Pesci cartilaginei
Pesci cartilaginei
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Diana e Giuliana.<br />
1L Capponi -linguistico
Habitat e distribuzione<br />
geografica<br />
I pesci d'acqua marina li troviamo<br />
soprattutto lungo le barriere coralline<br />
per l'abbondanza di cibo<br />
I pesci d'acqua dolce si trovano in maggiore<br />
concentrazione nei grandi laghi africani e nei<br />
corsi d’acqua delle foreste pluviali tropicali.
Caratteristiche generali<br />
• Il corpo è ricoperto da una sostanza viscida e da<br />
squame;<br />
• Per spostarsi usano le pinne<br />
• Respirano con le branchie<br />
• Sono animali a sangue freddo, cioè esotermi.
• La maggior parte dei pesci presenta una visione monoculare ma i<br />
predatori ed i pesci sdraiati hanno una visione binoculare<br />
• Il gusto serve principalmente a riconoscere i cibi e evitare quelli<br />
dannosi. Altri pesci hanno gli organi di gusto all’esterno della bocca.<br />
• Le narici dei pesci hanno esclusivamente funzione olfattiva: sono delle<br />
rientranze tubolari.<br />
• L‘udito viene percepito mediante la vescica natatoria e le orecchie. Nei<br />
pesci privi di orecchie i rumori sono percepiti sotto forma di vibrazioni<br />
sonore.<br />
• L’organo della linea laterale ha la funzione di percepire vibrazioni a<br />
bassa frequenza, onde di pressione e campi elettrici rilevando al pesce<br />
la presenza di altri pesci o di eventuali ostacoli.
EVOLUZIONE<br />
I primi pesci con mascelle mobili<br />
comparvero 440 milioni di anni fa. La<br />
presenza di mascelle e denti permise di<br />
nutrirsi di un’ampia varietà di cibo.<br />
Seguirono poi la comparsa di pesci con<br />
scheletro prima osseo e poi cartilagineo.<br />
I pesci vengono divisi in<br />
tre gruppi:<br />
• pesci privi di mascelle<br />
•<strong>Pesci</strong> <strong>cartilaginei</strong><br />
•<strong>Pesci</strong> ossei<br />
Il primo pesce comparve<br />
500 milioni di anni fa<br />
dall’evoluzione<br />
d’invertebrati. Questi<br />
pesci avevano la bocca<br />
rotonda ed erano privi di<br />
mascelle.
PESCE OSSEO<br />
Bocca terminale<br />
Branchie coperte<br />
dagli opercoli<br />
Vescica natatoria
PESCE CARTILAGINEO<br />
Bocca ventrale<br />
Branchie non<br />
coperte<br />
Assenza di una<br />
vescica natatoria<br />
(per queste due<br />
ultime ragioni il<br />
pesce è costretto a<br />
nuotare<br />
continuamente)
LA VESCICA NATATORIA<br />
Un'altra particolarità dei pesci è la vescica natatoria,<br />
una sorta di sacca, che ha la funzione di permettere<br />
al pesce di migliorare il galleggiamento. La vescica è<br />
un organo e la sua risposta al principio di<br />
Archimede, permette al pesce di nuotare<br />
consumando meno energia. Essa ha origine<br />
primitivamente da "ernie" od estroflessioni del tubo<br />
dell'esofago.
APPARATI E SISTEMI PRINCIPALI
Riproduzione<br />
• I pesci per la maggior parte hanno sessi separati ma esistono<br />
anche casi di pesci ermafroditi. Sono per la maggior parte<br />
ovipari, cioè producono uova all'esterno del corpo della<br />
femmina e queste sono abbandonate a se stesse . Esistono<br />
però anche forme di viviparità (es. squali) cioè che hanno<br />
fecondazione interna e danno alla luce individui<br />
perfettamente formati. Alcune specie, (es. salmoni) si<br />
riproducono solo una volta nel corso della loro vita mentre<br />
altre si riproducono più volte.<br />
• I periodi riproduttivi variano in base alle aree geografiche e<br />
alle variazioni stagionali che regolano la presenza di<br />
fitoplancton e zooplancton.<br />
• I pesci sono degli organismi ad accrescimento<br />
indeterminato.
Banchi e aggregazioni<br />
Alcuni pesci conducono una vita solitaria, mentre altri vivono insieme ad altri<br />
esemplari della stessa specie : in banchi o aggregazioni.<br />
Per le prede, il banco rende meno individuabili i<br />
singoli individui e confonde i predatori; per i<br />
predatori, cacciare in banco facilita la ricerca del<br />
cibo e permette di circondare le prede e<br />
condizionarne i movimenti.<br />
Nel caso della formazione del banco, in cui ogni pesce è in grado di<br />
mantenere una distanza fissa dagli altri pesci e i cambiamenti di<br />
velocità e direzione di nuoto sono sincronizzati: il banco si muove<br />
come se fosse un singolo organismo; a differenza delle aggregazioni.
I pesci<br />
pagliaccio<br />
vivono tra gli<br />
anemoni<br />
urticanti<br />
senza esserne<br />
vittime grazie<br />
a un muco<br />
prodotto dalla<br />
pelle..<br />
Convivenze particolari<br />
Mutualismo: forma d’interazione tra due<br />
individui di specie diversa, grazie alla quale<br />
entrambi riescono a ricevere dei benefici<br />
Sono numerosi i casi dove i pesci<br />
convivono con particolari batteri che<br />
li rendono bioluminescenti..<br />
...o dove i<br />
pesci<br />
convivono<br />
con<br />
animali<br />
predatori
I labroides abitano le barriere coralline e si<br />
nutrano di piccoli crostacei e vermi che<br />
parassitano molti pesci. Questi, aspettando di<br />
essere ripuliti, formano delle vere e proprie<br />
stazioni di sosta nei pressi delle loro tane.<br />
Un piccolo Blennide, che assomiglia<br />
nell’aspetto al labride, dopo aver<br />
danzato in modo simile al pulitore si<br />
avvicina al pesce e lo morde,<br />
fuggendo con un pezzo di carne.<br />
Il Labride si fa riconoscere dai pesci che<br />
hanno i parassiti grazie a una particolare<br />
danza.
Come dormono i pesci?<br />
• Il sonno dei pesci può essere di due<br />
tipi: si ha il riposo vigile e il sonno<br />
vero e proprio. I pesci sono privi di<br />
palpebre perciò è difficile capire il<br />
loro stato. Alcune specie devono<br />
continuare a nuotare per permettere<br />
il passaggio di acqua nella branchie.<br />
Altre specie, invece, di notte si<br />
avvolgono in uno spesso strato di<br />
muco (con la funzione di<br />
neutralizzare odori e sapori). Alcuni<br />
pesci dormono di giorno e di notte si<br />
aggirano tra i fondali per nutrirsi di
Usati per stabilire rapporti gerarchici o<br />
per comunicare particolari condizioni<br />
(es.dimorfismo sessuale e<br />
aposemantismo) I pesci velenosi, con<br />
carni dal sapore acre, sono vivacemente<br />
colorati, in modo da segnalare<br />
immediatamente ad eventuali predatori<br />
la loro pericolosità.<br />
COLORAZIONE E<br />
LINGUAGGIO DEL<br />
CORPO