L'EDUCAZIONE DEL PAZIENTE IN TAO - Istituto Formazione ...
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L’EDUCAZIONE <strong>DEL</strong> <strong>PAZIENTE</strong> <strong>IN</strong> <strong>TAO</strong><br />
PERCHE’<br />
QUESTO TEMA :<br />
IMPORTANZA<br />
<strong>IN</strong> MG<br />
“UNA BUONA<br />
EDUCAZIONE”<br />
La nostra ricerca prende spunto da un progetto del<br />
distretto di Fiemme e Fassa che affida al MMG la<br />
gestione del paziente in <strong>TAO</strong>, ponendo particolare<br />
attenzione all’aspetto educativo del paziente<br />
Per una buona conduzione del trattamento è necessario<br />
coinvolgere il paziente in maniera attiva stimolandolo a<br />
conoscere le finalità generali della terapia con farmaci<br />
anticoagulanti, il loro meccanismo d’azione e i rischi<br />
connessi con tale terapia. Il paziente ben informato<br />
presenta generalmente una migliore compliance con<br />
riduzione dei possibili rischi e/o insuccessi terapeutici<br />
Ricerca in letteratura di modelli educativi e<br />
riconoscimento delle nozioni considerate fondamentali;<br />
realizzazione di un test di verifica del grado di<br />
conoscenza e partecipazione alla terapia da parte del<br />
paziente; evidenze scientifiche disponibili.
• <strong>TAO</strong> terapia sempre più prescritta<br />
PRESUPPOSTI:<br />
• aumento del numero di anziani in <strong>TAO</strong> (7% in Inghilterra)<br />
• notevole incidenza di effetti collaterali tra cui soprattutto rischio emorragico<br />
(complicazioni emorragiche in 7 pz su 100 in <strong>TAO</strong> per anno, specialmente<br />
durante i primi 3 mesi di trattamento) 1<br />
• precedenti studi hanno indagato una possibile relazione tra “ corretta<br />
educazione” e “mantenimento del range terapeutico” mediante monitoraggio<br />
con <strong>IN</strong>R 2,3 concludendo che<br />
UN’<strong>IN</strong>SUFFICIENTE EDUCAZIONE <strong>DEL</strong> PZ <strong>TAO</strong> :<br />
A. correla con un cattivo controllo dell’ anticoagulazione.<br />
B. è il maggior fattore predittivo di rischio emorragico nei pz anziani 4<br />
1. Wysowski DK, Nourjah P, Swartz L, Bleeding complications with warfarin use: a prevalent adverse effect<br />
resulting in regulatory action. Arch Intern Med. 2007 Jul 9;167(13):1414-9.<br />
2. Khan TI, Kamali F, Kesteven P, Avery P, Wynne H.The value of education and self-monitoring in the management<br />
of warfarin therapy in older patients with unstable control of anticoagulation. Br J Haematol. 2004<br />
Aug;126(4):557-64.<br />
3. Palareti G, Legnani C, Guazzaloca G, Lelia V, Cosmi B, Lunghi B, Marchetti G, Poli D, Pengo V; ad hoc Study Group of<br />
the Italian Federation of Anticoagulation Clinics* Risks factors for highly unstable response to oral<br />
anticoagulation: a case-control study. Br J Haematol. 2005 Apr;129(1):72-8.<br />
4. Kagansky N, Knobler H, Rimon E, Ozer Z, Levy S.Safety of anticoagulation therapy in well-informed older<br />
patients. Arch Intern Med. 2004 Oct 11;164(18):2044-50.
STUDI SELEZIONATI SULL’ARGOMENTO :<br />
1. Pernod G, Labarère J, Yver J, Satger B, Allenet B, Berremili T, Fontaine<br />
M, Franco G, Bosson JL. EDUC'AVK: reduction of oral<br />
anticoagulant-related adverse events after patient education: a<br />
prospective multicenter open randomized study. J Gen Intern Med.<br />
2008 Sep;23(9):1441-6. Epub 2008 Jun 20.Department of Vascular<br />
Medicine, CHU Grenoble, Grenoble, France.<br />
2. Wofford JL, Wells MD, Singh S, Best strategies for patient<br />
education about anticoagulation with warfarin: a systematic<br />
review. BMC Health Serv Res. 2008 Feb 14;8:40. Department of<br />
Internal Medicine, Wake Forest University School of Medicine, Winston-<br />
Salem, North Carolina, USA.
1<br />
1.<br />
1.<br />
1. Reduction of oral anticoagulant-related adverse events after patient<br />
education: a prospective multicenter open randomized study<br />
OBIETTIVO <strong>DEL</strong>LO STUDIO : valutare l’effetto di un programma educativo rivolto<br />
ai pazienti in <strong>TAO</strong>, in termini di riduzione delle complicazioni emorragiche o<br />
delle recidive trombotiche<br />
DISEGNO <strong>DEL</strong>LO STUDIO : studio randomizzato , prospettico, multicentrico<br />
(ospedali, cliniche e medico di famiglia).<br />
PAZIENTI E METODI : 302 pz (46 % f, 54% m), comparabili per caratteristiche<br />
cliniche, > 18 aa con diagnosi di TVP o EP in <strong>TAO</strong>; criteri di esclusione:<br />
condizioni psico-sociali incompatibili con il processo educativo o il follow-up.<br />
1. Gruppo “ sperimentale” : riceve una specifica e studiata “educazione” in<br />
merito alla <strong>TAO</strong><br />
2. Gruppo “di controllo” : riceve una “standard care” a discrezione del<br />
curante/ospedale<br />
GESTIONE DEI PZ : management della terapia secondo linee guida comuni e<br />
controlli medici regolari( blinded i medici ospedalieri, non blinded i medici di<br />
famiglia)<br />
OUTCOME : osservare quanti episodi di emorragia o di eventi<br />
tromboembolici si verificano nei 2 gruppi durante i primi 3 mesi di terapia.
STILE EDUCATIVO : sessioni di didattica uno ad uno della durata di circa 30-45 min<br />
condotti da un’infermiera addestrata o da un medico. Utilizzo di disegni esplicativi e di<br />
un libretto informativo da lasciare al paziente.<br />
TEMI : definizione di obiettivi educativi adattabili a seconda del livello cognitivo del pz<br />
e delle sue aspettative : spiegazioni circa la sua diagnosi, obiettivi della <strong>TAO</strong>, possibili<br />
rischi del trattamento, dieta, cosa fare in situazioni particolari; indagine sugli stili di vita<br />
dei pz e loro comrensione della <strong>TAO</strong><br />
VERIFICA dopo 90 giorni : condotta da infermiere “blinded” con interviste telefoniche<br />
a tutti i partecipanti allo studio volte ad indagare :<br />
1. se si sono verificati episodi di sanguinamento o ricorrenza di eventi tromboembolici<br />
in questo periodo<br />
2. questionario di verifica comprensione della <strong>TAO</strong> con 18 domande (conta delle<br />
risposte corrette da 0 a 20 pt)<br />
<strong>IN</strong>R GUIDANCE e RECORD BOOKLET : il paziente deve annotare i risultati dell’ <strong>IN</strong>R<br />
e interpretare il risultato, POI a seconda del colore comportarsi in base alle indicazioni<br />
che trova. L’obiettivo è quello di rendere il paziente un partecipante attivo e<br />
responsabile nei confronti della sua terapia
<strong>IN</strong>R GUIDANCE<br />
<strong>PAZIENTE</strong> ATTIVO ed<br />
<strong>IN</strong>FORMATO
RISULTATI :<br />
15 eventi emorragici<br />
3 nel gruppo sperimentale (1 maggiore e 2 minori) = 1,9 %<br />
12 (1 maggiore e 11 minori) nel gruppo di controllo = 8,5%<br />
(stat. signif. P=0,01)<br />
7 eventi trombotici<br />
2 nel gruppo sperimentale = 1,2 %<br />
5 ( di cui 2 EP) nel gruppo di controllo = 3,5%<br />
(non stat. signif. )<br />
Sommando i due criteri si ottiene che la riduzione del rischio cumulativo di<br />
eventi avversi ( emorragia, CONCLUSIONI:<br />
trombosi ) è statisticamente inferiore ( P <<br />
0,01) nei pazienti che hanno ricevuto un’attenta educazione alla <strong>TAO</strong><br />
rispetto al gruppo di controllo.<br />
I risultati erano simili indipendentemente dall’ età dei pz (dati simili tra < 65 aa e<br />
> 65 aa) e non influenzati dal livello socio-culturale del pz o da chi lo ha seguito<br />
(ospedale o MMG).<br />
La media del punteggio di risposte corrette ai questionari è piu’ elevata nel<br />
gruppo sperimentale ( punteggio medio13,9 ) rispetto al controllo (punteggio<br />
medio 12, 4) con P = 0,08 quindi non statist signif, imputabile secondo gli autori<br />
a probabili difetti nel questionario o nella sua conduzione. Il punteggio era<br />
comunque migliore nei pz con livello socioculturale più altro e nei pz più giovani<br />
Un programma educativo efficace e ben<br />
condotto riduce la frequenza degli “eventi<br />
avversi” nei pazienti in <strong>TAO</strong>.
2. Best strategies for patient education about anticoagulation with<br />
warfarin: a systematic review<br />
Pubblicato nel 2008 : ricerca in letteratura medica (fino a marzo 2007) degli<br />
articoli che permettano di identificare la migliori strategia educativa utilizzando<br />
i termini “anticoagulation” AND “patient education” (rifatto la stessa<br />
ricerca niente di nuovo negli ultimi 2 anni, solo 2 articoli in francese) sono stati<br />
trovati 32 articoli utili che sono stati analizzati.<br />
OBIETTIVI :<br />
1. IDENTIFICARE LE STRATEGIE PUBBLICATE <strong>IN</strong> LETTERATURA CIRCA<br />
L’EDUCAZIONE DEI PZ <strong>IN</strong> <strong>TAO</strong> (durata, tempistica, disegno dello studio,<br />
personale coinvolto, requisiti fondamentali, contenuti ecc..)<br />
2. IDENTIFICARE LE PUBBLICAZIONI RIGUARDANTI LO SVILUPPO DI UNO<br />
STRUMENTO DI VERIFICA <strong>DEL</strong>LE CONOSCENZE DEI PZ <strong>IN</strong> <strong>TAO</strong> (setting<br />
dello studio, numero e tipo di domande, metodo di somministrazione, criteri di<br />
valutazione)<br />
Criteri di esclusione: pop pediatrica, programmi educativi non ben descritti, selftesting<br />
da parte dei pz
TABELLA RIASSUNTIVA STRATEGIE EDUCATIVE
TABELLA RIASSUNTIVA dei CONTENUTI EDUCATIVI
TABELLA RIASSUNTIVA VERIFICA COMPENSIONE <strong>TAO</strong>
RISULTATI :<br />
Programmi educativi : molti ma carenti nei dettagli, difficile confrontare i vari<br />
articoli; riassumendo condotti da infermiere, farmacisti, medici, educatori;<br />
tempistica da 1 a 10 sessioni; gruppi di paziente da 1 a 11;<br />
Verifica delle conoscenze del pz in <strong>TAO</strong> : grande variabilità nella quantità di<br />
persone testate nei vari studi, diverso numero di domande (da 4 a 28), spessissimo<br />
multiple-choice, a volte condotte al telefono.<br />
CONCLUSIONI : nonostante la comprovata importanza di una corretta educazione<br />
dei pz in <strong>TAO</strong> la migliore strategia educativa rimane ancora da<br />
determinare, sono necessari studi condotti su un’ampia popolazione<br />
e nuove idee e sforzi diretti in questa direzione.<br />
Sono presenti in letteratura un’ampia varietà di strategie, contenuti e modalità di<br />
verifica dei pz. E’ importante utilizzare degli strumenti educativi standardizzati per<br />
fornire i contenuti in maniera più efficace ed utilizzare questionari di verifica validati<br />
per migliorare la qualità della terapia anticoagulante.<br />
“ Speriamo che questa review sia utile per sforzi futuri….”
LA NOSTRA PROPOSTA EDUCATIVA<br />
Dott.ssa Elena Fachinat, Dott. Claudio Zorzi<br />
• LIBRETTO <strong>IN</strong>FORMATIVO creato sul target dei nostri<br />
pazienti<br />
• QUESTIONARIO DI VERIFICA SOMM<strong>IN</strong>ISTRATO<br />
• BREVE RIFLESSIONE SUI RISULTATI OTTENUTI
Abbiamo creato un LIBRETTO <strong>IN</strong>FORMATVO che riassume gli aspetti<br />
fondamentali della <strong>TAO</strong> e si pone come obiettivo quello di riuscire a comunicarli<br />
nella maniera più semplice e quindi immediatamente comprensiva per il paziente.<br />
Gli argomenti contenuti sono suddivisi in 6 “capitoletti” che vengono illustrati al<br />
paziente durante uno o più colloqui informativi. Il paziente tiene con sé il libretto<br />
(viene incollato nell’ultima pagina del quadernino di monitoraggio <strong>IN</strong>R e dosaggio<br />
warfarin) per rileggere alcuni punti qualora emergano dei dubbi durante il<br />
trattamento e lo riporta in occasione delle successive visite di monitoraggio della<br />
<strong>TAO</strong>, riprendendo insieme con il medico gli aspetti che risultato ancora poco chiari.<br />
A distanza di circa 3 mesi dalla fine dei colloqui di informazione con il paziente<br />
abbiamo somministrato un QUESTIONARIO DI VERIFICA che si rifà ai<br />
6 “capitoletti” trattati nel libretto informativo. Le domande presenti del questionario<br />
sono stare rivolte al paziente a voce da parte del medico che ha poi attribuito un<br />
punteggio in base alla risposta verbale data dal paziente.
1. MOTIVO<br />
IL <strong>PAZIENTE</strong> <strong>IN</strong> TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE<br />
PROBLEMA: ___________________<br />
Per questo c’è la possibilità che si formino dei “grumi di sangue” (trombi) che<br />
staccandosi possono provocare chiusura dei vasi del sangue ed ostacoli alla<br />
circolazione che possono essere molto pericolosi<br />
Quindi è necessario MANTENERE IL SANGUE FLUIDO per evitare la<br />
formazione<br />
di questi grumi.<br />
2. FARMACO e MODALITA’<br />
NOME : ___________ DURATA TERAPIA : __________<br />
1 volta al giorno, ore 16:00, meglio se a stomaco vuoto<br />
Se dimentica la compressa : prenderla entro la mezzanotte dello stesso giorno,<br />
ALTRIMENTI CONSULTARE IL MEDICO<br />
3. CONTROLLO <strong>IN</strong>R e MONITORAGGIO<br />
per stabilire il dosaggio giusto del farmaco bisogna fare un esame del sangue<br />
chiamato <strong>IN</strong>R che serve a misurare il tempo che impiega il sangue a coagulare.<br />
All’inizio questo controllo si farà più spesso poi ogni ____________, segnare<br />
l’esito sull’ apposito libretto. PAG 1
VALORI ottimali compresi tra _________________<br />
Se < 2 (più basso di 2) vuol dire che il farmaco è poco efficace e quindi il medico<br />
provvederà a prescrivere una dose maggiore<br />
Se > 4 (più alto di 4) c’è rischio di emorragia<br />
4. PROBLEMI<br />
piccole emorragie : gengive, naso, lividi anche per piccole botte<br />
in caso di piccole ferite prendere un pacchetto di garze ed esercitare una forte<br />
pressione sulla zona per circa 5 minuti<br />
se il sanguinamento continua (ferite, traumi, naso…)recarsi in pronto soccorso<br />
se si vede sangue nelle urine, nelle feci o nel catarro rivolgersi al proprio medico<br />
o in pronto soccorso<br />
ANTIDOTO = VITAM<strong>IN</strong>A K che serve per far coagulare il sangue e quindi fermare<br />
l’emorragia<br />
5. STILE DI VITA<br />
∆ VITAM<strong>IN</strong>A K : bisogna quindi stare attenti a non mangiare cibi ricchi di vitamina<br />
K poiché essendo l’antidoto fa funzionare meno il farmaco
∆ ALIMENTI<br />
Si può mangiare di tutto ma in maniera varia ed equilibrata<br />
ATTENZIONE !!! mangiare al massimo una volta in settimana ed in piccole quantità<br />
verdure a foglia verde quali: SP<strong>IN</strong>ACI, BROCCOLI, CAVOLI, CAVOL<strong>IN</strong>I,<br />
CRESCIONE, CIME DI RAPA, LATTUGA, PREZZEMOLO, ERBA CIPOLL<strong>IN</strong>A<br />
EVITARE: ALCOOL , carne di fegato, olio di soia, the verde, ginseng, iperico<br />
(per altri prodotti erboristici consultare prima il medico)<br />
6. FARMACI ED <strong>IN</strong>TERVENTI MEDICI<br />
Possono interferire con il funzionamento di questo farmaco, quindi prima di<br />
prendere farmaci nuovi chiedere sempre al medico !!! ( NO : ASPIR<strong>IN</strong>A !!!)<br />
se DOLORE o FEBBRE : paracetamolo<br />
Se DIARREA: rivolgersi al medico<br />
∆ DENTISTA<br />
Avvertire sempre il dentista che si sta prendendo questo farmaco; se sono previsti<br />
interventi sui denti parlarne con il proprio medico che deciderà come modificare la<br />
terapia.<br />
∆ <strong>IN</strong>TERVENTI CHIRURGICI<br />
Rivolgersi prima al proprio medico che deciderà come modificare la terapia
COLLOQUIO DI VERIFICA <strong>TAO</strong><br />
PZ__________________<br />
1. MOTIVO ( conoscenza della loro patologia )<br />
Per questo c’è la possibilità che si formino dei “grumi di sangue” (trombi) che staccandosi possono provocare chiusura dei vasi del sangue ed<br />
ostacoli alla circolazione che possono essere molto pericolosi<br />
Quindi è necessario MANTENERE IL SANGUE FLUIDO per evitare la formazione di questi grumi.<br />
2. FARMACO e MODALITA’ (orario e cosa fa se dimentica di prenderlo, capita?)<br />
Se dimentica la compressa : prenderla entro la mezzanotte dello stesso giorno altrimenti consultare il medico !<br />
3. CONTROLLO <strong>IN</strong>R e MONITORAGGIO ( conoscenza dei VALORI ottimali di <strong>IN</strong>R, cosa può succedere se non è in<br />
range)<br />
per stabilire il dosaggio giusto del farmaco bisogna fare un esame del sangue chiamato <strong>IN</strong>R che serve a misurare il tempo che impiega il sangue a<br />
coagulare. Segnare l’esito sull’ apposito libretto.<br />
Se < 2 (più basso di 2) vuol dire che il farmaco è poco efficace e quindi il medico provvedera’ a prescrivere una dose maggiore<br />
Se > 4 (più alto di 4) c’è rischio di emorragia<br />
4. PROBLEMI (conoscenza di eventuali problemi legati al farmaco: emorragie cosa fare)<br />
piccole emorragie : gengive, naso, lividi anche per piccole botte<br />
in caso di piccole ferite prendere un pacchetto di garze ed esercitare una forte pressione sulla zona<br />
se il sanguinamento continua (ferite, traumi, naso, gengive…)recarsi in pronto soccorso<br />
se si vede sangue nelle urine, nelle feci o nel catarro rivolgersi al proprio medico o in pronto soccorso<br />
ANTIDOTO = VITAM<strong>IN</strong>A K che serve per far coagulare il sangue e quindi fermare l’emorragia<br />
5. STILE DI VITA (vit k e alimenti, cosa non posso mangiare?)<br />
VITAM<strong>IN</strong>A K : bisogna quindi stare attenti a non mangiare cibi ricchi di vitamina K poiché essendo l’antidoto fa funzionare meno il farmaco<br />
ALIMENTI : Si può mangiare di tutto ma in maniera varia ed equilibrata<br />
ATTENZIONE !!! mangiare al massimo una volta in settimana ed in piccole quantità verdure a foglia verde quali: SP<strong>IN</strong>ACI, BROCCOLI, CAVOLI,<br />
CAVOL<strong>IN</strong>I, CRESCIONE, CIME DI RAPA, LATTUGA, PREZZEMOLO, ERBA CIPOLL<strong>IN</strong>A<br />
EVITARE: ALCOOL , carne di fegato, olio di soia, the verde, ginseng, iperico (per altri prodotti erboristici consultare prima il medico)<br />
6. FARMACI (cosa faccio se devo prendere un nuovo farmaco o interv chirurgico o dentista?)<br />
Possono interferire con il funzionamento di questo farmaco, quindi prima di prendere farmaci nuovi chiedere sempre al medico !!! ( NO : ASPIR<strong>IN</strong>A<br />
!!!) Se DOLORE o FEBBRE : Efferalgan (paracetamolo); se DIARREA: rivolgersi al medico<br />
Avvertire sempre il dentista che si sta prendendo questo farmaco e se sono previsti interventi sui denti parlarne con il proprio medico che deciderà<br />
come modificare la terapia.<strong>IN</strong>TERVENTI CHIRURGICI: rivolgersi prima al proprio medico che deciderà come modificare la terapia<br />
PUNTEGGIO _________________
Criteri di valutazione:<br />
- Risposta corretta e completa 1 punto<br />
- Risposta parzialmente corretta o corretta ma non completa 1/2 punto<br />
- Assenza di risposta o risposta non corretta 0 punti<br />
Il punteggio massimo è rappresentato da 6/6 (ovvero 1 punto per ognuno dei sei<br />
“capitoletti”).<br />
Risultati dei questionari:<br />
PUNTEGGIO ALTO (6/6 e 5/6) : 8 pazienti (di cui 5 pz hanno totalizzato 6/6 e<br />
3 pz 5/6)<br />
PUNTEGGIO <strong>IN</strong>TERMEDIO (4/6 e 3/6) : 4 pazienti (di cui 1 pz ha totalizzato<br />
4/6 e 3 pz 3/6)<br />
PUNTEGGIO BASSO (1/6) : 4 pazienti<br />
DETTEGLIO RISPOSTE AI S<strong>IN</strong>GOLI QUESITI ….
Interpretazione risultati dei questionari di verifica e successive riflessioni :<br />
Caratteristiche dei pazienti :<br />
Il numero totale dei pazienti in <strong>TAO</strong> aggiornato a novembre 2009 è di 16 pazienti<br />
di cui 13 in terapia con Coumadin ® e 3 in terapia con Sintrom ® , così<br />
suddivisi per patologia: 12 presentano un problema di fibrillazione atriale, 2<br />
sono portatori di valvole cardiache meccaniche e 2 sono in <strong>TAO</strong> in seguito al<br />
riscontro di TVP.<br />
Di questi 16 pazienti 8 sono in terapia cronica da più di 7 anni, 2 da circa 3-4 anni<br />
e 6 hanno invece cominciato la terapia più recentemente ( da 1 anno a qualche<br />
mese)<br />
Per quanto riguarda l’età i pazienti possono essere suddivisi in due gruppi:<br />
1. “ giovani” costituito da 5 pazienti con età media di 50,2 anni<br />
2. “anziani” costituito da 11 pazienti con età media di 82,90 anni.<br />
I 5 pazienti del gruppo “giovane” hanno totalizzato tutti un punteggio alto.<br />
Tra gli “anziani” abbiamo 3 pazienti con un punteggio alto ( una donna di 81 anni,<br />
un uomo di 77 e uno di 86), 4 con punteggio medio (un uomo di 76 anni, uno di<br />
79, uno di 86 e una donna di 89 anni) e 4 con un punteggio molto basso ( due<br />
uomini di 85 anni, uno di 88 e una donna di 88 anni).<br />
Da questi dati emerge come l’età dei pazienti sia sicuramente uno degli aspetti<br />
fondamentali che influiscono su una buona gestione della <strong>TAO</strong>
Abbiamo notato che nonostante una educazione mirata spesso alcuni concetti<br />
risultano difficili da comprendere o comunque alcuni di questi pazienti preferiscono<br />
delegare completamente al medico tutto ciò che concerne la terapia e quindi<br />
probabilmente non prestano neppure la dovuta attenzione durante le spiegazioni.<br />
Abbiamo inoltre capito che nei pazienti più anziani risulta importante presentare<br />
pochi concetti (semplici) per volta, per limitare il più possibile di generare<br />
confusione. Alcuni tra i pazienti più anziani presentano difficoltà di memoria per<br />
quanto riguarda la gestione della loro terapia cronica ed in particolare la<br />
complessità della <strong>TAO</strong> (dose non fissa, problemi correlati ecc..) aumenta la loro<br />
confusione. In questi pazienti è sicuramente molto importante fornire tutte le<br />
informazioni anche a chi si occupa di loro (eventuali figli, badanti …).
Conclusioni e prospettive future<br />
Sarà interessante andare a verificare nei colloqui successivi se ci saranno dei<br />
miglioramenti ( il momento stesso della verifica rappresenta per il paziente un’<br />
ulteriore possibilità di avere informazioni e chiarimenti ) nei pazienti che hanno<br />
totalizzato un punteggio medio - basso.<br />
Abbiamo in programma di ripetere lo stesso questionario di verifica a distanza di 9<br />
mesi dell’inizio del progetto di educazione dei pazienti in terapia anticoagulante<br />
orale (quindi verso primavera 2010) e riportare eventuali cambiamenti,<br />
osservazioni, problemi persistenti ecc …<br />
Tramite l’utilizzo del programma informatico di gestione della <strong>TAO</strong> vorremmo<br />
inoltre provare a verificare anche noi se esiste una qualche correlazione tra un<br />
migliore controllo dell’ <strong>IN</strong>R (quindi valori all’interno del range terapeutico) e<br />
punteggio ottenuto, il quale dovrebbe riflettere il grado di conoscenza e<br />
comprensione della propria terapia<br />
Il fine di questo lavoro è quello di migliorare il progetto educativo della <strong>TAO</strong>,<br />
prendendo suggerimenti dalle esperienze presenti in letteratura e dalle relative<br />
evidenze di efficacia, per permetterci di gestire in maniera sempre più<br />
consapevole ed anche serena una terapia impegnativa e articolata, ma<br />
salvavita, quale la <strong>TAO</strong>.