Numero unico A.S. 2008/09 - N. Copernico - A. Carpeggiani

Maggio Maggio 2009- Anno 2009-Anno VII - n.1 VII- n.1
Cinquanta, ma non
li dimostra
Cuba-Ferrara... una
scelta di libertà
Impariamo ad aiutarci

Anno VII , n. 1 - Maggio 2009
Denni Ferrari 3H
Intervista Al Cubo.....................................................................p. 3
Mirco Soriani 3H
Come fu che Michele si perse a scuola e riuscì a fuggire...p. 6
Davide Cattozzo 5I
Che tip’ quei dla T.A.P..............................................................p. 8
Raffaele Cirillo 1G
La voce di chi suona...............................................................p.10
Mirco Guarnieri 1G
Ballo che Sballo.......................................................................p.12
Raffaele Cirillo & Mirco Guarnieri 1G
Stella Stellina... La riforma si avvicina..................................p.14
Maria Rita Orsatti
L'ALFABETO DEL VICE CHE VA IN PENSIONE: Diego
Monteleone in ventun lettere tra il serio ed il faceto...........p.18
Maria Cristina Romagnoli
Cinquanta ma non li dimostra................................................p.19
Rita Rossi
Rudy Bandiera, ovvero "va dove ti porta il cuore"..............p.19
Davide Cattozzo 5I
Anche oggi Ulisse è arrivato a I.T.aca...................................p.20
Davide Cattozzo 5I
La galleria dei disagi...............................................................p.21
Lisett Calzada Rivero 3H
Cuba-Ferrara... una scelta per la libertà................................p.23
Monica Bonora 3A Serale
Studentessa lavoratrice e mamma: una giornata tipo.........p.24
Cesarino Guberti 2A Serale
Studiare paga...........................................................................p.25
Denni Ferrari 3H
Attenti al buco!........................................................................p.26
Tiara Angelini 3H
Impariamo ad aiutarci..............................................................p.27
Davide Cattozzo 5I & Maria Rita Orsatti
Annuario delle classi quinte...................................................p.28
La Redazione
Occhio alle Stelle.....................................................................p.34
La Redazione
Saluti dalla Redazione.............................................................p.36
2
SOMMARIO
ExtraXcool - Giornale scolastico
dell’ITI “Copernico - Carpeggiani”
Ferrara
giornale@iticopernico.it
ITI “Copernico - Carpeggiani”
Via Pontegradella 25 Ferrara
tel. 0532/63176
http://www.itiscopernicofe.it
E-mail : infoline@itiscopernicofe.it
Direttore Responsabile
Gabriele Pavani
Coordinatori di redazione
Gianfranco Conoscenti, Lorenza
Masini, Rita Rossi, Enrico Bovi,
Miranda Previati
Redazione
Davide Cattozzo, Mirco Soriani, Denni
Ferrari, Cristal Furini, Lisett Calzada
Rivero, Tiara Angelini, Mirco
Guarnieri, Raffaele Cirillo
Caporedattore
Davide Cattozzo
Fotografie
Maria Rita Orsatti
Disegni di
Cristal Furini
Progetto grafico e impaginazione
Davide Cattozzo

Età anagrafica
Età che dimostri
Età che ti senti
Segno zodiacale
Cosa cambieresti
della scuola?
Pratichi sport?
Sogni nel cassetto
Se fossi un animale,
quale vorresti
essere?
Piatto culinario
preferito
50.
45.
40.
Sagittario.
L'ambiente (arredamento,
disposizione e colori degli
spazi).
Ho praticato soprattutto
calcio e pallavolo, ma anche
tanti altri.
Ne ho tanti... un viaggio in
Nuova Zelanda.
Cavallo.
La salama da sugo.
3
45.
39.
20.
Pesci.
Tante cose, l’organizzazione
soprattutto.
Ho fatto lancio del peso.
La salute soprattutto.
Cane.
I cappelletti.
TRE FACCE DIVERSE
DELL’ITI
Intervista Al Cubo
Qua tro chiacchiere con:
Lamberto Previati
Docente
( Tecnologia e Disegno)
Claudia Bevilacqua
ATA
a cura di Denni Ferrari 3H
Italo Vertuani
Docente/Bibliotecario
60.
50.
50.
Leone.
Stipendi degli insegnanti.
Facevo tennis anni fa.
Andare in pensione.
Gatto.
Tortellini in brodo.

Colore preferito
Soprannome
Come pensano di te
gli alunni e i docenti?
Single, sposato o
divorziato?
Se dovessi trovarti in
un isola sperduta,
cosa porteresti con
te (max 3 cose)?
Genere musicale
preferito
Squadra di calcio
preferita
120/4
Come passi il
week-end?
Come ti vedi fra 30-40
anni?
Film preferito
Se vincessi il
superenalotto, cosa
faresti con i soldi
vinti?
Cinema o cenetta
romantica?
Grande fratello, isola
dei famosi o la talpa?
Hai figli? se sì
quanti?
Quale
specializzazione
dell' ITI preferisci?
Blu e tonalità.
Lambe.
Spero bene.
Sposato.
Il mio macbook pro, i miei
affetti, i miei animali.
Rock.
INTER!!!
30 (risposta immediata).
A casa con amici.
Molto vecchio.
I film degli anni '50 e '60 in
bianco e nero (“Il pianeta
proibito” del1956).
Metà in beneficenza, l’altra
metà me la spendo bene.
Cenetta romantica.
Butto le pile del telecomando
e stacco la spina della TV.
Ho un figlio.
Informatica.
4
Azzurro.
Bevi.
Spero bene.
Sposata.
Mio marito, i cani, un gioco di
società.
Un pò di tutto.
Tifo ITALIA.
… … 20… … …60… … …
…30!!
A casa con mio marito e gli
animali.
Molto vecchia.
“Il mistero delle pagine
perdute”, “Indiana Jones e il
regno del teschio di cristallo”.
Una casa nuova,
beneficenza, forse un viaggio
e il resto me li tengo.
Cenetta romantica.
Li butterei in fondo al mare
tutti e tre.
No, non ho avuto la fortuna.
Informatica.
TRE FACCE DIVERSE
DELL’ITI
Verde.
Alcuni nella scuola mi
chiamano "SVITALO".
Penso bene.
Single.
Disco di Miles Davis, il lettore
per ascoltarlo e le batterie.
Jazz.
JUVENTUS (da piccolo).
30.
A casa con gli amici.
(Tra 20) In una casa di
riposo.
"Il pranzo di Babette" tratto
da un racconto di Karen
Blixen.
Ristrutturazione della casa, e
gli altri li tengo.
Tutti e due.
Nessuno dei 3.
No.
Non sono in grado di
valutare.

Come impieghi l'uso
del tempo libero?
Meglio un uovo oggi
o una gallina
domani?
Hai qualche vizio?
Qual è il tuo gelato
preferito?
In quale parte del
corpo di faresti un
tatuaggio
"sensuale"?
Esprimi 3 desideri:
quali sono
sinceramente?
Letture, informazioni,
passeggiate, mostre.
Uovo oggi.
Il caffè e fare le ore piccole.
Cioccolato e amarena.
In quella parte che non si
può vedere sempre.
Uno è molto personale e non
posso dirlo, la pace, il buon
senso tra gli uomini.
In quel poco tempo che ho
riposo.
5
Uovo oggi.
Gli animali, li tratto come figli.
Cioccolato e pistacchio.
Non amo tanto i tatuaggi, ma
se lo devo fare allora sulla
caviglia.
La salute, essere capace di
aiutare gli altri
economicamante e
sistemarmi in una casetta,
anche se piccola.
TRE FACCE DIVERSE
DELL’ITI
Ascolto musica e leggo,
oppure giro.
Uovo oggi.
Il fumo.
Panna e fragola.
Non mi piacciono i tatuaggi.
Quelli che ho in mente non si
possono rendere pubblici.

6
ALL’ITI C’E SEMPRE UNA VIA D’U-
SCITA
Come fu fu che che Michele si si perse aa
scuola e e riuscì a a fuggire
A causa di numerose malattie
diffuse tra il personale A.T.A
nonostante il decreto Brunetta, è
arrivato all´I.T.I un nuovo bidello.
Michele ha proprio un aspetto
professionale, è gentile e premuroso
ed ha trascorso la sua
prima mattina di lavoro sempre
in movimento. Poco prima
dell´orario di chiusura Michele è
scomparso. Si è
messo alla ricerca di
uno straccio per la polvere
nello sgabuzzino
tra l´aula 33 e 34, ma
nonostante l´accurata
ispezione di ogni
angolo del locale non
riesce a trovare niente
che possa perlomeno
essere utilizzato come
tale.
Preso dalla sua ricerca
non si accorge che
la scuola chiude.
Esce dallo stanzino e
si precipita dalle scale,
incespicando e ruzzolando
arriva nell´atrio.
Silenzio assoluto, nessuno,
porte chiuse e
sensori degli allarmi
attivi. Fa suonare
l´allarme? NO! Meglio non farsi
notare subito dal primo giorno.
Decide di camminare carponi
alla ricerca di un´eventuale via
di fuga non controllata dall´allarme,
o di un telefono.
TELEFONO!!! come non pensarci
prima: in ogni portineria ce
n´è uno!!
Prova a entrare nella guardiola
della Mara: un bunker chiuso a
chiave con una sagoma spaventosa
riflessa nel vetro, a monito:
NON SI ENTRA!!
Banco della portineria centrale:
aperto. Telefono in vista. AHH!!!
L´Angela ha circondato tutto il
bancone di filo elettrico per scoraggiare
anche i più temerari.
Il povero Michele comincia dav-
vero a preoccuparsi: se almeno
avesse con sé il cellulare!!, ma
nel timore di farsi pescare nella
prima giornata di lavoro con il
cellulare acceso, ha diligentemente
pensato di lasciarlo a
casa. Tanto a scuola il telefono
c´è!!! E nella convinzione che un
telefono utilizzabile debba per
forza esserci, si dirige agli spor-
telli della segreteria: aperto solo
due ore al giorno, per le restanti
ventidue ore? "è inutile restare....
quì non entrerà nessunoooooo"?.
Il tono dell´avviso è perentorio e,
soprattutto, il nostro Michele non
sa ancora che tutto il personale
della scuola disattende ogni
trenta secondi a quell´ordine;
pertanto è l´unico,
negli ultimi dieci anni
che decide di attenersi
alla direttiva.
Vede che poco più in
là troneggia la scritta
Presidenza. Sul lato
sinistro della porta è
ben evidente un display
che, al variare
della disponibilità,
cambia colore come
un semaforo: verde
(si passa), rosso
(non si passa).
Michele preme il pulsante
di chiamata
(passaggio pedoni)
ed attende il responso.
Passano alcuni
minuti. Nulla. Passa
mezz´ora. Nulla. Il
poveretto intuisce
perché, a più riprese nella mattinata,
aveva visto diverse persone
davanti a quella porta, con
l´occhio fisso al lato sinistro.
Ma adesso è ovvio che il pulsante
luminoso rimanga muto:
sono le 17.00 e il Dirigente scolastico
non è più in servizio. Lo
sventurato decide che è meglio
non lasciare neppure le impron-

te del suo passaggio e, con il
lembo inferiore del maglione
rigato simil lana, si preoccupa di
ripulire sia la maniglia che il pulsante.
Guardandosi attorno sconsolato
per questo nuovo "insuccesso
scolastico" non si avvede dei
gradini che separano le segreterie
dall´atrio e finisce ruzzolando
contro un podio di cemento collocato
sul lato opposto. Nel rialzarsi
si avvede di uno strano
cubo bianco aperto in alto, da
cui proviene un lieve ronzio,
come un soffio continuo e rassicurante:
è il Centro Stella.
Il nome è ancor più rassicurante
e la porta è aperta (strano che
Teresa non l´abbia chiusa... la
cosa è molto sospetta). Forse il
cervellone centrale,qui protetto
ed accudito come un neonato in
culla, sarà in grado di farlo uscire
da questa scuola che sta
assomigliando sempre più a una
prigione.
Rassicurato e fiducioso (perché
il computer dà sempre fiducia),
si appresta a posare il suo umile
fondoschiena sulla postazione
centrale, quando un rumore
inquietante lo fa precipitare di
nuovo nell´angoscia.
Michele cerca di arrivare alla
fonte del rumore... quasi sicuramente
proviene dalla porta contraddistinta
dalla sigla 00: che
strano... è la prima volta che
questa sigla non segnala una
toilette!
Entra o non entra? Il rumore non
si sente più. Non entra, ma fatti
pochi passi per tornare verso il
Centro Stella, il rumore riappare.
Nonostante la paura, bisogna
andare a controllare, almeno per
soddisfare la curiosità: come
sarà una stanza che ha il nome
di un gabinetto, ma non è un
gabinetto? Cosa potrebbe
esserci dentro?
Incuriosito, Michele cerca una
porta o uno spiraglio per entrare.
La ricerca è breve, infatti si
accorge ben presto che la parete
opposta alla porta è costituita
da... una lavagna facilmente
manovrabile, che il nostro prigioniero
riesce a rimuovere addentrandosi
nel luogo ignoto.
All´interno una visione lo sconvolge:
un uomo sulla sessantina,
capelli bianchi, corporatura
media, folte ciglia grigie, piccoli
occhi tondi e guizzanti lo guarda
con lo sguardo di chi è stato
colto con le dita nel vaso di
Nutella.
- "Chi sei tu? non ti ho mai visto!
Si vede che non ci sono più io in
questo istituto!: Adesso lasciano
circolare chiunque!"
- "Io sono Michele, un nuovo collaboratore
scolastico. Ho preso
servizio proprio oggi e mi sono
perso mentre cercavo un panno
per spolverare, così sono rimasto
chiuso dentro la scuola e
non riesco ad uscirne senza far
suonare l´allarme."
- "Benedetto figliuolo, d´ora in
poi tutte le volte che dovrai cercare
qualcosa, qualsiasi cosa,
vieni qui da me! Io conosco questo
luogo meglio di chiunque, so
trovare qualsiasi oggetto ed
anche qualsiasi persona. Non
c´è nulla che sfugga alla mia
supervisione, ed anche se da un
paio d´anni mi trovo in congedo
permanente, continuo, in incognito,
ad occuparmi di questo
luogo a cui sento di aver dedicato
gran parte della mia vita e che
continuo ad amare, perché qui
c´è una parte di me. Il mio nome
è Bizzaro, … Eligio Bizzaro."
- "Ma perché si trova qui?"
- "Entro segretamente attraverso
uno stretto passaggio sotterraneo
che mi sono scavato
quando ho capito che per me
era ormai giunto il momento di
7
ALL’ITI C’E SEMPRE UNA VIA D’U-
SCITA
andare in pensione. Sapevo che
avrei avuto nostalgia di questi
luoghi e così vengo qui, ogni
tanto, ad ordinare l´archivio."
- "L´archivio?! Lo stanzino 00 è
l´archivio?!"
- "Certo, cosa c´è di strano: qui
si ricicla, si risparmia da sempre.
Dovrebbero venire qui i nostri
ministri, qui si impara a risparmiare
il denaro pubblico!"
Michele capisce che la chiacchierata
sta prendendo una brutta
piega, che il simpatico professore
potrebbe tirarla per le lunghe....
Ed allora azzarda:
- "Caro professore, è stato un
vero piacere incontrarla, le prometto
che verrò spesso a trovarla,
ma adesso.... mi fa uscire ?"
Ed è così che, attraverso un
cunicolo stretto e buio, il nuovo
collaboratore riemerge nel piazzale
davanti alla scuola: il portone
è aperto, anche la porta è
aperta. Come è possibile?
- "Ma non lo sai , Michele , che
la scuola è aperta anche di
sera? Ci sono i Corsi serali..............."
Mirco Soriani 3H

- Sapete di essere
visti a Ferrara
con molta ammirazione,
quasi
come dei MITI?
Cosa ne pensate
a proposito?
8
PARODIE CINEMOTOGRAFICHE
PER NON PERDERE IL DIALETTO
Che tip’ tip’ quei dla dla T.A.P.
Bhe, non credevamo
di essere
dei miti, ma siamo
ben consapevoli
che tanti parlano
di noi! Li sentiamo
a volte sugli autobus,
nei pub, nelle
pizzerie, gruppi di
ragazzi che parlano
con le nostre battute.
Sicuramente internet ha contribuito
alla divulgazione a macchia
d'olio e siamo molto contenti
di essere conosciuti in tutta
Italia.
- Quali sono i vostri veri lavori?
Se intendi le nostre occupazioni
sono le più svariate: addetti alle
vendite, segretarie, infermiere,
impiegati, geometri, operai, chimici,
i più svariati, insomma...
- Come fate a incontrarvi tutti
insieme per la realizzazione di
una parodia, pur lavorando in
luoghi diversi, e lontani tra
loro?
L'impegno e la devozione che ci
accomuna, ci trova tutti d'accordo
nella realizzazione di una
parodia. Appena abbiamo un
lavoro da compiere ci riuniamo
tutti 2 sere alla settimana liberandoci
da tutti gli altri impegni,
e siamo tutti puntuali!!
Poi ritrovarci tutti assieme è
sempre bello, ridiamo a non finire.
- Quando nel 1998 è nata la
TAP, la realizzazione di un
Davide Cattozzo 5I
Il gruppo cinematografico di Ferrara più famoso fra i ragazzi è senza dubbio la T.A.P. (Tony
Audiovisive Production): è un gruppo di amici che si diverte a creare delle parodie, doppiando e
rielaborando le scene di famosi film di Hollywood. I loro capolavori sono, in ordine cronologico:
"Batanic", "Am par: Impussibil", "Il signor Tarzanelli", "Il Codice Gratta e Vinci".
Ho pensato che un'intervista ci avrebbe permesso di conoscerli meglio, chiedendo loro particolari
non inseriti nel loro sito Internet www.ferrara.biz/tapcreation/
lavoro così elaborato
e dispendioso
di tempo, non vi
sembrava quasi
impossibile da
realizzare?
E' nato tutto per
caso, comunque
inizialmente ci sembrava
un impegno
davvero insormontabile!
Poi trovandoci
man mano abbiamo
visto che i progressi
si facevano,
e la cosa prendeva
corpo. Certo è che
per una parodia i mesi di lavoro
intenso variano dai 6 di BATA-
NIC ai 14 del SIGNOR TARZA-
NELLI!
- Qual è la parodia che vi è piaciuto
di più realizzare?
Sicuramente il SIGNOR TARZA-
NELLI è quello che ci ha fatto
ridere di più producendolo..
- "Il signor tarzanelli" è stata
giustamente votata come
miglior parodia d'Italia. Cosa
ne pensate?
Il Signor Tarzanelli è stata la

parodia che ci
siamo sempre sentiti
nel sangue, a
livello viscerale.
Ci è venuta bene
perché fa parte di
noi, ed ognuno di
noi ci ha messo l'anima.
45 personaggi
doppiati da 8
persone, è l'unica
parodia italiana
compiuta nell'intera
trilogia e che quindi
ha un inizio ed una
fine (per quel che
ne sappiamo ne
sono state fatte
altre 7 in Italia ma solo del primo
capitolo senza capo né coda).
Ne siamo orgogliosi, pensiamo
sia la nostra opera di punta che
è difficile da superare!
- L'idea di far uscire "Il Codice
Gratta e Vinci" pro beneficenza
è stata una bellissima cosa.
Avete raccolto fondi quanto
speravate di roccogliere?
L'incasso della serata è stato
raccolto e gestito dall'associazione
ONLUS "Vola nel cuore"
che si occupa dei
bambini in pediatria
all'Ospedale
S. Anna di Ferrara;
L'incasso era proporzionale
alla
presenza di pubblico,
e la nostra
previsione era
quella di riempire
la sala Apollo 1 di
Ferrara 2 volte
(Cinema con 550
posti a sedere);
invece di spettacoli
ne abbiamo
fatti 3 riempiendo
la sala altrettante
volte.
- Come siete riusciti a realizzare
il criptex usato ne "Il
Codice Gratta e Vinci"?
Con un rotolo di carta igienica!
Anzi con il suo cilindro interno.
Non è stata un'opera di ingegneria,
bensì abbiamo tradotto un
oggetto unico e prezioso in una
goliardata che ha più forza comica
che precisione tecnica.
Anche questo fa ridere: il grezzo
che c'è in noi.
9
PARODIE CINEMOTOGRAFICHE
PER NON PERDERE IL DIALETTO
per ora.
- Avete in progetto
una nuova
parodia, dopo "Il
Codice Gratta e
Vinci"?
Sicuramente si!
Siamo carichi e
abbiamo già fatto
diverse riunioni
preliminari, per ora
senza successo
apprezzabile per il
semplice fatto che
Hollywood non ci
fornisce di materia
prima; non è uscito
alcun film di rilievo
- Se sì, potete darcene un piccolo
assaggio?
Eh no.. appena c'è qualcosa lo
saprete !!!!!
Un abbraccio a tutti ! ! !

Francesco 1^D
Io amo la musica classica; questo
genere mi trasmette allegria.
Io suono il violino. L'idea di suonare
questo strumento mi è
venuta dal film "Canone inverso"
di Ricky Tognazzi.
Svolgere un’ attività extra scolastica
dove si fa musica non mi
interessa, anche se andrei
volentieri a vedere un concerto
di fine anno e spero che verrà
realizzato.
Non riesco a darti un’ opinione
sulle trasmissioni "Amici" o
"X factor" perché non li ho mai
visti.
Nicola 4^N
La musica mi emoziona. Io
suono la chitarra elettrica. Ho
iniziato per gioco poi mi sono
appassionato. Ora suono in un
gruppo che si chiama "Enora".
La voce di chi suona
Abbiamo fatto concerti e suoniamo
cover e canzoni nostre del
genere Hard Rock e Heavy
Metal. Il mio gruppo preferito
sono gli Iron Maiden.
Mi piacerebbe che venissero
rifatte attività musicali, dato che
le facevano 2/3 anni fa nella
nostra scuola.
Programmi come "Amici" o "X
factor" non mi piacciono perché
a parer mio non hanno niente di
artistico.
Anonimo musicante
La musica mi libera la mente
dagli stress scolastici.
Suono la Batteria perché è l'unico
strumento che riesce a stancarmi
fisicamente fra quelli che
ho provato a suonare. Devo
stancarmi perché ho molta energia
da scaricare! Si, suono in un
gruppo, e suoniamo cover degli
AC/DC, GUNS e ROLLING
STONES. Vorrei sorvolare sul
nome del mio gruppo; e comun-
10
GIOVANI MUSICISTI TRA NOI
I ragazzi hanno molti interessi: sport, motori, collezionismo ecc. Fra questi si trova però sicuramente
la Musica, che può trasmettere varie emozioni, che accompagna momenti belli e brutti della vita di una
persona. Lo scopo di questo articolo è quello di scoprire i gusti dei giovani nella nostra scuola riguardo
questo tema, in particolare di quei ragazzi che "fanno musica".
Ne ho intervistati alcuni. Eccoli.
que facciamo delle serate in
locali in provincia di Bologna. Di
"X factor" o "Amici", per non
essere volgare, dico solo che
sono delle baggianate ai danni
di giovani con dei sogni. Non mi
interessa lo svolgimento di attività
pomeridiane, nè di un eventuale
concerto di fine anno.
Guido 2^G
La musica mi carica. La passio-
ne per la musica è nata assistendo
ad un saggio musicale
risalente alla 1^ media. Ho sentito
suonare un chitarrista e mi
sono detto che volevo fare musica.
Prima di suonare la chitarra,
ho cantato però in un gruppo ma
non mi sembrava adeguato alle
mie caratteristiche. Ho smesso
di cantare anche perché e più da
"figo" suonare la chitarra. Ora
sono chitarrista dei "Thunder
slave": suoniamo cover e canzo-

ni nostre. Ogni tanto facciamo
anche dei concerti.
"X factor": non la guardo perché
non mi piace il tipo di musica
che fanno. No, non mi interessano
attivita musicali pomeridiane
ma, essendo rappresentante di
classe della 2^G, mi stò impegnando
affinchè venga organizzato
un concerto a fine anno e
pare si possa fare.
11
GIOVANI MUSICISTI TRA NOI
Mattia 2^L La musica mi fa sfogare. Io
canto, l'ispirazione di fare il cantante
viene da mia mamma perché
quando ero piccolo cantava
in chiesa e mi ha appassionato.
Ho un gruppo che si chiama
"Slip out". I programmi musicali
come "X factor" o "Amici" mi
fanno orrore!!! Per le attività
pomeridiane musicali a scuola
sarei anche interessato ma ho
troppi impegni! Canterei al concerto
di fine anno eventualmente.
Ho capito che per tutti questi ragazzi la musica è davvero qualcosa di importante per la loro vita ed
anche una valvola di sfogo per il nostro vivere un po' frenetico. Nonostante la passione per la musica,
almeno per questi ragazzi, i programmi televisivi specifici non riscuotono il successo che sembrano
avere perchè vengono ritenuti non di qualità ed illusori.
Per quanto riguarda il concerto di fine anno sono tutti favorevoli alla sua realizzazione e vorrebbero
anche essere protagonisti di questo avvenimento.
Perchè quest'anno non proviamo a fare qualcosa tutti insieme per portare un po' di allegria nella
nostra scuola ?
Raffaele Cirillo 1G

Ballo che Sballo
12
BALLARE E STARE INSIEME
SENZA BISOGNO DI... ALTRO
Già da molti anni gli studenti delle scuole superiori trascorrono il sabato sera nelle discoteche. Per i
ragazzi la discoteca è un luogo di ritrovo dove ci si diverte e dove girano, purtroppo, droga e alcool.
Nel corso della serata si ascolta musica house ad alto volume, poi, con il giro di alcool e droga, i
ragazzi si riducono a "stracci" e talvolta ci casca anche il morto.
L'associazione discoteca-droga-alcol è diventata ormai un luogo comune, ma è bene anche ricordare
che molti giovani amano questo luogo per la musica e solo per quella; pertanto ho pensato di
fare qualche domanda ad alcuni alunni della nostra scuola, affinché emergano tutte motivazioni che
portano a scegliere questo tipo di divertimento.
Domande a un ragazzo/a di 1A, 2G, 2L, 3Z, 5A, 5R
Vai in discoteca?
Ci vai alla domenica
pomeriggio o al sabato
sera?
Ci vai da solo/a, con il
ragazzo/a o con gli
amici?
Ti portano i tuoi genitori
o ci va da solo?
Quanto tempo ci stai?
In discoteca dovrebbero
far entrare solo ragazzi/e
dai 16 anni in poi?
perchè?
Ti piacerebbe andare in
una discoteca dove
servono
acqua e bevande
analcoliche? perchè?
Ovvio.
Sabato sera.
Ragazza e amici.
Mi portano i
genitori.
Fino alle 4:00.
No, perché le più piccole si
m……
No.
Si.
Tutte e due.
Con gli amici.
Da solo.
Dalle 8 alle 9 ore.
No, perché dopo non c'è
molta gente.
No, perché non ci sarebbe
molta gente.
Mirco Guarnieri 1G
Certo.
Sabato sera.
Con gli amici.
Vado da solo.
Dalle 24:00 alle 5:00.
Secondo me si
(dipende dalle discoteche).
No.

Vai in discoteca?
Ci vai alla domenica
pomeriggio o al
sabato sera?
Ci vai da solo/a,
con il ragazzo/a o
con gli amici?
Ti portano i tuoi
genitori
o ci va da solo?
Quanto tempo ci
stai?
In discoteca
dovrebbero far
entrare solo
ragazzi/e dai 16
anni in poi?
perchè?
Ti piacerebbe
andare in una
discoteca dove
servono acqua e
bevande analcoliche?
perchè?
Si.
Sabato sera
quando non gioco.
Con gli amici.
Vado da solo.
-
E' giusto perché
secondo me a 16
anni si pensa di
aver raggiunto un
grado di
maturazione
adeguata.
Si potrebbe fare,
perché ci si diverte
anche senza
alcool.
Si.
Tutte e due.
Amici e ragazzo.
Mi portano i
genitori.
-
No, però i ragazzi
che hanno meno di
16 anni non
devono servire
alcolici.
Si, perché ci si
diverte anche
senza alcolici
13
Vai in discoteca?
Cosa fai se non
vai in discoteca?
Ci vorresti andare?
In discoteca
dovrebbero far
entrare solo
ragazzi/e dai 16
anni in poi?
perchè?
Ti piacerebbe
andare in una
discoteca dove
servono acqua e
bevande analcoliche?
perchè?
BALLARE E STARE INSIEME
SENZA BISOGNO DI... ALTRO
No.
Sabato sera vado
con le amiche al
bar o a Ferrara.
Domenica vado al
cinema a Ferrara
oppure sto a
Occhiobello.
Sì, più avanti.
No, perché di no.
No.

Fanta-intervista alla ministra
Mariastella Gelmini.
Benvenuta all'ITI Copernico-
Carpeggiani di Ferrara
ministra …
R: Grazie mille …
D: Vorremmo farle alcune
domande sulla riforma che porta
il suo nome, per saperne di più
su quello che verrà cambiato
negli istituti tecnici.
R: Va bene …
D: Allora … Iniziamo con la
prima domanda … Perché si
cambia l'articolazione degli anni,
cioè da 2 anni (biennio) e 3 anni
(triennio), alla formula 2+2+1 ( 2
anni del I biennio, 2 anni il biennio
e l'ultimo anno di specializzazione)?
R: Perché con la formula
2+2+1=5, gli apprendimenti
saranno suddivisi in un'area di
insegnamento generale comune,
in aree di indirizzo specifiche
e infine ci sarà un anno di spe-
Stella Stellina...
la riforma si avvicina
cializzazione… E poi perchè
questo mi sembrava il modulo
più vicino alla formazione del
Milan, la squadra del cuore del
nostro Presidente.
D: Come mai ha istituito 2 settori
(Economico e Tecnologico) e
11 indirizzi, con l'inserimento di
7 nuovi: Trasporti e Logistica,
Grafica e Comunicazione,
Tessile Abbigliamento e Moda,
Agraria e Agroindustria,
Costruzioni Ambiente e Territorio
per il settore Tecnologico e
Amministrazione finanza e marketing
e Turismo per il settore
Economico? E perché invece ne
ha eliminati molti altri, come ad
es. Fisica Ambientale?
R: Perché i nuovi istituti tecnici
saranno quelli richiesti dal
mondo del lavoro, cioè finita la
scuola superiore i ragazzi
potranno entrare direttamente e
sicuramente nel mondo del lavoro,
grazie ad un diploma di perito
che risponde alle aspettative
del mercato e dell'industria,
oppure essi potranno continuare
gli studi andando all'università
perché la mia formula 2+2+1=5
garantisce anche un elevato
grado di istruzione. Per quanto
riguarda la tua seconda domanda,
la risposta mi sembra persino
troppo facile: è ovvio che nel
settore dell'ambiente, almeno
per i prossimi anni, non ci sarà
più bisogno di addetti visto che è
già stato portato via tutto il patume
da Napoli!
D: Come mai dal 2011 i docenti
14
ARIA DI CAMBIAMENTI A SCUOLA
Mirco Guarnieri & Raffaele Cirillo 1G
migliori potranno ricevere un
premio produttività che potrà
arrivare fino a 7.000 euro lordi
l'anno? Come farà a stabilire chi
saranno i docenti migliori?
R: Il premio di produttività servirà
a premiare il merito e spero in
questo modo, che i cosiddetti
"fannulloni" si metteranno a
lavorare … Era ora!!! Vedrete
che una cifra del genere, pari ad
1/3 dello Stipendio mensile di un
deputato, farà "ballare" anche i
più pigri e così non ci sarà più
bisogno di distinguere i bravi dai
meno bravi.
D: Ultima domanda e poi la
lascio tornare a Roma … Come
mai ha ridotto l'orario settimanale
dalle attuali 36 ore a 30? E
perché l'orario giornaliero passa
da 6 ore di 50 minuti a 5 ore da
60?
R: E' proprio vero che gli studenti
italiani non sanno la
Matematica! 6 ore da 50 minuti
corrispondono a 300 minuti,
invece 5 ore da 60 minuti…
Pure! Questo significa far diminuire
le spese per la scuola, perché
meno insegnamenti = meno
insegnanti, senza che le famiglie
si accorgano di nulla visto che i
loro figli rimarranno a scuola lo
stesso numero di ore. Potrei
concludere con le parole del
"Gattopardo": "bisogna cambiare
tutto per non cambiare nulla".

Domande per alunni ( un ragazzo e una ragazza ) di 2 G, 3 Z, 4 A, 5 A
Conosci la
riforma Gelmini?
Cosa ne pensi
della riforma
Gelmini?
Secondo te
questa riforma
potrà servire alle
generazioni
future?
Cosa ne pensi
dei nuovi
indirizzi
tecnologici
(es. Trasporti e
Logistica)?
Serviranno a
qualcosa?
Secondo te
hanno fatto bene
a togliere
l'indirizzo Fisica
Ambientale?
Si conosco
qualcosa della
riforma Gelmini.
Secondo me in
questa riforma
sono stati inseriti
troppi indirizzi.
Questa riforma non
servirà alle
generazioni future.
E' inutile creare
una scuola unica
con tanti indirizzi.
Na cifra!!!
Non mi interessa.
Si, la conosco.
Per me questa
riforma è inutile e
ingiusta. Ci sono
troppi indirizzi che
vogliono dire la
stessa cosa.
Penso la stessa
cosa del mio
compagno.
Secondo me sono
totalmente inutili.
Assolutamente
no!!!
Tolgono indirizzi
dagli istituti tecnici
per metterli al liceo
dove sono tutti
uguali.
15
ARIA DI CAMBIAMENTI A SCUOLA
Si, la conosco.
E' ingiusta verso gli
studenti. Potrebbe
provocare problemi
a livello istruttivo.
Sicuramente si,
perché verranno
istituiti nuovi corsi
con insegnanti
migliori.
Io mi faccio un'idea
positiva su questi
nuovi indirizzi che
sono molto utili.
Questi nuovi
indirizzi esistono
già. Se verranno
insegnati in modo
adeguato
saranno utili.
No,perché è un
indirizzo che
offre agli studenti la
capacità di
interagire e provare
La conosco.
Penso che questa
riforma faccia male
a togliere Fisica
ambientale.
Sicuramente è un
ottimo indirizzo,
toglierlo sarebbe
sbagliato.
Non sono
d'accordo con
Paolo. Cambiare le
cose ora che
vanno
bene sembra
inutile.
Si uniscono tante
scuole quando
vanno bene così.
No, perché esistono
già altre scuole.
Assolutamente
NO!!!

Per incentivare
l'iscrizione delle
ragazze all'ITI
potrebbe essere
utile inserire
nuovi indirizzi
come Tessile,
Abbigliamento e
Moda?
Continuerai gli
studi
all'università?
Perché?
Conosci la
riforma Gelmini?
Cosa ne pensi
della riforma
Gelmini?
Secondo te
questa riforma
potrà servire alle
generazioni
future?
No, mi è
indifferente.
No perché ho già la
possibilità di lavoro
con mio padre.
Si.
Va bene per i
professori ma non
va bene
aggiungere tutti
questi indirizzi.
No.
Questi indirizzi
esistono in altre
scuole.
Io, continuerò gli
studi perché così
avrò la possibilità
di avere un lavoro
sicuro.
Si.
Penso la stessa
cosa della mia
compagna.
No.
16
ARIA DI CAMBIAMENTI A SCUOLA
a risolvere
i problemi
ambientali degli
ultimi anni.
Si,anche se questo
indirizzo esiste già
in altre scuole
(I.P.S.I.A.).
Nuovi indirizzi di
questo genere,
in futuro potranno
favorire
l'economia italiana.
Si, perché voglio
riuscire a
specializzarmi nelle
facoltà
che più mi
interessano.
Si, più o meno so
che verranno tolte
molte
specializzazioni.
Na bela m….
No,perché
penalizza gli istituti
tecnici e
avvantaggia i licei.
Io non sono
d'accordo.
Si perché vorrei
procedere con
l'indirizzo
Fisica Nucleare.
Si, la conosco.
Non è senso ed è
ingiusta verso gli
studenti.
Stessa idea del mio
compagno.

Cosa ne pensi dei
nuovi
indirizzi
tecnologici
(es. Trasporti e
Logistica)?
Serviranno a
qualcosa?
Secondo te
hanno fatto bene
a togliere
l'indirizzo Fisica
Ambientale?
Per incentivare l'iscrizione
delle
ragazze all'ITI
potrebbe essere
utile inserire
nuovi indirizzi
come Tessile,
Abbigliamento e
Moda?
Continuerai gli
studi
all'università?
Perché?
A me piacciono.
Si così ci saranno
più opportunità di
lavoro.
No.
Si dai.
Si perché coi tempi
che corrono oggi i
diplomi non danno
un futuro nel
mondo del lavoro.
Mi piacciono.
Penso la stessa
cosa della mia
compagna.
Per me si. Chimica
REGINA!!!
Si!!! Così ci
saranno più
ragazze.
Si perché il perito
dell'ITI prende
€1500 e coi tempi
che corrono è
poco.
17
ARIA DI CAMBIAMENTI A SCUOLA
Più che settori
industriali
sembrano del
terziario.
No,soprattutto
dopo la crisi che ci
è stata,
servirebbero più
periti per far
ripartire l'economia.
Secondo me no.
No.
Si, perché oggi
senza laurea è più
difficile trovare
lavoro.
Stessa idea del mio
compagno.
No è troppo una
generalizzazione.
No, perché l'ITI è
una delle poche
scuole ad avere
questo indirizzo.
Si.
Non lo so.

18
UN SALUTO AL NOSTRO VICEPRE-
SIDE CHE VA IN PENSIONE
L'ALFABETO DEL VICE CHE
VA IN PENSIONE:
Diego Monteleone in ventun
lettere tra il serio ed il faceto
A come AFFABULATORE: in
ogni suo discorso il vice apre
continuamente nuove "finestre",
infilando l'interlocutore in una
ragnatela di parole a volte inestricabile.
In gergo si direbbe
che è un "intortatore" con un
indiscutibile talento da "One
man show".
B come BICICLETTA: il suo
superaccessoriato mezzo di trasporto.
(Ma il vice ha la patente?)
C come CALCIO: ha cominciato
a giocare a 9 anni nella sua
terra, la Puglia. Ecco alcune
squadre in cui ha militato, nel
ruolo di mediano e di mezzala, a
livello dilettantistico: al sud
Juventina, Falchi Verdi e
Valentino Mazzola; al nord CUS
Venezia e Spinea. Ora si diletta
a giocare a calcetto e a tifare
Spal al Mazza.
D come DIEGO ARMANDO
MONTELEONE (!!!)
E come ENERGIA: ma cosa
prende per essere così iperattivo?
F come FRANCESE: è laureato
in lingue. Ha insegnato l'idioma
transalpino all'Itis sino all'a.s.
2000/2001 per poi passare alla
vicepresidenza
G come GAME OVER !!!!!!!!!!!!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
H come HOBBY: coltiverà un
orto e giocherà a bocce. Come
tutti i pensionati di Ferrara.
I come IMMAGINE: basterà
alzare gli occhi sul muro accanto
all'aula 17 per vederlo sorridente,
incollato a un cartellone
assieme a Paolino, ai profe
Conoscenti, Brancaleoni e
Previati e con essi consegnato
per sempre alla Storia
L come LAVORATORE INDE-
FESSO
M come MATURITA’?: tutti fuori!
Lui e quelli di quinta. (Lui, è
certo; quelli di quinta,meno)
N come NATURALMENTE
ELEGANTE: le sue apparizioni
col vestito della "comunione"
sono fulminanti
O come ONESTA’?
P come PERMESSI D'ENTRA-
TA: ma quanti ne avrà firmati in
tutti questi anni?
Q come QUARTIER GENERA-
LE: dalla porta della vicepresidenza,
sempre aperta per tutti,
lo si può sentir litigare spesso e
volentieri con il "coso", come lui
chiama il computer, che ogni
tanto "strippa". Il suo ufficio è un
vero porto di mare. Chi ha un
problema vi si infila, trovando il
vice alle prese con quintali di
Maria Rita Orsatti
fogli, foglini e foglietti sparsi in
ogni dove, su cui appunta di
tutto, in caratteri praticamente
cubitali
R come RAGIONARE: preferisce
sempre discutere con civiltà
anche se perde ogni tanto le
staffe (ma è perché non sa più a
che santo votarsi, ultimamente…)
S come SIGNORE: Diego
Monteleone è veramente un
signore. Uno degli ultimi gentleman…
T come TARANTO: è nato 20
km più a sud, a Carosino, il 22
novembre del 1949, in terra di
tarantella, tarantola e taranta. E'
per questo che non sta mai
fermo?
U come (L') UNA: alle tredici
(minuto più, minuto meno) il vice
"al và à bigùl". Del resto alle
7,20 è gia in pole position nel
suo ufficio, cui seguono alle 8,00
un sacro caffè alla macchinetta
e 4(³) chiacchiere per cominciare
bene la giornata
V come VACANZA: il vice andrà
in vacanza permanente dal 1
settembre 2009. (Beato lui!)
Z come ZEBEDEI: dite che se li
romperà in pensione? (Può
sempre imparare a lavorare
all'uncinetto, che è molto zen…)

50° COMPLEANNO DELLA SCUOLA
&
STORIA DI RUDY BANDIERA
Cinquanta ma non li dimostra
La nostra scuola compie 50 anni
!! Tanti anni sulle spalle vanno
festeggiati come tutti gli anniversari
veramente importanti!! Così
faremo noi . Ma ci sarà più di
una festa: il giorno 8 maggio e
15 maggio tutti siete invitati alla
presentazione del libro che
ripercorrerà le storie dei due istituti
I.T.I.S. e I.T.I.P, poi unificati
nel 2001 nella scuola I.T.I. che
oggi frequentate. Insieme al
libro sarà inaugurata una mostra
che ci accompagnerà nel "pas-
sato" con foto e curiosità di molti
anni l'occasione è importante e
quindi anche la città sarà coinvolta
con le presenza a questi
appuntamenti dei massimi rappresentanti
delle istituzioni locali
e della istituzione scolastica. La
scuola però mentre ricorda il
passato, guarda il futuro: come
potrebbe cambiare nel prossimo
futuro l'istruzione tecnica? Ci si
interroga perché molte cose
stanno cambiando nelle scuole
e certamente non tutte in positi-
Maria Cristina Romagnoli
vo. Proprio per creare un anello
tra passato presente e futuro, in
occasione del 50°, avrà luogo un
convegno su questi temi. Avrete
sicuramente capito che ci aspetta
un periodo di importanti
appuntamenti dei quali tutti noi e
le vostre famiglie siete protagonisti
perché di questo istituto
fate parte vi aspettiamo numerosi
per festeggiare mezzo secolo
di storia della vostra scuola che
ha segnato la nascita dell'istruzione
tecnica nel territorio.
Rudy Bandiera, ovvero "va dove
Il 24 Marzo 2009 abbiamo assistito
ad un'informale quanto interessante
conferenza: Rudy
Bandiera è infatti un ex allievo
del nostro Istituto che oggi si
occupa di tecnologie informatiche.
Il suo curriculum è piuttosto
curioso: dall'abbandono precoce
della scuola al lavoro in fabbrica
e alla sperimentazione di diverse
attività, ma sempre con una
passione nel cuore: l'informatica.
ti porta il cuore"
Una passione nata quasi per
caso attorno ai venticinque anni
e cresciuta al punto da diventare
vera e propria professione. Oggi
Rudy si occupa di Blogolandia.it,
il più grande network di blog del
Paese che ha oltre 200 siti con
quasi 500 collaboratori e di molti
altri progetti online, dei quali
segue la parte pubblicitaria, la
promozione e l'assistenza tecnica.
Oltre a tutto questo scrive di
tecnologia e non solo per siti
internet.
19
Rita Rossi
Probabilmente se avesse seguito
solo il buon senso o il vecchio
detto "chi lascia la vecchia via
per la nuova sa quello che lascia
ma non sa quello che trova",
non avrebbe certo dato una
svolta così netta alla sua vita,
ma con un po' di fortuna, tanta
buona volontà e soprattutto
tanta passione,
Rudy ci ha insegnato che ognuno
di noi deve inseguire con
determinazione i propri sogni.

Anche oggi molti di noi si sono
fatti più di un'ora di corriera o di
treno per venire a scuola, qualcuno
poi ha anche dovuto prendere
l'autobus in stazione o in
autostazione ed aggiungere altri
venti minuti al lungo viaggio per
raggiungere l'"ITI Copernico
Carpeggiani". Per fortuna, spesso
ci sono scioperi dei mezzi di
trasporto per cui raggiungere la
scuola o tornare a casa diventa
un'impresa.
Il viaggio poi non è
sempre del tutto
piacevole; può
capitare di non trovare
posto, soprattutto
negli autobus
urbani, dove bisogna
spingere davvero
tanto all'apertura
delle porte,
non per sedersi,
ma anche solo
salire. Se poi resti
in piedi su un
mezzo della linea
9 in stazione F.S.
fra le 7:40 e le
8:00, stai pure
tranquillo che per ¾ del viaggio
sarai immobilizzato in uno spazio
minuscolo, con poca aria e
costantemente spinto dalla
gente vicina che, se ti va bene,
la sera prima non ha mangiato
né aglio né cipolla. Poi, per rendere
più allegra la mattina, l'autista
si ferma a tutte le fermate
previste, anche se l'autobus è
già stracolmo, con le porte che
non riescono nemmeno ad aprir-
Anche oggi Ulisse
è è arrivato a a I.T.aca
si e, ad ogni fermata, le vecchiette
salgono spingendo e
dicendo di spostarti visto che c'è
spazio più avanti: e poi si lamentano
se l'autobus non riesce a
ripartire perché le porte si bloccano
(e loro stesse ne intralciano
la chiusura!).
Anche nelle corriere il viaggio
non è sempre come spereresti:
c'è chi ripassa alle 7:00 di mattina
facendosi luce con il cellula-
re, chi ascolta la musica con le
cuffie, ma ad un volume talmente
alto che anche le persone
attorno la ascoltano con lui, chi
parla "urlando" mentre gli altri
riposano o parlano sottovoce.
La soluzione logica, naturalmente,
è chiedere loro di fare un po'
di silenzio e portare rispetto per
gli altri, ma a loro non importa e
quindi continuano a disturbare.
Su ogni mezzo ci sono poi i più
20
UN OCCHIO DI RIGUARDO PER I
PENDOLARI
furbi, o quelli che credono di
esserlo, che seduti su un posto
adibito a far sedere 2 o 4 persone,
ne occupano uno solo, e gli
altri li tengono occupati con la
loro cartella, col cappotto o con i
piedi. Se poi chiedi: "E' occupato?
Posso sedermi?" se il posto
è libero e puoi sederti, ti guardano
storto e ti fanno spazio
sbuffando: veramente ridicoli.
Credono, pagando il biglietto o
l'abbonamento,
di aver prenotato
tutto il mezzo?!
Il biglietto e l'abbonamento
poi,
non te li regalano
proprio, infatti
per la famiglia è
una bella spesa
acquistare per
il/la figli* gli
abbonamenti per
un intero anno
scolastico: si
parla di 500€ e
forse anche più,
accumulando più
servizi .
Naturalmente
può sempre capitare che per
ritardi di un mezzo o di un altro,
causati da traffico, incidenti o
condizioni atmosferiche pessime,
si perdano le coincidenze e
allora, se per esempio succede
nel viaggio di ritorno, si può
essere costretti a rimanere a
Ferrara anche di pomeriggio,
perché per alcune linee extraurbane,
fra una corriera e l'altra
passano anche varie ore.

Per essere ancora più tranquilli
di prima mattina, si aggiunge il
problema di arrivare in orario a
scuola, infatti per le cause appena
elencate, ci può essere un
ritardo: in questo caso, una volta
giunti in stazione F.S. o in autostazione,
alcuni, ma non tutti,
prendono il primo autobus che
trovano e tentano la fortuna,
mentre quelli che arrivano con la
corriera un po' più vicino a scuola
(per esempio a piazzale
Medaglie d'oro) si devono fare
una bella e veloce camminata.
Una volta giunti, belli calmi e
senza fretta ti accolgono a braccia
aperte… si, magari!
Se arrivi oltre le 8:10, (o le 8:15
se hai il permesso), devi attendere
l'ora successiva, e non
puoi fargli cambiare idea, qualunque
scusa tu abbia: tanti sforzi
per nulla.
Qualche volta puoi comunque
riuscire a passare anche se è
gia suonata la seconda campana.
Arrivi davanti alla porta della
tua aula, sei già convinto di
entrare e invece ….NO! Ci sono
alcuni professori, pochi fortunatamente,
che, per essere gentili
nei tuoi confronti, non ti fanno
entrare durante la loro lezione,
anche se hai pochi minuti di
ritardo: e naturalmente anche
loro sono irremovibili dalle loro
posizioni. Non c'è scusa che ti
salvi!!!!!!!!!!
Può succedere anche a ragazzi
di Ferrara o di località molto vici-
21
UN OCCHIO DI RIGUARDO PER I
PENDOLARI
La La galleria dei dei disagi...
Quando un ragazzo entra in una
nuova scuola incontra sicuramente
tanti problemi, alcuni previsti
altri no. Per uno studente
pendolare dell'"ITI Copernico-
Carpeggiani" i problemi sono
sicuramente ancora di più: il
primo è quello del permesso per
entrare in classe dopo l'inizio
della prima ora.
Dei permessi concessi ai ragazzi
che abitano fuori Ferrara se
ne parla all'inizio di ogni anno
scolastico, perché si sa che possono
avere frequentemente problemi
di ritardo; la soluzione a
cui da qualche tempo si fa ricorso
è la seguente: si deve semplicemente
compilare, a settembre,
un modulo che riporta vari
dati sul luogo di provenienza e
sugli orari dei mezzi di trasporto
utilizzati; in base a questi dati
viene concessa una proroga di
cinque minuti (alla faccia degli
sprechi! ).
Dopo aver fatto qualche domanda,
ho notato che ci sono persone,
tra le quali comprendo
anche me stesso, a cui questo
permesso non è stato concesso
o per meglio dire, non è mai arrivato
in classe alcun avviso che
ne desse comunicazione ufficiale,
o meglio ancora, forse qualche
docente ha dimenticato di
aver letto tale comunicazione e
non ha trascritto nulla sul registro
di classe!
Il problema però non è poi così
grave, perché in caso si venga
colti in ritardo, basta spiegare la
ne che, nonostante la poca
distanza, abbiano degli imprevisti;
ma a volte alcuni di loro
(sono pochi, ma ci sono!) pur di
svegliarsi più tardi, pur di bere
comodamente il caffè e parlare
con gli amici, arrivano in classe
in ritardo, come se niente fosse,
senza avere il minimo rispetto
per quelle persone che ogni
giorno si svegliano molto prima
di loro, e che devono "correre"
per arrivare in orario.
Forse è anche a causa di questi
pochi disonesti che gli insegnanti
sono diventati così diffidenti ?
realtà, ossia che la richiesta è
stata fatta ma che non è stato
scritto nulla, e a questo punto
puoi assistere a due diverse reazioni.
C'è l'insegnante che si
" fida" o che non ha voglia di cercar
rogne; ma c'è anche chi
vuole parlare con "DIEGO" perché
"Non va mica bene tutto
questo permissivismo! Qui sta
diventando un supermercato:
ognuno entra quando gli pare!".
Questa ed altre motivazioni mi
inducono a chiedere che questo
problema e la soluzione attualmente
adottata possano essere
ridiscusse in modo amichevole e
costruttivo.
Un altro problema dello studente
pendolare è sicuramente quello
relativo alle tante ore "perse" per

il viaggio. Il disagio non si ripercuote
solo nella mattinata, ma
anche nel pomeriggio, considerando
che alcune persone arrivano
a casa anche verso le
15:00, poi devono pranzare e
poi studiare e poi fare i compiti…….…Pranzare
alle 15:00 non
è il massimo, e non tutti trovano
il pranzo caldo appena arrivati,
alcuni devono anche cucinare
prima di mangiare…….. e poi
c'è da sparecchiare e mettere in
ordine, prima di tornare di nuovo
sui libri. In un certo senso, il
pendolare è penalizzato anche
nel numero delle ore da dedicare
allo studio.
E come non considerare anche
il disagio della sveglia al mattino,
e, di riflesso, dell'ora a cui
andare a letto la sera. Per alcuni
la sveglia suona alle 6:00 del
mattino, e per certe persone
anche prima. Se, per esempio,
ci si deve svegliare alle 6 circa,
si deve andare a letto alle 22,
22:30 circa. Un'ora scandalosa,
e imbarazzante, in confronto
all'ora in cui si possono permettere
di andare a letto altri, la cui
sveglia suona alle 7:30 e forse
anche più tardi (lo sapranno
costoro di essere tanto fortunati
?!). Credo si capisca che la differenza
è veramente molta, e
che quindi si deve portare, a
maggior ragione, rispetto per i
più mattinieri, cercando di arrivare
in orario se si abita vicino a
scuola
Se poi qualcuno svolge attività
pomeridiane scolastiche, le difficoltà
sono sempre molte: i
mezzi non sono a tua disposizione
nell'orario che preferisci,
infatti capita ad alcuni di arrivare
a casa verso le 18-19 di sera, e
nemmeno questo è molto piacevole.
Per queste persone è
appunto un problema svolgere
qualsiasi attività scolastica nel
pomeriggio, a meno che non si
faccia uso di mezzi propri.
Prendendo uno studente, che si
sveglia al mattino alle 6, che
deve rimanere a scuola nel
pomeriggio, che prendendo la
corriera del ritorno, giunge a
casa alle 19 di sera, e che va a
letto verso le 22 perché deve
riposare, quando trova il tempo
per studiare?! Deve pur cenare,
riposare e dedicare un minimo di
tempo a se stesso: non parliamo
mica di un robot instancabile, e
senza vita sociale!
Con la collaborazione del personale
della segreteria didattica,
siamo riusciti a calcolare che gli
studenti che abitano a Ferrara
sono il 37.95% dei totali, mentre
quelli di fuori Ferrara, e delle
varie province, sono il 62.05%.
Si deve, quindi, capire che queste
persone hanno questi problemi,
che sotto diversi punti
sono svantaggiati rispetto agli
altri studenti e che per loro la
scuola non è solo libri e quaderni,
studio e voti, ma anche viaggi
con continui disagi.
L'unica nota positiva a ben pensarci
potrebbe essere la
seguente: dopo cinque anni (ed
auguro non di più) trascorsi in
questo modo, affrontare alcuni
problemi della vita potrebbe
sembrare più semplice.
22
UN OCCHIO DI RIGUARDO PER I
PENDOLARI
Davide Cattozzo 5I

Cuba-Ferrara...
23
LASCIARE CUBA PER COSTRUIRSI
UN FUTURO
una scelta per per la la libertà
Ciao mi chiamo Lisett Calzada
Rivero sono della 3^H del corso
di informatica. Sono nata nel
1989 a santa Clara a Cuba. Lì
ho vissuto per 18 anni e sono in
Italia da 11 mesi. La scuola a
Cuba si comincia a tre anni e da
piccola dicevo sempre che avrei
fatto l'insegnante ma dopo
quando cresciuta ho deciso di
fare l'informatico e cosi ho iniziato
a studiare questa materia a
14 anni. Dopo tre anni di carriera
ho deciso di venire a vivere
con la mia famiglia in Italia e per
questo motivo ho dovuto lasciare
gli studi. Se avessi
terminato dovevo fare
10 anni di lavoro per il
governo ed in questo
tempo non avrei potuto
uscire dal paese. Così
ho deciso di lasciare gli
studi. In marzo 2008
sono venuta in Italia ed
ho ripreso a studiare di
nuovo . Data che mia
zia abitava a Ferrara
ho deciso di trasferirmi
proprio qui. Mi sono
informata dove potevo
riprendere a studiare
informatica. In agosto
sono venuta all'ITI e mi
hanno ricevuto molto bene, mi
hanno dato un numero di matricola
ed eccomi qua. All'inizio è
stato tutto molto difficile, non
conoscevo nessuno, non parlavo
molto bene la lingua e purtroppo
non avevo neanche degli
amici. E' stato un periodo nel
quale volevo andare via da
scuola visto che le cose stavano
diventando troppo difficili per
me, tanto per le amicizie che per
le materie, dato che ero abituata
a prendere dei buoni voti a scuola.
Da quando ho cominciato a
studiare qua non mi va molto
bene. Mi ricordo una volta la
professoressa di matematica ha
detto che lei sarebbe capace di
riconoscere la voce di qualunque
suo studente tranne la mia,
perché non mi aveva mai sentito
parlare in tre mesi. In questo
periodo sono stata davvero
male. Ma per fortuna le cose
sono cambiate ho cominciato a
parlare con quelli della mia classe
ed adesso ho degli amici bellissimi
che cercano di aiutarmi in
qualsiasi cosa io abbia bisogno.
Ed io gli sono molto grata, ma
anche ai professori che sono
molto speciali cercano di capirmi
e con molta pazienza mi hanno
portato avanti. Io sono una delle
tante persone straniere che abitano
in questo momento in Italia
e veramente sono molto contenta
di come si sono comportati
tutti con me. Io dico a tutti gli studenti
stranieri della scuola che
stanno passando le cose che io
ho vissuto mesi fa di non preoccuparsi,
di parlare con gli insegnanti
e di aprirsi con i compagni
di classe, così si sentiranno
come al loro paese.
Ve lo dico per esperienza personale.
Lisett Calzada Rivero 3H

24
CORSO SERALE: VITA DA “SUPE-
REROI” TRA CASA
LAVORO E STUDIO
Studentessa lavoratrice e e mamma:
Facile dire studentessa lavoratrice
ma ahimè, quanta fatica,
impegno e rinunce, la giornata
non si sa mai come incomincia e
quando finisce. Ti alzi assonnata,
stanca e un po' in ritardo,
l'auto fatica a partire, il traffico è
congestionato, il semaforo è
sempre rosso e si aggiunge il
vigile a dirigere il traffico.
Ecco, inizia la tua giornata lavorativa,
bella e accattivante, colleghi,
superiori, pubblico; presa
visione di tutto, ti affiora alla
mente il primo dubbio relativo al
Teorema svolto la sera precedente…
perché sei anche studentessa
lavoratrice serale. Poi
prosegui tra una mansione e l'altra,
la giornata scorre molto
intensa ma ti vengono in mente i
problemi di casa, quelli per il
momento devono essere messi
da parte. Squilla il telefono,
passi la comunicazione alla persona
interessata ed ecco che
stai pensando di nuovo a come
sarà l'esito del compito in classe
di matematica svolto l'altra sera.
Suvvia, non ci pensare, speriamo
sia andato bene e che il prof
sia clemente.
Questo è solo un flash, devi
essere presente e concentrata
sul lavoro.
Finalmente c'è un attimo di
pausa, ti puoi prendere un caffè,
ti verrebbe voglia di vagare
mentalmente, ma no, non puoi,
ti ricordi che sei rimasta indietro
in italiano: hai Dante da studiare
e ripassare il terzo Canto della
Divina Commedia.
Pausa finita: si riprende il lavoro
una giornata tipo
e tra i tanti eventi della mattinata
arriva il termine del tuo servizio:
sei stanca.
Vai a casa, dovresti riposare un
po', ma no, non lo puoi fare, c'è
elettrotecnica da studiare e la
relazione da terminare perché
questa sera hai un compito in
classe. Dovresti sistemare casa
ma per oggi elettrotecnica è più
importante. Unica consolazione,
studiare mentre tuo figlio studia;
in camera sua naturalmente.
Senza pensare più di tanto, ti
applichi allo studio "con occhio
all'orologio" perché il tempo
passa velocemente.
Forza è già sera, appena in
tempo per un boccone (a Marco
penserà il papà), preparati e vai,
rischi di essere in ritardo, perché
forse ti troverai ancora il semaforo
rosso e il traffico congestionato.
Finalmente arrivi a scuola.
Il prof è pronto per quel compito
in classe che tanto ti preoccupa.
S'inizia, ti concentri, nel frattempo
ti giungono dei flash della tua
giornata lavorativa. No, no, non
devi pensarci per ora, resta concentrata
perché il tempo scorre
anche stasera molto velocemente.
Dubito di poter terminare in
tempo utile, poi con qualche
sospiro ti sembra di avercela
fatta e consegni.
Un attimo di pausa e si riprende
con altre materie, finalmente
anche questa serata ha termine.
Puoi tornare a casa, avresti
voglia di mangiare ma la stanchezza
ti assale, meglio lasciar
stare e andare a riposare perché
sei proprio stanca.
Devi dormire in fretta per recuperare
energie perché in un battibaleno
è di nuovo mattina e
tutto ricomincia come il giorno
precedente.
Quanta fatica ma evviva il lavoratore
studente!
Monica Bonora 3A Serale

Una mattina, varcata la soglia
della vetrata che dava alla torneria
dell'Istituto, che da pochi
mesi frequentavo, mi diressi
subito dal profe e mostrandogli
l'oggetto che tenevo in mano (la
trombetta del carburante della
MV AGUSTA 125) esclamai:
"prof; potrebbe farmi qui un filetto?".
Lui, sbigottito, replicò: "e tu
devi diventare un meccanico?".
Non capii bene subito quello che
voleva dirmi, ma capii che dovevo
impegnarmi notevolmente.
Dopo qualche mese realizzai
che su quel pezzo non poteva
essere fatta una filettatura a
caso, ma sicuramente la stessa
su cui doveva andare accoppiato.
Comunque, quella frase
suonò coma una sfida! Fino ad
allora la meccanica era quel
divertimento che nel tempo libero
mi impegnava in ripetuti
smontaggi e rimontaggi di parti
di motori a scoppio. Amavo
smontare, per vedere come
fosse fatto un motore internamente
e rimontare per vedere
che tutto ritornava a funzionare.
Anni dopo, nel mondo del lavoro,
al piccolo bagaglio di cui disponevo,
ho iniziato ad aggiungere,
a ciò che avevo di fronte, le
informazioni della scuola, come
fanno tutti, o quasi. La mia maggiore
attenzione era rivolta alla
costruzione delle macchine in
quanto ritenevo avessero un'anima:
tutte quelle parti in movimento
dovevano essere state
pensate da qualcuno, quel qualcuno
non potevo essere io?
Quindi ho deciso di intraprendere
un corso privato di disegno
tecnico e progettazione (già coltivavo
la passione del disegno,
Studiare paga
tant'è che dopo aver finito le
scuole professionali comprai un
tecnigrafo). E così entrai nel
mondo del lavoro che mi offrì di
far parte di un'azienda che produce
automatismi e che mi arricchì
di informazioni, quali la
pneumatica, l'oleodinamica, le
lavorazioni meccaniche. In quegli
anni l'elettronica faceva passi
da gigante ed entrò in scena il
computer. "Bisognerebbe imparare
ad usarlo, mi dissi, e allora
decisi di iscrivermi ad un corso
di informatica della durata di un
anno, presso in Istituto privato di
Ferrara dove appresi i concetti
base, l'uso del CAD e Foglio
elettronico".
Ora, dopo questo susseguirsi di
avvenimenti, il mio pensiero è
rivolto al presente, in un
momento in cui è richiesta da
parte delle aziende un'eccellente
preparazione tecnica per
rispettare il marchio di qualità. E
allora cosa fare? Bisogna darsi
da fare ancora, e frequentare un
corso quinquennale di
Elettrotecnica e Automazione,
per stare al passo con i tempi,
per non farsi sopprimere dalla
modernità e dalla mediocrità.
Certamente frequentare un
corso serale che dura anni è un
grande sacrificio, ci vuole grande
forza di volontà e determinazione,
ma poi tutto si ripaga! Ne
sono più che convinto.
25
DISEGNATORE PROGETTISTA
COLLAUDATORE CON ESPERIEN-
ZA PLURIENNALE AL CORSO
SERALE
Cesarino Guberti 2A Serale

Nel periodo tra la fine di novembre
e l'inizio di dicembre, per le
piogge troppo intense, c'è stata
quella lunga serie di blackout
che hanno fatto rimanere la
scuola al buio per 3 giorni, con i
disagi che ne conseguono: niente
corrente elettrica e freddo
polare!
Immancabile presenza di numerose
crepe nella quasi totalità
delle aule, fatta eccezione per
quelle appena verniciate. Inoltre
in alcuni punti sul pavimento
della scuola al 1° piano ci sono
dei lunghi pannelli di alluminio,
ovviamente servono anche
quelli per coprire delle vistose
crepe.
In aula 18 hanno rifatto il pavimento
lo scorso anno ma
appaiono già crepe.
In alcune aule della sede aggregata
(quelle addirittura rifatte
all'inizio dello scorso anno scolastico,
non quelle vecchie!) in
caso di forte pioggia, ci sono
fastidiose infiltrazioni ed è molto
probabile che l'acqua entri.
Mancanza della campanella
nella palestra della sede aggregata…
(personalmente mi è
capitato che un giorno doveva
esserci una prova antincendio,
Attenti al al buco!
ma siccome non c'è la campanella
che avvisa in caso di pericolo
io e la mia classe siamo
rimasti tranquillamente in palestra,
continuando a far lezione…
per fortuna era una prova!). Se
capita che il pericolo sia vero
voglio vedere come si fa a sapere…
ce ne accorgeremo quando
ormai sarà tardi.
Il tetto della palestra della sede
aggregata presenta numerosi
buchi, perché alcuni pannelli
interni che lo rivestivano sono
crollati. C'è il rischio che se ne
stacchino altri e speriamo che
non ci rimanga nessuno sotto…
Un'uscita di sicurezza nella
palestra della sede aggregata è
costantemente bloccata da
26
ESAME 626 ALL’ITI:
PROMOSSO
Denni Ferrari 3H
Come tutti gli studenti di questo nostro Istituto ho sentito nominare la Legge 626 talmente tante
volte che quasi quasi ho immaginato di poterla incontrare lungo i nostri corridoi con l'aspetto di una
collaboratrice severa che mette la testa dentro ogni locale della scuola per verificarne la conformità
alle norme di sicurezza.
L'incidente accaduto il 22 novembre 2008 nel Liceo Scientifico "Darwin" di Rivoli, che è costato la
vita a Vito Scafidi, studente diciassettenne della 4^G, ha indubbiamente scatenato molte polemiche
circa la sicurezza negli edifici scolastici italiani e da più autorità si è sentita ripetere una frase ormai
trita e ritrita: "Nelle scuole dove mandiamo i nostri figli bisogna investire in sicurezza".
A tal proposito mi sono chiesto se questa nostra scuola, il luogo in cui noi trascorriamo almeno 5
ore ogni giorno, sia stata realmente ispezionata dalla Signorina 626, o se essa in realtà abbia solamente
fatto un giretto frettoloso e poco accurato. Questo è ciò che ho trovato durante le mie mattine
a scuola.
materassi per evitare che gli studenti
si facciano male, però in
caso di emergenza la fuga verrebbe
rallentata perché si
dovrebbero spostare i materassi
che ci sono davanti alla porta…
auguri!
Mi sono informato e mi è stato
spiegato che l'assetto strutturale
dell'edificio scolastico è basato
su travi e pilastri di cemento
armato (avete presente tutto
quel grigio che si vede?). Tutti i
muri interni non hanno una funzione
portante, ma sono solo
divisori e potrebbero essere
demoliti e ricostruiti in qualunque
altra posizione senza problemi
per la sicurezza. Quindi le
crepe che vediamo possono
fare una certa impressione, ma
non devono preoccupare.
Insomma ho fatto del mio meglio
per fare del catastrofismo, mi
sembrava impossibile che a
scuola andasse tutto bene, ma
nonostante le note negative sottolineate
mi sento di poter dire
che ci troviamo comunque in
una scuola sicura, a parte i soliti
problemi che ha quasi ogni
scuola. Potete passare ore di
lezione tranquille, è quasi tutto a
posto!

Ci sono anche degli incontri con
lo psicologo, che insegna ai
ragazzi le istruzioni necessarie,
come comportarsi e come parlare
ad altre persone.
Dopo aver imparato tutto il lavoro
a memoria, alla fine di aprile i
ragazzi incontreranno le classi
del biennio per mostrargli ciò
che lo psicologo ha insegnato
loro.
Questo progetto viene svolto da
studenti per alcuni motivi...
primo perché è meno noioso
sentire dei coetanei parlare al
posto di una persona adulta che
27
STUDENTI FORMATI PER LA
PREVENZIONE DELLE
TOSSICO-DIPENDENZE
Impariamo ad ad aiutarci
Da molti anni in questa scuola
sono state organizzate attività
molto interessanti, e sicuramente
molti studenti non hanno
avuto l'interesse o l'opportunità
di inserirsi in alcune di esse.
Senza parlare molto di me... mi
è stato chiesto di inserirmi in
alcune attività e di scrivere un
articolo su una di queste.
Ho pensato di raccontarvi
in poche
righe di cosa si tratta
il "progetto POF"
o anche chiamato
"Progetto sulla prevenzione
della tossicodipendenza".
È un progetto
basato sull'informare
i ragazzi dei
rischi che si possono
incontrare assumendo
le droghe.
Viene svolto già da
8 anni, quindi credo
che molti di voi già
sapranno che è un
programma orientato
ai ragazzi del secondo
anno, ma da quest'anno viene
svolto anche ai ragazzi del
primo anno; poiché è in questi
anni che una persona realizza
maggiori cambiamenti, facendo
anche nuove esperienze.
Non si cerca di prevenire l'assunzione
delle droghe, ma di
informare con delle indicazioni,
gli effetti e i danni che le droghe
possono causare.
Per quanto riguarda il lavoro
svolto dagli studenti del triennio
scelti per questo progetto, sembra
semplice ma non lo è.
I ragazzi dagli inizi di novembre,
si ritrovano 2 ore a settimana
circa, facendo anche incontri
pomeridiani, per migliorare la
qualità del lavoro; come quest'anno
che si è modificato tutto
per cercare di interessare e
divertire maggiormente gli
ascoltatori.
E non è finita qui….!
Tiara Angelini 3H
non si conosce; secondo le
informazioni date vengono percepite
di più se raccontate da
ragazzi della stessa età... o
quasi...
Non saprei cosa altro dire, perché
in poche parole vi ho già
riassunto tutto un progetto organizzato
dalla nostra scuola.
Visto che mi è stato chiesto di
esprimere un
mio commento,poiché
ho fatto
parte di alcuni
progetti in
questo anno
scolastico,
potrei dire
che non è
affatto noioso
inserirsi in
questi lavori,
perché si ha
la possibilità
di conoscere
nuove persone,
di fare
nuove esperienze
nel campo scolastico, e si
imparano cose nuove.
Io ho fatto parte del progetto
POF, perché mi sembrava divertente
e soprattutto molto interessante,
e non me ne pento, perché
ho "lavorato" con i miei
amici e il tempo è passato veramente
in fretta.
Ho scritto anche questo articolo,
perché mi è stato chiesto, e visto
che non mi era mai capitata una
richiesta simile ho accettato per
mettermi alla prova.

28
ANNUARIO
Annuario delle classi quinte
A.S. 2008/2009
a cura di Davide Cattozzo 5I
con la collaborazione di Maria Rita Orsatti
5^A
“Quando il gioco si fa duro, la 5^A fa fuoco”

5^E
“Per non e sere calzolai, ma tecnici”
5^F
“Il futuro siamo noi .alòra à sén mis bén!”
29
ANNUARIO

5^H
“Quando vuoi!”
5^I
“Prof. mi dia 3 tanto non esco...”
30
ANNUARIO

5^M
“La vita è una cassapanca di sorprese!”
5^N
“La classe del GIANNI!!!!!”
31
ANNUARIO

5^Q
“Siamo a /2”
5^R
“Noi siamo leggenda!”
32
ANNUARIO

5^Z
“L’é méi ‘ndar à capié che à capèl ”
5^A-B serale
“Yes, we can”
33
ANNUARIO

Occhio alle stelle
Fisica Ambientale:
Salute: siete davvero in splendida salute. Siete
l'antibatterico vivente. Sapete sempre come ostacolare
lo smog e i virus, insomma siete delle rocce.
Scuola: con Saturno a favore niente può andare
male. Siete precisi al millesimo di millimetro e non
sbagliate neanche una virgola, continuate così.
Amore: non vi siete ancora accorti che il vostro
vero amore è proprio davanti a voi, forse anche a
causa dello smog di questa città..
34
RICONOSCITI IN UNO DI QUESTI
INDIRIZZI, E POI SCEGLI IL TUO
La Redazione
Chimica:
Salute: tutte le bevande create e poi bevute in
laboratorio, fanno di voi un individuo pieno di energia.
Siete l'Asterix del 2009.
Scuola: la scuola comincia a diventare pesante a
causa delle molteplici ore passate tra provette e
pozioni varie…. Per sdrammatizzare un po' potete
iniziare una temibile battaglia a colpi di spruzzetta.
Amore: in amore andate forte anche grazie a tutte
le ragazze che ci sono nella vostra specializzazione.
Elettrotecnica:
Salute: i circuiti mentali stanno "cedendo"…
attenti potreste rischiare un black out totale per
parecchi giorni! Vi consigliamo spremute di energia
e bocconcini di diodi, sicuramente ritroverete la
vostra forma perfetta.
Scuola: per voi la scuola è cosa complicatissima.
Tutto inizia ancor prima di arrivarci, durante il "circuito"
da percorrere…. Non perdetevi!!!
Amore: questa settimana per voi scoccherà una
scintilla e sarà colpo di fulmine. Attenti a non bruciare.

Informatica:
Salute: in questo periodo non siete molto felici,
anzi forse siete un po' nervosi e stressati a causa
soprattutto un periodo scolastico molto fastidioso.
Non preoccupatevi: potreste tentare di ristabilire la
vostra serenità con qualche programma in linguaggio
C.
Scuola: il lavoro è molto e avete pochi momenti di
relax tra una programmazione in C, una in Java e
un altra in Visual Basic. Siate molto astuti a sfruttare
le sviste dei prof. per navigare un po' su
Internet.
Amore: le stelle vi sorridono e vi consigliano di
cercare il partner "all'aperto" e di lasciare perdere
le chat. In caso di fallimento però, consolatevi con
qualche richiesta di amicizia qua e là su
facebook.
Meccanica:
Salute: siete in una forma davvero fantastica,
avete sempre voglia di mettervi in mostra
nonostante l'unità delle macchine e le frese rotte.
Grandissimi; continuate così.
Scuola: voi siete la meccanica del futuro; riparatutto
inarrestabili. Continuate a lavorare come
avete sempre fatto e fuori di qua avrete il posto
sicuro. (crisi permettendo)
Amore: prendetevi una bella giornata di sole per
rilassarvi e trascorrere un po' di tempo con il vostro
scooter; è il periodo ideale per restare un po' insieme.
35
RICONOSCITI IN UNO DI QUESTI
INDIRIZZI, E POI SCEGLI IL TUO
Elettronica:
Scuola: in questi giorni un fastidiosissimo ronzio
nelle orecchie vi impedisce di relazionarvi con i
vostri compagni, ma soprattutto con i vostri insegnanti.
Non sarà che con la scusa di inventare e di
testare nuovi telefonini supermegaccessoriati con
1 Terabyte di memoria, state spacciando l'alibi
della sordità per non rispondere alle domande
durante le interrogazioni?
Salute: dato che pensiamo che l'udito vi tornerà
presto, possiamo dire che siete in ottima salute. I
"Sistemi" cardiocircolatori sono buoni, la Tenuta Di
Pressione (TDP)…è a livelli sufficienti
Amore: un calo di tensione può provocare qualche
vuoto d'affetto con il partner, meglio ricorrere a
rilassanti letture dantesche!

Saluti Saluti dalla dalla redazione!!!
36
I SALUTI
Speriamo che il giornale vi sia piaciuto!!!
Quest’anno, come avete visto, abbiamo pubblicato un numero graficamente nuovo, e
abbiamo cercato di raccontarvi più cose possibili!
Arrivederci all’anno prossimo.
La Redazione