Manuale Broiler Ross - Aviagen
Manuale Broiler Ross - Aviagen
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BROILER<br />
<strong>Manuale</strong><br />
<strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong><br />
2009
Informazioni Generali su questo <strong>Manuale</strong><br />
L’obiettivo di questo manuale è fornire assistenza ai clienti <strong>Aviagen</strong> per<br />
ottimizzare la performance degli animali. La sua finalità non è di fornire<br />
informazioni assolute su ogni aspetto della gestione. Questo manuale,<br />
invece, si focalizza su temi importanti che, se non trattati adeguatamente,<br />
possono ridurre la performance. Le finalità delle tecniche di gestione<br />
descritte in questa pubblicazione sono (a) ottimizzare la performance<br />
generale dei broiler sia vivi che alla macellazione (b) garantire il benessere<br />
degli animali e il loro buono stato sanitario.<br />
<strong>Aviagen</strong> tratta gli sviluppi genetici con un approccio equilibrato che si<br />
traduce in caratteristiche d’importanza commerciale, come il tasso di<br />
accrescimento, la conversione, la resa e la vitalità, migliorando<br />
continuamente gli aspetti del benessere degli animali, come la condizione<br />
degli arti, la salute cardiovascolare e la robustezza.<br />
Il raggiungimento del potenziale genetico intrinseco degli animali dipende<br />
dai seguenti aspetti fondamentali:<br />
• Una gestione che soddisfi le esigenze ambientali degli animali.<br />
• Una dieta che somministri l’esatto profilo di sostanze nutritive.<br />
• Un programma efficace di biosicurezza e controllo delle malattie.<br />
Quando uno di questi aspetti non é ottimale, la performance dei brioler si<br />
riduce. Inoltre, i tre aspetti, ambiente, nutrizione e stato sanitario, sono<br />
interdipendenti tra loro. Di conseguenza, il mancato raggiungimento di un<br />
buon livello in uno di questi punti, ha effetti negativi sugli altri.<br />
Nella pratica, i suggerimenti contenuti in questo manuale non<br />
rappresentano una protezione totale contro le variazioni di performance,<br />
che possono avvenire per un’infinità di motivi. Pur assicurando che le<br />
informazioni qui presentate sono della massima accuratezza e rilevanza,<br />
<strong>Aviagen</strong> declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate dall’uso<br />
di suddette informazioni per la gestione dei capi.<br />
Questo manuale presenta dati provenienti da ricerche interne, da<br />
pubblicazioni scientifiche e dall’esperienza del Servizio Tecnico <strong>Aviagen</strong>.<br />
Servizi Tecnici<br />
Per ulteriori informazioni sulla gestione dei capi <strong>Ross</strong>, contattare il<br />
Dipartimento Tecnico o il Servizio Tecnico locale.<br />
Newbridge Midlothian<br />
EH28 8SZ<br />
Scotland, UK<br />
Tel: + 44 (0) 131 333 1056<br />
Fax: + 44 (0) 131 333 3296<br />
infoworldwide@aviagen.com<br />
www.aviagen.com<br />
<strong>Aviagen</strong> Italia<br />
Via G. Marconi 14<br />
27043 – Broni – Pavia<br />
Italia<br />
Tel. 0385 569986<br />
Fax 0385 52093<br />
officeitaly@aviagen.com<br />
3
MANUALE BROILER ROSS: Contenuti<br />
Come Utilizzare questo <strong>Manuale</strong><br />
Come cercare un argomento<br />
Una serie di alette colorate, sul lato destro di questo manuale, consentono<br />
al lettore l’accesso immediato alle sezioni e argomenti di suo interesse.<br />
Nella sezione Contenuti, si elenca il titolo di ogni sezione e sottosezione.<br />
Alla fine del manuale, vi è un indice analitico che elenca le parole chiave<br />
contenute in questa pubblicazione in ordine alfabetico<br />
Punti Chiave<br />
Ove appropriato, è stata inclusa la sezione Punti Chiave, che sottolinea<br />
aspetti importanti della gestione. Questi sono evidenziati in rosso.<br />
Obiettivi di Performance<br />
Questo manuale è supplementato da opuscoli che descrivono gli obiettivi<br />
di performance raggiungibili attraverso una buona gestione e adeguati<br />
controlli ambientali e sanitari.<br />
Contenuti<br />
06 Introduzione<br />
Sezione 1<br />
Gestione dei Pulcini<br />
11 Principi<br />
12 Qualità dei Pulcini e Performance dei <strong>Broiler</strong><br />
13 Arrivo dei Pulcini<br />
16 Controllo Ambientale<br />
18 Gestione del riscaldamento<br />
Sezione 2<br />
Fornitura di Mangime e Acqua<br />
27 Principi<br />
27 Somministrazione di Sostanze Nutritive<br />
29 Programma Alimentare<br />
30 Forma e Qualità Fisica del Mangime<br />
30 Alimentazione con Frumento Intero<br />
31 Mangime e Stress da Caldo<br />
32 Ambiente<br />
32 Qualità della Lettiera<br />
32 Qualità dell’Acqua<br />
34 Sistemi di Abbeveraggio<br />
38 Sistemi di Mangiatoie<br />
Sezione 3<br />
Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
43 Principi<br />
43 Biosicurezza<br />
45 Vaccinazione<br />
46 Indagine su Malattie<br />
50 Diagnosi di Malattie<br />
4
MANUALE BROILER ROSS: Contenuti<br />
Sezione 4<br />
Capannone e Ambiente<br />
55 Principi<br />
57 Sistemi di Ventilazione<br />
60 Sistemi di Ventilazione Minima<br />
61 Sistemi di Ventilazione di Transizione<br />
62 Sistemi di Ventilazione a Tunnel<br />
63 Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione<br />
65 Illuminazione dei <strong>Broiler</strong><br />
69 Gestione della Lettiera<br />
70 Densità<br />
Sezione 5<br />
Controllo del Peso Vivo e<br />
dell’Uniformità<br />
77 Principi<br />
77 Prevedibilità del Peso Vivo<br />
78 Uniformità del Gruppo (CV%)<br />
80 Allevamento a Sessi Separati<br />
Sezione 6<br />
Gestione Prima della Macellazione<br />
85 Principi<br />
85 Preparazione per il Carico<br />
86 Carico<br />
90 Lavorazione<br />
Sezione 7<br />
Appendici<br />
95 Appendice 1: Dati di Produzione<br />
98 Appendice 2: Tabelle di Conversione<br />
101 Appendice 3: Calcoli di Efficienza<br />
102 Appendice 4: Sessaggio all’Ala<br />
103 Appendice 5: Classificazione dei Mesi<br />
104 Appendice 6: Risoluzione di Problemi<br />
106 Appendice 7: Ventilazione e Calcoli<br />
109 Indice Analitico<br />
5
MANUALE BROILER ROSS: Introduzione<br />
Introduzione<br />
<strong>Aviagen</strong> produce una varietà di genotipi per diversi settori del mercato dei<br />
broiler. Tutti i prodotti <strong>Aviagen</strong> sono selezionati in modo tale da garantire<br />
la presenza di una gamma equilibrata di caratteristiche sia nei riproduttori<br />
sia nei pulcini broiler. L’approccio descritto in questo manuale assicura<br />
che tutti i prodotti siano in grado di raggiungere gli standard di<br />
performance più elevati in diversi tipi di ambiente.<br />
La varietà di genotipi <strong>Ross</strong> consente all’utente di scegliere il prodotto che<br />
meglio soddisfa i propri bisogni. <strong>Aviagen</strong> tratta lo sviluppo genetico con<br />
un approccio equilibrato. Caratteristiche d’importanza commerciale,<br />
come il tasso di accrescimento, la conversione, la resa e l’aspettativa di<br />
vita sono continuamente migliorate, insieme al progresso genetico relativo<br />
al benessere degli animali, la robustezza degli arti, la salute<br />
cardiovascolare e la rusticitá.<br />
Il raggiungimento del potenziale genetico degli animali dipende dai<br />
seguenti aspetti:<br />
• Un ambiente gestito in modo tale da soddisfare tutte le esigenze degli<br />
animali rispetto alla ventilazione, la qualità dell’aria, la temperatura e lo<br />
spazio.<br />
• La prevenzione, diagnosi e cura delle malattie.<br />
• La somministrazione del fabbisogno nutritivo attraverso un’adeguata<br />
formulazione del mangime e una corretta gestione della fornitura di<br />
mangime e acqua.<br />
• Particolare attenzione al benessere degli animali, in particolare prima<br />
della macellazione.<br />
Tutti questi aspetti sono interdipendenti tra loro. Il mancato<br />
raggiungimento di uno di questi punti, ha conseguenze negative sulla<br />
performance complessiva.<br />
Figura 1: Limitazioni alla Crescita e alla Qualità dei <strong>Broiler</strong><br />
Fornitura Feed di mangime supply<br />
6<br />
Lighting Luce<br />
Ventilazione Ventilation<br />
Stocking density<br />
Densità<br />
StatoHealth sanitario<br />
Nutrizione Nutrition<br />
Temperatura Temperature<br />
Fornitura Water supply di acqua<br />
Stato Vaccinal vaccinale status
MANUALE BROILER ROSS: Introduzione<br />
Diversi aspetti economici e commerciali incidono da sempre sulla<br />
gestione dei broiler:<br />
• Una domanda sempre più maggiore di qualità e sicurezza alimentare.<br />
• La necessità di specifiche di allevamento sempre più stabili e<br />
predefinite.<br />
• Il bisogno di minimizzare la variabilità dei gruppi e di conseguenza, la<br />
variabilità del prodotto finale.<br />
• L’esigenza di migliorare il benessere degli animali.<br />
• Il totale utilizzo del potenziale genetico disponibile nei capi per quanto<br />
riguarda la conversione, il tasso di accrescimento e la resa.<br />
• Riduzione di malattie evitabili, come l’ascite e la debolezza degli arti.<br />
Man mano che i sistemi di produzione di broiler diventano più sofisticati,<br />
la loro gestione necessita di risposte sempre piú rapide e di avere accesso<br />
ad informazioni migliori.<br />
La fase di crescita dei broiler è solo una delle tante parti che costituiscono<br />
il processo di produzione di carne. Il processo totale coinvolge allevamenti<br />
di riproduttori, incubatoi, allevamenti di broiler, macelli, commercio al<br />
dettaglio e consumatori.<br />
Figura 2: Produzione di Carne <strong>Broiler</strong> di Qualità – Processo Completo<br />
Luogo Operazione Obiettivo<br />
Allevamento<br />
di riproduttori<br />
Incubatoio<br />
Allevamento<br />
di <strong>Broiler</strong><br />
Macello<br />
Fasi chiave<br />
nella gestione<br />
della<br />
produzione<br />
Disinfezione<br />
Pulizia finale<br />
Gestione dei riproduttori<br />
Raccolta uova<br />
Stoccaggio uova<br />
Trasporto<br />
Incubatoio uova<br />
Incubazione<br />
Lavorazione dei pulcini<br />
Trasporto<br />
Svezzamento<br />
Gestione della crescita<br />
Fine ciclo<br />
Trasporto<br />
Lavorazione<br />
Vendita al dettaglio<br />
Produrre pulcini di alta qualità<br />
Garantire la qualità dei pulcini<br />
Sviluppare l’appetito<br />
Sviluppare le difese immunitarie<br />
Consentire l’ottimo sviluppo dello<br />
scheletro e dell’apparato<br />
cardiovascolare<br />
Ottimizzare la qualità della carcassa<br />
7
MANUALE BROILER ROSS: Introduzione<br />
L’obiettivo del produttore di broiler è raggiungere gli obiettivi di<br />
performance in termini di peso vivo, conversione, uniformità e resa. Le<br />
prime due settimane di vita dei pulcini sono critiche e necessitano di<br />
particolare attenzione. La lavorazione dei pulcini, lo svezzamento e la<br />
gestione della crescita iniziale sono di vitale importanza. La produzione di<br />
broiler è un processo sequenziale e la performance finale dipende dal fatto<br />
che ogni fase sia eseguita con successo. Per ottenere una performance<br />
ottimale, è necessario valutare ogni fase in modo critico e implementare<br />
miglioramenti ove necessario.<br />
La complessità della produzione di broiler impone agli allevatori di<br />
comprendere chiaramente quali sono i fattori che influiscono sul processo<br />
di produzione totale oltre a quei fattori che hanno un effetto diretto sulla<br />
gestione degli animali nell’allevamento. Probabilmente, sarà necessario<br />
implementare delle modifiche in incubatoio, in allevamento, durante il<br />
trasporto o alla macellazione. La produzione di broiler vede diversi fasi<br />
nello sviluppo degli animali. L’incubatoio si occupa della schiusa delle<br />
uova e dei pulcini. L’allevamento si occupa del passaggio da pulcini a<br />
broiler e del loro successivo sviluppo. Il macello si occupa dei broiler e<br />
delle loro carcasse. La transizione tra queste diverse fasi deve essere<br />
gestita in modo da ridurre al minimo lo stress degli animali. Le fasi di<br />
transizione chiave per il produttore di broiler sono le seguenti:<br />
• Nascita dei pulcini.<br />
• Schiusa, stoccaggio e trasporto dei pulcini.<br />
• Sviluppo dell’appetito.<br />
• Passaggio da abbeveratoi e mangiatoie supplementari al sistema<br />
automatico<br />
• Carico e trasporto dei broiler a fine ciclo.<br />
Di seguito si elencano i principi che giacciono alla base di questo<br />
<strong>Manuale</strong>:<br />
• Considerazione costante del benessere degli animali<br />
• Comprensione della catena di produzione e delle fasi di transizione<br />
• Attenzione alla qualità del prodotto finale durante la totalità del<br />
processo<br />
• Il bisogno di osservare cambiamenti negli animali e nel loro ambiente<br />
• Gestione adeguata in risposta alle sempre nuove esigenze degli<br />
animali.<br />
Non esistono due allevamenti di broiler che siano uguali né due gruppi di<br />
animali con identici bisogni. L’allevatore deve capire quali sono le<br />
esigenze degli animali e rispondere a queste attraverso una gestione<br />
adeguata, come descritto in questo <strong>Manuale</strong>, provvedendo a soddisfare i<br />
bisogni specifici in modo da assicurare una performance ottimale di ogni<br />
gruppo.<br />
8
Sezione 1:<br />
GESTIONE<br />
DEI PULCINI<br />
Obiettivo<br />
Favorire uno sviluppo precoce stimolando il consumo di<br />
mangime e acqua.<br />
Pagine Contenuti<br />
11 Principi<br />
12 Qualità dei Pulcini e Performance dei <strong>Broiler</strong><br />
13 Arrivo dei Pulcini<br />
16 Controllo Ambientale<br />
18 Gestione della Temperatura<br />
GESTIONE DEI PULCINI
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Gestione dei Pulcini<br />
Principi<br />
Per ottenere un’ottima performance dei broiler, i pulcini devono essere<br />
consegnati all’allevamento il più presto possibile e devono essere nutriti<br />
immediatamente. Devono anche trovare un ambiente gestito in modo tale<br />
da soddisfare le loro esigenze.<br />
Durante i primi dieci giorni di vita, le condizioni ambientali dei pulcini<br />
cambiano notevolmente, passando dall’incubatoio alla pulcinaia.<br />
Qualsiasi carenza nell’ambiente iniziale provocherà un calo sia nella<br />
performance attuale che in quella finale del gruppo. Per raggiungere il loro<br />
massimo potenziale genetico di crescita, i pulcini dovranno adattarsi al<br />
nuovo ambiente e sviluppare una corretta attitudine a mangiare e bere.<br />
Il pulcino affronta una serie di transizioni critiche nei suoi primi 7-10 giorni<br />
di vita, tutte quante strettamente collegate a come e da dove ricava il<br />
nutrimento. Questo è il motivo per cui una buona gestione in questo<br />
periodo è essenziale per ottenere un’ottima performance degli animali.<br />
Durante le ultime fasi dell’incubazione, il pulcino riceve tutto il suo<br />
nutrimento dal tuorlo dell’uovo. Uno volta in allevamento, al pulcino viene<br />
offerto del mangime starter sotto forma di sbriciolato o mini-pellet<br />
attraverso il sistema automatizzato di alimentazione o sulla carta<br />
sistemata sul pavimento della pulcinaia. Appena il cibo raggiunge<br />
l’intestino, il tuorlo residuo all’interno del pulcino viene assorbito, e,<br />
ammesso che il pulcino sia stato nutrito subito dopo la schiusa, questa<br />
riserva di nutrimento garantirà un’utile accelerazione della crescita.<br />
Questo tuorlo residuo garantisce al pulcino gli anticorpi e il nutrimento<br />
necessari per i primi tre giorni. L’assorbimento della sacca del tuorlo<br />
precede l’inizio della crescita e quindi questa sarà minima fino a quando il<br />
pulcino non inizierà a nutrirsi di mangime. Solitamente l’assorbimento del<br />
tuorlo residuo è rapido durante le prime 48 ore e la quantità rimasta ai tre<br />
giorni di vita dovrebbe essere inferiore ad 1 grammo. Se alcuni pulcini di<br />
un gruppo non iniziano a mangiare dopo uno, due o anche tre giorni, il<br />
loro gruppo di appartenenza non sarà uniforme e il peso medio alla<br />
macellazione sarà sensibilmente ridotto.<br />
Un pulcino, dopo aver trovato il mangime sulla carta per i primi giorni di<br />
vita, dovrá trovarlo di nuovo, tra i 4-6 giorni di vita, nella mangiatoia, sia<br />
questa a piatti o a catena. Successivamente, verso i dieci giorni di età, il<br />
pulcino dovrà affrontare un successivo cambiamento dal mangime<br />
sbriciolato setacciato o dai mini-pellet al pellet. È importante che queste<br />
due transizioni siano rese il più facile possibile affinché la potenziale<br />
performance del pulcino non ne risenta. Il cibo dovrebbe essere facile da<br />
raggiungere nella mangiatoia; per esempio, i vassoi straripanti<br />
incoraggeranno il pulcino a nutrirsi. Ai dieci giorni di vita si raccomanda di<br />
fornire pellet di buona qualità per ridurre l’impatto dovuto al cambiamento<br />
di consistenza del mangime.<br />
Se l’intero gruppo ha superato bene tutte queste transizioni e,<br />
presumendo che non ci siano fattori né ambientali né nutrizionali a<br />
bloccare la crescita, allora il peso a sette giorni dovrà essere 4,5 – 5 volte<br />
quello del pulcino alla partenza.<br />
11
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Di norma, il peso deve essere controllato e monitorato a sette giorni e<br />
quando non si ottiene l’obiettivo prefissato, si devono prendere dei<br />
provvedimenti. Gli Obiettivi di Performance da raggiungere sono descritti<br />
nella pubblicazione <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> Obiettivi di Performance.<br />
Qualità dei Pulcini e Performance dei <strong>Broiler</strong><br />
La performance finale e la redditività dei broiler dipendono dall’attenzione<br />
ai dettagli durante l’intero processo di produzione. Questo include una<br />
buona gestione dei riproduttori, buone precedure in incubatoio e<br />
un’efficiente consegna di pulcini di ottima qualità e uniformità. La qualità<br />
dei pulcini puó essere condizionata durante qualsiasi fase del processo.<br />
Pianificazione<br />
La qualità dei pulcini deriva dall’interazione tra la gestione, lo stato<br />
sanitario e la nutrizione dei riproduttori da una parte e dalla gestione<br />
dell’incubazione dall’altra. Se a pulcini di buona qualità si fornisce<br />
un’adeguata nutrizione e si gestisce bene il loro svezzamento durante i<br />
primi sette giorni, il tasso di mortalità dovrebbe essere inferiore allo 0,7%<br />
e l’obiettivo di peso vivo dovrebbe essere raggiunto uniformemente.<br />
• E’ importante pianificare l’accasamento dei gruppi di broiler per<br />
minimizzare le differenze di età e/o di stato immunitario del gruppo di<br />
origine. Idealmente, ogni gruppo deve provenire dallo stesso gruppo di<br />
origine. Qualora fosse inevitabile mischiare i gruppi, si raccomanda di<br />
tenere insieme i pulcini provenienti da riproduttori di età simili.<br />
• La vaccinazione dei genitori ottimizza nei pulcini la protezione offerta<br />
dagli anticorpi materni e protegge i broiler contro malattie che<br />
potrebbero compromettere la performance (come la malattia di<br />
Gumboro, l’anemia aviare e il reovirus).<br />
• Un pulcino di buona qualità deve avere il piumino pulito. Deve stare<br />
bene in piedi e camminare correttamente, essere sveglio e attivo. Deve<br />
anche essere privo di deformità, con il sacco del tuorlo completamente<br />
ritratto e l’ombelico cicatrizzato. Deve pigolare con insistenza.<br />
• Quando la qualità dei pulcini é più bassa del desiderato, l’allevatore<br />
deve inviare un rapporto dettagliato all’incubatoio con informazioni<br />
accurate e misurabili, raccolte e presentate in modo sistematico.<br />
• Una gestione inadeguata dello svezzamento puó solo peggiorare un<br />
problema di qualità già presente nei pulcini.<br />
I sistemi di incubazione e trasporto devono garantire i seguenti aspetti:<br />
• che a tutti i pulcini vengano somministrati i vaccini corretti nel giusto<br />
dosaggio e con la metodica adeguata.<br />
• che dopo il sessaggio e le vaccinazioni, i pulcini rimangano in un ambiente<br />
buio e controllato per permettere di mettersi a riposo prima del trasporto.<br />
• che i pulcini siano caricati attraverso un’area di carico ad ambiente<br />
controllato in camion pre-condizionati che li porteranno in allevamento<br />
(Tabella 1).<br />
• che l’orario di consegna sia stabilito in anticipo affinché i pulcini possano<br />
essere scaricati e accasati correttamente nel minor tempo possibile.<br />
• che i pulcini siano nutriti ed abbiano accesso ad una fonte d’acqua il più<br />
presto possibile dopo la schiusa.<br />
12
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Tabella 1: Condizioni Ottimali - Stoccaggio e Trasporto dei Pulcini<br />
Condizioni<br />
di Stoccaggio<br />
dei Pulcini<br />
Condizioni<br />
di Trasporto<br />
NOTE<br />
Queste condizioni nello stoccaggio o nel veicolo dovrebbero garantire ai pulcini temperature tra i 30-35°C e<br />
UR del 70-80%. E’ piúimportante cercare di ottenere queste temperature, piuttosto che attenersi alle<br />
impostazioni consigliate l’impianto del camion, visto che i valori potrebbero variare secondo le<br />
raccomandazioni del fabbricante.<br />
+<br />
Le temperature devono essere regolate secondo l’effettiva temperatura dei pulcini. La temperatura<br />
rettale deve essere compresa tra i 39-40°C.<br />
++<br />
Per i trasporti su lunga distanza in climi freddi, qualora il sistema di riscaldamento sia attivo per lunghi<br />
periodi e l’aria sia secca, si raccomanda di umidificare l’ambiente.<br />
Punti Chiave<br />
• Pianificare l’accasamento per minimizzare differenze fisiologiche e<br />
immunitarie tra i pulcini. Se possibile, usare un singolo gruppo di<br />
origine.<br />
• Per lo stoccaggio e il trasporto dei pulcini, assicurare condizioni<br />
che prevengano la disidratazione e altri tipi di stress.<br />
• Fornire acqua e cibo ai pulcini il più presto possibile dopo la<br />
schiusa.<br />
• Mantenere alti gli standard di igiene e biosicurezza nell’incubatoio e<br />
durante il trasporto.<br />
Arrivo dei Pulcini<br />
Temperatura Ambientale 22-24°C +<br />
Umidità Relativa (UR) minima 50%<br />
Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini<br />
Temperatura Ambientale 22-24° C+<br />
Umidità Relativa (UR) minima 50% su grande distanza++<br />
Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini<br />
Preparazione dell’Allevamento per il Nuovo Ciclo<br />
Ogni capannone dovrebbe ospitare animali della stessa età (cioè la<br />
gestione dovrebbe seguire il principio “tutto pieno-tutto vuoto”). Quando<br />
si gestiscono gruppi multi-etá, i programmi di vaccinazione e sanitari<br />
diventano piú complicati e meno efficaci ed é molto più probabile che<br />
sorgano problemi sanitari e che di conseguenza la performance sia<br />
diminuita.<br />
Le pulcinaie, le aree circostanti e tutta l’attrezzatura devono essere pulite<br />
e disinfettate a fondo prima dell’arrivo del materiale della lettiera e dei<br />
pulcini (vedi Sezione 3, Stato Sanitario e Biosicurezza). In seguito, la<br />
gestione dovrà impedire l’ingresso di agenti patogeni. Veicoli, attrezzatura<br />
e persone devono essere disinfettati prima del loro ingresso al capannone.<br />
La lettiera deve essere distribuita uniformemente, con una spessore di 8-<br />
10 cm. Se i costi di smaltimento della lettiera rappresentano un problema,<br />
si puó ridurre leggermente lo spessore purché la temperatura al suolo sia<br />
adeguata (28-30°C). Uno spessore di lettiera non uniforme può ostacolare<br />
l’accesso al mangime e all’acqua e puó portare a una perdita di uniformità<br />
del gruppo.<br />
13
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Punti Chiave<br />
• Fornire ai pulcini un ambiente pulito e con una buona biosicurezza.<br />
• Controllare la diffusione di malattie accasando una sola etá (tutto<br />
pieno-tutto vuoto)<br />
• Posare la lettiera uniformemente.<br />
Accasamento dei Pulcini<br />
I pulcini non sono in grado di regolare la propria temperature corporea fino<br />
ai 12-14 giorni di vita. Di conseguenza, questa deve essere raggiunta<br />
attraverso la fornitura di una temperatura ambientale adeguata. La<br />
temperatura del suolo all’accasamento dei pulcini è tanto importante<br />
quanto la temperatura dell’aria, quindi è essenziale preriscaldare la<br />
pulcinaia. La temperatura e l’umidità devono essere stabilizzate almeno<br />
24 ore prima dell’arrivo dei pulcini. Di seguito si elencano i valori<br />
raccomandati:<br />
• Temperatura dell’aria 30°C (misurata all’altezza dei pulcini nell’area<br />
dove sono disposti mangime e acqua).<br />
• Temperatura della lettiera 28-30°C.<br />
• Umidità relativa 60-70%.<br />
Questi valori dovrebbero essere monitorati regolarmente per garantire un<br />
ambiente uniforme nell’intera area di svezzamento. In ogni modo, il miglior<br />
indicatore della temperatura è indubbiamente il comportamento dei<br />
pulcini.<br />
Prima della consegna dei pulcini, si deve effettuare un ultimo controllo<br />
della disponibilità di mangime e acqua all’interno della pulcinaia. Tutti i<br />
pulcini devono essere in grado di bere e mangiare immediatamente dopo<br />
l’accasamento.<br />
Quanto più a lungo i pulcini rimarranno nelle scatole, tanto maggiore sarà<br />
il grado di potenziale disidratazione. Questo potrebbe causare mortalità<br />
prematura e crescita ridotta, come indicato dal peso vivo a sette giorni e<br />
dal peso vivo finale.<br />
I pulcini devono essere accasati velocemente ma con delicatezza e in<br />
modo uniforme sulla carta, all’interno dell’area di svezzamento. Acqua e<br />
mangime devono essere disponibili liberamente ed immediatamente. Le<br />
scatole vuote devono essere rimosse dalla pulcinaia senza indugi.<br />
Lasciar riposare i pulcini per una o due ore per consentire loro di<br />
familiarizzare col nuovo ambiente. Successivamente, é necessario<br />
verificare che tutti abbiano un facile accesso a mangime e acqua. Se<br />
necessario, regolare attrezzature e temperatura.<br />
Per i primi sette giorni, al fine di aiutare i pulcini ad adattarsi al nuovo<br />
ambiente ed incoraggiarli a bere e mangiare, si raccomanda di fornire 23<br />
ore di luce con un intensità di 30-40 lux.<br />
14
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Tutti gli animali dovranno avere sempre a disposizione una fonte di acqua<br />
fresca e pulita adeguata, con punti d’accesso ad un’altezza appropriata (vedi<br />
Sezione 2, Fornitura di Acqua e Mangime). Nel caso di abbeveratoi a goccia,<br />
ne servono uno ogni 12 animali, mentre per gli abbeveratoi a campana, il<br />
rapporto minimo è di sei abbeveratoi ogni 1.000 pulcini. In aggiunta, si<br />
devono disporre di sei mini-drinker o vassoi supplementari ogni 1.000<br />
pulcini.<br />
Inizialmente, si deve fornire un mangime sbriciolato senza polvere o del mini<br />
pellet su mangiatoie manuali (1 ogni 100 pulcini) e sulla carta, fino a coprire<br />
un'area di alimentazione pari al 25% (come minimo) dell'area di<br />
svezzamento. I pulcini devono essere posati direttamente sulla carta in modo<br />
che trovino subito il mangime. Abbeveratoi e mangiatoie automatici devono<br />
essere sistemati nelle vicinanze della carta.<br />
Quando é inevitabile mischiare pulcini provenienti da gruppi di genitori<br />
diversi, i pulcini devono essere raggruppati in base gruppi di provenienza, ed<br />
ogni gruppo dovrà essere svezzato separatamente. I pulcini da riproduttori<br />
giovani (meno di 30 settimane) hanno bisogno di una temperatura maggiore<br />
(+1°C della temperatura indicata nel profilo) rispetto ai pulcini da riproduttori<br />
più vecchi (più di 50 settimane).<br />
Punti chiave<br />
• Pre-riscaldare il capannone e stabilizzare la temperatura e l'umidità<br />
prima dell'arrivo dei pulcini.<br />
• Scaricare i pulcini e accasarli velocemente.<br />
• Fornire immediatamente mangime e acqua.<br />
• Sistemare l'attrezzatura in modo da permettere ai pulcini di<br />
raggiungere facilmente acqua e mangime.<br />
• Posizionare mangiatoie e abbeveratoi supplementari vicino ai<br />
sistemi principali.<br />
• Lasciare che i pulcini si riposino per una o due ore e abbiano<br />
possibilità di bere e mangiare.<br />
• Controllare mangime, acqua, temperatura e umidità dopo una/due<br />
ore e intervenire se necessario.<br />
Valutazione della Partenza<br />
Quando finalmente i pulcini trovano il mangime per la prima volta, sono<br />
piuttosto affamati e tendono e mangiare fino a riempirsi il gozzo. Si<br />
raccomanda di controllare un campione di pulcini tra le 8 e le 24 ore dopo<br />
il loro arrivo per assicurarsi che tutti abbiano trovato mangime e acqua. A<br />
questo proposito, é necessario prendere campioni di 30-40 pulcini<br />
prelevati da tre o quattro diverse zone del capannone. Si deve tastare<br />
gentilmente il gozzo di ogni pulcino. Un gozzo pieno, soffice e<br />
arrotondato (Figura 3) indica che il pulcino ha trovato acqua e mangime.<br />
Se invece il gozzo è pieno, ma si percepisce ancora la consistenza<br />
originale del mangime, l'animale non ha ancora consumato acqua a<br />
sufficienza. La percentuale ottimale di pulcini con un buon riempimento<br />
del gozzo è del 80% dopo 8 ore dall’arrivo e del 95-100% dopo 24 ore.<br />
15
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Figura 3: Riempimento del Gozzo dopo 24 ore<br />
Il pulcino a sinistra ha un gozzo pieno e arrotondato, mentre quello a<br />
destra ha il gozzo vuoto.<br />
Controllo Ambientale<br />
Introduzione<br />
Il raggiungimento di temperatura e umidità ottimali è essenziale per lo<br />
stato sanitario e lo sviluppo dell'appetito. La temperatura e l'umidità<br />
relativa devono essere controllate in modo frequente e regolare; almeno<br />
due volte al giorno per i primi cinque giorni e una volta al giorno<br />
successivamente. Le sonde ed i sensori per gli impianti automatici devono<br />
essere piazzati all'altezza dei pulcini. Si raccomanda di utilizzare<br />
termometri a mercurio per confermare l'accuratezza dei sensori elettronici<br />
che gestiscono i sistemi automatici.<br />
Durante lo svezzamento è importante ventilare, evitando le correnti d’aria,<br />
ai fini di:<br />
• Mantenere la temperatura e l'umidità relativa ai giusti livelli.<br />
• Consentire un ricambio d'aria sufficiente a prevenire l'accumulo di gas<br />
nocivi quali il monossido di carbonio (proveniente da cappe a gas),<br />
l'anidride carbonica e l'ammoniaca.<br />
Dal primo giorno, è molto utile determinare un livello minimo di<br />
ventilazione, per assicurare che arrivi aria fresca ai pulcini a intervalli<br />
frequenti e regolari (Vedi Sezione 4, Capannone e Ambiente). Si possono<br />
utilizzare degli agitatori per la circolazione interna al fine di mantenere una<br />
buona uniformità della qualità dell'aria e della temperatura all'altezza dei<br />
pulcini.<br />
Dovendo proprio scegliere, il mantenimento delle una serie di alette<br />
colorate temperature di svezzamento è prioritario rispetto alla ventilazione<br />
e al ricambio d'aria. I pulcini giovani sono molto sensibili alle correnti<br />
d’aria, quindi l'effettiva velocità dell'aria al suolo deve essere inferiore a<br />
0,15 metri al secondo o comunque la più bassa possibile.<br />
16
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Punti Chiave<br />
• Monitorare regolarmente la temperatura e l'umidità.<br />
• Ventilare per fornire aria fresca e rimuovere i gas nocivi.<br />
• Evitare le correnti d’aria.<br />
Umidità<br />
L'Umidità Relativa (UR) in incubatoio, alla fine del processo di<br />
incubazione, é piuttosto alta (circa l’80%). Le pulcinaie con riscaldamento<br />
a tutto capannone, specialmente nel caso si utilizzino abbeveratoi a<br />
goccia, possono arrivare a livelli di UR inferiori al 25%. I capannoni dotati<br />
di un'attrezzatura più convenzionale (quali impianti di riscaldamento a<br />
cappe, che producono umidità come sottoprodotto della combustione, e<br />
abbeveratoi a campana, che dispongono di una superficie di acqua<br />
aperta) hanno un’UR molto maggiore, di solito superiore al 50%. Per<br />
minimizzare l’impatto del loro trasferimento dalle incubatrici, nei primi tre<br />
giorni in allevamento, l’umiditá dovrebbe essere del 60-70%.<br />
L'umidità nel capannone deve essere monitorata giornalmente. Se scende<br />
sotto il 50%, l'ambiente diventa secco e polveroso, i pulcini cominciano a<br />
disidratarsi ed aumenta il rischio di avere problemi respiratori. Per evitare<br />
che questo avvenga, con la conseguente diminuzione di performance, è<br />
opportuno prendere provvedimenti.<br />
Se il capannone é dotato di nebulizzatori ad alta pressione per il<br />
raffreddamento ad alta temperatura, si raccomanda di usarli per<br />
aumentare l'umiditá durante lo svezzamento. Alternativamente l'umiditá<br />
può essere aumentata utilizzando un nebulizzatore a spalla per spruzzare<br />
leggermente le pareti.<br />
Man mano che i pulcini crescono, l'umiditá ideale diminuisce. Una umiditá<br />
elevata (maggiore del 70%) dai 18 giorni in poi può causare problemi di<br />
lettiera bagnata. Man mano che il peso vivo dei broiler aumenta, il livello<br />
dell'umiditá può essere controllato attraverso i sistemi di riscaldamento e<br />
ventilazione.<br />
Interazione tra Temperatura e Umidità<br />
Tutti gli animali disperdono calore nell'ambiente attraverso l'evaporazione<br />
di umidità dal tratto respiratorio e attraverso la pelle. Ad alti livelli di UR,<br />
avviene meno dispersione evaporativa e aumenta la temperatura<br />
apparente degli animali. L'effettiva temperatura avvertita dagli animali<br />
dipende dalla temperatura a bulbo secco e dall'UR. A parità di<br />
temperatura a bulbo secco, un’umidità relativa elevata aumenta la<br />
temperatura apparente, mentre un'UR bassa diminuisce la temperatura<br />
apparente. L’obiettivo di temperatura riportato nella Tabella 2 prevede<br />
un'umiditá compresa tra il 60% e il 70%. La parte destra della Tabella 2<br />
elenca le varie temperature a bulbo secco richieste per raggiungere<br />
l’obiettivo di temperatura in situazioni dove l'umiditá non si trovi<br />
nell'intervallo 60-70%.<br />
17
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Tabella 2: Temperature a Bulbo Secco Richieste per Raggiungere<br />
l’Obiettivo di Temperatura Apparente Equivalente al Variare dell'Umidità<br />
Relativa<br />
Età<br />
(giorni)<br />
Obiettivo<br />
Temperatura UR%<br />
Temperatura a bulbo secco a seconda dell’UR<br />
Ideale<br />
°C 40 50 60 70 80<br />
Un Giorno<br />
di Vita 30,0 60-70 36,0 33,2 30,8 29,2 27,0<br />
3 28,0 60-70 33,7 31,2 28,9 27,3 26,0<br />
6 27,0 60-70 32,5 29,9 27,7 26,0 24,0<br />
9 26,0 60-70 31,3 28,6 26,7 25,0 23,0<br />
12 25,0 60-70 30,2 27,8 25,7 24,0 23,0<br />
15 24,0 60-70 29,0 26,8 24,8 23,0 22,0<br />
18 23,0 60-70 27,7 25,5 23,6 21,9 21,0<br />
21 22,0 60-70 26,9 24,7 22,7 21,3 20,0<br />
24 21,0 60-70 25,7 23,5 21,7 20,2 19,0<br />
27 20,0 60-70 24,8 22,7 20,7 19,3 18,0<br />
Fonte: Dott Malcolm Mitchell (Scottish Agricultural College)<br />
La Tabella 2 illustra il rapporto tra l'UR e la temperatura effettiva. Qualora<br />
l'UR fosse fuori dall'intervallo ideale, la temperatura del capannone all'altezza<br />
dei pulcini dovrà essere regolata secondo le indicazioni riportate nella<br />
Tabella 2. Per esempio, se l'UR fosse inferiore al 60%, la temperatura a<br />
bulbo secco dovrebbe essere aumentata. E’ molto importante monitorare il<br />
comportamento dei pulcini ad ogni stadio per verificare che siano sottoposti<br />
ad una temperatura appropriata (vedi Gestione della Temperatura). Se il<br />
comportamento indicasse che i pulcini hanno freddo o caldo, la temperatura<br />
del capannone dovrà essere modificata di conseguenza.<br />
Punti Chiave<br />
• Raggiungere l'obiettivo di peso vivo ai sette giorni di vita gestendo<br />
correttamente l'ambiente durante lo svezzamento.<br />
• Utilizzare il comportamento dei pulcini per determinare se la<br />
temperatura è corretta.<br />
• Utilizzare la temperatura per stimolare l’attività e l’appetito.<br />
• Mantenere l'UR tra il 60% e il 70% per i primi tre giorni e sopra al<br />
50% per il rimanente periodo dello svezzamento.<br />
• Regolare la temperatura se l'UR dovesse essere superiore al 70%<br />
o inferiore al 60%, sempre rispondendo ad eventuali cambiamenti<br />
nel comportamento dei pulcini.<br />
Gestione della Temperatura<br />
Per svezzare i pulcini broiler, si utilizzano due sistemi base di controllo della<br />
temperatura:<br />
• Riscaldamento a cappe. La fonte di calore è locale; quindi, i pulcini<br />
possono allontanarsi verso zone più fredde e in questo modo scegliersi<br />
la temperatura.<br />
• Riscaldamento a tutto capannone. La fonte di calore ha una<br />
superficie maggiore e viene diffusa più ampiamente; quindi, i pulcini<br />
hanno meno libertà di movimento per scegliere una determinata<br />
temperatura. Il termine riscaldamento a tutto capannone si riferisce ai<br />
18
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
casi in cui l'intero capannone o una parte definita di esso è riscaldato<br />
solo da generatori di aria calda. Lo scopo è raggiungere un’unica<br />
temperatura in tutto il capannone o nell'aria.<br />
In entrambi i casi (riscaldamento a cappe o a tutto capannone), l'obiettivo<br />
è stimolare sia l'appetito che l'attività al più presto. E’ molto importante<br />
raggiungere la temperatura ottimale. Nella tabella sottostante sono<br />
riportate le temperature di svezzamento ideali per un'umiditá del 60-70%.<br />
Tabella 3: Temperature di Svezzamento<br />
Età<br />
(giorni)<br />
Temperatura Temperatura per Riscaldamento<br />
per Riscaldamento<br />
a Cappe (°C)<br />
Tutto Capannone Bordo 2 m dal Bordo<br />
(°C)<br />
della Cappa (A) della Cappa (B)<br />
Un Giorno di Vita 30 32 29<br />
3 28 30 27<br />
6 27 28 25<br />
9 26 27 25<br />
12 25 26 25<br />
15 24 25 24<br />
18 23 24 24<br />
21 22 23 23<br />
24 21 22 22<br />
27 20 20 20<br />
Riscaldamento a Cappe<br />
La disposizione dello svezzamento per il riscaldamento a cappe è visibile<br />
nella Figura 4, che rappresenta la tipica situazione con 1.000 pulcini al<br />
primo giorno. I pulcini vengono posati in un quadrato di 5m per 5m (25<br />
m 2 ), con una densità iniziale di 40 pulcini ogni m 2 . Se la densità venisse<br />
successivamente aumentata, il numero di abbeveratoi e mangiatoie e la<br />
potenza del riscaldamento dovranno essere aumentati di conseguenza.<br />
Figura 4: Disposizione dello Svezzamento per Riscaldamento a Cappe<br />
(1.000 pulcini)<br />
Area<br />
di<br />
Svezzamento<br />
Area<br />
di<br />
Svezzamento<br />
2 m 2 m<br />
2 m<br />
5 m<br />
5 m<br />
2 m<br />
LEGENDA<br />
Copertura al 60% di Carta<br />
LEGENDA<br />
Mangiatoie Automatiche a Piatti<br />
Copertura al 60% di Carta<br />
Linea di Abbeveratoio a Goccia<br />
Mangiatoie Automatiche a Piatti<br />
Mini-Drinker<br />
Linea di Abbeveratoio a Goccia<br />
Mini-Drinker<br />
Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 4, la Figura 5 mostra<br />
le variazioni di temperatura attorno alle cappe. Queste sono<br />
19
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
contrassegnate dalla lettera A (bordo della cappa) e dalla lettera B (2 m<br />
dal bordo della cappa). Le rispettive temperature ottimali sono riportate<br />
nella Tabella 3.<br />
Figura 5: Riscaldamento a Cappe – Aree con diverse Temperature<br />
I pulcini non fanno rumore<br />
I pulcini ansimano e tengono basse la testa e le ali<br />
I pulcini si allontanano dalle cappe<br />
I pulcini si ammassano vicino alle cappe<br />
I pulcini fanno rumore, richiamando l'attenzione<br />
20<br />
Area di Svezzamento<br />
2 m 2 m<br />
B A A B<br />
Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Cappe<br />
Temperatura troppo elevata Temperatura corretta<br />
I pulcini sono sparsi uniformemente<br />
Il livello di rumore indica benessere<br />
Temperatura troppo bassa Correnti d’Aria<br />
LEGENDA<br />
A – Bordo della Cappa<br />
B – 2 m dal Bordo della Cappa<br />
Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della corretta<br />
temperatura dell'area di svezzamento. Con il riscaldamento a cappe, la<br />
corretta temperatura è indicata da una situazione in cui i pulcini sono<br />
sparsi uniformemente su tutta l'area di svezzamento, come mostrato nella<br />
Figura 6. Nel diagramma, la cappa è rappresentata dal cerchio azzurro<br />
centrale.<br />
Figura 6: Distribuzione dei Pulcini Sotto le Cappe<br />
Questa distribuzione richiede ricerche<br />
Influenzata dalle correnti d’aria<br />
Distribuzione non uniforme della luce<br />
Rumori esterni
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
La figura sottostante mostra un'immagine di pulcini a loro agio con<br />
riscaldamento a cappe.<br />
Figura 7: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a Cappe<br />
Riscaldamento a tutto capannone<br />
Con il riscaldamento a tutto capannone, non c'è differenza di temperatura<br />
all'interno del locale, ma possono essere necessarie cappe<br />
supplementari. La principale fonte di calore può essere diretta o indiretta<br />
(usando aria calda). La figura sottostante mostra un'immagine della<br />
disposizione dei pulcini con riscaldamento a tutto capannone.<br />
Figura 8: Tipica Disposizione dei Pulcini con un Sistema di Riscaldamento<br />
a Tutto Capannone<br />
LEGENDA<br />
Copertura al 60% di Carta<br />
Mangiatoie Automatiche a Piatti<br />
Linea di Abbeveratoio a Goccia<br />
Mini-Drinker<br />
Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 8, le temperature<br />
ottimali sono elencate nella parte sinistra della Tabella 3.<br />
Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Tutto Capannone<br />
Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della corretta<br />
temperatura. La Figura 9 mostra la distribuzione dei pulcini con<br />
riscaldamento a tutto capannone a diverse temperature. Con il<br />
riscaldamento a tutto capannone, la temperatura corretta è indicata dalla<br />
situazione in cui i pulcini formano gruppi di 20-30, con frequenti movimenti<br />
tra i gruppi e una continua attività attorno a mangiatoie e abbeveratoi.<br />
21
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Figura 9: Tipico Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Tutto<br />
Capannone a Diverse Temperature<br />
Quando si utilizza il riscaldamento a tutto capannone, bisogna prestare<br />
particolare attenzione al monitoraggio e al controllo della temperatura e<br />
dell'umidità del capannone (vedi Interazione tra Temperatura e Umidità).<br />
L'immagine sottostante mostra pulcini a loro agio con riscaldamento a<br />
tutto capannone.<br />
Figura 10: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a Tutto<br />
Capannone<br />
Punti Chiave<br />
• La temperatura è di vitale importanza e deve essere mantenuta<br />
entro i valori indicati<br />
• La temperatura deve essere controllata manualmente all'altezza dei<br />
pulcini<br />
• Osservare frequentemente e accuratamente il comportamento dei<br />
pulcini<br />
22<br />
Troppo Elevata Corretta<br />
Troppo Bassa
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Note<br />
23
MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />
Note<br />
24
Sezione 2:<br />
FORNITURA DI<br />
ACQUA E MANGIME<br />
Obiettivi<br />
Definire un programma alimentare che offra una varietà<br />
di mangimi bilanciati che soddisfino il fabbisogno<br />
nutrizionale dei broiler ad ogni stadio del loro sviluppo<br />
e che ottimizzi l’efficienza e la redditività senza<br />
compromettere la salute degli animali né l’ambiente.<br />
I sistemi di alimentazione ed abbeveraggio utilizzati<br />
e la loro gestione influenzano il consumo di acqua<br />
e mangime e di conseguenza la performance ed<br />
l’efficienza degli animali.<br />
Pagine Contenuti<br />
27 Principi<br />
27 Somministrazione di Sostanze Nutritive<br />
29 Programma Alimentare<br />
30 Forma e Qualità Fisica del Mangime<br />
30 Alimentazione con Frumento Intero<br />
31 Mangime e Stress da Caldo<br />
32 Ambiente<br />
32 Qualità della Lettiera<br />
32 Qualità dell’Acqua<br />
34 Sistemi di Abbeveraggio<br />
38 Sistemi di Alimentazione<br />
FORNITURA DI ACQUA E MANGIME
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Principi<br />
Il mangime è uno dei componenti maggiori del costo totale della<br />
produzione di broiler. Per raggiungere un’ottima performance, la<br />
formulazione del mangime deve offrire il giusto equilibrio di energia,<br />
proteine e amminoacidi, minerali, vitamine e acidi grassi essenziali. La<br />
scelta del programma di alimentazione dipenderà dall'obiettivo<br />
commerciale, che potrà mirare a ottimizzare la redditività degli animali vivi<br />
o ad migliorare la resa delle parti della carcassa.<br />
La pubblicazione <strong>Ross</strong> <strong>Broiler</strong> Nutrition Supplement descrive i livelli<br />
nutrizionali raccomandati e i programmi alimentari, oltre ad offrire ulteriori<br />
informazioni sui seguenti aspetti:<br />
• La scelta del programma alimentare per una serie di situazioni di<br />
produzione e di mercato.<br />
• Livelli ottimali di amminoacidi per la crescita, la conversione, la resa e<br />
la redditività.<br />
Nel Supplemento di Nutrizione <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong>, gli specialisti in nutrizione<br />
potranno trovare informazioni più dettagliate sui seguenti argomenti:<br />
• Alimentazione separata.<br />
• Inclusione di frumento intero nella dieta e quantità consigliata.<br />
• Raccomandazioni nutrizionali per lo stress da caldo.<br />
• Alimentazione e problemi ambientali.<br />
Somministrazione di Sostanze Nutritive<br />
Energia<br />
I broiler necessitano di energia per la crescita dei tessuti, per il<br />
mantenimento e per l'attività. Le fonti di carboidrati, come il mais e il<br />
frumento, e i vari grassi e olii presenti nei mangimi per polli sono le<br />
maggiori fonti di energia. I livelli di energia delle diete sono espressi in<br />
MegaJoule (MJ/kg) o in kilocalorie (kcal/kg) di Energia Metabolizzabile<br />
(EM), giacché essa rappresenta l'energia a disposizione del broiler.<br />
Proteine<br />
Le proteine del mangime, come quelle contenute nei cereali e nei semi di<br />
soia, sono composti complessi che vengono scomposti in amminoacidi<br />
dalla digestione. Questi amminoacidi vengono assorbiti e legati per<br />
formare le proteine del corpo, che sono usate per la costruzione del<br />
tessuto corporeo, come i muscoli, i nervi, la pelle e le piume.<br />
Il livello di proteine grezze nella dieta non dá indicazioni sulla qualità delle<br />
proteine presenti negli ingredienti del mangime. La qualità delle proteine<br />
della dieta dipende dal livello, dal bilanciamento e dalla digeribilità degli<br />
amminoacidi essenziali contenuti nella miscela del mangime.<br />
27
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
I <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> sono particolarmente sensibili ai livelli di amminoacidi<br />
digeribili e, in termini di crescita, di conversione e di redditività,<br />
rispondono bene alle diete correttamente bilanciate, come raccomandato.<br />
Un alto livello di amminoacidi digeribili si è dimostrato essere efficiente<br />
nell’incrementare la redditività, aumentando la performance e la resa dei<br />
broiler. Questo aspetto è particolarmente importante in casi di broiler<br />
allevati per produzione di porzioni o disosso.<br />
Minerali<br />
Per ottenere un’ottima performance dai broiler, è fondamentale dosare e<br />
bilanciare correttamente i minerali principali, come il calcio, il fosforo, il<br />
sodio, il potassio e il cloro.<br />
Calcio e Fosforo: il calcio nella dieta dei broiler ha effetti sulla crescita,<br />
sulla conversione, sullo sviluppo delle ossa, sulla salute degli arti, sulla<br />
funzionalità dei nervi e del sistema immunitario. È fondamentale che il<br />
calcio venga somministrato nei corretti dosaggi e in modo costante. Il<br />
fosforo, come il calcio, è richiesto nella giusta forma e quantità per<br />
ottimizzare la struttura scheletrica e la crescita.<br />
Sodio, Potassio e Cloro: questi minerali sono necessari per le funzioni<br />
metaboliche generali. Carenze di questi minerali possono avere effetti<br />
negativi sull'assunzione di mangime, sulla crescita e sul pH del sangue.<br />
Livelli eccessivi di questi minerali comportano un aumento del consumo<br />
di acqua con una conseguente scarsa qualità della lettiera.<br />
Oligominerali e Vitamine<br />
Gli oligominerali e le vitamine sono necessari per tutte le funzioni<br />
metaboliche. Il corretto dosaggio di oligominerali e vitamine dipende dagli<br />
ingredienti utilizzati per il mangime, dal sistema di lavorazione e da aspetti<br />
locali.<br />
Vista la diversità dei livelli di vitamine contenute nei vari cereali, è<br />
necessario regolare i supplementi vitaminici. Conseguentemente, di solito<br />
vengono proposte raccomandazioni diverse per alcune vitamine, basate<br />
sul tipo di cereali (per esempio frumento oppure mais) utilizzati nelle diete.<br />
Enzimi<br />
Gli enzimi vengono ormai regolarmente utilizzati nei mangimi per pollame<br />
per migliorare la digeribilità di altri ingredienti. Di solito, si utilizzano enzimi<br />
che agiscono sui carboidrati, sulle proteine e sui minerali di origine<br />
vegetale.<br />
Punti Chiave<br />
• Usare i livelli raccomandati di amminoacidi digeribili per una resa<br />
ottimale dei broiler.<br />
• Assicurarsi che vengano utilizzate fonti proteiche di alta qualità.<br />
• Dosare equilibratamente i principali minerali.<br />
• I supplementi di vitamine e minerali dipendono dagli ingredienti del<br />
mangime, dal sistema di lavorazione e da variabili locali.<br />
28
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Programma Alimentare<br />
I Periodo - Starter<br />
L'obiettivo del periodo di svezzamento (da 0 a 10 giorni di vita) è<br />
sviluppare un buon appetito e ottimizzare la crescita iniziale per<br />
raggiungere l'obiettivo <strong>Ross</strong> riferito al peso corporeo a sette giorni. Si<br />
raccomanda di utilizzare un mangime starter per i primi 10 giorni. I<br />
mangimi starter rappresentano una piccola parte del costo totale del<br />
mangime e la scelta della loro formulazione deve essere basata<br />
principalmente su aspetti come la performance e la redditività piuttosto<br />
che meramente sul costo che rappresenta. L’ottimizzazione della<br />
performance ha ampliamente dimostrato i vantaggi di migliorare il<br />
consumo di sostanze nutritive durante la crescita iniziale dei broiler. La<br />
somministrazione delle sostanze nutritive raccomandate assicurerà una<br />
crescita ottimale durante questo periodo critico nella vita dei broiler.<br />
II Periodo - Crescita<br />
Generalmente, i mangimi per la crescita vengono forniti ai broiler per i 14-<br />
16 giorni successivi al mangime starter. La transizione tra i due tipi di<br />
mangime implica un cambio nella consistenza del mangime da<br />
sbriciolato/mini-pellet a pellet. In base alla dimensione dei pellet, potrebbe<br />
essere necessario produrre la prima camionata del II Periodo sotto forma<br />
di sbriciolato o mini-pellet.<br />
Anche durante questo periodo, la crescita del broiler è dinamica e necessita,<br />
quindi, di essere sostenuta da un adeguato consumo di sostanze nutritive.<br />
Per ottenere livelli ottimi di assunzione di mangime, crescita e conversione,<br />
è fondamentale che la dieta somministri un’adeguata densità nutritiva, in<br />
particolare per quanto riguarda l’energia e gli amminoacidi.<br />
III Periodo - Finissaggio<br />
Il mangime di finissaggio per broiler costituisce la parte più significativa<br />
del costo totale dell’alimentazione. È quindi importante scegliere mangimi<br />
che ottimizzino il ritorno finanziario del prodotto.<br />
I mangimi di finissaggio devono essere usati a partire dai 25 giorni di età<br />
fino alla macellazione. Gli animali macellati dopo i 42-43 giorni potrebbero<br />
aver bisogno di un diverso tipo di mangime di finissaggio a partire dal<br />
giorno 42.<br />
L'utilizzo di uno o più mangimi di finissaggio dipende dai seguenti fattori:<br />
• Peso desiderato alla macellazione.<br />
• Durata del periodo di produzione.<br />
• Struttura del programma alimentare.<br />
Eventuali periodi di sospensione da farmaci impongono l'utilizzo di un<br />
ulteriore periodo di finissaggio (IV Periodo) prima della macellazione e per<br />
una durata sufficiente ad eliminare il rischio di trovare residui di prodotti<br />
farmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi di sospensione<br />
prescritti per i diversi medicinali, come specificato nelle scheda tecnica di<br />
ogni prodotto. Non è consigliato effettuare riduzioni estreme delle<br />
sostanze nutritive durante il periodo di sospensione.<br />
29
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Punti Chiave<br />
• Si raccomanda di fornire un mangime starter per dieci giorni. Le<br />
scelta della formulazione deve essere basate sulla performance e<br />
sulla redditività.<br />
• Il 2 periodo deve assicurare che l’assunzione di sostanze nutritive<br />
sostenga la crescita dinamica che caratterizza questo periodo.<br />
• La formulazione del mangime di finissaggio deve ottimizzare il<br />
ritorno finanziario e deve essere regolata in base all'età<br />
dell'animale. Non si raccomanda la rimozione estrema di sostanze<br />
nutritive.<br />
Forma e Qualità Fisica del Mangime<br />
Di norma, la crescita dei broiler e la conversione migliorano se il mangime<br />
starter è sotto forma di sbriciolato o di mini-pellet e i mangimi per la<br />
crescita e di finissaggio sono sotto forma di pellet (Tabella 4). A seconda<br />
della dimensione dei pellet utilizzati, potrebbe essere necessario che il<br />
primo carico di mangime per la crescita sia sbriciolato o in mini-pellet.<br />
Mangimi sbriciolati e pellet di bassa qualità diminuiranno il consumo di<br />
mangime e la performance. In allevamento, fare attenzione a non rompere<br />
gli sbriciolati e i pellet durante la manipolazione.<br />
Tabella 4: Forma del Mangime per Età dei <strong>Broiler</strong><br />
Età Forma e Misura del Mangime<br />
0-10 giorni Sbriciolato setacciato o mini-pellet<br />
11-24 giorni Pellet di 2-3,5 mm di diametro<br />
o farina macinata grezza<br />
Dai 25 giorni fino Pellet di 3,5 mm di diametro o farina macinata<br />
alla macellazione grezza<br />
Si raccomanda l’uso di mangimi sbriciolati o pellet di buona qualità<br />
piuttosto che mangimi in farina; tuttavia, in caso si utilizzino questi ultimi,<br />
la granulometria deve essere abbastanza grande e uniforme. Per ridurre la<br />
polverosità e aumentare l'omogeneità dei componenti del mangime, si<br />
può aggiungere del grasso nella formulazione.<br />
Punti Chiave<br />
• Una scarsa qualità fisica del mangime avrà un'influenza negativa<br />
sulla performance dei broiler.<br />
• Utilizzare mangimi sbriciolati e pellet di alta qualità per una<br />
performance ottimale.<br />
• Nel caso di mangime in farina, verificare l'uniformità della<br />
granulometria e che il livello di polveri (
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
La quantità di frumento inclusa nel mangime deve essere molto controllata,<br />
giacché potrebbe sbilanciare l’apporto di sostanze nutritive e di energia. Di<br />
conseguenza, la performance degli animali in allevamento potrebbe essere<br />
compromessa a causa di questo sbilanciamento. La tabella sottostante<br />
riporta le quantità di frumento consigliate:<br />
Tabella 5: Quantità Consigliata di Frumento da Includere nel Mangime per<br />
<strong>Broiler</strong><br />
Mangime Quantità di Frumento<br />
Starter Zero<br />
Crescita Aumento graduale fino al 10% +<br />
Finissaggio Aumento graduale fino al 15% +<br />
+<br />
Si possono utilizzare anche percentuali maggiori in combinazione con mangimi compound o balancer ad alta<br />
concentrazione.<br />
Il frumento intero dovrà essere rimosso dal mangime due giorni prima del<br />
carico, per evitare problemi di contaminazione durante l’eviscerazione al<br />
macello.<br />
Punto Chiave<br />
• Diluire il mangime con frumento intero potrebbe ridurre la performance,<br />
qualora la miscela del mangime non sia regolata correttamente.<br />
Mangime e Stress da Caldo<br />
Livelli corretti di sostanze nutritive e il loro equilibrio, insieme all'utilizzo di<br />
ingredienti ad alta digeribilità, aiutano a minimizzare l'effetto dello stress<br />
da caldo.<br />
I mangimi sbriciolati e i pellet di alta qualità riducono l’energia usata per<br />
mangiare e quindi la quantità di calore generata da questa attività. Un<br />
mangime dalla forma ottimale sarà anche meglio accettato e aiuterà il<br />
consumo supplementare di mangime nei periodi più freschi della giornata.<br />
Aumentare la quantità di energia apportata dal mangime attraverso i<br />
grassi (piuttosto che carboidrati) durante i periodi caldi si è dimostrato<br />
essere di aiuto in alcune situazioni, giacché in questo modo si riduce<br />
l'incremento di calore dalla dieta.<br />
Durante lo stress da caldo, la sostanza nutritiva più importante è l’acqua<br />
fresca a bassa salinità.<br />
L'uso strategico di vitamine ed elettroliti, attraverso il mangime o l'acqua,<br />
aiuterà l'animale a superare gli stress ambientali.<br />
Punto Chiave<br />
• Fornire i corretti livelli di sostanze nutritive e utilizzare ingredienti più<br />
digeribili aiutano a minimizzare gli effetti dello stress da caldo<br />
• Una forma fisica del mangime ottimale minimizzerà lo stress da<br />
caldo e aiuterà il consumo supplementare di mangime nei periodi<br />
piú freschi della giornata<br />
• Fornire acqua fresca a bassa salinità.<br />
• Assicurarsi che il mangime sia a disposizione degli animali durante<br />
il periodo piú fresco della giornata<br />
31
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Ambiente<br />
Le emissioni di azoto e ammoniaca possono essere ridotte minimizzando<br />
il livello delle proteine crude in eccesso nel mangime. A questo proposito,<br />
le diete devono essere formulate secondo i livelli raccomandati di<br />
amminoacidi essenziali digeribili, piuttosto che tentando di minimizzare il<br />
livello di proteine crude. Il tasso delle emissioni di fosforo può essere<br />
ridotto con enzimi di fitasi e una formulazione di mangime che meglio<br />
rispecchi le esigenze degli animali.<br />
Punti Chiave<br />
• Le formulazioni di mangimi con livelli bilanciati di amminoacidi<br />
essenziali digeribili ridurranno al minimo le emissioni di azoto.<br />
• Le emissioni di fosforo possono essere minimizzate attraverso un<br />
mangime che meglio rispecchi le esigenze degli animali.<br />
Qualità della Lettiera<br />
La qualità della lettiera influenza direttamente lo stato di salute degli<br />
animali. Abbassare il livello di umidità della lettiera diminuisce la quantità<br />
di ammoniaca nell'aria, che aiuta a ridurre lo stress respiratorio. Inoltre,<br />
l’incidenza di dermatite plantare si riduce quando la lettiera è di buona<br />
qualità.<br />
Ammesso che si seguano norme adeguate per quanto riguarda la<br />
gestione, lo stato sanitario e l’ambiente, le seguenti strategie nutrizionali<br />
aiuteranno a mantenere alta la qualità della lettiera:<br />
• Evitare livelli eccessivi di proteine nelle diete.<br />
• Evitare alti livelli di sale/sodio, dato che questo fa aumentare il<br />
consumo di acqua e quindi anche il rischio di umidità nella lettiera.<br />
• Evitare ingredienti a bassa digeribilità o ad alta fibrosità<br />
• Fornire grassi/oli di buona qualità, dato che questo aiuta ad evitare<br />
disordini intestinali che portano ad una lettiera bagnata.<br />
Qualità dell'Acqua<br />
L'acqua è un ingrediente essenziale per la vita. Ogni riduzione nel<br />
consumo di acqua o aumento della perdita di acqua avrà un effetto<br />
significativo sulla performance finale del pulcino. Informazioni più<br />
dettagliate si possono trovare nella pubblicazione <strong>Ross</strong> Tech 08/47 –<br />
Qualità dell'Acqua.<br />
L'acqua fornita ai broiler non deve contenere una quantità eccessiva di<br />
minerali né essere contaminata da batteri. L'acqua potabile per uso<br />
umano va benissimo per i broiler mentre l'acqua proveniente da pozzi, da<br />
riserve d'acqua aperte o da acquedotti pubblici può causare problemi, se<br />
di bassa qualità.<br />
E’ importante testare la fonte d'acqua per controllare il livello dei sali di<br />
calcio (durezza dell'acqua), della salinità e dei nitrati.<br />
32
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Dopo la pulizia del capannone e prima dell'arrivo dei pulcini, è importante<br />
controllare la contaminazione batterica dell’acqua prelevando campioni<br />
alla fonte, dal serbatoio e dagli abbeveratoi.<br />
La tabella sottostante mostra la concentrazione massima accettabile di<br />
minerali e materia organica nell'acqua.<br />
Tabella 6: Concentrazioni Massime Accettabili di Minerali e Materia<br />
Organica nell'Acqua<br />
Materia<br />
Concentrazione<br />
Accettabile<br />
(ppm o mg/litro)<br />
Commenti<br />
Residuo Secco 0-1.000 Livelli maggiori sono causa<br />
(TDS) di feci liquide e riducono<br />
la performance<br />
Coliformi Fecali 0 Livelli maggiori indicano che<br />
l'acqua è contaminata<br />
Cloro 250 Se il sodio è maggiore di 50,<br />
le concentrazioni accettabili<br />
di cloro sono molto minori<br />
(meno di 20)<br />
Sodio 50<br />
Sali di Calcio (durezza) 70<br />
pH 6,5-8,5 L'acqua acida corrode<br />
l'attrezzatura e altera i risultati<br />
degli interventi sanitari<br />
Nitrati tracce<br />
Solfati 200-250 Massimo livello<br />
desiderabile. Livelli maggiori<br />
aumentano le feci liquide<br />
Potassio 300<br />
Magnesio 50-125 Livelli maggiori potenziano<br />
l'influenza dei solfati<br />
Ferro 0,30<br />
Piombo 0,05<br />
Zinco 5,00<br />
Manganese 0,05<br />
Rame 0,05<br />
Difficilmente l'acqua proveniente dalla rete pubblica supera i livelli<br />
presentati nella Tabella 6.<br />
L'acqua proveniente da pozzi, tuttavia, potrebbe avere livelli eccessivi di<br />
nitrati e un'alta carica batterica. Qualora la carica batterica fosse elevata,<br />
è fondamentale stabilire la causa e correggere il problema. La<br />
contaminazione batterica può spesso ridurre la performance in<br />
allevamento e al macello.<br />
Spesso, un’acqua pulita fino al punto d'ingresso al capannone viene poi<br />
contaminata da batteri presenti all'interno (Figura 11). Una clorazione di<br />
3-5 mg/litro a livello degli abbeveratoi ridurrà la carica batterica,<br />
specialmente laddove si utilizzino sistemi di abbeveraggio con superfici<br />
aperte d'acqua. Anche l'irradiamento di luce UltraVioletta (UV) è efficace<br />
nel controllare la contaminazione batterica.<br />
33
Carica Batterica<br />
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Un’elevata quantità di ferro e di sali di calcio può bloccare le valvole e i<br />
tubi degli abbeveratoi. I sedimenti possono bloccare anche i tubi<br />
dell'acqua e, laddove questo sia un problema, si consiglia di filtrare<br />
l'acqua con un filtro di 40-50 micron.<br />
Figura 11: Aumento della Carica Batterica in Abbeveratoi con Acqua<br />
Esposta all'Aria del Capannone<br />
40,000<br />
35,000<br />
30,000<br />
25,000<br />
20,000<br />
15,000<br />
10,000<br />
5,000<br />
0<br />
Punti Chiave<br />
• Fornire libero accesso ad acqua fresca, pulita e di buona qualità.<br />
• Controllare regolarmente la fonte d'acqua in cerca di eventuali<br />
agenti contaminanti batteriologici e minerali e compiere ogni azione<br />
correttiva necessaria.<br />
Sistemi di Abbeveratoi<br />
I broiler devono disporre di acqua 24 ore al giorno. Una fonte d'acqua<br />
inadeguata, nella portata o nel numero di punti di abbeveraggio,<br />
comporterà una riduzione del tasso di accrescimento. Per assicurarsi che<br />
gli animali ricevano acqua a sufficienza, si deve monitorare giornalmente<br />
il rapporto tra acqua e mangime consumato.<br />
La registrazione del consumo di acqua può essere utilizzato per<br />
monitorare sia i guasti agli impianti di acqua e mangime che lo stato di<br />
salute degli animali e per valutare la performance.<br />
A 21°C, gli animali consumano acqua a sufficienza quando il rapporto<br />
volume d'acqua (litri) / peso del mangime (kg) rimane prossimo a:<br />
• 1,8:1 per abbeveratoi a campana,<br />
• 1,6:1 per abbeveratoi a goccia senza tazzina,<br />
• 1,7:1 per abbeveratoi a goccia con tazzina.<br />
Il fabbisogno d'acqua varierà a seconda del consumo di mangime.<br />
Gli animali bevono più acqua se la temperatura si alza. Il fabbisogno di<br />
acqua aumenta approssimativamente del 6,5% per ogni grado sopra i<br />
21°C. Nelle aree tropicali, la persistente alta temperatura raddoppierà il<br />
consumo giornaliero di acqua.<br />
34<br />
0 0 0<br />
0 0 0<br />
40,000<br />
15,000<br />
10,000<br />
Dopo la Pulizia Finale Un Giorno di Vita 5 Giorni di Vita<br />
LEGENDA<br />
Conta Totale<br />
S.aureous<br />
E.coli
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Se l'acqua è troppo calda o troppo fredda, il consumo diminuirà. In<br />
ambienti caldi, è utile svuotare le linee di abbeveratoi a intervalli regolari,<br />
per assicurarsi che l'acqua sia il più fresca possibile.<br />
L’allevamento dovrà essere dotato di un appropriato deposito d'acqua, in<br />
caso di interruzione della fornitura pubblica. Idealmente, il deposito<br />
dovrebbe avere un volume sufficiente per fornire 24 ore di acqua al<br />
massimo consumo.<br />
E’ importante misurare il consumo di acqua giornaliero attraverso<br />
contatori. La Tabella 7 riporta i valori normali di consumo a 21°C. Una<br />
riduzione del consumo è un indicatore di potenziali problemi di salute e di<br />
produzione.<br />
I contatori dell'acqua devono rispondere al flusso e alla pressione. Ogni<br />
capannone deve avere almeno un contatore come, ma è preferibile<br />
installarne un numero maggiore per poter dividere il capannone in zone.<br />
Tabella 7: Valori Normali di Consumo Giornaliero di Acqua a 21°C in Litri,<br />
ogni 1.000 Animali<br />
Età Abbeveratoi a Goccia<br />
degli senza tazzine<br />
animali<br />
(giorni)<br />
M = Maschi, F = Femmine<br />
Abbeveratoi a Goccia<br />
Abbeveratoi a Goccia<br />
con tazzine<br />
Abbeveratoi a<br />
Campana<br />
M F MISTI M F MISTI M F MISTI<br />
7 62 58 61 66 61 65 70 65 68<br />
14 112 101 106 119 107 112 126 113 119<br />
21 181 162 171 192 172 182 203 182 193<br />
28 251 224 237 267 238 252 283 252 266<br />
35 309 278 293 328 296 311 347 313 329<br />
42 350 320 336 372 340 357 394 360 378<br />
49 376 349 363 400 371 386 423 392 409<br />
56 386 365 374 410 388 398 434 410 421<br />
Deve esserci un abbeveratoio a goccia ogni 12 animali. Per i primi tre o<br />
quattro giorni, si devono fornire abbeveratoi aggiuntivi (sei ogni 1.000<br />
pulcini).<br />
Il numero effettivo di animali per abbeveratoio a goccia dipenderà dal<br />
flusso, dall'età di fine ciclo, dal clima e dal modello. Le linee di abbeveratoi<br />
devono essere gestite giornalmente durante il ciclo per ottenere una<br />
performance ottimale.<br />
Una alta pressione nelle linee di abbeveratoi può provocare spreco di<br />
acqua e una lettiera bagnata. Bassa pressione nelle linee può causare una<br />
riduzione del consumo di acqua e, quindi, una riduzione del consumo di<br />
mangime.<br />
L'altezza degli abbeveratoi deve essere bassa all'inizio del ciclo e<br />
aumentata al crescere degli animali. Abbeveratoi troppo alti possono<br />
ridurre il consumo di acqua, mentre abbeveratoi troppo bassi possono<br />
causare una lettiera bagnata.<br />
35
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
All’inizio dello svezzamento, gli abbeveratoi a goccia devono essere<br />
disposti all’altezza dei pulcini. Al bere, la schiena del pulcino deve formare<br />
un angolo di 35-45° con il suolo. Gli abbeveratoi devono essere alzati al<br />
crescere degli animali affinché la schiena formi un angolo di 75-85° con il<br />
suolo e l'animale si debba stendere leggermente per raggiungere l'acqua<br />
(Figura 12).<br />
Figura 12: Regolazione dell'Altezza degli Abbeveratoi a Goccia<br />
Figura 13: Esempio di Abbeveratoio a Goccia<br />
[<br />
Abbeveratoi a Campana<br />
Al primo giorno di vita, ci devono essere, come minimo, sei abbeveratoi a<br />
campana (40 cm di diametro) ogni 1.000 pulcini. Deve anche essere<br />
disponibile una fonte supplementare di acqua nella forma di sei minidrinkers<br />
o vassoi di plastica ogni 1.000 pulcini.<br />
Al crescere dei broiler e all'aumentare dell'area utilizzata del capannone,<br />
si deve fornire un minimo di otto abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni<br />
1.000 pulcini. Questi devono essere disposti uniformemente all'interno del<br />
capannone in modo che nessun broiler rimanga a più di due metri<br />
dall'acqua. Approssimativamente, fino ai 7-10 giorni, l’acqua deve arrivare<br />
a 0,6 cm del bordo dell'abbeveratoio. Dopo i dieci giorni, ci devono essere<br />
0,6 cm di acqua sul fondo dell'abbeveratoio.<br />
36<br />
35°-45°<br />
75°-85°
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
E’ importante rimuovere gradualmente i mini-drinker e i vassoi<br />
supplementari utilizzati il primo giorno. Dopo 3-4 giorni tutti i pulcini<br />
devono bere dagli abbeveratoi automatici.<br />
La tabella sottostante riporta le quantità minime di abbeveratoi ogni 1.000<br />
pulcini dopo lo svezzamento.<br />
Tabella 8: Quantità Minima di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali Dopo lo<br />
Svezzamento<br />
Tipo di Quantità di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali<br />
Abbeveratoio Dopo lo Svezzamento<br />
Abbeveratoi 8 abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni 1.000 animali<br />
a Campana<br />
Abbeveratoi 83 abbeveratoi ogni 1.000 animali<br />
a Goccia (12 animali per abbeveratoio oppure in caso di<br />
broiler >3 kg, 9-10 animali per abbeveratoio)<br />
L'altezza degli abbeveratoi dovrebbe essere controllata giornalmente e<br />
regolata in modo che la base di ogni abbeveratoio sia a livello con la<br />
schiena dei broiler dal 18esimo giorno in poi (vedi figura sottostante).<br />
Figura 14: Altezza dell'Abbeveratoio a Campana<br />
Punti Chiave<br />
• Gli animali devono avere a disposizione acqua potabile 24 ore al<br />
giorno.<br />
• Aggiungere abbeveratoi supplementari per i primi quattro giorni di<br />
vita.<br />
• Monitorare giornalmente il rapporto mangime/acqua per verificare<br />
che gli animali bevano a sufficienza.<br />
• Ad alte temperature, il consumo di acqua aumenterà.<br />
• Nei perioodi piú caldi, svuotare le linee di abbeveratoi per avere<br />
l'acqua più fresca possibile.<br />
• Regolare l'altezza degli abbeveratoi giornalmente.<br />
• Fornire un adeguato spazio abbeveratoio e assicurarsi che gli<br />
abbeveratoi siano accessibili a tutti gli animali.<br />
37
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Sistemi di Alimentazione<br />
Per i primi dieci giorni di vita, il mangime deve essere sbriciolato<br />
setacciato o mini pellet. Questo deve essere disposto su vassoi piani o<br />
sulla carta affinché tutti i pulcini possano raggiungerlo facilmente. Almeno<br />
il 25% del suolo deve essere coperto di carta.<br />
Il passaggio al sistema di alimentazione automatico deve essere graduale<br />
per i primi due-tre giorni fino a quando i pulcini saranno tutti incuriositi dal<br />
nuovo sistema. Laddove si modifichi lo schema e la durata del periodo di<br />
luce per stimolare la crescita, si dovrà prestare particolare attenzione allo<br />
spazio per l'alimentazione a causa della maggiore competizione.<br />
Il tipo di mangime da fornire agli animali dipenderà dal loro peso vivo, dall'età<br />
a fine ciclo, dal clima e anche dal tipo di capannone e dell’attrezzatura.<br />
Se lo spazio di alimentazione è insufficiente, la crescita e l’uniformità<br />
diminuiranno. Il numero di animali per impianto di alimentazione dipenderà<br />
in definitiva dal peso vivo alla macellazione e dalla struttura dell’impianto.<br />
Di seguito si elencano i principali sistemi automatizzati di alimentazione<br />
per broiler:<br />
• Mangiatoie a piatti: 45-80 animali per piatto (il valore minore si riferisce<br />
ad animali grandi).<br />
• Mangiatoie a catena: 2,5 cm per animale (40 animali per metro di<br />
catena).<br />
• Mangiatoie a tubo: 38 cm di diametro (70 animali per tubo).<br />
E’ importante regolare gli impianti per evitare che strabocchino e per<br />
consentire il facile accesso agli animali. La base delle mangiatoie o dei<br />
piatti deve essere a livello con la schiena degli animali (Figura 15).<br />
L'altezza delle mangiatoie a piatti e a tubo deve essere regolata<br />
individualmente. L'altezza delle mangiatoie a catena può essere regolata<br />
attraverso un argano.<br />
Figura 15: Altezza delle Mangiatoie<br />
Se le mangiatoie non sono regolate correttamente, il mangime cadrà per<br />
terra. In questo caso, le stime di conversione saranno imprecise e il<br />
mangime versato, se mangiato, rappresenterà un rischio di<br />
contaminazione batterica.<br />
38
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
A prescindere dal tipo di mangiatoia, di norma gli animali dovranno<br />
consumare tutto il mangime disponibile nella catena o nei piatti una volta<br />
al giorno, svuotando le mangiatoie. Questo ridurrà lo spreco di mangime<br />
e aumenterà la sua efficienza.<br />
Le mangiatoie a catena consentono di regolare l’altezza del mangime<br />
facilmente, dato che basta regolarne l’altezza generale. Un'attenta<br />
manutenzione di questo tipo di mangiatoia minimizzerà l'incidenza delle<br />
lesioni agli arti.<br />
Nel caso di impianti a piatti e a tubo, la regolazione deve essere effettuata<br />
su ogni singola mangiatoia.<br />
Questi due tipi di impianto, se riempiti automaticamente, offrono il<br />
vantaggio di caricare tutte le mangiatoie contemporaneamente, rendendo<br />
il mangime disponibile agli animali in modo immediato. Infatti, con l’utilizzo<br />
di mangiatoie a catena, la distribuzione del mangime è più lenta e il<br />
mangime non è immediatamente disponibile a tutti gli animali.<br />
Se la distribuzione di mangime non è uniforme, la performance potrà<br />
diminuire e potranno aumentare le lesioni da graffi a causa della<br />
competizione alle mangiatoie.<br />
Punti Chiave<br />
• Integrare il sistema di alimentazione automatico con carta e/o piatti<br />
per i primi tre giorni.<br />
• Fornire sufficienti mangiatoie per il numero di animali nel<br />
capannone.<br />
• Aumentare lo spazio di alimentazione per animale se lo schema e la<br />
durata del periodo di luce vengono modificati, a causa dell’aumento<br />
della competizione.<br />
• Regolare l'altezza delle mangiatoie giornalmente in modo che la<br />
schiena degli animali sia a livello con la base della mangiatoia.<br />
39
MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />
Note<br />
40
Sezione 3:<br />
STATO SANITARIO<br />
E BIOSICUREZZA<br />
Obiettivo<br />
Ottimizzare la performance dei gruppi riducendo<br />
o prevenendo le possibilità di contrarre malattie e<br />
infezioni di interesse sanitario pubblico attraverso norme<br />
efficienti di gestione, biosicurezza e benessere.<br />
Pagine Contenuti<br />
43 Principi<br />
43 Biosicurezza<br />
45 Vaccinazione<br />
46 Indagine su Malattie<br />
50 Diagnosi di Malattie<br />
STATO SANITARIO E BIOSICUREZZA
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Principi<br />
Lo stato sanitario degli animali è di vitale importanza nella produzione di<br />
broiler. Uno scarso stato sanitario dei pulcini inciderà negativamente su<br />
tutti gli aspetti della produzione e della gestione, incluso sul tasso di<br />
accrescimento, la conversione, gli scarti, la vitalità e la macellazione.<br />
Il gruppo iniziale sarà composto da pulcini di un giorno di vita di buona<br />
qualità e in ottimo stato sanitario. Il numero di gruppi di origine deve<br />
essere limitato al minimo possibile e avere uno stato sanitario simile.<br />
L’ideale è che ci sia solo un gruppo di origine per capannone.<br />
Di seguito si elencano le fasi dei programmi di controllo malattie da<br />
implementare in ogni allevamento:<br />
• Prevenzione.<br />
• Identificazione precoce.<br />
• Cura della malattia identificata.<br />
Il monitoraggio regolare dei parametri di produzione è essenziale per<br />
garantire l’identificazione precoce delle malattie ed assicurare un<br />
intervento mirato. In questo modo si eviterà che la malattia si diffonda ai<br />
gruppi vicini e successivi.<br />
I parametri di produzione, come il numero di animali morti all’arrivo<br />
(D.O.A.), il peso a sette giorni, la mortalità giornaliera e settimanale, il<br />
consumo di acqua, l’incremento di peso giornaliero, la conversione e gli<br />
scarti al macello, devono essere esaminati attentamente e confrontati con<br />
gli obiettivi aziendali. Qualora questo monitoraggio dimostri che gli<br />
obiettivi prefissati non siano stati raggiunti, il personale veterinario<br />
qualificato dovrà condurre un’indagine.<br />
La biosicurezza e la vaccinazione sono entrambi essenziali per assicurare<br />
una gestione sanitaria adeguata. Da una parte, la biosicurezza consente<br />
di prevenire l’introduzione di malattie; dall’altra parte, un appropriato<br />
programma di vaccinazione fa fronte a malattie endemiche.<br />
Biosicurezza<br />
Un solido programma di biosicurezza è critico per mantenere lo stato di<br />
salute del gruppo. La comprensione e la messa in atto delle norme<br />
stabilite devono essere compito di tutto il personale. A questo proposito<br />
diventa essenziale offrire una regolare formazione sull’argomento.<br />
La biosicurezza previene l’esposizione dei gruppi ad organismi infettivi. I<br />
programmi di biosicurezza devono tenere conto di tre aspetti<br />
fondamentali:<br />
• Luogo: Gli allevamenti devono essere isolati da altro pollame o<br />
bestiame. Idealmente ogni capannone dovrebbe ospitare animali della<br />
stessa età per limitare il riciclo di agenti patogeni e ceppi di vaccini vivi.<br />
• Struttura dell’allevamento: E’ necessario che ci sia una recinzione<br />
per impedire accessi non autorizzati. La struttura dei capannoni deve<br />
essere tale da minimizzare l’andirivieni, facilitare la pulizia e la<br />
disinfezione e impedire l’acceso ad uccelli e roditori.<br />
43
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
• Procedure operative: Per prevenire l’introduzione e la diffusione di<br />
malattie, ci devono essere procedure che controllino gli spostamenti di<br />
persone, mangime, attrezzature ed animali. Qualora ci fosse un<br />
cambiamento nello stato di salute, potrà essere necessario modificare<br />
le procedure di routine.<br />
La figura sottostante mostra molte delle potenziali vie di esposizione a<br />
malattie.<br />
Figura 16: Esposizione a Malattie.<br />
Pulcini<br />
Mangime<br />
Capannone<br />
Roditori<br />
Acqua<br />
Uccelli<br />
selvatici<br />
Punti Chiave<br />
• Limitare l’acceso di visitatori.<br />
• Definire i requisiti per ogni visitatore che includano un protocollo per<br />
la valutazione dei rischi relativi a quella persona che dovrà essere<br />
completato prima del suo ingresso.<br />
• Stipulare protocolli di ingresso in allevamento che includano il<br />
cambio di abbigliamento e calzature sia per il personale che per i<br />
visitatori.<br />
• Fornire un cambio di calzature o di calzari all’ingresso di ogni<br />
capannone.<br />
• Pulire e disinfettare tutta l’attrezzatura prima del suo ingresso in<br />
allevamento.<br />
• Pulire ogni veicolo prima del suo ingresso in allevamento.<br />
• Definire ed implementare procedure chiare per la pulizia e la<br />
disinfezione dei capannoni.<br />
• Definire ed implementare procedure chiare per la gestione e lo<br />
smaltimento della lettiera.<br />
• Ridurre il riciclo di agenti patogeni lasciando un periodo di fermo<br />
sufficiente per la pulizia dei capannoni.<br />
• Definire ed implementare procedure chiare per l’igiene, il trasporto<br />
e la consegna di mangime.<br />
• Definire ed implementare procedure chiare per la sanificazione e la<br />
gestione dell’acqua.<br />
• Stabilire un programma integrato per il controllo degli insetti.<br />
• Stabilire procedure per lo smaltimento di animali morti.<br />
44<br />
Altro pollame, bestiame,<br />
animali domestici<br />
Persone<br />
Lettiera<br />
Insetti<br />
Incubatoio<br />
Attrezzi e veicoli
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Vaccinazione<br />
La tabella sottostante elenca alcuni fattori importanti per una buona<br />
vaccinazione dei broiler.<br />
Tabella 9: Fattori per un Programma di Vaccinazione Efficace<br />
Programma di vaccinazione Somministrazione dei vaccini Efficacia dei vaccini<br />
I programmi devono essere<br />
basati su raccomandazioni<br />
veterinarie che tengano conto<br />
di problematiche locali e<br />
regionali e seguano indagini<br />
sanitarie e analisi di laboratorio.<br />
Vaccini singoli o combinati<br />
dovranno essere scelti<br />
attentamente in base all’età e<br />
allo stato sanitario dei gruppi.<br />
Il programma di vaccinazione<br />
scelto dovrà garantire lo<br />
sviluppo di buone difese<br />
immunitarie, minimizzando i<br />
potenziali effetti collaterali.<br />
I programmi vaccinali dei<br />
riproduttori devono fornire un<br />
livello sufficiente e uniforme di<br />
anticorpi materni per<br />
proteggere i pulcini contro<br />
diverse malattie virali durante le<br />
prime settimane di vita.<br />
Gli anticorpi materni possono<br />
interferire con la risposta del<br />
pulcino a certi ceppi vaccinali. Il<br />
livello di anticorpi materni nei<br />
broiler diminuisce man mano<br />
che il gruppo di origine<br />
invecchia.<br />
Seguire le indicazioni del<br />
produttore per quanto riguarda<br />
la manipolazione e la metodica<br />
di somministrazione.<br />
Fornire formazione adeguata<br />
sulla manipolazione e<br />
somministrazione dei vaccini al<br />
personale incaricato.<br />
Tenere registri di vaccinazione.<br />
Qualora i vaccini siano<br />
somministrati in acqua clorata,<br />
aggiungere uno stabilizzatore<br />
(come latte scremato in polvere<br />
o liquido) prima del vaccino per<br />
neutralizzare l’effetto del cloro,<br />
dato che questo può ridurre o<br />
annullare l’effetto del vaccino.<br />
Consultare un veterinario prima<br />
di vaccinare animali ammalati o<br />
stressati.<br />
Una buona pulizia finale e<br />
la posa di una nuova lettiera<br />
riduce la concentrazione di<br />
agenti patogeni nell’ambiente.<br />
Un periodo di fermo sufficiente<br />
tra i gruppi riduce l’accumulo<br />
dei comuni agenti patogeni che<br />
possono ridurre la performance<br />
del gruppo qualora si riutilizzi la<br />
lettiera.<br />
Per controllare i rischi sanitari e<br />
migliorare la performance, è<br />
di vitale importanza condurre<br />
regolarmente verifiche sulla<br />
manipolazione dei vaccini, le<br />
tecniche di somministrazione e<br />
le risposte vaccinali.<br />
La ventilazione e la gestione<br />
devono essere ottimizzate dopo<br />
la somministrazione di vaccini,<br />
in particolare durante periodi di<br />
reazioni vaccinali.<br />
45
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Punti Chiave<br />
• La vaccinazione da sola non protegge i gruppi contro tutte le<br />
malattie né contro una scarsa gestione.<br />
• I programmi di vaccinazione devono essere sviluppati in<br />
collaborazione con veterinari aviari qualificati.<br />
• La vaccinazione risulta più efficace se combinata con programmi di<br />
biosicurezza e di gestione appositamente creati per ridurre il rischio<br />
di malattie.<br />
• I programmi di vaccinazione devono essere basati sui rischi sanitari<br />
locali e sulla disponibilità dei vaccini.<br />
• Ogni animale deve ricevere la dose stabilita di vaccino.<br />
• I programmi di vaccinazione dei pulcini devono tenere in<br />
considerazione i vaccini somministrati ai genitori.<br />
Indagine su malattie<br />
Per condurre indagini su malattie, è necessario sapere cosa aspettarsi ad<br />
ogni età e saper identificare una eventuale anomalia nel gruppo.<br />
Qualora si osservino o si sospettino problemi sanitari, è indispensabile<br />
richiedere al piú presto una consulenza veterinaria.<br />
Quando si indaga, è importante essere molto prudenti nell’attribuire ad un<br />
batterio o ad un virus isolato nel gruppo infetto la causa della malattia. I<br />
problemi di salute derivano da una molteplicitá di cause e interazioni.<br />
Molte volte è possibile isolare batteri e virus non patogeni da broiler sani.<br />
Per riuscire a migliorare continuamente lo stato sanitario dei broiler, è<br />
necessario organizzare una buona raccolta di campioni e registrazione dei<br />
dati durante tutta la vita dei gruppi e lungo la totalità del processo di<br />
produzione.<br />
E’ utile mantenersi aggiornati sui problemi sanitari locali e regionali per<br />
essere preparati ad ogni imprevisto.<br />
46
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
E’ utile seguire un metodo sistematico per risolvere i problemi sanitari in<br />
allevamento.<br />
Di seguito sono elencati gli aspetti da controllare:<br />
• Mangime: disponibilità, consumo, distribuzione, appetibilitá,<br />
contenuto nutrizionale, contaminanti e tossine, sospensione.<br />
• Luce: sufficiente per un’efficiente crescita e sviluppo, esposizione e<br />
intensità uniformi.<br />
• Lettiera: livello di umidità, livello di ammoniaca, carica patogena,<br />
tossine e agenti contaminanti, spessore, materiale, distribuzione.<br />
• Aria: velocità, contaminanti e tossine, umidità, temperature,<br />
disponibilità, barriere.<br />
• Acqua: fonte, contaminanti e tossine, additivi, disponibilità, carica<br />
patogena, consumo.<br />
• Spazio: densità, disponibilità di mangime, disponibilità di acqua,<br />
ingombri di ostacoli e attrezzatura.<br />
• Sanificazione: igiene del sito (dentro e fuori il capannone), controllo<br />
degli insetti, manutenzione, procedure per la pulizia e disinfezione.<br />
• Sicurezza: rischi relativi alla biosicurezza.<br />
Le tabelle 10 e 11 evidenziano esempi di parametri di mortalità<br />
possibilmente collegati alla qualità e allo stato sanitario degli animali.<br />
Inoltre indicano indagini da condurre utilizzando il metodo di risoluzione<br />
dei problemi sanitari descritto in precedenza.<br />
47
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Tabella 10: Risoluzioni di Problemi Comuni durante la Fase di<br />
Svezzamento 0-7 Giorni<br />
Osservazione Indagine Possibili cause<br />
Scarsa qualità dei pulcini:<br />
Eccessivo numero di animali<br />
morti all’arrivo<br />
Comportamento apatico.<br />
Aspetto generale dei pulcini:<br />
• Ombelico non cicatrizzato<br />
• Zampe/becco arrossati<br />
• Zampe scure<br />
• Ombelico o tuorlo sbiadito o<br />
maleodorante<br />
Pulcini troppo piccoli a 1-4<br />
giorni.<br />
Pulcini con malassorbimento:<br />
Animali troppo piccoli tra i 4-7<br />
giorni.<br />
48<br />
Mangime, Sanitá, Aria e<br />
Acqua.<br />
Stato sanitario e igienico del<br />
gruppo di origine.<br />
Raccolta, stoccaggio e trasporto<br />
delle uova.<br />
Sanificazione dell’incubatoio,<br />
incubazione, gestione.<br />
Lavorazione e trasporto dei<br />
pulcini.<br />
Mangime, Luce, Aria, Acqua,<br />
Spazio:<br />
Riempimento del gozzo a 24 ore<br />
dall’accasamento.<br />
Disponibilità e accessibilità di<br />
mangime e acqua.<br />
Benessere degli animali.<br />
Mangime, Luce, Lettiera, Aria,<br />
Acqua, Spazio, Sanitá e<br />
Biosicurezza:<br />
Gruppo di origine.<br />
Stato di idratazione dei pulcini.<br />
Condizioni dello svezzamento.<br />
Qualità del mangime e<br />
accessibilità.<br />
Periodi di fermo tra gruppi.<br />
Esposizione a malattie.<br />
Alimentazione inadeguata del<br />
gruppo di origine.<br />
Stato sanitario e igienico di<br />
gruppo di origine, incubatoio e<br />
attrezzatura.<br />
Parametri sbagliati di<br />
stoccaggio uova, umidità<br />
relativa, temperature e gestione<br />
attrezzatura<br />
Perdita di umidità inadeguata<br />
durante l’incubazione.<br />
Disidratazione causata da una<br />
finestra di schiusa prolungata o<br />
dalla rimozione ritardata dei<br />
pulcini dalle schiuse.<br />
Meno del 95% col gozzo pieno<br />
a 24 ore dall’accasamento.<br />
Pulcini deboli.<br />
Mangiatoie e abbeveratoi<br />
inadeguati.<br />
Livelli insufficienti di mangime<br />
ed acqua.<br />
Problemi di manutenzione o di<br />
ubicazione dell’attrezzatura.<br />
Ambiente e temperatura di<br />
svezzamento inadeguata.<br />
Variazioni nel gruppo di origine.<br />
Disidratazione dei pulcini.<br />
Mangime di bassa qualità.<br />
Cattive condizioni di<br />
svezzamento.<br />
Periodi di fermo tra gruppi<br />
troppo brevi.<br />
Insufficiente pulizia e<br />
disinfezione.<br />
Malattie.<br />
Scarse norme igieniche e di<br />
biosicurezza.
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Tabella 11: Risoluzioni di Problemi Comuni dopo i 7 giorni di Età<br />
Osservazione Indagine Possibili cause<br />
Malattie:<br />
Metaboliche<br />
Batteriche<br />
Virali<br />
Micotiche<br />
Protozoali<br />
Parassitiche<br />
Tossine<br />
Stress<br />
Alto numero di animali morti<br />
all’arrivo al macello<br />
Alto tasso di scarti al macello<br />
Punti Chiave<br />
Mangime, Luce, Lettiera, Aria,<br />
Acqua, Spazio, Sanitá e<br />
Biosicurezza:<br />
Igiene dell’allevamento di<br />
broiler<br />
Rischi malattie locali<br />
Vaccinazione e strategie per la<br />
prevenzione di malattie<br />
Qualità e fornitura del mangime<br />
Luce e ventilazione<br />
Cause potenziali di stress:<br />
Temperatura<br />
Gestione<br />
Disordini immuno soppressori<br />
Mangime, Luce, Lettiera, Aria,<br />
Acqua, Spazio, Sanitá e<br />
Biosicurezza:<br />
Dati ed informazioni sui gruppi<br />
Stato sanitario del gruppo<br />
Storia del gruppo durante la<br />
crescita (come interruzioni di<br />
corrente elettrica, mangime ed<br />
acqua)<br />
Attrezzature potenzialmente<br />
dannose<br />
Manipolazione degli animali da<br />
parte degli addetti al carico e al<br />
trasporto<br />
Esperienza e formazione degli<br />
addetti al carico e al trasporto<br />
Condizioni durante il carico e il<br />
trasporto (come condizioni<br />
climatiche e attrezzatura<br />
utilizzata)<br />
• Sapere che cosa aspettarsi e reagire alle anomalie.<br />
• Osservare...Indagare...Identificare...Agire.<br />
• Seguire un metodo sistematico.<br />
Scarse condizioni ambientali<br />
Scarsa biosicurezza<br />
Alto rischio malattie<br />
Bassa protezione contro malattie<br />
Implementazione insufficiente o<br />
inadeguata di programmi di<br />
prevenzione malattie<br />
Bassa qualità del mangime<br />
Fornitura inadeguata di mangime<br />
Luce eccessiva o insufficiente<br />
Ventilazione eccessiva o<br />
insufficiente<br />
Gestione inadeguata<br />
dell’allevamento<br />
Attrezzatura inadeguata<br />
Basso livello di benessere<br />
animale<br />
Problemi sanitari durante la<br />
crescita<br />
Gestione di eventi rilevanti per lo<br />
stato sanitario e benessere degli<br />
animali<br />
Carico e trasporto non eseguiti<br />
correttamente da parte degli<br />
addetti<br />
Condizioni difficili (climatiche o<br />
relative all’attrezzatura) durante<br />
la manipolazione, il carico o il<br />
trasporto al macello<br />
49
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Diagnosi di malattie<br />
Il riconoscimento dei problemi sanitari è un processo composto da una<br />
serie di fasi.<br />
Per diagnosticare una malattia e provvedere ad elaborare ed<br />
implementare una strategia di controllo, è importante ricordare che quanto<br />
più accurata sarà l’indagine, tanto più precisa sarà la diagnosi e tanto più<br />
efficaci le azioni di controllo.<br />
L’identificazione precoce delle malattie è un elemento di vitale importanza.<br />
La tabella sottostante elenca alcuni modi per riconoscere sintomi di<br />
malattie.<br />
Tabella 12: Identificazione dei Sintomi<br />
Osservazioni da parte del<br />
personale dell’allevamento<br />
Accertamento giornaliero del<br />
comportamento degli animali<br />
Aspetto degli animali (come<br />
piumaggio, dimensione,<br />
uniformità, colore)<br />
Cambiamenti ambientali<br />
(come la qualità della lettiera,<br />
stress da caldo o da freddo,<br />
problemi di ventilazione)<br />
Sintomi clinici di malattia<br />
(come rumore o fatica<br />
respiratoria, depressione, feci,<br />
pigolii)<br />
50<br />
Uniformità del gruppo<br />
Punti chiave<br />
• Osservazione giornaliera.<br />
• Registrazione accurata dei dati.<br />
• Monitoraggio sistematico delle malattie.<br />
Monitoraggio del laboratorio e<br />
dell’allevamento<br />
Visite regolari in allevamento<br />
Necroscopia di routine in<br />
animali sani e ammalati<br />
Raccolta di campioni adeguati<br />
per quanto riguarda tipo e<br />
quantitá. Corretta scelta delle<br />
analisi da richiedere e dei<br />
provvedimenti da prendere a<br />
seguito delle necroscopie<br />
Controlli microbiologici di<br />
routine di allevamento,<br />
mangime, lettiera, animali e<br />
altro materiale appropriato<br />
Esami diagnostici adeguati.<br />
Serologia adeguata<br />
Analisi dati e tendenze<br />
Mortalità giornaliera e<br />
settimanale<br />
Assunzione di acqua e<br />
mangime<br />
Tendenza della temperatura<br />
Animali morti all’arrivo, dopo<br />
l’accasamento o dopo l’arrivo<br />
al macello<br />
Scarti al macello
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Note<br />
51
MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />
Note<br />
52
Sezione 4:<br />
CAPANNONE E<br />
AMBIENTE<br />
Obiettivo<br />
Fornire un ambiente che consenta il raggiungimento di<br />
valori ottimali di crescita, uniformità, conversione e resa,<br />
garantendo altresí lo stato sanitario ed il benessere<br />
degli animali.<br />
Pagine Contenuti<br />
55 Principi<br />
57 Sistemi di Ventilazione<br />
60 Sistemi di Ventilazione Minima<br />
61 Sistemi di Ventilazione di Transizione<br />
62 Sistemi di Ventilazione a Tunnel<br />
63 Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione<br />
65 Illuminazione dei <strong>Broiler</strong><br />
69 Gestione della Lettiera<br />
70 Densità<br />
Per informazioni più dettagliate sul controllo ambientale, vedi “<strong>Ross</strong><br />
publication Environmental Management in the <strong>Broiler</strong> House, 2009”.<br />
CAPANNONE E AMBIENTE
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Capannone e Ambiente<br />
Principi<br />
Il principale mezzo di controllo ambientale è il controllo della ventilazione.<br />
È importante fornire un flusso costante e uniforme di aria di buona qualità<br />
all'altezza degli animali. Per permettere agli animali di rimanere in buona<br />
salute e raggiungere il loro pieno potenziale, è necessario fornire aria<br />
fresca ad ogni stadio della crescita.<br />
La ventilazione aiuta a mantenere una temperatura confortevole per gli<br />
animali all’interno del capannone. Nel primo periodo di produzione, la<br />
preoccupazione primaria è scaldare a sufficienza i pulcini, ma, al crescere<br />
degli animali, l'obiettivo principale diventa quello di mantenere un<br />
ambiente fresco.<br />
I sistemi di ventilazione utilizzati dipendono dal clima ma in tutti i casi<br />
devono poter eliminare il calore e l'umidità in eccesso, fornire ossigeno e<br />
migliorare la qualità dell'aria, rimuovendo i gas nocivi.<br />
In commercio sono disponibili sensori per monitorare i livelli di ammoniaca,<br />
anidride carbonica, umidità relativa e temperatura, che potranno essere<br />
utilizzati in combinazione con i sistemi di ventilazione automatizzati.<br />
Durante la loro crescita, i broiler consumano ossigeno e producono gas e<br />
vapore acqueo. La presenza di cappe a gas aumenta il livello di gas nocivi<br />
nel capannone. Il sistema di ventilazione deve rimuovere questi gas e<br />
fornire aria di buona qualità.<br />
Aria<br />
I principali agenti contaminanti dell'aria all'interno del capannone sono<br />
polvere, ammoniaca, anidride carbonica, monossido di carbonio e vapore<br />
acqueo. A livelli eccessivi, questi agenti possono danneggiare il tratto<br />
respiratorio, riducendo l'efficienza della respirazione e la performance<br />
degli animali.<br />
Un'esposizione prolungata ad aria contaminata e umida può provocare<br />
malattie (per esempio ascite o malattia cronica respiratoria), influenzare la<br />
regolazione della temperatura e contribuire ad una bassa qualità della<br />
lettiera, come mostrato nella tabella sottostante.<br />
Tabella 13: Effetti dei più Comuni Agenti Contaminanti dell'Aria nei<br />
Capannoni di <strong>Broiler</strong><br />
Ammoniaca Può essere fiutata a 20 ppm o più<br />
>10 ppm danneggia la superficie dei polmoni<br />
>20 ppm aumenta la predisposizione a malattie<br />
respiratorie<br />
>50 ppm diminuirsce il tasso di accrescimento<br />
Anidride >3500 ppm causa ascite ed ad alti livelli<br />
Carbonica è letale<br />
Monossido 100 ppm riducono l’assorbimento di ossigeno ed<br />
di Carbonio ad alti livelli è letale<br />
Polvere Danni al tratto respiratorio e maggiore<br />
predisposizione a malattie<br />
Umidità Gli effetti dipendono dalla temperatura. Se >29°C e<br />
UR >70%, la crescita diminuirà<br />
55
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Acqua<br />
Gli animali utilizzano una notevole quantità d'acqua, che passa<br />
all'ambiente e deve essere rimossa dalla ventilazione (mantenendo la<br />
temperatura dell'aria). Un animale di 2,5 kg di peso consuma nella sua vita<br />
all'incirca 7,5 kg di acqua, dei quali circa 5,7 kg finiscono nell'ambiente.<br />
Questo indica che per 10.000 animali sono liberate nell'ambiente circa 57<br />
tonnellate di acqua, sotto forma di feci o di vapore acqueo espirato. E’<br />
compito del sistema di ventilazione rimuovere questo carico di acqua<br />
durante la vita del gruppo. Se per un qualsiasi motivo il consumo dovesse<br />
aumentare, sarà necessario rimuovere più umidità di quanto appena<br />
riferito.<br />
Stress da Caldo<br />
La temperatura corporea normale di un broiler è approssimativamente di<br />
41°C. Qualora la temperatura ambientale superi i 35°C, i broiler sono soliti<br />
soffrire di stress da caldo.<br />
Quanto più a lungo i broiler sono esposti ad alte temperature, tanto<br />
maggiore sarà lo stress ed i suoi effetti. La Figura 17 si riferisce alla<br />
relazione tra temperatura ambientale e tempo di esposizione.<br />
Figura 17: Relazione tra Temperatura Ambientale, Tempo di Esposizione<br />
e Temperatura Corporea<br />
Temperatura Corporea ºC<br />
I broiler regolano la propria temperatura corporea in due modi: dispersione<br />
sensibile ed insensibile di calore. Tra i 13°C e i 25°C, la dispersione<br />
sensibile di calore avviene per irraggiamento fisico e convezione verso<br />
l'ambiente più freddo. A temperature maggiori di 30°C, la dispersione<br />
insensibile di calore avviene attraverso raffreddamento per evaporazione<br />
e un aumento della frequenza respiratoria. La Tabella 14 illustra la<br />
relazione tra i due tipi di dispersione del calore e la temperatura<br />
ambientale.<br />
56<br />
Ore di Esposizione<br />
Morte<br />
Respiri al Minuto<br />
LEGENDA<br />
Morte<br />
Temperatura<br />
Ambientale °C
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Tabella 14: Dispersione di Calore nei <strong>Broiler</strong><br />
Temperatura<br />
Ambientale<br />
Ansimando, l'animale può controllare la propria temperatura corporea<br />
attraverso l'evaporazione di acqua dalle vie respiratorie e dai sacchi aerei.<br />
Questo processo consuma energia ed è meno efficace in condizioni di<br />
elevata umidità. Qualora si mantenesse un'alta temperatura o umidità per<br />
periodi prolungati, l’ansimare potrebbe non essere sufficiente a controllare<br />
la temperatura corporea e l'animale quindi potrebbe essere soggetto a<br />
stress da caldo. In queste circostanze, aumentano la temperatura rettale,<br />
la frequenza cardiaca e quella metabolica e diminuisce l'ossigenazione del<br />
sangue. Lo stress fisiologico indotto da queste reazioni può essere letale.<br />
Qualora gli animali ansimassero, la temperatura generale del capannone<br />
potrebbe essere troppo elevata o la distribuzione dell'aria non essere<br />
uniforme.<br />
Per ridurre lo stress da caldo:<br />
• Ridurre la densità.<br />
• Assicurarsi che sia sempre disponibile una fonte d'acqua potabile<br />
fresca a bassa salinità.<br />
• Fornire il mangime nel momento più fresco della giornata.<br />
• Aumentare il flusso d'aria sugli animali fino a due-tre m/sec.<br />
• Minimizzare gli effetti del calore irraggiato dal sole.<br />
• Ridurre gli effetti di temperature eccessive separando i sessi a densità<br />
minori.<br />
Sistemi di Ventilazione<br />
Esistono due tipi principali di sistemi di ventilazione: naturale e forzata.<br />
Naturale (Capannone con Finestre), che può essere:<br />
• Non Assistita Meccanicamente<br />
• Assistita Meccanicamente<br />
Forzata (Capannone ad Ambiente Controllato), che può essere:<br />
• Minima<br />
• di Transizione<br />
• a Tunnel<br />
• a Pannelli di Evaporazione<br />
• Umidificazione/Nebulizzazione<br />
Dispersione di Calore %<br />
Sensibile (Irraggiamento Insensibile<br />
e Convezione) (Evaporazione)<br />
25°C 77 23<br />
30°C 74 26<br />
35°C 10 90<br />
57
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Ventilazione Naturale: Capannone con Finestre<br />
La ventilazione naturale si riferisce ad un capannone aperto con<br />
finestre/tende (Figura 18). In questo tipo di ventilazione, l'apertura sul fianco<br />
del capannone permette alle correnti convettive di entrare e scorrere nel<br />
capannone. Quando la temperatura sale, le finestre/tende vengono aperte<br />
per permettere all'aria esterna di entrare nel capannone. Quando la<br />
temperatura scende, le tende vengono chiuse per diminuire il flusso d'aria.<br />
Figura 18: Esempio di Ventilazione Naturale<br />
La ventilazione a tende richiede una gestione continua sulle 24 ore se si<br />
vuole controllare adeguatamente l'ambiente del capannone. Per<br />
compensare cambi di temperatura, di umidità e di velocità e direzione<br />
dell’aria, è necessario monitorare le condizione ambientali e regolare le<br />
tende costantemente. Questo tipo di ventilazione non si utilizza quasi più,<br />
per via dell’impegno richiesto all’allevatore. Inoltre, il capannone ad<br />
ambiente controllato ha dimostrato di aumentare la vitalità, il tasso di<br />
accrescimento, la conversione e il benessere degli animali.<br />
Quando le tende sono aperte, lasciano entrare un grande volume di aria<br />
esterna, eguagliando le condizioni interne a quelle esterne. Questo tipo di<br />
ventilazione è ideale solo laddove la temperatura esterna sia vicina<br />
all’obiettivo di temperatura del capannone.<br />
Il ricambio dell'aria dipende dai venti esterni e gli agitatori migliorano la<br />
circolazione dell'aria. Nei giorni medio-caldi con poco vento, gli agitatori<br />
forniscono un buon ambiente. Per aumentare il livello di raffreddamento,<br />
si possono utilizzare umidificatori o nebulizzatori in combinazione agli<br />
agitatori.<br />
N, l’apertura ridotta delle tende fa entrare l'aria esterna a bassa velocità e,<br />
siccome l’aria fredda è pesante, cala immediatamente al suolo. Questo<br />
fenomeno può raffreddare gli animali e creare una lettiera bagnata. Allo<br />
stesso tempo, l'aria più calda fuoriescedal capannone, provocando ampie<br />
oscillazioni di temperatura. Gli agitatori aiutano a miscelare l'aria esterna<br />
fredda con l'aria interna calda. In climi freddi, si consiglia l'automazione<br />
delle finestre/tende e l’istallazione di ventilatori a parete che possono<br />
essere comandati sia da timer che da termostati.<br />
58
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Sistemi di Ventilazione Forzata: Capannone ad Ambiente Controllato<br />
La ventilazione forzata o a pressione negativa è il sistema di ventilazione<br />
più usato per controllare l'ambiente del capannone, poiché fornisce<br />
condizioni più uniformi grazie ad un miglior controllo sul ricambio e sul<br />
flusso d'aria.<br />
Questi sistemi utilizzano ventilatori ad estrazione per prelevare aria dal<br />
capannone e creare una pressione negativa nel capannone (Figura 19).<br />
Questo crea un vuoto parziale (pressione negativa o statica) all'interno,<br />
facendo in modo che l'aria esterna entri attraverso aperture controllate<br />
poste sulle pareti laterali. La velocità con cui l'aria entra è determinata<br />
dalla pressione negativa del capannone, il che, a sua volta, dipende della<br />
capacità dei ventilatori e della superficie delle prese d’aria.<br />
Figura 19: Esempio di Ventilazione Forzata<br />
Per raggiungere i corretti valori di pressione negativa (o statica), bisogna<br />
correlare il numero di aperture sulle pareti al numero di ventilatori in<br />
azione. Le aperture sono controllate automaticamente in base al numero<br />
di ventole in azione. Per monitorare la quantità di pressione negativa<br />
generata, si può utilizzare un barometro a mano o a muro.<br />
Al crescere dei broiler, bisogna aumentare il livello di ventilazione. Ventole<br />
aggiuntive devono essere azionate in automatico quando necessario. A<br />
questo proposito, é necessario installare al centro del capannone o, se<br />
possibile in più punti, dei termostati o sensori di temperatura all'altezza<br />
degli animali.<br />
La ventilazione a pressione negativa può essere operata in tre diverse<br />
modalità, a seconda delle esigenze di ventilazione degli animali:<br />
• Ventilazione Minima<br />
• Ventilazione di Transizione<br />
• Ventilazione a Tunnel<br />
Qualora si utilizzi una ventilazione ad aria forzata, é indispensabile avere<br />
un generatore elettrico di emergenza.<br />
59
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Sistemi di Ventilazione Minima<br />
La ventilazione minima è utilizzata nelle giornate più fresche e con gli<br />
animali giovani.<br />
Lo scopo è far entrare aria fresca sufficiente a rimuovere l'eccesso di<br />
umidità e gas nocivi, mantenendo la temperatura richiesta.<br />
Temperatura<br />
Le temperature richieste per pulcini fino ai 21 giorni di età sono riportate<br />
nella Sezione 1, Gestione dei Pulcini, di questo <strong>Manuale</strong>. La temperatura<br />
raccomandata all'altezza dei pulcini scende dai 30°C al primo giorno ai<br />
20°C a 27 giorni. Successivamente, si raccomanda di mantenere la<br />
temperatura a 20°C fino alla macellazione. La temperatura effettiva varierà<br />
secondo le circostanze e il comportamento dei pulcini, come spiegato in<br />
questa sezione e nella Sezione 1.<br />
Ventilazione<br />
A prescindere della temperatura esterna, il capannone deve essere<br />
ventilato almeno per un periodo minimo di tempo. La Tabella 15 riporta i<br />
livelli minimi di ventilazione per un capannone da 20.000 animali.<br />
Tabella 15: Livelli Minimi di Ventilazione (Capannone da 20.000 Animali)<br />
Una ventilazione minima efficace deve creare un vuoto parziale (pressione<br />
negativa) tale da risucchiare l'aria esterna da tutte le aperture ad una<br />
velocità sufficiente. Questo permette all'aria esterna di miscelarsi con<br />
l'aria calda interna al di sopra degli animali, piuttosto che precipitare al<br />
suolo raffreddandoli. Per avere un flusso d’aria uniforme, la velocità<br />
dell'aria entrante deve essere la stessa in tutte le aperture.<br />
Questo tipo di ventilazione é normalmente controllato da timer, secondo i<br />
calcoli mostrati nella pagina seguente. All’aumentare della temperatura, il<br />
controllo delle ventole deve passare temporaneamente dal timer al<br />
termostato, per fornire una ventilazione adeguata alle necessità degli<br />
animali. Regolare i termostati a scalini di 1°C.<br />
60<br />
Età dell'animale m3 all'ora m3 totali<br />
(giorni) per animale all'ora<br />
1 0,16 3200<br />
8 0,42 8400<br />
15 0,59 11800<br />
22 0,84 16800<br />
29 0,93 18600<br />
36 1,18 23600<br />
43 1,35 27000<br />
50 1,52 30400
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Calcolo per le Regolazioni dei Timer delle Ventole per la Ventilazione<br />
Minima<br />
Calcolare le impostazioni dei timer delle ventole per una ventilazione<br />
minima seguendo i passaggi sottostanti (di tutti questi passaggi é<br />
riproposto un esempio nell'Appendice 7):<br />
• Calcolare il livello minimo di ventilazione come indicato nell'Appendice<br />
7. Il livello esatto varierà per ogni singolo capannone e a seconda della<br />
razza e del sesso. Contattate il fabbricante e il Servizio Tecnico<br />
<strong>Aviagen</strong> per informazioni più specifiche. I livelli riportati nell'Appendice<br />
7 si riferiscono a temperature comprese tra -1°C e 16°C; per<br />
temperature inferiori o superiori, sarà necessaria una leggera<br />
diminuzione o aumento dei suddetti valori.<br />
• Calcolare la ventilazione totale necessaria per il capannone (metri cubi<br />
totali per ora(cmh)) come segue:<br />
ventilazione minima ventilazione minima numero totale di<br />
totale = per animale x<br />
animali nel capannone<br />
• Calcolare la percentuale del tempo di funzionamento delle ventole<br />
come segue:<br />
Ventilazione minima totale<br />
Percentuale di tempo =<br />
Capacità totale delle ventole usate<br />
• Temporizzare come da risultato.<br />
Punti Chiave<br />
• La ventilazione minima è utilizzata per pulcini giovani, nottetempo o<br />
come ventilazione invernale.<br />
• Ventilare il capannone, a prescindere della temperatura esterna, per<br />
fornire aria fresca e rimuovere gas nocivi e umidità in eccesso.<br />
• La ventilazione minima deve essere controllata da timer.<br />
Sistemi di Ventilazione di Transizione<br />
La ventilazione di transizione si basa su due principi di ventilazione: la<br />
temperatura esterna e l’età degli animali. Viene utilizzata in posti con<br />
periodi sia caldi che freddi.<br />
Mentre la ventilazione minima è controllata da timer, la ventilazione di<br />
transizione è controllata dalla temperatura.<br />
La ventilazione di transizione inizia quando il ricambio d'aria necessario<br />
supera il minimo, cioè quando i sensori di temperatura o i termostati<br />
prendono il sopravvento sui timer per mantenere le ventole in azione.<br />
61
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
La ventilazione di transizione funziona allo stesso modo della ventilazione<br />
minima, ma essendo la capacità delle ventole maggiore, anche il ricambio<br />
d'aria è superiore. Per rimuovere il calore senza dover passare alla<br />
ventilazione a tunnel, la ventilazione di transizione richiede che le aperture<br />
sulle pareti siano collegate ad un regolatore della pressione statica. Di<br />
solito, questo tipo di ventilazione può essere utilizzato quando la<br />
temperatura esterna non supera di più di 6°C l’obiettivo di temperatura del<br />
capannone o quando non è inferiore di più di 6°C dell’obiettivo di<br />
temperatura. Se la temperatura esterna dovesse superare i 6°C in più,<br />
allora le ventole utilizzate per la ventilazione di transizione non sarebbero<br />
sufficienti e si dovrebbe utilizzare la ventilazione a tunnel. Se la<br />
temperatura esterna dovesse scendere al di sotto dei 6°C in meno, allora<br />
le ventole utilizzate per la ventilazione di transizione potrebbero<br />
raffreddare eccessivamente gli animali.<br />
Punti Chiave<br />
• La ventilazione di transizione è controllata dalla temperatura,<br />
basandosi sulla temperatura esterna e sull'età degli animali.<br />
• La ventilazione di transizione viene utilizzata quando il ricambio<br />
d'aria richiesto supera il ricambio minimo.<br />
• In generale, la ventilazione di transizione può essere utilizzata<br />
quando la differenza tra la temperatura esterna e quella interna al<br />
capannone non supera in valore assoluto i 6°C.<br />
Sistemi di Ventilazione a Tunnel<br />
La ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento di polli<br />
pesanti grazie all'effetto raffrescante del flusso d'aria ad alta velocità.<br />
La ventilazione a tunnel fornisce il massimo ricambio di aria e genera un<br />
vento refrigerante. Nel caso di animali di età inferiore alle quattro<br />
settimane, ogni ventilatore da 122 cm genera un raffreddamento da vento<br />
di 1,4°C. Per animali di età superiore alle quattro settimane, questo valore<br />
precipita a 0,7°C.<br />
All'aumentare della velocità, la temperatura effettiva percepita dagli<br />
animali diminuisce. Per animali giovani, il tasso di diminuzione è il doppio<br />
di quello per animali più vecchi. Quindi, con una temperatura esterna di<br />
32°C e una velocità dell'aria di 1 metro al secondo, un animale giovane<br />
(quattro settimane di vita) percepisce una temperatura effettiva di circa<br />
29°C. Se la velocità dell'aria aumentasse fino a 2,5 metri al secondo, lo<br />
stesso animale percepirebbe una temperatura effettiva di circa 22°C, una<br />
diminuzione di 7°C. Nel caso di un animale più vecchio (sette settimane),<br />
la diminuzione sarebbe all'incirca la metà (circa 4°C).<br />
Osservare il comportamento degli animali è il miglior modo di verificare il<br />
loro benessere. Se la struttura del capannone permettesse soltanto la<br />
ventilazione a tunnel, allora si dovrebbe prestare particolare attenzione ai<br />
pulcini giovani, che sono sensibili alle correnti d’aria. Per i pulcini giovani,<br />
la velocità effettiva dell'aria al suolo deve essere minore di 0,15 metri al<br />
secondo o comunque la più bassa possibile.<br />
62
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Nei capannoni a tunnel, in caso di temperatura molto alta, gli animali<br />
tendono a migrare verso le entrate dell’aria. Quando il flusso d'aria è<br />
corretto, la differenza di temperatura tra gli ingressi e le uscite dell’aria non<br />
é ampia. Nei capannoni con problemi di migrazione si rischia di perdere i<br />
vantaggi della ventilazione a tunnel. Fino ai 21 giorni di età, è possibile<br />
risolvere questo problema istallando recinti di contenimento ogni 30 metri.<br />
Si consiglia di evitare i recinti massicci che limitano il flusso d'aria.<br />
Punti Chiave<br />
• La ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento di<br />
polli pesanti<br />
• Il raffreddamento è ottenuto grazie ad un flusso d'aria ad alta<br />
velocità.<br />
• Osservare il comportamento degli animali per verificare che le<br />
condizioni ambientali siano corrette.<br />
• Prestare attenzione ai pulcini giovani, in quanto sensibili alle<br />
correnti d’aria.<br />
• Considerare l'installazione di recinti di contenimento.<br />
Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione<br />
Dato che nella ventilazione a tunnel la velocità del flusso d’aria è alta, é<br />
possibile aggiungere un sistema di raffreddamento per evaporazione.<br />
Questo tipo di raffreddamento migliora le condizioni ambientali durante i<br />
periodi caldi ed aumenta l'efficacia della ventilazione a tunnel utilizzando<br />
il principio dell'evaporazione dell'acqua per diminuire la temperatura<br />
all'interno del capannone.<br />
Il raffreddamento per evaporazione funziona meglio se adibito a<br />
mantenere una certa temperatura nel capannone, piuttosto che a ridurre<br />
temperature già troppo elevate.<br />
I tre fattori che influenzano direttamente il raffreddamento per<br />
evaporazione sono:<br />
• Temperatura dell'Aria Esterna<br />
• Umidità Relativa (UR) dell'Aria Esterna<br />
• Efficienza di Evaporazione<br />
Esistono due tipi principali di sistemi di raffreddamento per evaporazione:<br />
raffreddamento a pannelli con ventilazione a tunnel e<br />
umidificazione/nebulizzazione.<br />
Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel<br />
I sistemi di raffreddamento a pannelli raffreddano l’aria forzandola<br />
attraverso pannelli umidi di cellulosa (vedi Figura 20). Il doppio effetto del<br />
raffreddamento a pannelli e della velocità dell'aria permette il controllo<br />
ambientale del capannone con temperature superiori ai 29°C. Per<br />
minimizzare l'eccessiva umidità in aree dove l'umidità ambientale è<br />
elevata (maggiore dell'80%), i sistemi di raffreddamento per evaporazione<br />
(pannelli o umidificatori) non devono operare a temperature inferiori ai<br />
27°C.<br />
63
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Figura 20: Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel<br />
Umidificazione<br />
I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazie<br />
all'evaporazione creata dal pompaggio di acqua attraverso nebulizzatori.<br />
Le linee di umidificazione devono essere vicine agli ingressi dell’aria per<br />
ottimizzare la velocità di evaporazione e coprire tutto il perimetro del<br />
capannone.<br />
Figura 21: Esempio di Sistema di Umidificazione<br />
64<br />
Aria Raffreddata<br />
in Ingresso<br />
Acqua per il Ricircolo<br />
Acqua<br />
Flusso d'Aria<br />
Pannello Raffreddante<br />
Aria Calda
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Esistono tre tipi di sistemi di umidificazione/nebulizzazione:<br />
• Bassa pressione, 7-14 bar; dimensioni delle gocce fino a 30 micron.<br />
• Alta pressione, 28-41 bar; dimensioni delle gocce 10-15 micron.<br />
• Altissima pressione (nebulizzazione), 48-69 bar; dimensioni delle<br />
gocce 5 micron.<br />
Con sistemi a bassa pressione, le particelle hanno dimensioni maggiori e<br />
possono bagnare la lettiera. I sistemi ad alta pressione minimizzano<br />
l'umidità residua fornendo un intervallo di umidità più ampio. Le gocce più<br />
ridotte non bagnano la lettiera, cosa estremamente importante durante lo<br />
svezzamento.<br />
Punti Chiave<br />
• Mantenere puliti ventole, umidificatori, evaporatori e ingressi<br />
dell’aria.<br />
• Il raffreddamento per evaporazione é usato per migliorare la<br />
ventilazione a tunnel nei climi caldi.<br />
• Esistono due tipi di sistema: raffreddamento a pannelli e<br />
umidificazione/nebulizzazione.<br />
• Il raffreddamento a pannelli fa passare l'aria attraverso pannelli<br />
umidi di cellulosa e permette il controllo ambientale laddove la<br />
temperatura del capannone superi i 29°C.<br />
• I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazie<br />
all'evaporazione di acqua pompata attraverso nebulizzatori. Sistemi<br />
ad alta pressione minimizzano l'umidità residua.<br />
Illuminazione dei <strong>Broiler</strong><br />
Un programma luce deve essere semplice. I programmi complicati sono<br />
difficili da mettere in pratica. Le specifiche di illuminazione sono soggette<br />
alla legislazione locale, che i programmi luce devono rispettare.<br />
La gestione della luce è un'importante tecnica nella produzione di broiler.<br />
Vi sono almeno quattro aspetti importanti:<br />
• Lunghezza d'onda (colore)<br />
• Intensità<br />
• Durata del fotoperiodo<br />
• Distribuzione del fotoperiodo (programmi a intermittenza)<br />
La durata e la distribuzione del periodo luce hanno effetti interattivi.<br />
Molti allevatori di broiler forniscono praticamente luce continua. Questo<br />
sistema consiste in un lungo periodo di luce ininterrotto, seguito da un<br />
breve periodo di buio di 30-60 minuti. Quest’ultimo serve ad abituare gli<br />
animali al buio, in caso di guasto all'impianto di illuminazione.<br />
65
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
In passato, si pensava erroneamente che la luce continua aiutasse ad<br />
ottimizzare l'incremento di peso vivo giornaliero.<br />
L'esposizione al buio influenza la produttività, lo stato di salute, i profili<br />
ormonali, il tasso metabolico, la produzione di calore, il metabolismo, la<br />
fisiologia e il comportamento degli animali.<br />
Recenti informazioni indicano che l'esposizione al buio:<br />
• Riduce la crescita iniziale (tuttavia, potrebbe avvenire una successiva<br />
crescita compensatoria che permette agli animali di raggiungere l'obiettivo<br />
di peso, ma soltanto se la durata del periodo di buio non è eccessiva. Per<br />
i broiler leggeri (per esempio
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Quando viene ridotta la durata del giorno, i broiler modificano il loro<br />
comportamento alimentare. Per esempio, un cambiamento da 24 a 12 ore<br />
di luce provoca una diminuzione nel consumo di mangime del 30-40% nei<br />
primi tre giorni. Tuttavia, dopo otto giorni, questa riduzione può essere<br />
inferiore al 10%. Durante il periodo di luce, i broiler modificano il loro<br />
schema alimentare riempiendosi il gozzo in previsione del periodo di buio.<br />
Quando torna la luce, ripetono lo stesso comportamento. Gli animali<br />
destinati a pesi leggeri hanno meno tempo per adattare il loro<br />
comportamento al periodo di buio rispetto agli animali piú pesanti. Quindi,<br />
l'effetto dell'esposizione al buio sulla performance in allevamento è più<br />
pronunciato nei broiler leggeri.<br />
La tabella sottostante fornisce consigli per i programmi luce basati<br />
sull'obiettivo di peso alla macellazione.<br />
Tabella 16: Raccomandazioni Base di Intensità Luminosa e Periodo Luce<br />
per Ottimizzare la Performance in Allevamento<br />
Peso Vivo Età Intensità Durata del Giorno<br />
alla Macellazione (giorni) (lux) (ore)<br />
Meno di 2,5 kg 0-7 30-40 23 luce 1 buio<br />
8-3 giorni prima 5-10 20 luce 4 buio ++<br />
della macellazione +<br />
Più di 2,5 kg 0-7 30-40 23 luce 1 buio<br />
8-3 giorni prima 5-10 18 luce 6 buio<br />
della macellazione +<br />
NOTE<br />
+ almeno per gli ultimi tre giorni prima della macellazione: 23 ore luce/1 ora buio.<br />
++ La direttiva UE per i broiler richiede un totale di sei ore di buio, di cui almeno 4 consecutive.<br />
<strong>Aviagen</strong> non raccomanda la fornitura di luce continua per tutta la vita del<br />
gruppo. Si deve fornire un minimo di quattro ore di buio dopo i sette giorni<br />
di vita. In caso contrario, si verrà incontro ai seguenti problemi:<br />
• Un comportamento alimentare anormale, dovuto alla privazione di<br />
sonno.<br />
• Una performance biologica non ottimale.<br />
• Un ridotto benessere degli animali.<br />
In climi caldi e in allevamenti senza controllo ambientale, è importante<br />
calcolare correttamente il momento ideale per il periodo di buio al fine di<br />
ottimizzare il benessere degli animali. Per esempio, nei capannoni aperti<br />
senza controllo ambientale, il mangime viene spesso rimosso durante la<br />
parte più calda del giorno e viene fornita luce continua di notte per<br />
permettere agli animali di nutrirsi quando la temperatura è più bassa.<br />
I broiler traggono vantaggio da uno schema preciso di luce e buio (giorno<br />
e notte), avendo periodi di tempo differenziati per il riposo e per l'attività.<br />
Alcuni importanti processi fisiologici, come la mineralizzazione ossea e la<br />
digestione, di norma seguono ritmi diurni. Quindi, cicli precisi di luce e<br />
buio permettono ai broiler di seguire schemi naturali di crescita e sviluppo.<br />
67
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Nei broiler, il mangime impiega di solito quattro ore per arrivare all'intestino.<br />
Quindi, un'esposizione al buio di più di sei ore consecutive può provocare<br />
un comportamento eccessivamente aggressivo al ritorno della luce. Questo<br />
potrebbe causare un aumento dei graffi, con il conseguente aumento degli<br />
scarti ed il calo della categoria della carcassa al macello.<br />
Inoltre, un'esposizione al buio superiore alle quattro ore:<br />
• Riduce la resa del petto.<br />
• Aumenta la resa delle cosce.<br />
Questo è un fenomeno importante nella produzione di broiler per il<br />
disosso.<br />
Inoltre, è anche possibile modificare la distribuzione del periodo luce; ci si<br />
riferisce, allora, ad un programma ad intermittenza. Questi programmi<br />
consistono di blocchi di periodi di luce e di buio, ripetuti durante le 24 ore.<br />
Il vantaggio è che, con pasti ridotti (cioè brevi periodi di alimentazione)<br />
seguiti da periodi per la digestione (cioè periodi di buio), la conversione<br />
migliora. Si ritiene che la maggiore attività causata da questo schema<br />
regolare di luce e buio migliori la salute degli arti e la qualità della<br />
carcassa, diminuendo, per esempio, l’incidenza di necrosi e vesciche al<br />
petto. La struttura dei programmi luce ad intermittenza deve essere il più<br />
semplice possibile per facilitare la sua implementazione.<br />
La portata degli effetti che il programma luce ha sulla produzione di broiler<br />
è influenzata dai seguenti fattori:<br />
• Il momento di applicazione del programma (prima lo si applica, più<br />
vantaggioso sarà per lo stato di salute degli animali).<br />
• L'età alla macellazione (gli animali più vecchi sono soliti trarre più<br />
vantaggio dall'esposizione al buio).<br />
• L'ambiente (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effetti di<br />
un'alta densità).<br />
• L'alimentazione (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effetti<br />
di uno spazio mangiatoia limitato).<br />
• Il tasso di accrescimento degli animali (la luce avrà un impatto<br />
maggiore sullo stato di salute di animali in rapida crescita piuttosto che<br />
sullo stato di salute di animali con una dieta nutrizionalmente frenata).<br />
Si possono utilizzare diversi tipi di fonte di luce per i broiler. I tipi più<br />
comuni sono a incandescenza e a fluorescenza. Le luci a incandescenza<br />
forniscono un buono spettro, ma non sono efficienti in termini di energia.<br />
Tuttavia, se hanno un’elevata emissione di lumen per watt, aiuteranno a<br />
ridurre i costi di gestione. Le luci a fluorescenza producono dalle tre alle<br />
cinque volte la quantità di luce per watt delle luci a incandescenza.<br />
Tuttavia, perdono di intensità nel tempo e devono essere sostituite prima<br />
dell'effettivo guasto. Queste luci garantiscono un risparmio significativo<br />
sul costo dell'elettricità, una volta ammortizzato il costo di installazione.<br />
Non vi sono differenze tra queste due fonti di luce per quanto riguarda la<br />
performance dei broiler. Le lampade ed i riflettori devono essere puliti<br />
regolarmente per avere la massima efficacia.<br />
68
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Punti Chiave<br />
• Programmi semplici<br />
• La luce continua o quasi continua non è ottimale.<br />
• Fino ai sette giorni, i pulcini devono ricevere 23 ore di luce (30-40<br />
lux) e un'ora di buio.<br />
• Dopo i sette giorni di età, un periodo di buio di quattro o più ore (ma<br />
mai più di sei ore) è solito portare benefici.<br />
• La quantità di ore di buio dipenderà dalle circostanze e dalla<br />
richiesta di mercato.<br />
• Molti aspetti della gestione della produzione interagiscono con il<br />
programma luce e modificano gli effetti che questo ha sulla<br />
performance degli animali.<br />
Gestione della Lettiera<br />
La scelta del materiale utilizzato per la lettiera dipenderà dai costi locali e dalla<br />
disponibilità di materie prime. La lettiera deve soddisfare i seguenti requisiti:<br />
• buon assorbimento dell'umidità<br />
• biodegradabile<br />
• confortevole per gli animali<br />
• poca polvere<br />
• esente da agenti contaminanti<br />
• sempre disponibile e biosicura<br />
E’ importante distribuire uniformemente i trucioli di legno fino ad uno<br />
spessore di 8-10 cm. Se lo smaltimento della lettiera rappresenta un<br />
problema, la profondità potrà essere minore purché la temperatura sia di<br />
28-30C. Si preferisce un suolo in cemento rispetto ad uno in terra battuta,<br />
dato che è lavabile e permette di gestire la lettiera in modo più efficace.<br />
La tabella sottostante elenca le caratteristiche di alcuni materiali.<br />
Tabella 17: Caratteristiche di Alcuni Comuni Materiali da Lettiera<br />
Materiale Caratteristiche<br />
Trucioli di Legno Buon assorbimento e fermentazione<br />
Possibile contaminazione da insetticidi tossici e altri composti<br />
chimici (generazione di muffe)<br />
Paglia Trinciata Meglio la paglia di frumento<br />
Possibile contaminazione da prodotti chimici agricoli, funghi e<br />
micotossine<br />
Fermentazione lenta<br />
Meglio se utilizzato al 50% con trucioli di legno<br />
Carta Sminuzzata La gestione può essere difficile in condizioni umide<br />
La carta lucida non è adatta<br />
Pula e Gluma Non molto assorbente<br />
Meglio se mischiato con altri materiali<br />
Potrebbe essere ingerito<br />
Segatura Non adatta<br />
Polverosa e potrebbe essere ingerita<br />
Pellet di Paglia Trattati Chimicamente Utilizzare secondo le raccomandazioni del fabbricante<br />
Sabbia Può essere utilizzata in zone aride su pavimento<br />
Se troppo spessa, può impedire il movimento<br />
Necessita di una buona gestione<br />
Sfagno (muffa della torba) Può essere utilizzato con successo<br />
69
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
È importante che la lettiera rimanga asciutta e areata per tutta la vita del<br />
gruppo. Qualora la lettiera si compatti o si bagni, aumenterà<br />
significativamente l’incidenza di scarti delle carcasse.<br />
La figura sottostante elenca le principali cause di lettiera di bassa qualità.<br />
Figura 22: Cause di Bassa Qualità della Lettiera<br />
Punti Chiave<br />
• Proteggere i broiler da lesioni e fornire un riparo asciutto e caldo al<br />
suolo, utilizzando un buon materiale in quantità sufficiente.<br />
• Evitare diete che favoriscano la lettiera bagnata.<br />
• Garantire un'adeguata ventilazione ed evitare eccessi di umidità.<br />
• Scegliere un materiale assorbente, non polveroso e pulito.<br />
• Scegliere un materiale facilmente disponibile a basso prezzo da un<br />
fornitore affidabile.<br />
• Sostituire la lettiera ad ogni ciclo per evitare il riciclo di agenti<br />
patogeni.<br />
• Proteggere il deposito del materiale da lettiera dagli agenti climatici<br />
e dall'accesso a parassiti e uccelli selvatici.<br />
Densità di allevamento<br />
La scelta della densità è sostanzialmente legata a questioni economiche<br />
e di legislazione locale.<br />
La densità influenza il benessere degli animali, la loro performance,<br />
l'uniformità e la qualità del prodotto.<br />
Una densità eccessiva, aumentando la pressione ambientale esercitata<br />
sui broiler, compromette il loro benessere e, in definitiva, la redditività.<br />
70<br />
Elevata umidità<br />
Enterite dovuta a malattie<br />
Grassi di bassa qualità<br />
Bassa qualità del materiale o<br />
altezza insufficiente<br />
Scarsa qualità della lettiera<br />
Alta densità di allevamento<br />
Tipo e regolazione<br />
degli abbeveratoi<br />
Ventilazione insufficiente<br />
Mangimi ad alta salinità e<br />
ad alto contenuto proteico
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
La densità ottimale dipende dalla qualità del capannone e dal sistema di<br />
controllo ambientale. Se si aumenta la densitá é necessario regolare di<br />
conseguenza la ventilazione, lo spazio di alimentazione e la disponibilità<br />
di abbeveratoi.<br />
La densitá dipende dalle seguenti variabili:<br />
• L’obiettivo di peso vivo e di età alla macellazione.<br />
• Il clima e la stagione.<br />
• Il tipo di capannone e di impianti, in particolar modo della ventilazione.<br />
• La legislazione locale.<br />
• I certificati di qualità richiesti.<br />
In certe regioni del mondo, la legislazione sulla densità è basata<br />
semplicemente sui kg/m 2 . Un esempio è la legislazione dell'Unione<br />
Europea.<br />
All'interno dell'Unione Europea, la densità si basa sulla Direttiva UE per i<br />
<strong>Broiler</strong>:<br />
• 33 kg/m 2<br />
• in presenza di impianti capaci di garantire un ottimo livello di benessere<br />
animale é possibile arrivare fino a 42 kg/m 2<br />
Gli standard di benessere stabiliscono un’adeguata fornitura di mangime<br />
e acqua, buone condizioni climatiche interne e una minima incidenza di<br />
dermatite plantare.<br />
Altre raccomandazioni si basano sulla gestione degli animali e tengono in<br />
considerazione il numero di animali e la massa per metro quadrato. Un<br />
esempio sono le raccomandazioni USA elencate nella tabella sottostante.<br />
Tabella 18: Guida alle Densità Secondo il Numero di Animali e il Peso Vivo<br />
(raccomandazioni USA)<br />
Peso Vivo Animali Peso degli Animali<br />
degli Animali (kg) per m 2 (kg) per m 2<br />
1,36 21,5 29,2<br />
1,82 15,4 28,0<br />
2,27 12,7 28,8<br />
2,73 12,0 32,7<br />
3,18 10,8 34,3<br />
3,63 9,4 34,1<br />
71
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Densità in Climi Caldi<br />
In condizioni di caldo, la scelta della densità dipenderà dalla temperatura<br />
ambientale e dall'umidità. Altri elementi determinanti sono il tipo di<br />
capannone e la capacità degli impianti.<br />
Di seguito sono elencati alcuni esempi di densità in condizioni di caldo:<br />
• In capannoni ad ambiente controllato:<br />
- Massimo 30 kg per metro quadrato.<br />
• In capannoni aperti, con poco controllo ambientale:<br />
- Massimo 20-25 kg per metro quadrato.<br />
- Nei periodi più caldi dell'anno, massimo 16-18 kg per metro<br />
quadrato.<br />
• In capannoni aperti, senza controllo ambientale:<br />
- Non è consigliato allevare animali con peso vivo maggiore di 3 kg.<br />
Punti Chiave<br />
• Regolare la densità secondo l'età ed il peso alla macellazione.<br />
• Regolare la densità in base al tipo di capannone ed al sistema di<br />
controllo ambientale.<br />
• Ridurre la densità se il clima o la stagione non consentono di<br />
raggiungere l'obiettivo di temperatura del capannone.<br />
• Regolare la ventilazione e lo spazio di alimentazione se si aumenta<br />
la densità.<br />
• Rispettare la legislazione locale e i requisiti stabiliti per i certificati di<br />
qualità richiesti dal compratore del prodotto.<br />
72
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Note<br />
73
MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />
Note<br />
74
Sezione 5:<br />
CONTROLLO DEL<br />
PESO VIVO E<br />
DELL’UNIFORMITÀ<br />
Obiettivo<br />
Confrontare la performance del gruppo in allevamento<br />
con gli obiettivi standard al fine di soddisfare le<br />
specifiche del prodotto finale.<br />
Pagine Contenuti<br />
77 Principi<br />
77 Prevedibilità del Peso Vivo<br />
78 Uniformità del Gruppo (CV%)<br />
80 Allevamento a Sessi Separati<br />
CONTROLLO DEL PESO VIVO E DELL’UNIFORMITÀ
MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />
Controllo del Peso Vivo e<br />
dell’Uniformità<br />
Principi<br />
La redditività dipende dal numero di animali che soddisfa le specifiche e<br />
richiede pertanto una crescita uniforme e prevedibile.<br />
Per gestire adeguatamente la crescita è fondamentale conoscere qual è<br />
stata la performance di crescita in passato, la performance attuale e<br />
prevedere come potrà essere in futuro. Per acquisire questa conoscenza,<br />
e le azioni da essa derivanti, le misurazioni della crescita devono essere<br />
precise.<br />
Prevedibilità del Peso Vivo<br />
Per pianificare l'età appropriata per la macellazione e per garantire che il<br />
massimo numero di animali raggiunga alla macellazione la fascia di peso<br />
desiderata, è essenziale avere informazioni accurate sul peso vivo e sul<br />
coefficiente di variazione (CV%) di ogni gruppo.<br />
All'aumentare del tasso di accrescimento e all'anticipare dell'età di<br />
macellazione, la previsione di incremento di peso vivo su più di due-tre<br />
giorni diventa sempre meno accurata. Per effettuare una stima precisa del<br />
peso vivo alla macellazione, è necessario campionare ripetutamente un<br />
grande numero di animali (più di 100) vicini all'età di macellazione (dai due<br />
ai tre giorni prima).<br />
La tabella sottostante mostra il numero di animali da campionare per<br />
avere una stima di peso vivo affidabile e accurata a seconda del CV% del<br />
gruppo.<br />
Tabella 19: Numero di Animali per Campione per una Stima di Peso Vivo<br />
a seconda dell'Uniformità del Gruppo<br />
Numero di Animali<br />
da pesare<br />
Uniforme (CV% = 8) 61<br />
Moderatamente Uniforme (CV% = 10) 96<br />
Poco Uniforme (CV% = 12) 138<br />
++<br />
Uniformità del Gruppo +<br />
NOTE<br />
+<br />
secondo il Coefficiente di Variazione (CV%; cioè deviazione standard/peso medio*100), quanto maggiore<br />
é il numero, tanto più variabile é il peso corporeo del gruppo.<br />
++<br />
la stima di peso vivo sarà compresa tra +/-2% del peso vivo effettivo con un’accuratezza del 95%.<br />
Per pesare gli animali, si possono utilizzare bilance automatiche o<br />
manuali. Cambiamenti improvvisi nel peso vivo possono indicare un<br />
guasto o un malfunzionamento della bilancia. Si consiglia di controllare<br />
regolarmente l'accuratezza e l'affidabilità degli istrumenti.<br />
77
MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />
Quando si utilizzano bilance manuali, é necessario pesare gli animali<br />
almeno tre volte a settimana. Ogni volta si devono prelevare campioni<br />
della stessa dimensione da almeno due zone di ogni capannone.<br />
I sistemi di pesa automatici devono essere installati dove si raduna un<br />
grande numero di animali e dove i singoli animali restano abbastanza a<br />
lungo da consentire la registrazione del peso.<br />
Tendenzialmente, i maschi più vecchi e pesanti salgono di meno sulle<br />
bilance automatiche, influenzando negativamente le media del gruppo. Si<br />
raccomanda di controllare regolarmente i dati delle bilance automatiche<br />
riferiti al tasso di utilizzazione (numero di pesate effettuate al giorno) e di<br />
confrontare la media di peso vivo con valori provenienti da una pesata<br />
manuale almeno una volta a settimana. Se il numero campionato sarà<br />
ridotto, le stime saranno inesatte.<br />
Punti Chiave<br />
• Pesare un numero sufficiente di animali.<br />
• Gli animali pesati devono essere rappresentativi dell'intero gruppo.<br />
• Le bilance utilizzate devono essere precise.<br />
• Si deve pesare gli animali frequentemente e accuratamente per<br />
garatire la precisione della stima del peso vivo alla macellazione.<br />
Uniformità del Gruppo (CV%)<br />
Il peso vivo dei broiler segue una distribuzione normale. La variabilità di un<br />
gruppo è descritta dal coefficiente di variazione (CV%), che è la<br />
deviazione standard della popolazione espressa come percentuale della<br />
media.<br />
Gruppi variabili avranno un CV% elevato; gruppi uniformi avranno un<br />
CV% minore.<br />
Ciascun sesso ha una propria distribuzione normale del peso vivo. Un<br />
gruppo non sessato avrà un CV% maggiore di un gruppo sessato. (Vedi<br />
la Figura 23, riferita ad un gruppo alla fine della crescita).<br />
78
% del Gruppo ad un Determinato Peso Vivo<br />
% del Gruppo ad un Determinato Peso Vivo<br />
% del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo<br />
% del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo<br />
MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />
Figura 23: Distribuzione del Peso Vivo in un Gruppo di <strong>Broiler</strong> Non<br />
Sessato<br />
1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800<br />
1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800<br />
Peso Vivo (grammi)<br />
Peso Vivo (grammi)<br />
La Figura 24 mostra la distribuzione di peso a seconda del livello di<br />
uniformità (CV%) per tre gruppi sessati che hanno raggiunto l'obiettivo di<br />
peso vivo di 1.900 g. Si può notare come le distribuzioni di peso siano<br />
differenti tra loro.<br />
Quanto minore è il CV%, e quindi quanto meno variabile è il gruppo, tanto<br />
maggiore è il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso.<br />
Figura 24: Effetto del CV% sulle Fasce di Peso Vivo in un Gruppo Sessato<br />
1,300 1,500 1,700 1,900 2,100 2,300 2,500 2,700<br />
1,300 1,500 1,700 1,900 2,100 2,300 2,500 2,700<br />
Peso Vivo (grammi)<br />
Peso Vivo (grammi)<br />
Il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso è collegato<br />
all'ampiezza della fascia stabilita come obiettivo e alla variabilità del<br />
gruppo. Quindi, se si stabilisce una fascia di peso di 1.800-2.000 g,<br />
perfino con un CV% di 8, solo il 58% degli animali raggiungerà il peso vivo<br />
richiesto (vedi Figura 25).<br />
LEGENDA<br />
LEGENDA<br />
Femmina<br />
Femmina<br />
Maschio<br />
Maschio<br />
Sesso Misto<br />
Sesso Misto<br />
LEGENDA<br />
LEGENDA<br />
CV% = 8<br />
CV% CV% = 10 = 8<br />
CV% CV% = 12 = 10<br />
CV% = 12<br />
Dettagli del gruppo:<br />
- Gruppo Dettagli sessato del gruppo:<br />
(maschi - Gruppo o femmine) sessato<br />
- Media (maschi di peso o femmine) vivo 1.900 g<br />
- Media di peso vivo 1.900 g<br />
79
58<br />
% del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo<br />
49<br />
MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />
La comprensione di questi principi di variabilità biologica è alla base di<br />
una pianificazione efficace.<br />
Figura 25: Effetto del CV% sul Numero di Animali nella Fascia Obiettivo di<br />
Peso Vivo<br />
1,800-2,000 g 1,800-2,000 1,700-2,100 g g 1,700-2,100 1,600-2,200 g g 1,600-2,200 g<br />
Fascia Obiettivo di Peso Fascia Vivo Obiettivo di Peso Vivo<br />
80<br />
41<br />
58<br />
Punti Chiave<br />
86<br />
49<br />
76<br />
41<br />
• Gli animali di gruppi uniformi raggiungono piú facilmente l'obiettivo<br />
di peso.<br />
• La variabilità della performance aumenta il CV% del gruppo, che<br />
influenza sia la redditività che l'efficienza dello stabilimento.<br />
• Monitorare e gestire l'uniformità del gruppo per minimizzare la<br />
variabilità.<br />
• La performance dei gruppi uniformi (a basso CV%) è più facilmente<br />
prevedibile della performance dei gruppi poco uniformi.<br />
Allevamento a Sessi Separati<br />
67<br />
86<br />
Dal CV% del gruppo si può stimare il numero di animali che raggiungerà,<br />
o quasi, la media di peso vivo. Ne segue che si possono ottenere<br />
miglioramenti nell'uniformità con gruppi sessati già dall'accasamento. Per<br />
identificare il sesso di un animale si può utilizzare la tecnica del sessaggio<br />
all'ala descritta nell'Appendice 4.<br />
Il vantaggio di separare i sessi é massimo quando maschi e femmine<br />
vengono accasati in capannoni diversi. Entrambi i sessi possono essere<br />
gestiti più efficientemente per quanto riguarda l'alimentazione,<br />
l'illuminazione e la densità.<br />
I maschi crescono più in fretta, necessitano di più mangime e hanno<br />
meno grasso nella carcassa rispetto alle femmine. Si possono utilizzare<br />
programmi nutrizionali differenti per i diversi sessi. Il metodo più pratico<br />
consiste nell'utilizzare lo stesso mangime per entrambi i sessi, ma<br />
anticipando l'introduzione del mangime di Finissaggio per le femmine<br />
(cioè prima dei 25 giorni di età). Si raccomanda di mantenere inalterate la<br />
quantità e la durata del mangime Starter, per garantire un adeguato primo<br />
97<br />
76<br />
91<br />
67<br />
84<br />
97<br />
91<br />
84<br />
LEGENDA<br />
CV% = 8<br />
CV% = 10<br />
CV% = 12<br />
LEGENDA<br />
CV% = 8<br />
CV% = 10<br />
CV% = 12
MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />
sviluppo. Per maggiori informazioni sull'alimentazione separata,<br />
consultare il Nutrizionista <strong>Aviagen</strong> locale.<br />
I maschi potrebbero trarre vantaggio da un programma luce modificato,<br />
se macellati a pesi maggiori rispetto alle femmine. Quindi, laddove gruppi<br />
sessati vengano sistemati in uno stesso capannone diviso, con ambiente<br />
e mangime in comune, si deve prestare particolare attenzione ad<br />
ottimizzare la gestione della crescita di ciascun sesso senza limitare l'altro.<br />
Punti Chiave<br />
• Minimizzare la variabilità del gruppo monitorando e gestendo<br />
l'uniformità del gruppo.<br />
• Allevare a sessi separatamente per ridurre la variabilità.<br />
81
MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />
Note<br />
82
Sezione 6:<br />
GESTIONE PRIMA<br />
DELLA MACELLAZIONE<br />
Obiettivo<br />
Gestire la fase finale del processo di produzione per<br />
consentire di trasferire i broiler al macello in condizioni<br />
ottimali, assicurandosi di soddisfare i requisiti della<br />
macellazione e di mantenere alto il livello di benessere<br />
degli animali.<br />
Pagine Contenuti<br />
85 Principi<br />
85 Preparazione al Carico<br />
86 Carico<br />
90 Macellazione<br />
GESTIONE PRIMA DELLA MACELLAZIONE
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
Gestione prima della Macellazione<br />
Principi<br />
Le procedure di gestione in vigore verso la fine del periodo di crescita,<br />
durante il carico e lungo il trasporto influiscono considerevolmente sulla<br />
qualità del prodotto finale.<br />
La cura degli aspetti relativi al benessere degli animali durante<br />
quest’ultima fase produce benefici non soltanto per i soggetti, ma anche<br />
per la conseguente qualità organolettica.<br />
Le condizioni durante la crescita influiscono sulla resa della carcassa e<br />
sull’incidenza degli scarti sanitari, mentre una cattiva gestione della<br />
rimozione del mangime aumenterà il rischio di contaminazione fecale e<br />
microbiotica delle carcasse al macello. Una carico senza una supervisione<br />
adeguata potrebbe infliggere vari danni agli animali come contusioni,<br />
rottura delle ali ed emorragie interne nelle cosce.<br />
Di conseguenza, è molto vantaggioso mantenere l’alta qualità raggiunta<br />
fino a questo momento. A questo proposito, è importante curare la<br />
gestione dell’ambiente e il benessere degli animali sia durante le fasi di<br />
manipolazione verso il sistema di trasporto e di carico, sia lungo il<br />
trasporto e al macello.<br />
Inevitabilmente, prima della macellazione i soggetti perderanno peso in<br />
seguito alla perdita del contenuto intestinale dal momento in cui rimangono<br />
senza mangime. Per minimizzare la perdita di peso della carcassa, occorre<br />
verificare che il periodo senza mangime non risulti eccessivo.<br />
Quando i soggetti si trovano senza mangime per più di dieci ore, iniziano<br />
a disidratarsi, il loro benessere é compromesso e la resa della carcassa<br />
diminuisce. Di norma, i soggetti perdono fino allo 0,5% del loro peso<br />
corporeo per ogni ora senza mangime durante le prime 12 ore (con<br />
rimozione dell’acqua solo se assolutamente necessario). Quando il<br />
periodo senza mangime supera le 12 ore, la perdita di peso aumenta fino<br />
allo 0,75-1,0% del peso corporeo per ogni ora. Non é possibile recuperare<br />
il peso perduto.<br />
Preparazione al Carico<br />
Luce<br />
Qualora durante la crescita sia stato usato un programma luce, sarà<br />
necessario tornare alle 23 ore di luce (5-10 lux). In questo modo, i soggetti<br />
saranno tranquilli durante il carico. La Direttiva UE per i <strong>Broiler</strong> stabilisce<br />
di fornire 20 lux almeno per tre giorni prima del carico.<br />
Mangime<br />
Si raccomanda di utilizzare un mangime di sospensione (IV periodo) per<br />
un tempo sufficiente prima della macellazione per evitare il rischio di<br />
residui farmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi di<br />
sospensione prescritti per il coccidiostatico e per i diversi medicinali<br />
specificati nelle scheda tecnica di ogni prodotto. Qualora si seguano<br />
programmi di sfoltimento, potrà essere necessario fornire agli animali un<br />
IV periodo per un tempo più lungo prima della macellazione.<br />
85
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
Il mangime dovrà essere rimosso tra le otto e le dieci ore prima del<br />
momento stabilito per la macellazione per ridurre la contaminazione fecale<br />
al macello. Questo periodo dovrebbe includere il tempo utilizzato per il<br />
carico, il trasporto e lo stoccaggio. Qualora il tempo senza mangime sia<br />
prolungato, l’acqua assorbita dai tessuti si accumulerà nel tratto<br />
digerente, riducendo in questo modo la resa. Potrebbe anche aumentare<br />
la contaminazione fecale.<br />
La presenza di feci acquose in un gruppo di broiler in attesa di<br />
macellazione indica che gli animali sono stati senza mangime per un<br />
periodo eccessivo. Altre indicazioni sono la presenza di un fluido acquoso<br />
di colore giallo nell’intestino tenue e la presenza di lettiera nel gozzo e<br />
nello stomaco muscolare.<br />
Qualora la dieta includesse frumento intero, questo dovrà essere rimosso<br />
due giorni prima della macellazione per escludere la sua presenza<br />
nell’intestino.<br />
Acqua<br />
Si raccomanda di offrire accesso illimitato all’acqua per tutto il tempo<br />
possibile e di rimuoverla solo se assolutamente necessario.<br />
L’accesso all’acqua puó essere prolungato nei seguenti modi:<br />
• Utilizzando diverse linee di abbeveratoi.<br />
• Separando gli animali in box.<br />
• Rimuovendo progressivamente i singoli abbeveratoi.<br />
Punti Chiave<br />
• Utilizzare un mangime di sospensione (senza coccidiostatico) per<br />
evitare residui nella carne.<br />
• Fornire piena luce per tre giorni (23 ore di luce e una di buio) per<br />
evitare problemi durante il carico.<br />
• Seguire un programma appropriato di rimozione del mangime per<br />
consentire agli animali di avere l’apparato digerente vuoto prima<br />
della macellazione, limitando in questo modo la contaminazione<br />
fecale durante il trasporto.<br />
• Rimuovere il frumento intero dalla dieta due giorni prima della<br />
macellazione.<br />
• Ritardare il piú possibile la rimozione degli abbeveratoi.<br />
Carico<br />
Il carico e la manipolazione provocano stress ai broiler. La maggior parte<br />
degli scarti sanitari alla macellazione sono causati durante il carico e la<br />
manipolazione. E’ importante programmare il carico con sufficiente<br />
anticipo e supervisionare ogni fase attentamente. Soltanto personale<br />
competente, adeguatamente istruito, deve manipolare gli animali ed<br />
operare macchine come i carica-polli e i muletti. Per evitare contusioni,<br />
graffi o altre lesioni, è importante ridurre al minimo l’attività degli animali.<br />
86
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
La mortalità durante il carico e il trasporto non deve superare lo 0,1%.<br />
Prima del Carico<br />
E’ molto importante calcolare il tempo che sarà impiegato nelle operazioni<br />
di carico e trasporto. L’inizio del carico deve tenere conto del momento<br />
stabilito per la macellazione.<br />
Bisogna calcolare la quantità di gabbie e carrelli necessari per trasportare<br />
gli animali prima che il processo abbia inizio.<br />
E’ indispensabile controllare che tutta l’attrezzatura da utilizzare (inclusi i<br />
veicoli, le gabbie, i recinti e le reti) sia pulita, disinfettata e integra. Gabbie<br />
rotte o danneggiate possono provocare lesioni agli animali.<br />
Riparare, compattare e spianare il suolo all’ingresso del capannone (e<br />
qualsiasi altra strada secondaria che arrivi al capannone) faciliterà l’uscita<br />
dei mezzi, evitando in questo modo le probabilità di contusioni e di ali<br />
danneggiate.<br />
Qualora la lettiera del capannone fosse umida, sarà necessario sostituirla<br />
per non ostacolare il carico.<br />
Alzare le mangiatoie oltre i due metri o rimuoverle dal capannone per non<br />
ostacolare gli animali o il personale.<br />
Separare gli animali in box per evitare gli ammucchiamenti e lasciare<br />
l’acqua in tutti i box che non sono immediatamento sotto carico.<br />
Qualora fosse possibile, bisognerà abbassare l’intensità della luce durante<br />
il carico per ridurre lo stress. In caso di carico notturno, che rappresenta<br />
l’opzione migliore, l’intensità luminosa del capannone deve essere<br />
abbassata al minimo. Qualora il carico sia effettuato di giorno, l’intensità<br />
luminosa dovrà essere ridotta tanto quanto sia possibile. In ogni caso, la<br />
luce dovrà essere sufficiente per consentire un carico sicuro e attento. La<br />
luce blu si è dimostrata molto efficace per questo fine. Per ottimizzare i<br />
risultati, è importante aspettare che gli animali si mettano a riposo una<br />
volta abbassata la luce.<br />
Qualora il carico sia effettuato di giorno, può essere utile mettere tende<br />
alle porte di ingresso del capannone.<br />
In ambienti controllati, l’apertura delle porte e la rimozione degli animali<br />
influirà sulla ventilazione. E’ importante monitorare e regolare<br />
attentamente il sistema di ventilazione lungo tutto il processo di carico per<br />
ridurre lo stress causato ai broiler ed evitare l’accumulo di calore<br />
all’interno del capannone.<br />
Carico<br />
I broiler vanno afferrati da entrambe le zampe (mai dalle cosce) per<br />
minimizzare sia lo stress sia le lesioni e le ferite, che possono prodursi se<br />
gli animali battono le ali per divincolarsi.<br />
87
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
I soggetti devono essere sistemati accuratamente in gabbie o moduli<br />
dall’alto verso il baso. I moduli si sono dimostrati più efficaci nel ridurre lo<br />
stress e le lesioni rispetto alle gabbie convenzionali.<br />
Non bisogna mai sovraccaricare le gabbie o i moduli, giacché questo<br />
potrebbe non solo produrre surriscaldamento e stress ma anche<br />
aumentare la mortalità. Qualora la temperatura fosse alta, bisognerà<br />
diminuire la quantità di broiler per gabbia o modulo.<br />
L’uso inappropriato dell’attrezzatura per il carico può produrre stress e<br />
lesioni ai broiler. Gli strumenti meccanici usati per questa operazione<br />
(come illustra la Figura 26) devono essere operati a velocità moderata.<br />
Non bisogna mai ammucchiare gli animali né forzarli ad entrare in queste<br />
macchine. Lo scarico del carica-polli deve essere allineato con l’apertura<br />
delle gabbie o dei moduli.<br />
Figura 26: Esempio di carica-polli<br />
Trasporto<br />
L’orario del trasporto deve rispettare la legislazione o le normative locali in<br />
vigore.<br />
Fino all’arrivo al macello, è molto importante assicurare un’adeguata<br />
protezione contro gli agenti atmosferici. Qualora fosse necessario,<br />
saranno utilizzati sistemi di ventilazione o si provvederà ad aggiungere dei<br />
sistemi di riscaldamento o raffreddamento. I veicoli utilizzati devono<br />
essere concepiti per proteggere gli animali dagli agenti atmosferici e dare<br />
un minimo di ventilazione, se necessario.<br />
Nei climi caldi, si consiglia di utilizzare ventole durante il carico degli<br />
animali per consentire all’aria di circolare nelle gabbie o moduli presenti<br />
sul camion. E’ importante lasciare uno spazio minimo di dieci centimetri<br />
tra le file di gabbie. Utilizzare dei ventilatori o nebulizzatori per rinfrescare<br />
gli animali che attendono la macellazione.<br />
88
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
In caso di sosta del veicolo, il caldo aumenterà rapidamente, in particolare<br />
nei climi caldi o in caso non ci sia un sistema di ventilazione nel veicolo. Il<br />
piano di viaggio dovrà consentire al veicolo di partire dall’allevamento<br />
appena finito il carico e le pause nell’itinerario dovranno essere brevi.<br />
Lo scarico allo stoccaggio polli dovrà procedere senza ritardi. Qualora ci<br />
fossero dei ritardi, sarà necessario fare ricorso a un sistema di ventilazione<br />
aggiuntivo.<br />
In climi freddi, il carico dovrà essere coperto per proteggerlo dal vento.<br />
Sarà opportuno accertarsi frequentemente del benessere degli animali.<br />
Consegna<br />
Una volta al macello, i camion dovranno parcheggiare al coperto. Qualora<br />
ci fossero dei teli, questi saranno rimossi per evitare che riducano la<br />
ventilazione.<br />
Per garantire il benessere degli animali, è essenziale che il macello abbia<br />
un appropriato stoccaggio polli adeguatamente ventilato.<br />
Questa zona deve avere luci, ventole e nebulizzatori. Questi ultimi devono<br />
essere utilizzati quando la temperatura è molto alta se l’umidità relativa è<br />
inferiore al 70%. Nelle giornate più calde è possibile nebulizzare acqua<br />
sulle ventole per migliorare l’evaporazione. Durante l’estate è<br />
indispensabile verificare che tutti i nebulizzatori e le ventole presenti nello<br />
stoccaggio polli siano funzionanti.<br />
Punti Chiave<br />
• Operare adeguatamente i carica-polli.<br />
• Mantenere un buon livello di ventilazione durante il carico<br />
meccanico per ridurre lo stress.<br />
• Supervisionare attentamente i metodi di carico e manipolazione per<br />
minimizzare lesioni agli animali.<br />
• Rimuovere o alzare qualsiasi tipo di ostacolo, come mangiatoie o<br />
abbeveratoi, prima che l’operazione di carico abbia inizio ed<br />
utilizzare divisori nei capannoni per evitare ammucchiamenti.<br />
• Diminuire l’intensità luminosa prima del carico per calmare gli<br />
animali.<br />
• Calcolare quanti animali sistemare per gabbia o modulo tenendo<br />
conto del peso corporeo dei soggetti e della temperature<br />
ambientale.<br />
• Programmare il trasporto e l’arrivo degli animali.<br />
• Monitorare continuamente il benessere dei soggetti.<br />
89
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
Lavorazione<br />
Una buona produzione di carcasse di alta qualità e resa dipende dal modo<br />
in cui sono state integrate le operazioni di allevamento, carico e<br />
lavorazione.<br />
Un’attenta programmazione e una buona comunicazione tra l’allevamento<br />
e il macello consentiranno un’ottima lavorazione. La gestione<br />
all’allevamento può influire sui processi di macellazione, spiumatura ed<br />
eviscerazione.<br />
Per ridurre la contaminazione fecale, le lesioni alle carcasse e i<br />
conseguenti scarti sanitari, bisogna curare attentamente i seguenti<br />
aspetti:<br />
• Qualità della lettiera<br />
• Densità<br />
• Programma di rimozione mangime<br />
• Metodi utilizzati per il carico<br />
• Programmazione del trasporto<br />
• Stoccaggio<br />
Punti Chiave<br />
• Portare soggetti puliti al macello.<br />
• Mantenere alta la qualità della lettiera, in quanto a spessore e<br />
condizione, per minimizzare abrasioni e altri problemi di qualità<br />
della carcassa.<br />
• Le lesioni da graffi aumentano quando la densità è alta o quando lo<br />
spazio per mangiatoie e abbeveratoi è insufficiente, in particolare<br />
quando si utilizzano programmi di controllo mangime o luce.<br />
• Mantenere alto il livello di benessere dei soggetti al macello.<br />
• Ridurre al minimo la durata del trasporto e dell’attesa per<br />
minimizzare lo stress e la disidratazione.<br />
90
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
Note<br />
91
MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />
Note<br />
92
Sezione 7:<br />
APPENDICI<br />
Pagina Contenuti<br />
95 Appendice 1: Dati di Produzione<br />
98 Appendice 2: Tabelle di Conversione<br />
101 Appendice 3: Calcoli di Efficienza<br />
102 Appendice 4: Sessaggio all’Ala<br />
103 Appendice 5: Classificazione dei Mesi<br />
104 Appendice 6: Risoluzione di Problemi<br />
106 Appendice 7: Ventilazione e Calcoli<br />
APPENDICI
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Appendice 1. Dati di Produzione<br />
La registrazione e l’analisi dei dati sono essenziali nel determinare gli<br />
effetti delle modifiche apportate a nutrizione, gestione, ambiente e stato<br />
sanitario. L’accuratezza dei dati ha una grandissima importanza per<br />
l’efficacia della gestione, per la valutazione dei rischi, per il controllo del<br />
sistema e per rispondere tempestivamente ai problemi che possono<br />
sorgere.<br />
L’analisi e l’interpretazione dei dati di produzione (peso vivo, conversione<br />
e mortalità) sono molto importanti per migliorare la performance.<br />
E’ fondamentale monitorare anche lo stato igienico e sanitario.<br />
Risulta utile definire protocolli operativi standard (SOP – Standard<br />
Operating Protocols) per tutti i processi relativi alla gestione dei broiler.<br />
Questi devono includere la documentazione delle procedure stabilite, dati,<br />
analisi dei dati e sistemi di monitoraggio.<br />
Nella pagina successiva sono elencati i dati necessari nella produzione di<br />
broiler.<br />
95
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Tabella 20: Dati necessari nella produzione di broiler<br />
96<br />
Evento Registri Commento<br />
Accasamento dei pulcini<br />
Mortalità<br />
Medicinali<br />
Vaccinazioni<br />
Peso vivo<br />
Mangime<br />
Numero di pulcini<br />
Gruppo di origine ed età del<br />
gruppo<br />
Data e ora di arrivo<br />
Qualità dei pulcini<br />
Giornaliera<br />
Settimanale<br />
Cumulativa<br />
Data<br />
Quantità<br />
Numero di lotto<br />
Data di vaccinazone<br />
Tipo di vaccino<br />
Numero di lotto<br />
Data di scadenza<br />
Peso vivo medio settimale<br />
Uniformità settimanale (CV%)<br />
Data di consegna<br />
Quantità<br />
Data di inizio del mangime<br />
di sospensione<br />
Tipo di mangime<br />
Peso vivo, uniformità e numero<br />
di animali morti all’arrivo<br />
Registrare per sesso, se<br />
possibile<br />
Registrare scarti e motivi<br />
separatamente<br />
Dati delle necroscopie per<br />
mortalità eccessiva<br />
Una valutazione delle lesioni da<br />
coccidiosi darà indicazione sul<br />
livello di rischio di campo<br />
Secondo indicazioni veterinarie<br />
Registrare ogni reazione<br />
vaccinale fuori dalla norma<br />
Misurazioni più frequenti in caso<br />
di previsione del peso alla<br />
macellazione o di modifiche alla<br />
crescita attraverso programmi<br />
luce.<br />
Un’accurata misurazione del<br />
mangime consumato consente<br />
di valutare la conversione e<br />
determinare la resa<br />
dell’allevamento
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Tabella 20 (continuazione): Registri necessari nella produzione di broiler<br />
Evento Registri Commento<br />
Acqua<br />
Ambiente<br />
Fine ciclo<br />
Informazioni dal Macello<br />
Pulizia finale<br />
Ispezione del capannone<br />
Consumo giornaliero<br />
Rapporto acqua/mangime<br />
Qualità dell’acqua<br />
Livello di cloro<br />
Temperatura:<br />
• Minima giornaliera<br />
• Massima giornaliera<br />
• Durante lo svezzamento, 4 a<br />
5 volte al giorno<br />
• Lettiera durante lo<br />
svezzamento<br />
• Temperatura esterna<br />
giornaliera<br />
Umidità relativa giornaliera<br />
Qualità dell’aria<br />
Qualità della lettiera<br />
Numero di animali rimossi<br />
Ora e data della rimozione<br />
Qualità delle carcasse<br />
Ispezione sanitaria<br />
Composizione delle carcasse<br />
Tipo e percentuale di scarti<br />
Conta batterica totale<br />
Registrare l’ora dei controlli<br />
giornalieri<br />
Riportare il consumo giornaliero<br />
su un grafico, preferibilmente<br />
per capannone<br />
La variazione improvvisa nel<br />
consumo di acqua è un<br />
indicatore precoce di problemi,<br />
in particolare quando si<br />
utilizzano serbatoi aperti o<br />
bacini di raccolta<br />
Controllare più zone, in<br />
particolare l’area dei pulcini<br />
Ogni giorno eseguire controlli<br />
incrociati dei sistemi automatici<br />
con sistemi manuali<br />
Se possibile tenere registri del<br />
livello di polvere, CO2 e NH3 o,<br />
come minimo, registrare il livello<br />
di polvere e NH3<br />
Dopo la disinfezione, monitorare<br />
la presenza di salmonella,<br />
stafilococco o E.coli se<br />
necessario<br />
97
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Appendice 2. Tabelle di conversione<br />
98<br />
Lunghezza<br />
1 metro (m) = 3,281 piedi (ft)<br />
1 piede (ft) = 0,305 metri (m)<br />
1 centimetro (cm) = 0,394 pollici (in)<br />
1 pollice (in) = 2,54 centimetri (cm)<br />
Superficie<br />
1 metro quadrato (m 2 ) = 10,76 piedi quadrati (ft 2 )<br />
1 piede quadrato (ft 2 ) = 0,093 metri quadrati (m 2 )<br />
Volume<br />
1 litro (l) = 0,22 galloni imperiali (gal) o 0,264 US galloni (gal US)<br />
1 gallone imperiale (gal) = 4,54 litri (l)<br />
1 US gallone (gal US) = 3,79 litri (l)<br />
1 gallone imperiale (gal) = 1,2 US galloni (gal US)<br />
1 metro cubo (m 3 ) = 35,31 piedi cubi (ft 3 )<br />
1 piede cubo (ft 3 ) = 0,028 metri cubi (m 3 )<br />
Peso<br />
1 chilogrammo (kg) = 2,205 libbre (lb)<br />
1 libbra (lb) = 0,454 chilogrammi (kg)<br />
1 grammo (g) = 0,035 once (oz)<br />
1 oncia (oz) = 28,35 grammi (g)<br />
Energia<br />
1 caloria (cal) = 4,184 Joules (J)<br />
1 Joule (J) = 0,239 calorie (cal)<br />
1 chilocalorie per chilogrammo (kcal/kg) = 4,184 Megajoules per chilogrammo (MJ/kg)<br />
1 Megajoule per chilogrammo (MJ/kg) = 108 calorie per libbra (cal/lb)<br />
1 Joule (J) = 0,735 piede-libbra (ft-lb)<br />
1 piede-libbra (ft-lb) = 1,36 Joules (J)<br />
1 Joule (J) = 0,00095 Unità Termiche Britanniche (BTU)<br />
1 Unità Termica Britannica (BTU) = 1055 Joules (J)<br />
1 chilowatt-ora (kW-h) = 3412,1 Unità Termiche Britanniche (BTU)<br />
1 Unità Termica Britannica (BTU) = 0,00029 chilowatt-ora (kW-h)<br />
Pressione<br />
1 libbra per pollice quadrato (psi) = 6895 Newton per metro quadrato (N/m 2 ) o Pascal (Pa)<br />
1 libbra per pollice quadrato (psi) = 0,06895 bar<br />
1 bar = 14,504 libbre per pollice quadrato (psi)<br />
1 bar = 10 5 Newton per metro quadrato (N/m 2 )<br />
o Pascal (Pa)<br />
= 100 chiloPascal (kPa)<br />
1 Newton per metro quadrato (N/m2) = 0,000145 libbre per pollice quadrato (lb/in 2 )<br />
o Pascal (Pa)
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Densità<br />
1 piede quadrato per soggetto (ft 2 /soggetto) = 10,76 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 )<br />
10 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 ) = 1,08 piedi quadrati per soggetto (ft 2 /soggetto)<br />
15 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 ) = 0,72 piedi quadrati per soggetto (ft 2 /soggetto)<br />
20 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 ) = 0,54 piedi quadrati per soggetto (ft 2 /soggetto)<br />
1 chilogrammo per metro quadrato (kg/m 2 ) = 0,205 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />
15 chilogrammi per metro quadrato (kg/m 2 ) = 3,08 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />
34,2 chilogrammi per metro quadrato (kg/m 2 ) = 7,01 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />
40 chilogrammi per metro quadrato (kg/m 2 ) = 8,20 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />
Temperatura<br />
Temperatura (°C) = 5/9 (Temperatura °F - 32)<br />
Temperatura (°F) = 32 + 9/5 (Temperatura °C)<br />
Tabella 21: Conversione di Temperatura<br />
°C °F<br />
0 32,0<br />
2 35,6<br />
4 39,2<br />
6 42,8<br />
8 46,4<br />
10 50,0<br />
12 53,6<br />
14 57,2<br />
16 60,8<br />
18 64,4<br />
20 68,0<br />
Temperatura Operativa<br />
°C °F<br />
22 71,6<br />
24 75,2<br />
26 78,8<br />
28 82,4<br />
30 86,0<br />
32 89,6<br />
34 93,2<br />
36 96,8<br />
38 100,4<br />
40 104,0<br />
La temperatura operativa viene definita come la temperatura minima del<br />
capannone più 2 / 3 della differenza tra la temperatura massima e la<br />
temperatura minima del capannone. Si tratta di un valore molto<br />
importante quando vi sono oscillazioni significative delle temperature<br />
diurne.<br />
Esempio: Temperatura minima del capannone 16°C.<br />
Temperatura massima del capannone 28°C.<br />
Temperatura Operativa = [(28-16) x 2 / 3] + 16 = 24°C<br />
99
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Ventilazione<br />
1 piede cubo per minuto (ft 3 /min) = 1,699 metri cubi per ora (m 3 /ora<br />
1 metro cubo per ora (m 3 /ora) = 0,589 piedi cubi per minuto (ft 3 /min)<br />
Isolamento<br />
Il valore U descrive la capacità di un materiale di condurre il calore e viene<br />
misurato in Watt per chilometro quadrato per grado Centigrado<br />
(W/km2/°C)<br />
Il valore R misura le proprietà isolanti dei materiali: quanto più alto è il<br />
valore R tanto migliore sarà l’isolamento. Questo valore è misurato in<br />
km2/W (o ft2/°F/BTU).<br />
Isolamento<br />
1 piede quadrato per grado Fahrenheit<br />
per Unità Termica Britannica (ft 2 /°F/BTU) = 0,176 chilometri quadrati per Watt (km 2 /W)<br />
1 chilometro quadrato per Watt (km 2 /W) = 5,674 piedi quadrati per grado Fahrenheit per<br />
Unità Termica Britannica (ft 2 /°F/BTU)<br />
Luce<br />
Luce<br />
1 candela-piede = 10,76 lux<br />
1 lux = 0,093 candele piede<br />
La formula specificata di seguito può essere utilizzata per calcolare<br />
facilmente la quantità di lampade necessarie in un capannone:<br />
Superficie (m2 ) x lux massimi necessari<br />
Numero di lampade + =<br />
Wattaggio per lampada x fattore K<br />
NOTA<br />
+ Questa formula si riferisce a lampade a incandescenza sistemate ad una altezza di due metri sopra il<br />
livello degli animali. Le luci a fluorescenza producono da tre a cinque volte la quantità di lux per Watt delle<br />
lampade a incandescenza.<br />
Il fattore K dipende dal wattaggio, come si elenca di seguito.<br />
Tabella 22: Wattaggio e Fattore K<br />
100<br />
Potenza<br />
(Watt)<br />
Fattore K<br />
15 3,8<br />
25 4,2<br />
40 4,6<br />
60 5,0<br />
100 6,0
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Appendice 3. Calcoli di Efficienza<br />
Fattore Efficienza Produttiva (PEF) +<br />
Vitalità x Peso vivo<br />
Età in giorni x FCR<br />
esempio<br />
Età 42 giorni , peso vivo 2.652 g<br />
Mortalità 2,80%, FCR 1,75<br />
97,20 x 2,652<br />
x 100 = 351<br />
42 x 1,75<br />
esempio<br />
Età 46 giorni, peso vivo 3.006 g<br />
Mortalità 3,10%, FCR 1,83<br />
96,90 x 3.006<br />
x 100 = 346<br />
46 x 1,83<br />
x 100<br />
NOTE<br />
Quanto più alto è il valore ottenuto tanto migliore sarà la performance tecnica.<br />
Questo calcolo è notevolmente influenzato dall’incremento di peso giornaliero. Qualora si confrontassero<br />
diversi ambienti, le età alla macellazione utilizzate per il confronto dovrebbero essere simili.<br />
+ Conosciuto anche come Fattore Europeo di Efficienza (EEF)<br />
101
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Appendice 4. Sessaggio all’ala<br />
In incubatoio, è molto facile identificare maschi e femmine già dal primo<br />
giorno di vita, dato che la maggiore parte delle varietà di <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> è<br />
sessabile all’ala. Alle femmine le piume crescono più in fretta che ai<br />
maschi. Bisogna osservare il rapporto tra le penne coprenti (strato<br />
superiore) e le penne primarie (strato inferiore) che si trovano nella parte<br />
esterna dell’ala.<br />
Nei maschi, le penne primarie sono della stessa lunghezza o più corte<br />
delle penne coprenti, come illustra la figura sottostante.<br />
Figura 27: Piume dell’ala in un <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> maschio<br />
Primarie di uguale lunghezza alle penne coprenti<br />
Primarie più corte<br />
102
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Nelle femmine, le primarie sono più lunghe delle penne coprenti, come<br />
illustrato nella figura sottostante.<br />
Figura 28: Piume dell’Ala in un <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> Femmina<br />
Primarie più lunghe<br />
Appendice 5. Classificazione dei Mesi<br />
Tabella 23: Classificazione dei Mesi rispetto all’Emisfero Nord e<br />
all’Emisfero Sud<br />
Primavera Estate Autunno Inverno<br />
E. N. E. S. E. N. E. S. E. N. E. S. E. N. E. S.<br />
Marzo Settembre Giugno Dicembre Settembre Marzo Dicembre Giugno<br />
Aprile Ottobre Luglio Gennaio Ottobre Aprile Gennaio Luglio<br />
Maggio Novembre Agosto Febbraio Novembre Maggio Febbraio Agosto<br />
NOTA<br />
E. N. – Emisfero nord<br />
E. S. – Emisfero sud<br />
103
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Appendice 6. Risoluzione di Problemi<br />
Tabella 24: Risoluzione di Problemi<br />
Problema Possibili Cause Azione<br />
Alta Mortalità Precoce<br />
(>1% nella prima<br />
settimana)<br />
Alta Mortalità<br />
(dopo 7 giorni)<br />
Scarsa Crescita<br />
Iniziale e Uniformità<br />
Scarsa Crescita<br />
Successiva e<br />
Uniformità<br />
104<br />
Bassa qualità dei pulcini<br />
Svezzamento inadeguato<br />
Malattie<br />
Appetito<br />
Malattie metaboliche (ascite,<br />
sindrome da morte improvvisa)<br />
Malattie infettive<br />
Problemi agli arti<br />
Nutrizione<br />
Qualità dei pulcini<br />
Condizioni ambientali<br />
Appetito<br />
Basso consumo di sostanze<br />
nutritive<br />
Malattie infettive<br />
Condizioni ambientali<br />
Controllare le norme operative in incubatoio e<br />
l’igiene delle uova<br />
Controllare il trasporto dei pulcini<br />
Adattare l’altezza delle cappe<br />
Necroscopia, consultare il veterinario<br />
Misurare il riempimento del gozzo e raggiungere<br />
i livelli stabiliti<br />
Controllare il livello di ventilazione<br />
Controllare la formulazione del mangime<br />
Evitare una crescita iniziale eccessiva<br />
Controllare la ventilazione in incubatoio<br />
Stabilire la causa (post mortem)<br />
Consultare il veterinario su medicinali e<br />
vaccinazioni<br />
Controllare il consumo di acqua<br />
Controllare i livelli di calcio, fosforo e vitamina<br />
D3<br />
Utilizzare programmi luce per aumentare<br />
l’attività degli animali<br />
Controllare il mangime starter<br />
Disponibilità, qualità fisica e nutritiva<br />
Controllare la fornitura d’acqua, disponibilità e<br />
qualità<br />
Controllare le procedure in incubatoio: igiene<br />
delle uova, stoccaggio, condizioni<br />
dell’incubazione, tempi di incubazione, tempi e<br />
condizioni del trasporto<br />
Controllare i profili di temperature e umidità<br />
Controllare la durata del giorno<br />
Controllare la qualità dell’aria, CO2, polvere,<br />
livello minimo di ventilazione<br />
Controllare che la stimolazione dell’appetito non<br />
sia insufficiente – scarso numero di soggetti con<br />
un riempimento del gozzo ottimale<br />
Controllare la formulazione e la qualità nutritiva<br />
e fisica del mangime<br />
Controllare il consumo di mangime e<br />
l’accessibilità<br />
Sottoalimentazione<br />
Programma luce troppo restrittivo<br />
Vedi Alta Mortalità<br />
Controllare il livello di ventilazione<br />
Controllare la densità<br />
Controllare la temperatura del capannone<br />
Controllare la disponibilità di acqua e mangime
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Tabella 24 (continuazione): Risoluzione di Problemi<br />
Problema Possibili Cause Azione<br />
Scarsa Qualità della<br />
Lettiera<br />
Bassa Conversione<br />
Impiumamento Scarso<br />
Scarti Sanitari Al<br />
Macello<br />
Nutrizione<br />
Ambiente<br />
Malattie infettive<br />
Scarsa crescita<br />
Alta mortalità (in particolare verso<br />
la fine)<br />
Spreco di mangime<br />
Ambiente<br />
Nutrizione<br />
Ambiente<br />
Nutrizione<br />
Ascite<br />
Vesciche ed abrasioni (necrosi)<br />
Contusioni e fratture<br />
Graffi<br />
Malattia di Oregon (conosciuta<br />
anche come Miopatia Muscolare<br />
Profonda o Malattia del Muscolo<br />
Verde)<br />
Grasso eccessivo<br />
Grassi di bassa qualità nel mangime<br />
Eccesso di sale<br />
Eccesso di proteine<br />
Lettiera poco profonda<br />
Materiale inadeguato per la lettiera<br />
Tipo e regolazione degli abbeveratoi (perdite)<br />
Umidità troppo elevata<br />
Densità troppo elevata<br />
Ventilazione insufficiente<br />
Causa di enterite, consultare il veterinario<br />
Vedi Scarsa Crescita Iniziale, Scarsa Crescita<br />
Successiva<br />
Vedi Alta Mortalità<br />
Controllare le regolazione delle mangiatoie<br />
Consentire ai soggetti di svuotare le mangiatoie<br />
due volte al giorno<br />
Controllare che la temperatura del capannone<br />
non sia troppo bassa<br />
Controllare la qualità e formulazione del<br />
mangime<br />
Controllare che la temperatura del capannone<br />
non sia troppo elevata<br />
Controllare che il mangime sia equilibrato in<br />
quanto a contenuto di metionina e cistina<br />
Vedi Alta Mortalità<br />
Controllare la densità<br />
Controllare la lettiera<br />
Aumentare l’attività degli animali (ad esempio<br />
attraverso i programmi luce o l’alimentazione)<br />
Controllare le procedure di manipolazione<br />
durante il carico e la pesatura<br />
Troppa luce<br />
Controllare l’accesso a mangime e acqua e<br />
procedure di carico<br />
Soggetti troppo disturbati durante la crescita,<br />
ad esempio allo sfoltimento, pesatura, ecc.<br />
Distribuzione del mangime inadeguata<br />
Controllare l’equilibrio nutritivo della dieta<br />
Controllare che la temperature del capannone<br />
non sia troppo elevata<br />
105
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Appendice 7. Livelli di Ventilazione e Calcoli<br />
Tabella 25: Livelli di Ventilazione (per Animale) per Temperature tra -1 e 16°C<br />
NOTE<br />
Per ulteriori spiegazioni, Vedi la Sezione 4, Capannone e Ambiente<br />
Il livello minimo di ventilazione è la quantità di aria necessaria per ora per fornire sufficiente ossigeno ai<br />
soggetti e mantenere la qualità dell’aria.<br />
Il livello massimo di ventilazione per i capannoni ad ambiente controllato in climi temperati è la quantità di<br />
aria necessaria all’ora per rimuovere il calore prodotto dagli animali in modo tale che la temperatura interna<br />
sia mantenuta a non più di 3°C al di sopra della temperatura esterna. I livelli di ventilazione massima<br />
aumenteranno qualora sia utilizzata la perdita convettiva di calore per raffreddare i soggetti, ad esempio nella<br />
ventilazione a tunnel.<br />
Fonte: Servizio di Consulenza e Sviluppo per l’Agricoltura - UK<br />
106<br />
Peso Vivo Livello Minimo Livello Massimo<br />
(kg) di Ventilazione (m 3 /ora) di Ventilazione (m 3 /ora)<br />
0,050 0,074 0,761<br />
0,100 0,125 1,280<br />
0,200 0,210 2,153<br />
0,300 0,285 2,919<br />
0,400 0,353 3,621<br />
0,500 0,417 4,281<br />
0,600 0,479 4,908<br />
0,700 0,537 5,510<br />
0,800 0,594 6,090<br />
0,900 0,649 6,653<br />
1,000 0,702 7,200<br />
1,200 0,805 8,255<br />
1,400 0,904 9,267<br />
1,600 0,999 10,243<br />
1,800 1,091 11,189<br />
2,000 1,181 12,109<br />
2,200 1,268 13,006<br />
2,400 1,354 13,883<br />
2,600 1,437 14,420<br />
2,800 1,520 15,585<br />
3,000 1,600 16,412<br />
3,200 1,680 17,226<br />
3,400 1,758 18,028<br />
3,600 1,835 18,817<br />
3,800 1,911 19,596<br />
4,000 1,986 20,365<br />
4,200 2,060 21,124<br />
4,400 2,133 21,874
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole per una<br />
Ventilazione Minima<br />
Con l’obiettivo di determinare come impostare gli intervalli dei timer<br />
delle ventole per ottenere una ventilazione minima, utilizzare il seguente<br />
procedimento:<br />
Cercare il livello minimo di ventilazione raccomandato nella Tabella<br />
25. Il livello esatto varierà a seconda della razza e del sesso e per ogni<br />
capannone specifico. Per informazioni più specifiche, consultare il<br />
fabbricante e il Servizio Tecnico <strong>Aviagen</strong>. I valori specificati nella Tabella<br />
25 si riferiscono a temperature tra -1 e 16°C; per temperature inferiori o<br />
superiori, sarà necessario un leggero aumento o diminuzione dei suddetti<br />
valori rispettivamente.<br />
Calcolare il livello totale di ventilazione richiesto per il capannone (metri<br />
cubi totali per ora (cmh) come segue:<br />
Ventilazione minima totale =<br />
livello minimo quantità<br />
per animale x di animali<br />
Calcolare la percentuale di tempo di funzionamento delle ventole come<br />
segue:<br />
Percentuale di tempo =<br />
Temporizzare coma da risultato.<br />
Ventilazione minima totale<br />
Capacità totale delle ventole usate<br />
107
MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />
Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole<br />
Fase 1: Calcolare il livello totale di ventilazione per il capannone (metri<br />
cubi totali per ora (cmh))<br />
Ventilazione minima totale =<br />
108<br />
livello minimo quantità<br />
per animale x di animali<br />
Esempio:<br />
Un capannone con 30.000 broiler che pesano 800 g ai 20 giorni di vita.<br />
Il livello minimo di ventilazione è 0,594 cmh per animale (vedi Tabella<br />
25).<br />
La ventilazione totale necessaria è 0,594 cmh x 30,000 animali = 17,820<br />
cmh.<br />
Fase 2: Calcolare la percentuale di tempo per il funzionamento delle<br />
ventole<br />
Presumendo una combinazione normale di ventole per una ventilazione<br />
minima, cioè tre ventole di 91 cm con una capacità di 16,978 cmh<br />
l’una, deve essere calcolata la percentuale di tempo durante il quale le<br />
ventole devono essere in funzione per raggiungere la ventilazione totale<br />
necessaria.<br />
Percentuale di tempo =<br />
Ventilazione minima totale<br />
Capacità totale delle ventole in uso<br />
Esempio:<br />
Presumendo che ci siano in uso tre ventole di 91 cm con una capacità di<br />
16,978 cmh l’una. Capacità totale = 16,978 cmh x 3 = 50,934 cmh.<br />
Percentuale di tempo = 17,820 cmh ÷ 50,934 cmh = 0,35 = 35%.<br />
Di conseguenza, le tre ventole di 91 cm dovranno funzionare per il 35%<br />
del tempo.<br />
Fase 3: Presumendo che si utilizzi un timer con intervalli di cinque minuti,<br />
il tempo di funzionamento è calcolato moltiplicando la percentuale di<br />
tempo per il ciclo totale di cinque minuti (300 secondi).<br />
Esempio:<br />
Se si utilizzano tre ventole di 91cm.<br />
35% di cinque minuti (300 secondi) = 1,75 minuti o 105 secondi. Le<br />
ventole saranno in funzione per 105 secondi per ogni ciclo di cinque<br />
minuti.
MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />
Indice Analitico<br />
abbeveratoi a goccia 15, 17, 19, 21, 36, 37<br />
abbeveratoi, sistemi 14, 15, 17, 19, 33, 34, 35, 36,<br />
37, 48, 70, 71, 86, 89, 90<br />
accasamento 14, 96<br />
acqua 14, 15, 32, 34, 44, 48, 49, 56, 97<br />
acqua, contaminazione 32, 34<br />
acqua, durezza, qualità 33<br />
acqua, flusso 35<br />
acqua, livello 36, 48<br />
acqua, misuratori 35<br />
acqua, nelle feci 56, 86<br />
acqua, perdita 32<br />
acqua, pozzi 33<br />
acqua, pressione 35<br />
acqua, rimozione 86<br />
acqua, sistemi 34, 35<br />
acqua/mangime, rapporto 34<br />
alimentazione, area, spazio 15, 38, 49, 71, 90<br />
alimentazione, attività 66<br />
alimentazione, sistemi 11, 14, 15, 19, 21, 38,<br />
49, 87, 89<br />
ambiente 14, 17, 49, 55, 97, 105, 106<br />
ambiente controllato 12, 59<br />
ambienti termostaticamente controllati 59, 61<br />
amminoacidi 27, 32<br />
amminoacidi essenziali, ingredienti 31, 32<br />
ammoniaca 16, 32, 55<br />
anidrida carbonica 16, 55<br />
animali morti all’arrivo 48, 49<br />
ansimare 56, 57<br />
anticorpi 12, 45<br />
aria, correnti 16, 17<br />
aria, qualità 16, 18, 48, 49, 55, 60<br />
aria, scambio, flusso 13, 16, 58, 60, 62, 63<br />
ascite 55, 66, 104, 105<br />
automatica, alimentazione,<br />
pesa, ventilazione 38, 55, 58<br />
azoto, nitrati 32, 33<br />
benessere 49, 67, 85, 89, 90<br />
benessere, zona di 49, 55, 62, 69, 89<br />
biosicurezza 43, 46, 48, 49<br />
calcio 28, 34<br />
caldo da irraggiamento 56, 57<br />
caldo, stress da 49, 50, 56, 57, 86, 88<br />
calore, incremento 31<br />
calore, perdita 56<br />
campionamento, per pesa 77<br />
capannone aperto 58, 67<br />
capannone, ispezione 97<br />
capannone, sistema 55, 57, 106<br />
carbonio, monossido 16, 55<br />
carcasse, qualità, lesioni, resa 66, 68, 85, 90<br />
carico 49, 86, 87, 89, 90<br />
carico, attrezzatura 86, 89<br />
carico, formazione addetti 49<br />
carico, preparazione 87<br />
carrelli 87, 88<br />
carta 11, 14, 15, 19, 21, 38, 69<br />
cisterne, acqua 33<br />
clima caldo 31, 37<br />
cloro 28, 33, 45<br />
coccidiostatico 85<br />
competizione alimentare 38<br />
comportamento 18, 20, 22, 50, 62, 67<br />
condizioni ambientali, modifiche,<br />
controllo 16, 50,63, 104<br />
contaminazione batterica 32, 33, 38, 46, 49<br />
contaminazione fecale 86, 90<br />
contaminazione, aria, lettiera, mangime 55, 69, 85<br />
conversione 29, 38, 105<br />
coprenti, penne 105<br />
correnti d’aria, velocità 16, 58, 62, 89<br />
cosce 66<br />
crescita 29, 66, 104<br />
crescita iniziale 29, 104<br />
crescita, gestione 77, 105<br />
CV 78<br />
deboli, pulcini 48<br />
densità 19, 57, 70, 90<br />
densità nutrizionale 29<br />
109
MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />
Indice Analitico<br />
dermatite plantare 32, 71<br />
deviazione standard, uniformità del peso vivo 78<br />
diagnosi di malattie 50<br />
dimensione, mangime 30<br />
disidratazione 14, 17, 48, 85<br />
disinfezione dell’ambiente 13, 44, 48<br />
disosso 28, 68<br />
distribuzione normale, uniformità del peso 78<br />
durata, giorno, buio 65, 66, 67, 68, 69<br />
energia 27<br />
enterite 32<br />
enzimi 28<br />
evaporazione, raffreddamento 56, 57, 63, 64, 89<br />
eviscerazione 90<br />
fasce di peso, distribuzione 77, 80<br />
Fattore di Efficienza Produttiva 101<br />
Fattore Europeo di Efficienza 101<br />
femmine 80<br />
ferro 33, 34<br />
fibre 32<br />
fine ciclo 85, 97<br />
fitasi 32<br />
fluorescenza, luce 68<br />
fosforo 28, 32<br />
frumento 30, 86<br />
gas 16, 55, 60<br />
gas nocivi 55<br />
genetico, potenziale 11<br />
gozzo, riempimento del gozzo 15, 48<br />
graffi 105<br />
grassi/oli 31, 32, 70<br />
grasso al macello 105<br />
gruppo di origine 12, 15<br />
gruppo, uniformità, variabilità 50, 80<br />
igiene 48, 95<br />
incandescenza, luce 68<br />
incubatoi 12, 48<br />
incubazione 12<br />
indagine su malattie 46<br />
110<br />
insetti, controllo 43<br />
isolamento 100<br />
isolamento, biosicurezza 43<br />
lesioni agli arti 39, 48, 104<br />
lesioni, carico, macellazione 86, 87, 105<br />
lettiera 13, 44, 47, 48, 49, 69, 86, 90<br />
lettiera bagnata 17, 35, 58, 65, 70<br />
lettiera, materiale 69<br />
lettiera, nel gozzo, nello stomaco muscolare 86<br />
lettiera, qualità 32, 55, 105<br />
luce, carico 85, 86, 87, 89<br />
luce, lux 14, 48, 49, 65, 66, 67, 68,69, 100<br />
luce, periodo 38, 68<br />
lumen 68<br />
lunghezza d’onda 65, 66<br />
macellazione 77, 87, 89, 97<br />
macello 49, 85, 90<br />
magnesio 33<br />
malattia di Oregon 105<br />
malattie 14, 43, 46, 50, 70, 95, 104, 105<br />
malattie metaboliche 49<br />
malattie micotiche 49<br />
malattie parassitiche 49<br />
malattie protozoali 49<br />
malattie virali 46, 49<br />
manganese 33<br />
mangiatoie a piatto 11, 21, 38<br />
mangime 14, 15, 48, 49, 85, 96<br />
mangime, altezza 38<br />
mangime, consumo,<br />
appetito 18, 29, 31, 48, 50, 67, 104<br />
mangime, costo 29<br />
mangime, distribuzione 39<br />
mangime, formulazione 31<br />
mangime, igiene 44<br />
mangime, qualità 30<br />
mangime, rimozione 90<br />
mangime, spreco 39<br />
mangime, tipo, forma 11, 29, 30, 31, 38<br />
mangime/acqua, rapporto 37
MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />
Indice Analitico<br />
manipolazione 49, 85, 86<br />
materia organica nell’acqua 33<br />
medicinali 85, 96<br />
microbiologico, esame 50<br />
migrazione, recinti 63<br />
minerali 28, 32<br />
mini-drinker 15, 21<br />
miopatia muscolare 105<br />
misti, pulcini 15<br />
moduli 88<br />
mono-età 43<br />
mortalità 12, 14, 50, 88, 96, 104<br />
multi-età 13<br />
nebulizzatori 17, 57, 58, 63, 64, 88, 89<br />
nebulizzazione 65<br />
necrosi 48, 90<br />
nutritive, sostanze, assunzione 104<br />
nutrizione 104, 105<br />
ombelico, non cicatrizzato 48<br />
origine, gruppo di 43, 48<br />
ossei, problemi 66<br />
ossigeno 55<br />
pannelli di raffreddamento 63, 64, 65<br />
parassiti, controllo 70<br />
penne coprenti 102<br />
perdita convettiva di calore 56, 58<br />
perdita di calore sensibile 56<br />
periodo di buio 65, 66, 67, 68, 69<br />
pesatura, frequenza 77<br />
pesatura, manuale, automatica 78<br />
peso vivo 77, 79, 96<br />
peso vivo, requisiti 79<br />
peso, perdita 85<br />
pH, acqua 33<br />
pigolii 50<br />
piombo 33<br />
polveri 30, 55, 69<br />
potassio 28<br />
pressione 59<br />
primarie, penne 12<br />
problemi, risoluzione 104<br />
produzione, dati, registri 95<br />
proteine 27, 70<br />
proteine crude 32<br />
pulcini, accasamento 12<br />
pulcini, qualità 12, 104<br />
pulizia, disinfezione 43, 45, 48, 97<br />
raffreddamenteo 58, 60, 62<br />
rame 33<br />
refrigerare 17, 50, 62, 65, 88<br />
registri, performance 46, 50, 95<br />
resa 30<br />
residui, nel mangime 29, 86<br />
respirazione 17, 50, 56<br />
riflettori, luce 66<br />
riscaldamento 17<br />
riscaldamento a cappe 17, 18, 20<br />
riserve, acqua 32<br />
roditori, parassiti 43<br />
sale, sodio 32, 57, 70<br />
sanificazione, ambientale 44, 48, 49<br />
scarti al macello 49<br />
scarti sanitari 85, 90, 105<br />
sedimenti, nell’’acqua 34<br />
sessaggio all’ala 102<br />
sesso, gestione, sessi separati 78, 80, 102<br />
sicurezza, biosicurezza 48, 49<br />
sindrome da morte improvvisa 66, 104<br />
sistemi di ventilazione 55, 57, 60, 62, 87<br />
smaltimento 44<br />
sodio 28, 33<br />
solfati 33<br />
sospensione, medicinali nel mangime 29, 85<br />
spazio, disponibile per animale 47, 48, 49, 71<br />
spiumatura 90<br />
spreco di mangime 105<br />
spreco, mangime 38<br />
stato immunitario 12, 45<br />
111
MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />
Indice Analitico<br />
stato sanitario 43, 45, 68<br />
stoccaggio, area 13, 86, 89, 90<br />
stress da caldo 31, 50, 56, 57, 89<br />
suolo, area, kg/m2 14, 69, 71<br />
surriscaldamento 88<br />
svezzamento,<br />
condizioni 14, 15, 18, 19, 20,21, 22, 48, 104<br />
temperatura 14, 15, 16, 17, 18, 19, 22, 37, 48, 50,<br />
55, 58, 60, 62, 72, 89<br />
temperatura corporea 57<br />
temperatura effettiva 62<br />
temperatura, lettiera 14<br />
temperatura, regolazione 55<br />
temperatura, sensori 59, 61<br />
temperatura, svezzamento 14<br />
tempo di fermo 48<br />
tende laterali 58, 59<br />
termostaticamente controllati, ambienti 87<br />
tossine, malattie 49<br />
trasportatori 49<br />
trasporto 12, 13, 44, 85, 87, 88, 90<br />
tuorlo 11, 48<br />
tutto pieno-tutto vuoto 13<br />
Ultra Violetto (UV), radiazione 33<br />
Umidificatori vedi nebulizzatori<br />
umidità 14, 15, 16, 22, 48, 55, 57, 58,<br />
63, 65, 69, 70, 72,<br />
umidità, nel ambiene 48, 55, 60<br />
umidità, perdita durante l’incubazione 48<br />
uniformità (CV) 77, 78, 79<br />
vaccinazione 12, 43, 46, 49, 96<br />
valore R 100<br />
vapore acqueo, evaporazione 55, 63<br />
variabilià, peso corporeo 78, 79<br />
vassoi, mangiatoie 15, 38<br />
veicoli vedi trasporto<br />
ventilazione 16, 17, 49, 50, 55, 56, 57, 88<br />
ventilazione minima 61<br />
ventilazione, controllo 70<br />
ventilazione, ingressi 59, 60, 62, 63, 64, 66<br />
112<br />
ventilazione, livello 59, 61, 106, 107, 108<br />
ventilazione, naturale 57<br />
ventilazione, sistemi a tunnel 62, 63, 64<br />
ventilazione, sistemi di transizione 61, 62<br />
vento, lesioni 85, 87<br />
ventole, uso 16, 59, 61, 65, 66, 88, 107, 108<br />
visitatori 44<br />
vitamine 28<br />
vuoto, ventilazione 59<br />
zinco 33
Pur assicurando che le informazioni presentate in questo manuale sono di massima accuratezza e<br />
rilevanza, <strong>Aviagen</strong> declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate dall’uso delle sudette<br />
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