17.06.2013 Views

scarica l'ultimo numero "Che succede ai Campi Flegrei?" - Amra

scarica l'ultimo numero "Che succede ai Campi Flegrei?" - Amra

scarica l'ultimo numero "Che succede ai Campi Flegrei?" - Amra

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Ambiente Rischio Comunicazione 5 – febbr<strong>ai</strong>o 2013<br />

Figura 5.<br />

Cronogramma<br />

delle temperature<br />

della fumarola<br />

di Pisciarelli,<br />

e degli eventi<br />

più significativi<br />

verificatisi in<br />

relazione all’aumento<br />

dell’attività<br />

idrotermale. La<br />

temperatura di<br />

95° C rappresenta<br />

la temperatura di<br />

ebollizione per i<br />

fluidi fumarolici di<br />

Pisciarelli. Nella foto<br />

è riportata la nuova<br />

vigorosa fumarola<br />

sorta il 20 dicembre<br />

2009 (dal Boll.<br />

Sorveglianza OV-<br />

INGV 2013).<br />

11<br />

et al., 2012). Questo processo produrrebbe<br />

anche un significativo aumento della<br />

pressione delle parti più superficiali<br />

del sistema, con i conseguenti fenomeni<br />

sismici e deformativi osservati. Anche<br />

se riferiti al solo periodo 2000-2007, recenti<br />

ricerche basate sull’inversione dei<br />

dati deformativi, ottenuti integrando sia<br />

misure a terra che dati derivati da interferometria<br />

satellitare InSAR, hanno<br />

identificato, a una profondità di alcuni<br />

km, una sorgente volumetrica complessa<br />

estesa spazialmente e variabile nel<br />

tempo (D’Auria et al., 2011; D’Auria et<br />

al., 2012). In particolare, è stato evidenziato<br />

che la sorgente è costituita da due<br />

parti localizzate a diversa profondità:<br />

una più superficiale, che risulta attivata<br />

con ritardo rispetto all’inizio degli episodi<br />

di sollevamento, ed una più profonda,<br />

associabile alla parte inferiore<br />

del sistema geotermico. Quest’ultima<br />

si espande nella fase iniziale del sollevamento,<br />

verosimilmente in risposta<br />

ad un input di massa e/o calore dalla<br />

sorgente magmatica sottostante, come<br />

ipotizzato anche dalle interpretazioni<br />

dei dati del monitoraggio geochimico.<br />

La successiva espansione della sorgente<br />

superficiale, evidenziata dal processo di<br />

inversione dei dati deformativi, nell’interpretazione<br />

del fenomeno è attribuita<br />

al superamento di una soglia di pressione<br />

dei fluidi residenti nella sorgente profonda.<br />

In questa fase di trasferimento<br />

si genererebbero anche altri fenomeni,<br />

quali alcuni eventi sismici di tipo LP<br />

(Long Period), generalmente associati<br />

alla presenza o alla migrazione di fluidi<br />

in fratture, e una microsismicità molto<br />

superficiale, associabile alla graduale<br />

diffusione di fluidi nelle rocce circostanti.<br />

Tale processo abbasserebbe la<br />

resistenza delle rocce interessate da un<br />

sistema di fratture pervasivo. I fluidi,<br />

raggiungendo la superficie, darebbero<br />

origine alle variazioni geochimiche rilevate<br />

e ad alcuni fenomeni macroscopici,<br />

tra cui il notevole incremento dell’attività<br />

fumarolica osservata nell’area di<br />

Pisciarelli.<br />

È da evidenziare che attualmente i<br />

fenomeni osservati sono di un’entità<br />

nettamente inferiore a quanto rilevato<br />

nel corso delle precedenti crisi bradisismiche.<br />

Allo stato attuale non si hanno

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!