Le nuove varietà di susino e … la sindrome del “Bell ... - Sicilianplus.It
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<strong>Le</strong> <strong>nuove</strong> <strong>varietà</strong> <strong>di</strong> <strong>susino</strong> e <strong>…</strong>.<strong>la</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>“Bell</strong>’Anntonio”<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Bivona<br />
Antonio Magnano dopo alcuni anni trascorsi a Roma , ritorna nel<strong>la</strong> sua Catania,<br />
preceduto dal<strong>la</strong> fama <strong>di</strong> irresistibile conquistatore <strong>di</strong> donne : i soliti ben informati<br />
sostengono , ad<strong>di</strong>rittura, che avesse per amante<strong>…</strong>. <strong>la</strong> moglie <strong>di</strong> un ministro!.<br />
Si sa che dalle nostre parti, un bell’uomo circondato da questa luminosa “aureo<strong>la</strong>”<br />
, ,non ha alcuna <strong>di</strong>fficoltà nel trovare un “buon partito”. Tanto è vero che ,dopo<br />
alcuni mesi <strong>di</strong> fidanzamento, conduce all’altare <strong>la</strong> bellissima Barbara Puglisi, figlia<br />
<strong>di</strong> un ricco notaio che,” poveretto” ,possiede mezza Paternò.<br />
Intanto trascorrono tre anni e al<strong>la</strong> più famosa ,ma anche <strong>la</strong> più invi<strong>di</strong>ata ,coppia<br />
catanese, i figli non arrivano. Per il padre <strong>di</strong> Antonio ,il signor Alfio, è solo<br />
questione <strong>di</strong> iniziale- eccessiva- esuberanza: anche lui ebbe il primo figlio dopo<br />
quattro anni! . Non è invece <strong>del</strong>lo stesso parere il notaio ,padre <strong>di</strong> Barbara , il<br />
quale da uomo pratico ,da pochi ma significativi in<strong>di</strong>zi, si accerta <strong>del</strong><strong>la</strong> scarsa ,per<br />
non <strong>di</strong>re nul<strong>la</strong>, virilità <strong>del</strong> genero. Cosi ,nel corso <strong>di</strong> un tempestoso colloquio con il<br />
signor Alfio ,rive<strong>la</strong> che Antonio non è affatto quel gallo che tutti fino ad ora<br />
credevano e, riferisce, senza tanti giri <strong>di</strong> parole , che <strong>la</strong> figlia ,dopo tre anni <strong>di</strong><br />
matrimonio è tale e quale come usci <strong>di</strong> casa!<br />
Il seguito come c’è lo racconta Brancati si tinge <strong>di</strong> tragico. Barbara sposa il duca<br />
<strong>di</strong> Bronte . Antonio si rifugia in casa paterna e non vuol vedere nessuno. La<br />
madre, straziata dal dolore, non si da pace , come se essa stessa ne fosse<br />
responsabile a causa <strong>del</strong>le eccessive preghiere rivolte a Dio perché mitigasse <strong>la</strong><br />
troppa esuberanza sessuale <strong>del</strong> figlio .Il signor Alfio nel corso <strong>del</strong> bombardamento<br />
aereo <strong>di</strong> Catania durante l’ultima guerra ,viene sorpreso fuori casa da un al<strong>la</strong>rme<br />
aereo e invece <strong>di</strong> correre al rifugio, si avvia verso <strong>la</strong> casa <strong>di</strong> una prostituta per<br />
cercare <strong>la</strong> morte e riscattare l’onore <strong>del</strong> figlio :”Voglio che tutta Catania sappia<br />
che Alfio Magnano con i suoi settant’anni andava a puttane<strong>…</strong>” La sorpresa finale<br />
e che Antonio si “sblocca” e consuma per <strong>la</strong> prima volta l’atto sessuale con una
oscura ragazzetta <strong>di</strong> provincia, piuttosto bruttina, analfabeta, da pochi mesi<br />
assunta dal<strong>la</strong> madre come cameriera.”Se sarà maschio si chiamerà Alfio” <strong>di</strong>ce<br />
orgogliosa <strong>la</strong> signora Magnano,mostrando alle vicine ,con ritrovato orgoglio, <strong>la</strong><br />
pancia <strong>del</strong><strong>la</strong> “criata”.<br />
A questo punto vi chiederete incuriositi : “Ma che centrano le susine? “Ora,<br />
vengo e mi spiego” avrebbe detto il nostro in<strong>di</strong>menticabile Angelo Musco<br />
I consumi interni <strong>di</strong> susini sono in calo e questa <strong>la</strong> tendenza ad una più ridotta<br />
propensione all’acquisto non sembra collegato all’innalzamento <strong>del</strong> prezzo me<strong>di</strong>o al<br />
dettaglio. Nel 2005 i volumi acquistati sono scesi <strong>del</strong> 10% malgrado un prezzo<br />
me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> acquisto ,sui livelli minimi ,è <strong>di</strong>minuito <strong>del</strong> 6% rispetto allo stesso periodo<br />
<strong>del</strong>l’anno precedente .In verità a questa tendenza non sembra sottrarsi neanche il<br />
resto <strong>del</strong> comparto frutticolo.<br />
Si ha <strong>la</strong> netta sensazione <strong>di</strong> essere <strong>di</strong> fronte ad un prodotto che risente <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fficoltà sue proprie ,oggettive , come se ci fosse una scarsa propensione,se non<br />
ad<strong>di</strong>rittura, un palese rifiuto a “consumarlo”. Ma come è possibile? Che cosa non<br />
ha funzionato? Eppure in questi ultimi decenni abbiamo assistito ad una intensa<br />
attività <strong>di</strong> miglioramento genetico , abbiamo introdotto e <strong>di</strong>ffuso stupende cultivar<br />
,seducenti , alcune dal colore nero corvino come <strong>la</strong> formosa Angeleno,e poi <strong>la</strong><br />
bionda-giallo-oro T.C.Sun , al<strong>la</strong> carnosa e rossa Fortune. e poi tante altre dai<br />
nomi fantasiosi che ricordano “<strong>Le</strong> mille e una notte” : Mid Ningh Sun( Sole <strong>di</strong><br />
mezzanotte), al<strong>la</strong> B<strong>la</strong>ck Diamod (Diamante nero) ecc. .Possiamo assicuravi che<br />
sono susine perfette :giusto equilibrio tra aci<strong>di</strong> e zuccheri ,buona resistenza sia<br />
al<strong>la</strong> manipo<strong>la</strong>zione che al trasporto ,una shef live invi<strong>di</strong>abile , una gamma varietale<br />
che copre tutto il periodo che va da giugno fino ad ottobre. Eppure chissà per<br />
quali imperscrutabili motivi, il nostro consumatore, al<strong>la</strong> stregua <strong>del</strong> protagonista <strong>di</strong><br />
Brancati , rimane “insensibile” al fascino <strong>di</strong> cosi tanta <strong>…</strong> bellezza. Anzi ironia <strong>del</strong>l’<br />
ironia quando sul mercato ,per esempio, <strong>di</strong> Palermo arrivano le “Rapparine” <strong>di</strong><br />
Monreale vanno a ruba! Ma come può accadere che , si preferisca <strong>la</strong> vecchia e<br />
negletta <strong>varietà</strong> “Occhiu <strong>di</strong> Voi (Occhio <strong>di</strong> bue), alle b<strong>la</strong>sonate cultivar come <strong>la</strong><br />
fertilissima Stanley o <strong>la</strong> pingue Empress !? Ebbene Si! Sono <strong>di</strong> certo più<br />
piccole, poco appariscenti, magari bruttine ,ma tanto, tanto “funzionali”!! Si avete<br />
capito bene ! Funzionali. Nell’immaginario collettivo <strong>la</strong> susina, ma ancor più le
prugne, assolvono nel contesto <strong>del</strong> consumo <strong>del</strong><strong>la</strong> frutta ad un preciso ruolo:<br />
mitigare gli effetti indesiderati ,in partico<strong>la</strong>re nelle persone anziane ,causate <strong>del</strong><strong>la</strong><br />
“pigrizia” intestinale. Orbene da quando i breeders californiani avviarono i primi<br />
programmi <strong>di</strong> miglioramento genetico ,<strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zionale funzionalità <strong>la</strong>sciata per<br />
millenni al<strong>la</strong> coevoluzione con i primati e poi da alcuni secoli. alle popo<strong>la</strong>zioni rurali<br />
,viene oggi immo<strong>la</strong>ta sull’altare <strong>del</strong>le <strong>nuove</strong> esigenze commerciali imposte dal<strong>la</strong><br />
sempre più aumentata <strong>di</strong>stanza tra le aree <strong>di</strong> produzione e quelle <strong>di</strong> consumo .Così<br />
sostituiamo ,senza quasi accorgercene, sempre più al valore d’uso <strong>del</strong>le<br />
produzioni, il valore <strong>di</strong> scambio! Oggi le attuali produzioni espresse dalle <strong>nuove</strong><br />
<strong>varietà</strong> sfi<strong>la</strong>no in bel<strong>la</strong> mostra nei cataloghi alle <strong>di</strong>tte vivaistiche, come se fossero<br />
gettonati calendari <strong>di</strong> pornostar , per <strong>la</strong> felicità degli occhi dei frutticoltori ,e poi<br />
spostarsi sui bancali <strong>del</strong>l’ortofrutta , luccicanti avvenenti e inossidabili per <strong>la</strong><br />
contentezza dei commercianti e ancor più dei fruttivendoli .Invece i nostri<br />
consumatori poco incantati da vistose apparenze,preferiscono saggiamente<br />
privilegiare l’utilità e <strong>…</strong><strong>la</strong> funzionalità