br />

e la registrazione. Manoscritti e fotografie su qualsiasi supporto veicolati, anche se non pubblicati,<br />

non si restituiscono. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti<br />

del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto<br />

dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per finalità di carattere<br />

professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere<br />

effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana, 108,<br />

20122 Milano, e-mail segreteria@aidro.org e sito web www.aidro.org<br />

Fotocomposizione/Phototypesetting: Grafotitoli Bassoli, Via G. Carducci 221,<br />

20099 Sesto San Giovanni (MI)<br />

Stampa/Printing: Deaprinting - Officine Grafiche Novara 1901 S.p.A., Corso della Vittoria 91,<br />

28100 Novara<br />

Supplemento de <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> <strong>Arketipo</strong> n. 44/2010 - giugno<br />

In copertina: Uffici a Rubì, Spagna – Foto di Josè Hevia Blach


BOOKST<strong>ORE</strong> [a cura di Sabrina Piacenza<br />

ANGELO MANGIAROTTI<br />

a cura di Francois Burkhardt<br />

Motta Architettura, 384 pagine, 70 euro<br />

www.<strong>24</strong>oremottacultura.com<br />

Una monografia dedicata a una figura storica dell’architettura nel panorama italiano: un architetto che ha partecipato<br />

alla creazione e alla diffusione di una modalità di approccio al progetto e all’oggetto architettonico che, negli<br />

anni Settanta, veniva identificata con l’espressione Made in Italy. Mangiarotti concepisce l’oggetto architettonico<br />

come parte di un insieme non limitato a una specifica tipologia, ma integrato nel proprio contesto, uno sguardo<br />

polivalente che si esprime nell’architettura, nell’ingegneria, nel design di prodotto e nell’artigianato. Un progettista<br />

che tra i primi si è occupato delle applicazioni pratiche dei nuovi sistemi di elementi prefabbricati come il<br />

profilo a Y capovolto della trave. Insieme a Bruno Morassutti e allo strutturista Aldo Favini, ha realizzato la chiesa<br />

di Baranzate, l’edificio per appartamenti in via Gavirate e quello in via Quadronno a Milano.<br />

GUIDA AL PROGETTO DI STRUTTURE IN ACCIAIO<br />

Matteo Antonini, Lorenzo Mussinelli, Fulvio Re Cecconi<br />

Maggioli Editore, 304 pagine + CD Rom, 45 euro<br />

www.maggioli.it<br />

Terza edizione di un volume che vuole essere testo di riferimento per i progettisti che vogliono capire gli strumenti<br />

da usare, anche attraverso esempi completi di utilizzo dei codici di calcolo. E sono proprio i numerosi<br />

esempi presenti che rendono il testo adatto non solo a progettisti con esperienza, ma anche a chi si appresta a<br />

entrare per la prima volta nel mondo della progettazione di strutture in acciaio. In questa nuova edizione ampio<br />

spazio è dedicato alla determinazione delle azioni sulle costruzioni dovute alla neve e al vento, approfondendo<br />

l’argomento con una equilibrata miscela di teoria ed esempi pratici. Vengono anche ampliati i software allegati<br />

al volume che potranno aiutare i progettisti sia nella verifica di strutture semplici, sia nel predimensionamento<br />

di strutture complesse da verificare poi con programmi di calcolo specifici.<br />

LA PREFABBRICAZIONE IN CALCESTRUZZO. GUIDA ALL’UTILIZZO NELLA PROGETTAZIONE<br />

Enrico Dassori<br />

BE-MA Editrice - Assobeton, 238 pagine, 50 euro<br />

www.bema.it<br />

Un volume pensato per colmare un vuoto da tempo presente nella panoramica della cultura progettuale italiana.<br />

Una vera e propria guida che ha lo scopo di offrire a tutti i potenziali utilizzatori una raccolta di corrette indicazioni<br />

che, nel loro complesso, rappresentano, sia pur in forma sintetica e illustrativa, l’attuale stato dell’arte della<br />

prefabbricazione strutturale in calcestruzzo oggi in uso presso le più qualificate industrie nazionali del settore.<br />

Tralasciando alcuni determinati modelli, la prefabbricazione strutturale cementizia ha avuto origine in Italia nella<br />

seconda metà degli anni ’30 con la creazione di una prima serie di elementi lineari prefabbricati in cemento<br />

armato con funzione sostitutiva dei profili in acciaio. Da allora, l’evoluzione di questi sistemi è stata continua e<br />

la loro incontrastata accoglienza sul mercato ne testimonia, ancora oggi, il successo.<br />

6 S 7/10 [Bookstore]


[ <strong>ECHI</strong> <strong>DAL</strong> <strong>WEB</strong><br />

a cura di Stefano Bernuzzi<br />

<strong>DAL</strong>L’ITALIA<br />

DAGLI STATI UNITI<br />

http://caseprefabbricate.blogspot.com/<br />

Blog curato dall’architetto veronese Paolo Crivellaro, specializzato nella bioarchitettura<br />

e nell’edilizia ad alto rendimento termico. Un’utile risorsa per la prefabbricazione<br />

di legno e la realizzazione di case generalmente unifamiliari con indicazioni<br />

su costruzione, finiture, scelta dei materiali e suggerimenti tecnici ed estetici, ma<br />

anche su risorse finanziarie, agevolazioni fiscali e finanziamenti per l’edilizia residenziale.<br />

Come in ogni blog, esiste la possibilità di commentare i testi, contattare<br />

direttamente l’autore e proporre argomenti, fare richieste e dar vita a nuovi articoli<br />

in una forma più partecipativa di creazione dei contenuti.<br />

www.smarthousemabo.com<br />

Smarthouse è il progetto, realizzato dal pool di aziende aretine Mabo, di una residenza<br />

a basso consumo energetico, classificata in categoria A, pensato e modificabile per i<br />

diversi climi delle regioni italiane, basato su moduli prefabbricati ideali per unità residenziali<br />

singole o accorpabili per realizzare complessi a schiera. L’abitazione è disponibile<br />

in diverse “taglie” nelle due tipologie singola o aggregabile ed è personalizzabile<br />

a piacere usando le molte alternative per finiture messe a disposizione dall’azienda o<br />

secondo i desideri del committente o dell’architetto, come testimoniano le diverse customizzazioni<br />

illustrate sul sito. A disposizione degli utenti una dettagliata documentazione<br />

tecnica per ogni tipologia abitativa, ampiamente illustrata da tavole progettuali,<br />

e la possibilità di richiedere un preventivo online attraverso un apposito form.<br />

www.fabprefab.com<br />

Un design “modernista” per le abitazioni prefabbricate è possibile? Sì, almeno a<br />

giudicare le intenzioni e i contenuti di FabPrefab, il sito che segue lo sviluppo della<br />

prefabbricazione secondo la lezione teorica dei moderni, in sorprendente minoranza<br />

rispetto alla produzione corrente di case prefabbricate in stile tradizionale. <strong>Il</strong> sito<br />

tiene un occhio rivolto al mercato, presentando le abitazioni disponibili sul mercato,<br />

e uno verso le novità, monitorando i prototipi proposti dagli studi o dalle università,<br />

oltre a una sezione dedicata al recupero e riciclo dei container. Le risorse a disposizione<br />

comprendono anche un glossario, una rassegna di libri e articoli pubblicati, un<br />

forum e la possibilità di ricevere la newsletter periodica con tutti gli aggiornamenti.<br />

www.brightbuiltbarn.com<br />

In anni di partecipazione diffusa e condivisa, l’architettura non poteva restare al<br />

palo, e infatti è nata la prima casa prefabbricata open-source, la BrightBuilt Barn,<br />

nata dall’iniziativa del medico americano Keith Collins e dal progetto di Kaplan<br />

Thompson Architects. L’attuazione ha visto la partecipazione di numerosi tecnici,<br />

costruttori, paesaggisti e aziende legate alla sostenibilità ambientale e ha portato,<br />

nel 2008, alla realizzazione dell’edificio, premiato con la certificazione LEED Platinum.<br />

<strong>Il</strong> progetto è documentato con numerose fotogallery e disegni, un blog e tabelle<br />

sul consumo di elettricità, acqua e riscaldamento in costante aggiornamento. Per<br />

gli utenti la possibilità sia di presentare i propri progetti che seguono i principi del<br />

BrightBuilt Barn Manifesto e sia di partecipare, sempre secondo la logica partecipativa<br />

open-source, al progetto BrightBuilt Barn Two di recente avvio.<br />

[Echi dal web] S 7/10 7


Legno strutturale<br />

La carpenteria di legno consente di ottenere maggiore efficienza e migliore qualità nel processo edilizio grazie a tipologie<br />

di prefabbricazione suscettibili di ridurre tempi e rischi in cantiere, migliorando al tempo stesso le prestazioni e la durabilità<br />

dell’edificio. Progetto e posa devono però essere effettuati da professionisti qualificati<br />

Testo di Paolo Lavisci<br />

Le possibilità di prefabbricazione che il legno offre<br />

sono coerenti con l’obiettivo di ridurre tempi<br />

e rischi in cantiere, migliorando al tempo stesso le<br />

prestazioni e la durabilità dell’edificio.<br />

<strong>Il</strong> legno si presta molto bene alla prefabbricazione<br />

in virtù di alcune intrinseche caratteristiche:<br />

• leggerezza, che consente il trasporto e il sollevamento<br />

di elementi con dimensioni consistenti,<br />

anche con mezzi di portata limitata;<br />

• ciclo di lavorazione interamente a secco, che<br />

evita i tempi di attesa (massetti) o la necessità di<br />

particolari temperature (intonaci);<br />

• elevata adattabilità in cantiere, dove è agevole<br />

tagliare, forare o fresare per adattarsi a una misura<br />

o a una necessità impiantistica.<br />

D’altro canto, il legno deve bagnarsi il meno possibile<br />

e, se si bagna, potersi asciugare rapidamente<br />

per limitare le variazioni dimensionali non previste<br />

ed evitare il rischio di carie. Ciò comporta la<br />

necessità di idonei accorgimenti in fase di progettazione,<br />

trasporto, stoccaggio e posa.<br />

Tabella 1. Composizione degli elementi strutturali.<br />

In grassetto i componenti prefabbricati in stabilimento<br />

1<br />

Parete<br />

esterna<br />

2<br />

Solaio<br />

piano<br />

terra<br />

3<br />

Solai<br />

intermedi<br />

4<br />

Copertura<br />

8 S 7/10 [Saggio]<br />

Laminato “max exterior” Kellco 8 mm<br />

Listellatura di legno massiccio 48/32 mm<br />

Fermacell 15 mm<br />

Montante di legno lamellare 60/160 mm<br />

Isolamento fibre minerali 160 mm<br />

Membrana ritardante al vapore<br />

OSB 15 mm verniciato<br />

Linoleum<br />

Pannello di legno massiccio a 3 strati 27 mm<br />

Nervatura di legno lamellare 60/200 mm<br />

Isolamento fibre minerali 200 mm<br />

Fermacell 15 mm<br />

Linoleum<br />

Caldana di cemento 75 mm<br />

Feltro acustico 30 mm<br />

Foglio di PVC<br />

Fermacell 15 mm<br />

Solaio prefabbricato di legno massiccio<br />

inchiodato<br />

Manto di copertura 50 mm<br />

Feltro<br />

Guaina monostrato<br />

Pannello di legno massiccio a 3 strati 25 mm<br />

Isolamento fibre minerali 200 mm<br />

Freno al vapore<br />

Pannello di legno massiccio a 3 strati 19 mm<br />

<strong>Il</strong> livello di prefabbricazione può variare molto. I<br />

principali schemi attualmente adottati sono:<br />

• elementi grezzi planari, eventualmente con<br />

forature e predisposizione di parte della ferramenta;<br />

• elementi preassemblati planari, in cui sono<br />

installati in stabilimento alcuni componenti di<br />

isolamento, impianti, rivestimenti e/o serramenti;<br />

• elementi prefiniti tridimensionali, con elevato<br />

grado di predisposizione di isolamento,<br />

impianti, rivestimenti e/o serramenti.<br />

Queste tipologie possono essere combinate tra<br />

loro, come ad esempio quando si installano moduli<br />

bagno completi in strutture realizzate con<br />

elementi grezzi planari.<br />

I principali vantaggi della prefabbricazione derivano<br />

dall’esecuzione di parte delle lavorazioni<br />

in stabilimento, per ottenere maggiore efficienza<br />

della mano d’opera, ottimizzare l’uso dei materiali<br />

ed effettuare un controllo di qualità molto più<br />

agevole e accurato.<br />

A fronte di questo, la prefabbricazione impone<br />

maggiori investimenti negli impianti produttivi e<br />

nella logistica, oltre alla necessità di una progettazione<br />

più completa e accurata. Per tali motivi,<br />

il livello ottimale di prefabbricazione va scelto in<br />

funzione della tipologia di edificio, dell’accessibilità<br />

in cantiere e dei requisiti tecnico/economici<br />

del progetto.<br />

Case dello studente a Losanna (Svizzera) in esercizio dal 2003, con ottimi riscontri in termini<br />

di comfort e durabilità. Progetto: Arch. Golay; strutture di legno Ing. Natterer e Ing. Jung.<br />

Impresa: Estermann AG. La sezione e la tabella illustrano lo schema costruttivo dell’edificio


<strong>Il</strong> complesso Limnologen a Växjö (Svezia) realizzato con elementi preassemblati planari in cui sono installati<br />

in stabilimento alcuni componenti di isolamento, impianti, rivestimenti e serramenti. Progetto: Arkitektbolaget.<br />

Costruttori: Midroc e NCC. Strutture di legno: Martinsons. Foto: Vessby e Jarnerö<br />

Limitandosi alle tecnologie consolidate e sperimentate,<br />

alcuni esempi bene illustrano lo stato<br />

dell’arte della prefabbricazione di legno.<br />

Per le case dello studente a Losanna, costruite nel<br />

2003 con il metodo degli elementi grezzi planari,<br />

la scelta di combinare materiali diversi (Tabella<br />

1) ha dato ottimi risultati, attraverso una serie di<br />

accorgimenti accuratamente pianificati:<br />

• progettazione basata su sistemi di disegno<br />

CAD/CAM specifici per la carpenteria (3,320<br />

ore di pianificazione e progettazione);<br />

• il coinvolgimento di 5 carpenterie in subappalto<br />

per la prefabbricazione dei componenti<br />

(14.300 ore di produzione in officina);<br />

• l’impiego di prodotti a base di legno con elevata<br />

stabilità e buone tolleranze dimensionali,<br />

con i quali è stato possibile sfruttare l’elevata<br />

precisione dei centri di taglio (±1 mm) per<br />

far arrivare in cantiere degli elementi prefabbricati<br />

che hanno raggiunto le dimensioni di<br />

2,75x14,60 m e, in alcuni casi, contenevano<br />

una predisposizione degli impianti. Una frazione<br />

significativa (il 37% in volume) è costituita<br />

da elementi di legno massiccio che, correttamente<br />

essiccato e classificato in base alla<br />

resistenza meccanica, offre le stesse prestazioni<br />

e garanzie dei prodotti più elaborati, come il<br />

lamellare e i pannelli, ma a un costo inferiore;<br />

• l’affinamento della tecnica di montaggio sul<br />

primo edificio, eseguito da una squadra congiunta<br />

che si è in seguito sdoppiata, per consentire<br />

un ritmo di montaggio di 1 edificio<br />

ogni settimana (7200 ore di cantiere).<br />

Le strutture in elevazione consistono di un solaio<br />

a piano terra sollevato dal suolo di circa 25 cm per<br />

garantire una sufficiente aerazione. Questo solaio,<br />

Leggerezza, lavorazione<br />

a secco e adattabilità<br />

in cantiere sono alcune<br />

caratteristiche intrinseche<br />

del legno che lo rendono<br />

materiale idoneo<br />

alla prefabbricazione<br />

[Saggio] S 7/10 9


La tipica costruzione a elementi prefiniti tridimensionali. Realizzazione e foto: Lindbäcks<br />

come quello di copertura, è realizzato con il sistema<br />

a travi incollate con ali sottili (“cassoni”),<br />

per ottenere elementi particolarmente leggeri e<br />

rigidi in cui inserire il materiale coibente, garantendo<br />

così ponti termici molto contenuti. Le ali<br />

sono costituite da un pannello di legno massiccio<br />

a 3 strati, mentre le anime sono di legno lamellare.<br />

Viceversa, per i 3 solai intermedi si è preferito impiegare<br />

tavole di legno massiccio disposte di costa<br />

e inchiodate tra loro, con un soprastante massetto<br />

non collaborante, in maniera da ottenere una<br />

massa sufficiente a garantire le prestazioni acustiche<br />

previste in capitolato (isolamento dei rumori<br />

aerei ≥ 52 dB; isolamento del rumore da calpestio<br />

≥ 55 dB) e l’inerzia termica desiderata, necessaria<br />

in una struttura con pareti leggere. La prevenzione<br />

del rischio di incendi è stata risolta con strutture<br />

REI 30, un capillare impianto di sprinkler con 2 o<br />

3 sensori in ogni locale (a seconda della tipologia<br />

e della dimensione) e vani scale di cls prefabbricato,<br />

che integrano anche i cavedi per gli impianti<br />

principali. In caso di attivazione degli sprinkler,<br />

il pavimento di ogni locale garantisce una tenuta<br />

stagna e protegge quindi i locali confinanti.<br />

Nel 2009, sulla base di significative esperienze<br />

precedenti, è stato completato a Växjö il complesso<br />

residenziale Limnologen, costituito da 4<br />

torri a 8 piani per un totale di 134 appartamenti.<br />

La prefabbricazione, in questo caso, è stata più<br />

spinta, prevalentemente del tipo a elementi planari,<br />

in cui sono assemblati in officina una significativa<br />

parte di impianti, coibentazioni e finiture.<br />

Anche i vani scale sono realizzati in legno e la<br />

maggiore libertà compositiva, necessaria per combinare<br />

5 diverse tipologie di appartamento (da 37<br />

a 114 m 2 , di cui un tipo su 2 livelli), ha suggerito<br />

l’uso di un sistema costruttivo elaborato: setti<br />

portanti verticali e orizzontali di compensato di<br />

tavole incollate, rinforzati da travi e pilastri in alcune<br />

parti della struttura, con 48 tiranti di acciaio<br />

nelle pareti interne per trasferire alla fondazione<br />

parte delle azioni verticali dovute al vento. Quest’ultimo<br />

accorgimento, che consente di limitare<br />

sensibilmente gli ancoraggi di tipo tradizionale tra<br />

le pareti, si combina con la scelta di eseguire anche<br />

il piano terra in calcestruzzo per aumentare<br />

il peso della parte inferiore dell’edificio. Grazie<br />

10 S 7/10 [Saggio]<br />

alla collaborazione con la locale università, sono<br />

state effettuate varie sperimentazioni, sia in fase di<br />

progetto che di cantiere. Tra le più significative a<br />

livello prestazionale e logistico, si possono ricordare:<br />

il contenimento delle vibrazioni dei solai e<br />

dei ponti acustici tra appartamenti; la riduzione<br />

delle deformazioni verticali dovute al ritiro dimensionale<br />

del legno e alle sollecitazioni agenti<br />

sui componenti strutturali; l’uso di una copertura<br />

dotata di carroponte interno per tutta la durata<br />

del cantiere.<br />

Infine, come nel caso delle residenze costruite in<br />

varie località svedesi dalla ditta Lindbäcks, il ricorso<br />

a elementi prefiniti tridimensionali consente<br />

di raggiungere un’ottima qualità con tempi<br />

di cantiere ridottissimi e, pur comportando una<br />

standardizzazione delle dimensioni modulari,<br />

nulla toglie alle prestazioni e alla qualità dei dettagli<br />

costruttivi.<br />

Prefabbricare in legno può dare quindi ottimi<br />

risultati, ma non si può improvvisare, perché significa<br />

lavorare a regola d’arte in contesti difficili<br />

e con tempi ristretti: qualità ed economicità<br />

sono direttamente proporzionali all’attenzione dei<br />

committenti verso la professionalità dei progettisti<br />

e dei fornitori. A L’Aquila, come in vari altri<br />

contesti, la carpenteria di legno prefabbricata si<br />

è dimostra molto attraente per gli operatori più<br />

dinamici ed esigenti, che ricercano maggiore efficienza<br />

e migliore qualità.<br />

<strong>Il</strong> complesso di Via Cenni a Milano, promosso dalla<br />

Fondazione Housing Sociale, sarà realizzato con<br />

strutture prefabbricate di legno. Progettazione: ATI<br />

Rossiprodi Associati Srl, PAN Associati Srl, Legnopiù Srl<br />

Prefabbricare in legno<br />

significa lavorare a regola<br />

d’arte in contesti difficili<br />

e con tempi ristretti, ma<br />

con il vantaggio di avere<br />

parte delle lavorazioni<br />

in stabilimento


Strutture portanti in acciaio<br />

Le realizzazioni in acciaio sono, di fatto, soluzioni tecnologicamente avanzate, dove l’opera architettonica si fonde con quella<br />

strutturale per presentare costruzioni funzionali e competitive. <strong>Il</strong> valore delle costruzioni di acciaio e la loro competitività<br />

sono testimoniati dai ridotti tempi di costruzione e di consegna, dall’affidabilità e precisione meccanica degli elementi, dalle<br />

grandi luci e dalla maggiore generosità degli spazi interni, dalla bellezza architettonica e dalla garanzia di sicurezza di fronte<br />

a eventi straordinari come i terremoti<br />

A cura di Fondazione Promozione Acciaio - www.promozioneacciaio.it<br />

L’alto livello di “prefabbricabilità” delle costruzioni<br />

in acciaio, cioè la realizzazione di edifici nei<br />

quali le strutture portanti sono realizzate in stabilimento<br />

e poi assemblate in cantiere, ha già una<br />

notevole incidenza nell’edilizia in Italia (attualmente<br />

pari all’ 8-10%, ma destinata a crescere).<br />

La vasta gamma disponibile degli elementi di acciaio<br />

esalta le possibilità di personalizzare un’opera<br />

e di creare architettura; la facilità di assemblaggio<br />

della carpenteria metallica con elementi di tamponamento<br />

e copertura in acciaio consente di<br />

realizzare rapidamente soluzioni finite “chiavi in<br />

mano” in tempi record, ottimizzando le risorse e<br />

riducendo al massimo i tempi di costruzione. In<br />

tal modo, è possibile ottenere un rapido ritorno<br />

degli investimenti, abbattendo gli oneri finanziari<br />

e anticipando il momento in cui l’opera finita inizia<br />

a rendere.<br />

Daniele Badolato/Fondazione Promozione Acciaio<br />

12 S 7/10 [Saggio]<br />

Le travi, i moduli di parete e i pannelli per la realizzazione<br />

dei solai sono il risultato di un processo<br />

industriale rigorosamente controllato, che<br />

garantisce prestazioni in opera elevate, limitando,<br />

oltretutto, gli ingombri in fase di montaggio e<br />

riducendo i rischi dovuti a fattori e condizioni<br />

ambientali tipici della costruzione in cantiere.<br />

Oltre al fattore qualità, facilmente verificabile tramite<br />

controlli sui processi produttivi (in officina<br />

si garantiscono controlli, collaudi e standard qualitativi<br />

di assoluta affidabilità), un altro fattore a<br />

vantaggio da tenere in conto è il tempo: i tempi<br />

di cantiere sono dimezzati, grazie all’anticipata<br />

lavorazione in stabilimento; sono, infatti, minori<br />

le incognite che possono verificarsi in corso<br />

d’opera. La possibilità di realizzare gli elementi<br />

in officina, per poi montarli sul posto, rende più<br />

pulito e sicuro il cantiere. La leggerezza dei profili<br />

di acciaio, inoltre, richiede fondazioni contenute,<br />

limitando la necessità di scavi, macchine e mezzi.<br />

La rapidità costruttiva e la standardizzazione delle<br />

soluzioni in acciaio sono quindi importanti elementi<br />

da tenere in considerazione nella valutazione<br />

del costo finale (anche in relazione alla ridotta<br />

manodopera richiesta): i tempi di consegna<br />

diminuiscono senza limitare la personalizzazione<br />

architettonica dell’opera.<br />

Capace di sfruttare intelligentemente le prestazioni<br />

Andrea Raffin/Fondazione Promozione Acciaio<br />

Nuovo Polo Fieristico Milano-Rho.<br />

Architetto: Massimiliano Fuksas


Alberto Muciaccia<br />

Campus Point Politecnico di Milano, Polo Regionale di Lecco. Architetto: Arturo Montanelli/Studio Ardea<br />

di altri materiali costruttivi, come nel caso del vetro,<br />

laddove l’illuminazione naturale consente risparmi<br />

energetici e affascinanti trasparenze, l’acciaio sprigiona<br />

nel progettista quella libertà espressiva in<br />

grado di creare luci e spazi difficilmente ottenibili<br />

con materiali da costruzione tradizionali. Dietro la<br />

leggerezza delle costruzioni metalliche si nasconde<br />

l’intelligenza di un materiale che garantisce bellezza,<br />

convenienza e dona fascino e luminosità agli<br />

spazi, senza pilastri interni:<br />

- raffinati risultati architettonici per un felice impatto<br />

estetico;<br />

- possibilità di ricavare una maggiore area coperta<br />

all’interno di centri commerciali ed espositivi,<br />

depositi e unità produttive.<br />

Un esempio di rilievo mondiale è il Nuovo Polo<br />

Fieristico di Milano: in appena 27 mesi si sono<br />

costruiti 540.000 m 2 di edifici in acciaio e vetro,<br />

lasciando ampio spazio a luci e forme innovative<br />

e affascinanti. L’intero progetto ha mobilitato<br />

circa 2000 uomini e 200 imprese in stretta collaborazione.<br />

<strong>Il</strong> principale richiamo arriva dall’asse pedonale che<br />

si spiega su 1,3 Km di lunghezza e 33 m di larghezza,<br />

sotto un’immensa maglia movimentata in<br />

vetro e acciaio, libera evocazione contemporanea<br />

degli antichi passaggi coperti, fra cui la Galleria Vittorio<br />

Emanuele II di Milano. Ricalcato su forme<br />

naturali come canyon e crateri, il disegno dell’asse<br />

compone un paesaggio sempre nuovo, punteggiato<br />

da spirali e attraversato da onde. Serpeggiando da<br />

terra a 26 m di altezza, questa volta ondeggiante<br />

di 46.300 m 2 contiene oltre 38.000 “faccette” di<br />

vetro laminato. La struttura di 8800 t, sostenuta da<br />

183 profili circolari, conta 32.000 nodi in acciaio.<br />

8 grandi padiglioni, di cui 2 a 2 piani, si schierano<br />

a intervalli regolari ai lati dell’asse principale, che<br />

collega gli ingressi est e ovest della Fiera. Realizzati<br />

anch’essi con strutture in acciaio, ma rivestiti<br />

con facciate riflettenti, i padiglioni amplificano<br />

la vita dell’arteria e ricevono la luce attraverso<br />

ampi tronchi di cono installati sul tetto. Si sviluppano<br />

così oltre 400.000 m 2 di superfici espositive,<br />

a cui si aggiungono 35.000 m 2 di uffici, un centro<br />

congressi, 80 sale per riunioni, 20 ristoranti e<br />

altrettanti bar. L’insieme colpisce per un’equilibrata<br />

miscela di esuberanza formale e di razionalità,<br />

con una costruzione pre-assemblata al 55%<br />

in diverse officine. In totale, sono state lavorate<br />

110.000 t d’acciaio, 7 volte più della Torre Eiffel,<br />

per coprire una superficie equivalente a 100 volte<br />

Piazza del Duomo a Milano.<br />

L’innovazione, come fulcro della propria attività di<br />

ricerca, si è tradotta per il Politecnico di Milano<br />

nella realizzazione di un nuovo edificio in cui modularità<br />

e flessibilità sono gli elementi principali: il<br />

Campus Point del Polo Regionale di Lecco.<br />

Esigenze di flessibilità, necessità di razionalizzare i<br />

tempi e i costi di esecuzione, attenzione alla qualità<br />

dell’architettura e rispetto della sostenibilità<br />

ambientale hanno suggerito una soluzione innovativa<br />

quanto equilibrata e pertinente al contesto.<br />

27 container, disposti su 3 livelli compongono una<br />

geometria solida ma vivace, realizzata con elementi<br />

industriali, semplici e standardizzati. Priva di fondazioni,<br />

la struttura autoportante poggia su una<br />

griglia in acciaio, il cui peso viene scaricato su una<br />

piastra metallica. I container, a loro volta, poggiano<br />

su cordoli in cemento armato e su elementi metallici<br />

connessi a una trave. Tutti i moduli sono stati<br />

assemblati sul posto, come elementi di un grande<br />

gioco a incastri, dopo essere stati ultimati in officina<br />

e dotati di tutti gli impianti necessari.<br />

La provvisorietà di questo particolarissimo Campus<br />

non rinuncia alla funzionalità, al comfort degli<br />

ambienti e alla sicurezza di chi li vive. Nulla da<br />

togliere, inoltre, al valore estetico della composizione,<br />

resa più dinamica sulla facciata principale,<br />

dove ai container sono stati aggiunti dei volumi<br />

aggettanti. <strong>Il</strong> rosso dei container, in contrasto con<br />

i colori spenti degli edifici adiacenti, regala una<br />

nota di espressività a questo pezzo di città che sta<br />

vivendo un’importante fase di riqualificazione.<br />

<strong>Il</strong> progetto di un Edificio Energeticamente Efficiente<br />

(E³) a Colognola nasce nel 2005 dallo stimolo<br />

fornito dalle direttive comunali di Bergamo<br />

Una realizzazione in acciaio<br />

è capace di trasmettere<br />

messaggi di unicità<br />

e un’immagine di<br />

efficienza, modernità<br />

e avanguardia<br />

[Saggio] S 7/10 13


Residenze quartiere Colognola (BG).<br />

Architetto: Atelier2 Gallotti e Imperadori Associati<br />

in materia di risparmio energetico, con l’intenzione<br />

di mostrare tecniche costruttive alternative<br />

dotate di una forte attenzione verso l’ambiente.<br />

L’edificio residenziale bifamiliare recupera gli allineamenti<br />

storici integrandosi nell’esistente. La<br />

tecnologia costruttiva è in sistema S/R (Struttura/<br />

Rivestimento), principalmente a secco. <strong>Il</strong> che significa<br />

l’utilizzo di telai portanti e travi in acciaio<br />

(mascherati all’interno dagli involucri edilizi) e in<br />

legno sulle porzioni esterne a vista. Gli impalcati<br />

portanti sono invece in lamiera grecata d’acciaio e<br />

calcestruzzo armato in modo da garantire un’opportuna<br />

inerzia termica all’edificio e fungere da<br />

diaframmi orizzontali collegati ai nuclei di controvento<br />

dei corpi scala o delle campate a croce di<br />

Sant’Andrea.<br />

La leggerezza delle soluzioni in acciaio è anche<br />

una sicurezza di fronte al rischio terremoti, grazie<br />

all’assorbimento dell’energia sismica e alla capacità<br />

dissipativa delle strutture metalliche; il tutto adottando<br />

tecnologie costruttive decisamente meno<br />

onerose rispetto a quelle che sarebbero necessarie<br />

con altri materiali da costruzione tradizionali.<br />

<strong>Il</strong> “progetto C.A.S.E.” a L’Aquila è uno degli<br />

esempi più recenti dell’efficienza delle costruzioni<br />

di acciaio: con 3 piani e 25 appartamenti<br />

ognuna, sono state costruite in soli 75 giorni e<br />

progettate seguendo i migliori standard qualitativi<br />

a uso residenziale. Costruire con strutture in acciaio<br />

(lastre Hi-Bond, laminati doppio “T” ecc.)<br />

vuol dire avere una riduzione delle masse sismiche<br />

e anche minor carico in fondazione.<br />

L’intelaiatura degli edifici è interamente in acciaio<br />

e la velocità di esecuzione inimmaginabile: la realizzazione<br />

di tutta l’intelaiatura metallica, completa<br />

di impalcati e copertura, è avvenuta in 7 giorni.<br />

<strong>Il</strong> 21 settembre del 2009, a cinque mesi dal terremoto<br />

del 6 aprile, si è inaugurato il nuovo anno<br />

scolastico anche in Abruzzo, dopo un’ambiziosa<br />

“gara” per realizzare strutture temporanee antisismiche<br />

(MUSP) riservate alle scuole. Costruire<br />

una scuola in un solo mese è stata sicuramente una<br />

14 S 7/10 [Saggio]<br />

Atelier2 Gallotti e Imperadori Associati<br />

Scuola secondaria di primo grado “Mazzini” (MUSP lotto 15), L’Aquila.<br />

Architetto: New Engineering Srl<br />

sfida, soprattutto quando, oltre ai tempi ristretti, si<br />

richiedeva di garantire alti standard di sicurezza, di<br />

qualità e di comfort. La risposta dei progettisti e del<br />

costruttore è stata immediata: utilizzare soluzioni in<br />

acciaio in grado di garantire tutti gli standard richiesti,<br />

che hanno permesso la consegna nei tempi imposti.<br />

Questo grazie all’utilizzo di sistemi costruttivi<br />

modulari che offrono la possibilità di essere smontati<br />

e riassemblati per eventuali diversi usi futuri.<br />

Così è nata la Scuola secondaria di primo grado<br />

“Mazzini”: 22 aule per <strong>24</strong> studenti ognuna, 3 laboratori,<br />

una palestra con i relativi servizi e gli<br />

uffici per il personale, il tutto raccolto in <strong>24</strong>00 m 2<br />

circa. <strong>Il</strong> corpo principale della scuola (aule, laboratori<br />

e servizi) è formato da moduli prefabbricati<br />

a un piano (MUSP), ancorati a un’ampia platea di<br />

fondazione e leggermente rialzati.<br />

Una copertura leggera in acciaio, fissata tramite<br />

bullonature agli spigoli dei MUSP, completa<br />

l’insieme. La struttura dei moduli è costituita da<br />

profili sagomati a freddo e zincati. La copertura<br />

in acciaio, a falda unica, è realizzata con profili<br />

HEA 160 e garantisce l’isolamento dagli agenti<br />

atmosferici mediante un’intercapedine fra copertura<br />

interna ed esterna. La palestra è composta<br />

da 7 telai, formati da profili HEB 260, disposti<br />

ogni 3 m. La copertura poggia direttamente su<br />

delle travi IPE 180 (arcarecci). Sono presenti un<br />

sistema di controventamento di parete con croci<br />

di Sant’Andrea (profili “L” 90x9) e uno di falda su<br />

tutto il perimetro della copertura.<br />

Particolare successo ha riscosso la soluzione tecnico-industriale<br />

di utilizzare moduli in lunghezze<br />

variabili da 6 a 8,5 m con altezza utile interna<br />

di 3 m, che, opportunamente combinati tra loro,<br />

hanno consentito in tempi celeri di realizzare<br />

quest’opera ambiziosa.<br />

I moduli, arrivati in cantiere completi di ogni<br />

dettaglio e colorati di giallo e rosso, quasi fossero<br />

dei pezzi di “Lego” giganti, sono stati velocemente<br />

assemblati con sistema plug & play a ritmo<br />

di 30 e più moduli a settimana.<br />

Committenti, progettisti<br />

e costruttori possono<br />

contare su soluzioni<br />

costruttive altamente<br />

competitive in grado<br />

di soddisfare i più<br />

importanti requisiti<br />

di sicurezza e qualità<br />

Davide Dolcini/Fondazione Promozione Acciaio


Edilizia industrializzata in calcestruzzo<br />

Innumerevoli sono i vantaggi riscontrabili nell’edilizia industrializzata di calcestruzzo. Recentemente Assobeton, associazione<br />

di categoria impegnata nella valorizzazione del comparto dei manufatti cementizi, ha pubblicato un volume che descrive<br />

l’edilizia industrializzata di calcestruzzo come una scelta vincente, raccontando gli aspetti concreti di una produzione che,<br />

proprio grazie alle sue qualità, convince sempre più committenti a sfruttarne le potenzialità per lo sviluppo dei propri progetti,<br />

anche in un periodo in cui il settore sta subendo gli effetti di una congiuntura economica avversa senza pari<br />

A cura di Assobeton<br />

L’edilizia industrializzata di calcestruzzo è quotidianamente<br />

sotto gli occhi di tutti sotto svariate<br />

forme, dalle più familiari a quelle più inattese.<br />

<strong>Il</strong> volume presentato da Assobeton vuole mettere<br />

in evidenza, in modo sintetico ma efficace, molte<br />

delle caratteristiche vincenti dei prodotti realizzati<br />

dall’industria dei manufatti cementizi.<br />

Si parla, ad esempio, di versatilità, un fattore<br />

chiave nella moderna progettazione, mostrando<br />

che i manufatti di calcestruzzo non temono gli<br />

agenti atmosferici e si adattano a essere impiegati<br />

in condizioni climatiche anche estreme. Si pensi,<br />

a titolo esemplificativo, al loro utilizzo legato al<br />

contenimento, al trasporto, immagazzinamento<br />

e raccolta di acqua piovana o per il trattamento<br />

delle acque reflue, tutte applicazioni indispensabili<br />

nelle aree urbane.<br />

Bisogna poi sfatare l’opinione corrente che comunemente<br />

associa l’edilizia industrializzata di calcestruzzo<br />

all’idea di manufatti pesanti e massicci: in<br />

realtà, le materie prime che li compongono, variamente<br />

combinate, possono conferire ai prodotti<br />

proprietà estremamente diversificate. Per questo<br />

motivo, l’edilizia industrializzata di calcestruzzo<br />

può essere anche creativa e particolarmente adatta<br />

alla realizzazione di costruzioni ibride, data l’ampia<br />

gamma di casseri a disposizione che possono<br />

assumere qualsiasi forma si desideri.<br />

La personalizzazione è possibile anche grazie al<br />

fatto che parti della cassaforma possono essere aggiunte<br />

o eliminate per produrre elementi di forme<br />

e dimensioni diverse, consentendo a ogni progettista<br />

di realizzare strutture uniche multiformi e a<br />

misura delle proprie esigenze e ambizioni.<br />

L’idea di promuovere il comparto illustrando i<br />

vantaggi di prodotto nasce dalla considerazione<br />

che, sebbene i manufatti cementizi siano oggi<br />

ampiamente utilizzati, le loro peculiarità, alcune<br />

delle quali poco note, meritino di essere messe<br />

maggiormente in luce.<br />

Innovazione e capacità di coniugarsi con le più<br />

avanzate tecnologie sono fattori che offrono<br />

spunti di particolare suggestione.<br />

Oggi, la tecnologia permette di monitorare il<br />

comportamento di una struttura nel tempo, integrando<br />

microchip che trasmettono i dati relativi<br />

16 S 7/10 [Saggio]<br />

alle deformazioni e sollecitazioni rilevate; caratteristica<br />

utilissima sia per le strutture realizzate<br />

in zone ad alto rischio sismico, sia per le grandi<br />

infrastrutture.<br />

<strong>Il</strong> volume è un percorso di immagini e parole<br />

attraverso il quale l’Associazione vuole suggerire<br />

a progettisti, committenza e grande pubblico i<br />

molti ottimi motivi per scegliere prodotti duraturi,<br />

sicuri, innovativi, versatili, sostenibili, di qualità,<br />

pratici e, non ultimo, creativi.<br />

I manufatti<br />

di calcestruzzo<br />

non temono gli agenti<br />

atmosferici e si adattano<br />

a essere impiegati<br />

in condizioni climatiche<br />

anche estreme


Di seguito alcune caratteristiche principali che<br />

rendono l’edilizia industrializzata di calcestruzzo<br />

particolarmente vantaggiosa.<br />

Alta qualità<br />

Degno di nota è il fatto che il processo di produzione<br />

venga rigidamente controllato in fabbrica.<br />

Per questo motivo, l’edilizia industrializzata di<br />

calcestruzzo è da sempre sinonimo di alta qualità.<br />

I manufatti, prodotti in stabilimenti industriali,<br />

non risentono infatti delle condizioni atmosferiche<br />

esterne e sono soggetti a severi controlli.<br />

L’elevato standard qualitativo li accompagna anche<br />

nella fase successiva, poiché le imprese italiane<br />

si avvalgono di squadre di specialisti preposti<br />

al servizio d’installazione, montaggio e posa,<br />

garantendo precisione e affidabilità. Gli elementi<br />

prefabbricati non incorrono mai nella deformazione<br />

dovuta all’usura nel tempo, a differenza di<br />

altri materiali, sia in termini di forma, sia di misura<br />

e proprietà.<br />

Durabilità<br />

Uno dei pregi più importanti e universalmente<br />

riconosciuti, strettamente connesso alla qualità, è<br />

la durabilità, esemplificata nel volume mostrando<br />

le proprietà che permettono ai manufatti cementizi<br />

di garantire l’efficienza anche in caso di uso<br />

intensivo, di resistere al fuoco e all’attacco di funghi,<br />

muffe e roditori, di sopportare forti sollecitazioni<br />

e di attenuare le vibrazioni. Non a caso<br />

essi sono largamente impiegati per realizzare, tra<br />

l’altro, edifici commerciali, stadi, auditorium e<br />

pavimentazioni. Inoltre, possono sopportare carichi<br />

pesanti resistendo anche alla corrosione, agli<br />

attacchi chimici di benzine e oli e proteggere, in<br />

situazioni estreme, dalle esplosioni, caratteristica<br />

che li rende perfettamente adatti a progettare<br />

strutture strategiche come bunker di sicurezza e<br />

sistemi di protezione dalle radiazioni.<br />

Sostenibilità<br />

I manufatti cementizi non deludono affatto<br />

quando si parla di sostenibilità, tema attualissimo<br />

e imprescindibile quando si tratta di nuove costruzioni.<br />

Non poteva mancare nel volume una<br />

sezione a essa dedicata in cui si esplorano le caratteristiche<br />

che contribuiscono alla salvaguardia<br />

dell’ambiente, all’uso oculato delle risorse naturali<br />

negli impianti produttivi, alla tutela della<br />

salute e al risparmio energetico, garantito anche<br />

mediante le elevate proprietà di isolamento termico<br />

e acustico.<br />

Praticità<br />

Proprio nelle nostre realtà urbane, l’edilizia industrializzata<br />

di calcestruzzo mostra uno dei suoi<br />

vantaggi più apprezzati: la praticità. I componenti<br />

delle strutture, ad esempio, possono giungere sul<br />

posto già pronti per essere installati, rendendo<br />

molto più rapidi i lavori di cantiere e contenuta<br />

l’invasività dei lavori. Inoltre, poiché i singoli<br />

elementi possono essere facilmente smontati, un<br />

edificio può essere agevolmente ampliato o modificato<br />

inserendo nuovi elementi strutturali o<br />

riutilizzando quelli esistenti.<br />

Una soluzione sicura sia per gli operai, che non<br />

devono effettuare eccessive movimentazioni sul<br />

campo, sia per il vicinato che gode della tranquillità<br />

garantita dall’assenza di polvere e di macchinari<br />

rumorosi utilizzati normalmente in fase di<br />

costruzione.<br />

L’Associazione ha voluto completare l’opera<br />

pubblicandone una versione consultabile e<br />

scaricabile direttamente dal web all’indirizzo<br />

www.100vantaggi.it.<br />

Oggi, la tecnologia<br />

permette di monitorare<br />

il comportamento<br />

di una struttura<br />

nel tempo, integrando<br />

microchip<br />

che rilevano i dati relativi<br />

alle deformazioni<br />

e sollecitazioni<br />

Blocchi e Pavimenti blocchi di calcestruzzo alleggerito, blocchi di calcestruzzo normale, cordoli e lastre<br />

di calcestruzzo per pavimentazioni, masselli autobloccanti per pavimentazioni<br />

Cabine elettriche cabine elettriche<br />

Fibrocemento lastre di fibrocemento ecologico ondulate, lastre di fibrocemento ecologico piane<br />

Solai e Doppia lastra predalles, solai a lastra tralicciati, solai a pannelli in laterocemento, solai a travetti,<br />

muri a doppia lastra<br />

Strutture componenti per coperture, componenti per fondazioni, componenti per strutture<br />

in elevazione, pannelli di tamponamento e componenti accessori, sistemi<br />

completi per coperture a doppia pendenza, sistemi completi per coperture alari,<br />

sistemi completi per coperture piane, sistemi completi per coperture shed, solai<br />

alveolari e componenti accessori, solai nervati e componenti accessori, travi<br />

reticolari miste, edilizia civile e residenziale privata<br />

Traverse traverse e armamenti ferroviari<br />

e Armamenti ferroviari<br />

Tubi tubi a bassa pressione e accessori, tubi per acquedotti, pozzetti, tubi scatolari<br />

Calcestruzzo cellulare manufatti in calcestruzzo cellulare autoclavato<br />

Pali pali per elettrodotto, pali per fondazioni<br />

Opere pubbliche strutture e arredo per viabilità e infrastrutture, barriere autostradali (new jersey,<br />

barriere e pannelli antirumore, muri di contenimento terra ecc.), edilizia civile<br />

pubblica (edifici scolastici, strutture carcerarie, edifici amministrazioni pubbliche,<br />

strutture ospedaliere ecc.), arredo urbano<br />

Varie box, tunnel per impianti tecnologici, canne fumarie, camini, arredo da giardino e<br />

produzione varia di microaziende<br />

[Saggio] S 7/10 17


NQCI: eccellenza della qualità<br />

In un mercato sempre più orientato verso la qualità, di prodotto e di<br />

processo, assume particolare rilievo l’impegno intrapreso da NQCI<br />

– Neopor Quality Circle Italy - il “circolo della qualità” che BASF ha<br />

fondato nel 2006 con l’obiettivo di tutelare la qualità di tutti i prodotti<br />

provenienti dalla filiera di trasformazione del Neopor destinati al mercato<br />

italiano dell’edilizia.<br />

Ciò assume ancor più significato proprio in una fase di mercato caratterizzata<br />

da un incremento della vendita degli isolanti, grazie ai recenti<br />

provvedimenti in tema di risparmio e di certificazione energetica e<br />

a una crescente attenzione ai temi dell’ambiente e della sostenibilità.<br />

È proprio in questo contesto che NQCI, un “quality circle”, diventa<br />

ancor più responsabile e decide di assumere un impegno professionale<br />

importante, ovvero assicurare ai progettisti, agli applicatori e ai loro<br />

committenti prodotti isolanti dall’elevato standard qualitativo.<br />

Ricerca, innovazione e tecnologie all’avanguardia sono gli elementi<br />

caratterizzanti della filiera del Neopor, ovvero il polistirene espandibile,<br />

con minuscole particelle di grafite incapsulate al suo interno,<br />

che si presenta sotto forma di particelle sferiche di differenti granulometrie.<br />

Le perle dal colore grigio argenteo vengono vendute da<br />

BASF alle aziende di trasformazione che provvedono a trasformarle<br />

in blocchiere o in presse automatiche per ricavare diversi prodotti<br />

destinati alle più svariate applicazioni di isolamento termico. Infatti,<br />

attraverso il semplice impiego di vapore acqueo, le perle di Neopor<br />

diventano materiali isolanti dalle straordinarie performance termiche.<br />

Performance che vengono garantite ancor più da quelle aziende che<br />

hanno deciso di diventare partner, in maniera volontaria, del Neopor<br />

Quality Circle Italy per garantire al mercato prodotti di qualità per un<br />

isolamento ineguagliabile e per il massimo comfort abitativo. Aziende<br />

che allo stesso tempo accettano di aprire, a sorpresa e senza alcun<br />

preavviso, le porte dei propri impianti produttivi al prestigioso FIW<br />

(Forschungsinstitut für Wärmeschutz e.V) di Monaco di Baviera per<br />

le opportune verifiche di conformità. Un accordo volontario sottoscritto<br />

da tutti i partner con il preciso obiettivo di monitorare tutte le<br />

fasi di trasformazione: dalla materia prima Neopor fino al prodotto finito.<br />

Le verifiche riguardano, ad esempio, la corrispondenza dei valori<br />

lambda dichiarati (conducibilità termica delle lastre isolanti) e l’accertamento<br />

delle varie caratteristiche meccaniche, come la resistenza alla<br />

compressione, secondo i criteri dettati dalla normativa. L’utilizzo del<br />

marchio di qualità “FIW - production monitored” è consentito solo<br />

se gli esiti provenienti da tutte le prove risultano conformi.<br />

Alla qualità elevata e certificata a tutti i livelli della filiera produttiva di<br />

un prodotto isolante realizzato con Neopor si affiancano straordinarie<br />

prestazioni tecniche e termiche.<br />

Rispetto al tradizionale EPS, il Neopor consente la realizzazione di<br />

costruzioni più snelle con un maggiore effetto isolante (circa il 20% in<br />

più), grazie alla presenza di minuscole particelle di grafite incapsulate<br />

all’interno della materia prima, che assorbono e riflettono gli infrarossi,<br />

neutralizzando così l’effetto dovuto all’irraggiamento del calore<br />

che influenzerebbe negativamente la conducibilità termica, soprattutto<br />

alle basse densità.<br />

Alle prestazioni termiche uniche si aggiungono anche importanti<br />

benefici ambientali, perché i materiali isolanti realizzati con Neopor<br />

offrono un maggiore isolamento termico con minore impiego di materia<br />

prima, fino al 50%. Inoltre, gli isolanti realizzati con Neopor non<br />

contengono CFC, HCFC, HFC o altri gas alogenati, bensì solo aria<br />

all’interno delle proprie celle.<br />

Risparmio in termini di costi e risorse e quindi un minore impatto<br />

ambientale: il Neopor Quality Circle Italy è un preciso impegno etico<br />

per la salvaguardia dell’ambiente, in perfetta sintonia con i principi e la<br />

filosofia del Gruppo BASF.


I partner NQCI<br />

Le aziende trasformatrici della materia prima Neopor che hanno scelto di diventare partner NQCI sono: Apemilano, GPE, Gruppo Poron,<br />

Isolconfort, Lape, L’Isolante e Sive, a cui oggi si aggiungono Knauf e MPE quali nuovi partner 2010.<br />

I co-partner NQCI<br />

Le aziende non trasformatrici, che hanno deciso di diventare co-partner NQCI scegliendo di utilizzare esclusivamente manufatti provenienti<br />

dalla filiera di trasformazione controllata, sono: Industrie Cotto Possagno e RWPanel.<br />

NQCI – Neopor Quality Circle Italy<br />

www.nqci.it


R A S S E G N A<br />

P R O G E T T I<br />

L ’ A Q U I L A<br />

TEATRO - Mario Cucinella Architects<br />

AUDITORIUM – Renzo Piano Building Workshop<br />

AUDITORIUM PER IL CONSERVATORIO - Shigeru Ban<br />

CHIESA DELLA RESURREZIONE - Nothing Studio<br />

CASA ONNA - Studio Mar<br />

SALA POLIVALENTE ED EDIFICIO SCOLASTICO - Ines Tonsi


RASSEGNA PROGETTI L’AQUILA<br />

[A cura di Sabrina Piacenza<br />

22 S 7/10 [Rassegna Progetti L’Aquila]<br />

TEATRO - MARIO CUCINELLA ARCHITECTS<br />

L’idea di realizzare un teatro nella città colpita dal sisma fu lanciata durante il Salone<br />

Internazionale del Mobile di Milano 2009 da Mario Cucinella e Carlo Guglielmi, Presidente<br />

del Cosmit. Superata, infatti, l’emergenza, occorreva pensare a nuovi luoghi di socialità e<br />

aggregazione per la città: il progetto del teatro in Piazza d’Armi esprime l’idea di un edificio<br />

semplice, un grande ponteggio grezzo di legno che contiene un invaso conico.<br />

Completamente immerso in un grande parco, il teatro occuperà in pianta una superficie<br />

di 2500 m² e sarà alto 19 m.<br />

Né troppo piccolo, ma nemmeno troppo grande, per evitare di andare incontro a complicazioni<br />

dettate da esigenze normative.<br />

Piazza d’Armi è un luogo abbandonato da tempo e oltre alla costruzione del teatro, prevede<br />

la realizzazione di attività commerciali, allargando la piazza del teatro per farla<br />

diventare piazza del mercato, perché possa diventare il luogo simbolo della rinascita.<br />

La struttura, che dovrebbe avere una capacità di circa 500 posti a sedere, si presenta<br />

all’esterno come una grande arca disegnata da un sistema di ponteggi, mentre il disegno<br />

dell’interno è ispirato al liuto, uno strumento musicale del quale la struttura intende<br />

evocare la semplicità.<br />

L’architetto Mario Cucinella descrive così il progetto: “Vorrei offrire la sensazione di entrare<br />

non in un ricco teatro settecentesco italiano, ma dentro uno strumento, in un liuto abitato,<br />

del quale poter facilmente scoprire la semplicità. Potrei ancora definirlo una specie<br />

di castello, un semplice ponteggio, come quello delle barche, che nasconde quest’arca,<br />

simbolo della rinascita de L’Aquila”.<br />

L’impianto riprende l’idea del teatro classico settecentesco, riaggiornandolo in chiave più<br />

democratica; la netta separazione tra platea e balconi lascia, infatti, spazio a un ritrovato<br />

senso della comunità.<br />

<strong>Il</strong> nuovo teatro andrà ad aggiungersi a quello storico della città, sarà un luogo di sperimentazione<br />

e ricerca sul modello del teatro-studio. Ma non solo, sarà una struttura<br />

supersostenibile, realizzata in legno lamellare, ma anche con il legno utilizzato per i<br />

ponteggi delle barche. È inoltre previsto l’impiego di un impianto fotovoltaico e di uno per<br />

l’energia geotermica. Privo di riscaldamento, non solo per limitare i costi, ma anche per<br />

consentire più facili metodi costruttivi.


AUDITORIUM - RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP<br />

Una “casa per la musica”, un Auditorium per L’Aquila nel parco del Castello, nei pressi<br />

della Fontana Luminosa, vera porta d’accesso al cuore antico della città. Renzo Piano ha<br />

pensato a un edificio “fatto di alberi”, interamente realizzato con legno del Trentino, che<br />

avrà la forma di un cubo posto su uno spigolo, con una soluzione che punta a ottimizzare<br />

le condizioni acustiche e architettoniche.<br />

<strong>Il</strong> sogno del maestro Claudio Abbado prenderà forma con una costruzione di intenso valore<br />

architettonico, una grande cassa armonica chiamata a svolgere le funzioni di Auditorium<br />

musicale per il tempo che sarà necessario per recuperare la sala della Società Barattelli<br />

ospitata all’interno del Forte spagnolo.<br />

Anche per questo motivo è stato scelto di realizzare l’Auditorium non lontano da quello esistente,<br />

alimentando l’abitudine del pubblico alla frequentazione di quel luogo, già noto e amato.<br />

<strong>Il</strong> nuovo Auditorium è concepito come edificio provvisorio, effimero, ma al tempo stesso<br />

capace di rispondere in modo eccellente ai requisiti acustici e funzionali necessari per<br />

uno spazio musicale. Pensato come un vero e proprio strumento musicale, un grande<br />

stradivari, che verrà appoggiato nel parco accanto al Castello.<br />

<strong>Il</strong> nuovo complesso per la musica sarà articolato in tre volumi, tre semplici cubi accostati<br />

in maniera apparentemente casuale. <strong>Il</strong> volume centrale, quello più grande che corrisponde<br />

alla sala dell’Auditorium, si è fermato in una posizione leggermente obliqua che allude<br />

quasi a una sua instabilità. In realtà, la sua inclinazione di 30° ha una precisa ragione,<br />

poiché uno dei due lati inferiori corrisponde all’inclinazione dei gradoni della platea interna.<br />

I lati obliqui del cubo, all’esterno, misurano 18,93 e 17,94 m, rispettivamente le pareti<br />

nord e sud, mentre il lato orizzontale misura 18,85 m.<br />

L’Auditorium è stato dimensionato in modo da poter ospitare 238 spettatori e circa 40<br />

orchestrali: la gradonata più ampia, posta di fronte al palco, contiene 190 spettatori,<br />

mentre quella più ridotta, posta dietro al palco, ne contiene 48; se necessario, questi<br />

posti potranno esser usati dai coristi.<br />

La pianta dell’Auditorium si articola in una zona centrale piana e due zone contrapposte<br />

inclinate con andamento a gradoni. La zona centrale piana è occupata dal podio dell’orchestra,<br />

rialzato di 40 cm rispetto alla pavimentazione dell’area centrale.<br />

Gli altri due cubi, collegati con il primo attraverso passerelle in ferro, vetro e legno, contengono<br />

rispettivamente le attività di servizi al pubblico (foyer, toilette), i locali degli impianti<br />

tecnologici e le attività di servizio agli artisti.<br />

Le forme pure delle scatole rivestite esternamente in doghe di abete si relazionano con<br />

la massa compatta del Forte. L’altezza massima dell’edificio è di 18,50 m.<br />

<strong>Il</strong> gruppo di lavoro, formato dalla Protezione Civile trentina e dai collaboratori dello studio<br />

RPBW, costituito da architetti, ingegneri, botanici e acustici, ha individuato nel legno proveniente<br />

dagli abeti trentini, ben noti ai liutai, il materiale ideale per realizzare l’edificio.<br />

È una scelta strettamente legata alla funzione acustica dell’edificio, quella cioè di suonare<br />

come fosse uno strumento musicale, ma anche dettata dalle condizioni del contesto: le<br />

strutture lignee hanno, infatti, elevatissime caratteristiche antisismiche e poi la matericità<br />

del legno si confronterà in modo “naturale” con la pietra del Castello.<br />

<strong>Il</strong> progetto di Piano vuole contribuire a riportare la vita nel cuore antico de l’Aquila, ad<br />

aiutare gli abitanti a riappropriarsi del centro storico della città, a popolare i luoghi della<br />

tragedia con bellezza e cultura, per evitare, come sostiene Piano, che la città diventi “una<br />

moderna Pompei, un museo a cielo aperto”. <strong>Il</strong> nuovo Auditorium è stato pensato come<br />

un dispositivo in grado di polarizzare attività collettive. Oltre ai concerti, ospiterà quindi<br />

spazi di ristoro, spettacoli all’aperto e attività di aggregazione sociale.<br />

[Rassegna Progetti L’Aquila] S 7/10 23


<strong>24</strong> S 7/10 [Rassegna Progetti L’Aquila]<br />

AUDITORIUM PER IL CONSERVATORIO - SHIGERU BAN<br />

Prosegue l’iter travagliato per il progetto dell’architetto giapponese Shigeru Ban per l’Auditorium<br />

temporaneo da costruire nei pressi dell’attuale Conservatorio “Alfredo Casella”.<br />

Noto per il suo impegno nell’offrire una risposta alle emergenze derivanti da disastri<br />

naturali attraverso progetti a costi contenuti, Ban ha realizzato decine di progetti in tutto<br />

il mondo per zone colpite da eventi catastrofici sperimentando l’utilizzo di materiali economici<br />

e riciclabili come il cartone o il bamboo.<br />

Per il progetto da realizzare a L’Aquila, Ban aveva coinvolto professori e studenti dell’Ateneo<br />

aquilano e di università straniere, presentando già nel mese di giugno 2009 un primo<br />

progetto per un complesso su due piani destinato a ospitare il Conservatorio di musica<br />

con annesso Auditorium.<br />

La struttura avrebbe occupato complessivamente 3800 m², con aule dai 20 ai 40 posti<br />

e un Auditorium per 600 persone. Sarebbe stata utilizzata la copertura di una struttura<br />

esistente in acciaio, mai completata. Due corpi a sviluppo lineare disposti a L avrebbero<br />

costituito i margini più chiusi del lotto sotto la copertura. <strong>Il</strong> progetto proponeva strutture<br />

in legno e grandi pilastri di cartone, una tecnologia già sperimentata da Ban per altri suoi<br />

interventi post sisma.<br />

Numerosi impedimenti politico-amministrativi hanno di fatto bloccato il progetto, che<br />

è stato successivamente diviso in due parti. La Protezione Civile si sarebbe occupata<br />

della realizzazione del Conservatorio, mentre l’Auditorium sarebbe stato realizzato con<br />

un intervento distinto.<br />

L’architetto giapponese è tornato a L’Aquila con una nuova versione del progetto, dalle<br />

dimensioni più contenute e dall’impianto formale più regolare.<br />

L’opera nella versione attuale presenta, infatti, una pianta dalla geometria quadrata con il<br />

lato di 25 m. All’interno, un’ellisse disposta diagonalmente ospiterà la sala principale da 230<br />

posti, mentre all’esterno dell’ellisse ci saranno il foyer, il guardaroba e gli spazi di servizio.<br />

La copertura sarà a piramide ribassata.<br />

Anche per questa soluzione sono stati pensati tubi in cartone precompresso per sorreggere<br />

la copertura. Sacchetti di sabbia riempiranno la scaffalatura metallica che disegna<br />

la struttura della sala per l’insonorizzazione dello spazio. Tutte le strutture seguono i<br />

principi cardine della poetica progettuale di Shigeru Ban, saranno perciò interamente<br />

smontabili e rimontabili altrove.


CHIESA DELLA RESURREZIONE - NOTHING STUDIO<br />

Nothing Studio ha ricevuto l’incarico di realizzare la Chiesa della Resurrezione, in suffragio<br />

alle 308 vittime del terremoto de L’Aquila, a cui sono state idealmente dedicate<br />

altrettante sedute.<br />

L’architetto Enzo Eusebi ha pensato a una struttura in armonia con l’ambiente, dal linguaggio<br />

moderno, realizzata con una membrana traslucente in fiberglass assolutamente<br />

innovativo: un sistema costruttivo ispirato alle realizzazioni di strutture di emergenza.<br />

Lo spazio architettonico, realizzato grazie a un apparato tecnologico originale, ha integrato<br />

alle funzioni liturgiche una ricerca degli elementi simbolici, in considerazione anche<br />

dell’astronomia e della cultura religiosa rispetto al mistero della Resurrezione.<br />

Nel progetto della Chiesa della Resurrezione si è ritenuto opportuno collegarsi alla tradizione<br />

della mappatura celeste sul territorio aquilano, adattandola all’angolo dell’azimut<br />

rispetto alla linea d’orizzonte, del giorno di Pasqua o di Resurrezione, che ha condizionato<br />

la scelta del sito, della collocazione e dell’orientamento.<br />

I criteri adottati per la definizione del volume architettonico sono frutto di scelte fondamentali,<br />

quali la tendenza al concetto di “impatto zero” nell’uso di materiali e tecnologie<br />

adeguate, quindi anche della casa passiva, ossia della costruzione low-tech (a basso<br />

impatto tecnologico).<br />

Tecnologia innovativa, sistemi costruttivi e materiali adottati realizzano uno spazio che<br />

esalta le peculiarità dell’ambiente circostante e degli elementi naturali che lo caratterizzano.<br />

<strong>Il</strong> progetto si realizza attraverso la codificazione delle diverse fasi costruttive.<br />

Le opere di fondazione prevedono il recupero di parte delle macerie del terremoto; la<br />

struttura portante sarà realizzata in legno lamellare e verrà predisposta per essere rivestita<br />

dal tessuto/membrana in triplo strato che permette la coibentazione e contemporaneamente<br />

il passaggio di luce naturale filtrata.<br />

Un attento studio è stato prestato anche ai percorsi interni ed esterni del complesso,<br />

chiamati a restituire al visitatore il senso di sacralità e di emozionalità che anche una<br />

chiesa di emergenza deve saper proporre, soprattutto se deve rappresentare le istanze<br />

di una popolazione danneggiata dal terremoto e in attesa della ricostruzione della città,<br />

dopo la fase di emergenza.<br />

[Rassegna Progetti L’Aquila] S 7/10 25


CASA ONNA - STUDIO MAR<br />

Primo contributo concreto del lavoro svolto dall’Ambasciata della Germania per le popolazioni<br />

colpite dal sisma, “Casa Onna” rappresenterà un punto di riferimento per la cittadinanza;<br />

sarà realizzata con le più avanzate tecnologie per gli edifici con struttura portante<br />

in legno e sarà sviluppata come laboratorio sperimentale sulla sostenibilità. Tali sistemi<br />

garantiscono un eccellente rapporto di efficienza delle strutture alle sollecitazioni sismiche,<br />

un ottimo comportamento termo-igrometrico dell’involucro e costi di gestione e<br />

mantenimento contenuti.<br />

La struttura risponderà, inoltre, a logiche di eco-sostenibilità, sia in fase di realizzazione<br />

che durante gli anni di funzionamento.<br />

Collocata all’ingresso di Onna, piccolo paese distrutto dal sisma dell’aprile del 2009,<br />

il nuovo edificio diventa la cerniera urbana fra l’antico agglomerato urbano e il nuovo<br />

villaggio temporaneo.<br />

Pur introducendo metodologie costruttive d’avanguardia, nell’esecuzione del progetto<br />

lo Studio Arch. Mar ha inteso dialogare con il linguaggio architettonico tradizionale del<br />

borgo storico.<br />

Casa Onna, progettata ad alta sicurezza antisismica, ospiterà una sala multifunzionale,<br />

quattro locali adibiti a sale riunioni per la popolazione e per le associazioni, un internet<br />

point, oltre a un ampio foyer e locali di servizio.<br />

La configurazione dell’edificio ne permette l’utilizzo anche come foresteria e potrà assolvere<br />

a funzioni pubbliche e strategiche; potrà essere utilizzata anche nella gestione della<br />

Protezione Civile.<br />

<strong>Il</strong> progetto si sviluppa attorno all’idea di un edificio dalla volumetria semplice e fortemente<br />

riconoscibile, che si rapporti dimensionalmente con il tessuto urbano esistente<br />

prima del terremoto.<br />

Lo spazio antistante l’edificio a nord è stato ridisegnato attorno a tre elementi identitari<br />

molto significativi: l’abbeveratoio, memoria della tradizione, il muro di recinzione in sassi<br />

realizzato da una delle giovani vittime del terremoto e il grande albero preesistente al<br />

sisma, visibile da ogni punto del paese e in particolar modo dalle strade di Onna Nuova.<br />

Questi tre elementi saranno messi a sistema in un unico corpo che avrà la funzione di<br />

“porta” d’accesso al borgo e allo stesso tempo delimiterà lo spazio pedonale di pertinenza<br />

della nuova Casa municipale.<br />

Sul fronte ovest, si conserva un giardino che potrà essere sfruttato come spazio sociale e<br />

si aprirà a sud verso gli spazi verdi dell’asilo comunale e sarà pertanto possibile utilizzare<br />

le superfici aperte dei due lotti in modo complementare.<br />

26 S 7/10 [Rassegna Progetti L’Aquila]


SALA POLIVALENTE ED EDIFICIO SCOLASTICO - INES TONSI<br />

Un nuovo spazio per la socialità degli abitanti di Fossa duramente colpiti dal sisma realizzato<br />

attraverso un progetto che prevede una struttura compatta che ospita un locale<br />

polivalente con relativi servizi. Progettato rispettando le più recenti normative antisismiche,<br />

con una platea in c.a. di notevole spessore, ideata dallo studio dell’ing. Marco Arrigoni,<br />

nella quale sono annegate anche le armature di sostegno delle murature che avvolgono<br />

l’edificio. La finitura esterna è stata realizzata in stabilimento, mentre internamente, l’ambiente<br />

verrà rivestito con opportuno isolamento e strato di tavolato in cartongesso.<br />

Massima attenzione è stata dedicata alla copertura, sia nella forma che nei materiali utilizzati;<br />

realizzata da Wood Beton, con una tipologia denominata “Preconnect”, è composta<br />

da travi quattro fili in legno lamellare di abete dello spessore di 60 cm, opportunamente<br />

incastrate nelle tasche realizzate nella muratura perimetrale, e travetti sempre in legno<br />

lamellare con interposto a vista realizzato con pannelli multistrato in legno massiccio di<br />

abete, spessore 3,2 cm, larghezza 205 cm.<br />

<strong>Il</strong> pacchetto di copertura e l’orditura principale sono preconfezionati in stabilimento in<br />

pannelli larghi 2,50 m, al fine di ridurre notevolmente la fase di posa in cantiere.<br />

[Rassegna Progetti L’Aquila] S 7/10 27


Hoval e la ventilazione meccanica controllata<br />

Hoval HomeVent ® offre un sistema unico nel campo della ventilazione meccanica. <strong>Il</strong> recuperatore rotativo entalpico offre<br />

la più elevata tecnologia garantendo un recupero termico e dell’umidità superiore rispetto ai sistemi di ventilazione tradizionali<br />

<strong>Il</strong> benessere climatico è definito dal rapporto tra la temperatura e<br />

il grado di umidità presente in ambiente e definisce il gradimento<br />

nei confronti dell’ambiente termico. Per raggiungere tale condizione,<br />

sono necessari una temperatura di 19-26 °C e un livello di<br />

umidità compreso tra il 40 e il 60%. Spesso, in inverno, l’umidità<br />

relativa in abitazioni in legno ad alta efficienza scende al di sotto<br />

del valore critico del 35%. Ne va così della salubrità e del comfort<br />

di chi vi abita e dell’edificio stesso. Al contrario, d’estate, l’umidità<br />

risulta troppo elevata, causando problemi di condensa.<br />

Hoval HomeVent ® non solo provvede all’aerazione degli ambienti<br />

e al recupero di calore per ridurre il consumo energetico ed evitare<br />

la formazione di muffe in abitazioni in Classe A o B, ma<br />

permette anche la gestione dell’umidità relativa in ambiente e il<br />

recupero del calore latente presente nel vapore acqueo. Grazie a<br />

questo sistema all’avanguardia, è possibile garantire sempre il massimo<br />

comfort climatico ed elevare il rendimento dall’80-90% dei<br />

sistemi classici fino al 130%.<br />

I giri dello scambiatore Hoval HomeVent ® vengono regolati in<br />

base alla temperatura esterna. In inverno, lo scambiatore di calore<br />

aumenta la sua velocità di rotazione (10 giri/minuto) e quindi la<br />

sua superficie di scambio (max. 47 m 2 ), mantenendo il grado di<br />

umidità in ambiente superiore al 37%. In estate invece, quando<br />

all’esterno ci sono temperature elevate, lo scambiatore abbassa la<br />

sua velocità di rotazione (0,5 giri/minuto), portando meno umidità<br />

all’interno.<br />

Centrali termiche antisismiche ad altissima efficienza nei cantieri di Cese Preturo, Sassa e Coppito<br />

Hoval a L’Aquila<br />

Hoval ha partecipato al progetto C.A.S.E. (Complessi<br />

Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili), il cui obiettivo<br />

era quello di costruire a tempo record nuovi edifici<br />

a elevato risparmio energetico in Classe A.<br />

Oggi, la tecnologia Hoval garantisce agli utenti di circa<br />

500 appartamenti distribuiti in 20 edifici il riscaldamento<br />

e l’acqua calda sanitaria con 20 centrali termiche<br />

preassemblate.<br />

Per garantire gli elevati standard di risparmio energetico<br />

e riduzione delle emissioni inquinanti si è pensato<br />

a installare per ogni edificio una centrale termica già<br />

assemblata, fornita in loco su un basamento per eliminare<br />

ogni problematica d’installazione, e consentire la<br />

più semplice messa in opera.<br />

Viene così fornito un piccolo sistema composto da:<br />

una caldaia a condensazione Hoval UltraGas ® 90 Kw,<br />

un bollitore Hoval ESSR 1000, che permette la produzione<br />

di acqua calda sanitaria con i pannelli solari, e<br />

un bollitore Hoval ER 800, per garantire la continuità<br />

nella fornitura di acqua calda durante la stagione invernale,<br />

con un accumulo totale 1800 litri.<br />

<strong>Il</strong> sistema viene gestito da un’unica regolazione climatica,<br />

Hoval TopTronic ® , che controlla e regola sia la<br />

parte di riscaldamento che di acqua calda sanitaria.<br />

Hoval Italia Srl<br />

Via per Azzano S. Paolo 26/28 - <strong>24</strong>050 Grassobbio (BG) - Tel. 035 525069 Fax 035 526959 - www.hoval.it info@hoval.it


CAPAROL PER L’ABRUZZO<br />

Tecnologia e sicurezza<br />

Finiture esterne e interne per le palazzine di Bazzano Sistema di isolamento a cappotto per le case a Villa Sant’Angelo<br />

Progetti ad alto valore tecnologico caratterizzati dalla massima attenzione<br />

per l’ambiente e le persone: Caparol ha contribuito in maniera determinante<br />

alla ricostruzione in Abruzzo mettendo a disposizione soluzioni e<br />

materiali per realizzare edifici con i massimi criteri di sicurezza, risparmio<br />

energetico e comfort abitativo.<br />

Nei paesi di Bazzano, Paganica e Coppito, l’azienda ha cooperato con<br />

Calzetti Tinteggi, storica impresa emiliana di tinteggiatura e decorazione,<br />

per la realizzazione di 7 palazzine da <strong>24</strong> appartamenti ciascuna, nonché<br />

alla costruzione di un edificio sperimentale nell’Università de L’Aquila.<br />

La tecnologia stratificata a secco, contraddistinta dall’assemblaggio a strati<br />

di elementi specializzati in “pacchetti” che costituiscono i tamponamenti e<br />

gli orizzontamenti di una struttura portante intelaiata di legno o di acciaio<br />

o, nelle soluzioni cosiddette “ibride”, di calcestruzzo armato, è in grado di<br />

garantire edifici durevoli e definitivi dotati di elevati standard qualitativi,<br />

in termini di sicurezza, velocità di esecuzione, isolamento termo-acustico,<br />

prestazioni energetiche, flessibilità d’uso ed eco-sostenibilità.<br />

Questa nuova tecnologia costruttiva consente alle abitazioni di appartenere<br />

alle migliori classi energetiche (A e A+), a dimostrazione che la<br />

ricostruzione può essere responsabile, in grado di affrontare i problemi di<br />

oggi e prendersi cura delle generazioni future.<br />

Nell’ambito dei lavori di costruzione, Calzetti Tinteggi si è occupata di<br />

tutte le opere di finitura esterna e interna delle palazzine di Bazzano e<br />

Paganica e dell’edificio dell’Università de L’Aquila attraverso l’utilizzo di<br />

materiali Caparol: rasatura esterna con Capatect 190 GROB rinforzato<br />

Università de L’Aquila: edificio sperimentale a Coppito<br />

con doppia rete di armatura Gewebe 650, finitura esterna con rivestimento<br />

Rustik Putz Fein W SilaCryl, finitura interna con pittura a spruzzo<br />

airless NespriTeXX, isolante Capaplex e pittura lavabile Capa-Inn.<br />

A Villa Sant’Angelo, Caparol ha invece partecipato alla realizzazione di una<br />

serie di casette prefabbricate di legno insieme ad Amonn Color, partner<br />

per eccellenza di artigiani e professionisti del settore edile, nonché Agenzia<br />

Caparol per il Trentino Alto Adige, e al Consorzio C.T.C. (Consorzio<br />

Trentino Casa in Legno), che si era aggiudicato una delle commesse dalle<br />

P.A.T. Dipartimento Protezione Civile.<br />

L’incarico del C.T.C. consisteva nel completare le unità abitative mediante<br />

coibentazione delle facciate esterne attraverso l’applicazione del sistema di<br />

isolamento termico Caparol, che è risultata vincente nell’aggiudicazione<br />

dei lavori per il grado di efficacia e la conducibilità termica del sistema<br />

stesso.<br />

Per l’incollaggio dei pannelli termoisolanti di EPS (8 cm di spessore con<br />

densità 20 Kg/m³) è stata utilizzata la malta premiscelata in polvere con<br />

leganti idraulici Capatect Klebe-und Spachtelmasse 190, mentre per la rasatura<br />

armata superficiale si è applicato il collante/rasante Capatect Klebeund<br />

Armierungsmasse 186. <strong>Il</strong> rivestimento di finitura colorato utilizzato<br />

è stato Capatect Putz 622 W SilaCryl, a base di resine acril-silossaniche,<br />

spatolato rustico medio, altamente idrorepellente e con proprietà antialga<br />

e antimuffa.<br />

La procedura adottata e le tecniche di applicazione sono state attentamente<br />

monitorate dalla supervisione dell’Assistenza Tecnica di Caparol.<br />

Caparol Italiana GmbH & Co. KG<br />

Largo Caparol 1<br />

20080 Vermezzo (MI)<br />

Tel. 02 9485521<br />

Fax 02 948552297<br />

www.caparol.it<br />

info@caparol.it


[ RASSEGNA DI OPERE<br />

a cura di Sabrina Piacenza<br />

Tecnologia prefabbricata<br />

Energy Park a Vimercate - Milano<br />

30 S 7/10 [Rassegna di opere]<br />

TERMINE DEI LAVORI: 2009<br />

COMMITTENTE: Segro Italy<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO: Garretti Associati<br />

La struttura prefabbricata del recente Building 03 nasce all’interno dell’Energy<br />

Park, il parco tecnologico ecosostenibile di Vimercate.<br />

L’edificio, progettato dallo studio di architettura e progettazione integrata<br />

Garretti Associati, è stato realizzato secondo principi architettonici e tecnologici<br />

all’avanguardia nel settore della sostenibilità ambientale e della<br />

razionalizzazione dei consumi energetici, sfruttando al meglio le tecnologie<br />

della prefabbricazione industriale in calcestruzzo.<br />

RDB ha vinto la gara d’appalto indetta dalla CESI Soc. Coop. di Imola, che, a sua<br />

volta, ha ricevuto l’incarico da Segro Italy e oggi ospita la sede italiana di SAP.<br />

La struttura si estende su una superficie in pianta di circa 4500 m² ripetuta<br />

su 4 solai fuori terra per circa 15.000 m² ed è costituita da pilastri prefabbricati<br />

monolitici con altezza pari a 16,20 m, con sezione di base 70x60 cm.<br />

Per gli orizzontamenti, caratterizzati da maglie variabili da un minimo di<br />

7,50x10,15 m fino a un massimo di 8,55x11,05 m, con carichi utili di progetto<br />

variabili da 6,00 a 10,75 KN/m², si è optato per la soluzione costituita da<br />

solaio alveolare “Neocem”, con altezza da 32 e 41 cm, e travi monolitiche a L<br />

e T rovescio con altezza da 60 a 70 cm.<br />

La soluzione adottata ha permesso di contenere l’ingombro dei pacchetti<br />

strutturali, in modo da agevolare la compatibilità con gli spessori impiantistici<br />

di progetto, e nel contempo di realizzare il primo solaio con resistenza<br />

al fuoco pari a 180 °C.<br />

Per le pareti esterne dell’edificio, a fronte dell’esigenza progettuale di realizzare<br />

una facciata ventilata con elevate caratteristiche di contenimento della<br />

trasmittanza termica, si sono utilizzati pannelli prefabbricati in calcestruzzo,<br />

per circa 3500 m², alleggeriti con lastre di polistirene espanso, che svolgono<br />

funzione di supporto statico e funzionale alla sovrastante facciata ventilata.<br />

L’intero intervento, costituito da circa 3695 m³ di calcestruzzo, pari a circa<br />

9<strong>24</strong>0 tonnellate di materiale, è stato prodotto negli stabilimenti di RDB nel<br />

periodo tra fine gennaio e metà aprile 2009 e posto in opera da fine febbraio<br />

a metà maggio dello stesso anno dimostrando ancora una volta che l’utilizzo<br />

delle moderne tecnologie di prefabbricazione industriale in calcestruzzo<br />

permette di raggiungere obiettivi molto importanti in termini di qualità, contenimento<br />

dei tempi e dei costi.<br />

RDB Spa<br />

Via dell’Edilizia 1<br />

29010 Pontenure (PC)<br />

Tel. 0523 5181<br />

Fax 0523 518270<br />

infordb@rdb.it<br />

www.rdb.it


Acciaio nel verde<br />

Scuola elementare e musicale di Santa Valburga - Bolzano<br />

TERMINE DEI LAVORI: 2009<br />

COMMITTENTE: Comune di Ultimo, Bolzano<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO: S.O.F.A. Architekten & arch. Pius Pircher<br />

REALIZZAZIONE FACCIATE: Stahlbau Pichler<br />

SISTEMA COSTRUTTIVO FACCIATE: Raico<br />

La struttura è nata dalla stretta collaborazione tra i progettisti, S.O.F.A.<br />

Architekten & arch. Pius Pircher, e i responsabili della scuola elementare e<br />

della scuola di musica. Per evitare l’effetto di “corpo estraneo” nel paesaggio<br />

e nella struttura locale, gli architetti hanno ricercato con estrema attenzione<br />

un’attività perfettamente inserita nell’ambito delle condizioni generali del<br />

contesto, senza quindi entrare mai in opposizione con esso.<br />

<strong>Il</strong> complesso, nel suo insieme, appare come un fascio di luce che si inserisce<br />

nel verde acerbo dei prati e riflette sul metallo i monti circostanti. Luce riflessa<br />

e luce assorbita: il progetto ha dato molta importanza a questo elemento, che<br />

filtra ampiamente dalle facciate e inonda tutti gli spazi riservati alla scuola<br />

elementare e alla scuola di musica rendendo gli spazi interni ben illuminati.<br />

Tecnologia evoluta e risparmio energetico caratterizzano le facciate in<br />

acciaio che montano profili Raico-Schuko con vetri selettivi e basso-emissivi<br />

e schermature solari sia esterne che interne.<br />

I vetri selettivi, per loro natura, consentono alla componente visibile della<br />

radiazione solare di passare, mentre riflettono gran parte dei raggi del vicino<br />

infrarosso, in tal modo riuscendo a limitare l’ingresso di calore nell’edificio,<br />

senza però comprometterne l’illuminazione.<br />

I vetri basso-emissivi sono anch’essi trasparenti alla luce solare, ma bloccano<br />

la fuoriuscita della radiazione del lontano infrarosso, ossia la fuga del<br />

calore accumulato all’interno dell’edificio verso l’esterno, evitando la conseguente<br />

perdita di calore e il dispendio economico.<br />

La struttura è stata inoltre dotata di schermature solari che rivestono un’importanza<br />

enorme nell’economia energetica di un edificio, poiché hanno la<br />

funzione di regolare gli apporti luminosi, ostacolare la luce diretta durante la<br />

stagione calda, consentire la ricezione degli apporti solari nel periodo invernale<br />

e garantire un’ottimale illuminazione naturale degli ambienti interni,<br />

senza seccanti giochi di abbagli in tutte le stagioni.<br />

Le schermature interne consentono appunto di riparare dalle luci abbaglianti<br />

e hanno il vantaggio di essere ben accessibili e di facile manutenzione, ma<br />

non sono esaurientemente efficaci contro il surriscaldamento. Sono quindi<br />

state installate schermature esterne, più efficaci di quelle interne quali<br />

strumento di controllo solare, in quanto in grado di respingere la radiazione<br />

solare prima che raggiunga la superficie del vetro.<br />

STAHLBAU PICHLER<br />

Via Edison 15<br />

39100 Bolzano<br />

Tel. 0471 065000<br />

Fax 0471 065001<br />

info@stahlbaupichler.com<br />

www.stahlbaupichler.com<br />

[Rassegna di opere] S 7/10 31


[ a cura di Sabrina Piacenza<br />

Design modulare<br />

Casa showroom Planit®<br />

32 S 7/10 [Rassegna di opere]<br />

TERMINE DEI LAVORI: 2009<br />

COMMITTENTE: Planit<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO: Studi Bestetti Associati<br />

Planit® è la casa-showroom prefabbricata di Pircher che si è aggiudicata<br />

il “Red Hot Design Award”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello<br />

internazionale.<br />

È una realizzazione della linea Living introdotta da Pircher Oberland, azienda<br />

conosciuta a livello europeo per la produzione di strutture in legno.<br />

Nata dalla partnership tra architettura innovativa e design funzionale, fornisce,<br />

grazie al connubio tra materiali eco-compatibili e architettura modulare,<br />

versatilità e design pregiato, insieme a un assemblaggio semplice e rapido,<br />

tipico delle strutture prefabbricate.<br />

Elegantemente disposta su due piani, casa Planit®, offre uno spazio di 500<br />

m² e una terrazza di 480 m² con piscina e completa i suoi spazi con gli esclusivi<br />

arredi di B&B Italia.<br />

Si basa su un sistema modulare innovativo, costituito da moduli di tre misure<br />

diverse, combinabili a seconda delle esigenze individuali.<br />

Tra i diversi vantaggi, è un sistema che consente tempi di costruzione molto<br />

brevi: un modulo di circa 150 m², infatti, è abitabile dopo soli 90 giorni. La<br />

tipologia costruttiva offre la possibilità di ampliare l’edificio anche in una<br />

fase successiva, mediante aggiunta di elementi o sopra-elevazione. Accanto<br />

alle combinazioni personalizzate, Planit® si propone anche in vari modelli<br />

standard.<br />

Uno dei punti fondamentali da cui nasce Planit® è la ricerca: la struttura modulare<br />

è il risultato di un ingente investimento nella ricerca dei materiali, nell’accuratezza<br />

dei dettagli e nella qualità garantita e certificata dagli standard<br />

internazionali. Pircher Oberland investe in ricerca e sviluppo e ha fatto sì che<br />

negli anni, la ricerca qualitativa diventasse un must della sua produzione.<br />

Planit® è un prodotto certificato CE per la struttura in legno lamellare e<br />

Pircher è tra le prime aziende ad aver ottenuto il marchio CE, obbligatorio dal<br />

2009, per tutti gli elementi strutturali.<br />

L’azienda ha inoltre le seguenti certificazioni: FMPA, per la produzione di<br />

legno lamellare con emissioni 0 di formaldeide, PEFC per l’utilizzo del legname<br />

secondo i criteri di gestione forestale sostenibile, ISO 14001 per la tutela<br />

dell’ambiente.<br />

PIRCHER OBERLAND Spa<br />

Via Rienza 43<br />

39034 Dobbiaco (BZ)<br />

Tel. 0474 971111<br />

Fax 0474 972270<br />

www.pircher.eu<br />

nfo@pircher.eu


Leggerezza tessile<br />

National Tennis Centre (NTC) a Roehampton - Inghilterra<br />

Le travi pneumatiche di nuova generazione di tipo Tensairity, messe a punto<br />

da Airlight Ldt, sono tubi in membrana a forma di sigaro, gonfiati d’aria a una<br />

pressione di 125 mbar: la sinergia statica tra le esigue parti in acciaio e le<br />

parti tessili pressurizzate dà luogo a questa forma costruttiva innovativa<br />

così efficace sul piano della leggerezza e della resistenza ai carichi.<br />

Come evoluzione della trave Tensairity, nel 2009 Canobbio e Airlight hanno<br />

prodotto un elemento ad arco tessile. L’arco pneumatico prodotto per il<br />

National Tennis Centre (NTC) a Roehampton, in Inghilterra, pone le basi per<br />

un nuovo sistema costruttivo di copertura degli spazi per lo sport, in primis<br />

quelli per il tennis su erba, per i quali la grande leggerezza degli elementi di<br />

copertura rappresenta un requisito vincente.<br />

Un sistema tessile facilmente installabile d’inverno e altrettanto velocemente<br />

removibile d’estate, capace di coprire un’area equivalente a un paio<br />

di campi (38x38 m).<br />

La copertura tessile, traslucente e dal design semplice ed elegante, è<br />

supportata da archi Tensairity costituiti da una barra in acciaio calandrata<br />

superiore e un’inferiore, inframmezzati da spaziatori tubolari cilindrici che<br />

formano la rete dell’arco dando stabilità durante il montaggio e integrità<br />

strutturale in caso di collasso temporaneo. Tra i due archi viene inserita<br />

una membrana che viene poi gonfiata a circa un’atmosfera di pressione per<br />

assicurare stabilità. L’arco viene sollevato e messo in posizione su colonne<br />

poggiate a terra. Ogni arco ha circa 40 m di luce e pesa 5ton; un normale arco<br />

a traliccio peserebbe da 25 a 30ton.<br />

<strong>Il</strong> tessuto di tamponamento a sella e i puntoni completano la struttura. <strong>Il</strong><br />

sistema di copertura tessile viene montato ogni anno nel mese di settembre<br />

e smontato a marzo; il tempo di installazione richiede circa 10 giorni e l'utilizzo<br />

di una gru per un breve periodo. Oltre a soddisfare le esigenze di giocatori<br />

e allenatori al NTC, la copertura ha una potenzialità molto più ampia per lo<br />

sport, in quanto si possono raggiungere luci superiori ai 40 m.<br />

Utilizzando diversi tessuti, a seconda del tempo e della quantità di luce giornaliera,<br />

il progetto di illuminazione può essere adattato a vari luoghi e avere<br />

diverse funzioni. Questa copertura, inoltre, può essere completamente aperta<br />

ai lati o chiusa per dare protezione temporanea se il clima o le esigenze<br />

delle utenze lo richiedono.<br />

CANOBBIO Spa<br />

Via Roma 3<br />

15053 Castelnuovo Scrivia (AL)<br />

Tel. 0131 823353<br />

Fax 0131 823521<br />

trade@canobbio.com<br />

www.canobbio.com<br />

AIRLIGHT Ltd<br />

Via Croce 1<br />

CH-6710 Biasca (Svizzera)<br />

Tel. +41 918730505<br />

Fax +41 918730509<br />

info@airlight.ch<br />

www.airlight.biz<br />

Hayes Davidson<br />

George Stowell<br />

George Stowell<br />

[Rassegna di opere] S 7/10 33


P R O G E T T I<br />

Pre-fabbricazione<br />

MOHO a Manchester, UK, Shed KM<br />

E_3 a Berlino, Germania, Kaden-Klingbeul Architekten<br />

Cellophane house a New York, USA, Kieran Timberlake Associates<br />

Uffici a Rubì, Spagna, Bailo Rull ADD+<br />

Villaggio ecologico a Selvino, Italia, Aiace<br />

Casa di legno a Caviano, Italia, Markus Wespi e Jèrôme de Meuron


Testo di Manuela Grecchi<br />

Foto di Christoph Shaw e Shed KM<br />

L’intervento ha previsto la realizzazione di un<br />

complesso di 7 piani, con 102 alloggi di differenti<br />

tagli, per la società immobiliare Urban<br />

Splash, in un’area che costituisce la seconda fase<br />

di sviluppo di un ampio intervento residenziale<br />

a Manchester. Obiettivo era quello di realizzare<br />

alloggi per un mercato di “prima casa”, destinato<br />

a giovani laureati e lavoratori, con tagli piccoli,<br />

ma ben distribuiti e accattivanti per un mercato<br />

privato. Per soddisfare la richiesta, il progetto di<br />

Shed KM prevede l’impiego di unità prefabbricate,<br />

già prodotte, alle quali però apporta interessanti<br />

variazioni e reinterpretazioni.<br />

<strong>Il</strong> complesso prevede, al piano terra, spazi<br />

commerciali e 6 piani di alloggi, distribuiti<br />

36 S 7/10 6/09 [Lighting [Urban landscape]<br />

design]<br />

MOHO A MANCHESTER - SHED KM - WWW.SHEDKM.CO.UK<br />

attorno alla corte centrale. L’ingresso principale,<br />

posto su via Ellesmere, consente la vista<br />

della corte interna, che si estende dal giardino<br />

rialzato piantumato fino alla strada sottostante.<br />

<strong>Il</strong> livello sopraelevato del giardino consente la<br />

creazione al di sotto di spazi per i residenti,<br />

quali depositi per biciclette e cantine, oltre a<br />

garantire la ventilazione dei due livelli di parcheggio<br />

interrati. L’accesso agli alloggi avviene<br />

attraverso il giardino mediante il blocco scala<br />

ascensori centrale, collegato ai parcheggi, che<br />

distribuisce ai connettivi orizzontali dei differenti<br />

livelli: ballatoio nel blocco esposto a sud,<br />

corridoio centrale nelle ali est e ovest.Per Shed<br />

KM la sfida principale è stata quella di com-<br />

pattare gli appartamenti in contenitori singoli<br />

mantenendo un senso di spazio aperto e luminoso,<br />

con arredi su misura e contenitori servizio,<br />

tipici di un modo di progettare imbarcazioni<br />

piuttosto che abitazioni tradizionali.<br />

Così l’alloggio minimo non provoca alcun<br />

senso di costrizione, grazie alle ampie vetrate<br />

a tutta altezza delle zone giorno, alle terrazze<br />

che completano gli spazi minimi dei soggiorni<br />

e della camera, alla collocazione della cucina<br />

e dei servizi in un’isola centrale attorno alla<br />

quale ruotano le altre funzioni.<br />

Moho (modular housing) è ottenuto mediante<br />

una estensione lineare del modulo che diviene<br />

12,15 m.<br />

Christoph Shaw


Una volta installati i moduli, viene realizzata la struttura esterna di acciaio, alla quale<br />

viene poi fissata una ulteriore serie di componenti prefabbricati<br />

LOCALIZZAZIONE:<br />

MANCHESTER, UK<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO:<br />

SHED KM<br />

COMMITTENTE:<br />

URBAN SPLASH<br />

PROGETTO STRUTTURE:<br />

JOULE<br />

PROGETTO IMPIANTI:<br />

FULCRUM<br />

SISTEMA DI PREFABBRICAZIONE:<br />

YORKON<br />

AREA:<br />

2194 M 2<br />

NUMERO TOTALE ALLOGGI:<br />

102<br />

PERIODO COSTRUZIONE:<br />

FEBBRAIO 2004-APRILE 2005<br />

Christoph Shaw<br />

Pianta alloggio 38 m 2 . Scala 1:100<br />

Pianta alloggio 42 m 2 . Scala 1:100<br />

Pianta alloggio 54 m 2 . Scala 1:100<br />

Sezione trasversale lungo la corte interna Assonometria del complesso<br />

Shed KM<br />

Shed KM


Shed KM<br />

38 S 7/10 [Prefabbricazione]<br />

L’assemblaggio in cantiere<br />

di un modulo prefabbricato<br />

Sezione verticale tipo. Scala 1:50<br />

Shed KM


<strong>Il</strong> sistema costruttivo<br />

Moho sviluppa l’applicazione al settore privato di prefabbricati già<br />

in produzione, usati con successo nell’edilizia sovvenzionata. Nelle<br />

precedenti applicazioni, l’orientamento delle unità prevedeva il fronte<br />

più corto esposto e volumi molto profondi, uniti ad altri prefabbricati<br />

analoghi per creare i tagli tipologici richiesti, definiti in conformità alla<br />

dimensione massima del modulo trasportabile.<br />

L’idea innovativa di Shed KM è consistita nel ruotare di 90° il modulo<br />

base, garantendo così massima dimensione al fronte finestrato e<br />

potendo estendere la lunghezza del prefabbricato, dato che il limite per<br />

il trasporto è legato alla larghezza, in modo da creare l’alloggio con un<br />

modulo autosufficiente. Una volta installati i moduli, viene realizzata<br />

la struttura esterna di acciaio alla quale viene poi fissata una ulteriore<br />

serie di componenti prefabbricati a completamento del modulo base.<br />

Questa struttura consente di creare protezione dall’irraggiamento solare<br />

estivo per le principali facciate vetrate, mentre garantisce l’ingresso<br />

Dallo stabilimento agli alloggi in 7 steps<br />

Step 1<br />

Step 2<br />

Step 3<br />

Step 4<br />

Step 5<br />

Step 6<br />

Step 7<br />

I 102 Sono realizzati in stabilimento a partire dal modulo tipo in produzione,<br />

costituito da struttura di acciaio, pareti e solai di lamiera, strati di isolante e<br />

cartongesso, riprogettato per garantire il fronte lungo completamente finestrato<br />

I moduli vengono attrezzati in stabilimento con pannelli radianti a parete, contenitori<br />

e arredi bagno e cucina. Per ogni unità sono occorsi 18 giorni<br />

In modo atipico rispetto alle costruzioni tradizionali, prima del montaggio dei moduli,<br />

vengono realizzati i ponti di distribuzione dei differenti piani mediante struttura<br />

autoportante di acciaio e solai prefabbricati di calcestruzzo. Tale struttura è ancorata<br />

a una piastra di calcestruzzo che delimita i piani sottostanti destinati a parcheggio. <strong>Il</strong><br />

blocco scala ascensori è realizzato con elementi prefabbricati di calcestruzzo<br />

I 102 alloggi vengono trasportati con camion sul sito e montati, con un numero di 6 al<br />

giorno, utilizzando come ponteggio la struttura realizzata in precedenza<br />

Vengono installati i “gusci”, mediante viti autofilettanti sulle strutture di acciaio. Gli<br />

impianti idrico-sanitari, elettrici e i condotti di ventilazione sono posti in opera sotto<br />

ogni blocco cucina/bagno e collegati a un vano servizio nel blocco ingresso.<br />

Viene realizzato il telaio di acciaio esterno che porta i balconi e i gusci delle zone<br />

pranzo. Tale struttura viene collegata a quella interna dei connettivi mediante travi di<br />

acciaio che corrono lungo gli spazi orizzontali lasciati liberi a sinistra dei moduli<br />

Viene realizzato il telaio di acciaio esterno che porta i balconi e i gusci delle zone<br />

pranzo. Tale struttura viene collegata a quella interna dei connettivi, mediante travi<br />

di acciaio che corrono lungo gli spazi orizzontali lasciati liberi a sinistra dei moduli<br />

dei bassi raggi invernali, fornendo energia gratuita per il riscaldamento<br />

degli alloggi. Terrazzi, “gusci pranzo”, schermi a persiana e parapetti<br />

completano la struttura, creando una diversificazione delle facciate dei<br />

tre differenti tipi di alloggi (38 m 2 con una camera, 42 m 2 con due camere<br />

e 54 m 2 con tre vani letto)<br />

Non vi è stato alcun tentativo di mascherare la costruzione modulare<br />

di Moho, infatti le sue facciate verso strada e cortile sono costituite da<br />

griglie di pannelli. Anche se questa serie regolare è stata arricchita con<br />

quello che James Weston, responsabile dello studio Shed KM, chiama<br />

“espressione cubista modulare “, mediante l’accostamento di elementi<br />

differenziati: parapetti vetrati, realizzati con listelli orizzontali di legno,<br />

“gusci” sporgenti rivestiti con doghe di legno, abbinati ai pannelli opachi e<br />

ai serramenti a tutt’altezza. La facciata principale acquista, così, profondità<br />

ed è caratterizzata da due differenti piani di lettura: quello più esterno,<br />

con l’alternanza di parapetti trasparenti e schermi di legno, quello interno<br />

con le ampie vetrate alternate alle pareti opache tinteggiate di bianco.<br />

Vista notturna<br />

Shed KM<br />

Shed KM<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 39


Testo di Manuela Grecchi<br />

Foto di Kaden Klingbeil<br />

L’intervento costituisce il primo esempio di<br />

edificio di 7 piani interamente realizzato in<br />

legno. La scelta del materiale nasce da una<br />

precisa richiesta dei committenti e gli architetti<br />

Tom Kaden e Tom Klingbeil, dovendo<br />

confrontarsi con una realtà costruita caratterizzata<br />

da una cortina storica tipica e con<br />

precise normative sull’impiego del legno in<br />

ambito urbano (limite dell’impiego ad altezze<br />

inferiori a 13 metri), hanno deciso che<br />

il sistema costruttivo dovesse essere inteso<br />

come tale e non necessariamente denunciato<br />

nell’involucro.<br />

Le scelte distributive sono in conformità con<br />

le deroghe concesse in relazione al rispetto<br />

40 S 7/10 6/09 [Lighting [Urban landscape]<br />

design]<br />

E_3 A BERLINO - KADEN KLINGBEIL - WWW.KADEN-KLINGBEIL.DE<br />

delle norme in materia di prevenzione incendi:<br />

la distinzione tra il blocco isolato,<br />

aperto e sicuro, che contiene la scala di calcestruzzo,<br />

e il volume degli alloggi, serviti da<br />

passerelle aeree, è netta; la soluzione diviene<br />

così anche un’opportunità di moltiplicare gli<br />

affacci verso uno spazio vetrato e arretrato,<br />

che rappresenta il terzo fronte dell’edificio.<br />

Alloggi differenti e flessibili danno dimostrazione<br />

della duttilità del sistema costruttivo,<br />

realizzato con strutture a telaio di legno di<br />

abete e pannelli stratificati che si alternano ad<br />

ampie vetrate a tutta altezza. Le piante sono<br />

libere, gli unici sistemi fissi sono i cavedi impiantistici<br />

di calcestruzzo; i divisori, come<br />

pure la posizione delle vetrate esterne, vengono<br />

definiti in accordo con i singoli committenti.<br />

La facciata, interamente rivestita con intonaco<br />

minerale bianco, denuncia la propria essenza<br />

solamente negli sfondati dei serramenti e nelle<br />

finiture interne, visibili a piano terreno grazie<br />

alle ampie vetrate.<br />

<strong>Il</strong> rigore geometrico e la semplicità dell’insieme,<br />

pur differenziandosi in modo drastico<br />

dagli edifici di Esmarchstrasse, consentono,<br />

grazie anche alla scelta dei colori, un buon inserimento.<br />

Solo una delicata differenziazione<br />

nella granulometria dell’intonaco denuncia la<br />

presenza del telaio nascosto.<br />

Kaden Klingbeil


Planimetria<br />

LOCALIZZAZIONE:<br />

BERLINO, GERMANIA<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO:<br />

KADEN - KLINGBEIL ARCHITEKTEN<br />

COMMITTENTE:<br />

BAUGRUPPE E3 GBR, BERLINO<br />

STRUTTURE:<br />

JULIUS NATTERES, TOBIAS LINSE<br />

Vista di uno degli appartamenti<br />

Sezione longitudinale. Scala 1:250<br />

PERIODO DI COSTRUZIONE:<br />

AGOSTO 07-MAGGIO 08<br />

SUPERFICIE LORDA:<br />

940 M 2<br />

FABBISOGNO ENERGIA PRIMARIA:<br />

27 KWH/ M 2 ANNO<br />

COSTI:<br />

1,48 MILIONI DI EURO<br />

Kaden Klingbeil<br />

Kaden Klingbeil<br />

Kaden Klingbeil<br />

Pianta piano quinto. Scala 1:250<br />

Pianta piano terzo. Scala 1:250<br />

Pianta piano secondo. Scala 1:250<br />

Pianta piano primo. Scala 1:250<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 41<br />

Kaden Klingbeil Kaden Klingbeil Kaden Klingbeil Kaden Klingbeil


La struttura è costituita da travi e pilastri di legno lamellare assemblati con giunti di<br />

acciaio che si impostano sui due cavedi impiantistici di calcestruzzo armato<br />

Passerelle aeree collegano il blocco scale al volume degli alloggi<br />

42 S 7/10 [Prefabbricazione]<br />

Kaden Klingbeil<br />

Kaden Klingbeil<br />

Fasi della costruzione di uno dei 7 piani dell’edificio<br />

Kaden Klingbeil Kaden Klingbeil<br />

Kaden Klingbeil


Pannelli stratificati di legno massiccio<br />

La struttura è costituita da un telaio con pilastri e travi di legno lamellare<br />

di abete, assemblati con giunti di acciaio, che fanno riferimento a un<br />

sistema misto centrale realizzato in calcestruzzo armato costituito da<br />

due cavedi impiantistici che portano una piastra, sempre di calcestruzzo,<br />

lungo la sezione trasversale dell’edificio; tale insieme ha consentito di<br />

ridurre lo spessore delle travi. I controventi di acciaio sono inseriti nei<br />

pannelli delle chiusure e, quindi, non appaiono a vista, se si fa eccezione<br />

per il blocco delle scale. Tutti i piani, orizzontali e verticali, sono costituiti<br />

da pannelli stratificati di legno massiccio. La facciata è poi completata da<br />

una serie di strati, sia interni che esterni, che conferiscono all’insieme alte<br />

prestazioni termiche oltre ad annullare integralmente l’effetto legno.<br />

<strong>Il</strong> maggior impegno è stato posto per arrivare alla definizione di un<br />

progetto che potesse essere accettato dai vigili del fuoco e che, pur<br />

derogando alla normativa, desse dimostrazione di una reale sicurezza<br />

3<br />

1<br />

2<br />

Sezioni verticale e orizzontale tipo. Scala 1:20<br />

1. chiusura verticale opaca:<br />

- intonaco minerale<br />

- isolamento di lana di roccia, densità 70 kg/m 2 , 100 mm<br />

- lastra di gesso fibra, 12,5 mm<br />

- pannello stratificato di legno massiccio, 210 mm<br />

- doppia lastra di cartongesso, 18 mm<br />

2. pilastro di legno lamellare, 300x360 mm<br />

3. serramento di legno con vetrocamera e sistema di oscuramento esterno<br />

1<br />

Kaden Klingbeil<br />

in caso di incendio. In particolare, si è dimostrato che i materiali impiegati<br />

per le strutture impediscono il propagarsi del fuoco (la normativa<br />

vigente impone invece che tali materiali siano ininfiammabili) e che<br />

i calcoli relativi ai carichi d’incendio sono garanti nel rispetto degli<br />

obiettivi imposti. I sistemi costruttivi adottati e lo studio meticoloso dei<br />

dettagli hanno consentito di semplificare le fasi di montaggio e di ridurre<br />

i tempi di realizzazione.<br />

La scelta di distinguere i due blocchi, quello abitato e quello destinato<br />

al connettivo, ha consentito, inoltre, di realizzare un volume residenziale<br />

sufficientemente compatto e iperisolato, abbattendo così i<br />

consumi energetici di circa il 60%, se raffrontati con una costruzione<br />

di tipo tradizionale. I pannelli di legno ad alte prestazioni termiche, in<br />

sinergia con il cappotto esterno e i guadagni solari passivi ottenuti<br />

attraverso le grandi superfici vetrate, portano a un fabbisogno energetico<br />

annuo pari a 27 kWh/m 2 .<br />

Vista da Esmarchstrasse<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 43<br />

Kaden Klingbeil


CELLOPHANE HOUSE - KIERAN TIMBERLAKE ASSOCIATES - WWW.KIERANTIMBERLAKE.COM<br />

Testo di Giuliana Iannaccone<br />

Foto di Kieran Timberlake<br />

In occasione della mostra Home Delivery: Fabricating<br />

the Modern Dwelling, che, nel 2008,<br />

ha delineato lo sviluppo della prefabbricazione<br />

edilizia dal 1833 ai giorni nostri, il<br />

MoMA di New York ha promosso la realizzazione<br />

di cinque prototipi di case, esposte<br />

al pubblico per tutta la durata dell’evento.<br />

Cinque studi di architettura, selezionati da<br />

una giuria tra oltre 400 concorrenti, sono<br />

stati chiamati a esplorare nuovi approcci<br />

progettuali in grado di fondere tecnologia<br />

ed estetica in soluzioni prodotte in fabbrica<br />

efficienti, veloci da realizzare e, soprattutto,<br />

sostenibili.<br />

Quello della casa prefabbricata è uno dei<br />

44 S 7/10 6/09 [Lighting [Urban landscape]<br />

design]<br />

temi più importanti nella storia dell’architettura<br />

del XX secolo e, ancora oggi, si indaga<br />

il contributo della estensione dei principi di<br />

industrializzazione alla realizzazione di una<br />

qualità diffusa degli edifici residenziali.<br />

La Cellophane House, il prototipo firmato<br />

dallo studio Kieran Timberlake di Philadelphia,<br />

è un edificio di cinque piani per complessivi<br />

170 m 2 che include un soggiorno,<br />

due camere da letto, due servizi igienici,<br />

un terrazzo in copertura e un posto auto.<br />

Più che di una vera è propria abitazione,<br />

si tratta di una matrice tridimensionale, a<br />

partire dalla quale il progettista o lo stesso<br />

cliente è in grado di creare il proprio spazio<br />

scegliendo tra le diverse opzioni di un infinito<br />

catalogo di componenti presenti sul<br />

mercato, in funzione del budget o dello stile<br />

desiderato.<br />

<strong>Il</strong> telaio strutturale, di profilati di alluminio,<br />

è concepito in modo tale da non avere ingombri<br />

all’interno delle superfici di piano<br />

e consentire un’ampia flessibilità delle configurazioni<br />

spaziali.<br />

La Cellophane House, oltre a essere personalizzabile,<br />

è in grado di adattarsi a diverse<br />

condizioni contestuali e climatiche con<br />

semplici modificazioni: essa può essere utilizzata<br />

per configurare unità singole o come<br />

modulo base per aggregazioni multiple.<br />

Kieran Timberlake


15<br />

Sezione longitudinale. Scala 1:150<br />

LOCALIZZAZIONE:<br />

NEW YORK, USA<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO:<br />

KIERAN TIMBERLAKE ASSOCIATES<br />

COMMITTENTE:<br />

THE MUSEUM OF MODERN ART, NEW<br />

YORK<br />

INGEGNERIA STRUTTURALE:<br />

CVM ENGINEERS<br />

Vista in un contesto urbano<br />

8<br />

8<br />

2 5<br />

2<br />

1<br />

16<br />

13/14<br />

10 11<br />

PROGETTO LUCI:<br />

ARUP LIGHTING<br />

PRODUZIONE E ASSEMBLAGGIO:<br />

KULLMAN BUILDINGS CORPORATION<br />

IMPRESA:<br />

F.J. SCIAME CONSTRUCTION CO., INC.<br />

PONTEGGI:<br />

CRAFTWELD FABRICATION COMPANY<br />

INC., BUDCO ENTERPRISES, INC.<br />

6<br />

Kieran Timberlake<br />

1. ingresso<br />

2. ripostiglio<br />

3. centrale impianti<br />

4. accesso disabili<br />

5. cucina<br />

6. soggiorno<br />

7. dispensa<br />

8. cellula bagno<br />

9. cabina armadio<br />

10. camera da letto matrimoniale<br />

11. balcone<br />

12. lavanderia<br />

13. camera da letto<br />

14. studio<br />

15. soppalco<br />

16. terrazza<br />

Kieran Timberlake<br />

15<br />

16<br />

Pianta piano quinto. Scala 1:200<br />

Pianta piano quarto. Scala 1:200<br />

Pianta piano terzo. Scala 1:200<br />

4<br />

11<br />

12<br />

13 14<br />

Pianta piano secondo. Scala 1:200<br />

4<br />

1<br />

Pianta piano primo. Scala 1:200<br />

8<br />

8 9<br />

10<br />

11<br />

7<br />

5<br />

6<br />

2 3<br />

Kieran Timberlake Kieran Timberlake Kieran Timberlake<br />

Kieran Timberlake<br />

Kieran Timberlake<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 45


Involucro di materiale plastico interamente riciclabile<br />

La struttura di profili di alluminio estruso diventa anche l’elemento di<br />

supporto per l’ancoraggio degli altri componenti prefabbricati. I solai<br />

e le pareti sono realizzati con plastica a elevata resistenza che non<br />

richiede ulteriori elementi di sostegno: la grande leggerezza dell’insieme<br />

permette di ridurre le dimensioni delle fondazioni e, quindi, anche i costi<br />

complessivi della struttura.<br />

Tutti i materiali sono utilizzati con una particolare attenzione al ciclo di<br />

vita: possono essere rapidamente smontati e recuperati per futuri riassemblaggi,<br />

grazie a connessioni reversibili. La casa può essere costruita<br />

o smontata in modo semplice e veloce, senza strumenti o attrezzature<br />

particolari e, quindi, anche da manodopera non specializzata. Per<br />

questo prototipo, in tre mesi sono stati realizzati in fabbrica gli assemblaggi<br />

integrati di componenti – macro moduli – trasportati in cantiere<br />

su camion e sovrapposti in opera in soli 16 giorni. Per raggiungere un<br />

Bosch Rexroth/KieranTimberlake<br />

<strong>Il</strong> sistema a doppia pelle permette di controllare<br />

la temperatura all’interno dell’edificio per tutto l’anno<br />

46 S 7/10 [Prefabbricazione]<br />

La facciata ovest del prototipo<br />

realizzato al MoMA di New York<br />

elevato livello di precisione nelle connessioni e pianificare le sequenze<br />

di assemblaggio, l’intera struttura è stata modellata usando un sistema<br />

BIM (Building Information Modeling). Tale concezione costruttiva è un<br />

esempio di trasferimento tecnologico dall’industria aerospaziale.<br />

La casa è racchiusa da un involucro leggero in grado di produrre energia<br />

dal sole: una pellicola plastica trasparente riciclabile (PET), laminata con<br />

celle fotovoltaiche sottili. La radiazione solare che attraversa l’involucro<br />

è catturata in un’intercapedine e, da qui, trattenuta o rilasciata, minimizzando<br />

il fabbisogno energetico per riscaldamento e raffrescamento.<br />

<strong>Il</strong> prospetto sud si caratterizza, invece, per una facciata vetrata con celle<br />

fotovoltaiche integrate, che forniscono un ulteriore contributo alla autonomia<br />

energetica della casa. Un sistema di sensori è stato applicato alla<br />

facciata ovest e alla copertura per registrare la temperatura superficiale<br />

dell’involucro e avere, così, dati completi sulle prestazioni dei componenti<br />

e sulle dinamiche tra le temperature esterne e l’ambiente interno.<br />

Estate: effetto camino<br />

L’aria riscaldata nell’intercapedine<br />

viene aspirata in copertura<br />

l’aria calda è aspirata dai ventilatori<br />

in copertura<br />

barriera all’aria di PET<br />

PET con moduli fotovoltaici<br />

l’intercapedine d’aria continua<br />

fino in copertura<br />

pellicola di controllo solare<br />

pellicola interna di PET trasparente<br />

valvola di tiraggio integrata<br />

ad ogni livello<br />

l’effetto camino estrae aria in continuo<br />

alla base della parete<br />

Inverno: ritenzione di calore<br />

Chiusura al perimetro<br />

della intercapedine ventilata<br />

KieranTimberlake


La concezione modulare dell’edificio Fasi del montaggio<br />

PANNELLI DI COPERTURA<br />

pannelli isolanti con membrana (x3)<br />

600x<strong>24</strong>4x37 cm<br />

600x366x37 cm<br />

600x<strong>24</strong>4x37 cm<br />

LIVELLO 4<br />

modulo circolazione/deposito:<br />

600x<strong>24</strong>4x300 cm<br />

pannelli parete (x2):<br />

37x600x300 cm<br />

pannello pavimento:<br />

600x366x37 cm<br />

modulo vetrato:<br />

600x<strong>24</strong>4x300 cm<br />

MODULO IMPIANTI<br />

gruppo integrato servizi igienici (2 levels):<br />

381x152x600 cm<br />

LIVELLO 3<br />

modulo circolazione/deposito:<br />

600x<strong>24</strong>4x300 cm<br />

pannelli parete (x2):<br />

37x600x300 cm<br />

pannello pavimento:<br />

600x366x37 cm<br />

modulo vetrato/curvo termoformato:<br />

600x<strong>24</strong>4x300 cm<br />

LIVELLO 2<br />

blocco circolazione/scale:<br />

600x<strong>24</strong>4x300 cm<br />

pannelli parete (x2):<br />

37x600x300 cm<br />

pannello pavimento:<br />

600x366x37 cm<br />

modulo vetrato:<br />

600x<strong>24</strong>4x300 cm<br />

LIVELLO 1<br />

modulo impianto/deposito:<br />

600x<strong>24</strong>4x274 cm<br />

modulo ingresso:<br />

121x600x274 cm<br />

telaio piano terra<br />

<strong>Il</strong> giunto di collegamento verticale<br />

tra i vari moduli della struttura di alluminio<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 47<br />

Kieran Timberlake


Testo di Giuliana Iannaccone<br />

Foto di Josè Hevia Blach<br />

L’edificio per uffici è situato nel Comune di<br />

Rubì, nell’entroterra di Barcellona, su un’area<br />

industriale dove la densità urbana si dirada, lasciando<br />

spazio a una grande area industriale,<br />

e il fronte delle costruzioni sul fiume perde<br />

progressivamente la sua compattezza. Data la<br />

particolare collocazione, i progettisti hanno<br />

cercato di inserire l’edificio nell’ambiente circostante<br />

rafforzando, al contempo, le relazioni<br />

con la città e il paesaggio naturale. Lo studio<br />

dell’organizzazione degli spazi interni e dei<br />

prospetti ha tenuto conto della volontà di pri-<br />

48 S 7/10 [Tecnologie per la ricostruzione]<br />

UFFICI A RUBÌ - BAILO RULL ADD+ - WWW.ADDARQUITECTURA.COM<br />

vilegiare la vista sul paesaggio, limitando gli<br />

affacci verso i capannoni industriali.<br />

L’ingresso principale è concepito come un<br />

giardino interno artificiale che funziona<br />

da filtro tra lo spazio interno e l’ambiente<br />

esterno.<br />

Al fine di garantire la massima flessibilità nell’organizzazione<br />

spaziale degli uffici, oltre<br />

all’utilizzo di una struttura portante prefabbricata<br />

con elementi di solaio a grandi luci, i<br />

progettisti hanno scelto di concentrare in un<br />

nucleo centrale tutti i servizi, sia quelli privati<br />

che quelli comuni, i collegamenti verticali<br />

e gli accessi. Questo nucleo, privo di affacci<br />

verso l’esterno, riceve luce naturale da tubi<br />

che catturano i raggi solari in copertura e li<br />

trasmettono verso lo spazio interno attraverso<br />

schermi di vetro rivestiti con una pellicola vinilica<br />

che riproduce immagini della vegetazione.<br />

Le pareti verso il nucleo sono disegnate<br />

come una seconda facciata dell’edificio e la<br />

zona uffici risulta così delimitata da due filtri:<br />

uno tra interno ed esterno e l’altro tra pubblico<br />

e privato.<br />

Josè Hevia Blach


Pianta piano tipo. Scala 1:300<br />

Sviluppo bidimensionale dei fronti con i pieni e i vuoti in evidenza<br />

LOCALIZZAZIONE:<br />

RUBÌ, SPAGNA<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO:<br />

MANUEL BAILO ESTEVE, ROSA RULL<br />

BERTRAN<br />

COMMITTENTE:<br />

MTC INVERSIONS<br />

TEAM LEADER:<br />

ANNA ROVIRA E NARCIS FONT<br />

INGEGNERIA STRUTTURALE:<br />

JOSEP Mª DOMENECH XAVIER VALLS<br />

SUPERFICIE TOTALE:<br />

3.577,64 M 2<br />

PERIODO DI PROGETTO:<br />

DICEMBRE 2004-LUGLIO 2005<br />

PERIODO DI COSTRUZIONE:<br />

LUGLIO 2005-APRILE 2008<br />

COSTO:<br />

1.856.844 EURO<br />

I fronti si articolano grazie<br />

a schermature regolabili<br />

Manuel Bailo Esteve, Rosa Rull Bertran<br />

Planimetria generale<br />

Josè Hevia Blach<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 49<br />

Manuel Bailo Esteve, Rosa Rull Bertran Manuel Bailo Esteve, Rosa Rull Bertran


Pannelli regolabili permettono la dinamicità della facciata<br />

50 S 7/10 [Prefabbricazione]<br />

Josè Hevia Blach


Affacci a direzione controllata<br />

L’adozione di una struttura prefabbricata di calcestruzzo armato è stata<br />

dettata da due principali motivi: da una parte, la volontà di armonizzare l’intervento<br />

con l’ambiente circostante mediante l’adozione delle stesse tecnologie<br />

costruttive usate in ambito industriale e presenti nei vicini magazzini e capannoni;<br />

dall’altra, la necessità di contenere i costi di costruzione del manufatto.<br />

Per gli elementi strutturali è stato adottato un sistema prefabbricato di tipo<br />

convenzionale, con pilastri e pannelli di solaio a grandi luci di calcestruzzo<br />

armato; per la facciata, invece, è stato studiato un particolare tipo di pannello,<br />

sempre prefabbricato, piano e inclinato, che viene montato sui diversi prospetti<br />

con orientamento differente in modo da controllare, e opportunamente dire-<br />

Sezione verticale tipo. Scala 1:20<br />

1. copertura:<br />

- ghiaia di drenaggio<br />

- doppio strato di guaina impermeabilizzante<br />

bituminosa<br />

- isolamento termico di polistirene estruso, 60 mm<br />

- massetto di calcestruzzo alleggerito<br />

- soletta di calcestruzzo armato<br />

2. pannello di calcestruzzo prefabbricato su struttura<br />

metallica con interposizione di uno strato isolante<br />

di polistirolo in sommità<br />

3. serramento di alluminio con vetrocamera<br />

4. pavimento soprelevato con pannelli di legno<br />

su supporti regolabili<br />

5. controsoffitto di pannelli di cartongesso<br />

zionare, gli affacci verso il paesaggio circostante. Una sottostruttura metallica<br />

consente l’ancoraggio dei pannelli di facciata alla struttura portante. Se il colore<br />

scelto per la finitura esterna è grigio antracite, sul lato interno i pannelli inclinati<br />

sono stati verniciati di bianco per favorire la penetrazione indiretta della<br />

luce solare all’interno degli uffici. <strong>Il</strong> risultato finale è una facciata dinamica, che<br />

limita il rischio di ripetitività insito nella adozione dei sistemi di prefabbricazione.<br />

All’interno degli ambienti, per rifinire le superfici e garantire il passaggio<br />

delle reti impiantistiche, sono stati utilizzati un pavimento sopraelevato e un<br />

controsoffitto in lastre di gesso rivestito. Al fine di ridurre ulteriormente i costi,<br />

tutte le parti dell’edificio sono state fornite da un unico produttore. <strong>Il</strong> costo<br />

finale del progetto è stato contenuto in circa 1000 euro/m 2 .<br />

1<br />

4<br />

4<br />

5<br />

3<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 51<br />

2<br />

Manuel Bailo Esteve, Rosa Rull Bertran


Testo di Graziano Salvalai<br />

Foto di Graziano Salvalai<br />

Involucro prefabbricato di legno, materiali ad<br />

alte prestazioni termiche, sistema radiante a<br />

pavimento innovativo, impianto fotovoltaico:<br />

queste alcune delle caratteristiche che rendono<br />

il Villaggio Ecologico di Selvino, piccolo centro<br />

sul versante rivolto a sud della Val Seriana,<br />

una realizzazione energeticamente efficiente e<br />

tecnologicamente avanzata. <strong>Il</strong> progetto architettonico,<br />

realizzato da Ettore Zambelli con lo<br />

studio AIACE e commissionato dalla società di<br />

ingegneria Ing. S.r.l., rappresenta la prima sperimentazione<br />

successivamente all’adozione da<br />

parte del Comune del regolamento edilizio per<br />

l’efficienza energetica, avvenuta nel 2006. Si<br />

tratta di 16 unità abitative a uso residenza estiva,<br />

52 S 7/10 6/09 [Lighting [Urban landscape]<br />

design]<br />

VILLAGGIO ECOLOGICO A SELVINO - AIACE - WWW.AIACE-SRL.IT<br />

di diversa metratura, localizzate in un lotto di<br />

circa 5800 m². L’idea della committenza è stata<br />

quella di definire abitazioni caratterizzate da<br />

uno stretto rapporto con l’ambiente naturale<br />

circostante e da una ridottissima emissione di<br />

CO 2 in atmosfera. L’orientamento, l’iperisolamento,<br />

lo sfruttamento della radiazione solare,<br />

l’uso di fonti di energia rinnovabili, insieme<br />

alla tecnologia costruttiva prefabbricata, hanno<br />

permesso il raggiungimento dell’obiettivo<br />

coniugando velocità di realizzazione e innovative<br />

strategie tecnologico-impiantistiche.<br />

L’immagine architettonica deriva da un fronte<br />

sud ampiamente vetrato, dotato di una serra in<br />

grado di massimizzare il guadagno solare in-<br />

vernale e ridurre le dispersioni dell’edificio, e<br />

da un affaccio a nord opaco per minimizzare<br />

le dispersioni termiche. La serra ha l’ulteriore<br />

funzione di estendere, durante la bella stagione,<br />

il soggiorno verso il giardino a sud. La distribuzione<br />

spaziale interna, è molto semplice:<br />

ogni modulo è dotato di un soggiorno-cucina<br />

(20 m²) espandibile attraverso aperture mobili<br />

verso la serra (4,5 m²), una camera matrimoniale<br />

(14 m²) e un bagno (4 m²). Le abitazioni,<br />

a oggi in fase di ultimazione e in corso di certificazione,<br />

hanno raggiunto la classe energetica<br />

A secondo lo standard CasaClima, con un<br />

fabbisogno energetico invernale inferiore a 30<br />

kWh/m²a.<br />

Graziano Salvalai


LOCALIZZAZIONE:<br />

SELVINO (BG)<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO:<br />

ETT<strong>ORE</strong> ZAMBELLI - AIACE SRL, MILANO<br />

COMMITTENTE:<br />

ING SRL, BERGAMO<br />

DIREZIONE LAVORI:<br />

PROGETTO STRUTTURE SRL, PISOGNE (BS)<br />

PROGETTO IMPIANTI:<br />

STUDIO GABRIELE GHILARDI, BERGAMO<br />

PROGETTO STRUTTURE:<br />

MARCO BERTULETTI, ALZANO<br />

LOMBARDO (BG)<br />

IMPRESA:<br />

EDILCOS SNC, ALBINO (BG)<br />

PERIODO DI COSTRUZIONE:<br />

2008-2010<br />

SUPERFICIE UTILE COSTRUITA:<br />

896 M 2<br />

COSTO:<br />

3 MILIONI DI EURO<br />

Pianta piano terra. Scala 1:500<br />

<strong>Il</strong> fronte esposto a sud con una serra in grado di massimizzare il guadagno solare<br />

Planimetria generale<br />

1. lotto 1<br />

2. lotto 2<br />

3. lotto 3<br />

Graziano Salvalai<br />

Sezione trasversale. Scala 1:500<br />

3<br />

1<br />

2<br />

AIACE SRL<br />

Pianta del singolo<br />

modulo abitativo.<br />

Scala 1:200


Moduli prefabbricati su basamento gettato in opera<br />

I moduli abitativi si distribuiscono e si adattano, grazie ai loro basamenti<br />

di calcestruzzo armato, al declivio del terreno. In questi spazi sono ricavate<br />

le cantine, i box auto e le lavanderie. La parte superiore, fuori terra,<br />

realizzata con pannelli prefabbricati autoportanti misti legno-calcestruzzo,<br />

costituisce lo spazio abitato riscaldato. Sono stati impiegati dei pannelli<br />

preassemblati in stabilimento, composti da travetti di legno massello,<br />

assito interposto a vista, isolante di polistirene con funzione termica e<br />

statica e cappa armata di calcestruzzo (alleggerito con argilla espansa<br />

per le coperture). <strong>Il</strong> getto di calcestruzzo è reso collaborante con i travetti<br />

attraverso apposite fresature effettuate nella parte superiore di questi<br />

Alcune delle fasi del cantiere: sopra il fronte rivolto a nord, sotto quello rivolto a sud<br />

Dati consumo energetico secondo il protocollo CasaClima<br />

temperatura di progetto -9 °C<br />

superficie lorda riscaldata nei piani 53 m²<br />

volume lordo riscaldato 175 m³<br />

superficie lorda disperdente dell’involucro 200 m²<br />

perdita di calore per trasmissione durante il periodo di riscaldamento 3420 kWh/a<br />

perdita di calore per ventilazione durante il periodo di riscaldamento 545<br />

guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento 786<br />

apporti termici solari durante il periodo di riscaldamento 28<strong>24</strong><br />

rapporto tra guadagni termici e perdite di calore 91%<br />

grado di utilizzo degli apporti di calore 0,74<br />

fabbisogno di calore per il riscaldamento nel periodo di riscaldamento 1292 kWh/a<br />

potenza di riscaldamento dell’edificio 1,4 kW<br />

potenza specifica di riscaldamento riferita alla superficie netta 29,8 W/m²<br />

fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta 27,6 kWh/m²a<br />

trasmittanza media dell’involucro 0,18 W/m²K<br />

trasmittanza media della copertura 0,14 W/m²K<br />

trasmittanza media del basamento 0,20 W/m²K<br />

trasmittanza media dei serramenti 1,4 W/m²K<br />

pannelli fotovoltaici 15 m²<br />

54 S 7/10 [Prefabbricazione]<br />

Graziano Salvalai<br />

Graziano Salvalai<br />

ultimi. Questa soluzione ha permesso di raggiungere elevati obiettivi sia<br />

costruttivi che tecnologici: rapidità di posa, elevata rigidezza (che permette<br />

un notevole diradamento delle orditure primarie), ottimo potere isolante,<br />

ottenuto grazie all’abbinamento del polistirene (isolamento termico) al<br />

calcestruzzo (inerzia termica), omogeneità d’involucro con l’assenza di<br />

ponti termici e uso di componenti dalla qualità garantita grazie alla produzione<br />

in stabilimento con cicli controllati. Data l’importanza dell’involucro,<br />

è stato concordato con la casa produttrice un pacchetto di parete con<br />

adeguato spessore di isolante (200 mm), permettendo il raggiungimento<br />

di una trasmittanza pari a 0,1 W/m²K. Le coperture dei moduli, realizzate<br />

con la stessa tecnologia prevista per le chiusure verticali, sono trattate<br />

Graziano Salvalai<br />

Graziano Salvalai<br />

1. copertura inclinata:<br />

- guaine impermeabilizzanti, terreno<br />

e sedum 120 mm<br />

- cappa di calcestruzzo Rck 400, 50 mm<br />

- isolante termico di polistirene densità<br />

100 Kg/m 3 , 200 mm<br />

- assito a vista d’interposto realizzato<br />

con tavole di abete piallate, 20 mm<br />

larghezza 200 mm<br />

- travetti di legno lamellare di abete,<br />

120x320 mm, interasse 600 mm<br />

2. chiusura verticale modulo<br />

prefabbricato:<br />

- cappotto esterno intonacato, 30 mm<br />

- cappa di calcestruzzo Rck 400, 50 mm<br />

- strato interposto di OSB, 15 mm<br />

- isolante termico di polistirene, densità<br />

100 Kg/m 3 , 200 mm<br />

- strato di interposto di OSB, 15 mm<br />

- travetti di legno lamellare, 100x200 mm,<br />

interasse massimo 2500 mm<br />

- isolante di lana minerale<br />

in intercapedine, 50 mm<br />

- doppia lastra di cartongesso<br />

Graziano Salvalai<br />

Graziano Salvalai<br />

3. solaio controterra:<br />

- finitura di legno, 20 mm<br />

- calcestruzzo alleggerito, 130 mm<br />

- isolante termico di polistirene, densità<br />

50 Kg/m 3 , 80 mm<br />

- cappa di calcestruzzo Rck 400,<br />

50 mm<br />

- intercapedine d’aria, 350 mm<br />

- calcestruzzo magro 100 mm<br />

4. solaio verso scantinato:<br />

- finitura di legno, 20 mm<br />

- calcestruzzo alleggerito per<br />

sottofondi, 130 mm<br />

- cappa di calcestruzzo Rck 400, 50 mm<br />

- intercapedine d’aria, 180 mm<br />

- cappa di calcestruzzo Rck 400, 50 mm<br />

- isolante termico di polistirene<br />

densità 50 Kg/m 3 , 80 mm<br />

- assito interno, 20 mm<br />

- travetti di legno lamellare, 100x200 mm,<br />

interasse massimo 2500 mm<br />

5. serramento di larice lamellare<br />

con triplo vetro con doppia intercapedine<br />

con gas Argon, 78 mm


superficialmente a verde estensivo. Tale scelta è stata adottata considerando<br />

molteplici benefici, tra cui: l’isolamento termico aggiuntivo, lo sgravio<br />

del carico idraulico sulla rete di smaltimento acque, l’incremento dei<br />

processi d’evaporazione con un positivo effetto microclimatico estivo e un<br />

miglior inserimento nel contesto ambientale. I moduli delle pareti, pensati<br />

per essere sollevati e fissati attraverso piastre di acciaio alla struttura<br />

dei piani inferiori, giungono in cantiere già forate. I serramenti di larice<br />

lamellare con vetri a doppia camera completano l’involucro. Dal punto di<br />

vista materico, le facciate sono trattate diversamente a seconda del loro<br />

orientamento: nei fronti esposti a sud e nord, è previsto un rivestimento<br />

con cappotto e intonaco, verso est e ovest, un rivestimento ventilato<br />

Sezione verticale tipo. Scala 1:20<br />

5<br />

AIACE SRL<br />

4<br />

con doghe di legno di abete trattato. <strong>Il</strong> completo montaggio in loco delle<br />

chiusure orizzontali e verticali ha richiesto una tempistica estremamente<br />

ridotta e pari a circa 8-10 ore per unità. La strategia impiantistica è stata<br />

studiata per sfruttare al meglio le risorse rinnovabili, limitando le emissioni<br />

di anidride carbonica in atmosfera. A tal fine ogni modulo abitativo è alimentato<br />

da 10 moduli fotovoltaici posizionati sulla copertura rivolta a sud,<br />

caratterizzati da una produzione di picco pari a 2.2 kW. L’impianto ha un<br />

serbatoio inerziale elettrico ad alta efficienza con serpentina di carbonio<br />

per la produzione di acqua calda sanitaria, ricambio d’aria con recuperatore<br />

di calore a flusso incrociato e sistema di riscaldamento a pavimento<br />

costituito da una rete di resistenze elettriche di fibra di carbonio.<br />

2<br />

1<br />

3<br />

AIACE SRL


Testo di Laura Malighetti<br />

Foto di Oliver Ike e Wespi & de Meuron<br />

CASA DI LEGNO A CAVIANO - MARKUS WESPI JÉRÔME DE MEURON ARCHITETTI FAS<br />

Costruire una casa per vacanze in modo rapido<br />

ed economico, su un impervio lotto<br />

(raggiungibile solo a piedi o in elicottero),<br />

valorizzando la splendida vista del lago: questa<br />

la sfida vinta da Wespi & de Meuron che,<br />

sul lago Maggiore, hanno assemblato una casa<br />

in pannelli prefabbricati di legno nel tempo<br />

record di 1 giorno. La costruzione è una compatta<br />

scatola di legno colore grigio-argento<br />

che a est si prolunga verso la montagna con<br />

una sorta di ponte abitato che funge da accesso<br />

alla casa. Lo scultoreo volume è caratterizzato<br />

da grandi aperture panoramiche fisse<br />

che si alternano a piccole finestre apribili per<br />

la ventilazione a comporre un disegno irre-<br />

56 S 7/10 [Tecnologie per la ricostruzione]<br />

golare che nulla lascia intuire della funzionale<br />

organizzazione interna.<br />

Gli ambienti sono organizzati su due livelli, collegati<br />

da una stretta scala lineare custodita tra<br />

due pannelli di cristallo. Grazie all’arredo funzionale,<br />

integrato al guscio della casa, e all’eliminazione<br />

degli elementi di disimpegno, sono<br />

possibili un razionale sfruttamento dello spazio<br />

e un uso flessibile degli ambienti: la cucina si trasforma<br />

in soggiorno, le aree di passaggio diventano<br />

zone di lavoro, il vuoto delle scale funge da<br />

pozzo di luce per lo spazio che disimpegna le<br />

tre camere da letto allineate al livello inferiore.<br />

Dall’ingresso a ponte si accede alla cucina e alla<br />

zona pranzo separate dal soggiorno per mezzo<br />

di una parete vetrata che allarga visivamente lo<br />

spazio del primo livello. <strong>Il</strong> soggiorno è un ambiente<br />

quadrangolare illuminato da una grande<br />

finestra panoramica che si estende da soffitto a<br />

pavimento per tutta la sua lunghezza offrendo<br />

una magnifica vista verso il lago. Pavimento, pareti,<br />

soffitto ed elementi integrati di arredo sono<br />

realizzati interamente in pannelli prefabbricati<br />

di legno, lasciando a vista lo strato superficiale<br />

di OSB; una velatura argento-antracite trattata<br />

con particelle metalliche ne uniforma il colore<br />

a quella del rivestimento esterno in perline di<br />

abete, rendendo l’interno luminoso e armonizzando<br />

gli esterni al rivestimento di pietra grigia<br />

che caratterizza l’edificato storico di Caviano.<br />

Oliver Ike


4 5 6<br />

3<br />

2<br />

1<br />

1. ingresso all’aperto<br />

2. guardaroba<br />

3. armadio<br />

4. cucina<br />

5. pranzo<br />

6. soggiorno<br />

7. stufa a pallet<br />

8. camera matrimoniale<br />

9. camera singola<br />

Pianta primo livello. Scala 1:100<br />

Wespi & de Meuron<br />

Wespi & de Meuron<br />

Pianta secondo livello. Scala 1:100<br />

LOCALIZZAZIONE:<br />

CAVIANO, SVIZZERA<br />

PROGETTO ARCHITETTONICO:<br />

MARKUS WESPI JÉRÔME DE MEURON ARCHITETTI FAS<br />

COMMITTENTE:<br />

PRIVATO<br />

PROGETTO STRUTTURE:<br />

ANASTASI SA, 6600 LOCARNO<br />

FISICA TECNICA:<br />

IFEC CONSULENZE SA, 6802 RIVERA<br />

IMPRESA DI COSTRUZIONE:<br />

EZIO BATTISTINI, CAVIANO<br />

IMPRESA DI COSTRUZIONE LEGNO:<br />

GEBR. BISSIG HOLZBAU, 6460 ALTDORF<br />

FALEGANAME:<br />

EUGEN STEINER SCHREINEREI GMBH, 8586 ERLEN<br />

PERIODO DI COSTRUZIONE:<br />

FEBBRAIO 2008-LUGLIO 2008<br />

SUPERFICIE LORDA COSTRUITA:<br />

70 M²<br />

COSTO:<br />

335 MILA EURO<br />

Meuron<br />

de<br />

Sezione trasversale AA. Scala 1:100<br />

&<br />

Fasi di assemblaggio della struttura prefabbricata Wespi<br />

8<br />

Wespi & de Meuron<br />

Wespi & de Meuron<br />

9<br />

Wespi & de Meuron<br />

Wespi & de Meuron<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 57<br />

7<br />

Wespi & de Meuron


6<br />

3<br />

Montaggio in un giorno<br />

<strong>Il</strong> volume della casa è realizzato per mezzo dell’assemblaggio di pannelli prefabbricati<br />

di legno con struttura di montanti di legno 60x180 mm e pannelli<br />

esterni di OSB con interposto uno strato di isolante termo/acustico differenziato<br />

a seconda delle prestazioni (chiusura esterna, solaio primo livello, solaio<br />

intermedio, copertura). A causa delle difficoltà di raggiungimento del sito, i<br />

pannelli, prefabbricati in officina completi delle forature delle finestre e degli<br />

impianti elettrici, sono stati trasportati in cantiere per mezzo di un elicottero<br />

e montati in sole 2 ore di lavoro. Un tempo record, considerando che due<br />

Sezione longitudinale. Scala 1:50<br />

5<br />

mesi di lavoro sono stati impiegati per la sola costruzione delle fondazioni di<br />

calcestruzzo armato necessarie per dare ancoraggio ai 6 piastri di acciaio<br />

sui quali si appoggia la scatola di legno soprastante. Grazie alle sovvenzioni<br />

offerte nella regione del Cantone Ticino sui voli in elicottero, il costo per la realizzazione<br />

della casa si è potuto comunque mantenere entro livelli contenuti.<br />

La delicata fase di montaggio ha previsto, dapprima, la realizzazione del solaio<br />

del primo livello sul telaio metallico, realizzato per consentire un piano di posa<br />

omogeneo sul dislivello del lotto. I pannelli di solaio sono resi solidali tra loro<br />

per mezzo di una lieve maschiatura e di connettori metallici fissati ai profili<br />

1<br />

2<br />

4<br />

Wespi & de Meuron


1. copertura:<br />

- manto impermeabile sintetico doppio<br />

strato a base di polivinilcloruro<br />

spalmato con armatura di velo vetro,<br />

2,4 mm<br />

- pannello di fibra di legno, <strong>24</strong> mm<br />

- isolamento termico di lastre rigide<br />

di polistirene, 120 mm<br />

- isolamento termico/strato di pendenza<br />

di lastre rigide di polistirene,<br />

60/120 mm<br />

- barriera al vapore<br />

- pannello prefabbricato di legno<br />

composto da pannello OSB, 18 mm,<br />

telaio strutturale di montanti di legno,<br />

Vista da nord con la grande finestra panoramica fronte lago<br />

180x60 mm, pannello OSB, 18 mm<br />

finito con velatura argento-antracite,<br />

spessore complessivo 220 mm<br />

2. solaio intermedio:<br />

- pavimento: pannelli OSB finito con<br />

velatura argento-antracite, 22 mm<br />

- intercapedine per passaggio impianti:<br />

montanti di listelli di legno 40x40 mm<br />

e isolamento acustico<br />

di lana di roccia, 40 mm<br />

- pannello prefabbricato di legno<br />

composto da pannello OSB, 18 mm,<br />

telaio strutturale di montanti di legno,<br />

180x60 mm, pannello OSB, 18 mm<br />

finito con velatura argento-antracite,<br />

spessore complessivo 220 mm<br />

3. chiusura verticale esterna:<br />

- perline di legno di abete rosso finito<br />

con velatura argento-antracite, 20 mm<br />

- listelli di legno, 45x45 mm<br />

- controlistelli di legno/ventilazione,<br />

45 mm<br />

- pannello prefabbricato di legno<br />

composto da pannelli maschiati<br />

di fibra di legno DHF permeabile<br />

al vapore. 15 mm, telaio strutturale<br />

di montanti di legno, 180x60 mm con<br />

interposto isolamento termico<br />

di lana di roccia, 180 mm, pannello<br />

OSB, 15 mm finito con velatura<br />

argento-antracite, spessore<br />

complessivo 210 mm<br />

4. parete divisoria interna:<br />

- pannello OSB finito con velatura<br />

argento-antracite, 15 mm<br />

- telaio strutturale: montanti di legno,<br />

80x80 mm, con interposto isolamento<br />

acustico di lana di roccia, 80 mm<br />

- pannello OSB finito con velatura<br />

argento-antracite, 15 mm<br />

5. lastra di vetro stratificato di sicurezza,<br />

20 mm<br />

6. serramento fisso: telaio di legno<br />

e vetrocamera VSG<br />

Oliver Ike<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 59


HEB 180 del telaio di acciaio con viti imbullonate Ø 14 mm ogni 600 mm. I<br />

fianchi di chiusura del modulo di solaio sono formati da un pannello OSB che<br />

sporge lievemente rispetto allo spessore reale della chiusura per formare un<br />

elemento di freno che facilita la messa in opera del pannello di facciata calato<br />

dall’elicottero e il suo posizionamento entro il perno predisposto nel pannello di<br />

solaio. Un’operazione complessa che, grazie alla cura del dettaglio, si è potuta<br />

eseguire in pochi minuti. I pannelli prefabbricati di facciata sono sagomati nella<br />

parte superiore per l’appoggio del solaio e dotati di un foglio di barriera al vapore<br />

risvoltata appena prima del posizionamento del solaio. Conclusa la scatola, i<br />

60 S 7/10 [Prefabbricazione]<br />

serramenti sono stati fissati con viti a testa svasata al pannello prefabbricato<br />

di facciata, rafforzato nei punti di ancoraggio con montanti di legno. <strong>Il</strong> rivestimento<br />

esterno in perline verticali di abete è realizzato su uno strato di listelli<br />

e contro listelli che garantisce un’adeguata retroventilazione. <strong>Il</strong> colore della<br />

facciata è ottenuto miscelando la tinta nero antracite con particelle di argento.<br />

Grazie alla riflessione della luce causata dalle particelle metalliche vengono<br />

contenute le dilatazioni termiche delle doghe, nonostante il colore scuro, e le<br />

facciate assumono un aspetto cangiante a seconda delle sfumature del cielo e<br />

dell’intorno (grigio-azzurro verso il lago, verde-grigio verso la montagna).<br />

Oliver Ike<br />

L’arredo interno è integrato<br />

nei pannelli OSB grezzi caratterizzati<br />

da una velatura argento-antracite


3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

2<br />

1<br />

Sezione verticale tipo. Scala 1:10<br />

1. copertura<br />

2. solaio primo livello:<br />

- pavimento: pannelli OSB finito con<br />

velatura argento-antracite, 22 mm<br />

- intercapedine per passaggio<br />

impiantisti: montanti di listelli<br />

di legno, 40x40 mm e isolamento<br />

termico di lana di roccia, sp. 40 mm<br />

- barriera al vapore<br />

- pannello prefabbricato di legno<br />

composto da pannello OSB, 18 mm,<br />

telaio strutturale di montanti<br />

di legno, 180x60 mm, pannello OSB,<br />

18 mm finito con velatura argentoantracite,<br />

spessore complessivo<br />

220 mm<br />

3. chiusura verticale esterna:<br />

- perline di legno di abete rosso finito<br />

con velatura argento-antracite,<br />

20 mm<br />

- listelli di legno, 45x45 mm<br />

- controlistelli di legno/ventilazione,<br />

45 mm<br />

- pannello prefabbricato di legno<br />

composto da pannelli maschiati<br />

di fibra di legno DHF permeabile<br />

al vapore, 15 mm, telaio strutturale<br />

di montanti di legno, 180x60 mm<br />

con interposto isolamento termico<br />

di lana di roccia, 180 mm, pannello<br />

OSB, 15 mm finito con velatura<br />

argento-antracite, spessore<br />

complessivo 210 mm<br />

4. serramento fisso: telaio di legno<br />

e vetro camera VSG<br />

5. perno di acciaio per fissaggio<br />

pannello di facciata al pannello<br />

di solaio<br />

6. telaio di acciaio in travi e pilastri HEB<br />

180 imbullonato con viti Ø 14 mm ogni<br />

600 mm<br />

7. plinto di fondazione di calcestruzzo<br />

armato<br />

[Prefabbricazione] S 7/10 61<br />

Wespi & de Meuron


ENGLISH WAY<br />

Pre-fabrication<br />

Kaden Klingbeil<br />

Location BERLIN-GERMANY<br />

Architectural design KADEN - KLINGBEIL ARCHITEKTEN<br />

Client BAUGRUPPE E3 GBR, BERLIN<br />

Construction period AUGUST 07-MAY 08<br />

Gross area 940 M 2<br />

Cost 1.8 MILLIONS EURO<br />

This intervention is the first example of a seven storey building entirely made of wood. The choice for this material is the result of a precise requirement from the clients and the<br />

architects Tom Kaden and Tom Klingbeil, having to confront themselves with an historical typical wall and with precise standards on the use of wood in urban environments<br />

(which limit its use for heights lower than 13 meters), decided that the construction system had to be interpreted as such and not necessarily shown in the cladding.The layout<br />

choices are compliant with the planning concessions allowed in relation to the fire safety regulations: the distinction between the isolated, open and secure block, that<br />

includes the concrete staircase, and the residential block, which is provided with raised walkways, is very clear: this solution also becomes the opportunity to multiply the<br />

overlook over a glazed and retracted space that represents the third elevation of the building. Different and flexible residential units demonstrate the ductility of the construction<br />

system which is composed of fir-tree frames and stratified panels that alternate with large full-height windows. The plans have a free arrangement, the only fixed elements are<br />

represented by the concrete service shafts: the partitions, like the position of the external glazed enclosures, are agreed in accordance with the individual clients.The facade,<br />

completely covered with white mineral plaster, declares its essence only in the recesses of the windows and in the internal which are visible on the ground floor thanks to the<br />

large windows.The geometry rigour and the simplicity of the project, albeit drastically different from the buildings on Esmarchstrasse, allows, also thanks to the colour choices,<br />

a good urban integration. Only a slight differentiation in the plaster’s granulometry gives away the hidden window frame.<br />

62 S 7/10 [Pre-fabbricazione]<br />

Christoph Shaw<br />

Location MANCHESTER, UK<br />

Architectural design SHED KM<br />

Client URBAN SPLASH<br />

Area 2194,5 M2 Construction period FEBRUARY 2004-APRIL 2005<br />

The project included the construction of a seven storey complex with 102 residential units with different sizes for a property developer (Urban Splash) in an area part of the<br />

second phase of the development or a large residential estate in Manchester. The objective was to create apartments for first time buyers such as young graduates and workers<br />

which would have small sizes but well arranged and that could be attractive for the private market. In order to satisfy this requirement the Shed KM’s design included the use of<br />

prefabricated units with interesting variations and re-interpretations. The complex has on the ground floor commercial spaces and six floors of apartments distributed around<br />

the central courtyard. The main entrance over Ellesmere st allows to see the internal courtyard that extends from the elevated garden up to the road below. The access to the<br />

residential units is through the garden via the central lift and stairs core, which is connected to the car parks and that takes to the horizontal corridors at the different levels:<br />

the balcony of the south facing block and the central corridor on the east and west wings. The main challenge for Shed KM was to group the flats in single containers still<br />

maintaining a sense of open and bright space. Moho (modular housing) is obtained via a linear extension of the module that becomes 12.5m.<br />

Kieran Timberlake<br />

MOHO in Manchester - Shed KM - www.shedkm.co.uk<br />

E_3 in Berlino - Kaden Klingbeil - www.kaden-klingbeil.de<br />

Cellophane House - Kieran Timberlake Associates<br />

www.kierantimberlake.com<br />

Location NEW YORK, USA<br />

Architectural design KIERAN TIMBERLAKE ASSOCIATES<br />

Client THE MUSEUM OF MODERN ART, NEW YORK<br />

For the exhibition Home Delivery: Fabricating the Modern Dwelling the MoMA in New York has promoted the construction of five house prototypes. Five architectural practices<br />

were called to explore new design approaches capable of combining technology and aesthetic for solutions that were manufactured in factory but efficient, quick to build and,<br />

above all, sustainable. The Cellophane House is a five storey building for an area of 170 m 2 that includes a living room, 2 bedrooms, tow bathrooms, a roof terrace and a car<br />

park space. More than a real house this is a three-dimensional matrix from which the designer or the client himself is capable of creating his own space choosing between the<br />

different options of an infinite catalogue of components available on the market and based on the budget or the desired style.<br />

The structural frame, made of aluminium profiles, is conceived in such a way not to have bulks inside the floors’ area and to allow a large flexibility for spatial configurations.<br />

The Cellophane House, on top of being customised, is capable of adapting to different conditions and contexts, including climate, with very simple modifications: it can be<br />

used to configure single units or a base module for multiple aggregations.


Graziano Salvalai<br />

Josè Hevia Blach<br />

Offices in Rubì - Bailo Rull Add+ - www.addarquitectura.com<br />

Location RUBÍ, SPAIN<br />

Architectural design MANUEL BAILO ESTEVE, ROSA RULL BERTRAN<br />

Client MTC INVERSIONS<br />

Overall area 3,577.64 M2 Construction perdiod JULY 2005-APRIL 2008<br />

Costs 1,856,844 EURO<br />

This office building is located in the town of Ribì, in the mainland of Barcelona, in an industrial area where urban density fades leaving space to a large industrial estate and the<br />

construction front over the river progressively loses its compactness. Given the particular location the designers have tried to insert the building in the surrounding environment<br />

reinforcing at the same time the relations with the town and the natural environment.<br />

The study for the arrangement of the internal spaces and of the elevations has taken into account the objective of giving preference to the view over the landscape limiting<br />

the fronts towards the industrial warehouses.<br />

The main entrance is conceived like an internal artificial garden that acts like a filter between the internal space and the external environment. In order the guarantee the<br />

maximum flexibility in the offices’ lay-out the designers, in addition to adopting a prefabricated main structure with large space floors, chose to concentrate all the services,<br />

private and communal, in a central core together with the accesses and the vertical connections. This core, with no views towards the outside, gets the natural light via tubes<br />

that capture solar radiation on the roof and they transmit it towards the internal space via glazed screens covered with a vinyl film that reproduced vegetation images. The<br />

walls towards the core are designed to be like a building’s second facade and the office area seems to be limited by two filters: one between the inside and the outside and<br />

another one between public and private spaces.<br />

Oliver Ike<br />

Ecological Village in Selvino - Aiace - www.aiace-srl.it<br />

Location SELVINO (BG)<br />

Architectural design ETT<strong>ORE</strong> ZAMBELLI - AIACE SRL, MILAN<br />

Client ING SRL BERGAMO<br />

Construction period 2008-2010<br />

Net built area 896 M 2<br />

Cost 3 MILLIONS EURO<br />

Prefabricated wooden envelope, high thermal performance materials, innovative underfloor heating system, photovoltaic system: these are some of the features that make the<br />

Ecological Village in Selvino, an advanced technology and energy efficient project. The project comprises of 16 summer residences with different sizes: from 55 to 115 m 2 and<br />

it is located in the western part of the town on a 5800 m² site. The client’s idea was to define houses that were characterised by a close relation with the surrounding environment<br />

and by extremely CO 2 reduced emissions. The orientation, the over-insulation, the use of solar radiation and of renewable energy sources together with the prefabricated<br />

construction technology have allowed to achieve the objectives making this project a cutting-edge design combining a quick construction with innovative technological and<br />

service strategies. The architectural image is based on the south elevation, which is largely glazed and provided with a greenhouse capable of maximising the winter solar<br />

gain and to reduce the heat dispersions, and on the opaque north facade to minimise thermal dispersions. The residences, that are about to be completed and certified have<br />

reached energy class A in compliance with the CasaClima standard with winter energy requirement lower than 30 kWh/m²a.<br />

Wooden house in Caviano - Wespi & de Meuron<br />

Location CAVIANO, SWITZERLAND<br />

Architectural design MARKUS WESPI JÉRÔME DE MEURON ARCHITETTI FAS<br />

Client PRIVATE<br />

Construction period FEBRUARY 2008-JULY 2008<br />

Gross built area 70 M 2<br />

Cost 335 THOUSAND EURO<br />

Building a holiday home quickly and cheaply, on a rough site, enhancing the beautiful view of the lake and of the mountains: this was the challenge won by Wespi & de Meuron<br />

who in Caviano have assembled a house made of wooden prefabricated panels in the record time of one day. The house has been built on a reinforced concrete foundation<br />

plate and a ring of steel beams and columns that fixed it onto the ground; the construction is a silver grey compact wooden box that projects on the east towards the mountain<br />

with a sort of occupied bridge that provides access to the upper floor of the house. The volume is characterised by large fixed panoramic openings that alternate with some<br />

openeable windows for the ventilation. The environments are arranged over two levels connected by a narrow straight staircase enclosed between two crystal panels. Thanks<br />

to the functional furniture integrated with the shell of the house, and to the elimination of access corridors, it was possible to achieve a rational and flexible use of the space:<br />

the kitchen becomes living room, the corridors become office areas, the empty space of the stairwell becomes a light well for the access space between the three aligned<br />

bedrooms at the lower level. Flooring, walls, ceiling and furniture elements are entirely made of prefabricated wooden panels leaving the OSB surface layer in plain sight; an<br />

anthracite-grey film treated with metal particles make the colour uniform with that of the external cladding made of fir-tree wooden boards.<br />

[Pre-fabbricazione] S 7/10 63


Contributi a cura di<br />

ASSOBETON<br />

Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi, è stata<br />

fondata nel 1956 e rappresenta il comparto dell’edilizia industrializzata<br />

in calcestruzzo, che in Italia è costituito da 1300 industrie.<br />

Molte sono le attività che l’Associazione svolge e che possono<br />

essere sinteticamente suddivise in tre grandi categorie, tra loro<br />

strettamente collegate: Servizi agli associati, le principali aree<br />

presidiate dall’Associazione rispondenti ai temi di interesse delle<br />

imprese; Attività di lobby, indispensabili per partecipare alla definizione<br />

delle politiche tecniche ed economiche di governo di breve,<br />

medio e lungo periodo; Iniziative istituzionali e di comunicazione,<br />

volte a ottenere visibilità e autorevolezza di rappresentanza.<br />

Queste azioni creano le condizioni necessarie per raggiungere gli<br />

obiettivi specifici del settore.<br />

FONDAZIONE PROMOZIONE ACCIAIO<br />

Nasce nel gennaio del 2005 grazie all’iniziativa di produttori, trasformatori,<br />

costruttori, associazioni di categoria ed enti scientifici<br />

legati dall’obiettivo di incrementare l’impiego dell’acciaio nelle<br />

costruzioni e infrastrutture in Italia. Soci di FPA: ACAI, AIPPEG, AIZ,<br />

AFV Acciaierie Beltrame, ArcelorMittal, Assofermet, CLN, C.T.A., Carminati<br />

Distribuzione, Cometal, Commerciale Siderurgica Bresciana,<br />

C.O.M.S., Corus, Dalmine, Duferdofin - Nucor, Ferrosider, Fima<br />

Cosma Silos, F.lli Ronco, Giacomello, Marcegaglia, Metalstrutture,<br />

Nord Zinc, Ocam, Officine Lala, Peiner Trager, Presider, RW Panel,<br />

Sider Center, Sider Vasto, Sidercom, Siderimpex, Siderurgica Gabrielli,<br />

Slemensider, Stahlbau Pichler, Stefana, Steel Service, Vanoli<br />

Ferro, Vicini.<br />

Gli inserzionisti<br />

BASF ITALIA SRL<br />

Via Marconato 8<br />

20031 Cesano Maderno (Milano)<br />

Tel. 03625121<br />

www.basf-italia.net<br />

BRIANZA PLASTICA SPA<br />

Via Rivera 50<br />

20048 Carate Brianza (Monza-Brianza)<br />

Tel. 036291601<br />

www.brianzaplastica.it<br />

CAPAROL ITALIANA GMBH & CO. KG<br />

Largo Caparol 1<br />

20080 Vermezzo (Milano)<br />

Tel. 02948552.1<br />

www.caparol.it<br />

CONCRETE SRL<br />

Via Della Pieve 19<br />

35121 Padova<br />

Tel. 0498754720<br />

www.concrete.it<br />

MANUELA GRECCHI<br />

Architetto, professore associato di Architettura Tecnica, svolge la<br />

propria attività di ricerca presso il Dipartimento Best del Politecnico<br />

di Milano, nell’ambito del recupero funzionale, spaziale e tecnologico.<br />

Da tempo si occupa di tematiche relative all’evoluzione dell’abitare.<br />

Autrice di numerose pubblicazioni in ambito nazionale e<br />

internazionale, è titolare del corso di Recupero e conservazione<br />

degli edifici nel corso di studio in Ingegneria Edile-Architettura del<br />

Politecnico di Milano.<br />

GIULIANA IANNACCONE<br />

Architetto e dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura, è ricercatore<br />

di Architettura Tecnica presso il Dipartimento Best del<br />

Politecnico di Milano. Svolge attività di ricerca nel campo delle<br />

strategie e delle soluzioni tecnologiche innovative finalizzate all’efficienza<br />

energetica e alla sostenibilità degli edifici; su questi<br />

temi svolge attività di consulenza per enti pubblici e privati. Collabora<br />

con riviste di settore ed è autrice di numerose pubblicazioni<br />

in Italia e all’estero. Dal 2003 insegna presso la Facoltà di Ingegneria<br />

Edile-Architettura del Politecnico di Milano.<br />

PAOLO LAVISCI<br />

PhD in “Scienze del Legno”, è contitolare di Legnopiù Srl e Legno-<br />

DOC Srl, società specializzate nella progettazione di strutture di<br />

legno e nella diagnosi per la conservazione delle strutture lignee<br />

esistenti. Come consulente di Assolegno/Federlegno-Arredo e di<br />

alcune aziende del settore, ha contribuito allo sviluppo di prodotti<br />

e sistemi costruttivi innovativi. Partecipa all’attività normativa in<br />

vari gruppi di lavoro UNI e CEN.<br />

DIASEN SRL<br />

Zona Industriale Berbentina 5<br />

60041 Sassoferrato (Ancona)<br />

Tel. 07329718<br />

www.diasen.com<br />

FASSA SPA<br />

Via Lazzaris 3<br />

31027 Spresiano (Treviso)<br />

Tel. 04227222<br />

www.fassabortolo.com<br />

GRUPPO IVAS<br />

Via Bellaria 40<br />

47030 San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena)<br />

Tel. 0541815811<br />

www.gruppoivas.com<br />

HÖRMANN ITALIA SRL<br />

Via G. Di Vittorio 62<br />

38015 Lavis (Trento)<br />

Tel. 0461<strong>24</strong>4444 r.a.<br />

www.hormann.it<br />

LAURA ELISABETTA MALIGHETTI<br />

Architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Ergotecnica Edile, è<br />

ricercatrice di Architettura Tecnica presso il Dipartimento Best<br />

del Politecnico di Milano. Si occupa della definizione di strategie<br />

e strumenti per la progettazione e il recupero funzionale-spaziale<br />

e tecnologico dell’edilizia residenziale. Sull’argomento è autrice di<br />

libri e articoli su riviste di settore. È docente incaricato del corso<br />

di Recupero e conservazione degli edifici e del laboratorio di Sintesi<br />

Finale presso la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura del<br />

Politecnico di Milano, Polo regionale di Lecco.<br />

SABRINA PIACENZA<br />

Architetto, si è laureata al Politecnico di Milano nel 2002, presso il<br />

quale, dal 2005, è cultrice della materia di Storia dell’Architettura<br />

Contemporanea. Dal 2004 svolge attività redazionale collaborando<br />

con alcune riviste quali d’Architettura, Recuperare l’Edilizia,<br />

<strong>Arketipo</strong>-<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>ORE</strong> e con il portale di architettura e design<br />

www.archinfo.it. Ha pubblicato con Motta Architettura la collana<br />

Architetture d’autore e, in particolare, i volumi Interni, Loft e Attici,<br />

Ville e Cottage, Giardini e piscine.<br />

GRAZIANO SALVALAI<br />

Ingegnere e dottore di ricerca in Ingegneria dei Sistemi Edilizi. <strong>Il</strong><br />

suo campo di ricerca riguarda l’innovazione tecnologica sostenibile,<br />

con particolare attenzione all’integrazione edificio-impianto<br />

e alle strategie di raffrescamento naturale in clima mediterraneo.<br />

Collabora con diverse società d’ingegneria nel campo dell’efficienza<br />

energetica e della sostenibilità ambientale. Partecipa, inoltre,<br />

alla realizzazione di edifici sperimentali sviluppati dal Politecnico<br />

di Milano. È esperto in simulazioni energetiche dell’edificio.<br />

HOVAL ITALIA SRL<br />

Via per Azzano S. Paolo 26/28<br />

<strong>24</strong>050 Grassobbio (Bergamo)<br />

Tel. 035525069<br />

www.hoval.it<br />

LATERLITE SPA<br />

Via Correggio 3<br />

20149 Milano<br />

Tel. 0<strong>24</strong>8011962<br />

www.laterlite.it<br />

MAPEI SPA<br />

Via Cafiero 22<br />

20158 Milano<br />

Tel. 02376731<br />

www.mapei.it<br />

PERI SPA<br />

Via G. Pascoli 4<br />

20060 Basiano (Milano)<br />

Tel. 02950781<br />

www.peri.it


S7/10<br />

PRE-FABBRICAZIONE<br />

PROGETTI . DETTAGLI . MATERIALI . IMPIANTI<br />

Pre-fabbricazione<br />

Supplemento 7/2010<br />

Anno 5 – Supplemento al n. 44 – Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, com. 1, DCB Milano, mensile

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