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Visualizza delibera - Comune di Oppeano

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DCC N. 110 DEL 18/11/2010<br />

OGGETTO: Istanza <strong>di</strong> concessione del titolo <strong>di</strong> “Città” al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>.<br />

VISTO l’art. 18 del T.U.E.L. n. 267/2000, il quale stabilisce che il titolo <strong>di</strong> “Città” può essere<br />

concesso con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno, ai comuni<br />

insigni per ricor<strong>di</strong>, monumenti storici e per l’attuale importanza;<br />

RITENUTO che ricorrano per questo Ente i presupposti per l’inoltro dell’istanza citata, come<br />

ampiamente illustrato nella relazione del Sindaco allegata al presente atto a farne parte integrante formale e<br />

sostanziale, dalla quale risulta che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>, oltre ad avere una lunga storia alle spalle, è<br />

<strong>di</strong>ventato, soprattutto negli ultimi anni, centro strategico del Basso Veronese, grazie soprattutto all’impegno<br />

dell’Amministrazione nel riorganizzare e gestire al meglio i servizi;<br />

EVIDENZIATO altresì che dalla medesima relazione si evince che questo comune ha una superficie<br />

<strong>di</strong> 47 kilometri quadrati e conta n. 9.406 abitanti, con un trend demografico in costante crescita, e che il<br />

relativo territorio ricomprende notevoli testimonianze architettonico/monumentali del passato; oltre al fatto<br />

che esso si trova inserito nella <strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong> importanti vie <strong>di</strong> comunicazione stradale che consentono<br />

un’agevole mobilità delle persone e delle merci, quali la S.S. 434 “Transpolesana” e la futura “Me<strong>di</strong>ana” <strong>di</strong><br />

collegamento del casello <strong>di</strong> Nogarole Rocca dell’autostrada del Brennero con il casello <strong>di</strong> Soave<br />

dell’autostrada Brescia-Padova, e dunque con una situazione <strong>di</strong> forte impulso urbanistico-e<strong>di</strong>lizio;<br />

SI PROPONE<br />

1. DI APPROVARE, per quanto in premessa motivato e che si intende qui interamente riba<strong>di</strong>to, la relazione<br />

del Sindaco unita alla presente a farne parte integrante, formale e sostanziale;<br />

2. DI DEMANDARE al Sindaco l’inoltro a tale scopo <strong>di</strong> istanza al Ministro dell’Interno per il tramite del<br />

sig. Prefetto della Provincia <strong>di</strong> Verona, affinché proponga al Presidente della Repubblica la concessione a<br />

questo <strong>Comune</strong> del titolo <strong>di</strong> “Città <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>”;<br />

3. DI DARE ATTO che il presente provve<strong>di</strong>mento non comporta oneri a carico del bilancio comunale.<br />

Il Presidente pone in trattazione la proposta <strong>di</strong> <strong>delibera</strong> sopra riportata.<br />

U<strong>di</strong>ta la relazione del Presidente;<br />

IL CONSIGLIO COMUNALE<br />

Vista la proposta <strong>di</strong> <strong>delibera</strong>zione sopra riportata;<br />

Preso atto che:<br />

• è stato espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000 il parere favorevole in or<strong>di</strong>ne<br />

alla regolarità tecnica da parte del responsabile del settore competente;<br />

• il Segretario Comunale ha espresso sulla proposta <strong>di</strong> <strong>delibera</strong>zione parere favorevole sotto il profilo<br />

della legittimità;<br />

Considerata la proposta meritevole <strong>di</strong> approvazione per le motivazioni in essa in<strong>di</strong>cate, che si<br />

recepiscono nel presente provve<strong>di</strong>mento;<br />

Preso atto della proclamazione della votazione <strong>di</strong>sposta dal Presidente e <strong>di</strong> seguito evidenziata:


CONSIGLIERI PRESENTI: 14<br />

CONSIGLIERI ASTENUTI: 0<br />

CONSIGLIERI VOTANTI: 14<br />

VOTI FAVOREVOLI: 14<br />

VOTI CONTRARI: 0<br />

D E L I B E R A<br />

DI APPROVARE integralmente la proposta <strong>di</strong> cui in premessa che viene inserita nel presente atto come<br />

parte costitutiva del medesimo.<br />

RILEVATA l’urgenza, il Presidente pone ai voti la proposta <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata eseguibilità della<br />

<strong>delibera</strong>zione in argomento, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. n. 267/2000.<br />

Effettuata la votazione ed eseguito il computo dei voti si hanno i seguenti risultati:<br />

CONSIGLIERI PRESENTI: 14<br />

CONSIGLIERI ASTENUTI: 0<br />

CONSIGLIERI VOTANTI: 14<br />

VOTI FAVOREVOLI: 14<br />

VOTI CONTRARI: 0<br />

Proclamato l'esito della votazione, il Presidente <strong>di</strong>chiara approvata la proposta <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata eseguibilità del<br />

provve<strong>di</strong>mento.


Relazione per la concessione del titolo <strong>di</strong> “Città” al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong><br />

(VR)<br />

L’intento della richiesta del titolo <strong>di</strong> “Città” per il nostro <strong>Comune</strong> nasce dalla<br />

consapevolezza della ricchezza <strong>di</strong> storia, cultura, tra<strong>di</strong>zioni, realtà associative e recente<br />

sviluppo del suo territorio.<br />

Premesse<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>, oltre ad avere una lunga storia alle spalle, è <strong>di</strong>ventato, soprattutto<br />

negli ultimi anni, centro strategico del Basso Veronese, grazie soprattutto all’impegno<br />

dell’Amministrazione nel riorganizzare e gestire al meglio i servizi. <strong>Oppeano</strong> ha una<br />

superficie <strong>di</strong> 47 kilometri quadrati e conta n. 9.406 abitanti, con un trend demografico in<br />

costante crescita. E’ sud<strong>di</strong>viso tra il Capoluogo e quattro frazioni (Vallese, Ca’ degli Oppi,<br />

Villafontana e Mazzantica). Esso ricomprende un ampio Sito d’Interesse Comunitario<br />

(SIC), che si estende nella “valle” <strong>di</strong> Ca’ degli Oppi, ai margini dello “sguazzo” <strong>di</strong> Vallese,<br />

che è sede <strong>di</strong> ritrovamenti archeologici e <strong>di</strong> risorgive che caratterizzano il territorio.<br />

Storia<br />

Le origini del paese sono remote: nel nostro territorio presero stanza popolazioni <strong>di</strong><br />

provenienza ignota, forse risalenti all'età neolitica (fine III millennio a.C.) e a quella del<br />

Bronzo (II millennio). In quelle epoche si sviluppò nel veronese la civiltà dei palafitticoli:<br />

tracce delle loro abitazioni, con utensili <strong>di</strong> pietra e terracotta, sono state trovate nelle ricche<br />

torbiere <strong>di</strong> Vallese e Feniletto alla fine dell'800 e agli inizi del 900. A Feniletto è stata<br />

anche ritrovata una palafitta, che probabilmente sorgeva in una zona boscosa al largo <strong>di</strong><br />

un ampio stagno, posta su pali <strong>di</strong> quercia e castagno e munita <strong>di</strong> una lunga passerella<br />

pure su pali che la collegava al terrazzo alluvionale depositato dal fiume A<strong>di</strong>ge, del cui<br />

passaggio i dossi portano tutt'ora testimonianza. Molto più importanti e ricchi sono i segni<br />

lasciati dalla civiltà Atestina, che dall'A<strong>di</strong>ge prende il nome: i sepolcreti ritrovati alla<br />

Montara, alle Franchine e a Ca' del Ferro sono i ritrovamenti più importanti dopo quelli <strong>di</strong><br />

Este. Gli Atestini bruciavano i cadaveri dei defunti, ne raccoglievano le ceneri e le<br />

conservavano in olle funerarie, che per lo più venivano a loro volta racchiuse in vasi <strong>di</strong><br />

terra variamente decorati con oggetti cari al defunto, quali aghi, anelli, amuleti, fibule,<br />

cinturoni in bronzo, punte <strong>di</strong> freccia e pugnali. Il cimelio più prezioso che reca lustro al<br />

<strong>Comune</strong> è comunque “l'Elmo <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>”, ritrovato in località Montara e custo<strong>di</strong>to nel<br />

Museo Archeologico Nazionale <strong>di</strong> Firenze: si tratta <strong>di</strong> un assai curioso copricapo bronzeo<br />

in forma conica, decorato esternamente con punzonature raffiguranti cavalli e uno strano


quadrupede. Anche nel SIC (Sito d’Interesse Comunitario) della “valle”, ovvero la vasta ed<br />

umida bassura che delimita l'espansione settentrionale dell'abitato o<strong>di</strong>erno, sono stati<br />

ritrovati numerosi inse<strong>di</strong>amenti palafitticoli paleoveneti, custo<strong>di</strong>ti ora in vari Musei italiani e,<br />

in piccola parte, nel locale Museo Civico.<br />

Il nome <strong>Oppeano</strong> deriva, secondo citazioni risalenti alla fine del IX secolo d.C., da<br />

“Opdanum”, oppure “Oppidanum”, oppure “Castropedanum” (riman<strong>di</strong> all’idea <strong>di</strong> borgo<br />

fortificato) o da “Eupedanum” (che suggerisce ai grecisti l’idea <strong>di</strong> bella pianura<br />

comodamente abitabile). Nel Me<strong>di</strong>oevo il nucleo del capoluogo era formato dal campanile<br />

romanico della Pieve e dalla Torre <strong>di</strong> Ezzelino agli angoli e dalla Torre Civica al centro<br />

della Piazza: un profilo caratteristico che successivamente, in epoca veneziana, si costella<br />

<strong>di</strong> complessi architettonici <strong>di</strong> rilevanti <strong>di</strong>mensioni, quali le corti rurali, che ancor oggi<br />

emergono qua e là tra le terre appena seminate e talvolta anche in centro paese.<br />

Parallelamente a queste imponenti emergenze architettoniche si hanno i minuti<br />

affioramenti <strong>di</strong> capitelli <strong>di</strong>sseminati nelle contrade, che affiancano gli oratori privati <strong>di</strong><br />

qualche corte, segni delle religiosità assieme alle Chiese Parrocchiali, sentimento che si<br />

perpetua ancor oggi nelle sagre dei paesi, commistione <strong>di</strong> elementi sacri ed elementi<br />

popolari che nel loro intrecciarsi costituiscono lo spirito della festa. Dopo gli Scaligeri e la<br />

breve parentesi viscontea, il territorio oppeanese rimase quasi ininterrottamente per 4<br />

secoli sotto la giuris<strong>di</strong>zione veneziana (1405 – 1797). Significativa è stata la sconfitta della<br />

Repubblica <strong>di</strong> Venezia ad Agnadello nel 1509: dopo <strong>di</strong> essa iniziò infatti la riconquista dei<br />

territori sottratti ed i gran<strong>di</strong> investimenti del Governo della Laguna per risollevarli dal<br />

miserabile stato in cui si trovavano dopo anni <strong>di</strong> scorrerie. E' l'epoca delle bonifiche (dopo<br />

quella del 1199 lungo il fiume Bussè con la fondazione <strong>di</strong> Palù), della corsa all'acqua per le<br />

risaie e delle gran<strong>di</strong> Corti rurali che costellano il paesaggio, i cui nomi (con quelli <strong>di</strong> molti<br />

corsi d'acqua) ricordano ancor oggi quelli dei gran<strong>di</strong> possidenti dell'epoca. Ricor<strong>di</strong>amo a<br />

<strong>Oppeano</strong> la maestosa Corte dominicale con oratorio <strong>di</strong> San Giacomo (in passato celebrata<br />

come una delle più belle e accoglienti della provincia). Alla Montara, la Corte Giona-Carli,<br />

a Trambellarè, la Corte dominicale Farfusola a Ca' del Ferro, la Corte dominicale Turco in<br />

Piazza con la cappella barocca (raro esempio nella bassa pianura), la Corte dominicale<br />

Fracastoro in Piazza e la Corte Maffei a Pezzatonega. A Ca' degli Oppi invece si trovano<br />

la Corte Nichesola al Para<strong>di</strong>so, la Corte Ridolfi all'Arena, la Corte Torri alle Corti, la Corte<br />

Saibante in piazza, la Corte Baughi-Peccana al Feniletto e l'imponente Corte Bongiovanni-<br />

Mocenigo a Bragagnani, con l'oratorio de<strong>di</strong>cato a San Francesco (memoria <strong>di</strong> un antico<br />

convento soppresso poco lontano). Correlate a quest'ultima, ma da annoverare nell'elenco


delle Corti rurali vallesane, sono i Fenili Bongiovanni-Mocenigo alla Palazzina ed alla<br />

Casaria. Nella frazione <strong>di</strong> Mazzantica fanno bella mostra <strong>di</strong> sé la Corte dominicale<br />

Mazzanti alla Mazzanta,la Corte dominicale Bevilacqua e la Corte dominicale alle<br />

Fabbriche. Tutte queste corti sono e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> enorme importanza storico-culturale per il<br />

<strong>Comune</strong>. Inoltre anche le Chiese hanno origine antica: la Pieve <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>, de<strong>di</strong>cata a<br />

San Giovanni Battista e alla Madonna Addolorata, è citata per la prima volta in un<br />

documento del 1145, sebbene la sua origine si possa fondatamente far risalire ad alcuni<br />

secoli ad<strong>di</strong>etro. Poco rimane dell'e<strong>di</strong>ficio originario, se non la base della torre campanaria<br />

(innalzata nel 1913): la conformazione o<strong>di</strong>erna risulta essere il frutto dell'ultima grande<br />

trasformazione del 1841. L'interno della chiesa ha una struttura decorosa ed unitaria <strong>di</strong><br />

ampio respiro per un felice gioco <strong>di</strong> archi e cappelle; <strong>di</strong> pregevole fattura è l'altare<br />

maggiore “marmoreo artisticamente lavorato in forma elegante”, con colonnine e pregevoli<br />

statuette raffiguranti i Santi <strong>di</strong> cui si custo<strong>di</strong>scono le reliquie, con ogni probabilità ex-voto<br />

degli scampati alla peste <strong>di</strong> manzoniana memoria. Degni <strong>di</strong> nota sono poi alcuni quadri,<br />

quali l'Annunciazione <strong>di</strong> Pasquale Ottino e la Vergine del Rosario, attribuibile a Felice<br />

Brusasorzi, la pala dell'Altare Maggiore ed il Battesimo <strong>di</strong> Cristo nel catino del coro,<br />

affrescato da Giuseppe Resi. La “toresela” al centro della piazza fu per alcuni secoli il<br />

campanile della Chiesa <strong>di</strong> S. Maria degli Angeli, sede della confraternita <strong>di</strong> S. Maria e SS.<br />

Rocco e Sebastiano, che provvedevano alle necessità del culto ed al mantenimento <strong>di</strong> un<br />

cappellano. Una croce tra i campi ricorda un antichissimo e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> culto de<strong>di</strong>cato a S.<br />

Michele, appena fuori l'abitato verso Tombazosana, mentre un piccolo convento <strong>di</strong> frati si<br />

trovava nella contrada <strong>di</strong> Cabordelle. Nel cuore della borgata denominata Cà del Ferro<br />

sorge dagli inizi del '900 un capitello de<strong>di</strong>cato a S. Serafino, cui era de<strong>di</strong>cato in antico un<br />

oratorio presso la Corte Farfusola. Le prime notizie certe della Chiesa <strong>di</strong> S. Gerolamo a<br />

Ca' degli Oppi risalgono al 1515, all'epoca semplice cappella con tetto in paglia<br />

<strong>di</strong>pendente dalla Pieve <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>. Nel 1611 avviene l'istituzione della Parrocchia. Dopo<br />

numerosi restauri ed ampliamenti la vecchia chiesa con struttura a 5 altari (altare<br />

maggiore in marmo giallo e rosso, Madonna del Rosario, Santa Lucia, Sant'Antonio e<br />

Annunciazione) venne demolita nel 1957 dopo la costruzione del nuovo più ampio e<strong>di</strong>ficio,<br />

che conserva i <strong>di</strong>pinti raffiguranti Santa Lucia e Santa Margherita, l'Annunciazione ed il<br />

patrono San Girolamo. Rimane quasi triste per la sua vedovanza elegante nella sua<br />

semplicità il seicentesco campanile. Anche a Vallese già nel '500 esisteva la Chiesa <strong>di</strong> S.<br />

Giacomo, che appartenne dapprima ai nobili Spineta e successivamente, fino alla<br />

conquista francese, ai conti Maffei. “In spiritu” la comunità <strong>di</strong>pendeva dall'antica chiesa <strong>di</strong>


Mazzagatta (ora Mazzantica): solo nel 1934 fu eretta in Parrocchia. La piccola chiesa è<br />

stata ampliata con criteri moderni per far fronte all'intenso sviluppo che la comunità ha<br />

<strong>di</strong>mostrato sin dalla seconda metà del '900; l'ultimo (recentissimo) restauro ha poi dato<br />

coesione all'antico e al moderno, costituendo così un'immagine unitaria dell'e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong><br />

culto. La bella chiesa <strong>di</strong> Mazzantica, parrocchia sicuramente del 1526, risale al XIV secolo<br />

ed è conservata in modo encomiabile: all'interno il bel soffitto a capriate, alcuni pregevoli<br />

affreschi e la pala della Natività <strong>di</strong> Maria, opera del Brusasorzi. A Bagnolo, nell'aperta<br />

campagna, c'è l'umile chiesetta de<strong>di</strong>cata a Sant'Antonio Abate: e<strong>di</strong>ficata nel 1394 e quasi<br />

immutata nel tempo, all'interno conserva un prezioso crocefisso ligneo scolpito con<br />

schietta e potente efficacia, mentre sulle pareti è ancora visibile gran parte degli affreschi.<br />

Attualità<br />

<strong>Oppeano</strong> si trova inserito nella <strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong> importanti vie <strong>di</strong> comunicazione stradale che<br />

consentono un’agevole mobilità delle persone e delle merci, quali la S.S. 434<br />

“Transpolesana” e la futura “Me<strong>di</strong>ana” <strong>di</strong> collegamento del casello <strong>di</strong> Nogarole Rocca<br />

dell’autostrada del Brennero con il casello <strong>di</strong> Soave dell’autostrada Brescia-Padova. Tale<br />

viabilità ha determinato (e determinerà ancor più negli anni) un forte impulso urbanistico:<br />

già ora il territorio è anzi costellato <strong>di</strong> cantieri sia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia privata che <strong>di</strong> lavori pubblici.<br />

Numerosi sono poi i servizi forniti alla popolazione, sia residente che dei Comuni<br />

confinanti, quali il nido <strong>di</strong> Vallese, le scuole materne (n. 4), le elementari (n. 4) e le me<strong>di</strong>e,<br />

lo sportello lavoro, la casa <strong>di</strong> riposo. Sul territorio è presente la stazione dei Carabinieri<br />

(competente anche per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Isola Rizza) e la Polizia Locale. Il <strong>Comune</strong> fa parte<br />

del Distretto Vr5 “delle Valli” <strong>di</strong> Protezione Civile del Basso Veronese, con numerosi<br />

volontari impegnati nelle relative attività.<br />

Le associazioni<br />

Le Associazioni operanti in loco sono una realtà numerosa e vivace. Tra queste possono<br />

essere citate un'attivissima Pro Loco (a sostegno e promozione <strong>di</strong> sagre, eventi e<br />

manifestazioni), l’Aido (Associazione Italiana Donatori <strong>di</strong> Organi), l’Avis (Associazione<br />

Volontari Italiana Sangue) <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong> e Ca’ degli Oppi, la Fidas (Federazione Italiana<br />

Donatori Sangue) <strong>di</strong> Vallese e Villafontana-Mazantica, il Tribunale per i Diritti del Malato e<br />

dell’Anziano, i circoli Noi nelle Parrocchie, il Centro Culturale “Dante Bertini”, l’Accademia<br />

Musicale “Franco Barini”, la Polisportiva, l’Unione Sportiva Calcio <strong>di</strong> Vallese, il Nucleo<br />

dell’Arma Aeronautica, i Combattenti e Reduci <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>, Ca’ degli Oppi, Vallese,<br />

Villafontana e Mazzantica, l’Associazione Fanti <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>, l’Associazione Carabinieri <strong>di</strong><br />

<strong>Oppeano</strong>, le sezioni dell'Associazione Nazionale Alpini <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong> e Ca’ degli Oppi, i


Cavalieri della Repubblica, l’Associazione Mutilati e Invali<strong>di</strong>, il Comitato Festeggiamenti<br />

San Serafino, il Tennis Club, il Gruppo Sportivo Sociale <strong>di</strong> Mazzantica, la Casetta <strong>di</strong><br />

Vallese, l'Associazione ricreativa culturale “Aurora”, l’Associazione Calcistica <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>,<br />

il Gruppo Sportivo Vallese, La Magnifica Fabbriceria, il Centro Sportivo Sociale “La<br />

Fontana”, l’Associazione Viva Opera Circus, il Coro dei Giovani <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong>, la Junior<br />

Oppeanese e l'Associazione Sportiva Dilettantistica Aiki Team.<br />

Cultura<br />

Sicuramente degno <strong>di</strong> nota è il Piccolo Teatro, associazione che merita una speciale<br />

menzione per il ruolo culturale che sta svolgendo da anni. E’ stato fondato negli anni ’50<br />

dal compianto Giovanni Modena, portando avanti tra<strong>di</strong>zioni ed eventi legati alla storia<br />

locale ed alla cultura conta<strong>di</strong>na, <strong>di</strong>ffondendo in particolare tra i giovani i relativi valori. La<br />

rappresentazione più importante dell’Associazione è “La lucerna del filò”, che ha ottenuto<br />

vari riconoscimenti sul territorio nazionale.<br />

Inoltre vanno ricordati gli illustri citta<strong>di</strong>ni Dante Bertini, scrittore e poeta, vissuto a Ca’ degli<br />

Oppi, ed il giornalista Gilberto Altichieri, nato a <strong>Oppeano</strong>, <strong>di</strong> cui è stato anche Sindaco, al<br />

quale è de<strong>di</strong>cata la piazza municipale.<br />

Eventi e manifestazioni<br />

Altro elemento catalizzatore nei confronti delle comunità confinanti è costituito dalle sagre,<br />

più che mai vive, e dalle manifestazioni tipiche, quali il carnevale. E' questo il <strong>Comune</strong><br />

della Provincia <strong>di</strong> Verona più fiorente per la costruzione <strong>di</strong> carri allegorici, attività che<br />

impegna molti ragazzi e giovani famiglie nella stagione invernale.<br />

Importanti anche le strutture sportive, sia private che pubbliche (campi da tennis, <strong>di</strong> calcio<br />

e calcetto, palestre).<br />

Ambiente<br />

Grande attenzione da parte dell’Amministrazione va all’ambiente. Dopo la sottoscrizione<br />

del “Patto dei Sindaci per l’Ambiente” nel maggio 2010, accordo con cui gli Enti locali<br />

prevedono la riduzione <strong>di</strong> Co2 <strong>di</strong> almeno il 20% e una maggiore attenzione alle fonti <strong>di</strong><br />

energia alternativa, il <strong>Comune</strong> ha attivato la procedura per la copertura del tetto<br />

municipale con pannelli fotovoltaici, come già avvenuto per la palestra <strong>di</strong> Vallese. Sono poi<br />

in corso i lavori <strong>di</strong> installazione <strong>di</strong> barriere fonoassorbenti e fotovoltaiche integrate lungo la<br />

S.S. 434 a protezione della frazione Vallese, che produrranno 800mila kWh annui <strong>di</strong><br />

energia. E’ un progetto da più <strong>di</strong> 5.000.000,00 <strong>di</strong> euro, che abbatterà inoltre del 50% le<br />

polveri sottili nel centro abitato. L’onere è a carico dell’appaltatore, che manterrà la<br />

concessione per 20 anni. Il <strong>Comune</strong> non dovrà sostenere alcun onere ma anzi otterrà un


provento annuo del 3,2% sul ricavato della ven<strong>di</strong>ta dell’energia prodotta. Le barriere, per<br />

modalità e tempi <strong>di</strong> costruzione, materiali utilizzati e vantaggi ottenuti, può definirsi un<br />

progetto pilota a livello europeo.<br />

Altro punto qualificante in materia ambientale è il “piano del verde”, approvato lo scorso<br />

anno e che impegna i citta<strong>di</strong>ni e l’Amministrazione ad implementare le aree ver<strong>di</strong> e a<br />

mantenerle in buona efficienza.<br />

Attività produttive<br />

Le attività produttive inse<strong>di</strong>ate sono molteplici. Stando ai dati più recenti della Camera <strong>di</strong><br />

Commercio <strong>di</strong> Verona, risultano: 1.040 imprese registrate, <strong>di</strong> cui 190 società <strong>di</strong> capitale,<br />

239 società <strong>di</strong> persone, 602 imprese in<strong>di</strong>viduali e 9 <strong>di</strong> altro tipo. In particolare, nel 1°<br />

semestre del 2010, secondo la classificazione delle attività economiche Ateco 2007, le<br />

imprese totali sono 1.026. Tra esse quelle che si occupano <strong>di</strong> agricoltura, silvicoltura e<br />

pesca sono 178 (con netta prevalenza del settore primario), le attività manifatturiere 198,<br />

le costruzioni 203. Il commercio all’ingrosso e al dettaglio, tra cui anche le riparazioni <strong>di</strong><br />

autoveicoli e motoveicoli, raggiunge quota 202, le attività <strong>di</strong> trasporto e magazzinaggio<br />

sono 43, le attività dei servizi <strong>di</strong> alloggio e ristorazione 44 (tra cui 3 strutture alberghiere e<br />

41 attività ricettive come bar, caffè, ristoranti, pizzerie e birrerie), le immobiliari 38, i servizi<br />

generici 78 e le altre tipologie d’impresa 39.<br />

Di grande importanza è la presenza nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong> <strong>di</strong> alcune imprese <strong>di</strong> livello<br />

nazionale e internazionale, che qui hanno le loro se<strong>di</strong> amministrative o logistiche.<br />

Come si può notare, il settore primario prevale nettamente; va ricordata la presenza, nella<br />

frazione <strong>di</strong> Mazzantica, del più grande allevamento da latte <strong>di</strong> tutta la Provincia, dotato <strong>di</strong><br />

tecnologie all’avanguar<strong>di</strong>a. A seguire costruzioni, commercio e le imprese del settore<br />

manifatturiero, sparse sul territorio. Queste ultime si sud<strong>di</strong>vidono in: 93 fabbriche <strong>di</strong> mobili,<br />

26 <strong>di</strong> prodotti in metallo quali macchinari e attrezzature, 20 tra industrie del legno, prodotti<br />

in sughero come mobili o articoli in paglia e 62 attività <strong>di</strong> altro tipo.<br />

Infine va ricordato che le imprese per chilometro quadrato, nel 2009, sono 22,1, e<br />

corrispondono a 111,8 imprese ogni mille abitanti; gli sportelli bancari sono in totale 7,<br />

corrispondenti a 6,7 ogni mille imprese. Infine il tasso <strong>di</strong> natalità nel 2009 corrisponde al<br />

6,4%, contro un tasso <strong>di</strong> mortalità al 6,3%.<br />

Nel futuro prossimo l’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> <strong>Oppeano</strong> prevede un ampliamento<br />

non solo delle attività manifatturiere ma anche della logistica, grazie anche al Piano


D’Area Quadrante Europa (P.A.Q.E.) <strong>di</strong> futura realizzazione e alla costruzione della<br />

“Me<strong>di</strong>ana” <strong>di</strong> cui si è detto più sopra.<br />

<strong>Oppeano</strong>, lì 09 novembre 2010<br />

IL SINDACO<br />

On. Alessandro Montagnoli

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