Ideazione di moduli per scomposizione e ... - Aula Digitale
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Approfon<strong>di</strong>re e s<strong>per</strong>imentare - Laboratorio <strong>di</strong>gitale<br />
Laboratorio<br />
<strong>Ideazione</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>moduli</strong> <strong>per</strong><br />
<strong>scomposizione</strong><br />
e ricomposizione<br />
In questa attività ci si propone <strong>di</strong>: verificare<br />
con quale metodo e criterio logico le parti<br />
ottenute da una <strong>scomposizione</strong> sono ricomponibili<br />
sul piano; scoprire quali configurazioni<br />
possono essere formate <strong>per</strong> dare<br />
origine a <strong>moduli</strong> ripetibili; quali sequenze<br />
generative possono essere s<strong>per</strong>imentate<br />
<strong>per</strong> procedere alla loro organizzazione e<br />
strutturazione sul piano.<br />
L’o<strong>per</strong>azione <strong>di</strong> sezione e <strong>di</strong> ricomposizione<br />
delle due unità <strong>di</strong> base ha come<br />
riferimento sul piano le linee e i no<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
una maglia quadrata o triangolare, che è<br />
la sud<strong>di</strong>visione più elementare <strong>di</strong> una su<strong>per</strong>ficie<br />
piana in <strong>moduli</strong> dello stesso tipo.<br />
Per questo, una ricerca sulle configurazioni<br />
piane può essere data proprio dallo stu<strong>di</strong>o<br />
del quadrato e del triangolo equilatero.<br />
Anche se ciascuna <strong>di</strong> queste due figure è<br />
scomponibile solo in un numero limitato<br />
<strong>di</strong> parti, la possibilità delle ricomposizioni è<br />
invece molto grande.<br />
Dovendo spostare le forme modulari sul<br />
piano, <strong>per</strong> verificarne le possibilità combinatorie,<br />
possiamo effettuare movimenti<br />
<strong>di</strong> rotazione, un’o<strong>per</strong>azione <strong>di</strong> simmetria<br />
che si può compiere su una forma senza<br />
mo<strong>di</strong>ficarla. Inoltre le forme, così ruotate,<br />
nelle loro configurazioni finali sono sempre<br />
contigue, mai sovrapposte. Successivamente<br />
potranno essere oggetto <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o o<strong>per</strong>azioni <strong>di</strong>verse, ad esempio <strong>di</strong><br />
traslazione.<br />
Fig. 1 Reticolo modulare del quadrato.<br />
© 2010 RCS Libri S.p.A. - V. Valeri, R. Secchi - Corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />
Fig. 2 Esempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione in due parti del quadrato,<br />
ottenuti secondo la struttura modulare del quadrato<br />
stesso. Le linee <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione <strong>di</strong> fig. 3 sono tracciate<br />
seguendo questo criterio.<br />
Fig. 3 Esempi <strong>di</strong> generazione <strong>di</strong> <strong>moduli</strong> <strong>per</strong> simmetria<br />
rotatoria <strong>di</strong> forme scelte tra quelle ricavate dalla<br />
bisezione del quadrato.
Fig. 4 Reticolo modulare del<br />
triangolo equilatero.<br />
Fig. 5 Esempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione<br />
in due parti del triangolo<br />
equilatero. Le linee <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>visione seguono il reticolo<br />
<strong>di</strong> fig. 4.<br />
Fig. 6 Esempi <strong>di</strong> generazione<br />
<strong>di</strong> <strong>moduli</strong> <strong>per</strong> simmetria<br />
rotatoria dalla bisezione<br />
del triangolo (G. Scarpa,<br />
Modelli <strong>di</strong> geometria<br />
rotatoria, Zanichelli, 1978).<br />
Come procedere<br />
Generazione <strong>di</strong> <strong>moduli</strong> <strong>per</strong> simmetria rotatoria con<br />
forme ricavate dalla bisezione del quadrato.<br />
Dopo aver tracciato sul quadrato il reticolo <strong>di</strong> fig. 1,<br />
costituito da linee <strong>per</strong>pen<strong>di</strong>colari e <strong>di</strong>agonali, si<br />
sceglie un <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> sezione tra quelli possibili e si<br />
<strong>di</strong>vide in due il quadrato.<br />
Negli esempi illustrati, il quadrato è sezionato<br />
in due parti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente su<strong>per</strong>ficie, seguendo il<br />
<strong>per</strong>corso metà<strong>di</strong>agonale, metàasse, utilizzando<br />
uno degli schemi tra quelli riportati in via<br />
esemplificativa in fig. 2.<br />
Dalle combinazioni <strong>per</strong> rotazione <strong>di</strong> queste due<br />
unità risulta una serie <strong>di</strong> sviluppi (fig. 3).<br />
MODULO 2<br />
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COSTRUZIONI GRAFICHE<br />
Generazione <strong>di</strong> <strong>moduli</strong> <strong>per</strong> simmetria rotatoria con<br />
forme ricavate da reticoli triangolari.<br />
Anche il triangolo è sezionato in ragione delle sue<br />
strutture (figg. 4 e 5).<br />
La procedura è la seguente:<br />
Prima si tracciano sul triangolo equilatero le tre linee<br />
me<strong>di</strong>ane passanti <strong>per</strong> il centro, poi ci si serve dei<br />
reticoli alternati a linee me<strong>di</strong>ane e rette parallele ai<br />
lati, e dei reticoli a struttura modulare, a seconda<br />
del tipo <strong>di</strong> sezione che si desidera.<br />
Una volta sezionato in due parti il triangolo<br />
equilatero, con rotazioni successive, prima <strong>di</strong><br />
una parte e quin<strong>di</strong> dei nuovi elementi composti,<br />
otteniamo i <strong>moduli</strong> complessi visibili in fig. 6.<br />
Per la realizzazione dell’es<strong>per</strong>ienza, si può<br />
procedere secondo tecniche grafiche tra<strong>di</strong>zionali,<br />
con matite e squadre; oppure, con l’uso del<br />
computer, me<strong>di</strong>ante un programma <strong>di</strong> grafica<br />
e una stampante, è possibile s<strong>per</strong>imentare su<br />
carta le composizioni generate. Uno sviluppo<br />
dell’es<strong>per</strong>ienza è costituito dalla generazione delle<br />
possibili ricomposizioni, che si ottengono dagli altri<br />
<strong>moduli</strong> <strong>di</strong> fig. 2 e <strong>di</strong> fig. 5.<br />
Al fine <strong>di</strong> facilitare il lavoro, può essere opportuno<br />
utilizzare apposite colorazioni sui lati degli elementi<br />
da comporre, in modo da seguire e comprendere<br />
meglio i movimenti <strong>di</strong> rotazione che gli elementi<br />
stessi compiono.<br />
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