2013 Anno della Fede Anno di Don Folci - Opera don Giovanni Folci

Nessuno all’infuori di te poteva pensare e neppure sognare tanto ardito programma. Di fronte
a tanto ardimento, temerarietà oserei dire, dà conforto e pace un pensiero: niente ho cercato o
anche solo desiderato, tanto meno brigato per riuscire in ciò che intendo fare o che ho fatto.
Piuttosto vuol essere ed è il frutto di una dolce violenza interiore, contrastata vergognosamente
dalla mia miseria e malizia. Nessuna idea è avventata quando cerca fissamente e docilmente
Dio e le anime. Nessuno sforzo è ambizioso quando si dispone anche ai più umili rovesci che
Dio voglia o permetta. Il rovescio accettato è germe di nuove forze, di nuova vita.
Lasciate dunque, o Signore, che per virtù di santa obbedienza e solo per la maggior gloria
vostra, il vostro servo indegno descriva quanto è venuto maturatosi nel suo spirito per vostra
benignissima degnazione e si è andato già realizzando in parte per l’infinita vostra bontà. Mi
assista la vostra misericordia, mi confonda la vostra giustizia, mi sia guida la vostra sapienza.
Per voi solo, o Gesù, per il vostro Regno d’amore.
Il vostra servo pensa una Famiglia di Anime Vittime, secondo i fini eccellenti del vostro Cuore
Sacerdotale. La vostra vita fu una scuola. Scuola specialissima per i prescelti dalla vostra grazia
a continuare e a perennare nei secoli la vostra dottrina e la vostra santità: Via, Verità e Vita,
Voi. Via, Verità e Vita, gli Apostoli e il vostro sacerdozio tutto Pastore buono voi, Pastori buoni
loro. Fino alla morte, loro come voi. Una cosa sola voi con il Padre; una cosa sola loro con voi
e col Padre e con lo Spirito Santo. Una sete insaziabile in voi e in loro per la gloria del Padre,
per la salvezza e la santità delle anime.
I sacerdoti sono l’oggetto della vostra predilezione… Non fosti tu, o Signore, a reclamare dalla
tua fedele serva Santa Margherita Maria Alacoque anime di riparazione e di santificazione
per i tuoi sacerdoti? E questo su l’esempio di un vero esercito di altre anime generose di altri
tempi… Non è forse ancora oggi la passione della tua Chiesa, la santità dei tuoi sacerdoti? Il
tuo Vicario in terra, papa Pio XI, non l’ha forse reclamata come un dovere per tutti i cristiani
nell’Enciclica “Miserentissimus Redemptor Noster”? E non ha forse applaudito e incoraggiato
le già esistenti e professanti Anime Vittime come individue e come Famiglie spirituali? … Sì, o
Gesù, Preti santi occorrono, sacerdoti che ti amino nell’immolazione per le anime!... C’è santità,
c’è immolazione sufficiente a confortare l’ardente sete sacerdotale di Gesù? ».
(Momento di silenzio per la preghiera personale)
SALMO DI MEDITAZIONE (Salmo 121)
Ant. Andiamo con gioia alla casa del Signore.
1. Quale gioia, quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore”.
E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! (Ant.)
2. Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. (Ant.)
3. Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. (Ant.)
4. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su di te sia pace!”.
Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. (Ant.)