Qualcosa di Noi numero 77 - Palazzo del Pero
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<strong>Qualcosa</strong> <strong>di</strong> noi___________ATTUALITA’________________________<br />
facendo una breve gita, mi verrebbe<br />
da porre ai miei interlocutori una contro-domanda.<br />
Anzi mi verrebbe da<br />
invitarli ad un <strong>di</strong>battito per chiarir<br />
loro la realtà. ‘Lassù’ o ‘Laggiù in<br />
quella buca’: mettetevi d’accordo!<br />
Ignoranza o superficialità? <strong>Palazzo</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Pero</strong> si trova a quota 406 metri sul<br />
livello <strong>del</strong> mare, Arezzo a 296, Montevarchi<br />
a 144. Parlare <strong>di</strong> buca rasenta<br />
il ri<strong>di</strong>colo, ma anche ‘lassù’ mi sembra<br />
esagerato. Per wikipe<strong>di</strong>a.it, la montagna, ‘… Secondo le convenzioni europee’<br />
deve avere un’altezza ‘<strong>di</strong> almeno 600 metri sul livello <strong>del</strong> mare, (slm)<br />
ed il suo aspetto deve essere almeno parzialmente impervio’. La verità come<br />
spesso accade, sta nel mezzo, ed in questo caso non è univoca. La nostra zona<br />
è caratterizzata da una vallata in cui scorrono il torrente Cerfone ed i suoi<br />
affluenti, circondata da monti con quote massime intorno ai mille metri<br />
[‘<strong>Palazzo</strong> <strong>del</strong> <strong>Pero</strong> e la Valcerfone: profilo territoriale’ – in ‘Appunti per la<br />
Storia <strong>del</strong>la Valcerfone’].<br />
Ma a parte le <strong>di</strong>scussioni sulla morfologia <strong>del</strong>la zona, gli avverbi <strong>di</strong> luogo<br />
‘lassù’ e ‘laggiù’ denotano una<br />
<strong>di</strong>stanza che non esiste, o che si<br />
vuol far apparire più <strong>di</strong> quel che<br />
è. Spero che le nostre istituzioni<br />
non abbiano una visione superficiale<br />
e confusa <strong>di</strong> cosa è e cosa<br />
rappresenta <strong>Palazzo</strong> <strong>del</strong> <strong>Pero</strong>.<br />
Non vorrei che dopo la scomparsa<br />
<strong>del</strong>la Circoscrizione, la <strong>di</strong>stanza<br />
da Arezzo aumenti. Se lo ricorderà<br />
il sindaco Fanfani dove si<br />
trova <strong>Palazzo</strong> <strong>del</strong> <strong>Pero</strong>? O se lo<br />
ricorderà solo a settembre?<br />
E noi palazzini? Siamo pronti a farci sentire? Ci sentiamo trascurati o considerati?<br />
Se ad Arezzo o poco più in là, quando parlano <strong>di</strong> noi, sono indecisi<br />
se utilizzare ‘lassù’ o ‘laggiù’, figuriamoci per tutto il resto. Quin<strong>di</strong> cerchiamo<br />
<strong>di</strong> mantenere alta l’attenzione, facciamoci notare, utilizziamo la comunicazione<br />
in maniera responsabile. Facciamo parte <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Arezzo ed<br />
abbiamo gli stessi identici <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> un abitante <strong>di</strong> via Giotto o <strong>di</strong> via Crispi,<br />
non <strong>di</strong>mentichiamocelo e non permettiamo che gli altri se lo <strong>di</strong>mentichino.<br />
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