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Scarica anteprima in PDF - Il prato dei risvegli di Nicola De Luca

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«Chiamate un’ ambulanza, presto!» gridò un uomo.<br />

«Una? Qui ce ne vogliono almeno quattro» replicò un<br />

altro mentre guardava all’<strong>in</strong>terno dell’auto, aggiungendo:<br />

«Questo nella macch<strong>in</strong>a è vivo ma è messo<br />

molto male e puzza <strong>di</strong> v<strong>in</strong>o da far schifo».<br />

«Giada, dove sei?» pensava spaventata e confusa Serena,<br />

ma non riusciva a gridare.<br />

Poi, <strong>in</strong> quel caos, il suo sguardo si fermò su una sagoma<br />

a terra, a circa c<strong>in</strong>que metri da lei. Aveva <strong>dei</strong><br />

jeans, gli stessi che Giada aveva <strong>in</strong>dossato <strong>in</strong> fretta<br />

poco prima. Un’angoscia opprimente pervase Serena<br />

che lottava contro il dolore, il respiro affannoso e<br />

quella strana sensazione <strong>di</strong> calore che avvertiva dentro<br />

<strong>di</strong> lei. Sua sorella era lì, immobile e silenziosa,<br />

purtroppo riversa <strong>in</strong> una posizione troppo <strong>in</strong>naturale,<br />

come se fosse letteralmente spezzata a livello dalla<br />

schiena, con la faccia sull’asfalto e un rivolo <strong>di</strong> sangue<br />

che le scendeva da un orecchio e si spandeva sul<br />

freddo asfalto <strong>di</strong> quella terribile matt<strong>in</strong>a <strong>di</strong> primavera.<br />

«No… no…» ripeteva sotto voce Serena «sorell<strong>in</strong>a<br />

mia, sorell<strong>in</strong>a mia! Dimmi che non è vero, che è tutto<br />

un sogno».<br />

Nel frattempo qualcuno era arrivato da Serena: «Pren<strong>di</strong>amola<br />

piano! Questa è viva ma è conciata male».<br />

«Non sarebbe meglio aspettare l’ambulanza?» chiese<br />

una donna.<br />

Mentre la gente <strong>di</strong>scuteva concitatamente, Serena si<br />

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