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Manuale Broiler Ross - Aviagen

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BROILER<br />

<strong>Manuale</strong><br />

<strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong><br />

2009


Informazioni Generali su questo <strong>Manuale</strong><br />

L’obiettivo di questo manuale è fornire assistenza ai clienti <strong>Aviagen</strong> per<br />

ottimizzare la performance degli animali. La sua finalità non è di fornire<br />

informazioni assolute su ogni aspetto della gestione. Questo manuale,<br />

invece, si focalizza su temi importanti che, se non trattati adeguatamente,<br />

possono ridurre la performance. Le finalità delle tecniche di gestione<br />

descritte in questa pubblicazione sono (a) ottimizzare la performance<br />

generale dei broiler sia vivi che alla macellazione (b) garantire il benessere<br />

degli animali e il loro buono stato sanitario.<br />

<strong>Aviagen</strong> tratta gli sviluppi genetici con un approccio equilibrato che si<br />

traduce in caratteristiche d’importanza commerciale, come il tasso di<br />

accrescimento, la conversione, la resa e la vitalità, migliorando<br />

continuamente gli aspetti del benessere degli animali, come la condizione<br />

degli arti, la salute cardiovascolare e la robustezza.<br />

Il raggiungimento del potenziale genetico intrinseco degli animali dipende<br />

dai seguenti aspetti fondamentali:<br />

• Una gestione che soddisfi le esigenze ambientali degli animali.<br />

• Una dieta che somministri l’esatto profilo di sostanze nutritive.<br />

• Un programma efficace di biosicurezza e controllo delle malattie.<br />

Quando uno di questi aspetti non é ottimale, la performance dei brioler si<br />

riduce. Inoltre, i tre aspetti, ambiente, nutrizione e stato sanitario, sono<br />

interdipendenti tra loro. Di conseguenza, il mancato raggiungimento di un<br />

buon livello in uno di questi punti, ha effetti negativi sugli altri.<br />

Nella pratica, i suggerimenti contenuti in questo manuale non<br />

rappresentano una protezione totale contro le variazioni di performance,<br />

che possono avvenire per un’infinità di motivi. Pur assicurando che le<br />

informazioni qui presentate sono della massima accuratezza e rilevanza,<br />

<strong>Aviagen</strong> declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate dall’uso<br />

di suddette informazioni per la gestione dei capi.<br />

Questo manuale presenta dati provenienti da ricerche interne, da<br />

pubblicazioni scientifiche e dall’esperienza del Servizio Tecnico <strong>Aviagen</strong>.<br />

Servizi Tecnici<br />

Per ulteriori informazioni sulla gestione dei capi <strong>Ross</strong>, contattare il<br />

Dipartimento Tecnico o il Servizio Tecnico locale.<br />

Newbridge Midlothian<br />

EH28 8SZ<br />

Scotland, UK<br />

Tel: + 44 (0) 131 333 1056<br />

Fax: + 44 (0) 131 333 3296<br />

infoworldwide@aviagen.com<br />

www.aviagen.com<br />

<strong>Aviagen</strong> Italia<br />

Via G. Marconi 14<br />

27043 – Broni – Pavia<br />

Italia<br />

Tel. 0385 569986<br />

Fax 0385 52093<br />

officeitaly@aviagen.com<br />

3


MANUALE BROILER ROSS: Contenuti<br />

Come Utilizzare questo <strong>Manuale</strong><br />

Come cercare un argomento<br />

Una serie di alette colorate, sul lato destro di questo manuale, consentono<br />

al lettore l’accesso immediato alle sezioni e argomenti di suo interesse.<br />

Nella sezione Contenuti, si elenca il titolo di ogni sezione e sottosezione.<br />

Alla fine del manuale, vi è un indice analitico che elenca le parole chiave<br />

contenute in questa pubblicazione in ordine alfabetico<br />

Punti Chiave<br />

Ove appropriato, è stata inclusa la sezione Punti Chiave, che sottolinea<br />

aspetti importanti della gestione. Questi sono evidenziati in rosso.<br />

Obiettivi di Performance<br />

Questo manuale è supplementato da opuscoli che descrivono gli obiettivi<br />

di performance raggiungibili attraverso una buona gestione e adeguati<br />

controlli ambientali e sanitari.<br />

Contenuti<br />

06 Introduzione<br />

Sezione 1<br />

Gestione dei Pulcini<br />

11 Principi<br />

12 Qualità dei Pulcini e Performance dei <strong>Broiler</strong><br />

13 Arrivo dei Pulcini<br />

16 Controllo Ambientale<br />

18 Gestione del riscaldamento<br />

Sezione 2<br />

Fornitura di Mangime e Acqua<br />

27 Principi<br />

27 Somministrazione di Sostanze Nutritive<br />

29 Programma Alimentare<br />

30 Forma e Qualità Fisica del Mangime<br />

30 Alimentazione con Frumento Intero<br />

31 Mangime e Stress da Caldo<br />

32 Ambiente<br />

32 Qualità della Lettiera<br />

32 Qualità dell’Acqua<br />

34 Sistemi di Abbeveraggio<br />

38 Sistemi di Mangiatoie<br />

Sezione 3<br />

Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

43 Principi<br />

43 Biosicurezza<br />

45 Vaccinazione<br />

46 Indagine su Malattie<br />

50 Diagnosi di Malattie<br />

4


MANUALE BROILER ROSS: Contenuti<br />

Sezione 4<br />

Capannone e Ambiente<br />

55 Principi<br />

57 Sistemi di Ventilazione<br />

60 Sistemi di Ventilazione Minima<br />

61 Sistemi di Ventilazione di Transizione<br />

62 Sistemi di Ventilazione a Tunnel<br />

63 Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione<br />

65 Illuminazione dei <strong>Broiler</strong><br />

69 Gestione della Lettiera<br />

70 Densità<br />

Sezione 5<br />

Controllo del Peso Vivo e<br />

dell’Uniformità<br />

77 Principi<br />

77 Prevedibilità del Peso Vivo<br />

78 Uniformità del Gruppo (CV%)<br />

80 Allevamento a Sessi Separati<br />

Sezione 6<br />

Gestione Prima della Macellazione<br />

85 Principi<br />

85 Preparazione per il Carico<br />

86 Carico<br />

90 Lavorazione<br />

Sezione 7<br />

Appendici<br />

95 Appendice 1: Dati di Produzione<br />

98 Appendice 2: Tabelle di Conversione<br />

101 Appendice 3: Calcoli di Efficienza<br />

102 Appendice 4: Sessaggio all’Ala<br />

103 Appendice 5: Classificazione dei Mesi<br />

104 Appendice 6: Risoluzione di Problemi<br />

106 Appendice 7: Ventilazione e Calcoli<br />

109 Indice Analitico<br />

5


MANUALE BROILER ROSS: Introduzione<br />

Introduzione<br />

<strong>Aviagen</strong> produce una varietà di genotipi per diversi settori del mercato dei<br />

broiler. Tutti i prodotti <strong>Aviagen</strong> sono selezionati in modo tale da garantire<br />

la presenza di una gamma equilibrata di caratteristiche sia nei riproduttori<br />

sia nei pulcini broiler. L’approccio descritto in questo manuale assicura<br />

che tutti i prodotti siano in grado di raggiungere gli standard di<br />

performance più elevati in diversi tipi di ambiente.<br />

La varietà di genotipi <strong>Ross</strong> consente all’utente di scegliere il prodotto che<br />

meglio soddisfa i propri bisogni. <strong>Aviagen</strong> tratta lo sviluppo genetico con<br />

un approccio equilibrato. Caratteristiche d’importanza commerciale,<br />

come il tasso di accrescimento, la conversione, la resa e l’aspettativa di<br />

vita sono continuamente migliorate, insieme al progresso genetico relativo<br />

al benessere degli animali, la robustezza degli arti, la salute<br />

cardiovascolare e la rusticitá.<br />

Il raggiungimento del potenziale genetico degli animali dipende dai<br />

seguenti aspetti:<br />

• Un ambiente gestito in modo tale da soddisfare tutte le esigenze degli<br />

animali rispetto alla ventilazione, la qualità dell’aria, la temperatura e lo<br />

spazio.<br />

• La prevenzione, diagnosi e cura delle malattie.<br />

• La somministrazione del fabbisogno nutritivo attraverso un’adeguata<br />

formulazione del mangime e una corretta gestione della fornitura di<br />

mangime e acqua.<br />

• Particolare attenzione al benessere degli animali, in particolare prima<br />

della macellazione.<br />

Tutti questi aspetti sono interdipendenti tra loro. Il mancato<br />

raggiungimento di uno di questi punti, ha conseguenze negative sulla<br />

performance complessiva.<br />

Figura 1: Limitazioni alla Crescita e alla Qualità dei <strong>Broiler</strong><br />

Fornitura Feed di mangime supply<br />

6<br />

Lighting Luce<br />

Ventilazione Ventilation<br />

Stocking density<br />

Densità<br />

StatoHealth sanitario<br />

Nutrizione Nutrition<br />

Temperatura Temperature<br />

Fornitura Water supply di acqua<br />

Stato Vaccinal vaccinale status


MANUALE BROILER ROSS: Introduzione<br />

Diversi aspetti economici e commerciali incidono da sempre sulla<br />

gestione dei broiler:<br />

• Una domanda sempre più maggiore di qualità e sicurezza alimentare.<br />

• La necessità di specifiche di allevamento sempre più stabili e<br />

predefinite.<br />

• Il bisogno di minimizzare la variabilità dei gruppi e di conseguenza, la<br />

variabilità del prodotto finale.<br />

• L’esigenza di migliorare il benessere degli animali.<br />

• Il totale utilizzo del potenziale genetico disponibile nei capi per quanto<br />

riguarda la conversione, il tasso di accrescimento e la resa.<br />

• Riduzione di malattie evitabili, come l’ascite e la debolezza degli arti.<br />

Man mano che i sistemi di produzione di broiler diventano più sofisticati,<br />

la loro gestione necessita di risposte sempre piú rapide e di avere accesso<br />

ad informazioni migliori.<br />

La fase di crescita dei broiler è solo una delle tante parti che costituiscono<br />

il processo di produzione di carne. Il processo totale coinvolge allevamenti<br />

di riproduttori, incubatoi, allevamenti di broiler, macelli, commercio al<br />

dettaglio e consumatori.<br />

Figura 2: Produzione di Carne <strong>Broiler</strong> di Qualità – Processo Completo<br />

Luogo Operazione Obiettivo<br />

Allevamento<br />

di riproduttori<br />

Incubatoio<br />

Allevamento<br />

di <strong>Broiler</strong><br />

Macello<br />

Fasi chiave<br />

nella gestione<br />

della<br />

produzione<br />

Disinfezione<br />

Pulizia finale<br />

Gestione dei riproduttori<br />

Raccolta uova<br />

Stoccaggio uova<br />

Trasporto<br />

Incubatoio uova<br />

Incubazione<br />

Lavorazione dei pulcini<br />

Trasporto<br />

Svezzamento<br />

Gestione della crescita<br />

Fine ciclo<br />

Trasporto<br />

Lavorazione<br />

Vendita al dettaglio<br />

Produrre pulcini di alta qualità<br />

Garantire la qualità dei pulcini<br />

Sviluppare l’appetito<br />

Sviluppare le difese immunitarie<br />

Consentire l’ottimo sviluppo dello<br />

scheletro e dell’apparato<br />

cardiovascolare<br />

Ottimizzare la qualità della carcassa<br />

7


MANUALE BROILER ROSS: Introduzione<br />

L’obiettivo del produttore di broiler è raggiungere gli obiettivi di<br />

performance in termini di peso vivo, conversione, uniformità e resa. Le<br />

prime due settimane di vita dei pulcini sono critiche e necessitano di<br />

particolare attenzione. La lavorazione dei pulcini, lo svezzamento e la<br />

gestione della crescita iniziale sono di vitale importanza. La produzione di<br />

broiler è un processo sequenziale e la performance finale dipende dal fatto<br />

che ogni fase sia eseguita con successo. Per ottenere una performance<br />

ottimale, è necessario valutare ogni fase in modo critico e implementare<br />

miglioramenti ove necessario.<br />

La complessità della produzione di broiler impone agli allevatori di<br />

comprendere chiaramente quali sono i fattori che influiscono sul processo<br />

di produzione totale oltre a quei fattori che hanno un effetto diretto sulla<br />

gestione degli animali nell’allevamento. Probabilmente, sarà necessario<br />

implementare delle modifiche in incubatoio, in allevamento, durante il<br />

trasporto o alla macellazione. La produzione di broiler vede diversi fasi<br />

nello sviluppo degli animali. L’incubatoio si occupa della schiusa delle<br />

uova e dei pulcini. L’allevamento si occupa del passaggio da pulcini a<br />

broiler e del loro successivo sviluppo. Il macello si occupa dei broiler e<br />

delle loro carcasse. La transizione tra queste diverse fasi deve essere<br />

gestita in modo da ridurre al minimo lo stress degli animali. Le fasi di<br />

transizione chiave per il produttore di broiler sono le seguenti:<br />

• Nascita dei pulcini.<br />

• Schiusa, stoccaggio e trasporto dei pulcini.<br />

• Sviluppo dell’appetito.<br />

• Passaggio da abbeveratoi e mangiatoie supplementari al sistema<br />

automatico<br />

• Carico e trasporto dei broiler a fine ciclo.<br />

Di seguito si elencano i principi che giacciono alla base di questo<br />

<strong>Manuale</strong>:<br />

• Considerazione costante del benessere degli animali<br />

• Comprensione della catena di produzione e delle fasi di transizione<br />

• Attenzione alla qualità del prodotto finale durante la totalità del<br />

processo<br />

• Il bisogno di osservare cambiamenti negli animali e nel loro ambiente<br />

• Gestione adeguata in risposta alle sempre nuove esigenze degli<br />

animali.<br />

Non esistono due allevamenti di broiler che siano uguali né due gruppi di<br />

animali con identici bisogni. L’allevatore deve capire quali sono le<br />

esigenze degli animali e rispondere a queste attraverso una gestione<br />

adeguata, come descritto in questo <strong>Manuale</strong>, provvedendo a soddisfare i<br />

bisogni specifici in modo da assicurare una performance ottimale di ogni<br />

gruppo.<br />

8


Sezione 1:<br />

GESTIONE<br />

DEI PULCINI<br />

Obiettivo<br />

Favorire uno sviluppo precoce stimolando il consumo di<br />

mangime e acqua.<br />

Pagine Contenuti<br />

11 Principi<br />

12 Qualità dei Pulcini e Performance dei <strong>Broiler</strong><br />

13 Arrivo dei Pulcini<br />

16 Controllo Ambientale<br />

18 Gestione della Temperatura<br />

GESTIONE DEI PULCINI


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Gestione dei Pulcini<br />

Principi<br />

Per ottenere un’ottima performance dei broiler, i pulcini devono essere<br />

consegnati all’allevamento il più presto possibile e devono essere nutriti<br />

immediatamente. Devono anche trovare un ambiente gestito in modo tale<br />

da soddisfare le loro esigenze.<br />

Durante i primi dieci giorni di vita, le condizioni ambientali dei pulcini<br />

cambiano notevolmente, passando dall’incubatoio alla pulcinaia.<br />

Qualsiasi carenza nell’ambiente iniziale provocherà un calo sia nella<br />

performance attuale che in quella finale del gruppo. Per raggiungere il loro<br />

massimo potenziale genetico di crescita, i pulcini dovranno adattarsi al<br />

nuovo ambiente e sviluppare una corretta attitudine a mangiare e bere.<br />

Il pulcino affronta una serie di transizioni critiche nei suoi primi 7-10 giorni<br />

di vita, tutte quante strettamente collegate a come e da dove ricava il<br />

nutrimento. Questo è il motivo per cui una buona gestione in questo<br />

periodo è essenziale per ottenere un’ottima performance degli animali.<br />

Durante le ultime fasi dell’incubazione, il pulcino riceve tutto il suo<br />

nutrimento dal tuorlo dell’uovo. Uno volta in allevamento, al pulcino viene<br />

offerto del mangime starter sotto forma di sbriciolato o mini-pellet<br />

attraverso il sistema automatizzato di alimentazione o sulla carta<br />

sistemata sul pavimento della pulcinaia. Appena il cibo raggiunge<br />

l’intestino, il tuorlo residuo all’interno del pulcino viene assorbito, e,<br />

ammesso che il pulcino sia stato nutrito subito dopo la schiusa, questa<br />

riserva di nutrimento garantirà un’utile accelerazione della crescita.<br />

Questo tuorlo residuo garantisce al pulcino gli anticorpi e il nutrimento<br />

necessari per i primi tre giorni. L’assorbimento della sacca del tuorlo<br />

precede l’inizio della crescita e quindi questa sarà minima fino a quando il<br />

pulcino non inizierà a nutrirsi di mangime. Solitamente l’assorbimento del<br />

tuorlo residuo è rapido durante le prime 48 ore e la quantità rimasta ai tre<br />

giorni di vita dovrebbe essere inferiore ad 1 grammo. Se alcuni pulcini di<br />

un gruppo non iniziano a mangiare dopo uno, due o anche tre giorni, il<br />

loro gruppo di appartenenza non sarà uniforme e il peso medio alla<br />

macellazione sarà sensibilmente ridotto.<br />

Un pulcino, dopo aver trovato il mangime sulla carta per i primi giorni di<br />

vita, dovrá trovarlo di nuovo, tra i 4-6 giorni di vita, nella mangiatoia, sia<br />

questa a piatti o a catena. Successivamente, verso i dieci giorni di età, il<br />

pulcino dovrà affrontare un successivo cambiamento dal mangime<br />

sbriciolato setacciato o dai mini-pellet al pellet. È importante che queste<br />

due transizioni siano rese il più facile possibile affinché la potenziale<br />

performance del pulcino non ne risenta. Il cibo dovrebbe essere facile da<br />

raggiungere nella mangiatoia; per esempio, i vassoi straripanti<br />

incoraggeranno il pulcino a nutrirsi. Ai dieci giorni di vita si raccomanda di<br />

fornire pellet di buona qualità per ridurre l’impatto dovuto al cambiamento<br />

di consistenza del mangime.<br />

Se l’intero gruppo ha superato bene tutte queste transizioni e,<br />

presumendo che non ci siano fattori né ambientali né nutrizionali a<br />

bloccare la crescita, allora il peso a sette giorni dovrà essere 4,5 – 5 volte<br />

quello del pulcino alla partenza.<br />

11


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Di norma, il peso deve essere controllato e monitorato a sette giorni e<br />

quando non si ottiene l’obiettivo prefissato, si devono prendere dei<br />

provvedimenti. Gli Obiettivi di Performance da raggiungere sono descritti<br />

nella pubblicazione <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> Obiettivi di Performance.<br />

Qualità dei Pulcini e Performance dei <strong>Broiler</strong><br />

La performance finale e la redditività dei broiler dipendono dall’attenzione<br />

ai dettagli durante l’intero processo di produzione. Questo include una<br />

buona gestione dei riproduttori, buone precedure in incubatoio e<br />

un’efficiente consegna di pulcini di ottima qualità e uniformità. La qualità<br />

dei pulcini puó essere condizionata durante qualsiasi fase del processo.<br />

Pianificazione<br />

La qualità dei pulcini deriva dall’interazione tra la gestione, lo stato<br />

sanitario e la nutrizione dei riproduttori da una parte e dalla gestione<br />

dell’incubazione dall’altra. Se a pulcini di buona qualità si fornisce<br />

un’adeguata nutrizione e si gestisce bene il loro svezzamento durante i<br />

primi sette giorni, il tasso di mortalità dovrebbe essere inferiore allo 0,7%<br />

e l’obiettivo di peso vivo dovrebbe essere raggiunto uniformemente.<br />

• E’ importante pianificare l’accasamento dei gruppi di broiler per<br />

minimizzare le differenze di età e/o di stato immunitario del gruppo di<br />

origine. Idealmente, ogni gruppo deve provenire dallo stesso gruppo di<br />

origine. Qualora fosse inevitabile mischiare i gruppi, si raccomanda di<br />

tenere insieme i pulcini provenienti da riproduttori di età simili.<br />

• La vaccinazione dei genitori ottimizza nei pulcini la protezione offerta<br />

dagli anticorpi materni e protegge i broiler contro malattie che<br />

potrebbero compromettere la performance (come la malattia di<br />

Gumboro, l’anemia aviare e il reovirus).<br />

• Un pulcino di buona qualità deve avere il piumino pulito. Deve stare<br />

bene in piedi e camminare correttamente, essere sveglio e attivo. Deve<br />

anche essere privo di deformità, con il sacco del tuorlo completamente<br />

ritratto e l’ombelico cicatrizzato. Deve pigolare con insistenza.<br />

• Quando la qualità dei pulcini é più bassa del desiderato, l’allevatore<br />

deve inviare un rapporto dettagliato all’incubatoio con informazioni<br />

accurate e misurabili, raccolte e presentate in modo sistematico.<br />

• Una gestione inadeguata dello svezzamento puó solo peggiorare un<br />

problema di qualità già presente nei pulcini.<br />

I sistemi di incubazione e trasporto devono garantire i seguenti aspetti:<br />

• che a tutti i pulcini vengano somministrati i vaccini corretti nel giusto<br />

dosaggio e con la metodica adeguata.<br />

• che dopo il sessaggio e le vaccinazioni, i pulcini rimangano in un ambiente<br />

buio e controllato per permettere di mettersi a riposo prima del trasporto.<br />

• che i pulcini siano caricati attraverso un’area di carico ad ambiente<br />

controllato in camion pre-condizionati che li porteranno in allevamento<br />

(Tabella 1).<br />

• che l’orario di consegna sia stabilito in anticipo affinché i pulcini possano<br />

essere scaricati e accasati correttamente nel minor tempo possibile.<br />

• che i pulcini siano nutriti ed abbiano accesso ad una fonte d’acqua il più<br />

presto possibile dopo la schiusa.<br />

12


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Tabella 1: Condizioni Ottimali - Stoccaggio e Trasporto dei Pulcini<br />

Condizioni<br />

di Stoccaggio<br />

dei Pulcini<br />

Condizioni<br />

di Trasporto<br />

NOTE<br />

Queste condizioni nello stoccaggio o nel veicolo dovrebbero garantire ai pulcini temperature tra i 30-35°C e<br />

UR del 70-80%. E’ piúimportante cercare di ottenere queste temperature, piuttosto che attenersi alle<br />

impostazioni consigliate l’impianto del camion, visto che i valori potrebbero variare secondo le<br />

raccomandazioni del fabbricante.<br />

+<br />

Le temperature devono essere regolate secondo l’effettiva temperatura dei pulcini. La temperatura<br />

rettale deve essere compresa tra i 39-40°C.<br />

++<br />

Per i trasporti su lunga distanza in climi freddi, qualora il sistema di riscaldamento sia attivo per lunghi<br />

periodi e l’aria sia secca, si raccomanda di umidificare l’ambiente.<br />

Punti Chiave<br />

• Pianificare l’accasamento per minimizzare differenze fisiologiche e<br />

immunitarie tra i pulcini. Se possibile, usare un singolo gruppo di<br />

origine.<br />

• Per lo stoccaggio e il trasporto dei pulcini, assicurare condizioni<br />

che prevengano la disidratazione e altri tipi di stress.<br />

• Fornire acqua e cibo ai pulcini il più presto possibile dopo la<br />

schiusa.<br />

• Mantenere alti gli standard di igiene e biosicurezza nell’incubatoio e<br />

durante il trasporto.<br />

Arrivo dei Pulcini<br />

Temperatura Ambientale 22-24°C +<br />

Umidità Relativa (UR) minima 50%<br />

Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini<br />

Temperatura Ambientale 22-24° C+<br />

Umidità Relativa (UR) minima 50% su grande distanza++<br />

Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini<br />

Preparazione dell’Allevamento per il Nuovo Ciclo<br />

Ogni capannone dovrebbe ospitare animali della stessa età (cioè la<br />

gestione dovrebbe seguire il principio “tutto pieno-tutto vuoto”). Quando<br />

si gestiscono gruppi multi-etá, i programmi di vaccinazione e sanitari<br />

diventano piú complicati e meno efficaci ed é molto più probabile che<br />

sorgano problemi sanitari e che di conseguenza la performance sia<br />

diminuita.<br />

Le pulcinaie, le aree circostanti e tutta l’attrezzatura devono essere pulite<br />

e disinfettate a fondo prima dell’arrivo del materiale della lettiera e dei<br />

pulcini (vedi Sezione 3, Stato Sanitario e Biosicurezza). In seguito, la<br />

gestione dovrà impedire l’ingresso di agenti patogeni. Veicoli, attrezzatura<br />

e persone devono essere disinfettati prima del loro ingresso al capannone.<br />

La lettiera deve essere distribuita uniformemente, con una spessore di 8-<br />

10 cm. Se i costi di smaltimento della lettiera rappresentano un problema,<br />

si puó ridurre leggermente lo spessore purché la temperatura al suolo sia<br />

adeguata (28-30°C). Uno spessore di lettiera non uniforme può ostacolare<br />

l’accesso al mangime e all’acqua e puó portare a una perdita di uniformità<br />

del gruppo.<br />

13


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Punti Chiave<br />

• Fornire ai pulcini un ambiente pulito e con una buona biosicurezza.<br />

• Controllare la diffusione di malattie accasando una sola etá (tutto<br />

pieno-tutto vuoto)<br />

• Posare la lettiera uniformemente.<br />

Accasamento dei Pulcini<br />

I pulcini non sono in grado di regolare la propria temperature corporea fino<br />

ai 12-14 giorni di vita. Di conseguenza, questa deve essere raggiunta<br />

attraverso la fornitura di una temperatura ambientale adeguata. La<br />

temperatura del suolo all’accasamento dei pulcini è tanto importante<br />

quanto la temperatura dell’aria, quindi è essenziale preriscaldare la<br />

pulcinaia. La temperatura e l’umidità devono essere stabilizzate almeno<br />

24 ore prima dell’arrivo dei pulcini. Di seguito si elencano i valori<br />

raccomandati:<br />

• Temperatura dell’aria 30°C (misurata all’altezza dei pulcini nell’area<br />

dove sono disposti mangime e acqua).<br />

• Temperatura della lettiera 28-30°C.<br />

• Umidità relativa 60-70%.<br />

Questi valori dovrebbero essere monitorati regolarmente per garantire un<br />

ambiente uniforme nell’intera area di svezzamento. In ogni modo, il miglior<br />

indicatore della temperatura è indubbiamente il comportamento dei<br />

pulcini.<br />

Prima della consegna dei pulcini, si deve effettuare un ultimo controllo<br />

della disponibilità di mangime e acqua all’interno della pulcinaia. Tutti i<br />

pulcini devono essere in grado di bere e mangiare immediatamente dopo<br />

l’accasamento.<br />

Quanto più a lungo i pulcini rimarranno nelle scatole, tanto maggiore sarà<br />

il grado di potenziale disidratazione. Questo potrebbe causare mortalità<br />

prematura e crescita ridotta, come indicato dal peso vivo a sette giorni e<br />

dal peso vivo finale.<br />

I pulcini devono essere accasati velocemente ma con delicatezza e in<br />

modo uniforme sulla carta, all’interno dell’area di svezzamento. Acqua e<br />

mangime devono essere disponibili liberamente ed immediatamente. Le<br />

scatole vuote devono essere rimosse dalla pulcinaia senza indugi.<br />

Lasciar riposare i pulcini per una o due ore per consentire loro di<br />

familiarizzare col nuovo ambiente. Successivamente, é necessario<br />

verificare che tutti abbiano un facile accesso a mangime e acqua. Se<br />

necessario, regolare attrezzature e temperatura.<br />

Per i primi sette giorni, al fine di aiutare i pulcini ad adattarsi al nuovo<br />

ambiente ed incoraggiarli a bere e mangiare, si raccomanda di fornire 23<br />

ore di luce con un intensità di 30-40 lux.<br />

14


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Tutti gli animali dovranno avere sempre a disposizione una fonte di acqua<br />

fresca e pulita adeguata, con punti d’accesso ad un’altezza appropriata (vedi<br />

Sezione 2, Fornitura di Acqua e Mangime). Nel caso di abbeveratoi a goccia,<br />

ne servono uno ogni 12 animali, mentre per gli abbeveratoi a campana, il<br />

rapporto minimo è di sei abbeveratoi ogni 1.000 pulcini. In aggiunta, si<br />

devono disporre di sei mini-drinker o vassoi supplementari ogni 1.000<br />

pulcini.<br />

Inizialmente, si deve fornire un mangime sbriciolato senza polvere o del mini<br />

pellet su mangiatoie manuali (1 ogni 100 pulcini) e sulla carta, fino a coprire<br />

un'area di alimentazione pari al 25% (come minimo) dell'area di<br />

svezzamento. I pulcini devono essere posati direttamente sulla carta in modo<br />

che trovino subito il mangime. Abbeveratoi e mangiatoie automatici devono<br />

essere sistemati nelle vicinanze della carta.<br />

Quando é inevitabile mischiare pulcini provenienti da gruppi di genitori<br />

diversi, i pulcini devono essere raggruppati in base gruppi di provenienza, ed<br />

ogni gruppo dovrà essere svezzato separatamente. I pulcini da riproduttori<br />

giovani (meno di 30 settimane) hanno bisogno di una temperatura maggiore<br />

(+1°C della temperatura indicata nel profilo) rispetto ai pulcini da riproduttori<br />

più vecchi (più di 50 settimane).<br />

Punti chiave<br />

• Pre-riscaldare il capannone e stabilizzare la temperatura e l'umidità<br />

prima dell'arrivo dei pulcini.<br />

• Scaricare i pulcini e accasarli velocemente.<br />

• Fornire immediatamente mangime e acqua.<br />

• Sistemare l'attrezzatura in modo da permettere ai pulcini di<br />

raggiungere facilmente acqua e mangime.<br />

• Posizionare mangiatoie e abbeveratoi supplementari vicino ai<br />

sistemi principali.<br />

• Lasciare che i pulcini si riposino per una o due ore e abbiano<br />

possibilità di bere e mangiare.<br />

• Controllare mangime, acqua, temperatura e umidità dopo una/due<br />

ore e intervenire se necessario.<br />

Valutazione della Partenza<br />

Quando finalmente i pulcini trovano il mangime per la prima volta, sono<br />

piuttosto affamati e tendono e mangiare fino a riempirsi il gozzo. Si<br />

raccomanda di controllare un campione di pulcini tra le 8 e le 24 ore dopo<br />

il loro arrivo per assicurarsi che tutti abbiano trovato mangime e acqua. A<br />

questo proposito, é necessario prendere campioni di 30-40 pulcini<br />

prelevati da tre o quattro diverse zone del capannone. Si deve tastare<br />

gentilmente il gozzo di ogni pulcino. Un gozzo pieno, soffice e<br />

arrotondato (Figura 3) indica che il pulcino ha trovato acqua e mangime.<br />

Se invece il gozzo è pieno, ma si percepisce ancora la consistenza<br />

originale del mangime, l'animale non ha ancora consumato acqua a<br />

sufficienza. La percentuale ottimale di pulcini con un buon riempimento<br />

del gozzo è del 80% dopo 8 ore dall’arrivo e del 95-100% dopo 24 ore.<br />

15


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Figura 3: Riempimento del Gozzo dopo 24 ore<br />

Il pulcino a sinistra ha un gozzo pieno e arrotondato, mentre quello a<br />

destra ha il gozzo vuoto.<br />

Controllo Ambientale<br />

Introduzione<br />

Il raggiungimento di temperatura e umidità ottimali è essenziale per lo<br />

stato sanitario e lo sviluppo dell'appetito. La temperatura e l'umidità<br />

relativa devono essere controllate in modo frequente e regolare; almeno<br />

due volte al giorno per i primi cinque giorni e una volta al giorno<br />

successivamente. Le sonde ed i sensori per gli impianti automatici devono<br />

essere piazzati all'altezza dei pulcini. Si raccomanda di utilizzare<br />

termometri a mercurio per confermare l'accuratezza dei sensori elettronici<br />

che gestiscono i sistemi automatici.<br />

Durante lo svezzamento è importante ventilare, evitando le correnti d’aria,<br />

ai fini di:<br />

• Mantenere la temperatura e l'umidità relativa ai giusti livelli.<br />

• Consentire un ricambio d'aria sufficiente a prevenire l'accumulo di gas<br />

nocivi quali il monossido di carbonio (proveniente da cappe a gas),<br />

l'anidride carbonica e l'ammoniaca.<br />

Dal primo giorno, è molto utile determinare un livello minimo di<br />

ventilazione, per assicurare che arrivi aria fresca ai pulcini a intervalli<br />

frequenti e regolari (Vedi Sezione 4, Capannone e Ambiente). Si possono<br />

utilizzare degli agitatori per la circolazione interna al fine di mantenere una<br />

buona uniformità della qualità dell'aria e della temperatura all'altezza dei<br />

pulcini.<br />

Dovendo proprio scegliere, il mantenimento delle una serie di alette<br />

colorate temperature di svezzamento è prioritario rispetto alla ventilazione<br />

e al ricambio d'aria. I pulcini giovani sono molto sensibili alle correnti<br />

d’aria, quindi l'effettiva velocità dell'aria al suolo deve essere inferiore a<br />

0,15 metri al secondo o comunque la più bassa possibile.<br />

16


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Punti Chiave<br />

• Monitorare regolarmente la temperatura e l'umidità.<br />

• Ventilare per fornire aria fresca e rimuovere i gas nocivi.<br />

• Evitare le correnti d’aria.<br />

Umidità<br />

L'Umidità Relativa (UR) in incubatoio, alla fine del processo di<br />

incubazione, é piuttosto alta (circa l’80%). Le pulcinaie con riscaldamento<br />

a tutto capannone, specialmente nel caso si utilizzino abbeveratoi a<br />

goccia, possono arrivare a livelli di UR inferiori al 25%. I capannoni dotati<br />

di un'attrezzatura più convenzionale (quali impianti di riscaldamento a<br />

cappe, che producono umidità come sottoprodotto della combustione, e<br />

abbeveratoi a campana, che dispongono di una superficie di acqua<br />

aperta) hanno un’UR molto maggiore, di solito superiore al 50%. Per<br />

minimizzare l’impatto del loro trasferimento dalle incubatrici, nei primi tre<br />

giorni in allevamento, l’umiditá dovrebbe essere del 60-70%.<br />

L'umidità nel capannone deve essere monitorata giornalmente. Se scende<br />

sotto il 50%, l'ambiente diventa secco e polveroso, i pulcini cominciano a<br />

disidratarsi ed aumenta il rischio di avere problemi respiratori. Per evitare<br />

che questo avvenga, con la conseguente diminuzione di performance, è<br />

opportuno prendere provvedimenti.<br />

Se il capannone é dotato di nebulizzatori ad alta pressione per il<br />

raffreddamento ad alta temperatura, si raccomanda di usarli per<br />

aumentare l'umiditá durante lo svezzamento. Alternativamente l'umiditá<br />

può essere aumentata utilizzando un nebulizzatore a spalla per spruzzare<br />

leggermente le pareti.<br />

Man mano che i pulcini crescono, l'umiditá ideale diminuisce. Una umiditá<br />

elevata (maggiore del 70%) dai 18 giorni in poi può causare problemi di<br />

lettiera bagnata. Man mano che il peso vivo dei broiler aumenta, il livello<br />

dell'umiditá può essere controllato attraverso i sistemi di riscaldamento e<br />

ventilazione.<br />

Interazione tra Temperatura e Umidità<br />

Tutti gli animali disperdono calore nell'ambiente attraverso l'evaporazione<br />

di umidità dal tratto respiratorio e attraverso la pelle. Ad alti livelli di UR,<br />

avviene meno dispersione evaporativa e aumenta la temperatura<br />

apparente degli animali. L'effettiva temperatura avvertita dagli animali<br />

dipende dalla temperatura a bulbo secco e dall'UR. A parità di<br />

temperatura a bulbo secco, un’umidità relativa elevata aumenta la<br />

temperatura apparente, mentre un'UR bassa diminuisce la temperatura<br />

apparente. L’obiettivo di temperatura riportato nella Tabella 2 prevede<br />

un'umiditá compresa tra il 60% e il 70%. La parte destra della Tabella 2<br />

elenca le varie temperature a bulbo secco richieste per raggiungere<br />

l’obiettivo di temperatura in situazioni dove l'umiditá non si trovi<br />

nell'intervallo 60-70%.<br />

17


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Tabella 2: Temperature a Bulbo Secco Richieste per Raggiungere<br />

l’Obiettivo di Temperatura Apparente Equivalente al Variare dell'Umidità<br />

Relativa<br />

Età<br />

(giorni)<br />

Obiettivo<br />

Temperatura UR%<br />

Temperatura a bulbo secco a seconda dell’UR<br />

Ideale<br />

°C 40 50 60 70 80<br />

Un Giorno<br />

di Vita 30,0 60-70 36,0 33,2 30,8 29,2 27,0<br />

3 28,0 60-70 33,7 31,2 28,9 27,3 26,0<br />

6 27,0 60-70 32,5 29,9 27,7 26,0 24,0<br />

9 26,0 60-70 31,3 28,6 26,7 25,0 23,0<br />

12 25,0 60-70 30,2 27,8 25,7 24,0 23,0<br />

15 24,0 60-70 29,0 26,8 24,8 23,0 22,0<br />

18 23,0 60-70 27,7 25,5 23,6 21,9 21,0<br />

21 22,0 60-70 26,9 24,7 22,7 21,3 20,0<br />

24 21,0 60-70 25,7 23,5 21,7 20,2 19,0<br />

27 20,0 60-70 24,8 22,7 20,7 19,3 18,0<br />

Fonte: Dott Malcolm Mitchell (Scottish Agricultural College)<br />

La Tabella 2 illustra il rapporto tra l'UR e la temperatura effettiva. Qualora<br />

l'UR fosse fuori dall'intervallo ideale, la temperatura del capannone all'altezza<br />

dei pulcini dovrà essere regolata secondo le indicazioni riportate nella<br />

Tabella 2. Per esempio, se l'UR fosse inferiore al 60%, la temperatura a<br />

bulbo secco dovrebbe essere aumentata. E’ molto importante monitorare il<br />

comportamento dei pulcini ad ogni stadio per verificare che siano sottoposti<br />

ad una temperatura appropriata (vedi Gestione della Temperatura). Se il<br />

comportamento indicasse che i pulcini hanno freddo o caldo, la temperatura<br />

del capannone dovrà essere modificata di conseguenza.<br />

Punti Chiave<br />

• Raggiungere l'obiettivo di peso vivo ai sette giorni di vita gestendo<br />

correttamente l'ambiente durante lo svezzamento.<br />

• Utilizzare il comportamento dei pulcini per determinare se la<br />

temperatura è corretta.<br />

• Utilizzare la temperatura per stimolare l’attività e l’appetito.<br />

• Mantenere l'UR tra il 60% e il 70% per i primi tre giorni e sopra al<br />

50% per il rimanente periodo dello svezzamento.<br />

• Regolare la temperatura se l'UR dovesse essere superiore al 70%<br />

o inferiore al 60%, sempre rispondendo ad eventuali cambiamenti<br />

nel comportamento dei pulcini.<br />

Gestione della Temperatura<br />

Per svezzare i pulcini broiler, si utilizzano due sistemi base di controllo della<br />

temperatura:<br />

• Riscaldamento a cappe. La fonte di calore è locale; quindi, i pulcini<br />

possono allontanarsi verso zone più fredde e in questo modo scegliersi<br />

la temperatura.<br />

• Riscaldamento a tutto capannone. La fonte di calore ha una<br />

superficie maggiore e viene diffusa più ampiamente; quindi, i pulcini<br />

hanno meno libertà di movimento per scegliere una determinata<br />

temperatura. Il termine riscaldamento a tutto capannone si riferisce ai<br />

18


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

casi in cui l'intero capannone o una parte definita di esso è riscaldato<br />

solo da generatori di aria calda. Lo scopo è raggiungere un’unica<br />

temperatura in tutto il capannone o nell'aria.<br />

In entrambi i casi (riscaldamento a cappe o a tutto capannone), l'obiettivo<br />

è stimolare sia l'appetito che l'attività al più presto. E’ molto importante<br />

raggiungere la temperatura ottimale. Nella tabella sottostante sono<br />

riportate le temperature di svezzamento ideali per un'umiditá del 60-70%.<br />

Tabella 3: Temperature di Svezzamento<br />

Età<br />

(giorni)<br />

Temperatura Temperatura per Riscaldamento<br />

per Riscaldamento<br />

a Cappe (°C)<br />

Tutto Capannone Bordo 2 m dal Bordo<br />

(°C)<br />

della Cappa (A) della Cappa (B)<br />

Un Giorno di Vita 30 32 29<br />

3 28 30 27<br />

6 27 28 25<br />

9 26 27 25<br />

12 25 26 25<br />

15 24 25 24<br />

18 23 24 24<br />

21 22 23 23<br />

24 21 22 22<br />

27 20 20 20<br />

Riscaldamento a Cappe<br />

La disposizione dello svezzamento per il riscaldamento a cappe è visibile<br />

nella Figura 4, che rappresenta la tipica situazione con 1.000 pulcini al<br />

primo giorno. I pulcini vengono posati in un quadrato di 5m per 5m (25<br />

m 2 ), con una densità iniziale di 40 pulcini ogni m 2 . Se la densità venisse<br />

successivamente aumentata, il numero di abbeveratoi e mangiatoie e la<br />

potenza del riscaldamento dovranno essere aumentati di conseguenza.<br />

Figura 4: Disposizione dello Svezzamento per Riscaldamento a Cappe<br />

(1.000 pulcini)<br />

Area<br />

di<br />

Svezzamento<br />

Area<br />

di<br />

Svezzamento<br />

2 m 2 m<br />

2 m<br />

5 m<br />

5 m<br />

2 m<br />

LEGENDA<br />

Copertura al 60% di Carta<br />

LEGENDA<br />

Mangiatoie Automatiche a Piatti<br />

Copertura al 60% di Carta<br />

Linea di Abbeveratoio a Goccia<br />

Mangiatoie Automatiche a Piatti<br />

Mini-Drinker<br />

Linea di Abbeveratoio a Goccia<br />

Mini-Drinker<br />

Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 4, la Figura 5 mostra<br />

le variazioni di temperatura attorno alle cappe. Queste sono<br />

19


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

contrassegnate dalla lettera A (bordo della cappa) e dalla lettera B (2 m<br />

dal bordo della cappa). Le rispettive temperature ottimali sono riportate<br />

nella Tabella 3.<br />

Figura 5: Riscaldamento a Cappe – Aree con diverse Temperature<br />

I pulcini non fanno rumore<br />

I pulcini ansimano e tengono basse la testa e le ali<br />

I pulcini si allontanano dalle cappe<br />

I pulcini si ammassano vicino alle cappe<br />

I pulcini fanno rumore, richiamando l'attenzione<br />

20<br />

Area di Svezzamento<br />

2 m 2 m<br />

B A A B<br />

Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Cappe<br />

Temperatura troppo elevata Temperatura corretta<br />

I pulcini sono sparsi uniformemente<br />

Il livello di rumore indica benessere<br />

Temperatura troppo bassa Correnti d’Aria<br />

LEGENDA<br />

A – Bordo della Cappa<br />

B – 2 m dal Bordo della Cappa<br />

Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della corretta<br />

temperatura dell'area di svezzamento. Con il riscaldamento a cappe, la<br />

corretta temperatura è indicata da una situazione in cui i pulcini sono<br />

sparsi uniformemente su tutta l'area di svezzamento, come mostrato nella<br />

Figura 6. Nel diagramma, la cappa è rappresentata dal cerchio azzurro<br />

centrale.<br />

Figura 6: Distribuzione dei Pulcini Sotto le Cappe<br />

Questa distribuzione richiede ricerche<br />

Influenzata dalle correnti d’aria<br />

Distribuzione non uniforme della luce<br />

Rumori esterni


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

La figura sottostante mostra un'immagine di pulcini a loro agio con<br />

riscaldamento a cappe.<br />

Figura 7: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a Cappe<br />

Riscaldamento a tutto capannone<br />

Con il riscaldamento a tutto capannone, non c'è differenza di temperatura<br />

all'interno del locale, ma possono essere necessarie cappe<br />

supplementari. La principale fonte di calore può essere diretta o indiretta<br />

(usando aria calda). La figura sottostante mostra un'immagine della<br />

disposizione dei pulcini con riscaldamento a tutto capannone.<br />

Figura 8: Tipica Disposizione dei Pulcini con un Sistema di Riscaldamento<br />

a Tutto Capannone<br />

LEGENDA<br />

Copertura al 60% di Carta<br />

Mangiatoie Automatiche a Piatti<br />

Linea di Abbeveratoio a Goccia<br />

Mini-Drinker<br />

Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 8, le temperature<br />

ottimali sono elencate nella parte sinistra della Tabella 3.<br />

Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Tutto Capannone<br />

Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della corretta<br />

temperatura. La Figura 9 mostra la distribuzione dei pulcini con<br />

riscaldamento a tutto capannone a diverse temperature. Con il<br />

riscaldamento a tutto capannone, la temperatura corretta è indicata dalla<br />

situazione in cui i pulcini formano gruppi di 20-30, con frequenti movimenti<br />

tra i gruppi e una continua attività attorno a mangiatoie e abbeveratoi.<br />

21


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Figura 9: Tipico Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Tutto<br />

Capannone a Diverse Temperature<br />

Quando si utilizza il riscaldamento a tutto capannone, bisogna prestare<br />

particolare attenzione al monitoraggio e al controllo della temperatura e<br />

dell'umidità del capannone (vedi Interazione tra Temperatura e Umidità).<br />

L'immagine sottostante mostra pulcini a loro agio con riscaldamento a<br />

tutto capannone.<br />

Figura 10: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a Tutto<br />

Capannone<br />

Punti Chiave<br />

• La temperatura è di vitale importanza e deve essere mantenuta<br />

entro i valori indicati<br />

• La temperatura deve essere controllata manualmente all'altezza dei<br />

pulcini<br />

• Osservare frequentemente e accuratamente il comportamento dei<br />

pulcini<br />

22<br />

Troppo Elevata Corretta<br />

Troppo Bassa


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Note<br />

23


MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini<br />

Note<br />

24


Sezione 2:<br />

FORNITURA DI<br />

ACQUA E MANGIME<br />

Obiettivi<br />

Definire un programma alimentare che offra una varietà<br />

di mangimi bilanciati che soddisfino il fabbisogno<br />

nutrizionale dei broiler ad ogni stadio del loro sviluppo<br />

e che ottimizzi l’efficienza e la redditività senza<br />

compromettere la salute degli animali né l’ambiente.<br />

I sistemi di alimentazione ed abbeveraggio utilizzati<br />

e la loro gestione influenzano il consumo di acqua<br />

e mangime e di conseguenza la performance ed<br />

l’efficienza degli animali.<br />

Pagine Contenuti<br />

27 Principi<br />

27 Somministrazione di Sostanze Nutritive<br />

29 Programma Alimentare<br />

30 Forma e Qualità Fisica del Mangime<br />

30 Alimentazione con Frumento Intero<br />

31 Mangime e Stress da Caldo<br />

32 Ambiente<br />

32 Qualità della Lettiera<br />

32 Qualità dell’Acqua<br />

34 Sistemi di Abbeveraggio<br />

38 Sistemi di Alimentazione<br />

FORNITURA DI ACQUA E MANGIME


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Principi<br />

Il mangime è uno dei componenti maggiori del costo totale della<br />

produzione di broiler. Per raggiungere un’ottima performance, la<br />

formulazione del mangime deve offrire il giusto equilibrio di energia,<br />

proteine e amminoacidi, minerali, vitamine e acidi grassi essenziali. La<br />

scelta del programma di alimentazione dipenderà dall'obiettivo<br />

commerciale, che potrà mirare a ottimizzare la redditività degli animali vivi<br />

o ad migliorare la resa delle parti della carcassa.<br />

La pubblicazione <strong>Ross</strong> <strong>Broiler</strong> Nutrition Supplement descrive i livelli<br />

nutrizionali raccomandati e i programmi alimentari, oltre ad offrire ulteriori<br />

informazioni sui seguenti aspetti:<br />

• La scelta del programma alimentare per una serie di situazioni di<br />

produzione e di mercato.<br />

• Livelli ottimali di amminoacidi per la crescita, la conversione, la resa e<br />

la redditività.<br />

Nel Supplemento di Nutrizione <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong>, gli specialisti in nutrizione<br />

potranno trovare informazioni più dettagliate sui seguenti argomenti:<br />

• Alimentazione separata.<br />

• Inclusione di frumento intero nella dieta e quantità consigliata.<br />

• Raccomandazioni nutrizionali per lo stress da caldo.<br />

• Alimentazione e problemi ambientali.<br />

Somministrazione di Sostanze Nutritive<br />

Energia<br />

I broiler necessitano di energia per la crescita dei tessuti, per il<br />

mantenimento e per l'attività. Le fonti di carboidrati, come il mais e il<br />

frumento, e i vari grassi e olii presenti nei mangimi per polli sono le<br />

maggiori fonti di energia. I livelli di energia delle diete sono espressi in<br />

MegaJoule (MJ/kg) o in kilocalorie (kcal/kg) di Energia Metabolizzabile<br />

(EM), giacché essa rappresenta l'energia a disposizione del broiler.<br />

Proteine<br />

Le proteine del mangime, come quelle contenute nei cereali e nei semi di<br />

soia, sono composti complessi che vengono scomposti in amminoacidi<br />

dalla digestione. Questi amminoacidi vengono assorbiti e legati per<br />

formare le proteine del corpo, che sono usate per la costruzione del<br />

tessuto corporeo, come i muscoli, i nervi, la pelle e le piume.<br />

Il livello di proteine grezze nella dieta non dá indicazioni sulla qualità delle<br />

proteine presenti negli ingredienti del mangime. La qualità delle proteine<br />

della dieta dipende dal livello, dal bilanciamento e dalla digeribilità degli<br />

amminoacidi essenziali contenuti nella miscela del mangime.<br />

27


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

I <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> sono particolarmente sensibili ai livelli di amminoacidi<br />

digeribili e, in termini di crescita, di conversione e di redditività,<br />

rispondono bene alle diete correttamente bilanciate, come raccomandato.<br />

Un alto livello di amminoacidi digeribili si è dimostrato essere efficiente<br />

nell’incrementare la redditività, aumentando la performance e la resa dei<br />

broiler. Questo aspetto è particolarmente importante in casi di broiler<br />

allevati per produzione di porzioni o disosso.<br />

Minerali<br />

Per ottenere un’ottima performance dai broiler, è fondamentale dosare e<br />

bilanciare correttamente i minerali principali, come il calcio, il fosforo, il<br />

sodio, il potassio e il cloro.<br />

Calcio e Fosforo: il calcio nella dieta dei broiler ha effetti sulla crescita,<br />

sulla conversione, sullo sviluppo delle ossa, sulla salute degli arti, sulla<br />

funzionalità dei nervi e del sistema immunitario. È fondamentale che il<br />

calcio venga somministrato nei corretti dosaggi e in modo costante. Il<br />

fosforo, come il calcio, è richiesto nella giusta forma e quantità per<br />

ottimizzare la struttura scheletrica e la crescita.<br />

Sodio, Potassio e Cloro: questi minerali sono necessari per le funzioni<br />

metaboliche generali. Carenze di questi minerali possono avere effetti<br />

negativi sull'assunzione di mangime, sulla crescita e sul pH del sangue.<br />

Livelli eccessivi di questi minerali comportano un aumento del consumo<br />

di acqua con una conseguente scarsa qualità della lettiera.<br />

Oligominerali e Vitamine<br />

Gli oligominerali e le vitamine sono necessari per tutte le funzioni<br />

metaboliche. Il corretto dosaggio di oligominerali e vitamine dipende dagli<br />

ingredienti utilizzati per il mangime, dal sistema di lavorazione e da aspetti<br />

locali.<br />

Vista la diversità dei livelli di vitamine contenute nei vari cereali, è<br />

necessario regolare i supplementi vitaminici. Conseguentemente, di solito<br />

vengono proposte raccomandazioni diverse per alcune vitamine, basate<br />

sul tipo di cereali (per esempio frumento oppure mais) utilizzati nelle diete.<br />

Enzimi<br />

Gli enzimi vengono ormai regolarmente utilizzati nei mangimi per pollame<br />

per migliorare la digeribilità di altri ingredienti. Di solito, si utilizzano enzimi<br />

che agiscono sui carboidrati, sulle proteine e sui minerali di origine<br />

vegetale.<br />

Punti Chiave<br />

• Usare i livelli raccomandati di amminoacidi digeribili per una resa<br />

ottimale dei broiler.<br />

• Assicurarsi che vengano utilizzate fonti proteiche di alta qualità.<br />

• Dosare equilibratamente i principali minerali.<br />

• I supplementi di vitamine e minerali dipendono dagli ingredienti del<br />

mangime, dal sistema di lavorazione e da variabili locali.<br />

28


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Programma Alimentare<br />

I Periodo - Starter<br />

L'obiettivo del periodo di svezzamento (da 0 a 10 giorni di vita) è<br />

sviluppare un buon appetito e ottimizzare la crescita iniziale per<br />

raggiungere l'obiettivo <strong>Ross</strong> riferito al peso corporeo a sette giorni. Si<br />

raccomanda di utilizzare un mangime starter per i primi 10 giorni. I<br />

mangimi starter rappresentano una piccola parte del costo totale del<br />

mangime e la scelta della loro formulazione deve essere basata<br />

principalmente su aspetti come la performance e la redditività piuttosto<br />

che meramente sul costo che rappresenta. L’ottimizzazione della<br />

performance ha ampliamente dimostrato i vantaggi di migliorare il<br />

consumo di sostanze nutritive durante la crescita iniziale dei broiler. La<br />

somministrazione delle sostanze nutritive raccomandate assicurerà una<br />

crescita ottimale durante questo periodo critico nella vita dei broiler.<br />

II Periodo - Crescita<br />

Generalmente, i mangimi per la crescita vengono forniti ai broiler per i 14-<br />

16 giorni successivi al mangime starter. La transizione tra i due tipi di<br />

mangime implica un cambio nella consistenza del mangime da<br />

sbriciolato/mini-pellet a pellet. In base alla dimensione dei pellet, potrebbe<br />

essere necessario produrre la prima camionata del II Periodo sotto forma<br />

di sbriciolato o mini-pellet.<br />

Anche durante questo periodo, la crescita del broiler è dinamica e necessita,<br />

quindi, di essere sostenuta da un adeguato consumo di sostanze nutritive.<br />

Per ottenere livelli ottimi di assunzione di mangime, crescita e conversione,<br />

è fondamentale che la dieta somministri un’adeguata densità nutritiva, in<br />

particolare per quanto riguarda l’energia e gli amminoacidi.<br />

III Periodo - Finissaggio<br />

Il mangime di finissaggio per broiler costituisce la parte più significativa<br />

del costo totale dell’alimentazione. È quindi importante scegliere mangimi<br />

che ottimizzino il ritorno finanziario del prodotto.<br />

I mangimi di finissaggio devono essere usati a partire dai 25 giorni di età<br />

fino alla macellazione. Gli animali macellati dopo i 42-43 giorni potrebbero<br />

aver bisogno di un diverso tipo di mangime di finissaggio a partire dal<br />

giorno 42.<br />

L'utilizzo di uno o più mangimi di finissaggio dipende dai seguenti fattori:<br />

• Peso desiderato alla macellazione.<br />

• Durata del periodo di produzione.<br />

• Struttura del programma alimentare.<br />

Eventuali periodi di sospensione da farmaci impongono l'utilizzo di un<br />

ulteriore periodo di finissaggio (IV Periodo) prima della macellazione e per<br />

una durata sufficiente ad eliminare il rischio di trovare residui di prodotti<br />

farmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi di sospensione<br />

prescritti per i diversi medicinali, come specificato nelle scheda tecnica di<br />

ogni prodotto. Non è consigliato effettuare riduzioni estreme delle<br />

sostanze nutritive durante il periodo di sospensione.<br />

29


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Punti Chiave<br />

• Si raccomanda di fornire un mangime starter per dieci giorni. Le<br />

scelta della formulazione deve essere basate sulla performance e<br />

sulla redditività.<br />

• Il 2 periodo deve assicurare che l’assunzione di sostanze nutritive<br />

sostenga la crescita dinamica che caratterizza questo periodo.<br />

• La formulazione del mangime di finissaggio deve ottimizzare il<br />

ritorno finanziario e deve essere regolata in base all'età<br />

dell'animale. Non si raccomanda la rimozione estrema di sostanze<br />

nutritive.<br />

Forma e Qualità Fisica del Mangime<br />

Di norma, la crescita dei broiler e la conversione migliorano se il mangime<br />

starter è sotto forma di sbriciolato o di mini-pellet e i mangimi per la<br />

crescita e di finissaggio sono sotto forma di pellet (Tabella 4). A seconda<br />

della dimensione dei pellet utilizzati, potrebbe essere necessario che il<br />

primo carico di mangime per la crescita sia sbriciolato o in mini-pellet.<br />

Mangimi sbriciolati e pellet di bassa qualità diminuiranno il consumo di<br />

mangime e la performance. In allevamento, fare attenzione a non rompere<br />

gli sbriciolati e i pellet durante la manipolazione.<br />

Tabella 4: Forma del Mangime per Età dei <strong>Broiler</strong><br />

Età Forma e Misura del Mangime<br />

0-10 giorni Sbriciolato setacciato o mini-pellet<br />

11-24 giorni Pellet di 2-3,5 mm di diametro<br />

o farina macinata grezza<br />

Dai 25 giorni fino Pellet di 3,5 mm di diametro o farina macinata<br />

alla macellazione grezza<br />

Si raccomanda l’uso di mangimi sbriciolati o pellet di buona qualità<br />

piuttosto che mangimi in farina; tuttavia, in caso si utilizzino questi ultimi,<br />

la granulometria deve essere abbastanza grande e uniforme. Per ridurre la<br />

polverosità e aumentare l'omogeneità dei componenti del mangime, si<br />

può aggiungere del grasso nella formulazione.<br />

Punti Chiave<br />

• Una scarsa qualità fisica del mangime avrà un'influenza negativa<br />

sulla performance dei broiler.<br />

• Utilizzare mangimi sbriciolati e pellet di alta qualità per una<br />

performance ottimale.<br />

• Nel caso di mangime in farina, verificare l'uniformità della<br />

granulometria e che il livello di polveri (


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

La quantità di frumento inclusa nel mangime deve essere molto controllata,<br />

giacché potrebbe sbilanciare l’apporto di sostanze nutritive e di energia. Di<br />

conseguenza, la performance degli animali in allevamento potrebbe essere<br />

compromessa a causa di questo sbilanciamento. La tabella sottostante<br />

riporta le quantità di frumento consigliate:<br />

Tabella 5: Quantità Consigliata di Frumento da Includere nel Mangime per<br />

<strong>Broiler</strong><br />

Mangime Quantità di Frumento<br />

Starter Zero<br />

Crescita Aumento graduale fino al 10% +<br />

Finissaggio Aumento graduale fino al 15% +<br />

+<br />

Si possono utilizzare anche percentuali maggiori in combinazione con mangimi compound o balancer ad alta<br />

concentrazione.<br />

Il frumento intero dovrà essere rimosso dal mangime due giorni prima del<br />

carico, per evitare problemi di contaminazione durante l’eviscerazione al<br />

macello.<br />

Punto Chiave<br />

• Diluire il mangime con frumento intero potrebbe ridurre la performance,<br />

qualora la miscela del mangime non sia regolata correttamente.<br />

Mangime e Stress da Caldo<br />

Livelli corretti di sostanze nutritive e il loro equilibrio, insieme all'utilizzo di<br />

ingredienti ad alta digeribilità, aiutano a minimizzare l'effetto dello stress<br />

da caldo.<br />

I mangimi sbriciolati e i pellet di alta qualità riducono l’energia usata per<br />

mangiare e quindi la quantità di calore generata da questa attività. Un<br />

mangime dalla forma ottimale sarà anche meglio accettato e aiuterà il<br />

consumo supplementare di mangime nei periodi più freschi della giornata.<br />

Aumentare la quantità di energia apportata dal mangime attraverso i<br />

grassi (piuttosto che carboidrati) durante i periodi caldi si è dimostrato<br />

essere di aiuto in alcune situazioni, giacché in questo modo si riduce<br />

l'incremento di calore dalla dieta.<br />

Durante lo stress da caldo, la sostanza nutritiva più importante è l’acqua<br />

fresca a bassa salinità.<br />

L'uso strategico di vitamine ed elettroliti, attraverso il mangime o l'acqua,<br />

aiuterà l'animale a superare gli stress ambientali.<br />

Punto Chiave<br />

• Fornire i corretti livelli di sostanze nutritive e utilizzare ingredienti più<br />

digeribili aiutano a minimizzare gli effetti dello stress da caldo<br />

• Una forma fisica del mangime ottimale minimizzerà lo stress da<br />

caldo e aiuterà il consumo supplementare di mangime nei periodi<br />

piú freschi della giornata<br />

• Fornire acqua fresca a bassa salinità.<br />

• Assicurarsi che il mangime sia a disposizione degli animali durante<br />

il periodo piú fresco della giornata<br />

31


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Ambiente<br />

Le emissioni di azoto e ammoniaca possono essere ridotte minimizzando<br />

il livello delle proteine crude in eccesso nel mangime. A questo proposito,<br />

le diete devono essere formulate secondo i livelli raccomandati di<br />

amminoacidi essenziali digeribili, piuttosto che tentando di minimizzare il<br />

livello di proteine crude. Il tasso delle emissioni di fosforo può essere<br />

ridotto con enzimi di fitasi e una formulazione di mangime che meglio<br />

rispecchi le esigenze degli animali.<br />

Punti Chiave<br />

• Le formulazioni di mangimi con livelli bilanciati di amminoacidi<br />

essenziali digeribili ridurranno al minimo le emissioni di azoto.<br />

• Le emissioni di fosforo possono essere minimizzate attraverso un<br />

mangime che meglio rispecchi le esigenze degli animali.<br />

Qualità della Lettiera<br />

La qualità della lettiera influenza direttamente lo stato di salute degli<br />

animali. Abbassare il livello di umidità della lettiera diminuisce la quantità<br />

di ammoniaca nell'aria, che aiuta a ridurre lo stress respiratorio. Inoltre,<br />

l’incidenza di dermatite plantare si riduce quando la lettiera è di buona<br />

qualità.<br />

Ammesso che si seguano norme adeguate per quanto riguarda la<br />

gestione, lo stato sanitario e l’ambiente, le seguenti strategie nutrizionali<br />

aiuteranno a mantenere alta la qualità della lettiera:<br />

• Evitare livelli eccessivi di proteine nelle diete.<br />

• Evitare alti livelli di sale/sodio, dato che questo fa aumentare il<br />

consumo di acqua e quindi anche il rischio di umidità nella lettiera.<br />

• Evitare ingredienti a bassa digeribilità o ad alta fibrosità<br />

• Fornire grassi/oli di buona qualità, dato che questo aiuta ad evitare<br />

disordini intestinali che portano ad una lettiera bagnata.<br />

Qualità dell'Acqua<br />

L'acqua è un ingrediente essenziale per la vita. Ogni riduzione nel<br />

consumo di acqua o aumento della perdita di acqua avrà un effetto<br />

significativo sulla performance finale del pulcino. Informazioni più<br />

dettagliate si possono trovare nella pubblicazione <strong>Ross</strong> Tech 08/47 –<br />

Qualità dell'Acqua.<br />

L'acqua fornita ai broiler non deve contenere una quantità eccessiva di<br />

minerali né essere contaminata da batteri. L'acqua potabile per uso<br />

umano va benissimo per i broiler mentre l'acqua proveniente da pozzi, da<br />

riserve d'acqua aperte o da acquedotti pubblici può causare problemi, se<br />

di bassa qualità.<br />

E’ importante testare la fonte d'acqua per controllare il livello dei sali di<br />

calcio (durezza dell'acqua), della salinità e dei nitrati.<br />

32


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Dopo la pulizia del capannone e prima dell'arrivo dei pulcini, è importante<br />

controllare la contaminazione batterica dell’acqua prelevando campioni<br />

alla fonte, dal serbatoio e dagli abbeveratoi.<br />

La tabella sottostante mostra la concentrazione massima accettabile di<br />

minerali e materia organica nell'acqua.<br />

Tabella 6: Concentrazioni Massime Accettabili di Minerali e Materia<br />

Organica nell'Acqua<br />

Materia<br />

Concentrazione<br />

Accettabile<br />

(ppm o mg/litro)<br />

Commenti<br />

Residuo Secco 0-1.000 Livelli maggiori sono causa<br />

(TDS) di feci liquide e riducono<br />

la performance<br />

Coliformi Fecali 0 Livelli maggiori indicano che<br />

l'acqua è contaminata<br />

Cloro 250 Se il sodio è maggiore di 50,<br />

le concentrazioni accettabili<br />

di cloro sono molto minori<br />

(meno di 20)<br />

Sodio 50<br />

Sali di Calcio (durezza) 70<br />

pH 6,5-8,5 L'acqua acida corrode<br />

l'attrezzatura e altera i risultati<br />

degli interventi sanitari<br />

Nitrati tracce<br />

Solfati 200-250 Massimo livello<br />

desiderabile. Livelli maggiori<br />

aumentano le feci liquide<br />

Potassio 300<br />

Magnesio 50-125 Livelli maggiori potenziano<br />

l'influenza dei solfati<br />

Ferro 0,30<br />

Piombo 0,05<br />

Zinco 5,00<br />

Manganese 0,05<br />

Rame 0,05<br />

Difficilmente l'acqua proveniente dalla rete pubblica supera i livelli<br />

presentati nella Tabella 6.<br />

L'acqua proveniente da pozzi, tuttavia, potrebbe avere livelli eccessivi di<br />

nitrati e un'alta carica batterica. Qualora la carica batterica fosse elevata,<br />

è fondamentale stabilire la causa e correggere il problema. La<br />

contaminazione batterica può spesso ridurre la performance in<br />

allevamento e al macello.<br />

Spesso, un’acqua pulita fino al punto d'ingresso al capannone viene poi<br />

contaminata da batteri presenti all'interno (Figura 11). Una clorazione di<br />

3-5 mg/litro a livello degli abbeveratoi ridurrà la carica batterica,<br />

specialmente laddove si utilizzino sistemi di abbeveraggio con superfici<br />

aperte d'acqua. Anche l'irradiamento di luce UltraVioletta (UV) è efficace<br />

nel controllare la contaminazione batterica.<br />

33


Carica Batterica<br />

MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Un’elevata quantità di ferro e di sali di calcio può bloccare le valvole e i<br />

tubi degli abbeveratoi. I sedimenti possono bloccare anche i tubi<br />

dell'acqua e, laddove questo sia un problema, si consiglia di filtrare<br />

l'acqua con un filtro di 40-50 micron.<br />

Figura 11: Aumento della Carica Batterica in Abbeveratoi con Acqua<br />

Esposta all'Aria del Capannone<br />

40,000<br />

35,000<br />

30,000<br />

25,000<br />

20,000<br />

15,000<br />

10,000<br />

5,000<br />

0<br />

Punti Chiave<br />

• Fornire libero accesso ad acqua fresca, pulita e di buona qualità.<br />

• Controllare regolarmente la fonte d'acqua in cerca di eventuali<br />

agenti contaminanti batteriologici e minerali e compiere ogni azione<br />

correttiva necessaria.<br />

Sistemi di Abbeveratoi<br />

I broiler devono disporre di acqua 24 ore al giorno. Una fonte d'acqua<br />

inadeguata, nella portata o nel numero di punti di abbeveraggio,<br />

comporterà una riduzione del tasso di accrescimento. Per assicurarsi che<br />

gli animali ricevano acqua a sufficienza, si deve monitorare giornalmente<br />

il rapporto tra acqua e mangime consumato.<br />

La registrazione del consumo di acqua può essere utilizzato per<br />

monitorare sia i guasti agli impianti di acqua e mangime che lo stato di<br />

salute degli animali e per valutare la performance.<br />

A 21°C, gli animali consumano acqua a sufficienza quando il rapporto<br />

volume d'acqua (litri) / peso del mangime (kg) rimane prossimo a:<br />

• 1,8:1 per abbeveratoi a campana,<br />

• 1,6:1 per abbeveratoi a goccia senza tazzina,<br />

• 1,7:1 per abbeveratoi a goccia con tazzina.<br />

Il fabbisogno d'acqua varierà a seconda del consumo di mangime.<br />

Gli animali bevono più acqua se la temperatura si alza. Il fabbisogno di<br />

acqua aumenta approssimativamente del 6,5% per ogni grado sopra i<br />

21°C. Nelle aree tropicali, la persistente alta temperatura raddoppierà il<br />

consumo giornaliero di acqua.<br />

34<br />

0 0 0<br />

0 0 0<br />

40,000<br />

15,000<br />

10,000<br />

Dopo la Pulizia Finale Un Giorno di Vita 5 Giorni di Vita<br />

LEGENDA<br />

Conta Totale<br />

S.aureous<br />

E.coli


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Se l'acqua è troppo calda o troppo fredda, il consumo diminuirà. In<br />

ambienti caldi, è utile svuotare le linee di abbeveratoi a intervalli regolari,<br />

per assicurarsi che l'acqua sia il più fresca possibile.<br />

L’allevamento dovrà essere dotato di un appropriato deposito d'acqua, in<br />

caso di interruzione della fornitura pubblica. Idealmente, il deposito<br />

dovrebbe avere un volume sufficiente per fornire 24 ore di acqua al<br />

massimo consumo.<br />

E’ importante misurare il consumo di acqua giornaliero attraverso<br />

contatori. La Tabella 7 riporta i valori normali di consumo a 21°C. Una<br />

riduzione del consumo è un indicatore di potenziali problemi di salute e di<br />

produzione.<br />

I contatori dell'acqua devono rispondere al flusso e alla pressione. Ogni<br />

capannone deve avere almeno un contatore come, ma è preferibile<br />

installarne un numero maggiore per poter dividere il capannone in zone.<br />

Tabella 7: Valori Normali di Consumo Giornaliero di Acqua a 21°C in Litri,<br />

ogni 1.000 Animali<br />

Età Abbeveratoi a Goccia<br />

degli senza tazzine<br />

animali<br />

(giorni)<br />

M = Maschi, F = Femmine<br />

Abbeveratoi a Goccia<br />

Abbeveratoi a Goccia<br />

con tazzine<br />

Abbeveratoi a<br />

Campana<br />

M F MISTI M F MISTI M F MISTI<br />

7 62 58 61 66 61 65 70 65 68<br />

14 112 101 106 119 107 112 126 113 119<br />

21 181 162 171 192 172 182 203 182 193<br />

28 251 224 237 267 238 252 283 252 266<br />

35 309 278 293 328 296 311 347 313 329<br />

42 350 320 336 372 340 357 394 360 378<br />

49 376 349 363 400 371 386 423 392 409<br />

56 386 365 374 410 388 398 434 410 421<br />

Deve esserci un abbeveratoio a goccia ogni 12 animali. Per i primi tre o<br />

quattro giorni, si devono fornire abbeveratoi aggiuntivi (sei ogni 1.000<br />

pulcini).<br />

Il numero effettivo di animali per abbeveratoio a goccia dipenderà dal<br />

flusso, dall'età di fine ciclo, dal clima e dal modello. Le linee di abbeveratoi<br />

devono essere gestite giornalmente durante il ciclo per ottenere una<br />

performance ottimale.<br />

Una alta pressione nelle linee di abbeveratoi può provocare spreco di<br />

acqua e una lettiera bagnata. Bassa pressione nelle linee può causare una<br />

riduzione del consumo di acqua e, quindi, una riduzione del consumo di<br />

mangime.<br />

L'altezza degli abbeveratoi deve essere bassa all'inizio del ciclo e<br />

aumentata al crescere degli animali. Abbeveratoi troppo alti possono<br />

ridurre il consumo di acqua, mentre abbeveratoi troppo bassi possono<br />

causare una lettiera bagnata.<br />

35


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

All’inizio dello svezzamento, gli abbeveratoi a goccia devono essere<br />

disposti all’altezza dei pulcini. Al bere, la schiena del pulcino deve formare<br />

un angolo di 35-45° con il suolo. Gli abbeveratoi devono essere alzati al<br />

crescere degli animali affinché la schiena formi un angolo di 75-85° con il<br />

suolo e l'animale si debba stendere leggermente per raggiungere l'acqua<br />

(Figura 12).<br />

Figura 12: Regolazione dell'Altezza degli Abbeveratoi a Goccia<br />

Figura 13: Esempio di Abbeveratoio a Goccia<br />

[<br />

Abbeveratoi a Campana<br />

Al primo giorno di vita, ci devono essere, come minimo, sei abbeveratoi a<br />

campana (40 cm di diametro) ogni 1.000 pulcini. Deve anche essere<br />

disponibile una fonte supplementare di acqua nella forma di sei minidrinkers<br />

o vassoi di plastica ogni 1.000 pulcini.<br />

Al crescere dei broiler e all'aumentare dell'area utilizzata del capannone,<br />

si deve fornire un minimo di otto abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni<br />

1.000 pulcini. Questi devono essere disposti uniformemente all'interno del<br />

capannone in modo che nessun broiler rimanga a più di due metri<br />

dall'acqua. Approssimativamente, fino ai 7-10 giorni, l’acqua deve arrivare<br />

a 0,6 cm del bordo dell'abbeveratoio. Dopo i dieci giorni, ci devono essere<br />

0,6 cm di acqua sul fondo dell'abbeveratoio.<br />

36<br />

35°-45°<br />

75°-85°


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

E’ importante rimuovere gradualmente i mini-drinker e i vassoi<br />

supplementari utilizzati il primo giorno. Dopo 3-4 giorni tutti i pulcini<br />

devono bere dagli abbeveratoi automatici.<br />

La tabella sottostante riporta le quantità minime di abbeveratoi ogni 1.000<br />

pulcini dopo lo svezzamento.<br />

Tabella 8: Quantità Minima di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali Dopo lo<br />

Svezzamento<br />

Tipo di Quantità di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali<br />

Abbeveratoio Dopo lo Svezzamento<br />

Abbeveratoi 8 abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni 1.000 animali<br />

a Campana<br />

Abbeveratoi 83 abbeveratoi ogni 1.000 animali<br />

a Goccia (12 animali per abbeveratoio oppure in caso di<br />

broiler >3 kg, 9-10 animali per abbeveratoio)<br />

L'altezza degli abbeveratoi dovrebbe essere controllata giornalmente e<br />

regolata in modo che la base di ogni abbeveratoio sia a livello con la<br />

schiena dei broiler dal 18esimo giorno in poi (vedi figura sottostante).<br />

Figura 14: Altezza dell'Abbeveratoio a Campana<br />

Punti Chiave<br />

• Gli animali devono avere a disposizione acqua potabile 24 ore al<br />

giorno.<br />

• Aggiungere abbeveratoi supplementari per i primi quattro giorni di<br />

vita.<br />

• Monitorare giornalmente il rapporto mangime/acqua per verificare<br />

che gli animali bevano a sufficienza.<br />

• Ad alte temperature, il consumo di acqua aumenterà.<br />

• Nei perioodi piú caldi, svuotare le linee di abbeveratoi per avere<br />

l'acqua più fresca possibile.<br />

• Regolare l'altezza degli abbeveratoi giornalmente.<br />

• Fornire un adeguato spazio abbeveratoio e assicurarsi che gli<br />

abbeveratoi siano accessibili a tutti gli animali.<br />

37


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Sistemi di Alimentazione<br />

Per i primi dieci giorni di vita, il mangime deve essere sbriciolato<br />

setacciato o mini pellet. Questo deve essere disposto su vassoi piani o<br />

sulla carta affinché tutti i pulcini possano raggiungerlo facilmente. Almeno<br />

il 25% del suolo deve essere coperto di carta.<br />

Il passaggio al sistema di alimentazione automatico deve essere graduale<br />

per i primi due-tre giorni fino a quando i pulcini saranno tutti incuriositi dal<br />

nuovo sistema. Laddove si modifichi lo schema e la durata del periodo di<br />

luce per stimolare la crescita, si dovrà prestare particolare attenzione allo<br />

spazio per l'alimentazione a causa della maggiore competizione.<br />

Il tipo di mangime da fornire agli animali dipenderà dal loro peso vivo, dall'età<br />

a fine ciclo, dal clima e anche dal tipo di capannone e dell’attrezzatura.<br />

Se lo spazio di alimentazione è insufficiente, la crescita e l’uniformità<br />

diminuiranno. Il numero di animali per impianto di alimentazione dipenderà<br />

in definitiva dal peso vivo alla macellazione e dalla struttura dell’impianto.<br />

Di seguito si elencano i principali sistemi automatizzati di alimentazione<br />

per broiler:<br />

• Mangiatoie a piatti: 45-80 animali per piatto (il valore minore si riferisce<br />

ad animali grandi).<br />

• Mangiatoie a catena: 2,5 cm per animale (40 animali per metro di<br />

catena).<br />

• Mangiatoie a tubo: 38 cm di diametro (70 animali per tubo).<br />

E’ importante regolare gli impianti per evitare che strabocchino e per<br />

consentire il facile accesso agli animali. La base delle mangiatoie o dei<br />

piatti deve essere a livello con la schiena degli animali (Figura 15).<br />

L'altezza delle mangiatoie a piatti e a tubo deve essere regolata<br />

individualmente. L'altezza delle mangiatoie a catena può essere regolata<br />

attraverso un argano.<br />

Figura 15: Altezza delle Mangiatoie<br />

Se le mangiatoie non sono regolate correttamente, il mangime cadrà per<br />

terra. In questo caso, le stime di conversione saranno imprecise e il<br />

mangime versato, se mangiato, rappresenterà un rischio di<br />

contaminazione batterica.<br />

38


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

A prescindere dal tipo di mangiatoia, di norma gli animali dovranno<br />

consumare tutto il mangime disponibile nella catena o nei piatti una volta<br />

al giorno, svuotando le mangiatoie. Questo ridurrà lo spreco di mangime<br />

e aumenterà la sua efficienza.<br />

Le mangiatoie a catena consentono di regolare l’altezza del mangime<br />

facilmente, dato che basta regolarne l’altezza generale. Un'attenta<br />

manutenzione di questo tipo di mangiatoia minimizzerà l'incidenza delle<br />

lesioni agli arti.<br />

Nel caso di impianti a piatti e a tubo, la regolazione deve essere effettuata<br />

su ogni singola mangiatoia.<br />

Questi due tipi di impianto, se riempiti automaticamente, offrono il<br />

vantaggio di caricare tutte le mangiatoie contemporaneamente, rendendo<br />

il mangime disponibile agli animali in modo immediato. Infatti, con l’utilizzo<br />

di mangiatoie a catena, la distribuzione del mangime è più lenta e il<br />

mangime non è immediatamente disponibile a tutti gli animali.<br />

Se la distribuzione di mangime non è uniforme, la performance potrà<br />

diminuire e potranno aumentare le lesioni da graffi a causa della<br />

competizione alle mangiatoie.<br />

Punti Chiave<br />

• Integrare il sistema di alimentazione automatico con carta e/o piatti<br />

per i primi tre giorni.<br />

• Fornire sufficienti mangiatoie per il numero di animali nel<br />

capannone.<br />

• Aumentare lo spazio di alimentazione per animale se lo schema e la<br />

durata del periodo di luce vengono modificati, a causa dell’aumento<br />

della competizione.<br />

• Regolare l'altezza delle mangiatoie giornalmente in modo che la<br />

schiena degli animali sia a livello con la base della mangiatoia.<br />

39


MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime<br />

Note<br />

40


Sezione 3:<br />

STATO SANITARIO<br />

E BIOSICUREZZA<br />

Obiettivo<br />

Ottimizzare la performance dei gruppi riducendo<br />

o prevenendo le possibilità di contrarre malattie e<br />

infezioni di interesse sanitario pubblico attraverso norme<br />

efficienti di gestione, biosicurezza e benessere.<br />

Pagine Contenuti<br />

43 Principi<br />

43 Biosicurezza<br />

45 Vaccinazione<br />

46 Indagine su Malattie<br />

50 Diagnosi di Malattie<br />

STATO SANITARIO E BIOSICUREZZA


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Principi<br />

Lo stato sanitario degli animali è di vitale importanza nella produzione di<br />

broiler. Uno scarso stato sanitario dei pulcini inciderà negativamente su<br />

tutti gli aspetti della produzione e della gestione, incluso sul tasso di<br />

accrescimento, la conversione, gli scarti, la vitalità e la macellazione.<br />

Il gruppo iniziale sarà composto da pulcini di un giorno di vita di buona<br />

qualità e in ottimo stato sanitario. Il numero di gruppi di origine deve<br />

essere limitato al minimo possibile e avere uno stato sanitario simile.<br />

L’ideale è che ci sia solo un gruppo di origine per capannone.<br />

Di seguito si elencano le fasi dei programmi di controllo malattie da<br />

implementare in ogni allevamento:<br />

• Prevenzione.<br />

• Identificazione precoce.<br />

• Cura della malattia identificata.<br />

Il monitoraggio regolare dei parametri di produzione è essenziale per<br />

garantire l’identificazione precoce delle malattie ed assicurare un<br />

intervento mirato. In questo modo si eviterà che la malattia si diffonda ai<br />

gruppi vicini e successivi.<br />

I parametri di produzione, come il numero di animali morti all’arrivo<br />

(D.O.A.), il peso a sette giorni, la mortalità giornaliera e settimanale, il<br />

consumo di acqua, l’incremento di peso giornaliero, la conversione e gli<br />

scarti al macello, devono essere esaminati attentamente e confrontati con<br />

gli obiettivi aziendali. Qualora questo monitoraggio dimostri che gli<br />

obiettivi prefissati non siano stati raggiunti, il personale veterinario<br />

qualificato dovrà condurre un’indagine.<br />

La biosicurezza e la vaccinazione sono entrambi essenziali per assicurare<br />

una gestione sanitaria adeguata. Da una parte, la biosicurezza consente<br />

di prevenire l’introduzione di malattie; dall’altra parte, un appropriato<br />

programma di vaccinazione fa fronte a malattie endemiche.<br />

Biosicurezza<br />

Un solido programma di biosicurezza è critico per mantenere lo stato di<br />

salute del gruppo. La comprensione e la messa in atto delle norme<br />

stabilite devono essere compito di tutto il personale. A questo proposito<br />

diventa essenziale offrire una regolare formazione sull’argomento.<br />

La biosicurezza previene l’esposizione dei gruppi ad organismi infettivi. I<br />

programmi di biosicurezza devono tenere conto di tre aspetti<br />

fondamentali:<br />

• Luogo: Gli allevamenti devono essere isolati da altro pollame o<br />

bestiame. Idealmente ogni capannone dovrebbe ospitare animali della<br />

stessa età per limitare il riciclo di agenti patogeni e ceppi di vaccini vivi.<br />

• Struttura dell’allevamento: E’ necessario che ci sia una recinzione<br />

per impedire accessi non autorizzati. La struttura dei capannoni deve<br />

essere tale da minimizzare l’andirivieni, facilitare la pulizia e la<br />

disinfezione e impedire l’acceso ad uccelli e roditori.<br />

43


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

• Procedure operative: Per prevenire l’introduzione e la diffusione di<br />

malattie, ci devono essere procedure che controllino gli spostamenti di<br />

persone, mangime, attrezzature ed animali. Qualora ci fosse un<br />

cambiamento nello stato di salute, potrà essere necessario modificare<br />

le procedure di routine.<br />

La figura sottostante mostra molte delle potenziali vie di esposizione a<br />

malattie.<br />

Figura 16: Esposizione a Malattie.<br />

Pulcini<br />

Mangime<br />

Capannone<br />

Roditori<br />

Acqua<br />

Uccelli<br />

selvatici<br />

Punti Chiave<br />

• Limitare l’acceso di visitatori.<br />

• Definire i requisiti per ogni visitatore che includano un protocollo per<br />

la valutazione dei rischi relativi a quella persona che dovrà essere<br />

completato prima del suo ingresso.<br />

• Stipulare protocolli di ingresso in allevamento che includano il<br />

cambio di abbigliamento e calzature sia per il personale che per i<br />

visitatori.<br />

• Fornire un cambio di calzature o di calzari all’ingresso di ogni<br />

capannone.<br />

• Pulire e disinfettare tutta l’attrezzatura prima del suo ingresso in<br />

allevamento.<br />

• Pulire ogni veicolo prima del suo ingresso in allevamento.<br />

• Definire ed implementare procedure chiare per la pulizia e la<br />

disinfezione dei capannoni.<br />

• Definire ed implementare procedure chiare per la gestione e lo<br />

smaltimento della lettiera.<br />

• Ridurre il riciclo di agenti patogeni lasciando un periodo di fermo<br />

sufficiente per la pulizia dei capannoni.<br />

• Definire ed implementare procedure chiare per l’igiene, il trasporto<br />

e la consegna di mangime.<br />

• Definire ed implementare procedure chiare per la sanificazione e la<br />

gestione dell’acqua.<br />

• Stabilire un programma integrato per il controllo degli insetti.<br />

• Stabilire procedure per lo smaltimento di animali morti.<br />

44<br />

Altro pollame, bestiame,<br />

animali domestici<br />

Persone<br />

Lettiera<br />

Insetti<br />

Incubatoio<br />

Attrezzi e veicoli


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Vaccinazione<br />

La tabella sottostante elenca alcuni fattori importanti per una buona<br />

vaccinazione dei broiler.<br />

Tabella 9: Fattori per un Programma di Vaccinazione Efficace<br />

Programma di vaccinazione Somministrazione dei vaccini Efficacia dei vaccini<br />

I programmi devono essere<br />

basati su raccomandazioni<br />

veterinarie che tengano conto<br />

di problematiche locali e<br />

regionali e seguano indagini<br />

sanitarie e analisi di laboratorio.<br />

Vaccini singoli o combinati<br />

dovranno essere scelti<br />

attentamente in base all’età e<br />

allo stato sanitario dei gruppi.<br />

Il programma di vaccinazione<br />

scelto dovrà garantire lo<br />

sviluppo di buone difese<br />

immunitarie, minimizzando i<br />

potenziali effetti collaterali.<br />

I programmi vaccinali dei<br />

riproduttori devono fornire un<br />

livello sufficiente e uniforme di<br />

anticorpi materni per<br />

proteggere i pulcini contro<br />

diverse malattie virali durante le<br />

prime settimane di vita.<br />

Gli anticorpi materni possono<br />

interferire con la risposta del<br />

pulcino a certi ceppi vaccinali. Il<br />

livello di anticorpi materni nei<br />

broiler diminuisce man mano<br />

che il gruppo di origine<br />

invecchia.<br />

Seguire le indicazioni del<br />

produttore per quanto riguarda<br />

la manipolazione e la metodica<br />

di somministrazione.<br />

Fornire formazione adeguata<br />

sulla manipolazione e<br />

somministrazione dei vaccini al<br />

personale incaricato.<br />

Tenere registri di vaccinazione.<br />

Qualora i vaccini siano<br />

somministrati in acqua clorata,<br />

aggiungere uno stabilizzatore<br />

(come latte scremato in polvere<br />

o liquido) prima del vaccino per<br />

neutralizzare l’effetto del cloro,<br />

dato che questo può ridurre o<br />

annullare l’effetto del vaccino.<br />

Consultare un veterinario prima<br />

di vaccinare animali ammalati o<br />

stressati.<br />

Una buona pulizia finale e<br />

la posa di una nuova lettiera<br />

riduce la concentrazione di<br />

agenti patogeni nell’ambiente.<br />

Un periodo di fermo sufficiente<br />

tra i gruppi riduce l’accumulo<br />

dei comuni agenti patogeni che<br />

possono ridurre la performance<br />

del gruppo qualora si riutilizzi la<br />

lettiera.<br />

Per controllare i rischi sanitari e<br />

migliorare la performance, è<br />

di vitale importanza condurre<br />

regolarmente verifiche sulla<br />

manipolazione dei vaccini, le<br />

tecniche di somministrazione e<br />

le risposte vaccinali.<br />

La ventilazione e la gestione<br />

devono essere ottimizzate dopo<br />

la somministrazione di vaccini,<br />

in particolare durante periodi di<br />

reazioni vaccinali.<br />

45


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Punti Chiave<br />

• La vaccinazione da sola non protegge i gruppi contro tutte le<br />

malattie né contro una scarsa gestione.<br />

• I programmi di vaccinazione devono essere sviluppati in<br />

collaborazione con veterinari aviari qualificati.<br />

• La vaccinazione risulta più efficace se combinata con programmi di<br />

biosicurezza e di gestione appositamente creati per ridurre il rischio<br />

di malattie.<br />

• I programmi di vaccinazione devono essere basati sui rischi sanitari<br />

locali e sulla disponibilità dei vaccini.<br />

• Ogni animale deve ricevere la dose stabilita di vaccino.<br />

• I programmi di vaccinazione dei pulcini devono tenere in<br />

considerazione i vaccini somministrati ai genitori.<br />

Indagine su malattie<br />

Per condurre indagini su malattie, è necessario sapere cosa aspettarsi ad<br />

ogni età e saper identificare una eventuale anomalia nel gruppo.<br />

Qualora si osservino o si sospettino problemi sanitari, è indispensabile<br />

richiedere al piú presto una consulenza veterinaria.<br />

Quando si indaga, è importante essere molto prudenti nell’attribuire ad un<br />

batterio o ad un virus isolato nel gruppo infetto la causa della malattia. I<br />

problemi di salute derivano da una molteplicitá di cause e interazioni.<br />

Molte volte è possibile isolare batteri e virus non patogeni da broiler sani.<br />

Per riuscire a migliorare continuamente lo stato sanitario dei broiler, è<br />

necessario organizzare una buona raccolta di campioni e registrazione dei<br />

dati durante tutta la vita dei gruppi e lungo la totalità del processo di<br />

produzione.<br />

E’ utile mantenersi aggiornati sui problemi sanitari locali e regionali per<br />

essere preparati ad ogni imprevisto.<br />

46


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

E’ utile seguire un metodo sistematico per risolvere i problemi sanitari in<br />

allevamento.<br />

Di seguito sono elencati gli aspetti da controllare:<br />

• Mangime: disponibilità, consumo, distribuzione, appetibilitá,<br />

contenuto nutrizionale, contaminanti e tossine, sospensione.<br />

• Luce: sufficiente per un’efficiente crescita e sviluppo, esposizione e<br />

intensità uniformi.<br />

• Lettiera: livello di umidità, livello di ammoniaca, carica patogena,<br />

tossine e agenti contaminanti, spessore, materiale, distribuzione.<br />

• Aria: velocità, contaminanti e tossine, umidità, temperature,<br />

disponibilità, barriere.<br />

• Acqua: fonte, contaminanti e tossine, additivi, disponibilità, carica<br />

patogena, consumo.<br />

• Spazio: densità, disponibilità di mangime, disponibilità di acqua,<br />

ingombri di ostacoli e attrezzatura.<br />

• Sanificazione: igiene del sito (dentro e fuori il capannone), controllo<br />

degli insetti, manutenzione, procedure per la pulizia e disinfezione.<br />

• Sicurezza: rischi relativi alla biosicurezza.<br />

Le tabelle 10 e 11 evidenziano esempi di parametri di mortalità<br />

possibilmente collegati alla qualità e allo stato sanitario degli animali.<br />

Inoltre indicano indagini da condurre utilizzando il metodo di risoluzione<br />

dei problemi sanitari descritto in precedenza.<br />

47


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Tabella 10: Risoluzioni di Problemi Comuni durante la Fase di<br />

Svezzamento 0-7 Giorni<br />

Osservazione Indagine Possibili cause<br />

Scarsa qualità dei pulcini:<br />

Eccessivo numero di animali<br />

morti all’arrivo<br />

Comportamento apatico.<br />

Aspetto generale dei pulcini:<br />

• Ombelico non cicatrizzato<br />

• Zampe/becco arrossati<br />

• Zampe scure<br />

• Ombelico o tuorlo sbiadito o<br />

maleodorante<br />

Pulcini troppo piccoli a 1-4<br />

giorni.<br />

Pulcini con malassorbimento:<br />

Animali troppo piccoli tra i 4-7<br />

giorni.<br />

48<br />

Mangime, Sanitá, Aria e<br />

Acqua.<br />

Stato sanitario e igienico del<br />

gruppo di origine.<br />

Raccolta, stoccaggio e trasporto<br />

delle uova.<br />

Sanificazione dell’incubatoio,<br />

incubazione, gestione.<br />

Lavorazione e trasporto dei<br />

pulcini.<br />

Mangime, Luce, Aria, Acqua,<br />

Spazio:<br />

Riempimento del gozzo a 24 ore<br />

dall’accasamento.<br />

Disponibilità e accessibilità di<br />

mangime e acqua.<br />

Benessere degli animali.<br />

Mangime, Luce, Lettiera, Aria,<br />

Acqua, Spazio, Sanitá e<br />

Biosicurezza:<br />

Gruppo di origine.<br />

Stato di idratazione dei pulcini.<br />

Condizioni dello svezzamento.<br />

Qualità del mangime e<br />

accessibilità.<br />

Periodi di fermo tra gruppi.<br />

Esposizione a malattie.<br />

Alimentazione inadeguata del<br />

gruppo di origine.<br />

Stato sanitario e igienico di<br />

gruppo di origine, incubatoio e<br />

attrezzatura.<br />

Parametri sbagliati di<br />

stoccaggio uova, umidità<br />

relativa, temperature e gestione<br />

attrezzatura<br />

Perdita di umidità inadeguata<br />

durante l’incubazione.<br />

Disidratazione causata da una<br />

finestra di schiusa prolungata o<br />

dalla rimozione ritardata dei<br />

pulcini dalle schiuse.<br />

Meno del 95% col gozzo pieno<br />

a 24 ore dall’accasamento.<br />

Pulcini deboli.<br />

Mangiatoie e abbeveratoi<br />

inadeguati.<br />

Livelli insufficienti di mangime<br />

ed acqua.<br />

Problemi di manutenzione o di<br />

ubicazione dell’attrezzatura.<br />

Ambiente e temperatura di<br />

svezzamento inadeguata.<br />

Variazioni nel gruppo di origine.<br />

Disidratazione dei pulcini.<br />

Mangime di bassa qualità.<br />

Cattive condizioni di<br />

svezzamento.<br />

Periodi di fermo tra gruppi<br />

troppo brevi.<br />

Insufficiente pulizia e<br />

disinfezione.<br />

Malattie.<br />

Scarse norme igieniche e di<br />

biosicurezza.


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Tabella 11: Risoluzioni di Problemi Comuni dopo i 7 giorni di Età<br />

Osservazione Indagine Possibili cause<br />

Malattie:<br />

Metaboliche<br />

Batteriche<br />

Virali<br />

Micotiche<br />

Protozoali<br />

Parassitiche<br />

Tossine<br />

Stress<br />

Alto numero di animali morti<br />

all’arrivo al macello<br />

Alto tasso di scarti al macello<br />

Punti Chiave<br />

Mangime, Luce, Lettiera, Aria,<br />

Acqua, Spazio, Sanitá e<br />

Biosicurezza:<br />

Igiene dell’allevamento di<br />

broiler<br />

Rischi malattie locali<br />

Vaccinazione e strategie per la<br />

prevenzione di malattie<br />

Qualità e fornitura del mangime<br />

Luce e ventilazione<br />

Cause potenziali di stress:<br />

Temperatura<br />

Gestione<br />

Disordini immuno soppressori<br />

Mangime, Luce, Lettiera, Aria,<br />

Acqua, Spazio, Sanitá e<br />

Biosicurezza:<br />

Dati ed informazioni sui gruppi<br />

Stato sanitario del gruppo<br />

Storia del gruppo durante la<br />

crescita (come interruzioni di<br />

corrente elettrica, mangime ed<br />

acqua)<br />

Attrezzature potenzialmente<br />

dannose<br />

Manipolazione degli animali da<br />

parte degli addetti al carico e al<br />

trasporto<br />

Esperienza e formazione degli<br />

addetti al carico e al trasporto<br />

Condizioni durante il carico e il<br />

trasporto (come condizioni<br />

climatiche e attrezzatura<br />

utilizzata)<br />

• Sapere che cosa aspettarsi e reagire alle anomalie.<br />

• Osservare...Indagare...Identificare...Agire.<br />

• Seguire un metodo sistematico.<br />

Scarse condizioni ambientali<br />

Scarsa biosicurezza<br />

Alto rischio malattie<br />

Bassa protezione contro malattie<br />

Implementazione insufficiente o<br />

inadeguata di programmi di<br />

prevenzione malattie<br />

Bassa qualità del mangime<br />

Fornitura inadeguata di mangime<br />

Luce eccessiva o insufficiente<br />

Ventilazione eccessiva o<br />

insufficiente<br />

Gestione inadeguata<br />

dell’allevamento<br />

Attrezzatura inadeguata<br />

Basso livello di benessere<br />

animale<br />

Problemi sanitari durante la<br />

crescita<br />

Gestione di eventi rilevanti per lo<br />

stato sanitario e benessere degli<br />

animali<br />

Carico e trasporto non eseguiti<br />

correttamente da parte degli<br />

addetti<br />

Condizioni difficili (climatiche o<br />

relative all’attrezzatura) durante<br />

la manipolazione, il carico o il<br />

trasporto al macello<br />

49


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Diagnosi di malattie<br />

Il riconoscimento dei problemi sanitari è un processo composto da una<br />

serie di fasi.<br />

Per diagnosticare una malattia e provvedere ad elaborare ed<br />

implementare una strategia di controllo, è importante ricordare che quanto<br />

più accurata sarà l’indagine, tanto più precisa sarà la diagnosi e tanto più<br />

efficaci le azioni di controllo.<br />

L’identificazione precoce delle malattie è un elemento di vitale importanza.<br />

La tabella sottostante elenca alcuni modi per riconoscere sintomi di<br />

malattie.<br />

Tabella 12: Identificazione dei Sintomi<br />

Osservazioni da parte del<br />

personale dell’allevamento<br />

Accertamento giornaliero del<br />

comportamento degli animali<br />

Aspetto degli animali (come<br />

piumaggio, dimensione,<br />

uniformità, colore)<br />

Cambiamenti ambientali<br />

(come la qualità della lettiera,<br />

stress da caldo o da freddo,<br />

problemi di ventilazione)<br />

Sintomi clinici di malattia<br />

(come rumore o fatica<br />

respiratoria, depressione, feci,<br />

pigolii)<br />

50<br />

Uniformità del gruppo<br />

Punti chiave<br />

• Osservazione giornaliera.<br />

• Registrazione accurata dei dati.<br />

• Monitoraggio sistematico delle malattie.<br />

Monitoraggio del laboratorio e<br />

dell’allevamento<br />

Visite regolari in allevamento<br />

Necroscopia di routine in<br />

animali sani e ammalati<br />

Raccolta di campioni adeguati<br />

per quanto riguarda tipo e<br />

quantitá. Corretta scelta delle<br />

analisi da richiedere e dei<br />

provvedimenti da prendere a<br />

seguito delle necroscopie<br />

Controlli microbiologici di<br />

routine di allevamento,<br />

mangime, lettiera, animali e<br />

altro materiale appropriato<br />

Esami diagnostici adeguati.<br />

Serologia adeguata<br />

Analisi dati e tendenze<br />

Mortalità giornaliera e<br />

settimanale<br />

Assunzione di acqua e<br />

mangime<br />

Tendenza della temperatura<br />

Animali morti all’arrivo, dopo<br />

l’accasamento o dopo l’arrivo<br />

al macello<br />

Scarti al macello


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Note<br />

51


MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza<br />

Note<br />

52


Sezione 4:<br />

CAPANNONE E<br />

AMBIENTE<br />

Obiettivo<br />

Fornire un ambiente che consenta il raggiungimento di<br />

valori ottimali di crescita, uniformità, conversione e resa,<br />

garantendo altresí lo stato sanitario ed il benessere<br />

degli animali.<br />

Pagine Contenuti<br />

55 Principi<br />

57 Sistemi di Ventilazione<br />

60 Sistemi di Ventilazione Minima<br />

61 Sistemi di Ventilazione di Transizione<br />

62 Sistemi di Ventilazione a Tunnel<br />

63 Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione<br />

65 Illuminazione dei <strong>Broiler</strong><br />

69 Gestione della Lettiera<br />

70 Densità<br />

Per informazioni più dettagliate sul controllo ambientale, vedi “<strong>Ross</strong><br />

publication Environmental Management in the <strong>Broiler</strong> House, 2009”.<br />

CAPANNONE E AMBIENTE


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Capannone e Ambiente<br />

Principi<br />

Il principale mezzo di controllo ambientale è il controllo della ventilazione.<br />

È importante fornire un flusso costante e uniforme di aria di buona qualità<br />

all'altezza degli animali. Per permettere agli animali di rimanere in buona<br />

salute e raggiungere il loro pieno potenziale, è necessario fornire aria<br />

fresca ad ogni stadio della crescita.<br />

La ventilazione aiuta a mantenere una temperatura confortevole per gli<br />

animali all’interno del capannone. Nel primo periodo di produzione, la<br />

preoccupazione primaria è scaldare a sufficienza i pulcini, ma, al crescere<br />

degli animali, l'obiettivo principale diventa quello di mantenere un<br />

ambiente fresco.<br />

I sistemi di ventilazione utilizzati dipendono dal clima ma in tutti i casi<br />

devono poter eliminare il calore e l'umidità in eccesso, fornire ossigeno e<br />

migliorare la qualità dell'aria, rimuovendo i gas nocivi.<br />

In commercio sono disponibili sensori per monitorare i livelli di ammoniaca,<br />

anidride carbonica, umidità relativa e temperatura, che potranno essere<br />

utilizzati in combinazione con i sistemi di ventilazione automatizzati.<br />

Durante la loro crescita, i broiler consumano ossigeno e producono gas e<br />

vapore acqueo. La presenza di cappe a gas aumenta il livello di gas nocivi<br />

nel capannone. Il sistema di ventilazione deve rimuovere questi gas e<br />

fornire aria di buona qualità.<br />

Aria<br />

I principali agenti contaminanti dell'aria all'interno del capannone sono<br />

polvere, ammoniaca, anidride carbonica, monossido di carbonio e vapore<br />

acqueo. A livelli eccessivi, questi agenti possono danneggiare il tratto<br />

respiratorio, riducendo l'efficienza della respirazione e la performance<br />

degli animali.<br />

Un'esposizione prolungata ad aria contaminata e umida può provocare<br />

malattie (per esempio ascite o malattia cronica respiratoria), influenzare la<br />

regolazione della temperatura e contribuire ad una bassa qualità della<br />

lettiera, come mostrato nella tabella sottostante.<br />

Tabella 13: Effetti dei più Comuni Agenti Contaminanti dell'Aria nei<br />

Capannoni di <strong>Broiler</strong><br />

Ammoniaca Può essere fiutata a 20 ppm o più<br />

>10 ppm danneggia la superficie dei polmoni<br />

>20 ppm aumenta la predisposizione a malattie<br />

respiratorie<br />

>50 ppm diminuirsce il tasso di accrescimento<br />

Anidride >3500 ppm causa ascite ed ad alti livelli<br />

Carbonica è letale<br />

Monossido 100 ppm riducono l’assorbimento di ossigeno ed<br />

di Carbonio ad alti livelli è letale<br />

Polvere Danni al tratto respiratorio e maggiore<br />

predisposizione a malattie<br />

Umidità Gli effetti dipendono dalla temperatura. Se >29°C e<br />

UR >70%, la crescita diminuirà<br />

55


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Acqua<br />

Gli animali utilizzano una notevole quantità d'acqua, che passa<br />

all'ambiente e deve essere rimossa dalla ventilazione (mantenendo la<br />

temperatura dell'aria). Un animale di 2,5 kg di peso consuma nella sua vita<br />

all'incirca 7,5 kg di acqua, dei quali circa 5,7 kg finiscono nell'ambiente.<br />

Questo indica che per 10.000 animali sono liberate nell'ambiente circa 57<br />

tonnellate di acqua, sotto forma di feci o di vapore acqueo espirato. E’<br />

compito del sistema di ventilazione rimuovere questo carico di acqua<br />

durante la vita del gruppo. Se per un qualsiasi motivo il consumo dovesse<br />

aumentare, sarà necessario rimuovere più umidità di quanto appena<br />

riferito.<br />

Stress da Caldo<br />

La temperatura corporea normale di un broiler è approssimativamente di<br />

41°C. Qualora la temperatura ambientale superi i 35°C, i broiler sono soliti<br />

soffrire di stress da caldo.<br />

Quanto più a lungo i broiler sono esposti ad alte temperature, tanto<br />

maggiore sarà lo stress ed i suoi effetti. La Figura 17 si riferisce alla<br />

relazione tra temperatura ambientale e tempo di esposizione.<br />

Figura 17: Relazione tra Temperatura Ambientale, Tempo di Esposizione<br />

e Temperatura Corporea<br />

Temperatura Corporea ºC<br />

I broiler regolano la propria temperatura corporea in due modi: dispersione<br />

sensibile ed insensibile di calore. Tra i 13°C e i 25°C, la dispersione<br />

sensibile di calore avviene per irraggiamento fisico e convezione verso<br />

l'ambiente più freddo. A temperature maggiori di 30°C, la dispersione<br />

insensibile di calore avviene attraverso raffreddamento per evaporazione<br />

e un aumento della frequenza respiratoria. La Tabella 14 illustra la<br />

relazione tra i due tipi di dispersione del calore e la temperatura<br />

ambientale.<br />

56<br />

Ore di Esposizione<br />

Morte<br />

Respiri al Minuto<br />

LEGENDA<br />

Morte<br />

Temperatura<br />

Ambientale °C


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Tabella 14: Dispersione di Calore nei <strong>Broiler</strong><br />

Temperatura<br />

Ambientale<br />

Ansimando, l'animale può controllare la propria temperatura corporea<br />

attraverso l'evaporazione di acqua dalle vie respiratorie e dai sacchi aerei.<br />

Questo processo consuma energia ed è meno efficace in condizioni di<br />

elevata umidità. Qualora si mantenesse un'alta temperatura o umidità per<br />

periodi prolungati, l’ansimare potrebbe non essere sufficiente a controllare<br />

la temperatura corporea e l'animale quindi potrebbe essere soggetto a<br />

stress da caldo. In queste circostanze, aumentano la temperatura rettale,<br />

la frequenza cardiaca e quella metabolica e diminuisce l'ossigenazione del<br />

sangue. Lo stress fisiologico indotto da queste reazioni può essere letale.<br />

Qualora gli animali ansimassero, la temperatura generale del capannone<br />

potrebbe essere troppo elevata o la distribuzione dell'aria non essere<br />

uniforme.<br />

Per ridurre lo stress da caldo:<br />

• Ridurre la densità.<br />

• Assicurarsi che sia sempre disponibile una fonte d'acqua potabile<br />

fresca a bassa salinità.<br />

• Fornire il mangime nel momento più fresco della giornata.<br />

• Aumentare il flusso d'aria sugli animali fino a due-tre m/sec.<br />

• Minimizzare gli effetti del calore irraggiato dal sole.<br />

• Ridurre gli effetti di temperature eccessive separando i sessi a densità<br />

minori.<br />

Sistemi di Ventilazione<br />

Esistono due tipi principali di sistemi di ventilazione: naturale e forzata.<br />

Naturale (Capannone con Finestre), che può essere:<br />

• Non Assistita Meccanicamente<br />

• Assistita Meccanicamente<br />

Forzata (Capannone ad Ambiente Controllato), che può essere:<br />

• Minima<br />

• di Transizione<br />

• a Tunnel<br />

• a Pannelli di Evaporazione<br />

• Umidificazione/Nebulizzazione<br />

Dispersione di Calore %<br />

Sensibile (Irraggiamento Insensibile<br />

e Convezione) (Evaporazione)<br />

25°C 77 23<br />

30°C 74 26<br />

35°C 10 90<br />

57


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Ventilazione Naturale: Capannone con Finestre<br />

La ventilazione naturale si riferisce ad un capannone aperto con<br />

finestre/tende (Figura 18). In questo tipo di ventilazione, l'apertura sul fianco<br />

del capannone permette alle correnti convettive di entrare e scorrere nel<br />

capannone. Quando la temperatura sale, le finestre/tende vengono aperte<br />

per permettere all'aria esterna di entrare nel capannone. Quando la<br />

temperatura scende, le tende vengono chiuse per diminuire il flusso d'aria.<br />

Figura 18: Esempio di Ventilazione Naturale<br />

La ventilazione a tende richiede una gestione continua sulle 24 ore se si<br />

vuole controllare adeguatamente l'ambiente del capannone. Per<br />

compensare cambi di temperatura, di umidità e di velocità e direzione<br />

dell’aria, è necessario monitorare le condizione ambientali e regolare le<br />

tende costantemente. Questo tipo di ventilazione non si utilizza quasi più,<br />

per via dell’impegno richiesto all’allevatore. Inoltre, il capannone ad<br />

ambiente controllato ha dimostrato di aumentare la vitalità, il tasso di<br />

accrescimento, la conversione e il benessere degli animali.<br />

Quando le tende sono aperte, lasciano entrare un grande volume di aria<br />

esterna, eguagliando le condizioni interne a quelle esterne. Questo tipo di<br />

ventilazione è ideale solo laddove la temperatura esterna sia vicina<br />

all’obiettivo di temperatura del capannone.<br />

Il ricambio dell'aria dipende dai venti esterni e gli agitatori migliorano la<br />

circolazione dell'aria. Nei giorni medio-caldi con poco vento, gli agitatori<br />

forniscono un buon ambiente. Per aumentare il livello di raffreddamento,<br />

si possono utilizzare umidificatori o nebulizzatori in combinazione agli<br />

agitatori.<br />

N, l’apertura ridotta delle tende fa entrare l'aria esterna a bassa velocità e,<br />

siccome l’aria fredda è pesante, cala immediatamente al suolo. Questo<br />

fenomeno può raffreddare gli animali e creare una lettiera bagnata. Allo<br />

stesso tempo, l'aria più calda fuoriescedal capannone, provocando ampie<br />

oscillazioni di temperatura. Gli agitatori aiutano a miscelare l'aria esterna<br />

fredda con l'aria interna calda. In climi freddi, si consiglia l'automazione<br />

delle finestre/tende e l’istallazione di ventilatori a parete che possono<br />

essere comandati sia da timer che da termostati.<br />

58


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Sistemi di Ventilazione Forzata: Capannone ad Ambiente Controllato<br />

La ventilazione forzata o a pressione negativa è il sistema di ventilazione<br />

più usato per controllare l'ambiente del capannone, poiché fornisce<br />

condizioni più uniformi grazie ad un miglior controllo sul ricambio e sul<br />

flusso d'aria.<br />

Questi sistemi utilizzano ventilatori ad estrazione per prelevare aria dal<br />

capannone e creare una pressione negativa nel capannone (Figura 19).<br />

Questo crea un vuoto parziale (pressione negativa o statica) all'interno,<br />

facendo in modo che l'aria esterna entri attraverso aperture controllate<br />

poste sulle pareti laterali. La velocità con cui l'aria entra è determinata<br />

dalla pressione negativa del capannone, il che, a sua volta, dipende della<br />

capacità dei ventilatori e della superficie delle prese d’aria.<br />

Figura 19: Esempio di Ventilazione Forzata<br />

Per raggiungere i corretti valori di pressione negativa (o statica), bisogna<br />

correlare il numero di aperture sulle pareti al numero di ventilatori in<br />

azione. Le aperture sono controllate automaticamente in base al numero<br />

di ventole in azione. Per monitorare la quantità di pressione negativa<br />

generata, si può utilizzare un barometro a mano o a muro.<br />

Al crescere dei broiler, bisogna aumentare il livello di ventilazione. Ventole<br />

aggiuntive devono essere azionate in automatico quando necessario. A<br />

questo proposito, é necessario installare al centro del capannone o, se<br />

possibile in più punti, dei termostati o sensori di temperatura all'altezza<br />

degli animali.<br />

La ventilazione a pressione negativa può essere operata in tre diverse<br />

modalità, a seconda delle esigenze di ventilazione degli animali:<br />

• Ventilazione Minima<br />

• Ventilazione di Transizione<br />

• Ventilazione a Tunnel<br />

Qualora si utilizzi una ventilazione ad aria forzata, é indispensabile avere<br />

un generatore elettrico di emergenza.<br />

59


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Sistemi di Ventilazione Minima<br />

La ventilazione minima è utilizzata nelle giornate più fresche e con gli<br />

animali giovani.<br />

Lo scopo è far entrare aria fresca sufficiente a rimuovere l'eccesso di<br />

umidità e gas nocivi, mantenendo la temperatura richiesta.<br />

Temperatura<br />

Le temperature richieste per pulcini fino ai 21 giorni di età sono riportate<br />

nella Sezione 1, Gestione dei Pulcini, di questo <strong>Manuale</strong>. La temperatura<br />

raccomandata all'altezza dei pulcini scende dai 30°C al primo giorno ai<br />

20°C a 27 giorni. Successivamente, si raccomanda di mantenere la<br />

temperatura a 20°C fino alla macellazione. La temperatura effettiva varierà<br />

secondo le circostanze e il comportamento dei pulcini, come spiegato in<br />

questa sezione e nella Sezione 1.<br />

Ventilazione<br />

A prescindere della temperatura esterna, il capannone deve essere<br />

ventilato almeno per un periodo minimo di tempo. La Tabella 15 riporta i<br />

livelli minimi di ventilazione per un capannone da 20.000 animali.<br />

Tabella 15: Livelli Minimi di Ventilazione (Capannone da 20.000 Animali)<br />

Una ventilazione minima efficace deve creare un vuoto parziale (pressione<br />

negativa) tale da risucchiare l'aria esterna da tutte le aperture ad una<br />

velocità sufficiente. Questo permette all'aria esterna di miscelarsi con<br />

l'aria calda interna al di sopra degli animali, piuttosto che precipitare al<br />

suolo raffreddandoli. Per avere un flusso d’aria uniforme, la velocità<br />

dell'aria entrante deve essere la stessa in tutte le aperture.<br />

Questo tipo di ventilazione é normalmente controllato da timer, secondo i<br />

calcoli mostrati nella pagina seguente. All’aumentare della temperatura, il<br />

controllo delle ventole deve passare temporaneamente dal timer al<br />

termostato, per fornire una ventilazione adeguata alle necessità degli<br />

animali. Regolare i termostati a scalini di 1°C.<br />

60<br />

Età dell'animale m3 all'ora m3 totali<br />

(giorni) per animale all'ora<br />

1 0,16 3200<br />

8 0,42 8400<br />

15 0,59 11800<br />

22 0,84 16800<br />

29 0,93 18600<br />

36 1,18 23600<br />

43 1,35 27000<br />

50 1,52 30400


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Calcolo per le Regolazioni dei Timer delle Ventole per la Ventilazione<br />

Minima<br />

Calcolare le impostazioni dei timer delle ventole per una ventilazione<br />

minima seguendo i passaggi sottostanti (di tutti questi passaggi é<br />

riproposto un esempio nell'Appendice 7):<br />

• Calcolare il livello minimo di ventilazione come indicato nell'Appendice<br />

7. Il livello esatto varierà per ogni singolo capannone e a seconda della<br />

razza e del sesso. Contattate il fabbricante e il Servizio Tecnico<br />

<strong>Aviagen</strong> per informazioni più specifiche. I livelli riportati nell'Appendice<br />

7 si riferiscono a temperature comprese tra -1°C e 16°C; per<br />

temperature inferiori o superiori, sarà necessaria una leggera<br />

diminuzione o aumento dei suddetti valori.<br />

• Calcolare la ventilazione totale necessaria per il capannone (metri cubi<br />

totali per ora(cmh)) come segue:<br />

ventilazione minima ventilazione minima numero totale di<br />

totale = per animale x<br />

animali nel capannone<br />

• Calcolare la percentuale del tempo di funzionamento delle ventole<br />

come segue:<br />

Ventilazione minima totale<br />

Percentuale di tempo =<br />

Capacità totale delle ventole usate<br />

• Temporizzare come da risultato.<br />

Punti Chiave<br />

• La ventilazione minima è utilizzata per pulcini giovani, nottetempo o<br />

come ventilazione invernale.<br />

• Ventilare il capannone, a prescindere della temperatura esterna, per<br />

fornire aria fresca e rimuovere gas nocivi e umidità in eccesso.<br />

• La ventilazione minima deve essere controllata da timer.<br />

Sistemi di Ventilazione di Transizione<br />

La ventilazione di transizione si basa su due principi di ventilazione: la<br />

temperatura esterna e l’età degli animali. Viene utilizzata in posti con<br />

periodi sia caldi che freddi.<br />

Mentre la ventilazione minima è controllata da timer, la ventilazione di<br />

transizione è controllata dalla temperatura.<br />

La ventilazione di transizione inizia quando il ricambio d'aria necessario<br />

supera il minimo, cioè quando i sensori di temperatura o i termostati<br />

prendono il sopravvento sui timer per mantenere le ventole in azione.<br />

61


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

La ventilazione di transizione funziona allo stesso modo della ventilazione<br />

minima, ma essendo la capacità delle ventole maggiore, anche il ricambio<br />

d'aria è superiore. Per rimuovere il calore senza dover passare alla<br />

ventilazione a tunnel, la ventilazione di transizione richiede che le aperture<br />

sulle pareti siano collegate ad un regolatore della pressione statica. Di<br />

solito, questo tipo di ventilazione può essere utilizzato quando la<br />

temperatura esterna non supera di più di 6°C l’obiettivo di temperatura del<br />

capannone o quando non è inferiore di più di 6°C dell’obiettivo di<br />

temperatura. Se la temperatura esterna dovesse superare i 6°C in più,<br />

allora le ventole utilizzate per la ventilazione di transizione non sarebbero<br />

sufficienti e si dovrebbe utilizzare la ventilazione a tunnel. Se la<br />

temperatura esterna dovesse scendere al di sotto dei 6°C in meno, allora<br />

le ventole utilizzate per la ventilazione di transizione potrebbero<br />

raffreddare eccessivamente gli animali.<br />

Punti Chiave<br />

• La ventilazione di transizione è controllata dalla temperatura,<br />

basandosi sulla temperatura esterna e sull'età degli animali.<br />

• La ventilazione di transizione viene utilizzata quando il ricambio<br />

d'aria richiesto supera il ricambio minimo.<br />

• In generale, la ventilazione di transizione può essere utilizzata<br />

quando la differenza tra la temperatura esterna e quella interna al<br />

capannone non supera in valore assoluto i 6°C.<br />

Sistemi di Ventilazione a Tunnel<br />

La ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento di polli<br />

pesanti grazie all'effetto raffrescante del flusso d'aria ad alta velocità.<br />

La ventilazione a tunnel fornisce il massimo ricambio di aria e genera un<br />

vento refrigerante. Nel caso di animali di età inferiore alle quattro<br />

settimane, ogni ventilatore da 122 cm genera un raffreddamento da vento<br />

di 1,4°C. Per animali di età superiore alle quattro settimane, questo valore<br />

precipita a 0,7°C.<br />

All'aumentare della velocità, la temperatura effettiva percepita dagli<br />

animali diminuisce. Per animali giovani, il tasso di diminuzione è il doppio<br />

di quello per animali più vecchi. Quindi, con una temperatura esterna di<br />

32°C e una velocità dell'aria di 1 metro al secondo, un animale giovane<br />

(quattro settimane di vita) percepisce una temperatura effettiva di circa<br />

29°C. Se la velocità dell'aria aumentasse fino a 2,5 metri al secondo, lo<br />

stesso animale percepirebbe una temperatura effettiva di circa 22°C, una<br />

diminuzione di 7°C. Nel caso di un animale più vecchio (sette settimane),<br />

la diminuzione sarebbe all'incirca la metà (circa 4°C).<br />

Osservare il comportamento degli animali è il miglior modo di verificare il<br />

loro benessere. Se la struttura del capannone permettesse soltanto la<br />

ventilazione a tunnel, allora si dovrebbe prestare particolare attenzione ai<br />

pulcini giovani, che sono sensibili alle correnti d’aria. Per i pulcini giovani,<br />

la velocità effettiva dell'aria al suolo deve essere minore di 0,15 metri al<br />

secondo o comunque la più bassa possibile.<br />

62


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Nei capannoni a tunnel, in caso di temperatura molto alta, gli animali<br />

tendono a migrare verso le entrate dell’aria. Quando il flusso d'aria è<br />

corretto, la differenza di temperatura tra gli ingressi e le uscite dell’aria non<br />

é ampia. Nei capannoni con problemi di migrazione si rischia di perdere i<br />

vantaggi della ventilazione a tunnel. Fino ai 21 giorni di età, è possibile<br />

risolvere questo problema istallando recinti di contenimento ogni 30 metri.<br />

Si consiglia di evitare i recinti massicci che limitano il flusso d'aria.<br />

Punti Chiave<br />

• La ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento di<br />

polli pesanti<br />

• Il raffreddamento è ottenuto grazie ad un flusso d'aria ad alta<br />

velocità.<br />

• Osservare il comportamento degli animali per verificare che le<br />

condizioni ambientali siano corrette.<br />

• Prestare attenzione ai pulcini giovani, in quanto sensibili alle<br />

correnti d’aria.<br />

• Considerare l'installazione di recinti di contenimento.<br />

Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione<br />

Dato che nella ventilazione a tunnel la velocità del flusso d’aria è alta, é<br />

possibile aggiungere un sistema di raffreddamento per evaporazione.<br />

Questo tipo di raffreddamento migliora le condizioni ambientali durante i<br />

periodi caldi ed aumenta l'efficacia della ventilazione a tunnel utilizzando<br />

il principio dell'evaporazione dell'acqua per diminuire la temperatura<br />

all'interno del capannone.<br />

Il raffreddamento per evaporazione funziona meglio se adibito a<br />

mantenere una certa temperatura nel capannone, piuttosto che a ridurre<br />

temperature già troppo elevate.<br />

I tre fattori che influenzano direttamente il raffreddamento per<br />

evaporazione sono:<br />

• Temperatura dell'Aria Esterna<br />

• Umidità Relativa (UR) dell'Aria Esterna<br />

• Efficienza di Evaporazione<br />

Esistono due tipi principali di sistemi di raffreddamento per evaporazione:<br />

raffreddamento a pannelli con ventilazione a tunnel e<br />

umidificazione/nebulizzazione.<br />

Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel<br />

I sistemi di raffreddamento a pannelli raffreddano l’aria forzandola<br />

attraverso pannelli umidi di cellulosa (vedi Figura 20). Il doppio effetto del<br />

raffreddamento a pannelli e della velocità dell'aria permette il controllo<br />

ambientale del capannone con temperature superiori ai 29°C. Per<br />

minimizzare l'eccessiva umidità in aree dove l'umidità ambientale è<br />

elevata (maggiore dell'80%), i sistemi di raffreddamento per evaporazione<br />

(pannelli o umidificatori) non devono operare a temperature inferiori ai<br />

27°C.<br />

63


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Figura 20: Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel<br />

Umidificazione<br />

I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazie<br />

all'evaporazione creata dal pompaggio di acqua attraverso nebulizzatori.<br />

Le linee di umidificazione devono essere vicine agli ingressi dell’aria per<br />

ottimizzare la velocità di evaporazione e coprire tutto il perimetro del<br />

capannone.<br />

Figura 21: Esempio di Sistema di Umidificazione<br />

64<br />

Aria Raffreddata<br />

in Ingresso<br />

Acqua per il Ricircolo<br />

Acqua<br />

Flusso d'Aria<br />

Pannello Raffreddante<br />

Aria Calda


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Esistono tre tipi di sistemi di umidificazione/nebulizzazione:<br />

• Bassa pressione, 7-14 bar; dimensioni delle gocce fino a 30 micron.<br />

• Alta pressione, 28-41 bar; dimensioni delle gocce 10-15 micron.<br />

• Altissima pressione (nebulizzazione), 48-69 bar; dimensioni delle<br />

gocce 5 micron.<br />

Con sistemi a bassa pressione, le particelle hanno dimensioni maggiori e<br />

possono bagnare la lettiera. I sistemi ad alta pressione minimizzano<br />

l'umidità residua fornendo un intervallo di umidità più ampio. Le gocce più<br />

ridotte non bagnano la lettiera, cosa estremamente importante durante lo<br />

svezzamento.<br />

Punti Chiave<br />

• Mantenere puliti ventole, umidificatori, evaporatori e ingressi<br />

dell’aria.<br />

• Il raffreddamento per evaporazione é usato per migliorare la<br />

ventilazione a tunnel nei climi caldi.<br />

• Esistono due tipi di sistema: raffreddamento a pannelli e<br />

umidificazione/nebulizzazione.<br />

• Il raffreddamento a pannelli fa passare l'aria attraverso pannelli<br />

umidi di cellulosa e permette il controllo ambientale laddove la<br />

temperatura del capannone superi i 29°C.<br />

• I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazie<br />

all'evaporazione di acqua pompata attraverso nebulizzatori. Sistemi<br />

ad alta pressione minimizzano l'umidità residua.<br />

Illuminazione dei <strong>Broiler</strong><br />

Un programma luce deve essere semplice. I programmi complicati sono<br />

difficili da mettere in pratica. Le specifiche di illuminazione sono soggette<br />

alla legislazione locale, che i programmi luce devono rispettare.<br />

La gestione della luce è un'importante tecnica nella produzione di broiler.<br />

Vi sono almeno quattro aspetti importanti:<br />

• Lunghezza d'onda (colore)<br />

• Intensità<br />

• Durata del fotoperiodo<br />

• Distribuzione del fotoperiodo (programmi a intermittenza)<br />

La durata e la distribuzione del periodo luce hanno effetti interattivi.<br />

Molti allevatori di broiler forniscono praticamente luce continua. Questo<br />

sistema consiste in un lungo periodo di luce ininterrotto, seguito da un<br />

breve periodo di buio di 30-60 minuti. Quest’ultimo serve ad abituare gli<br />

animali al buio, in caso di guasto all'impianto di illuminazione.<br />

65


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

In passato, si pensava erroneamente che la luce continua aiutasse ad<br />

ottimizzare l'incremento di peso vivo giornaliero.<br />

L'esposizione al buio influenza la produttività, lo stato di salute, i profili<br />

ormonali, il tasso metabolico, la produzione di calore, il metabolismo, la<br />

fisiologia e il comportamento degli animali.<br />

Recenti informazioni indicano che l'esposizione al buio:<br />

• Riduce la crescita iniziale (tuttavia, potrebbe avvenire una successiva<br />

crescita compensatoria che permette agli animali di raggiungere l'obiettivo<br />

di peso, ma soltanto se la durata del periodo di buio non è eccessiva. Per<br />

i broiler leggeri (per esempio


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Quando viene ridotta la durata del giorno, i broiler modificano il loro<br />

comportamento alimentare. Per esempio, un cambiamento da 24 a 12 ore<br />

di luce provoca una diminuzione nel consumo di mangime del 30-40% nei<br />

primi tre giorni. Tuttavia, dopo otto giorni, questa riduzione può essere<br />

inferiore al 10%. Durante il periodo di luce, i broiler modificano il loro<br />

schema alimentare riempiendosi il gozzo in previsione del periodo di buio.<br />

Quando torna la luce, ripetono lo stesso comportamento. Gli animali<br />

destinati a pesi leggeri hanno meno tempo per adattare il loro<br />

comportamento al periodo di buio rispetto agli animali piú pesanti. Quindi,<br />

l'effetto dell'esposizione al buio sulla performance in allevamento è più<br />

pronunciato nei broiler leggeri.<br />

La tabella sottostante fornisce consigli per i programmi luce basati<br />

sull'obiettivo di peso alla macellazione.<br />

Tabella 16: Raccomandazioni Base di Intensità Luminosa e Periodo Luce<br />

per Ottimizzare la Performance in Allevamento<br />

Peso Vivo Età Intensità Durata del Giorno<br />

alla Macellazione (giorni) (lux) (ore)<br />

Meno di 2,5 kg 0-7 30-40 23 luce 1 buio<br />

8-3 giorni prima 5-10 20 luce 4 buio ++<br />

della macellazione +<br />

Più di 2,5 kg 0-7 30-40 23 luce 1 buio<br />

8-3 giorni prima 5-10 18 luce 6 buio<br />

della macellazione +<br />

NOTE<br />

+ almeno per gli ultimi tre giorni prima della macellazione: 23 ore luce/1 ora buio.<br />

++ La direttiva UE per i broiler richiede un totale di sei ore di buio, di cui almeno 4 consecutive.<br />

<strong>Aviagen</strong> non raccomanda la fornitura di luce continua per tutta la vita del<br />

gruppo. Si deve fornire un minimo di quattro ore di buio dopo i sette giorni<br />

di vita. In caso contrario, si verrà incontro ai seguenti problemi:<br />

• Un comportamento alimentare anormale, dovuto alla privazione di<br />

sonno.<br />

• Una performance biologica non ottimale.<br />

• Un ridotto benessere degli animali.<br />

In climi caldi e in allevamenti senza controllo ambientale, è importante<br />

calcolare correttamente il momento ideale per il periodo di buio al fine di<br />

ottimizzare il benessere degli animali. Per esempio, nei capannoni aperti<br />

senza controllo ambientale, il mangime viene spesso rimosso durante la<br />

parte più calda del giorno e viene fornita luce continua di notte per<br />

permettere agli animali di nutrirsi quando la temperatura è più bassa.<br />

I broiler traggono vantaggio da uno schema preciso di luce e buio (giorno<br />

e notte), avendo periodi di tempo differenziati per il riposo e per l'attività.<br />

Alcuni importanti processi fisiologici, come la mineralizzazione ossea e la<br />

digestione, di norma seguono ritmi diurni. Quindi, cicli precisi di luce e<br />

buio permettono ai broiler di seguire schemi naturali di crescita e sviluppo.<br />

67


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Nei broiler, il mangime impiega di solito quattro ore per arrivare all'intestino.<br />

Quindi, un'esposizione al buio di più di sei ore consecutive può provocare<br />

un comportamento eccessivamente aggressivo al ritorno della luce. Questo<br />

potrebbe causare un aumento dei graffi, con il conseguente aumento degli<br />

scarti ed il calo della categoria della carcassa al macello.<br />

Inoltre, un'esposizione al buio superiore alle quattro ore:<br />

• Riduce la resa del petto.<br />

• Aumenta la resa delle cosce.<br />

Questo è un fenomeno importante nella produzione di broiler per il<br />

disosso.<br />

Inoltre, è anche possibile modificare la distribuzione del periodo luce; ci si<br />

riferisce, allora, ad un programma ad intermittenza. Questi programmi<br />

consistono di blocchi di periodi di luce e di buio, ripetuti durante le 24 ore.<br />

Il vantaggio è che, con pasti ridotti (cioè brevi periodi di alimentazione)<br />

seguiti da periodi per la digestione (cioè periodi di buio), la conversione<br />

migliora. Si ritiene che la maggiore attività causata da questo schema<br />

regolare di luce e buio migliori la salute degli arti e la qualità della<br />

carcassa, diminuendo, per esempio, l’incidenza di necrosi e vesciche al<br />

petto. La struttura dei programmi luce ad intermittenza deve essere il più<br />

semplice possibile per facilitare la sua implementazione.<br />

La portata degli effetti che il programma luce ha sulla produzione di broiler<br />

è influenzata dai seguenti fattori:<br />

• Il momento di applicazione del programma (prima lo si applica, più<br />

vantaggioso sarà per lo stato di salute degli animali).<br />

• L'età alla macellazione (gli animali più vecchi sono soliti trarre più<br />

vantaggio dall'esposizione al buio).<br />

• L'ambiente (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effetti di<br />

un'alta densità).<br />

• L'alimentazione (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effetti<br />

di uno spazio mangiatoia limitato).<br />

• Il tasso di accrescimento degli animali (la luce avrà un impatto<br />

maggiore sullo stato di salute di animali in rapida crescita piuttosto che<br />

sullo stato di salute di animali con una dieta nutrizionalmente frenata).<br />

Si possono utilizzare diversi tipi di fonte di luce per i broiler. I tipi più<br />

comuni sono a incandescenza e a fluorescenza. Le luci a incandescenza<br />

forniscono un buono spettro, ma non sono efficienti in termini di energia.<br />

Tuttavia, se hanno un’elevata emissione di lumen per watt, aiuteranno a<br />

ridurre i costi di gestione. Le luci a fluorescenza producono dalle tre alle<br />

cinque volte la quantità di luce per watt delle luci a incandescenza.<br />

Tuttavia, perdono di intensità nel tempo e devono essere sostituite prima<br />

dell'effettivo guasto. Queste luci garantiscono un risparmio significativo<br />

sul costo dell'elettricità, una volta ammortizzato il costo di installazione.<br />

Non vi sono differenze tra queste due fonti di luce per quanto riguarda la<br />

performance dei broiler. Le lampade ed i riflettori devono essere puliti<br />

regolarmente per avere la massima efficacia.<br />

68


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Punti Chiave<br />

• Programmi semplici<br />

• La luce continua o quasi continua non è ottimale.<br />

• Fino ai sette giorni, i pulcini devono ricevere 23 ore di luce (30-40<br />

lux) e un'ora di buio.<br />

• Dopo i sette giorni di età, un periodo di buio di quattro o più ore (ma<br />

mai più di sei ore) è solito portare benefici.<br />

• La quantità di ore di buio dipenderà dalle circostanze e dalla<br />

richiesta di mercato.<br />

• Molti aspetti della gestione della produzione interagiscono con il<br />

programma luce e modificano gli effetti che questo ha sulla<br />

performance degli animali.<br />

Gestione della Lettiera<br />

La scelta del materiale utilizzato per la lettiera dipenderà dai costi locali e dalla<br />

disponibilità di materie prime. La lettiera deve soddisfare i seguenti requisiti:<br />

• buon assorbimento dell'umidità<br />

• biodegradabile<br />

• confortevole per gli animali<br />

• poca polvere<br />

• esente da agenti contaminanti<br />

• sempre disponibile e biosicura<br />

E’ importante distribuire uniformemente i trucioli di legno fino ad uno<br />

spessore di 8-10 cm. Se lo smaltimento della lettiera rappresenta un<br />

problema, la profondità potrà essere minore purché la temperatura sia di<br />

28-30C. Si preferisce un suolo in cemento rispetto ad uno in terra battuta,<br />

dato che è lavabile e permette di gestire la lettiera in modo più efficace.<br />

La tabella sottostante elenca le caratteristiche di alcuni materiali.<br />

Tabella 17: Caratteristiche di Alcuni Comuni Materiali da Lettiera<br />

Materiale Caratteristiche<br />

Trucioli di Legno Buon assorbimento e fermentazione<br />

Possibile contaminazione da insetticidi tossici e altri composti<br />

chimici (generazione di muffe)<br />

Paglia Trinciata Meglio la paglia di frumento<br />

Possibile contaminazione da prodotti chimici agricoli, funghi e<br />

micotossine<br />

Fermentazione lenta<br />

Meglio se utilizzato al 50% con trucioli di legno<br />

Carta Sminuzzata La gestione può essere difficile in condizioni umide<br />

La carta lucida non è adatta<br />

Pula e Gluma Non molto assorbente<br />

Meglio se mischiato con altri materiali<br />

Potrebbe essere ingerito<br />

Segatura Non adatta<br />

Polverosa e potrebbe essere ingerita<br />

Pellet di Paglia Trattati Chimicamente Utilizzare secondo le raccomandazioni del fabbricante<br />

Sabbia Può essere utilizzata in zone aride su pavimento<br />

Se troppo spessa, può impedire il movimento<br />

Necessita di una buona gestione<br />

Sfagno (muffa della torba) Può essere utilizzato con successo<br />

69


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

È importante che la lettiera rimanga asciutta e areata per tutta la vita del<br />

gruppo. Qualora la lettiera si compatti o si bagni, aumenterà<br />

significativamente l’incidenza di scarti delle carcasse.<br />

La figura sottostante elenca le principali cause di lettiera di bassa qualità.<br />

Figura 22: Cause di Bassa Qualità della Lettiera<br />

Punti Chiave<br />

• Proteggere i broiler da lesioni e fornire un riparo asciutto e caldo al<br />

suolo, utilizzando un buon materiale in quantità sufficiente.<br />

• Evitare diete che favoriscano la lettiera bagnata.<br />

• Garantire un'adeguata ventilazione ed evitare eccessi di umidità.<br />

• Scegliere un materiale assorbente, non polveroso e pulito.<br />

• Scegliere un materiale facilmente disponibile a basso prezzo da un<br />

fornitore affidabile.<br />

• Sostituire la lettiera ad ogni ciclo per evitare il riciclo di agenti<br />

patogeni.<br />

• Proteggere il deposito del materiale da lettiera dagli agenti climatici<br />

e dall'accesso a parassiti e uccelli selvatici.<br />

Densità di allevamento<br />

La scelta della densità è sostanzialmente legata a questioni economiche<br />

e di legislazione locale.<br />

La densità influenza il benessere degli animali, la loro performance,<br />

l'uniformità e la qualità del prodotto.<br />

Una densità eccessiva, aumentando la pressione ambientale esercitata<br />

sui broiler, compromette il loro benessere e, in definitiva, la redditività.<br />

70<br />

Elevata umidità<br />

Enterite dovuta a malattie<br />

Grassi di bassa qualità<br />

Bassa qualità del materiale o<br />

altezza insufficiente<br />

Scarsa qualità della lettiera<br />

Alta densità di allevamento<br />

Tipo e regolazione<br />

degli abbeveratoi<br />

Ventilazione insufficiente<br />

Mangimi ad alta salinità e<br />

ad alto contenuto proteico


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

La densità ottimale dipende dalla qualità del capannone e dal sistema di<br />

controllo ambientale. Se si aumenta la densitá é necessario regolare di<br />

conseguenza la ventilazione, lo spazio di alimentazione e la disponibilità<br />

di abbeveratoi.<br />

La densitá dipende dalle seguenti variabili:<br />

• L’obiettivo di peso vivo e di età alla macellazione.<br />

• Il clima e la stagione.<br />

• Il tipo di capannone e di impianti, in particolar modo della ventilazione.<br />

• La legislazione locale.<br />

• I certificati di qualità richiesti.<br />

In certe regioni del mondo, la legislazione sulla densità è basata<br />

semplicemente sui kg/m 2 . Un esempio è la legislazione dell'Unione<br />

Europea.<br />

All'interno dell'Unione Europea, la densità si basa sulla Direttiva UE per i<br />

<strong>Broiler</strong>:<br />

• 33 kg/m 2<br />

• in presenza di impianti capaci di garantire un ottimo livello di benessere<br />

animale é possibile arrivare fino a 42 kg/m 2<br />

Gli standard di benessere stabiliscono un’adeguata fornitura di mangime<br />

e acqua, buone condizioni climatiche interne e una minima incidenza di<br />

dermatite plantare.<br />

Altre raccomandazioni si basano sulla gestione degli animali e tengono in<br />

considerazione il numero di animali e la massa per metro quadrato. Un<br />

esempio sono le raccomandazioni USA elencate nella tabella sottostante.<br />

Tabella 18: Guida alle Densità Secondo il Numero di Animali e il Peso Vivo<br />

(raccomandazioni USA)<br />

Peso Vivo Animali Peso degli Animali<br />

degli Animali (kg) per m 2 (kg) per m 2<br />

1,36 21,5 29,2<br />

1,82 15,4 28,0<br />

2,27 12,7 28,8<br />

2,73 12,0 32,7<br />

3,18 10,8 34,3<br />

3,63 9,4 34,1<br />

71


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Densità in Climi Caldi<br />

In condizioni di caldo, la scelta della densità dipenderà dalla temperatura<br />

ambientale e dall'umidità. Altri elementi determinanti sono il tipo di<br />

capannone e la capacità degli impianti.<br />

Di seguito sono elencati alcuni esempi di densità in condizioni di caldo:<br />

• In capannoni ad ambiente controllato:<br />

- Massimo 30 kg per metro quadrato.<br />

• In capannoni aperti, con poco controllo ambientale:<br />

- Massimo 20-25 kg per metro quadrato.<br />

- Nei periodi più caldi dell'anno, massimo 16-18 kg per metro<br />

quadrato.<br />

• In capannoni aperti, senza controllo ambientale:<br />

- Non è consigliato allevare animali con peso vivo maggiore di 3 kg.<br />

Punti Chiave<br />

• Regolare la densità secondo l'età ed il peso alla macellazione.<br />

• Regolare la densità in base al tipo di capannone ed al sistema di<br />

controllo ambientale.<br />

• Ridurre la densità se il clima o la stagione non consentono di<br />

raggiungere l'obiettivo di temperatura del capannone.<br />

• Regolare la ventilazione e lo spazio di alimentazione se si aumenta<br />

la densità.<br />

• Rispettare la legislazione locale e i requisiti stabiliti per i certificati di<br />

qualità richiesti dal compratore del prodotto.<br />

72


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Note<br />

73


MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente<br />

Note<br />

74


Sezione 5:<br />

CONTROLLO DEL<br />

PESO VIVO E<br />

DELL’UNIFORMITÀ<br />

Obiettivo<br />

Confrontare la performance del gruppo in allevamento<br />

con gli obiettivi standard al fine di soddisfare le<br />

specifiche del prodotto finale.<br />

Pagine Contenuti<br />

77 Principi<br />

77 Prevedibilità del Peso Vivo<br />

78 Uniformità del Gruppo (CV%)<br />

80 Allevamento a Sessi Separati<br />

CONTROLLO DEL PESO VIVO E DELL’UNIFORMITÀ


MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />

Controllo del Peso Vivo e<br />

dell’Uniformità<br />

Principi<br />

La redditività dipende dal numero di animali che soddisfa le specifiche e<br />

richiede pertanto una crescita uniforme e prevedibile.<br />

Per gestire adeguatamente la crescita è fondamentale conoscere qual è<br />

stata la performance di crescita in passato, la performance attuale e<br />

prevedere come potrà essere in futuro. Per acquisire questa conoscenza,<br />

e le azioni da essa derivanti, le misurazioni della crescita devono essere<br />

precise.<br />

Prevedibilità del Peso Vivo<br />

Per pianificare l'età appropriata per la macellazione e per garantire che il<br />

massimo numero di animali raggiunga alla macellazione la fascia di peso<br />

desiderata, è essenziale avere informazioni accurate sul peso vivo e sul<br />

coefficiente di variazione (CV%) di ogni gruppo.<br />

All'aumentare del tasso di accrescimento e all'anticipare dell'età di<br />

macellazione, la previsione di incremento di peso vivo su più di due-tre<br />

giorni diventa sempre meno accurata. Per effettuare una stima precisa del<br />

peso vivo alla macellazione, è necessario campionare ripetutamente un<br />

grande numero di animali (più di 100) vicini all'età di macellazione (dai due<br />

ai tre giorni prima).<br />

La tabella sottostante mostra il numero di animali da campionare per<br />

avere una stima di peso vivo affidabile e accurata a seconda del CV% del<br />

gruppo.<br />

Tabella 19: Numero di Animali per Campione per una Stima di Peso Vivo<br />

a seconda dell'Uniformità del Gruppo<br />

Numero di Animali<br />

da pesare<br />

Uniforme (CV% = 8) 61<br />

Moderatamente Uniforme (CV% = 10) 96<br />

Poco Uniforme (CV% = 12) 138<br />

++<br />

Uniformità del Gruppo +<br />

NOTE<br />

+<br />

secondo il Coefficiente di Variazione (CV%; cioè deviazione standard/peso medio*100), quanto maggiore<br />

é il numero, tanto più variabile é il peso corporeo del gruppo.<br />

++<br />

la stima di peso vivo sarà compresa tra +/-2% del peso vivo effettivo con un’accuratezza del 95%.<br />

Per pesare gli animali, si possono utilizzare bilance automatiche o<br />

manuali. Cambiamenti improvvisi nel peso vivo possono indicare un<br />

guasto o un malfunzionamento della bilancia. Si consiglia di controllare<br />

regolarmente l'accuratezza e l'affidabilità degli istrumenti.<br />

77


MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />

Quando si utilizzano bilance manuali, é necessario pesare gli animali<br />

almeno tre volte a settimana. Ogni volta si devono prelevare campioni<br />

della stessa dimensione da almeno due zone di ogni capannone.<br />

I sistemi di pesa automatici devono essere installati dove si raduna un<br />

grande numero di animali e dove i singoli animali restano abbastanza a<br />

lungo da consentire la registrazione del peso.<br />

Tendenzialmente, i maschi più vecchi e pesanti salgono di meno sulle<br />

bilance automatiche, influenzando negativamente le media del gruppo. Si<br />

raccomanda di controllare regolarmente i dati delle bilance automatiche<br />

riferiti al tasso di utilizzazione (numero di pesate effettuate al giorno) e di<br />

confrontare la media di peso vivo con valori provenienti da una pesata<br />

manuale almeno una volta a settimana. Se il numero campionato sarà<br />

ridotto, le stime saranno inesatte.<br />

Punti Chiave<br />

• Pesare un numero sufficiente di animali.<br />

• Gli animali pesati devono essere rappresentativi dell'intero gruppo.<br />

• Le bilance utilizzate devono essere precise.<br />

• Si deve pesare gli animali frequentemente e accuratamente per<br />

garatire la precisione della stima del peso vivo alla macellazione.<br />

Uniformità del Gruppo (CV%)<br />

Il peso vivo dei broiler segue una distribuzione normale. La variabilità di un<br />

gruppo è descritta dal coefficiente di variazione (CV%), che è la<br />

deviazione standard della popolazione espressa come percentuale della<br />

media.<br />

Gruppi variabili avranno un CV% elevato; gruppi uniformi avranno un<br />

CV% minore.<br />

Ciascun sesso ha una propria distribuzione normale del peso vivo. Un<br />

gruppo non sessato avrà un CV% maggiore di un gruppo sessato. (Vedi<br />

la Figura 23, riferita ad un gruppo alla fine della crescita).<br />

78


% del Gruppo ad un Determinato Peso Vivo<br />

% del Gruppo ad un Determinato Peso Vivo<br />

% del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo<br />

% del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo<br />

MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />

Figura 23: Distribuzione del Peso Vivo in un Gruppo di <strong>Broiler</strong> Non<br />

Sessato<br />

1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800<br />

1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800<br />

Peso Vivo (grammi)<br />

Peso Vivo (grammi)<br />

La Figura 24 mostra la distribuzione di peso a seconda del livello di<br />

uniformità (CV%) per tre gruppi sessati che hanno raggiunto l'obiettivo di<br />

peso vivo di 1.900 g. Si può notare come le distribuzioni di peso siano<br />

differenti tra loro.<br />

Quanto minore è il CV%, e quindi quanto meno variabile è il gruppo, tanto<br />

maggiore è il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso.<br />

Figura 24: Effetto del CV% sulle Fasce di Peso Vivo in un Gruppo Sessato<br />

1,300 1,500 1,700 1,900 2,100 2,300 2,500 2,700<br />

1,300 1,500 1,700 1,900 2,100 2,300 2,500 2,700<br />

Peso Vivo (grammi)<br />

Peso Vivo (grammi)<br />

Il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso è collegato<br />

all'ampiezza della fascia stabilita come obiettivo e alla variabilità del<br />

gruppo. Quindi, se si stabilisce una fascia di peso di 1.800-2.000 g,<br />

perfino con un CV% di 8, solo il 58% degli animali raggiungerà il peso vivo<br />

richiesto (vedi Figura 25).<br />

LEGENDA<br />

LEGENDA<br />

Femmina<br />

Femmina<br />

Maschio<br />

Maschio<br />

Sesso Misto<br />

Sesso Misto<br />

LEGENDA<br />

LEGENDA<br />

CV% = 8<br />

CV% CV% = 10 = 8<br />

CV% CV% = 12 = 10<br />

CV% = 12<br />

Dettagli del gruppo:<br />

- Gruppo Dettagli sessato del gruppo:<br />

(maschi - Gruppo o femmine) sessato<br />

- Media (maschi di peso o femmine) vivo 1.900 g<br />

- Media di peso vivo 1.900 g<br />

79


58<br />

% del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo<br />

49<br />

MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />

La comprensione di questi principi di variabilità biologica è alla base di<br />

una pianificazione efficace.<br />

Figura 25: Effetto del CV% sul Numero di Animali nella Fascia Obiettivo di<br />

Peso Vivo<br />

1,800-2,000 g 1,800-2,000 1,700-2,100 g g 1,700-2,100 1,600-2,200 g g 1,600-2,200 g<br />

Fascia Obiettivo di Peso Fascia Vivo Obiettivo di Peso Vivo<br />

80<br />

41<br />

58<br />

Punti Chiave<br />

86<br />

49<br />

76<br />

41<br />

• Gli animali di gruppi uniformi raggiungono piú facilmente l'obiettivo<br />

di peso.<br />

• La variabilità della performance aumenta il CV% del gruppo, che<br />

influenza sia la redditività che l'efficienza dello stabilimento.<br />

• Monitorare e gestire l'uniformità del gruppo per minimizzare la<br />

variabilità.<br />

• La performance dei gruppi uniformi (a basso CV%) è più facilmente<br />

prevedibile della performance dei gruppi poco uniformi.<br />

Allevamento a Sessi Separati<br />

67<br />

86<br />

Dal CV% del gruppo si può stimare il numero di animali che raggiungerà,<br />

o quasi, la media di peso vivo. Ne segue che si possono ottenere<br />

miglioramenti nell'uniformità con gruppi sessati già dall'accasamento. Per<br />

identificare il sesso di un animale si può utilizzare la tecnica del sessaggio<br />

all'ala descritta nell'Appendice 4.<br />

Il vantaggio di separare i sessi é massimo quando maschi e femmine<br />

vengono accasati in capannoni diversi. Entrambi i sessi possono essere<br />

gestiti più efficientemente per quanto riguarda l'alimentazione,<br />

l'illuminazione e la densità.<br />

I maschi crescono più in fretta, necessitano di più mangime e hanno<br />

meno grasso nella carcassa rispetto alle femmine. Si possono utilizzare<br />

programmi nutrizionali differenti per i diversi sessi. Il metodo più pratico<br />

consiste nell'utilizzare lo stesso mangime per entrambi i sessi, ma<br />

anticipando l'introduzione del mangime di Finissaggio per le femmine<br />

(cioè prima dei 25 giorni di età). Si raccomanda di mantenere inalterate la<br />

quantità e la durata del mangime Starter, per garantire un adeguato primo<br />

97<br />

76<br />

91<br />

67<br />

84<br />

97<br />

91<br />

84<br />

LEGENDA<br />

CV% = 8<br />

CV% = 10<br />

CV% = 12<br />

LEGENDA<br />

CV% = 8<br />

CV% = 10<br />

CV% = 12


MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />

sviluppo. Per maggiori informazioni sull'alimentazione separata,<br />

consultare il Nutrizionista <strong>Aviagen</strong> locale.<br />

I maschi potrebbero trarre vantaggio da un programma luce modificato,<br />

se macellati a pesi maggiori rispetto alle femmine. Quindi, laddove gruppi<br />

sessati vengano sistemati in uno stesso capannone diviso, con ambiente<br />

e mangime in comune, si deve prestare particolare attenzione ad<br />

ottimizzare la gestione della crescita di ciascun sesso senza limitare l'altro.<br />

Punti Chiave<br />

• Minimizzare la variabilità del gruppo monitorando e gestendo<br />

l'uniformità del gruppo.<br />

• Allevare a sessi separatamente per ridurre la variabilità.<br />

81


MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità<br />

Note<br />

82


Sezione 6:<br />

GESTIONE PRIMA<br />

DELLA MACELLAZIONE<br />

Obiettivo<br />

Gestire la fase finale del processo di produzione per<br />

consentire di trasferire i broiler al macello in condizioni<br />

ottimali, assicurandosi di soddisfare i requisiti della<br />

macellazione e di mantenere alto il livello di benessere<br />

degli animali.<br />

Pagine Contenuti<br />

85 Principi<br />

85 Preparazione al Carico<br />

86 Carico<br />

90 Macellazione<br />

GESTIONE PRIMA DELLA MACELLAZIONE


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

Gestione prima della Macellazione<br />

Principi<br />

Le procedure di gestione in vigore verso la fine del periodo di crescita,<br />

durante il carico e lungo il trasporto influiscono considerevolmente sulla<br />

qualità del prodotto finale.<br />

La cura degli aspetti relativi al benessere degli animali durante<br />

quest’ultima fase produce benefici non soltanto per i soggetti, ma anche<br />

per la conseguente qualità organolettica.<br />

Le condizioni durante la crescita influiscono sulla resa della carcassa e<br />

sull’incidenza degli scarti sanitari, mentre una cattiva gestione della<br />

rimozione del mangime aumenterà il rischio di contaminazione fecale e<br />

microbiotica delle carcasse al macello. Una carico senza una supervisione<br />

adeguata potrebbe infliggere vari danni agli animali come contusioni,<br />

rottura delle ali ed emorragie interne nelle cosce.<br />

Di conseguenza, è molto vantaggioso mantenere l’alta qualità raggiunta<br />

fino a questo momento. A questo proposito, è importante curare la<br />

gestione dell’ambiente e il benessere degli animali sia durante le fasi di<br />

manipolazione verso il sistema di trasporto e di carico, sia lungo il<br />

trasporto e al macello.<br />

Inevitabilmente, prima della macellazione i soggetti perderanno peso in<br />

seguito alla perdita del contenuto intestinale dal momento in cui rimangono<br />

senza mangime. Per minimizzare la perdita di peso della carcassa, occorre<br />

verificare che il periodo senza mangime non risulti eccessivo.<br />

Quando i soggetti si trovano senza mangime per più di dieci ore, iniziano<br />

a disidratarsi, il loro benessere é compromesso e la resa della carcassa<br />

diminuisce. Di norma, i soggetti perdono fino allo 0,5% del loro peso<br />

corporeo per ogni ora senza mangime durante le prime 12 ore (con<br />

rimozione dell’acqua solo se assolutamente necessario). Quando il<br />

periodo senza mangime supera le 12 ore, la perdita di peso aumenta fino<br />

allo 0,75-1,0% del peso corporeo per ogni ora. Non é possibile recuperare<br />

il peso perduto.<br />

Preparazione al Carico<br />

Luce<br />

Qualora durante la crescita sia stato usato un programma luce, sarà<br />

necessario tornare alle 23 ore di luce (5-10 lux). In questo modo, i soggetti<br />

saranno tranquilli durante il carico. La Direttiva UE per i <strong>Broiler</strong> stabilisce<br />

di fornire 20 lux almeno per tre giorni prima del carico.<br />

Mangime<br />

Si raccomanda di utilizzare un mangime di sospensione (IV periodo) per<br />

un tempo sufficiente prima della macellazione per evitare il rischio di<br />

residui farmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi di<br />

sospensione prescritti per il coccidiostatico e per i diversi medicinali<br />

specificati nelle scheda tecnica di ogni prodotto. Qualora si seguano<br />

programmi di sfoltimento, potrà essere necessario fornire agli animali un<br />

IV periodo per un tempo più lungo prima della macellazione.<br />

85


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

Il mangime dovrà essere rimosso tra le otto e le dieci ore prima del<br />

momento stabilito per la macellazione per ridurre la contaminazione fecale<br />

al macello. Questo periodo dovrebbe includere il tempo utilizzato per il<br />

carico, il trasporto e lo stoccaggio. Qualora il tempo senza mangime sia<br />

prolungato, l’acqua assorbita dai tessuti si accumulerà nel tratto<br />

digerente, riducendo in questo modo la resa. Potrebbe anche aumentare<br />

la contaminazione fecale.<br />

La presenza di feci acquose in un gruppo di broiler in attesa di<br />

macellazione indica che gli animali sono stati senza mangime per un<br />

periodo eccessivo. Altre indicazioni sono la presenza di un fluido acquoso<br />

di colore giallo nell’intestino tenue e la presenza di lettiera nel gozzo e<br />

nello stomaco muscolare.<br />

Qualora la dieta includesse frumento intero, questo dovrà essere rimosso<br />

due giorni prima della macellazione per escludere la sua presenza<br />

nell’intestino.<br />

Acqua<br />

Si raccomanda di offrire accesso illimitato all’acqua per tutto il tempo<br />

possibile e di rimuoverla solo se assolutamente necessario.<br />

L’accesso all’acqua puó essere prolungato nei seguenti modi:<br />

• Utilizzando diverse linee di abbeveratoi.<br />

• Separando gli animali in box.<br />

• Rimuovendo progressivamente i singoli abbeveratoi.<br />

Punti Chiave<br />

• Utilizzare un mangime di sospensione (senza coccidiostatico) per<br />

evitare residui nella carne.<br />

• Fornire piena luce per tre giorni (23 ore di luce e una di buio) per<br />

evitare problemi durante il carico.<br />

• Seguire un programma appropriato di rimozione del mangime per<br />

consentire agli animali di avere l’apparato digerente vuoto prima<br />

della macellazione, limitando in questo modo la contaminazione<br />

fecale durante il trasporto.<br />

• Rimuovere il frumento intero dalla dieta due giorni prima della<br />

macellazione.<br />

• Ritardare il piú possibile la rimozione degli abbeveratoi.<br />

Carico<br />

Il carico e la manipolazione provocano stress ai broiler. La maggior parte<br />

degli scarti sanitari alla macellazione sono causati durante il carico e la<br />

manipolazione. E’ importante programmare il carico con sufficiente<br />

anticipo e supervisionare ogni fase attentamente. Soltanto personale<br />

competente, adeguatamente istruito, deve manipolare gli animali ed<br />

operare macchine come i carica-polli e i muletti. Per evitare contusioni,<br />

graffi o altre lesioni, è importante ridurre al minimo l’attività degli animali.<br />

86


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

La mortalità durante il carico e il trasporto non deve superare lo 0,1%.<br />

Prima del Carico<br />

E’ molto importante calcolare il tempo che sarà impiegato nelle operazioni<br />

di carico e trasporto. L’inizio del carico deve tenere conto del momento<br />

stabilito per la macellazione.<br />

Bisogna calcolare la quantità di gabbie e carrelli necessari per trasportare<br />

gli animali prima che il processo abbia inizio.<br />

E’ indispensabile controllare che tutta l’attrezzatura da utilizzare (inclusi i<br />

veicoli, le gabbie, i recinti e le reti) sia pulita, disinfettata e integra. Gabbie<br />

rotte o danneggiate possono provocare lesioni agli animali.<br />

Riparare, compattare e spianare il suolo all’ingresso del capannone (e<br />

qualsiasi altra strada secondaria che arrivi al capannone) faciliterà l’uscita<br />

dei mezzi, evitando in questo modo le probabilità di contusioni e di ali<br />

danneggiate.<br />

Qualora la lettiera del capannone fosse umida, sarà necessario sostituirla<br />

per non ostacolare il carico.<br />

Alzare le mangiatoie oltre i due metri o rimuoverle dal capannone per non<br />

ostacolare gli animali o il personale.<br />

Separare gli animali in box per evitare gli ammucchiamenti e lasciare<br />

l’acqua in tutti i box che non sono immediatamento sotto carico.<br />

Qualora fosse possibile, bisognerà abbassare l’intensità della luce durante<br />

il carico per ridurre lo stress. In caso di carico notturno, che rappresenta<br />

l’opzione migliore, l’intensità luminosa del capannone deve essere<br />

abbassata al minimo. Qualora il carico sia effettuato di giorno, l’intensità<br />

luminosa dovrà essere ridotta tanto quanto sia possibile. In ogni caso, la<br />

luce dovrà essere sufficiente per consentire un carico sicuro e attento. La<br />

luce blu si è dimostrata molto efficace per questo fine. Per ottimizzare i<br />

risultati, è importante aspettare che gli animali si mettano a riposo una<br />

volta abbassata la luce.<br />

Qualora il carico sia effettuato di giorno, può essere utile mettere tende<br />

alle porte di ingresso del capannone.<br />

In ambienti controllati, l’apertura delle porte e la rimozione degli animali<br />

influirà sulla ventilazione. E’ importante monitorare e regolare<br />

attentamente il sistema di ventilazione lungo tutto il processo di carico per<br />

ridurre lo stress causato ai broiler ed evitare l’accumulo di calore<br />

all’interno del capannone.<br />

Carico<br />

I broiler vanno afferrati da entrambe le zampe (mai dalle cosce) per<br />

minimizzare sia lo stress sia le lesioni e le ferite, che possono prodursi se<br />

gli animali battono le ali per divincolarsi.<br />

87


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

I soggetti devono essere sistemati accuratamente in gabbie o moduli<br />

dall’alto verso il baso. I moduli si sono dimostrati più efficaci nel ridurre lo<br />

stress e le lesioni rispetto alle gabbie convenzionali.<br />

Non bisogna mai sovraccaricare le gabbie o i moduli, giacché questo<br />

potrebbe non solo produrre surriscaldamento e stress ma anche<br />

aumentare la mortalità. Qualora la temperatura fosse alta, bisognerà<br />

diminuire la quantità di broiler per gabbia o modulo.<br />

L’uso inappropriato dell’attrezzatura per il carico può produrre stress e<br />

lesioni ai broiler. Gli strumenti meccanici usati per questa operazione<br />

(come illustra la Figura 26) devono essere operati a velocità moderata.<br />

Non bisogna mai ammucchiare gli animali né forzarli ad entrare in queste<br />

macchine. Lo scarico del carica-polli deve essere allineato con l’apertura<br />

delle gabbie o dei moduli.<br />

Figura 26: Esempio di carica-polli<br />

Trasporto<br />

L’orario del trasporto deve rispettare la legislazione o le normative locali in<br />

vigore.<br />

Fino all’arrivo al macello, è molto importante assicurare un’adeguata<br />

protezione contro gli agenti atmosferici. Qualora fosse necessario,<br />

saranno utilizzati sistemi di ventilazione o si provvederà ad aggiungere dei<br />

sistemi di riscaldamento o raffreddamento. I veicoli utilizzati devono<br />

essere concepiti per proteggere gli animali dagli agenti atmosferici e dare<br />

un minimo di ventilazione, se necessario.<br />

Nei climi caldi, si consiglia di utilizzare ventole durante il carico degli<br />

animali per consentire all’aria di circolare nelle gabbie o moduli presenti<br />

sul camion. E’ importante lasciare uno spazio minimo di dieci centimetri<br />

tra le file di gabbie. Utilizzare dei ventilatori o nebulizzatori per rinfrescare<br />

gli animali che attendono la macellazione.<br />

88


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

In caso di sosta del veicolo, il caldo aumenterà rapidamente, in particolare<br />

nei climi caldi o in caso non ci sia un sistema di ventilazione nel veicolo. Il<br />

piano di viaggio dovrà consentire al veicolo di partire dall’allevamento<br />

appena finito il carico e le pause nell’itinerario dovranno essere brevi.<br />

Lo scarico allo stoccaggio polli dovrà procedere senza ritardi. Qualora ci<br />

fossero dei ritardi, sarà necessario fare ricorso a un sistema di ventilazione<br />

aggiuntivo.<br />

In climi freddi, il carico dovrà essere coperto per proteggerlo dal vento.<br />

Sarà opportuno accertarsi frequentemente del benessere degli animali.<br />

Consegna<br />

Una volta al macello, i camion dovranno parcheggiare al coperto. Qualora<br />

ci fossero dei teli, questi saranno rimossi per evitare che riducano la<br />

ventilazione.<br />

Per garantire il benessere degli animali, è essenziale che il macello abbia<br />

un appropriato stoccaggio polli adeguatamente ventilato.<br />

Questa zona deve avere luci, ventole e nebulizzatori. Questi ultimi devono<br />

essere utilizzati quando la temperatura è molto alta se l’umidità relativa è<br />

inferiore al 70%. Nelle giornate più calde è possibile nebulizzare acqua<br />

sulle ventole per migliorare l’evaporazione. Durante l’estate è<br />

indispensabile verificare che tutti i nebulizzatori e le ventole presenti nello<br />

stoccaggio polli siano funzionanti.<br />

Punti Chiave<br />

• Operare adeguatamente i carica-polli.<br />

• Mantenere un buon livello di ventilazione durante il carico<br />

meccanico per ridurre lo stress.<br />

• Supervisionare attentamente i metodi di carico e manipolazione per<br />

minimizzare lesioni agli animali.<br />

• Rimuovere o alzare qualsiasi tipo di ostacolo, come mangiatoie o<br />

abbeveratoi, prima che l’operazione di carico abbia inizio ed<br />

utilizzare divisori nei capannoni per evitare ammucchiamenti.<br />

• Diminuire l’intensità luminosa prima del carico per calmare gli<br />

animali.<br />

• Calcolare quanti animali sistemare per gabbia o modulo tenendo<br />

conto del peso corporeo dei soggetti e della temperature<br />

ambientale.<br />

• Programmare il trasporto e l’arrivo degli animali.<br />

• Monitorare continuamente il benessere dei soggetti.<br />

89


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

Lavorazione<br />

Una buona produzione di carcasse di alta qualità e resa dipende dal modo<br />

in cui sono state integrate le operazioni di allevamento, carico e<br />

lavorazione.<br />

Un’attenta programmazione e una buona comunicazione tra l’allevamento<br />

e il macello consentiranno un’ottima lavorazione. La gestione<br />

all’allevamento può influire sui processi di macellazione, spiumatura ed<br />

eviscerazione.<br />

Per ridurre la contaminazione fecale, le lesioni alle carcasse e i<br />

conseguenti scarti sanitari, bisogna curare attentamente i seguenti<br />

aspetti:<br />

• Qualità della lettiera<br />

• Densità<br />

• Programma di rimozione mangime<br />

• Metodi utilizzati per il carico<br />

• Programmazione del trasporto<br />

• Stoccaggio<br />

Punti Chiave<br />

• Portare soggetti puliti al macello.<br />

• Mantenere alta la qualità della lettiera, in quanto a spessore e<br />

condizione, per minimizzare abrasioni e altri problemi di qualità<br />

della carcassa.<br />

• Le lesioni da graffi aumentano quando la densità è alta o quando lo<br />

spazio per mangiatoie e abbeveratoi è insufficiente, in particolare<br />

quando si utilizzano programmi di controllo mangime o luce.<br />

• Mantenere alto il livello di benessere dei soggetti al macello.<br />

• Ridurre al minimo la durata del trasporto e dell’attesa per<br />

minimizzare lo stress e la disidratazione.<br />

90


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

Note<br />

91


MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione<br />

Note<br />

92


Sezione 7:<br />

APPENDICI<br />

Pagina Contenuti<br />

95 Appendice 1: Dati di Produzione<br />

98 Appendice 2: Tabelle di Conversione<br />

101 Appendice 3: Calcoli di Efficienza<br />

102 Appendice 4: Sessaggio all’Ala<br />

103 Appendice 5: Classificazione dei Mesi<br />

104 Appendice 6: Risoluzione di Problemi<br />

106 Appendice 7: Ventilazione e Calcoli<br />

APPENDICI


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Appendice 1. Dati di Produzione<br />

La registrazione e l’analisi dei dati sono essenziali nel determinare gli<br />

effetti delle modifiche apportate a nutrizione, gestione, ambiente e stato<br />

sanitario. L’accuratezza dei dati ha una grandissima importanza per<br />

l’efficacia della gestione, per la valutazione dei rischi, per il controllo del<br />

sistema e per rispondere tempestivamente ai problemi che possono<br />

sorgere.<br />

L’analisi e l’interpretazione dei dati di produzione (peso vivo, conversione<br />

e mortalità) sono molto importanti per migliorare la performance.<br />

E’ fondamentale monitorare anche lo stato igienico e sanitario.<br />

Risulta utile definire protocolli operativi standard (SOP – Standard<br />

Operating Protocols) per tutti i processi relativi alla gestione dei broiler.<br />

Questi devono includere la documentazione delle procedure stabilite, dati,<br />

analisi dei dati e sistemi di monitoraggio.<br />

Nella pagina successiva sono elencati i dati necessari nella produzione di<br />

broiler.<br />

95


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Tabella 20: Dati necessari nella produzione di broiler<br />

96<br />

Evento Registri Commento<br />

Accasamento dei pulcini<br />

Mortalità<br />

Medicinali<br />

Vaccinazioni<br />

Peso vivo<br />

Mangime<br />

Numero di pulcini<br />

Gruppo di origine ed età del<br />

gruppo<br />

Data e ora di arrivo<br />

Qualità dei pulcini<br />

Giornaliera<br />

Settimanale<br />

Cumulativa<br />

Data<br />

Quantità<br />

Numero di lotto<br />

Data di vaccinazone<br />

Tipo di vaccino<br />

Numero di lotto<br />

Data di scadenza<br />

Peso vivo medio settimale<br />

Uniformità settimanale (CV%)<br />

Data di consegna<br />

Quantità<br />

Data di inizio del mangime<br />

di sospensione<br />

Tipo di mangime<br />

Peso vivo, uniformità e numero<br />

di animali morti all’arrivo<br />

Registrare per sesso, se<br />

possibile<br />

Registrare scarti e motivi<br />

separatamente<br />

Dati delle necroscopie per<br />

mortalità eccessiva<br />

Una valutazione delle lesioni da<br />

coccidiosi darà indicazione sul<br />

livello di rischio di campo<br />

Secondo indicazioni veterinarie<br />

Registrare ogni reazione<br />

vaccinale fuori dalla norma<br />

Misurazioni più frequenti in caso<br />

di previsione del peso alla<br />

macellazione o di modifiche alla<br />

crescita attraverso programmi<br />

luce.<br />

Un’accurata misurazione del<br />

mangime consumato consente<br />

di valutare la conversione e<br />

determinare la resa<br />

dell’allevamento


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Tabella 20 (continuazione): Registri necessari nella produzione di broiler<br />

Evento Registri Commento<br />

Acqua<br />

Ambiente<br />

Fine ciclo<br />

Informazioni dal Macello<br />

Pulizia finale<br />

Ispezione del capannone<br />

Consumo giornaliero<br />

Rapporto acqua/mangime<br />

Qualità dell’acqua<br />

Livello di cloro<br />

Temperatura:<br />

• Minima giornaliera<br />

• Massima giornaliera<br />

• Durante lo svezzamento, 4 a<br />

5 volte al giorno<br />

• Lettiera durante lo<br />

svezzamento<br />

• Temperatura esterna<br />

giornaliera<br />

Umidità relativa giornaliera<br />

Qualità dell’aria<br />

Qualità della lettiera<br />

Numero di animali rimossi<br />

Ora e data della rimozione<br />

Qualità delle carcasse<br />

Ispezione sanitaria<br />

Composizione delle carcasse<br />

Tipo e percentuale di scarti<br />

Conta batterica totale<br />

Registrare l’ora dei controlli<br />

giornalieri<br />

Riportare il consumo giornaliero<br />

su un grafico, preferibilmente<br />

per capannone<br />

La variazione improvvisa nel<br />

consumo di acqua è un<br />

indicatore precoce di problemi,<br />

in particolare quando si<br />

utilizzano serbatoi aperti o<br />

bacini di raccolta<br />

Controllare più zone, in<br />

particolare l’area dei pulcini<br />

Ogni giorno eseguire controlli<br />

incrociati dei sistemi automatici<br />

con sistemi manuali<br />

Se possibile tenere registri del<br />

livello di polvere, CO2 e NH3 o,<br />

come minimo, registrare il livello<br />

di polvere e NH3<br />

Dopo la disinfezione, monitorare<br />

la presenza di salmonella,<br />

stafilococco o E.coli se<br />

necessario<br />

97


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Appendice 2. Tabelle di conversione<br />

98<br />

Lunghezza<br />

1 metro (m) = 3,281 piedi (ft)<br />

1 piede (ft) = 0,305 metri (m)<br />

1 centimetro (cm) = 0,394 pollici (in)<br />

1 pollice (in) = 2,54 centimetri (cm)<br />

Superficie<br />

1 metro quadrato (m 2 ) = 10,76 piedi quadrati (ft 2 )<br />

1 piede quadrato (ft 2 ) = 0,093 metri quadrati (m 2 )<br />

Volume<br />

1 litro (l) = 0,22 galloni imperiali (gal) o 0,264 US galloni (gal US)<br />

1 gallone imperiale (gal) = 4,54 litri (l)<br />

1 US gallone (gal US) = 3,79 litri (l)<br />

1 gallone imperiale (gal) = 1,2 US galloni (gal US)<br />

1 metro cubo (m 3 ) = 35,31 piedi cubi (ft 3 )<br />

1 piede cubo (ft 3 ) = 0,028 metri cubi (m 3 )<br />

Peso<br />

1 chilogrammo (kg) = 2,205 libbre (lb)<br />

1 libbra (lb) = 0,454 chilogrammi (kg)<br />

1 grammo (g) = 0,035 once (oz)<br />

1 oncia (oz) = 28,35 grammi (g)<br />

Energia<br />

1 caloria (cal) = 4,184 Joules (J)<br />

1 Joule (J) = 0,239 calorie (cal)<br />

1 chilocalorie per chilogrammo (kcal/kg) = 4,184 Megajoules per chilogrammo (MJ/kg)<br />

1 Megajoule per chilogrammo (MJ/kg) = 108 calorie per libbra (cal/lb)<br />

1 Joule (J) = 0,735 piede-libbra (ft-lb)<br />

1 piede-libbra (ft-lb) = 1,36 Joules (J)<br />

1 Joule (J) = 0,00095 Unità Termiche Britanniche (BTU)<br />

1 Unità Termica Britannica (BTU) = 1055 Joules (J)<br />

1 chilowatt-ora (kW-h) = 3412,1 Unità Termiche Britanniche (BTU)<br />

1 Unità Termica Britannica (BTU) = 0,00029 chilowatt-ora (kW-h)<br />

Pressione<br />

1 libbra per pollice quadrato (psi) = 6895 Newton per metro quadrato (N/m 2 ) o Pascal (Pa)<br />

1 libbra per pollice quadrato (psi) = 0,06895 bar<br />

1 bar = 14,504 libbre per pollice quadrato (psi)<br />

1 bar = 10 5 Newton per metro quadrato (N/m 2 )<br />

o Pascal (Pa)<br />

= 100 chiloPascal (kPa)<br />

1 Newton per metro quadrato (N/m2) = 0,000145 libbre per pollice quadrato (lb/in 2 )<br />

o Pascal (Pa)


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Densità<br />

1 piede quadrato per soggetto (ft 2 /soggetto) = 10,76 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 )<br />

10 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 ) = 1,08 piedi quadrati per soggetto (ft 2 /soggetto)<br />

15 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 ) = 0,72 piedi quadrati per soggetto (ft 2 /soggetto)<br />

20 soggetti per metro quadrato (soggetti/m 2 ) = 0,54 piedi quadrati per soggetto (ft 2 /soggetto)<br />

1 chilogrammo per metro quadrato (kg/m 2 ) = 0,205 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />

15 chilogrammi per metro quadrato (kg/m 2 ) = 3,08 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />

34,2 chilogrammi per metro quadrato (kg/m 2 ) = 7,01 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />

40 chilogrammi per metro quadrato (kg/m 2 ) = 8,20 libbre per piede quadrato (lb/ft 2 )<br />

Temperatura<br />

Temperatura (°C) = 5/9 (Temperatura °F - 32)<br />

Temperatura (°F) = 32 + 9/5 (Temperatura °C)<br />

Tabella 21: Conversione di Temperatura<br />

°C °F<br />

0 32,0<br />

2 35,6<br />

4 39,2<br />

6 42,8<br />

8 46,4<br />

10 50,0<br />

12 53,6<br />

14 57,2<br />

16 60,8<br />

18 64,4<br />

20 68,0<br />

Temperatura Operativa<br />

°C °F<br />

22 71,6<br />

24 75,2<br />

26 78,8<br />

28 82,4<br />

30 86,0<br />

32 89,6<br />

34 93,2<br />

36 96,8<br />

38 100,4<br />

40 104,0<br />

La temperatura operativa viene definita come la temperatura minima del<br />

capannone più 2 / 3 della differenza tra la temperatura massima e la<br />

temperatura minima del capannone. Si tratta di un valore molto<br />

importante quando vi sono oscillazioni significative delle temperature<br />

diurne.<br />

Esempio: Temperatura minima del capannone 16°C.<br />

Temperatura massima del capannone 28°C.<br />

Temperatura Operativa = [(28-16) x 2 / 3] + 16 = 24°C<br />

99


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Ventilazione<br />

1 piede cubo per minuto (ft 3 /min) = 1,699 metri cubi per ora (m 3 /ora<br />

1 metro cubo per ora (m 3 /ora) = 0,589 piedi cubi per minuto (ft 3 /min)<br />

Isolamento<br />

Il valore U descrive la capacità di un materiale di condurre il calore e viene<br />

misurato in Watt per chilometro quadrato per grado Centigrado<br />

(W/km2/°C)<br />

Il valore R misura le proprietà isolanti dei materiali: quanto più alto è il<br />

valore R tanto migliore sarà l’isolamento. Questo valore è misurato in<br />

km2/W (o ft2/°F/BTU).<br />

Isolamento<br />

1 piede quadrato per grado Fahrenheit<br />

per Unità Termica Britannica (ft 2 /°F/BTU) = 0,176 chilometri quadrati per Watt (km 2 /W)<br />

1 chilometro quadrato per Watt (km 2 /W) = 5,674 piedi quadrati per grado Fahrenheit per<br />

Unità Termica Britannica (ft 2 /°F/BTU)<br />

Luce<br />

Luce<br />

1 candela-piede = 10,76 lux<br />

1 lux = 0,093 candele piede<br />

La formula specificata di seguito può essere utilizzata per calcolare<br />

facilmente la quantità di lampade necessarie in un capannone:<br />

Superficie (m2 ) x lux massimi necessari<br />

Numero di lampade + =<br />

Wattaggio per lampada x fattore K<br />

NOTA<br />

+ Questa formula si riferisce a lampade a incandescenza sistemate ad una altezza di due metri sopra il<br />

livello degli animali. Le luci a fluorescenza producono da tre a cinque volte la quantità di lux per Watt delle<br />

lampade a incandescenza.<br />

Il fattore K dipende dal wattaggio, come si elenca di seguito.<br />

Tabella 22: Wattaggio e Fattore K<br />

100<br />

Potenza<br />

(Watt)<br />

Fattore K<br />

15 3,8<br />

25 4,2<br />

40 4,6<br />

60 5,0<br />

100 6,0


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Appendice 3. Calcoli di Efficienza<br />

Fattore Efficienza Produttiva (PEF) +<br />

Vitalità x Peso vivo<br />

Età in giorni x FCR<br />

esempio<br />

Età 42 giorni , peso vivo 2.652 g<br />

Mortalità 2,80%, FCR 1,75<br />

97,20 x 2,652<br />

x 100 = 351<br />

42 x 1,75<br />

esempio<br />

Età 46 giorni, peso vivo 3.006 g<br />

Mortalità 3,10%, FCR 1,83<br />

96,90 x 3.006<br />

x 100 = 346<br />

46 x 1,83<br />

x 100<br />

NOTE<br />

Quanto più alto è il valore ottenuto tanto migliore sarà la performance tecnica.<br />

Questo calcolo è notevolmente influenzato dall’incremento di peso giornaliero. Qualora si confrontassero<br />

diversi ambienti, le età alla macellazione utilizzate per il confronto dovrebbero essere simili.<br />

+ Conosciuto anche come Fattore Europeo di Efficienza (EEF)<br />

101


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Appendice 4. Sessaggio all’ala<br />

In incubatoio, è molto facile identificare maschi e femmine già dal primo<br />

giorno di vita, dato che la maggiore parte delle varietà di <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> è<br />

sessabile all’ala. Alle femmine le piume crescono più in fretta che ai<br />

maschi. Bisogna osservare il rapporto tra le penne coprenti (strato<br />

superiore) e le penne primarie (strato inferiore) che si trovano nella parte<br />

esterna dell’ala.<br />

Nei maschi, le penne primarie sono della stessa lunghezza o più corte<br />

delle penne coprenti, come illustra la figura sottostante.<br />

Figura 27: Piume dell’ala in un <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> maschio<br />

Primarie di uguale lunghezza alle penne coprenti<br />

Primarie più corte<br />

102


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Nelle femmine, le primarie sono più lunghe delle penne coprenti, come<br />

illustrato nella figura sottostante.<br />

Figura 28: Piume dell’Ala in un <strong>Broiler</strong> <strong>Ross</strong> Femmina<br />

Primarie più lunghe<br />

Appendice 5. Classificazione dei Mesi<br />

Tabella 23: Classificazione dei Mesi rispetto all’Emisfero Nord e<br />

all’Emisfero Sud<br />

Primavera Estate Autunno Inverno<br />

E. N. E. S. E. N. E. S. E. N. E. S. E. N. E. S.<br />

Marzo Settembre Giugno Dicembre Settembre Marzo Dicembre Giugno<br />

Aprile Ottobre Luglio Gennaio Ottobre Aprile Gennaio Luglio<br />

Maggio Novembre Agosto Febbraio Novembre Maggio Febbraio Agosto<br />

NOTA<br />

E. N. – Emisfero nord<br />

E. S. – Emisfero sud<br />

103


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Appendice 6. Risoluzione di Problemi<br />

Tabella 24: Risoluzione di Problemi<br />

Problema Possibili Cause Azione<br />

Alta Mortalità Precoce<br />

(>1% nella prima<br />

settimana)<br />

Alta Mortalità<br />

(dopo 7 giorni)<br />

Scarsa Crescita<br />

Iniziale e Uniformità<br />

Scarsa Crescita<br />

Successiva e<br />

Uniformità<br />

104<br />

Bassa qualità dei pulcini<br />

Svezzamento inadeguato<br />

Malattie<br />

Appetito<br />

Malattie metaboliche (ascite,<br />

sindrome da morte improvvisa)<br />

Malattie infettive<br />

Problemi agli arti<br />

Nutrizione<br />

Qualità dei pulcini<br />

Condizioni ambientali<br />

Appetito<br />

Basso consumo di sostanze<br />

nutritive<br />

Malattie infettive<br />

Condizioni ambientali<br />

Controllare le norme operative in incubatoio e<br />

l’igiene delle uova<br />

Controllare il trasporto dei pulcini<br />

Adattare l’altezza delle cappe<br />

Necroscopia, consultare il veterinario<br />

Misurare il riempimento del gozzo e raggiungere<br />

i livelli stabiliti<br />

Controllare il livello di ventilazione<br />

Controllare la formulazione del mangime<br />

Evitare una crescita iniziale eccessiva<br />

Controllare la ventilazione in incubatoio<br />

Stabilire la causa (post mortem)<br />

Consultare il veterinario su medicinali e<br />

vaccinazioni<br />

Controllare il consumo di acqua<br />

Controllare i livelli di calcio, fosforo e vitamina<br />

D3<br />

Utilizzare programmi luce per aumentare<br />

l’attività degli animali<br />

Controllare il mangime starter<br />

Disponibilità, qualità fisica e nutritiva<br />

Controllare la fornitura d’acqua, disponibilità e<br />

qualità<br />

Controllare le procedure in incubatoio: igiene<br />

delle uova, stoccaggio, condizioni<br />

dell’incubazione, tempi di incubazione, tempi e<br />

condizioni del trasporto<br />

Controllare i profili di temperature e umidità<br />

Controllare la durata del giorno<br />

Controllare la qualità dell’aria, CO2, polvere,<br />

livello minimo di ventilazione<br />

Controllare che la stimolazione dell’appetito non<br />

sia insufficiente – scarso numero di soggetti con<br />

un riempimento del gozzo ottimale<br />

Controllare la formulazione e la qualità nutritiva<br />

e fisica del mangime<br />

Controllare il consumo di mangime e<br />

l’accessibilità<br />

Sottoalimentazione<br />

Programma luce troppo restrittivo<br />

Vedi Alta Mortalità<br />

Controllare il livello di ventilazione<br />

Controllare la densità<br />

Controllare la temperatura del capannone<br />

Controllare la disponibilità di acqua e mangime


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Tabella 24 (continuazione): Risoluzione di Problemi<br />

Problema Possibili Cause Azione<br />

Scarsa Qualità della<br />

Lettiera<br />

Bassa Conversione<br />

Impiumamento Scarso<br />

Scarti Sanitari Al<br />

Macello<br />

Nutrizione<br />

Ambiente<br />

Malattie infettive<br />

Scarsa crescita<br />

Alta mortalità (in particolare verso<br />

la fine)<br />

Spreco di mangime<br />

Ambiente<br />

Nutrizione<br />

Ambiente<br />

Nutrizione<br />

Ascite<br />

Vesciche ed abrasioni (necrosi)<br />

Contusioni e fratture<br />

Graffi<br />

Malattia di Oregon (conosciuta<br />

anche come Miopatia Muscolare<br />

Profonda o Malattia del Muscolo<br />

Verde)<br />

Grasso eccessivo<br />

Grassi di bassa qualità nel mangime<br />

Eccesso di sale<br />

Eccesso di proteine<br />

Lettiera poco profonda<br />

Materiale inadeguato per la lettiera<br />

Tipo e regolazione degli abbeveratoi (perdite)<br />

Umidità troppo elevata<br />

Densità troppo elevata<br />

Ventilazione insufficiente<br />

Causa di enterite, consultare il veterinario<br />

Vedi Scarsa Crescita Iniziale, Scarsa Crescita<br />

Successiva<br />

Vedi Alta Mortalità<br />

Controllare le regolazione delle mangiatoie<br />

Consentire ai soggetti di svuotare le mangiatoie<br />

due volte al giorno<br />

Controllare che la temperatura del capannone<br />

non sia troppo bassa<br />

Controllare la qualità e formulazione del<br />

mangime<br />

Controllare che la temperatura del capannone<br />

non sia troppo elevata<br />

Controllare che il mangime sia equilibrato in<br />

quanto a contenuto di metionina e cistina<br />

Vedi Alta Mortalità<br />

Controllare la densità<br />

Controllare la lettiera<br />

Aumentare l’attività degli animali (ad esempio<br />

attraverso i programmi luce o l’alimentazione)<br />

Controllare le procedure di manipolazione<br />

durante il carico e la pesatura<br />

Troppa luce<br />

Controllare l’accesso a mangime e acqua e<br />

procedure di carico<br />

Soggetti troppo disturbati durante la crescita,<br />

ad esempio allo sfoltimento, pesatura, ecc.<br />

Distribuzione del mangime inadeguata<br />

Controllare l’equilibrio nutritivo della dieta<br />

Controllare che la temperature del capannone<br />

non sia troppo elevata<br />

105


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Appendice 7. Livelli di Ventilazione e Calcoli<br />

Tabella 25: Livelli di Ventilazione (per Animale) per Temperature tra -1 e 16°C<br />

NOTE<br />

Per ulteriori spiegazioni, Vedi la Sezione 4, Capannone e Ambiente<br />

Il livello minimo di ventilazione è la quantità di aria necessaria per ora per fornire sufficiente ossigeno ai<br />

soggetti e mantenere la qualità dell’aria.<br />

Il livello massimo di ventilazione per i capannoni ad ambiente controllato in climi temperati è la quantità di<br />

aria necessaria all’ora per rimuovere il calore prodotto dagli animali in modo tale che la temperatura interna<br />

sia mantenuta a non più di 3°C al di sopra della temperatura esterna. I livelli di ventilazione massima<br />

aumenteranno qualora sia utilizzata la perdita convettiva di calore per raffreddare i soggetti, ad esempio nella<br />

ventilazione a tunnel.<br />

Fonte: Servizio di Consulenza e Sviluppo per l’Agricoltura - UK<br />

106<br />

Peso Vivo Livello Minimo Livello Massimo<br />

(kg) di Ventilazione (m 3 /ora) di Ventilazione (m 3 /ora)<br />

0,050 0,074 0,761<br />

0,100 0,125 1,280<br />

0,200 0,210 2,153<br />

0,300 0,285 2,919<br />

0,400 0,353 3,621<br />

0,500 0,417 4,281<br />

0,600 0,479 4,908<br />

0,700 0,537 5,510<br />

0,800 0,594 6,090<br />

0,900 0,649 6,653<br />

1,000 0,702 7,200<br />

1,200 0,805 8,255<br />

1,400 0,904 9,267<br />

1,600 0,999 10,243<br />

1,800 1,091 11,189<br />

2,000 1,181 12,109<br />

2,200 1,268 13,006<br />

2,400 1,354 13,883<br />

2,600 1,437 14,420<br />

2,800 1,520 15,585<br />

3,000 1,600 16,412<br />

3,200 1,680 17,226<br />

3,400 1,758 18,028<br />

3,600 1,835 18,817<br />

3,800 1,911 19,596<br />

4,000 1,986 20,365<br />

4,200 2,060 21,124<br />

4,400 2,133 21,874


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole per una<br />

Ventilazione Minima<br />

Con l’obiettivo di determinare come impostare gli intervalli dei timer<br />

delle ventole per ottenere una ventilazione minima, utilizzare il seguente<br />

procedimento:<br />

Cercare il livello minimo di ventilazione raccomandato nella Tabella<br />

25. Il livello esatto varierà a seconda della razza e del sesso e per ogni<br />

capannone specifico. Per informazioni più specifiche, consultare il<br />

fabbricante e il Servizio Tecnico <strong>Aviagen</strong>. I valori specificati nella Tabella<br />

25 si riferiscono a temperature tra -1 e 16°C; per temperature inferiori o<br />

superiori, sarà necessario un leggero aumento o diminuzione dei suddetti<br />

valori rispettivamente.<br />

Calcolare il livello totale di ventilazione richiesto per il capannone (metri<br />

cubi totali per ora (cmh) come segue:<br />

Ventilazione minima totale =<br />

livello minimo quantità<br />

per animale x di animali<br />

Calcolare la percentuale di tempo di funzionamento delle ventole come<br />

segue:<br />

Percentuale di tempo =<br />

Temporizzare coma da risultato.<br />

Ventilazione minima totale<br />

Capacità totale delle ventole usate<br />

107


MANUALE BROILER ROSS: Appendici<br />

Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole<br />

Fase 1: Calcolare il livello totale di ventilazione per il capannone (metri<br />

cubi totali per ora (cmh))<br />

Ventilazione minima totale =<br />

108<br />

livello minimo quantità<br />

per animale x di animali<br />

Esempio:<br />

Un capannone con 30.000 broiler che pesano 800 g ai 20 giorni di vita.<br />

Il livello minimo di ventilazione è 0,594 cmh per animale (vedi Tabella<br />

25).<br />

La ventilazione totale necessaria è 0,594 cmh x 30,000 animali = 17,820<br />

cmh.<br />

Fase 2: Calcolare la percentuale di tempo per il funzionamento delle<br />

ventole<br />

Presumendo una combinazione normale di ventole per una ventilazione<br />

minima, cioè tre ventole di 91 cm con una capacità di 16,978 cmh<br />

l’una, deve essere calcolata la percentuale di tempo durante il quale le<br />

ventole devono essere in funzione per raggiungere la ventilazione totale<br />

necessaria.<br />

Percentuale di tempo =<br />

Ventilazione minima totale<br />

Capacità totale delle ventole in uso<br />

Esempio:<br />

Presumendo che ci siano in uso tre ventole di 91 cm con una capacità di<br />

16,978 cmh l’una. Capacità totale = 16,978 cmh x 3 = 50,934 cmh.<br />

Percentuale di tempo = 17,820 cmh ÷ 50,934 cmh = 0,35 = 35%.<br />

Di conseguenza, le tre ventole di 91 cm dovranno funzionare per il 35%<br />

del tempo.<br />

Fase 3: Presumendo che si utilizzi un timer con intervalli di cinque minuti,<br />

il tempo di funzionamento è calcolato moltiplicando la percentuale di<br />

tempo per il ciclo totale di cinque minuti (300 secondi).<br />

Esempio:<br />

Se si utilizzano tre ventole di 91cm.<br />

35% di cinque minuti (300 secondi) = 1,75 minuti o 105 secondi. Le<br />

ventole saranno in funzione per 105 secondi per ogni ciclo di cinque<br />

minuti.


MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />

Indice Analitico<br />

abbeveratoi a goccia 15, 17, 19, 21, 36, 37<br />

abbeveratoi, sistemi 14, 15, 17, 19, 33, 34, 35, 36,<br />

37, 48, 70, 71, 86, 89, 90<br />

accasamento 14, 96<br />

acqua 14, 15, 32, 34, 44, 48, 49, 56, 97<br />

acqua, contaminazione 32, 34<br />

acqua, durezza, qualità 33<br />

acqua, flusso 35<br />

acqua, livello 36, 48<br />

acqua, misuratori 35<br />

acqua, nelle feci 56, 86<br />

acqua, perdita 32<br />

acqua, pozzi 33<br />

acqua, pressione 35<br />

acqua, rimozione 86<br />

acqua, sistemi 34, 35<br />

acqua/mangime, rapporto 34<br />

alimentazione, area, spazio 15, 38, 49, 71, 90<br />

alimentazione, attività 66<br />

alimentazione, sistemi 11, 14, 15, 19, 21, 38,<br />

49, 87, 89<br />

ambiente 14, 17, 49, 55, 97, 105, 106<br />

ambiente controllato 12, 59<br />

ambienti termostaticamente controllati 59, 61<br />

amminoacidi 27, 32<br />

amminoacidi essenziali, ingredienti 31, 32<br />

ammoniaca 16, 32, 55<br />

anidrida carbonica 16, 55<br />

animali morti all’arrivo 48, 49<br />

ansimare 56, 57<br />

anticorpi 12, 45<br />

aria, correnti 16, 17<br />

aria, qualità 16, 18, 48, 49, 55, 60<br />

aria, scambio, flusso 13, 16, 58, 60, 62, 63<br />

ascite 55, 66, 104, 105<br />

automatica, alimentazione,<br />

pesa, ventilazione 38, 55, 58<br />

azoto, nitrati 32, 33<br />

benessere 49, 67, 85, 89, 90<br />

benessere, zona di 49, 55, 62, 69, 89<br />

biosicurezza 43, 46, 48, 49<br />

calcio 28, 34<br />

caldo da irraggiamento 56, 57<br />

caldo, stress da 49, 50, 56, 57, 86, 88<br />

calore, incremento 31<br />

calore, perdita 56<br />

campionamento, per pesa 77<br />

capannone aperto 58, 67<br />

capannone, ispezione 97<br />

capannone, sistema 55, 57, 106<br />

carbonio, monossido 16, 55<br />

carcasse, qualità, lesioni, resa 66, 68, 85, 90<br />

carico 49, 86, 87, 89, 90<br />

carico, attrezzatura 86, 89<br />

carico, formazione addetti 49<br />

carico, preparazione 87<br />

carrelli 87, 88<br />

carta 11, 14, 15, 19, 21, 38, 69<br />

cisterne, acqua 33<br />

clima caldo 31, 37<br />

cloro 28, 33, 45<br />

coccidiostatico 85<br />

competizione alimentare 38<br />

comportamento 18, 20, 22, 50, 62, 67<br />

condizioni ambientali, modifiche,<br />

controllo 16, 50,63, 104<br />

contaminazione batterica 32, 33, 38, 46, 49<br />

contaminazione fecale 86, 90<br />

contaminazione, aria, lettiera, mangime 55, 69, 85<br />

conversione 29, 38, 105<br />

coprenti, penne 105<br />

correnti d’aria, velocità 16, 58, 62, 89<br />

cosce 66<br />

crescita 29, 66, 104<br />

crescita iniziale 29, 104<br />

crescita, gestione 77, 105<br />

CV 78<br />

deboli, pulcini 48<br />

densità 19, 57, 70, 90<br />

densità nutrizionale 29<br />

109


MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />

Indice Analitico<br />

dermatite plantare 32, 71<br />

deviazione standard, uniformità del peso vivo 78<br />

diagnosi di malattie 50<br />

dimensione, mangime 30<br />

disidratazione 14, 17, 48, 85<br />

disinfezione dell’ambiente 13, 44, 48<br />

disosso 28, 68<br />

distribuzione normale, uniformità del peso 78<br />

durata, giorno, buio 65, 66, 67, 68, 69<br />

energia 27<br />

enterite 32<br />

enzimi 28<br />

evaporazione, raffreddamento 56, 57, 63, 64, 89<br />

eviscerazione 90<br />

fasce di peso, distribuzione 77, 80<br />

Fattore di Efficienza Produttiva 101<br />

Fattore Europeo di Efficienza 101<br />

femmine 80<br />

ferro 33, 34<br />

fibre 32<br />

fine ciclo 85, 97<br />

fitasi 32<br />

fluorescenza, luce 68<br />

fosforo 28, 32<br />

frumento 30, 86<br />

gas 16, 55, 60<br />

gas nocivi 55<br />

genetico, potenziale 11<br />

gozzo, riempimento del gozzo 15, 48<br />

graffi 105<br />

grassi/oli 31, 32, 70<br />

grasso al macello 105<br />

gruppo di origine 12, 15<br />

gruppo, uniformità, variabilità 50, 80<br />

igiene 48, 95<br />

incandescenza, luce 68<br />

incubatoi 12, 48<br />

incubazione 12<br />

indagine su malattie 46<br />

110<br />

insetti, controllo 43<br />

isolamento 100<br />

isolamento, biosicurezza 43<br />

lesioni agli arti 39, 48, 104<br />

lesioni, carico, macellazione 86, 87, 105<br />

lettiera 13, 44, 47, 48, 49, 69, 86, 90<br />

lettiera bagnata 17, 35, 58, 65, 70<br />

lettiera, materiale 69<br />

lettiera, nel gozzo, nello stomaco muscolare 86<br />

lettiera, qualità 32, 55, 105<br />

luce, carico 85, 86, 87, 89<br />

luce, lux 14, 48, 49, 65, 66, 67, 68,69, 100<br />

luce, periodo 38, 68<br />

lumen 68<br />

lunghezza d’onda 65, 66<br />

macellazione 77, 87, 89, 97<br />

macello 49, 85, 90<br />

magnesio 33<br />

malattia di Oregon 105<br />

malattie 14, 43, 46, 50, 70, 95, 104, 105<br />

malattie metaboliche 49<br />

malattie micotiche 49<br />

malattie parassitiche 49<br />

malattie protozoali 49<br />

malattie virali 46, 49<br />

manganese 33<br />

mangiatoie a piatto 11, 21, 38<br />

mangime 14, 15, 48, 49, 85, 96<br />

mangime, altezza 38<br />

mangime, consumo,<br />

appetito 18, 29, 31, 48, 50, 67, 104<br />

mangime, costo 29<br />

mangime, distribuzione 39<br />

mangime, formulazione 31<br />

mangime, igiene 44<br />

mangime, qualità 30<br />

mangime, rimozione 90<br />

mangime, spreco 39<br />

mangime, tipo, forma 11, 29, 30, 31, 38<br />

mangime/acqua, rapporto 37


MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />

Indice Analitico<br />

manipolazione 49, 85, 86<br />

materia organica nell’acqua 33<br />

medicinali 85, 96<br />

microbiologico, esame 50<br />

migrazione, recinti 63<br />

minerali 28, 32<br />

mini-drinker 15, 21<br />

miopatia muscolare 105<br />

misti, pulcini 15<br />

moduli 88<br />

mono-età 43<br />

mortalità 12, 14, 50, 88, 96, 104<br />

multi-età 13<br />

nebulizzatori 17, 57, 58, 63, 64, 88, 89<br />

nebulizzazione 65<br />

necrosi 48, 90<br />

nutritive, sostanze, assunzione 104<br />

nutrizione 104, 105<br />

ombelico, non cicatrizzato 48<br />

origine, gruppo di 43, 48<br />

ossei, problemi 66<br />

ossigeno 55<br />

pannelli di raffreddamento 63, 64, 65<br />

parassiti, controllo 70<br />

penne coprenti 102<br />

perdita convettiva di calore 56, 58<br />

perdita di calore sensibile 56<br />

periodo di buio 65, 66, 67, 68, 69<br />

pesatura, frequenza 77<br />

pesatura, manuale, automatica 78<br />

peso vivo 77, 79, 96<br />

peso vivo, requisiti 79<br />

peso, perdita 85<br />

pH, acqua 33<br />

pigolii 50<br />

piombo 33<br />

polveri 30, 55, 69<br />

potassio 28<br />

pressione 59<br />

primarie, penne 12<br />

problemi, risoluzione 104<br />

produzione, dati, registri 95<br />

proteine 27, 70<br />

proteine crude 32<br />

pulcini, accasamento 12<br />

pulcini, qualità 12, 104<br />

pulizia, disinfezione 43, 45, 48, 97<br />

raffreddamenteo 58, 60, 62<br />

rame 33<br />

refrigerare 17, 50, 62, 65, 88<br />

registri, performance 46, 50, 95<br />

resa 30<br />

residui, nel mangime 29, 86<br />

respirazione 17, 50, 56<br />

riflettori, luce 66<br />

riscaldamento 17<br />

riscaldamento a cappe 17, 18, 20<br />

riserve, acqua 32<br />

roditori, parassiti 43<br />

sale, sodio 32, 57, 70<br />

sanificazione, ambientale 44, 48, 49<br />

scarti al macello 49<br />

scarti sanitari 85, 90, 105<br />

sedimenti, nell’’acqua 34<br />

sessaggio all’ala 102<br />

sesso, gestione, sessi separati 78, 80, 102<br />

sicurezza, biosicurezza 48, 49<br />

sindrome da morte improvvisa 66, 104<br />

sistemi di ventilazione 55, 57, 60, 62, 87<br />

smaltimento 44<br />

sodio 28, 33<br />

solfati 33<br />

sospensione, medicinali nel mangime 29, 85<br />

spazio, disponibile per animale 47, 48, 49, 71<br />

spiumatura 90<br />

spreco di mangime 105<br />

spreco, mangime 38<br />

stato immunitario 12, 45<br />

111


MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico<br />

Indice Analitico<br />

stato sanitario 43, 45, 68<br />

stoccaggio, area 13, 86, 89, 90<br />

stress da caldo 31, 50, 56, 57, 89<br />

suolo, area, kg/m2 14, 69, 71<br />

surriscaldamento 88<br />

svezzamento,<br />

condizioni 14, 15, 18, 19, 20,21, 22, 48, 104<br />

temperatura 14, 15, 16, 17, 18, 19, 22, 37, 48, 50,<br />

55, 58, 60, 62, 72, 89<br />

temperatura corporea 57<br />

temperatura effettiva 62<br />

temperatura, lettiera 14<br />

temperatura, regolazione 55<br />

temperatura, sensori 59, 61<br />

temperatura, svezzamento 14<br />

tempo di fermo 48<br />

tende laterali 58, 59<br />

termostaticamente controllati, ambienti 87<br />

tossine, malattie 49<br />

trasportatori 49<br />

trasporto 12, 13, 44, 85, 87, 88, 90<br />

tuorlo 11, 48<br />

tutto pieno-tutto vuoto 13<br />

Ultra Violetto (UV), radiazione 33<br />

Umidificatori vedi nebulizzatori<br />

umidità 14, 15, 16, 22, 48, 55, 57, 58,<br />

63, 65, 69, 70, 72,<br />

umidità, nel ambiene 48, 55, 60<br />

umidità, perdita durante l’incubazione 48<br />

uniformità (CV) 77, 78, 79<br />

vaccinazione 12, 43, 46, 49, 96<br />

valore R 100<br />

vapore acqueo, evaporazione 55, 63<br />

variabilià, peso corporeo 78, 79<br />

vassoi, mangiatoie 15, 38<br />

veicoli vedi trasporto<br />

ventilazione 16, 17, 49, 50, 55, 56, 57, 88<br />

ventilazione minima 61<br />

ventilazione, controllo 70<br />

ventilazione, ingressi 59, 60, 62, 63, 64, 66<br />

112<br />

ventilazione, livello 59, 61, 106, 107, 108<br />

ventilazione, naturale 57<br />

ventilazione, sistemi a tunnel 62, 63, 64<br />

ventilazione, sistemi di transizione 61, 62<br />

vento, lesioni 85, 87<br />

ventole, uso 16, 59, 61, 65, 66, 88, 107, 108<br />

visitatori 44<br />

vitamine 28<br />

vuoto, ventilazione 59<br />

zinco 33


Pur assicurando che le informazioni presentate in questo manuale sono di massima accuratezza e<br />

rilevanza, <strong>Aviagen</strong> declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate dall’uso delle sudette<br />

informazioni per la gestione dei capi.<br />

Per ulteriori informazioni, contattare il Dipartimento Tecnico o il Servizio Tecnico locale.<br />

Newbridge<br />

Midlothian, EH28 8SZ<br />

Scotland, UK<br />

t. +44 (0) 131 333 1056<br />

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