POSSIAMO 'CREARE' LA PACE - Anthropos Magazine
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Possiamo “creare” la pace<br />
Secondo Gregg Braden, scienziato e autore di volumi che gettano un ponte fra la scienza e la<br />
spiritualità, il segreto è raggiungere la consapevolezza che possiamo co-creare la realtà<br />
A Montichiari, Brescia, si è tenuto l’incontro “Fractal Time: the Promise of Our Future, in the Cyles<br />
of Our Past”: mattatore della serata Gregg Braden, scienziato e autore americano che è stato capace<br />
di gettare un ponte fra scienza e spiritualità.<br />
La promessa enunciata dal titolo dell’incontro è stata mantenuta: nella prima parte della serata,<br />
usando la geometria dei frattali, Braden ha analizzato i cicli del passato evidenziando come<br />
l’umanità sia giunta alla fine di un’epoca. Come varcare le soglie della nuova era è una scelta che<br />
spetta al libero arbitrio dell’uomo. Proprio per trovare come canalizzare efficacemente le nostre<br />
risorse, nella seconda parte della serata, analizzando testi antichi e studi scientifici moderni, Braden<br />
ha evidenziato come il cuore sia in grado di guidare le nostre azioni in modo più efficace e<br />
funzionale rispetto al cervello.<br />
Il concetto non è nuovo, ma in questa occasione se ne è parlato senza quell’aura di buonismo e<br />
quella connotazione tipica della New Age che mancano di concretezza.<br />
Giunti al bivio<br />
Braden ha esordito citando uno speciale del 2005 di Scientific American nel quale alcuni scienziati<br />
avevano elencato quali sarebbero stati i segnali utili per identificare la fine di un ciclo per il pianeta<br />
e per l’umanità; dal brainstorming del 2005 furono individuati i seguenti elementi:<br />
- il cambiamento del clima,<br />
- l’insorgenza di nuove patologie,<br />
- la carenza di risorse alimentari,<br />
- i focolai di guerre sparse per il pianeta,<br />
- le proliferazioni nucleari,<br />
- il crollo dell’economia mondiale.<br />
Spuntando gli elementi della check list non possiamo avere dubbi sul fatto che siamo giunti davvero<br />
al fatidico momento, ovvero al “Crossroads for Planet Earth”, come intitolava lo speciale di SciAm.<br />
Il momento critico che stiamo vivendo è però ricco di potenzialità, perché da qui l’umanità può<br />
ripartire per orientare il nuovo ciclo che l’attende verso un’evoluzione positiva piuttosto che<br />
ripetere gli stessi schemi del passato.<br />
Per evidenziare il parallelismo fra situazioni del presente ed eventi del passato Braden ha utilizzato<br />
la geometria dei frattali, che evidenzia come il mondo, la natura, la vita umana stessa abbiano in sé<br />
una sorta di “struttura” di base che tende a ripetersi e che, in determinate situazioni, ha precise<br />
possibilità di manifestarsi. Un particolare software, utilizzato durante la convention bresciana, ha<br />
permesso a Braden di dimostrare con esempi pratici come dai cicli del passato si può prevedere la<br />
probabilità che si verifichino situazioni analoghe nel presente. Ecco alcuni esempi: il 2010 ha le<br />
medesime caratteristiche del 1929 quando si verificò la grande crisi e infatti questo è stato un anno<br />
particolarmente difficile per l’economia; e ancora, nel 2001 l’attacco sul suolo americano alle Twin<br />
Towers avvenne mentre sussistevano le medesime condizioni del 1941 quando si verificò l’attacco<br />
di Pearl Harbor; infine, nel 2011, sempre secondo il calcolo frattale, potrebbero verificarsi le stesse<br />
condizioni che hanno portato al primo conflitto mondiale. I cicli del passato, quindi, possono<br />
aiutarci a dare una svolta in senso positivo al nostro futuro.<br />
La via del cuore<br />
Nella seconda parte della serata Braden ha illustrato, avvalendosi di alcune sacre scritture e di studi<br />
scientifici moderni, come l’essere umano può orientare non solo la propria vita ma l’intera umanità<br />
alla compassione. Lo si può fare arrivando a sentirsi tutt’uno con gli altri esseri umani e con<br />
l’universo intero. Contrariamente a quanto si può essere indotti a credere, Braden non parla di<br />
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un'azione del cuore astratta; anzi, egli si radica nel concreto e parte proprio dal particolare<br />
sottolineando quanto sia fondamentale mantenere la “coerenza cardiaca” (cioè fare in modo che il<br />
battito cardiaco diventi un fluire armonico all’interno del corpo e crei uno stato di benessere<br />
profondo) non solo per mantenersi in salute ma anche per riuscire a mettersi in una profonda<br />
relazione di equilibrio con gli altri e con il mondo.<br />
La coerenza cardiaca la si può ottenere grazie alla meditazione, alla respirazione addominale e ad<br />
altre tecniche di rilassamento; è infatti utilizzata in tutte le tradizioni spirituali: c’è chi la chiama<br />
compassione, chi centratura sul cuore, chi in altro modo, ma nella pratica non cambia.<br />
Perché è così importante trovare questa pace interiore che non è solo emotiva ma anche fisiologica?<br />
Perché il cuore è il nostro motore ed è quello che ci permette di aumentare le nostre aspettative di<br />
vita: sono proprio le malattie cardiovascolari la principale causa di morte. Tuttavia c’è anche altro:<br />
infatti, secondo alcuni studi compiuti dall’Istituto HeartMath, il campo elettromagnetico del cuore<br />
(che si ritiene abbia la forma di una grande ciambella, detta “toro o toroide”) si estende per circa<br />
1,5-2,4 metri intorno alla persona e sarebbe proprio questa estensione della “sfera d’influenza del<br />
cuore” a renderci capaci di entrare in sintonia con gli altri e di “contagiarci” vicendevolmente con i<br />
nostri stati emotivi. È evidente come questa possibilità sia in grado di influire con un effetto domino<br />
su tutti i componenti della specie umana. Ma c’è di più. Secondo Braden, e non solo lui, l’universo<br />
non sarebbe vuoto ma intessuto di una matrice energetica che ci collega tutti; questa energia<br />
universale preesistente ed eterna, che Braden chiama Matrix divina ma che già Max Planck definiva<br />
“matrice”, è qualcosa che tutti condividiamo e che tutti possiamo modificare nella misura in cui vi<br />
partecipiamo.<br />
Tutto è uno<br />
La realtà, quindi, non è fissa e immutabile: è fluida, in continuo divenire ed è fatta della stessa<br />
materia e della stessa energia di cui è fatto l’uomo. Proprio per questo per ciascuno di noi è<br />
possibile accedere al campo energetico che mantiene in essere l’universo e agire dal suo interno.<br />
Non è né fantascienza né magia, è l’esercizio dell’intenzione che può essere messa in atto<br />
centrandosi sul proprio cuore e immaginando il futuro come già realizzato (per approfondire si<br />
rimanda ai libri di Braden, pubblicati in Italia da Macro o alle sue interviste presenti nel web).<br />
Da questo punto di vista la realtà ci appare come un insieme di diverse manifestazioni della Matrix<br />
Divina. È dunque modificando il nostro stato prima e interagendo gli uni con gli altri poi che<br />
possiamo avvicinarci alla nuova era provando a cambiare gli schemi del passato che finora hanno<br />
portato guerra e sofferenza. Il bivio al quale ci troviamo, la crisi che globalmente stiamo<br />
attraversando, diventano un’opportunità formidabile per riuscire ad approdare al punto di scelta che<br />
ci si presenterà nel prossimo biennio orientando il nostro futuro modificando radicalmente gli<br />
schemi che abbiamo usato nel passato.<br />
È in questo modo, detto molto semplicisticamente (per approfondire rimandiamo ai libri di Braden<br />
editi in Italia da Macro), che tutti insieme possiamo concorre a co-creare la pace a livello globale e<br />
secondo le stesse modalità: cioè sfruttando i momenti di crisi personale, centrandoci sul nostro<br />
cuore e raggiungendo la consapevolezza che facciamo parte del tutto, che possiamo giungere<br />
persino a modificare la Matrix Divina che crea la nostra realtà; in tal modo potremo anche<br />
realizzare i nostri più profondi desideri personali di amore e abbondanza. Ciascuno di noi può<br />
diventare co-creatore della pace e co-creatore della propria felicità personale vivendo come se il<br />
desiderio si fosse già avverato; questo è il primo passo per co-creare la pace e per essere co-creatori<br />
anche della nostra realtà quotidiana. Citando Neville, autore caro a Braden, si può affermare quindi:<br />
“Trasformate il vostro sogno del futuro in un fatto del presente”.<br />
Nicla Vozzella<br />
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