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Fondazione INDA - Comune di Siracusa

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SIRACUSA<br />

WORLD HERITAGE<br />

UNESCO<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong><br />

SUDEST<br />

www.comune.siracusa.it<br />

LA FONDAZIONE <strong>INDA</strong> ALLA BIT DI MILANO<br />

Negli ultimi anni la <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong> ha costituito il vero valore aggiunto della strategia turisticoculturale<br />

che compete a una città come <strong>Siracusa</strong>. L’enorme numero <strong>di</strong> frequentatori del Teatro Greco,<br />

appassionati spettatori delle Rappresentazioni classiche, ha spinto i settori dell’accoglienza e dei servizi<br />

a tentare nuove strade dal punto <strong>di</strong> vista dell’impresa e dell’offerta.<br />

E’ innegabile che la città in questi ultimi anni sia cambiata e continui a farlo verso questa <strong>di</strong>rezione,<br />

e che oggi sia in grado <strong>di</strong> garantire qualità <strong>di</strong>fferenziata, a seconda degli interessi dei visitatori e delle<br />

<strong>di</strong>sponibilità economiche dei vari turisti.<br />

Ritengo che in futuro debba essere sempre più potenziato il segno nazionale e internazionale della<br />

<strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong> in modo che gli appassionati <strong>di</strong> cultura classica <strong>di</strong>ventino il target privilegiato dei<br />

flussi turistici della città d’arte.<br />

Per queste ragioni il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> ha chiesto all’<strong>INDA</strong> <strong>di</strong> essere partner nell’avventura BIT<br />

2009. La vetrina dove la <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong> fungerà da attrazione insieme a una serie <strong>di</strong> altre straor<strong>di</strong>narie<br />

eccellenze: architettoniche, paesaggistiche, archeologiche ed enogastronomiche.<br />

STAGIONE <strong>INDA</strong> 2009<br />

L’Istituto Nazionale del Dramma Antico provvede dal 1914 a far rivivere la traduzione <strong>di</strong> spettacoli<br />

classici al teatro greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> e a mantenere, attraverso un’opera <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione e <strong>di</strong> ricerca<br />

scientifica, i fondamenti del pensiero greco-romano, e <strong>di</strong> conseguenza giudaico-cristiano. Per la<br />

specificità del suo mandato e per la forza della sua organizzazione, che occupa ogni anno trecento<br />

persone, l’Istituto non ha eguali al mondo. Da subito, da quando il grecista Ettore Romagnoli riportò<br />

in scena i capolavori della classicità, 2400 anni dopo l’irripetibile stagione <strong>di</strong> Atene (V secolo A.C.)<br />

le attività istituzionali della <strong>Fondazione</strong> hanno assunto i caratteri <strong>di</strong> custode dei valori dell’Occidente,<br />

su cui fonda la società civile e democratica: al centro del suo impegno la <strong>di</strong>fesa della <strong>di</strong>gnità della<br />

persona e la denuncia <strong>di</strong> soprusi ed umiliazioni.<br />

Solo le Guerre Mon<strong>di</strong>ali hanno interrotto il cammino del nostro prestigioso Istituto, che altrimenti<br />

non si è mai fermato, fino al 1998 con cadenza biennale e dal 2000 a regime annuale.<br />

Quest’anno l’Istituto Nazionale del Dramma Antico de<strong>di</strong>cherà il 2009 al tema quanto mai attuale e<br />

carico <strong>di</strong> suggestioni, dello “straniero”. Il manifesto è stato realizzato dall’artista italiano in questo<br />

momento più celebre al mondo: Sandro Chia. Su questo argomento, spinoso e comunque ricco <strong>di</strong><br />

interesse, verterà anche il Convegno Internazionale che si terrà a Palazzo Greco l’8 e il 9 maggio<br />

prossimi, al quale sono stati invitati ad intervenire grecisti, antropologi, scrittori, teologi, filosofi, giuristi.<br />

Il 45° Ciclo <strong>di</strong> Spettacoli Classici, in calendario al teatro greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> dal 9 maggio al 21 giungo<br />

2009, propone infatti la messinscena <strong>di</strong> Medea, la barbara ripu<strong>di</strong>ata da Giasone, e E<strong>di</strong>po a Colono,<br />

tratto finale della vita dello sfortunato Re tebano, che chiede pacifica sepoltura in una terra sconosciuta.<br />

A fianco a questi due titoli, l’<strong>INDA</strong> prepara un terzo allestimento: “Le Supplici” <strong>di</strong> Eschilo, in cui<br />

ancora una volta il tema centrale riguarda l’ospitalità <strong>di</strong> 50 ragazze in fuga dall’Egitto.<br />

Si lavora per un debutto a Malta, <strong>di</strong> questo spettacolo, il prossimo 2 giugno, giorno della festa della


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Repubblica Italiana.<br />

Medea sarà interpretata da Elisabetta Pozzi, per la traduzione <strong>di</strong> Maria Grazia Ciani, dell’Università<br />

<strong>di</strong> Padova, per la regia <strong>di</strong> Krzysztof Zanussi, le musiche originali <strong>di</strong> Daniele D’Angelo, azione mimica<br />

<strong>di</strong> Vassili Luchianenko l’impianto scenico <strong>di</strong> Massimiliano Fuksas, costumi <strong>di</strong> Beatrice Bordone<br />

Bulgari.<br />

L’E<strong>di</strong>po a Colono avrà come protagonista Giorgio Albertazzi, per la versione <strong>di</strong> Giovanni Cerri,<br />

dell’Università <strong>di</strong> Roma, la regia <strong>di</strong> Daniele Salvo, le musiche <strong>di</strong> Marco Podda per entrambi gli<br />

spettacoli, l’impianto scenico <strong>di</strong> Massimiliano Fuksas., costumi dello stilista Nicola Luccarini.<br />

Massimiliano Fuksas, Krzysztof Zanussi, Daniele Salvo e Daniele D’Angelo sono stati a <strong>Siracusa</strong> ieri<br />

per i primi sopralluoghi al Teatro Greco; Giorgio Albertazzi, Elisabetta Pozzi e Maurizio Donadoni<br />

faranno ritorno a breve; mentre dal 10 al 14 <strong>di</strong>cembre presso il teatro Diego Fabbri <strong>di</strong> Forlì si sono<br />

svolte le au<strong>di</strong>zioni per la scelta <strong>di</strong> Antigone, Ismene e Polinice. I giovani attori sono Carmelinda<br />

Gentile, Roberta Caronia, e Giacinto Palmarini.<br />

Intanto si porta avanti l’idea <strong>di</strong> fare seguire alla Scuola musicale Privitera <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> le musiche per<br />

la messinscena <strong>di</strong> Medea. La scuola Privitera, su incarico dell’<strong>INDA</strong>, inizierà a breve una selezione<br />

fra gli istituti delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori e superiori della città per scegliere duecento coristi che<br />

inaugureranno il XV Festival internazionale dei Giovani cantando l’«Inno alla gioia» nella cornice del<br />

Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> il prossimo 11 maggio.<br />

Intorno alle Supplici, progetto e supervisione <strong>di</strong> Fernando Balestra, adattamento <strong>di</strong> Tatiana Alescio,<br />

per la traduzione <strong>di</strong> Louis Godart, Consigliere Culturale del Presidente della Repubblica e Accademico<br />

dei Lincei, la cui organizzazione rende omaggio alla “Scuola <strong>Siracusa</strong>na”, così come la intuì e la<br />

sperimentò il grecista Ettore Romagnoli, fondatore delle stagioni teatrali dell’Istituto, è costruito un<br />

ambizioso progetto, detto “Prometeus”, che coinvolge 50 Paesi della Unione Europea e del Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

a cui abbiamo chiesto le 50 figlie <strong>di</strong> Danao, le protagoniste della trage<strong>di</strong>a. Supportato dai pareri<br />

favorevoli dal Ministero dei BB.CC e dal Minjstero degli Esteri Italiano, fa parte delle proposte<br />

europee per il “Progetto Cultura 2007-2013”<br />

Le Supplici andranno in tourneè nei maggiori siti archeologici; c’è già un rinnovato interesse da parte<br />

<strong>di</strong> Paestum e Tuscolo e una trattativa in corso per la valle dei Templi <strong>di</strong> Agrigento.<br />

Sempre sul testo <strong>di</strong> “Le Supplici” si prova a elaborare una partitura adatta agli allievi della Scuola<br />

Elementare e Me<strong>di</strong>a perché sia al centro <strong>di</strong> un laboratorio teatrale i cui risultati saranno presentati<br />

all’interno delle manifestazioni del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, in programma<br />

tra Palazzolo e <strong>Siracusa</strong> dall’11 al 31 maggio 2009.<br />

Nel rapporto sempre più forte tra <strong>INDA</strong> e mondo della scuola si scrivono due iniziative <strong>di</strong> rilievo:<br />

presso il Tito Livio <strong>di</strong> Padova agirà un gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o guidato da Maria Grazia Ciani sul percorso<br />

della traduzione <strong>di</strong> Medea, e l’attivazione del Forum dei giovani allestito all’interno delle offerte del<br />

nostro sito web, www.indafondazione.org, che inaugurerà a breve la sua veste completamente rinnovata.<br />

Chiare le strategie dell’Inda: rinnovare il rapporto con la città e con i suoi talenti riven<strong>di</strong>care che a<br />

<strong>Siracusa</strong> nacque nell’aprile del 1914 una nuova forma <strong>di</strong> teatro, che a pieno titolo, merita <strong>di</strong> partecipare<br />

alla rivoluzione della scena teatrale europea del secolo scorso ; rafforzare la presenza dell’Inda nell’ambito<br />

internazionale, adottare nella <strong>di</strong>vulgazione del pensiero classico forme <strong>di</strong> una più <strong>di</strong>retta collaborazione<br />

con le scuole, le università, il mondo scientifico. In tal senso anche la costituzione <strong>di</strong>rettamente promossa<br />

dall’<strong>INDA</strong> dei presi<strong>di</strong> della cultura classica presso gli Istituti <strong>di</strong> scuole me<strong>di</strong>e inferiori e superiori: dopo<br />

il liceo <strong>di</strong> Padova, hanno aderito i licei classici Maffei <strong>di</strong> Venezia, Michelangiolo <strong>di</strong> Firenze, D’Oria<br />

<strong>di</strong> Genova, Alfieri <strong>di</strong> Bologna. Mentre sono in fieri quelli della Valletta <strong>di</strong> Malta.<br />

Sempre <strong>di</strong> più veicolo d’informazione e <strong>di</strong> formazione sarà il nostro sito web completamente nuovo.<br />

Un’ultima considerazione: mentre il teatro italiano, della prosa e della lirica, perde il 30% degli spettatori<br />

e mostra bilanci con gravi per<strong>di</strong>te, l’<strong>INDA</strong> triplica gli incassi rispetto al 2003 e dal 2004 ha un trend<br />

positivo <strong>di</strong> aumenti <strong>di</strong> spettatori e d’incasso pari a oltre il 20%.


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I finanziamenti istituzionali, che si aggirano , tra Stato e Regione intorno ai 2 milioni <strong>di</strong> euro,<br />

costituiscono oggi poco più del 40% del bilancio dell’<strong>INDA</strong> su cui pesano oramai <strong>di</strong> più gli esiti<br />

dell’incasso, sponsorizzazione, partenariati, contributi <strong>di</strong>versi guadagnati con progetti e organizzazione<br />

altamente competitivi, contemporaneamente la scelta virtuosa <strong>di</strong> questi ultimi anni ha portato a un<br />

abbattimento dei costi del personale artistico e non, tra il 40 e il 50% rispetto al passato. Dal 2006<br />

l’<strong>INDA</strong> è una società <strong>di</strong> produzione autonoma, autosufficiente e in<strong>di</strong>pendente da qualsiasi altro istituto<br />

o società privata.<br />

Nelle ultime stagioni i responsabili dell’apparato tecnico-organizzativo-amministrativo sono siracusani,<br />

e questo non era mai successo prima.<br />

Siamo fieri <strong>di</strong> poter proseguire lungo questa strada, nel segno della grande cultura classica. Guardando<br />

al futuro.<br />

Roberto Visentin<br />

Presidente <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong>


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La <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong> on-line<br />

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Indafondazione.org:<br />

sito ufficiale dell’Istituto nazionale del Dramma antico<br />

www.indafondazione.org è l’agorà virtuale della <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong>, spazio <strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong><br />

comunicazione delle scelte culturali e dei progetti dell’istituto, ponte che unisce idealmente l’<strong>INDA</strong><br />

e il suo numeroso pubblico.<br />

Per questa ragione, il sito internet della <strong>Fondazione</strong> ha una natura multanime, multiforme: vero e<br />

proprio giornale on-line nella sezione IndaInforma che pubblica costantemente notizie sulla stagione<br />

in corso, sulle collaborazioni avviate dall’Istituto, sui ban<strong>di</strong> relativi al reclutamento del personale, <strong>di</strong>viene<br />

in altre sue parti più simile a una rivista specializzata. Il cuore delle attività del sito web è de<strong>di</strong>cato ai<br />

titoli in cartellone nella stagione teatrale in corso, con una linea e<strong>di</strong>toriale (scelta anche per l’annuale<br />

programma <strong>di</strong> sala) che coglie la sfida “originaria” dell’Istituto, sin dalla sua fondazione: mantenere<br />

costantemente un “doppio sguardo” in grado <strong>di</strong> comunicare, contemporaneamente, agli stu<strong>di</strong>osi e agli<br />

esperti così come ai giovani e agli appassionati <strong>di</strong> teatro antico.<br />

Seguendo il fil-rouge dei drammi in cartellone, è possibile attraversare e recepire contenuti <strong>di</strong>versi e<br />

stratificati che spaziano dalla trama dei drammi, al cast e alle note <strong>di</strong> regia corredate da immagini dello<br />

spettacolo, sino ai contributi scientifici <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi del settore <strong>di</strong> respiro internazionale, in cui contenuti<br />

complessi e talvolta specialistici assumono tutta la chiarezza <strong>di</strong> un linguaggio con<strong>di</strong>viso da molti. In<br />

una società che troppo spesso “<strong>di</strong>vide” il pubblico e le sfere <strong>di</strong> competenza, l’<strong>INDA</strong> sceglie <strong>di</strong> includere<br />

e armonizzare, nel segno del teatro e del pensiero umanistico, <strong>di</strong> cui con<strong>di</strong>vide la “poetica della<br />

semplicità”.<br />

Tra i prossimi obiettivi, quello <strong>di</strong> valorizzare ulteriormente, sotto tutti i punti <strong>di</strong> vista, lo spazio de<strong>di</strong>cato<br />

i giovani, attraverso l’inserimento <strong>di</strong> pagine interattive, un forum de<strong>di</strong>cato ai partecipanti al Festival<br />

Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, e <strong>di</strong> uno spazio rivolto alla <strong>di</strong>dattica.


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XLV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong><br />

Sandro Chia, autore del manifesto 2009.<br />

Il dramma antico “<strong>di</strong>viene” arte contemporanea nel pennello <strong>di</strong> un grande artista<br />

E’ Sandro Chia l’autore del manifesto per la stagione 2009, confermando una scelta che la <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>INDA</strong> porta avanti da <strong>di</strong>versi anni, riagganciandosi a una tra<strong>di</strong>zione che sigla gli esor<strong>di</strong> stessi dell’istituto:<br />

“affidare” l’immagine delle Rappresentazioni Classiche a un grande artista, realizzare un manifesto<br />

d’autore.<br />

Una ricerca appassionata, questa, <strong>di</strong> soluzioni e contributi <strong>di</strong>versi, che l’<strong>INDA</strong> svolge con il sostegno<br />

<strong>di</strong> un comitato <strong>di</strong> intellettuali “amici” dell’Istituto. Un fil rouge che ha portato, in questi anni, dal volto<br />

quasi greco del manifesto <strong>di</strong> Igor Mitoraj realizzato per Troiane ed Ecuba nel 2006, alle “filosofiche”<br />

cancellature <strong>di</strong> Emilio Isgrò nel 2007 per Eracle e Trachinie, dalla fotografia <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando Scianna<br />

con il suo <strong>di</strong>rompente impatto visivo, segno e cifra stilistica dell’Orestiade 2008. Oggi l’opera pittorica<br />

<strong>di</strong> Sandro Chia, dove le figure degli eroi greci sono stilizzati sullo sfondo <strong>di</strong> colori accesi. Così Medea<br />

ed E<strong>di</strong>po rivivono nella lettura <strong>di</strong> un artista contemporaneo che, ancora una volta, rende eterni i valori<br />

della cultura antica.<br />

Il dramma antico <strong>di</strong>viene dunque “arte contemporanea”, attraverso un doppio sguardo che coglie<br />

l’universalità della cultura classica ma legge e parla nel presente, con la sensibilità ma anche con la<br />

velocità dell’uomo <strong>di</strong> oggi, costantemente in bilico tra comunicazione e provocazione.<br />

Note biografiche <strong>di</strong> Sandro Chia<br />

Nasce a Firenze il 20 aprile 1946. Stu<strong>di</strong>a presso l’Istituto d’Arte e successivamente all’Accademia <strong>di</strong><br />

Belle Arti <strong>di</strong> Firenze, dove si <strong>di</strong>ploma nel 1969. Inizia a viaggiare, soprattutto in Turchia, in In<strong>di</strong>a e<br />

attraverso l’Europa. Si trasferisce a Roma nel 1970. Negli anni ’70 espone sia a Roma che in <strong>di</strong>verse<br />

città europee, passando gradualmente da sperimentazioni concettuali a uno stile <strong>di</strong> pittura più figurativo.<br />

Nel 1980 si trasferisce in Germania, dove lavora per un anno, e successivamente a New York, dove<br />

rimarrà per più <strong>di</strong> 20 anni, con frequenti soggiorni a Ronciglione e a Montalcino. Negli anni ’80 fa<br />

parte del movimento <strong>di</strong> “Transavanguar<strong>di</strong>a” ed espone in molti tra i più importanti musei e gallerie<br />

del mondo tra cui la Biennale <strong>di</strong> Parigi e <strong>di</strong> San Paolo, nonché, <strong>di</strong>verse volte, la Biennale <strong>di</strong> Venezia.<br />

Dal 1982 comincia a de<strong>di</strong>carsi anche alla scultura. Tra le sue più importanti mostre personali si<br />

ricordano quelle presso il museo Stedelijk <strong>di</strong> Amsterdam (1983), il Metropolitan Museum <strong>di</strong> New<br />

York (1984), la National Galerie <strong>di</strong> Berlino (1984, 1992), il Museo d’Arte Moderna <strong>di</strong> Parigi (1984);<br />

i musei <strong>di</strong> Dusseldorf (1984), Antwerp (1989), Città del Messico (1989); Palazzo Me<strong>di</strong>ci Riccar<strong>di</strong> a<br />

Firenze (1991); i musei <strong>di</strong> Karlsruhe (1992), Palm Springs (1993), Villa Me<strong>di</strong>ci a Roma (1995); Palazzo<br />

Reale a Milano (1997), il Boca Raton Museum of Art in Florida (1997), la Galleria Civica <strong>di</strong> Siena<br />

(1997), la Galleria Civica a Trento (2000), il Museo d’Arte <strong>di</strong> Ravenna (2000); Palazzo Pitti e il Museo<br />

Archeologico Nazionale <strong>di</strong> Firenze (2002); il Duomo <strong>di</strong> St. Agostino a Pietrasanta (2005). Nel 2003,<br />

il governo italiano ha acquistato tre importanti opere per le sue collezioni permanenti presso Palazzo<br />

Madama e nel 2005 due sculture monumentali sono state acquistate dalla Provincia <strong>di</strong> Roma e poste<br />

davanti alla sua sede in via 4 novembre. Oggi Sandro Chia vive tra Miami, Roma e Montalcino, dove<br />

segue anche la produzione <strong>di</strong> vini prestigiosi tra cui il Brunello famoso in tutto il mondo.


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ISTITUTO NAZIONALE DEL DRAMMA ANTICO<br />

XLV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche<br />

Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>, 9 maggio-21 giugno 2009<br />

Medea <strong>di</strong> Euripide, E<strong>di</strong>po a Colono <strong>di</strong> Sofocle<br />

Spettacolo in tournée<br />

Le Supplici <strong>di</strong> Eschilo<br />

Il XLV Ciclo <strong>di</strong> Spettacoli Classici in scena al Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> dal 9 maggio al 21 giugno<br />

2009 presenta in calendario Medea <strong>di</strong> Euripide, regia <strong>di</strong> Krzysztof Zanussi, costumi <strong>di</strong> Beatrice<br />

Bordone Bulgari, traduzione <strong>di</strong> Maria Grazia Ciani, con Elisabetta Pozzi (premio Ubu nel 2007 per<br />

l’interpretazione <strong>di</strong> Ecuba); E<strong>di</strong>po a Colono <strong>di</strong> Sofocle, regia <strong>di</strong> Daniele Salvo, traduzione <strong>di</strong> Giovanni<br />

Cerri, con Giorgio Albertazzi, probabilmente il più celebre e amato attore italiano vivente.<br />

Entrambi gli allestimenti vivranno in uno spazio scenico unico <strong>di</strong>segnato dal grande architetto<br />

Massimiliano Fuksas.<br />

La stagione <strong>INDA</strong> 2009 prevede inoltre un terzo titolo in cartellone, Le Supplici <strong>di</strong> Eschilo, con la<br />

supervisione del Sovrintendente Fernando Balestra, traduzione <strong>di</strong> Louis Godart, Consigliere del<br />

Presidente della Repubblica per la conservazione del Patrimonio Artistico. Il debutto dello spettacolo<br />

è previsto a Malta per il 2 giugno, giorno della festa della Repubblica Italiana. L’immagine della<br />

Stagione 2009 è stata “affidata” all’artista Sandro Chia che realizzerà il manifesto del XLV Ciclo <strong>di</strong><br />

Spettacoli Classici al Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>.<br />

"Incamminatevi, <strong>di</strong>scendete sotto la terra: mentre sacrifichiamo le vittime: tenete il male lontano da noi,<br />

mandate il bene, per la grandezza <strong>di</strong> questa città": sono queste le parole pronunciate da Atena al termine<br />

dell'Orestea, quando le Erinni, le oscure <strong>di</strong>vinità della vendetta, <strong>di</strong>vengono Eumeni<strong>di</strong>, <strong>di</strong>vinità benevole<br />

e protettrici della città. Sotto il segno della legalità e della pacificazione (la pace oggi, per sempre, ha<br />

guadagnato il popolo <strong>di</strong> Atene, prosegue il coro <strong>di</strong> religiose) si concludeva la trilogia eschilea messa<br />

in scena a <strong>Siracusa</strong> per il XLIV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche.<br />

Nella stessa città, proprio presso il bosco consacrato alle Eumeni<strong>di</strong>, ha inizio l'E<strong>di</strong>po a Colono <strong>di</strong><br />

Sofocle, con un E<strong>di</strong>po men<strong>di</strong>co e cieco accompagnato dalla figlia Antigone, in un paesaggio pieno<br />

<strong>di</strong> allori, ulivi, viti - siamo nel cuore del Me<strong>di</strong>terraneo - , in una atmosfera costantemente sospesa tra<br />

realtà e sogno, vita e morte, umano e <strong>di</strong>vino. È qui, nella terra ateniese, nella città pia e felice e giusta,<br />

che E<strong>di</strong>po compie l'atto conclusivo del suo destino, con l'aiuto <strong>di</strong> Teseo, il re illuminato che lo protegge<br />

da un passato che irrompe costantemente sulla scena (Creonte che vuole ricondurlo a Tebe, Eteocle<br />

e Polinice che si contendono il regno...) e lo accompagna sino al suo istante ultimo. Ospite e straniero<br />

vivono insieme questa esperienza <strong>di</strong> confine tra vita e morte, legati da un giuramento (la segretezza<br />

del luogo <strong>di</strong> sepoltura <strong>di</strong> E<strong>di</strong>po) e dal sacro vincolo della ospitalità.<br />

E<strong>di</strong>po a Colono è l'ultimo dramma scritto da Sofocle, rappresentato postumo, nel 401 a.C. Uno<br />

straor<strong>di</strong>nario testamento spirituale, non a caso ambientato a Colono, nel demo ateniese in cui nacque<br />

il grande drammaturgo. L'<strong>INDA</strong> lo mette in scena per la quarta volta a <strong>Siracusa</strong>, dopo il 1936, il 1952<br />

il 1976, interpreti rispettivamente Annibale Ninchi, Salvo Randone, Galuco Mauri. Per la stagione<br />

2009 E<strong>di</strong>po sarà interpretato dal grande attore Giorgio Albertazzi.<br />

Il tema dello straniero torna, seppure declinato in modo molto <strong>di</strong>verso, nella Medea <strong>di</strong> Euripide, in<br />

scena con l'E<strong>di</strong>po a Colono al Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> per il XLV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche.<br />

La figlia del sole, la maga, la barbara in terra greca - non accolta ma, con un ribaltamento rispetto a


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E<strong>di</strong>po, ban<strong>di</strong>ta dalla città - sarà interpretata da Elisabetta Pozzi per la regia <strong>di</strong> Krzystof Zanussi, artista<br />

e intellettuale polacco in grado <strong>di</strong> spaziare dal teatro alla scrittura e al cinema con techne e profon<strong>di</strong>tà<br />

<strong>di</strong> pensiero. Medea è rappresentata per la sesta volta nella storia dell'<strong>INDA</strong>, dopo le messinscene del<br />

1927, 1958, 1972, 1996, 2004, interpreti rispettivamente Letizia Celli, Lilla Brignone,Valeria Moriconi<br />

(sia nel 1972 che nel 1996), Maddalena Crippa.<br />

Ancora, la stagione 2009 prevede uno spettacolo itinerante, Le Supplici <strong>di</strong> Eschilo. In unità tematica<br />

con gli altri due drammi, sono rifugiate in cerca d'asilo le protagoniste <strong>di</strong> questa trage<strong>di</strong>a, il coro <strong>di</strong><br />

Danai<strong>di</strong> che chiede aiuto al re argivo Pelasgo perché prometta <strong>di</strong> accoglierle nella sua città.<br />

Nel segno dello straniero E<strong>di</strong>po, della barbara Medea, delle Danai<strong>di</strong> supplici sugli altari <strong>di</strong> Argo, non<br />

ha luogo solo un progetto <strong>di</strong> allestimento teatrale ma anche e soprattutto un percorso <strong>di</strong> riflessione,<br />

un "viaggio" che parta proprio da <strong>Siracusa</strong> e dalla Sicilia, terra <strong>di</strong> frontiera del Me<strong>di</strong>terraneo, da sempre<br />

luogo <strong>di</strong> incontro, <strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>zione, <strong>di</strong> confronto e, attraverso esso, <strong>di</strong> ri-definizione delle identità.<br />

Ma anche <strong>di</strong> fughe, <strong>di</strong> violenza, <strong>di</strong> false speranze, come quella dei 283 immigrati morti a Portopalo<br />

nella notte tra il 25 e il 26 <strong>di</strong>cembre 1996, nel naufragio della nave che avrebbe dovuto portarli nel<br />

"nord del mondo".<br />

Sotto questi auspici la <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong> avvia il XLV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche al Teatro<br />

Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>. Ancora una volta il dramma antico è monito e luogo <strong>di</strong> riflessione, attuale non<br />

perché piegato alle esigenze e agli eventi del tempo, ma perché universale, aderente al cuore dell'uomo,<br />

capace <strong>di</strong> farsi metafora del mondo.


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<strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong>: da quasi un secolo per il Teatro Antico<br />

L'Istituto Nazionale del Dramma Antico nasce dall'iniziativa <strong>di</strong> un aristocratico siracusano, il Conte<br />

Mario Tommaso Gargallo. Nel 1913 si costituisce un Comitato promotore composto da un gruppo<br />

<strong>di</strong> intellettuali e appassionati <strong>di</strong> teatro uniti da un progetto ambizioso: ridare vita al dramma antico<br />

restituendolo al suo "spazio naturale", il Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>. Il primo Ciclo <strong>di</strong> Spettacoli Classici<br />

viene inaugurato il 16 aprile 1914 con Agamennone <strong>di</strong> Eschilo. Paolo Orsi, archeologo e Sovrintendente<br />

alle Antichità, suggerisce a Gargallo il nome <strong>di</strong> Ettore Romagnoli, che cura la traduzione, la <strong>di</strong>rezione<br />

artistica e le musiche. Le scene sono eseguite da Duilio Cambellotti. Dopo l'interruzione degli spettacoli<br />

causata dalla prima guerra mon<strong>di</strong>ale, le Rappresentazioni Classiche ritornano sulla scena del Teatro<br />

<strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> nel 1921 con Coefore <strong>di</strong> Eschilo. Intanto nel 1925 il Comitato costituitosi do<strong>di</strong>ci anni<br />

prima è trasformato in Istituto Nazionale del Dramma Antico ed eretto a Ente morale.<br />

Nel 1927, con la messa in scena delle Nuvole <strong>di</strong> Aristofane la comme<strong>di</strong>a antica entra a far parte a<br />

pieno titolo del cartellone degli spettacoli. Quella <strong>di</strong> Aristofane rimane tuttavia una presenza contenuta<br />

nel Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> che mantiene fino agli anni settanta una chiara vocazione tragica.<br />

Agamennone e Coefore <strong>di</strong> Eschilo, E<strong>di</strong>po Re e Antigone <strong>di</strong> Sofocle, Medea e Baccanti <strong>di</strong> Euripide<br />

sono infatti tra le trage<strong>di</strong>e più rappresentate. Oltre a questo repertorio, l'<strong>INDA</strong> ha spesso scelto <strong>di</strong><br />

presentare al grande pubblico anche opere meno conosciute, solitamente escluse dalle produzioni<br />

teatrali, come ad esempio le trage<strong>di</strong>e "a lieto fine" <strong>di</strong> Euripide: Alcesti, Elena e Ione.<br />

Nel 1978 l'<strong>INDA</strong> <strong>di</strong>venta Ente pubblico non economico e, ai sensi della legge 70/75, è riconosciuto<br />

«ente necessario allo sviluppo sociale, civile, economico e culturale del paese», conquistando così tutte<br />

le prerogative e responsabilità <strong>di</strong> una pubblica istituzione. Nel 1998 l'Istituto è infine trasformato da<br />

Ente pubblico in <strong>Fondazione</strong>.<br />

L'attività svolta in più <strong>di</strong> novanta anni mira a valorizzare la cultura classica, favorendo la nascita <strong>di</strong><br />

una koiné culturale capace <strong>di</strong> contenere - sotto il segno del Teatro Antico - esperienze e sensibilità<br />

<strong>di</strong>verse. Il Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> è stato infatti luogo scenico e agorà, luogo <strong>di</strong> rappresentazione<br />

ma anche spazio aperto ad accogliere idee e contributi molteplici: le traduzioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi e intellettuali<br />

come Raffaele Cantarella, Dario Del Corno, Maria Grazia Ciani, Edoardo Sanguineti, Umberto<br />

Albini, Salvatore Nicosia; le versioni dei drammi - in qualche caso vere e proprie riscritture - <strong>di</strong> autori<br />

come Pier Paolo Pasolini, Salvatore Quasimodo e Vincenzo Consolo; le letture <strong>di</strong> registi come Mario<br />

Martone, Massimo Castri, Walter Pagliaro, Luca Ronconi, Peter Stein, Pietro Carriglio; le interpretazioni<br />

storiche <strong>di</strong> artisti come Elena Zareschi, Vittorio Gassman, Valeria Moriconi, Salvo Randone e quelle<br />

più recenti <strong>di</strong> Elisabetta Pozzi, Lucilla Morlacchi, Roberto Herlitzka, Luca Lazzareschi, Giulio Brogi,<br />

Maddalena Crippa, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi e <strong>di</strong> giovani attrici emergenti come Cristina<br />

Spina e Ilaria Genatiempo.<br />

Il Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> e la conquista <strong>di</strong> nuovi spazi<br />

L'<strong>INDA</strong> non limita la propria attività al Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>, sebbene questo straor<strong>di</strong>nario<br />

monumento ne sia sede e fonte <strong>di</strong> ispirazione primaria. A partire dal 1929, infatti, la sfera <strong>di</strong> competenza<br />

dell'Istituto è stata estesa a tutto il territorio nazionale, e da allora numerose rappresentazioni hanno<br />

avuto luogo a cura dell'<strong>INDA</strong> in altri teatri greci e romani (Segesta, Palazzolo Acreide, Taormina,<br />

Tindari, Pompei, Benevento, Gubbio, Fiesole, Luni, Trieste) e in altre se<strong>di</strong> particolarmente suggestive<br />

(Agrigento, Selinunte, Paestum e Urbino).<br />

Fra le operazioni culturali più interessanti degna <strong>di</strong> menzione la rappresentazione de La donna <strong>di</strong><br />

Samo <strong>di</strong> Menandro al Teatro Greco <strong>di</strong> Lipari nel 1979 con l'uso, realizzato per la prima volta al mondo,<br />

<strong>di</strong> maschere comiche riprodotte sugli originali del Museo Eoliano <strong>di</strong> Lipari. Inoltre, i teatri <strong>di</strong> Segesta<br />

e Palazzolo Acreide sono stati prevalentemente de<strong>di</strong>cati alle opere della drammaturgia greca <strong>di</strong> mole<br />

minore e a quelle della drammaturgia latina. Tra le opere in cartellone Medea, Fedra e Tieste <strong>di</strong> Seneca,


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Curculio e Truculento <strong>di</strong> Plauto, Dyskolos <strong>di</strong> Menandro. E, ancora, il dramma satiresco <strong>di</strong> Euripide<br />

Il Ciclope , messo in scena per il XLI Ciclo <strong>di</strong> Spettacoli Classici al Teatro Greco <strong>di</strong> Palazzolo, nella<br />

versione in puro <strong>di</strong>aletto girgentino <strong>di</strong> Luigi Pirandello con il titolo 'U Ciclopu. Il Teatro Greco <strong>di</strong><br />

Palazzolo Acreide ospita inoltre il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, che nel<br />

2009 giunge alla sua XV e<strong>di</strong>zione. La manifestazione è rivolta agli Istituti superiori e alle Università<br />

(ma da due anni è aperto anche agli studenti delle Scuole Me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> 1°grado), che attraverso le rilettura<br />

dei classici latini e greci rappresentano le pièces teatrali nell'antica cavea. Nel maggio 2008 sono stati<br />

protagonisti al Festival tremila giovani italiani, europei e dei paesi del Me<strong>di</strong>terraneo (Tunisia, Francia,<br />

Spagna, Ungheria, Lituania, per citarne alcuni) con un coinvolgimento <strong>di</strong> ottanta istituti.<br />

Particolarmente significativa, nel 2007, la messinscena a Paestum delle Trachinie <strong>di</strong> Sofocle, spettacolo<br />

in cartellone per il XLIII Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche a <strong>Siracusa</strong>; esperienza, questa, che ha<br />

saputo ricreare e valorizzare quel legame fra l'<strong>INDA</strong> e il sito pestano che negli anni '30 aveva portato<br />

tra le colonne doriche del tempio <strong>di</strong> Poseidone una suggestiva perfomance ispirata alle antiche Panatenee.<br />

Ma non solo. Nel luglio 2008 l'esperimento <strong>di</strong> Paestum ha assunto un respiro ancora più ampio, sia<br />

con la messinscena dell'intera Orestiade <strong>di</strong> Eschilo (in cartellone per il XLIV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni<br />

Classiche a <strong>Siracusa</strong>), sia con l'allestimento <strong>di</strong> uno spettacolo ideato come sintesi e riscrittura teatrale<br />

della trilogia eschilea. “Canti e suoni dall' Orestiade” è un viaggio attraverso i cori dell'Orestiade da<br />

cui si isolano i momenti più intensi degli episo<strong>di</strong> in una elaborazione drammaturgica che esalta la<br />

scuola siracusana del coro tragico. Lo spettacolo prevede nuovi allestimenti, in una tournée <strong>di</strong> cui<br />

Paestum e, successivamente, il teatro <strong>di</strong> Tuscolo, sono state le prime due tappe.<br />

Le attività e l'assetto istituzionale<br />

Con il Decreto legislativo 29 gennaio 1998, n. 20, l'<strong>INDA</strong> è trasformato da Ente pubblico in <strong>Fondazione</strong><br />

e ha acquisito la personalità giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto privato. Con le stagioni teatrali 2000 e 2001 viene<br />

inoltre realizzato un obiettivo primario: trasformare l'antico ciclo <strong>di</strong> spettacoli classici da biennale ad<br />

annuale. A questo si accompagna nel 2002 la rie<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “Dioniso”, la rivista scientifica <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sulla<br />

drammaturgia classica, la cui pubblicazione, pur intervallata da perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> pausa, risale al 1931.<br />

L'Istituto svolge una intensa attività scientifica: tra le iniziative più recenti, i quattro convegni ospitati<br />

nel 2008 presso la sede <strong>di</strong> Palazzo Greco: Vendetta e Giustizia nell'Orestea, il convegno internazionale<br />

che ha offerto, in due giorni intensissimi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, una visione a 360 gra<strong>di</strong> della monumentale trilogia<br />

<strong>di</strong> Eschilo messa in scena nel 2008; La Comme<strong>di</strong>a romana: modelli, forme, ideologia, fortuna, giornata<br />

<strong>di</strong> su<strong>di</strong> de<strong>di</strong>cata alla comme<strong>di</strong>a romana che prosegue idealmente quella svoltasi nel 2007 sulla trage<strong>di</strong>a<br />

latina; Oreste alla sbarra. Dalla legge tribale alla civiltà giuri<strong>di</strong>ca (promosso dall'ISISC, dalla <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>INDA</strong> e dall'Associazione Amici dell'<strong>INDA</strong>), una tavola rotonda che, muovendo dalla trilogia eschilea,<br />

ha coinvolto intellettuali e giuristi in una riflessione sul ruolo delle istituzioni e sul tema della legalità;<br />

Pasolini poeta civile (promosso in sinergia con la <strong>Fondazione</strong> Banco <strong>di</strong> Sicilia), vero e proprio “incontro”<br />

con il grande poeta-intellettuale (la cui traduzione è stata scelta per l' Orestiade 2008), attraverso<br />

contributi <strong>di</strong> noti stu<strong>di</strong>osi ma anche esperienze umane e professionali nate da un contatto <strong>di</strong>retto e<br />

personale con Pier Paolo Pasolini. La <strong>Fondazione</strong> si occupa costantemente <strong>di</strong> formazione, dai master<br />

universitari alle collaborazioni con gli atenei e gli istituti superiori, sino all'ideazione <strong>di</strong> iniziative<br />

de<strong>di</strong>cate alle prime fasce <strong>di</strong> età.<br />

Nel corso degli anni l'<strong>INDA</strong> ha mo<strong>di</strong>ficato il suo assetto e la sua organizzazione sotto la guida dei<br />

Presidenti e dei Commissari che si sono avvicendati: Mario Tommaso Gargallo, Biagio Pace, Raffaele<br />

Cantarella, Nino Sammartano, Diego Gullo, Giusto Monaco, Umberto Albini, Walter Le Moli,<br />

Salvatore Vasile e Giambattista Bufardeci, il primo sindaco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> ad essere Presidente della<br />

<strong>Fondazione</strong>. Infatti, sulla base delle ulteriori mo<strong>di</strong>fiche apportate allo statuto con il decreto legislativo


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22 gennaio 2004 n. 33, il Presidente della <strong>Fondazione</strong> è il Sindaco della città. L'attuale presidente<br />

dell'<strong>INDA</strong> è il Sindaco Roberto Visentin. L'Istituto è inoltre dotato <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione,<br />

<strong>di</strong> un Consigliere delegato e <strong>di</strong> un Sovrintendente. La <strong>Fondazione</strong> ha sede legale a Roma e sede<br />

amministrativa e operativa a <strong>Siracusa</strong>.<br />

<strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong>: l'officina del dramma antico<br />

La Stagione 2005 ha segnato un momento <strong>di</strong> svolta per la <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong>, oggi nuovamente<br />

impegnata nella produzione <strong>di</strong>retta degli spettacoli: le scene e i costumi dei drammi in cartellone, ad<br />

esempio, sono interamente realizzati dall'Ente. Ogni anno, in occasione delle Rappresentazioni<br />

Classiche, si registra al Teatro Greco un pubblico <strong>di</strong> circa 100 mila spettatori paganti. L'imponente<br />

assetto organizzativo coinvolge più <strong>di</strong> 500 persone tra tecnici, manovali e attori. Onorare l'assetto<br />

d'impresa <strong>di</strong> un istituto <strong>di</strong> cultura che mantiene sal<strong>di</strong> i propri valori e la propria tra<strong>di</strong>zione: un obiettivo<br />

raggiunto pienamente negli ultimi anni e che la <strong>Fondazione</strong> rinnova anche per la stagione 2009, con<br />

la messinscena <strong>di</strong> Medea <strong>di</strong> Euripide ed E<strong>di</strong>po a Colono <strong>di</strong> Sofocle al Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong> e con<br />

l'allestimento <strong>di</strong> uno spettacolo itinerante: Le Supplici <strong>di</strong> Eschilo.


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Dioniso, la rivista<br />

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“Dioniso” è la rivista <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sul dramma antico fondata dall'<strong>INDA</strong> nel 1931 e che si è avvalsa nel<br />

tempo della collaborazione <strong>di</strong> illustri stu<strong>di</strong>osi della drammaturgia greca e latina. L'attività teatrale ed<br />

e<strong>di</strong>toriale dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico precede tuttavia la nascita della prestigiosa rivista<br />

e coincide con le prime Rappresentazioni Classiche, nel 1914, in occasione delle quali fu pubblicato<br />

un bollettino intitolato ''Pubblicazione del Comitato per le rappresentazioni classiche al Teatro Greco<br />

<strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>”.<br />

Lo scoppio della prima guerra mon<strong>di</strong>ale svuota la scena del Teatro Greco e interrompe la pubblicazione<br />

del bollettino – tacciono le cetre degli antichi poeti, come le penne dei nuovi scrittori: l'attività e<strong>di</strong>toriale<br />

ha una ripresa dopo sette anni, in occasione del II Ciclo <strong>di</strong> Spettacoli (Coefore <strong>di</strong> Eschilo), con la<br />

pubblicazione <strong>di</strong> un bollettino perio<strong>di</strong>co dal titolo ''Rappresentazioni classiche al teatro greco <strong>di</strong><br />

<strong>Siracusa</strong>''.<br />

Le pubblicazioni sono curate dal “Comitato per le Rappresentazioni classiche” fino al bollettino<br />

dell'aprile-maggio 1924; dal 1928 vi appare invece la <strong>di</strong>citura Istituto Nazionale del Dramma Antico,<br />

successivamente alla trasformazione del Comitato promotore ad ente nazionale, nel 1925. La scelta<br />

e<strong>di</strong>toriale che segna queste prime pubblicazioni dell'Istituto esprime l'esigenza <strong>di</strong> coniugare<br />

l'approfon<strong>di</strong>mento filologico alla <strong>di</strong>vulgazione, creando così una rivista densa <strong>di</strong> contenuti ma anche<br />

<strong>di</strong> facile lettura, in perfetta aderenza alla linea adottata nella messinscena degli spettacoli al Teatro<br />

Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>. Il sommario spazia dunque da approfon<strong>di</strong>menti sui drammaturghi dell'antichità e<br />

sulle opere in cartellone a contributi relativi al rapporto tra dramma antico e arti figurative, sino a<br />

includere testi sulle riscritture del mito e del teatro antico nelle letterature europee. Ma non solo. I<br />

bollettini esprimono un forte legame con la stagione teatrale in corso e pubblicano interessanti contributi<br />

sui suoi protagonisti - attori, scenografi, traduttori, musicisti e coreografi – e sulle esperienze <strong>di</strong><br />

messinscena nei teatri all'aperto in Italia e in Europa. Uno spazio è inoltre riservato agli eventi, con<br />

la stesura <strong>di</strong> un vero e proprio notiziario culturale, e alle recensioni. La ricerca dell'interazione e della<br />

“trasparenza” del comitato <strong>di</strong>rettivo, si traduce non solo su riflessioni e note riguardanti le scelte culturali<br />

dell'istituto, ma anche nella pubblicazione del ren<strong>di</strong>conto economico delle attività.<br />

Nel 1929 la pubblicazione comincia ad assumere la forma <strong>di</strong> una rivista con una perio<strong>di</strong>cità <strong>di</strong> sei<br />

fascicoli bimestrali; nel 1931 nasce la rivista “Dioniso” con la <strong>di</strong>citura “Dioniso. Bollettino dell'Istituto<br />

Nazionale del Dramma Antico”, sud<strong>di</strong>visa in fascicoli. La redazione è composta dall'archeologo Biagio<br />

Pace (presidente dell'Istituto), e da stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> chiara fama quali Ettore Bignone, G.Alfredo Cesareo,<br />

Nicola Festa. Rispetto alla pubblicazione precedente, “Dioniso” si configura da subito come rivista<br />

specializzata - sostanzialmente svincolata, dal puto <strong>di</strong> vista tematico, dalla stagione teatrale in corso<br />

- che ospita contributi <strong>di</strong> filologia classica e critica letteraria, stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> archeologia, recensioni, saggi<br />

su temi <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione classica. La rivista mantiene la stessa linea anche negli anni '50 – 60 con la<br />

<strong>di</strong>rezione ventennale <strong>di</strong> Raffaele Cantarella.<br />

Nel 1960, da “Bollettino dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico” la rivista “Dioniso” <strong>di</strong>venta<br />

“Trimestrale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sul dramma antico” sebbene la trimestralità venga rispettata nella numerazione<br />

più che nelle uscite. Sotto la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> “comitato <strong>di</strong>rettivo” (e, successivamente, comitato <strong>di</strong> redazione)<br />

vi figurano Palo Enrico Arias, Raffaele Cantarella, Giacopo Caputo, Quintino Cataudella, Francesco<br />

Della Corte, Vittorio De Falco, Eugenio Della Valle, Santo Mazzarino, Ettore Paratore, Nino<br />

Sammartano (commissario del'Istituto), Manara Valgimigli. Questa e<strong>di</strong>zione ripristina un rapporto<br />

importante con la stagione teatrale, riservando uno spazio cospicuo ad Eschilo proprio nell'anno della<br />

messinscena dell'intera Orestiade , cui è peraltro de<strong>di</strong>cato un convegno <strong>di</strong> cui vengono pubblicati gli


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atti. Questo numero <strong>di</strong> “Dioniso” ospita inoltre foto <strong>di</strong> scena dello spettacolo <strong>di</strong>retto dal duo Gassmann-<br />

Lucignani, con una scelta e<strong>di</strong>toriale che ricorda le prime pubblicazioni del Comitato. Si danno inoltre<br />

alle stampe gli Atti dei Congressi Internazionali <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sul Dramma Antico pubblicati nei volumi<br />

del 1965, 1967, 1969.<br />

A seguito <strong>di</strong> un periodo <strong>di</strong> crisi istituzionale dell'<strong>INDA</strong>, la pubblicazione successiva riprenderà nel<br />

1975 con il volume XLV, 1971-74, comprendente gli atti del IV Congresso Internazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong><br />

sul Dramma Antico. Nel 1976 la rivista rinuncia alla <strong>di</strong>rezione trimestrale, e viene nominata “Rivista<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sul teatro antico”; prosegue inoltre la pubblicazione degli Atti dei Congressi Internazionali.<br />

Nel 1989 vengono introdotte mo<strong>di</strong>fiche sostanziali nella rivista, <strong>di</strong>retta - già dalla fine degli anni '70<br />

- da Giusto Monaco e Dario Del Corno. Si decide infatti <strong>di</strong> conferirle nuovo assetto, ripartendo il<br />

volume in due fascicoli annuali con cadenza perio<strong>di</strong>ca semestrale; la prima parte <strong>di</strong> ciascun fascicolo<br />

contiene contributi <strong>di</strong> natura filologica e teatrologica, la seconda recensioni ed esperienze riferite al<br />

teatro in atto, con l'intenzione <strong>di</strong> informare il lettore su spettacoli e rivisitazioni <strong>di</strong> testi del repertorio<br />

antico greco e latino attraverso recensioni o resoconti <strong>di</strong> collaboratori ed esperti <strong>di</strong> teatro. La nota<br />

programmatica introduttiva al I volume <strong>di</strong> questa serie esprime chiaramente la ricerca <strong>di</strong> una “posizione<br />

<strong>di</strong> militanza teatrale”, che consenta <strong>di</strong> “accostarsi al settore teatrale antico nel duplice versante <strong>di</strong> parola<br />

da interpretare nella sua <strong>di</strong>mensione teatrale e filologica, e <strong>di</strong> parola intesa come “pre-testo”, e dunque<br />

destinata a fare i conti con una scena, uno spazio, una esecuzione”. Nello stesso anno sono pubblicati<br />

gli atti del XII Congresso Internazionale del Dramma Antico. La pubblicazione prosegue così fino<br />

al 1994 e, dopo una interruzione <strong>di</strong> sei anni, riprende nel 2002, in una forma rinnovata, come rivista<br />

annuale della <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong>. In questa nuova versione, tra il 2002 e 2008, vengono pubblicati sei<br />

volumi, e<strong>di</strong>ti dalla casa e<strong>di</strong>trice Palumbo, con la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Giusto Picone. Il comitato <strong>di</strong> redazione<br />

è composto da Angela Andrisano, Caterina Barone, Oscar Belvedere, Gianni Guastella, Olimpia<br />

Imperio, Giuseppina Sartorio Pisani, Nicola Savarese, Maria Clara Ruggieri Tricoli. La rivista comprende<br />

inizialmente tre sezioni tematiche (“Testi”, “Scena”, “Monumenti”) rispettivamente de<strong>di</strong>cate a temi<br />

relativi alla drammaturgia greco-latina, interventi sulle problematiche teoriche della messa in scena<br />

<strong>di</strong> testi antichi, questioni prettamente archeologiche e museografiche. Nel 2006 si sceglie <strong>di</strong> aggiungere<br />

uno spazio specifico de<strong>di</strong>cato allo stu<strong>di</strong>o della tra<strong>di</strong>zione classica, la sezione “Dopo l'antichità” che<br />

ospita sia contributi de<strong>di</strong>cati ai temi tra<strong>di</strong>zionali della “fortuna dell'antico”, sia riflessioni più ampie<br />

sui filtri culturali attraverso cui il teatro antico è stato letto e reinterpretato nella cultura moderna e<br />

contemporanea. Il sesto volume della nuova serie <strong>di</strong> Dioniso, pubblicato nel 2008, contiene inoltre gli<br />

atti del convegno <strong>INDA</strong> “Pianto e riso nel teatro greco e latino” (25-28 settembre 2003).<br />

Sono on-line gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> tutte le pubblicazioni, consultabili nel sito www.indafondazione.org


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XV Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani<br />

11-31 maggio 2009<br />

Il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani è per la sua specificità e per lo sforzo<br />

organizzativo, il più importante appuntamento <strong>di</strong> teatro giovanile al mondo.<br />

Esso è garante della qualità e dell’impegno dell’<strong>INDA</strong> nei confronti degli studenti <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e<br />

grado, dalle Scuole Elementari (lo scorso anno migliaia <strong>di</strong> bambini hanno affollato la cavea del Teatro<br />

Greco per assistere a una lettura drammatica dell' Orestea “riscritta su misura per loro” dalla scrittrice<br />

Annamaria Piccione e raccontata dagli interpreti del XLIV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche) alle<br />

Università italiane e straniere (la <strong>Fondazione</strong> è partner in Master <strong>di</strong> specializzazione e segue numerose<br />

tesi <strong>di</strong> laurea).<br />

Non a caso la sua azione formativa è stata sottolineata dal Presidente Ciampi (2005) durante il <strong>di</strong>scorso<br />

agli Uomini del teatro italiano e dal Presidente Napolitano che ha concesso il Suo Alto Patronato alla<br />

Manifestazione.<br />

Dai tempi in cui fu inaugurato, il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani è molto<br />

cresciuto tanto da raggiungere nell’ultima e<strong>di</strong>zione il coinvolgimento <strong>di</strong> 80 istituti, con la presenza <strong>di</strong><br />

tremila giovani italiani, europei e dei paesi del Me<strong>di</strong>terraneo (Tunisia, Francia, Spagna, Ungheria,<br />

Lituania, per citarne alcuni).<br />

Inoltre, 30.000 studenti assistono ogni stagione agli spettacoli classici. Durante le giornate del Festival<br />

la città <strong>di</strong> Palazzolo Acreide (una quarantina <strong>di</strong> chilometri da <strong>Siracusa</strong>) si trasforma in uno dei centri<br />

archeologici più frequentati della Sicilia.<br />

Il Festival dei Giovani - riservato da sempre agli allievi delle Scuole Secondarie Superiori, dal 2005<br />

aperto anche alle formazioni teatrali universitarie e da due anni anche agli studenti delle Scuole Me<strong>di</strong>e<br />

<strong>di</strong> 1°grado - è giunto alla XV e<strong>di</strong>zione . Si tratta <strong>di</strong> una rassegna che impegna studenti nell'allestimento<br />

<strong>di</strong> opere della classicità greco-latina nell'antico teatro <strong>di</strong> Palazzolo Acreide, dopo quasi un anno <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>, ricerche e prove.<br />

La manifestazione è promossa, gestita e finanziata dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico<br />

<strong>Fondazione</strong> onlus, che persegue così una delle sue finalità istituzionali: sensibilizzare i giovani e le<br />

scuole alla tra<strong>di</strong>zione della cultura classica saggiando i vari livelli del “fare teatro”, dalla traduzione alla<br />

messa in scena, dalla riflessione critica alla frequentazione del Ciclo <strong>di</strong> Spettacoli Classici, presenti<br />

con continuità dal 1914 al Teatro greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>.<br />

Il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani nacque nel “catino” del teatro greco <strong>di</strong> Akrai<br />

nei giorni fra il 26 e 31 maggio 1991, sotto il Patrocinio del Ministero del Turismo e Spettacolo,<br />

dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e della Provincia <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>: 25 gruppi provenienti da<br />

tutta Italia e uno solo in arrivo dall’Europa <strong>di</strong>edero vita a un happening che apparve irripetibile.<br />

Il bilancio dell’evento fu sicuramente positivo se l’allora Commissario dell’<strong>INDA</strong>, il prof. Giusto<br />

Monaco, che ne fu l’ideatore, sostenne la necessità <strong>di</strong> rendere stabile la Manifestazione e <strong>di</strong> fissarla<br />

nel calendario delle attività principali dell’Istituto.<br />

Il Festival ha avuto cadenza biennale fino al 2000, anno in cui è stata adottata l’annualità per il Ciclo<br />

<strong>di</strong> Spettacoli Classici e per il Festival dei Giovani, entrambi finalmente legati tra loro da un’unica<br />

meritoria missione.<br />

Il Festival è un esempio <strong>di</strong> “coerente progetto culturale, effettuato in un arco <strong>di</strong> tempo limitato e in<br />

un medesimo luogo”: un progetto culturale interamente a spese della <strong>Fondazione</strong>, protagonisti il<br />

pensiero occidentale (motore vivo della contemporaneità) e l’universo degli adolescenti.<br />

I giovani attori, in un contesto extra-scolastico e fuori da ogni equivoco “amatoriale”, fanno propri i<br />

<strong>di</strong>aloghi della trage<strong>di</strong>a e della comme<strong>di</strong>a, attualizzandoli sui magici resti <strong>di</strong> Akrai, definito da uno dei<br />

padri fondatori dell’<strong>INDA</strong> “Il teatro del cielo”, esaltando le virtù stesse del teatro come esperienza <strong>di</strong>


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vita comunitaria, fertile terreno <strong>di</strong> scambio e <strong>di</strong> confronto, interagendo con coetanei <strong>di</strong> paesi europei<br />

e me<strong>di</strong>terranei (<strong>di</strong> lingua araba).<br />

Un progetto culturale che prevede inoltre la partecipazione attiva <strong>di</strong> ogni gruppo scolastico alla<br />

complessa macchina degli Spettacoli Classici a <strong>Siracusa</strong>, attraverso l’agenda <strong>di</strong> incontri con i registi e<br />

gli interpreti coinvolti nella stagione in corso; gli incontri spesso si aprono a <strong>di</strong>battiti estemporanei<br />

sui temi <strong>di</strong> oggi suscitando riflessioni in una giovane platea in cerca <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti.<br />

La <strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong> in<strong>di</strong>rizzando sempre più il Festival verso il protagonismo giovanile, colma un<br />

vuoto nell’offrire alla trage<strong>di</strong>a e alla comme<strong>di</strong>a greco-romane un’area per la sperimentazione, una specie<br />

<strong>di</strong> laboratorio permanente, <strong>di</strong> osservatorio delle emozioni e dei conflitti, arricchito da proposte collaterali,<br />

da appuntamenti musicali, da ritrovi e feste spontanei nelle piazze-agorà <strong>di</strong> Palazzolo Acreide e <strong>di</strong><br />

<strong>Siracusa</strong>.<br />

Il Sovrintendente<br />

Fernando Balestra

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