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Servi dei Poveri del Terzo Mondo - Misioneros Siervos de los ...

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DAL MONDO<br />

In un messaggio inviato al Direttore Generale <strong><strong>de</strong>l</strong>l’Organizzazione per<br />

l’Alimentazione e l’Agricoltura <strong><strong>de</strong>l</strong>le Nazioni Unite (FAO), Jacques<br />

Diouf, in occasione <strong><strong>de</strong>l</strong>la Giornata Mondiale <strong><strong>de</strong>l</strong>l’Alimentazione 2010,<br />

il Santo Padre Bene<strong>de</strong>tto XVI segnala che il tema scelto per quest’anno<br />

-“Uniti contro la fame”- ricorda a tutti che <strong>de</strong>vono impegnarsi per dare<br />

al settore <strong><strong>de</strong>l</strong>l’agricoltura la giusta importanza. “È necessario che tutti<br />

- dagli individui alle organizzazioni <strong><strong>de</strong>l</strong>la società civile, <strong>de</strong>gli Stati e<br />

<strong><strong>de</strong>l</strong>le istituzioni internazionali - diano priorità a uno <strong>de</strong>gli obiettivi più<br />

urgenti <strong><strong>de</strong>l</strong>la famiglia umana: la liberazione dalla fame”, scrive il Papa,<br />

sottolineando che questo non significa solo disporre di sufficienti alimenti,<br />

ma anche che “ogni persona possa acce<strong>de</strong>re ogni giorno ad essi”.<br />

Gli sforzi per raggiungere questo obiettivo aiuteranno a costruire l’unità<br />

<strong><strong>de</strong>l</strong>la famiglia umana nel mondo intero, prosegue il Papa, esprimendo<br />

poi la sua soddisfazione per la recente <strong>de</strong>cisione <strong><strong>de</strong>l</strong>la comunità<br />

internazionale di proteggere il diritto all’acqua, “essenziale per la nutrizione<br />

umana, per le attività rurali e per la conservazione <strong><strong>de</strong>l</strong>la natura”.<br />

Se la comunità internazionale vuole agire veramente ‘unita’ contro la<br />

fame, allora è necessario superare la povertà mediante uno sviluppo<br />

umano autentico, fondato “sull’i<strong>de</strong>a <strong><strong>de</strong>l</strong>la persona come una unità di<br />

corpo, anima e spirito. Oggi, invece, c’è la ten<strong>de</strong>nza a limitare la visione<br />

<strong><strong>de</strong>l</strong>lo sviluppo al soddisfacimento <strong><strong>de</strong>l</strong>le necessità materiali <strong><strong>de</strong>l</strong>la persona,<br />

specialmente attraverso l’accesso alla tecnologia. (…) Un autentico<br />

sviluppo (…) <strong>de</strong>ve aprirsi ai valori superiori <strong><strong>de</strong>l</strong>la fraternità, <strong><strong>de</strong>l</strong>la solidarietà<br />

e <strong><strong>de</strong>l</strong> bene comune”.<br />

Il Santo Padre esorta ad avere presente “un mo<strong><strong>de</strong>l</strong>lo di sviluppo basato<br />

sulla fraternità”, ispirato dalla solidarietà e orientato verso il bene comune,<br />

che sarà capace di proporre correttivi all’attuale crisi mondiale.<br />

Segnala che “i Paesi più sviluppati <strong>de</strong>vono essere coscienti che le necessità<br />

mondiali, sempre maggiori, richiedono loro un contributo consistente.<br />

Essi non possono semplicemente chiu<strong>de</strong>rsi agli altri: un comportamento<br />

simile non aiuterebbe a superare la crisi”.<br />

Conclu<strong>de</strong>ndo il suo Messaggio, Bene<strong>de</strong>tto XVI ricorda che: “Per eliminare<br />

la fame e la malnutrizione, è necessario superare gli ostacoli <strong><strong>de</strong>l</strong>l’egoismo,<br />

in modo da fare spazio a una fruttifera gratuità, che <strong>de</strong>ve manifestarsi<br />

nella cooperazione internazionale come un’espressione genuina<br />

<strong><strong>de</strong>l</strong>la fraternità. Questo però non esime dalla giustizia, ed è importante<br />

che si rispettino e si applichino le norme stabilite. (…) Gli individui,<br />

le popolazioni e i Paesi <strong>de</strong>vono poter essere protagonisti <strong><strong>de</strong>l</strong> proprio<br />

sviluppo, utilizzando l’assistenza esterna secondo le priorità e le concezioni<br />

radicate nelle loro tecniche tradizionali, nella loro cultura, nel loro<br />

patrimonio religioso e nella saggezza trasmessa di generazione in<br />

generazione nel seno <strong><strong>de</strong>l</strong>la famiglia”.<br />

(Agenzia FIDES, 15/10/2010)<br />

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