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Intervista a Don Maurizio Gagliardini - Associazione Difendere la ...

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ASCIUGARE LE LACRIME, GUARIRE LE FERITE<br />

2012‐2015: Quattordici Incontri di Preghiera per <strong>la</strong> Vita al Santuario delle<br />

Lacrime di Civitavecchia<br />

INTERVISTA A DON MAURIZIO GAGLIARDINI<br />

Presidente dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Difendere</strong> <strong>la</strong> Vita con Maria<br />

In occasione del<strong>la</strong> prossima Giornata per <strong>la</strong> Vita, Domenica 5 Febbraio 2012, si avvia al Santuario del<strong>la</strong><br />

Madonna delle Lacrime a Civitavecchia un nuovo progetto di preghiera per <strong>la</strong> vita, come un percorso a<br />

tappe. Chiediamo a don <strong>Gagliardini</strong>, promotore insieme con l’<strong>Associazione</strong> <strong>Difendere</strong> <strong>la</strong> Vita con Maria,<br />

del<strong>la</strong> Preghiera Universale per <strong>la</strong> vita:<br />

Una Preghiera Universale per <strong>la</strong> Vita, da quando e perché?<br />

La Preghiera Universale per <strong>la</strong> Vita sorge in risposta all’appello del beato Giovanni Paolo II in Evangelium<br />

Vitae: “è urgente una grande preghiera per <strong>la</strong> vita che attraversi il mondo intero. Con iniziative<br />

straordinarie e nel<strong>la</strong> preghiera abituale da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione, da ogni<br />

famiglia e dal cuore di ogni credente, si elevi una supplica appassionata a Dio,creatore e amante del<strong>la</strong> vita”.<br />

(E.V.100). Fin dall’inizio il S.Padre ha inteso affidare a Maria <strong>la</strong> preghiera per <strong>la</strong> vita perché a lei, infatti, è<br />

affidata l’intera causa del<strong>la</strong> vita (EV 105); a lei, incomparabile modello di accoglienza e cura del<strong>la</strong> vita (EV<br />

102). La Preghiera Universale per <strong>la</strong> vita, promossa dall’<strong>Associazione</strong> <strong>Difendere</strong> <strong>la</strong> Vita con Maria, è stata<br />

inaugurata dall’indimenticabile Card. Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per <strong>la</strong><br />

Famiglia, il 25 marzo 2004, nel<strong>la</strong> Basilica del<strong>la</strong> Santa Casa di Loreto.<br />

Ora a Civitavecchia?<br />

Si, perché le <strong>la</strong>crime di Maria a Civitavecchia sono un’appello che attende una risposta! Era già da tempo<br />

nei nostri cuori, ma un fatto e una notizia partico<strong>la</strong>re l’ha rinnovato e così il desiderio a poco a poco si è<br />

delineato in questo progetto. Il fatto e <strong>la</strong> notizia sono che il Beato Giovanni Paolo II ha venerato con un<br />

gesto affettuoso e solenne <strong>la</strong> Madonnina di Civitavecchia (“La vera storia di un doloroso dramma<br />

d’amore”,Mons. Giro<strong>la</strong>mo Grillo, Editrice Shalom).<br />

Sul sito del<strong>la</strong> Parrocchia di Sant’Agostino al Pantano di Civitavecchia si trova dettagliatamente il racconto<br />

dei giorni del prodigio e del Santuario del<strong>la</strong> “Madonna delle Lacrime” dal 15 marzo 2005 istituito con<br />

decreto del Vescovo, il 15 marzo 2005.<br />

Lacrime...perchè par<strong>la</strong>re di <strong>la</strong>crime, non si corre il rischio di offrire uno spunto al<strong>la</strong> tristezza?<br />

Già, forse ha ragione, lì per lì può sembrare uno sguardo triste sul<strong>la</strong> vita e sul mondo... Non è così!<br />

Le <strong>la</strong>crime di Maria non inducono infatti al<strong>la</strong> tristezza, piuttosto al<strong>la</strong> riflessione e infine a muovere gli affetti<br />

verso <strong>la</strong> direzione giusta, cioè quel<strong>la</strong> del bene.<br />

Del resto <strong>la</strong> Chiesa e il popolo del<strong>la</strong> vita che si estende a ogni uomo di buona volontà, non è un popolo triste,<br />

ma consapevole e determinato, perché orientato verso <strong>la</strong> meta del<strong>la</strong> civiltà e dell’amore, convinto che solo<br />

tutti insieme potremo costruire questa nuova civiltà (E.V. 95), dove a ogni concepito sia riconosciuto<br />

veramente il diritto di nascere anche in situazioni problematiche e di difficoltà e ogni vita umana sia amata<br />

e tute<strong>la</strong>ta dal sorgere fino al suo naturale tramonto.<br />

Il contesto di questa preghiera per <strong>la</strong> vita è sereno perché illuminato dal<strong>la</strong> fiducia di una meta precisa,<br />

quel<strong>la</strong> di <strong>la</strong>vorare a un bene necessario a tutti.<br />

Però par<strong>la</strong>ndo di <strong>la</strong>crime non possiamo essere ignari o superficiali perché le <strong>la</strong>crime scorrono veramente<br />

come un fiume profondo dal cuore e nel<strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> nostra società: <strong>la</strong>crime di madri; ma anche di padri;<br />

<strong>la</strong>crime di famiglie ferite da un mondo segnato da una cultura dell’egoismo, del<strong>la</strong> paura e dall’idea che sia<br />

possibile e lecito sopprimere una vita innocente.


E questa iniziativa?<br />

E’ evidente che recarci a Civitavecchia con un progetto di preghiera per <strong>la</strong> vita vuole essere un modo per<br />

asciugare le <strong>la</strong>crime di Maria con un rinnovato amore ma nello stesso tempo vuole capire il messaggio di<br />

queste stesse <strong>la</strong>crime e raccogliere quindi <strong>la</strong> grazia di quell’amore materno e accorato che perdona,<br />

rinnova, conso<strong>la</strong>, guarisce le ferite che il male ha inferto e aperto nel cuore dell’uomo e dell’umanità.<br />

Un male veramente vasto e profondo: il peccato del rifiuto di Dio e del rifiuto dell’uomo quando gli si nega<br />

il diritto al<strong>la</strong> dignità e al<strong>la</strong> invio<strong>la</strong>bilità. Un male che investe l’uomo e <strong>la</strong> società anche e partico<strong>la</strong>rmente<br />

in questo nostro tempo, a partire dal<strong>la</strong> gravissima ingiustizia del<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> vita nascente.<br />

I vescovi italiani ogni anno in occasione del<strong>la</strong> giornata per <strong>la</strong> vita sollecitano i cattolici a farsi carico del<strong>la</strong><br />

promozione e del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> vita, quest’anno sottolineando il tema educativo.<br />

Quali le conseguenze e le ricadute sociali?<br />

A tal proposito sono partico<strong>la</strong>rmente efficaci le parole del Card. Bagnasco in occasione del<strong>la</strong> prolusione ai<br />

<strong>la</strong>vori del consiglio permanente del<strong>la</strong> CEI dello scorso mese di marzo 2010: IL PRIMORDIALE DIRITTO ALLA<br />

VITA, ALLA DIGNITA’ INTANGIBILE DI OGNI PUR INIZIALE VITA UMANA. “Come non capire che si consuma<br />

qui un delitto incommensurabile, e che lo si può fare solo in forza di una tacita convenzione culturale che è<br />

abbastanza prossima al<strong>la</strong> ipocrisia? Il rapporto, predisposto dall’Istituto per le politiche familiari a proposito<br />

dell’aborto in Europa, illustrato di recente a Bruxelles, forniva dati agghiaccianti: quasi tre milioni di bimbi<br />

non nati solo nel 2008, ossia ogni undici secondi, venti milioni negli ultimi quindici anni. E all’orizzonte nul<strong>la</strong><br />

si muove che possa <strong>la</strong>sciar intravedere un qualsiasi contenimento di questa ecatombe progressiva, [...]<br />

ormai un metodo «normale» di controllo delle nascite”.<br />

Il contesto politico e sociale di questo vero genocidio negato e rimosso è quello di una cultura di morte. A<br />

questo proposito osserva il card. Sgreccia: «La seco<strong>la</strong>rizzazione è un movimento potente e radicale, tale per<br />

cui, oggi, serve una nuova evangelizzazione, più attenta al<strong>la</strong> morale. Ma questa rifondazione deve passare<br />

per una teologia più unitaria: una cristologia, che rimetta al centro il Figlio quale modello per un nuovo<br />

umanesimo, senza eclissarne <strong>la</strong> componente divina. Se siamo d’accordo che <strong>la</strong> dicotomia fra cristianesimo<br />

nominale e vissuto sia il prodotto dell’imponente fenomeno del<strong>la</strong> seco<strong>la</strong>rizzazione, allora il rimedio non è<br />

facile né immediato. Esige, però, una gradualità capace di riportare a un umanesimo conforme al mandato<br />

del<strong>la</strong> Chiesa» (Card. Elio Sgreccia, dal quotidiano Avvenire del 15 settembre 2011, pag. 14).<br />

Come dunque pervenire ad una vera civiltà del<strong>la</strong> vita?<br />

La forza del<strong>la</strong> ragione e <strong>la</strong> fiducia del cuore si rivolgono innanzitutto con <strong>la</strong> preghiera e l’impegno a Dio che<br />

illumina e sostiene i passi dell’uomo sulle strade del bene e del<strong>la</strong> vita.

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