Le Fortificazioni del litorale di Palau - Palau Turismo
Le Fortificazioni del litorale di Palau - Palau Turismo
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Centro <strong>di</strong> Documentazione <strong>del</strong> territorio <strong>di</strong> <strong>Palau</strong><br />
Comune <strong>di</strong> <strong>Palau</strong><br />
<strong>Le</strong> <strong>Fortificazioni</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>litorale</strong> <strong>di</strong> <strong>Palau</strong><br />
a cura <strong>di</strong> Pierluigi Cianchetti
L a<br />
Comune <strong>di</strong> <strong>Palau</strong><br />
costruzione <strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> fortificazioni, erette alla fine <strong>del</strong>l’Ottocento a<br />
<strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>l’Arcipelago <strong>di</strong> La Maddalena e <strong>del</strong>la Costa Sarda, ha segnato<br />
la nascita <strong>di</strong> <strong>Palau</strong>, inizialmente <strong>di</strong>spersa nell’habitat degli stazzi <strong>di</strong>sse -<br />
minati nelle valli <strong>del</strong> Liscia e <strong>del</strong> Surrao. Fu, infatti, dopo la costruzione <strong>del</strong><br />
“Centro <strong>di</strong> smistamento truppe per la <strong>di</strong>fesa mobile”, situato sulla collina <strong>di</strong><br />
Montiggia in posizione baricentrica rispetto al campo trincerato <strong>di</strong> Altura, Baragge<br />
e Capo d’Orso, che il nascente borgo si connotò urbanisticamente secondo la forma<br />
tra<strong>di</strong>zionale <strong>del</strong> villaggio su strada. Al preesistente piccolo nucleo <strong>di</strong> case concen -<br />
trate intorno al “Palazzo Fresi”, venne via via aggiungendosi una serie <strong>di</strong> abita -<br />
zioni <strong>di</strong>sposte su due file continue, lungo il tratto terminale <strong>del</strong>la carrozzabile<br />
Tempio-<strong>Palau</strong> che conduceva al molo, attorno al quale erano <strong>di</strong>slocati i magazzi -<br />
ni <strong>del</strong> Genio Militare.<br />
Ora che la Fortezza <strong>di</strong> Monte Altura viene aperta al pubblico e si pre<strong>di</strong>spone<br />
il recupero <strong>del</strong> Forte <strong>di</strong> Capo d’Orso affinché, insieme alle costruzioni <strong>di</strong> Montiggia,<br />
rivivano nella nuova fruizione <strong>di</strong> Beni Culturali, <strong>di</strong>viene importante ricostruirne la<br />
storia e contribuire con essa alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong>l’identità <strong>del</strong> paese.<br />
A questo obiettivo rispondono le immagini e le note puntuali e rigorose <strong>del</strong>la<br />
ricerca che l’Amministrazione Comunale è lieta <strong>di</strong> offrire.<br />
L’Assessore per la Cultura<br />
Wanda Carta<br />
Per ulteriori approfon<strong>di</strong>menti si segnala il sito:<br />
www.montealtura.com<br />
Con il contributo <strong>del</strong>la Regione Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali
Lo spazio che le strutture militari fortificate<br />
hanno occupato ed occupano<br />
nella realtà <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong> nord-est<br />
<strong>del</strong>la Sardegna non è stato né casuale né inerte,<br />
dato che le problematiche ad esse connesse, più<br />
<strong>di</strong> altre, hanno con<strong>di</strong>zionato e con<strong>di</strong>zionano la<br />
storia ed il destino <strong>del</strong>le nostre comunità.<br />
La posizione così centrale <strong>del</strong>la Sardeg n a , n e ll’ambito<br />
<strong>del</strong> Me<strong>di</strong>terraneo, le ha imposto un destino<br />
ineluttabile <strong>di</strong> obiettivo militare. Il territorio,<br />
stu<strong>di</strong>ato esclusivamente in un contesto <strong>di</strong> strategia<br />
<strong>di</strong>fensiva, ha assunto, nei piani dei tecnici <strong>del</strong><br />
Genio militare, ruolo <strong>di</strong> strumento plasmabile,<br />
obbe<strong>di</strong>ente alla logica <strong>del</strong>la primaria necessità <strong>di</strong><br />
d i f e s a , alla quale tutte le attività umane hanno<br />
d ovuto uniformarsi o cedere il passo.<br />
Infatti la <strong>di</strong>slocazione <strong>del</strong>le opere militari in “ p o l i ” ,<br />
rappresentati dalle batterie, solo apparentemente<br />
staccati perché in realtà collegati fra loro attraverso<br />
la rete <strong>del</strong>le infrastrutture stradali, p o s t a z i oni<br />
<strong>di</strong> vedetta e <strong>di</strong> osserv a z i o n e, e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> serv i z i o ,<br />
e c c. , ha necessariamente creato un originale rapp<br />
o rto costruito-territorio basato su un processo <strong>di</strong><br />
imposizione <strong>di</strong> gravose servitù militari, a protezione<br />
<strong>del</strong>le opere militari, che ha con<strong>di</strong>zionato attività<br />
economiche e sociali <strong>di</strong> primaria import a n z a :<br />
1) la caratterizzazione settoriale <strong>del</strong>le attività lav orative<br />
in genere, connessa alle necessità militari;<br />
Un percorso storico-militare alla ricerca <strong>del</strong>l’identitàé<br />
2) l’adeguamento <strong>del</strong>le attività apparentemente<br />
slegate da queste, che invece, proprio in funzione<br />
<strong>del</strong>l’attribuita priorità <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa, hanno subito<br />
limitazioni e restrizioni (la pesca, lo stesso<br />
commercio e soprattutto il turismo).<br />
Ma occorre, per contro, rilevare come queste servitù<br />
abbiano, in un certo senso, rappresentato<br />
anche una salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quel particolare carattere<br />
ambientale, la cui <strong>di</strong>stinzione preminente<br />
appare costituita si da emergenze naturali<br />
affiancate e completate da emergenze architettoniche<br />
che, grazie alla primaria esigenza <strong>di</strong> mimetizzazione,<br />
risolta attraverso l’integrazione dei<br />
materiali usati e l’ambiente circostante, risultano<br />
a quelle complementari nel contesto paesaggistico<br />
(basti pensare a Capo d’Orso).<br />
Per primi i sardo-piemontesi, nel 1767,<br />
senza colpo ferire occuparono militarmente<br />
l’arcipelago, c o s t ruendo numerose<br />
postazioni militari. Il sistema <strong>di</strong>fensivo investì principalmente<br />
l’isola <strong>di</strong> La Maddalena e quella <strong>di</strong><br />
Santo Stefano, mentre le coste <strong>del</strong>l’isola madre, p e r<br />
lo più <strong>di</strong>sabitate ed inospitali perché i galluresi,<br />
terrorizzati dalle continue scorrerie dei pirati<br />
a r a b i , si erano ritirati più all’intern o , vennero in<br />
un primo tempo trascurate.<br />
Scopo iniziale <strong>del</strong>la costruzione <strong>del</strong>le fort i f i c a z i o n i<br />
3<br />
era quello <strong>di</strong> consolidare il possesso <strong>del</strong>l’arcipelago<br />
facendone accettare il principio, anche dal<br />
punto <strong>di</strong> vista formale, a tutte le nazioni e presi<strong>di</strong>are<br />
la giovane base militare ormai costituita,<br />
anche in appoggio alle navi <strong>del</strong>la Regia Marina<br />
S a r d a , che potevano così incrociare con maggiore<br />
sicurezza nelle acque <strong>del</strong> Nord Sardegna contro i<br />
c o n t r a b b a n d i e r i , contro i Barbareschi e anche contro<br />
la sempre paventata riscossa francese.<br />
Il battesimo <strong>di</strong> fuoco, anche per “il Pa r a o ” , c o s ì<br />
veniva chiamata allora la costa sarda prospiciente<br />
l’isola <strong>di</strong> Santo Stefano, avvenne durante<br />
l’assalto dei francesi nel febbraio <strong>del</strong> 1793.<br />
In quell’occasione, i n f a t t i , furono determinanti,<br />
per la vittoria sul giovane Napoleone Bonapart e,<br />
le due batterie occasionali, pre<strong>di</strong>sposte dal nocchiere<br />
Domenico Millelire, prima medaglia<br />
d’oro al valor militare, con l’aiuto <strong>di</strong> miliziani<br />
tempiesi e pastori: una a Punta Nera<br />
“.. al luogo detto Lu Veciu Marina - presso il<br />
Palao, <strong>litorale</strong> <strong>del</strong>la Sardegna …”, nella notte<br />
dal 23 al 24 e l’altra allo Stentino <strong>di</strong><br />
Capo d’Orso, “ …nella notte dal 24 al<br />
2 5 . ” Lo stesso nocchiere, una volta scongiurato<br />
il pericolo, e s o r tò i superiori ad analizzare la<br />
possibilità <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>are quei luoghi stabilmente,<br />
con postazioni fisse.
Memore <strong>di</strong> questi avvenimenti e subito<br />
dopo il sog g i o rno <strong>del</strong>l’Amm. N e l s o n<br />
e <strong>del</strong>la flotta inglese nelle acque antistanti<br />
Pa l a u , il 20 ottobre 1807 A g o s t i n o<br />
M i l l e l i re, Comandante <strong>del</strong>l’Isola <strong>di</strong> La Maddalena<br />
e fratello <strong>del</strong> più famoso Domenico, fece rilevare ai<br />
superiori che: “(…) la istituzione <strong>di</strong> una nuova<br />
popolazione nella località detta Parao, in Gallura,<br />
“alle porte <strong>del</strong>la vicina Italia”, centro <strong>di</strong> sei villaggi<br />
<strong>del</strong>la regione, …sarebbe stata una valvola <strong>di</strong> sicu -<br />
rezza per l’isola [<strong>di</strong> La Maddalena], che già avver -<br />
tiva eccesso <strong>di</strong> popolazione; i coloni erano pronti a<br />
partire, purchè avessero ottenuto in quelle spiagge<br />
terra sufficiente e soprattutto “la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong><br />
Re, onde evitare <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare innimici dei galluresi,<br />
che purtroppo nei presenti tempi fanno man bassa<br />
<strong>di</strong> ogni ceto <strong>di</strong> persone , e senza aver bisogno <strong>di</strong><br />
motivi. (…)” La proposta, cui dette il suo parere<br />
f avorevole l’Intendente Desgeneys inoltrandola al<br />
V i c e r é , non venne per allora accolta; ed il Millelire,<br />
che pur si <strong>di</strong>chiarava pronto a presentare l’elenco<br />
dei part e n t i , “attese le attuali circostanze” , cioè lo<br />
stato <strong>di</strong> guerra quasi continuo, “sospese <strong>di</strong> prende -<br />
re le <strong>di</strong>verse segnature.”<br />
S u c c e s s i v a m e n t e, dal 1851-1856, il Maggiore<br />
Generale <strong>del</strong> Genio Militare Cav . Verani venne incaricato<br />
<strong>di</strong> ispezionare le fortificazioni e <strong>di</strong> stendere dettagliati<br />
rapporti in merito al loro possibile utilizzo<br />
o definitivo abbandono.<br />
Fu in questa fase <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che il territorio in esame<br />
assunse una notevole importanza strategica dal<br />
momento che, come egli scrisse:<br />
“ (…) dalla costa non si può penetrare nell’inter -<br />
no <strong>del</strong>la Sardegna senza attraversare le alte e sco -<br />
scese montagne <strong>di</strong> Limbara;<br />
- le vie sono <strong>di</strong>rupate e deserte, mancanti d’ogni<br />
provvigione eccettuati i bestiami che possono riti -<br />
rarsi nell’interno;<br />
- pochi miliziani <strong>di</strong>retti da abili ufficiali bastano a<br />
<strong>di</strong>fendere quelle aspre montagne, ne consegue che<br />
non è a temersi un’invasione <strong>del</strong> nemico nella<br />
Sardegna da questa parte;<br />
- la magnifica ed estesa rada dal Capo <strong>del</strong>l’Orso a<br />
quello dei Tre Monti compreso il Golfo d’Arzachena,<br />
può ricettare navi <strong>di</strong> qualsivoglia portata;<br />
- per contro vi è l’aria estremamente malefica, in<br />
certe stagioni <strong>del</strong>l’anno, <strong>del</strong> Golfo d’Arzachena.<br />
La sicurezza e facilità <strong>del</strong>le comunicazioni mi fa no<br />
credere che convenga preferibilmente stabilire li<br />
mezzi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa sul lido <strong>del</strong>l’isola madre anzichè in<br />
qualsivoglia <strong>di</strong> quelle interme<strong>di</strong>e, purchè si ottenga<br />
lo scopo principale <strong>di</strong> battere li accessi e l’interno<br />
<strong>del</strong>la rada fra il Capo <strong>del</strong>l’Orso e quello dei Tres<br />
Montes, compreso il Golfo d’Arzachena, e secondario<br />
dal capo stesso e la punta <strong>del</strong>le Vacche compresi li<br />
porti Pullo e <strong>di</strong> Liscia Grande, e per conseguire que -<br />
sto scopo è necessario <strong>di</strong> non tenere conto <strong>del</strong>le<br />
attuali fortificazioni, incapaci a resistere a qualsivo -<br />
glia attacco, e che quin<strong>di</strong> si dovranno ideare e<br />
costrurre interamente nuove, od almeno circondarle<br />
<strong>di</strong> controscarpe o simili per riparare dalle offese le<br />
deboli murature e provvederle <strong>di</strong> locali interni, quin -<br />
<strong>di</strong> e che senza variare la spesa si è perfettamente<br />
liberi <strong>di</strong> scegliere la giacitura più conveniente. (…)”<br />
In base a queste considerazioni egli stilò una grad<br />
u a t o r i a :<br />
Numero d’or<strong>di</strong>ne e d’importanza 1<br />
Località: estremità dl Capo <strong>del</strong>l’Orso.<br />
Numero d’or<strong>di</strong>ne e d’importanza 2<br />
Località: Capo all’imboccatura <strong>del</strong> golfo d’Arzachena<br />
in prospetto <strong>del</strong> porto d’Aiaccinolo.<br />
Numero d’or<strong>di</strong>ne e d’importanza 3.<br />
Località: Punta <strong>del</strong>la Sardegna<br />
Numero d’or<strong>di</strong>ne e d’importanza 4.<br />
Località: Penisola dei Gabbiani, Porto<br />
Pullo e Liscia Grande.<br />
O s s e r v a z i o n i :<br />
Il porto <strong>di</strong> Liscia Grande, quantunque è assai mal -<br />
sano in estate, è molto interessante alle navi per le<br />
risorse che contiene d’acqua, legno e caccia (si sup -<br />
pone che gli armenti sarebbero ritirati all’interno)<br />
Numero d’or<strong>di</strong>ne e d’importanza 5.<br />
Località: alla Punta dei Tres Montes.<br />
Vantaggi <strong>del</strong> sistema proposto.<br />
1) avere tutte le <strong>di</strong>fese sulla costa <strong>del</strong>l’isola madre;<br />
quin<strong>di</strong> facilità <strong>di</strong> soccorrerle e <strong>di</strong> comunicazioni, qua -<br />
lunque sia lo stato <strong>del</strong> mare;<br />
2) che eseguendo batterie nuove, interamente si<br />
possano introdurre tutti li perfezionamenti <strong>di</strong> costru -<br />
zione e d’uso consigliati dal progresso <strong>del</strong>la scienza<br />
con minore <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o e con maggior sicurezza <strong>di</strong><br />
quanto succeda nell’adattamento <strong>di</strong> cose esistenti;<br />
3) seconda il genio degli abitatori <strong>di</strong> quelle coste,<br />
li <strong>di</strong>fende e possono trarre <strong>di</strong>fesa dai medesimi e gli<br />
armenti possono continuare a nutrirsi degli abbon -<br />
danti pascoli <strong>di</strong> quelle regioni;<br />
4) maggiore unità <strong>di</strong> comando e quin<strong>di</strong> d’in -<br />
Batteria Vittorio<br />
Emanuele che<br />
avrebbe dovuto<br />
essere costruita<br />
sulla costa sarda:<br />
facciata a<br />
settentrione;<br />
facciata a mezzodì<br />
e profilo sulla<br />
linea A-B.<br />
4<br />
sieme <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa.<br />
I n c o n v e n i e n t i .<br />
Quelli che vi scorgo sono i seguenti:<br />
1) l’aria pestifera che si respira in alcuni mesi <strong>del</strong> -<br />
l’anno in quasi tutti li punti in<strong>di</strong>cati e segnatamen -<br />
te quelli numero 2, 4 e 5, lo che obbligherebbe ad<br />
abbandonarli nel tempo <strong>di</strong> pace in tali epoche,<br />
ovvero sacrificare la vita <strong>di</strong> molte persone destina -<br />
te a custo<strong>di</strong>rli;<br />
2) abbandonare tutte le attuali fortificazioni e li abi -<br />
tanti <strong>del</strong>la Maddalena; (…)”<br />
Nonostante le favorevoli considerazioni<br />
<strong>di</strong> carattere militare espresse dal Cav .<br />
Ve r a n i , le sue proposte rimasero lettera<br />
morta sia perché le finanze <strong>del</strong> Regno sardo<br />
non erano floride, sia perché il rapido prog r e s s o<br />
<strong>del</strong>le tecniche <strong>di</strong> costruzione <strong>del</strong>le navi e <strong>del</strong>le art iglierie<br />
provocò la rapida obsolescenza <strong>di</strong> queste<br />
a r c h i t e t t u r e, che furono ben presto abbandonate e<br />
<strong>di</strong>messe nel 1857.<br />
Ci sono però rimasti una serie <strong>di</strong> documenti <strong>di</strong><br />
notevole import a n z a . L’Atlante <strong>del</strong>le fort i f i c a z i o n i<br />
settecentesche compilato nel 1852, c o n s e rvato presso<br />
l’I.S. C. A . G. (Istituto Storico <strong>di</strong> Cultura <strong>del</strong>l’Arma<br />
<strong>del</strong> Genio) <strong>di</strong> Roma, contiene anche quelli relativi<br />
alla “pianta <strong>di</strong> una nuova Batteria Vittorio<br />
Emanuele da erigersi nella Costa Sarda; elevazione<br />
<strong>del</strong>la nuova Batteria - facciata a settentrione - fac -<br />
ciata a mezzodì - profilo sulla linea AB”.<br />
E s s a , secondo le intenzioni <strong>del</strong> Direttore Generale<br />
<strong>del</strong> Genio Militare <strong>di</strong> To r i n o , avrebbe dovuto <strong>di</strong>fendere<br />
il passaggio tra la costa <strong>del</strong>la Sardegna e la<br />
cala <strong>di</strong> Villa Marina, nell’isola <strong>di</strong> Santo Stefano.<br />
Di forma “stellare e tanagliata” essa costituiva una<br />
f o rte opera chiusa, con murature molto spesse,<br />
sulle quali si aprivano numerose feritoie per il<br />
f i a n c h eg g i a m e n t o . Oltre il tamburo d’ingresso,<br />
situato a livello <strong>del</strong> terreno, a t t r averso una rampa<br />
<strong>di</strong> scale, si ascendeva ad un ampio piazzale dov e,<br />
oltre agli ambienti, t r ov ava posto la piattaforma
per i cannoni, prospiciente tre troniere che si aprivano<br />
verso il mare. Gli ambienti comprendevano:<br />
le latrine, il deposito <strong>del</strong>le polveri, il magazzino<br />
d ’ a rt i g l i e r i a , l ’ a l l oggio per il capo posto, la camerata<br />
per i soldati, la cucina e la <strong>di</strong>spensa, con sottostante<br />
cisterna per l’acqua.<br />
La spesa per la sua costruzione ammontava a<br />
Lire 36’000, cifra troppo alta per le modeste<br />
finanze <strong>del</strong> Regno, e l’idea <strong>del</strong>la sua costruzione<br />
venne subito abbandonata.<br />
Ma la fortificazione passiva, tra<strong>di</strong>zionale,<br />
stava per cedere il passo a<br />
quella attiva, costituita dalle artiglierie<br />
opportunamente postate e organizzate nei<br />
così detti “forti”, <strong>di</strong>slocati in un sistema che permetteva<br />
<strong>di</strong> colpire col tiro efficace <strong>del</strong>le armi<br />
tutto il terreno circostante fino al mare largo, e<br />
costituiva un’unica opera, definita “campo trincerato”<br />
a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 2-4 km dalla piazza, alla<br />
quale veniva riservato un compito <strong>di</strong>fensivo<br />
secondario.<br />
Dal 1887 si ritornò, quin<strong>di</strong>, a pensare a questa<br />
zona come centro strategico, determinante non<br />
più in relazione al solo vicino confine francese<br />
ma al ben più vasto scacchiere <strong>del</strong><br />
Me<strong>di</strong>terraneo Occidentale. L’arcipelago e la prospiciente<br />
costa sarda <strong>di</strong>vennero una terribile piazzaforte<br />
rispondente alle più moderne concezioni<br />
europee in tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa costiera. <strong>Le</strong> artiglierie<br />
da costa dovevano permettere alla flotta <strong>di</strong> uscire,<br />
a seconda <strong>del</strong>le opportunità, attraverso una<br />
<strong>del</strong>le due imboccature e dominare il passaggio<br />
<strong>del</strong>le Bocche <strong>di</strong> Bonifacio; mettere al sicuro le<br />
navi; impe<strong>di</strong>re che il nemico, in assenza <strong>del</strong>la<br />
flotta, giungesse a prendere possesso <strong>del</strong> bacino<br />
interno e a stabilirvisi stabilmente; rendere minima<br />
l’efficacia <strong>di</strong> un bombardamento sistematico<br />
che si sarebbe potuto tentare dall’esterno <strong>del</strong>lo<br />
arcipelago contro le navi e il materiale raccolto<br />
all’interno <strong>del</strong>la rada.<br />
Il settore che si trovava più esposto a imponenti<br />
attacchi terrestri era quello costituito<br />
dalla parte settentrionale <strong>del</strong>la Sardegna, che<br />
fronteggia l’Arcipelago da Punta Sardegna al Capo<br />
Ferro. Dall’interno <strong>del</strong>l’isola facevano capo al <strong>litorale</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Palau</strong>:<br />
“(…) 1º - La rotabile <strong>del</strong>la Gallura provenien -<br />
te da Tempio che, alla cantoniera <strong>di</strong> Bassacutena,<br />
raccoglie l’altro ramo rotabile procedente da<br />
S.Teresa <strong>di</strong> Gallura, non chè la strada pei caval -<br />
li scendente per la valle <strong>di</strong> Liscia.<br />
2º - La strada pei cavalli che dalla baia <strong>di</strong><br />
Terranova girando ad occidente i golfi <strong>di</strong><br />
Congianus e d’Arzachena, per la valle <strong>del</strong> Sorau<br />
tra i massicci <strong>di</strong> Monte Canu e <strong>del</strong>la Porcareccia<br />
sbarca al Parau.(…)”<br />
Oltre a queste importanti comunicazioni la vicinanza<br />
e la natura stessa <strong>del</strong> terreno presso i<br />
porti Liscia e Pollo, permettevano a truppe e<br />
materiali sbarcati dai nemici <strong>di</strong> poter, con facili-<br />
Aerofotogrammetria<br />
che in<strong>di</strong>ca la<br />
localizzazione <strong>del</strong>la<br />
Batteria <strong>di</strong> Monte<br />
Altura, <strong>del</strong>la strada<br />
<strong>di</strong> accesso e <strong>del</strong><br />
terreno circostante<br />
<strong>di</strong> proprietà<br />
demaniale.<br />
5<br />
Batteria Vittorio<br />
Emanuele: pianta.<br />
Disegno conservato<br />
presso l’ISCAG <strong>di</strong><br />
Roma all’interno <strong>di</strong><br />
un atllante<br />
compilato nel 1852<br />
tà, investire il lato occidentale <strong>del</strong>le alture <strong>di</strong><br />
Punta Sardegna e <strong>del</strong>le Baracce che sovrastano il<br />
<strong>litorale</strong> palaese.<br />
Si <strong>di</strong>stinguevano, pertanto, due <strong>di</strong>rezioni principali<br />
d’attacco: l’una ad occidente, abbastanza agevole,<br />
segnata dalla rotabile, che avrebbe portato<br />
l’attaccante <strong>di</strong> fronte alle suddette alture <strong>di</strong><br />
Punta Sardegna, che per la vicinanza all’ancoraggio<br />
interno e per l’andamento <strong>del</strong>le dorsali rocciose,<br />
si prestavano ad essere munite d’un sistema<br />
d’opere atto a contrastare seriamente gli<br />
approcci da quel lato, coprendo ogni passaggio.<br />
L’altra <strong>di</strong>rettrice d’attacco, che risultava più <strong>di</strong>sagevole<br />
per mancanza <strong>di</strong> strade, si sarebbe potuta<br />
sviluppare nella valle <strong>del</strong> Sorao, sul versante<br />
occidentale <strong>del</strong> massiccio <strong>del</strong>la “Porcareccia”,<br />
ovvero dal fondo <strong>del</strong> golfo <strong>di</strong> Arzachena per il<br />
versante orientale <strong>del</strong>lo stesso massiccio. Questa<br />
<strong>di</strong>rettrice veniva fronteggiata dalle alture <strong>del</strong>le<br />
Baragge e <strong>di</strong> Capo d’Orso, che dominano lo sbocco<br />
<strong>del</strong>la valle <strong>del</strong> Sorao e il <strong>litorale</strong> <strong>di</strong> Porto<br />
Palma, nell’isola <strong>di</strong> Caprera; ma bisogna osservare<br />
che, se gli attaccanti fossero riusciti a stabilirsi<br />
sul versante orientale, che dalla dorsale <strong>di</strong><br />
“Porcareccia” scende a Porto Palma, avrebbero<br />
potuto controbattere le posizioni <strong>del</strong>le Baragge e<br />
<strong>di</strong> Capo d’Orso e battere <strong>di</strong>rettamente l’ancoraggio<br />
interno, nonchè prendere <strong>di</strong> rovescio le batterie<br />
<strong>del</strong>la testata <strong>del</strong>lo sbarramento orientale, tra<br />
Punta Rossa <strong>di</strong> Caprera e Tre Monti, dominando<br />
lo specchio d’acqua <strong>del</strong>l’imboccatura <strong>di</strong> <strong>Le</strong>vante.<br />
L’attacco principale che dall’interno <strong>del</strong>l’isola <strong>di</strong><br />
Sardegna poteva svilupparsi contro la costa,<br />
avrebbe avuto per <strong>di</strong>rettrice principale la strada<br />
Tempio-<strong>Palau</strong>. Esaminando la carta geografica si
può vedere che, a cavallo <strong>di</strong> questa strada si trovano<br />
le posizioni <strong>di</strong> Punta Altura (119 m) e Cima<br />
Martineddu (o Montiggia) (50 m) che, convenientemente<br />
occupate, avrebbero permesso un’efficace<br />
azione <strong>di</strong>fensiva.<br />
“(…) Batteria Punta Altura<br />
Dalla posizione <strong>di</strong> Punta Altura si ha un tiro effi -<br />
cace sulla strada Tempio-<strong>Palau</strong> contro attacchi<br />
che provenissero tanto dall’una quanto dall’altra<br />
<strong>di</strong>rezione; inoltre si ha campo <strong>di</strong> tiro nella <strong>di</strong>re -<br />
zione <strong>di</strong> Monte Canu e <strong>del</strong>la strada (per cavalli)<br />
proveniente da Terranova e che procede per la<br />
valle <strong>del</strong> Sorau.<br />
In considerazione <strong>di</strong> un tale esteso ed importante<br />
campo <strong>di</strong> tiro si crede conveniente armare detta<br />
posizione con 8 cannoni da 15 cm.<br />
Siccome poi Punta Altura offre un campo <strong>di</strong> tiro<br />
nella insenatura <strong>del</strong> <strong>Palau</strong> e specchi interni <strong>del</strong>la<br />
Piazza, così si propone <strong>di</strong> aggiungervi anche 2<br />
obici da cm. 24 e perciò si avrà a Cima Altura<br />
una batteria alta (tipo C) armata <strong>di</strong>:<br />
8 cannoni da 15 cm. e<br />
2 obici da 24 cm. da costruirsi al coperto <strong>del</strong>la vista<br />
<strong>del</strong>l’alto mare coi campi <strong>di</strong> tiro sopra in<strong>di</strong>cati.<br />
Batteria Cima Montiggia.<br />
La posizione <strong>di</strong> Cima Montiggia (50 m.) oltre ad<br />
avere lo stesso campo <strong>di</strong> tiro <strong>del</strong>la precedente<br />
batte anche in modo più <strong>di</strong>retto la valle <strong>del</strong><br />
Sorau. Si propone quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> occuparla armando -<br />
la con 6 cannoni da cm. 15 e tralasciando l’im -<br />
piego degli obici per i tiri <strong>di</strong> sfondo ai quali si<br />
provvederà meglio con le successive opere.<br />
E perciò si propone una batteria <strong>di</strong> tipo B,<br />
armata <strong>di</strong>:<br />
6 cannoni da cm. 15 da costruirsi sul dorso <strong>di</strong><br />
Montiggia, avente lo stesso campo <strong>di</strong> tiro <strong>del</strong>la<br />
precedente e specialmente verso lo sbocco <strong>del</strong>la<br />
valle <strong>del</strong> Sorau.<br />
<strong>Le</strong> suin<strong>di</strong>cate due opere se convenientemente si<br />
prestano per gli scopi sopra descritti, alla lor<br />
volta però si trovano esposte all’azione avversaria<br />
qualora si svolgesse sulle alture reciprocamente<br />
laterali <strong>di</strong> Cima Sardegna e le Baracce. E’ ne -<br />
cessario quin<strong>di</strong>, a tal uopo, occupare queste due<br />
posizioni così, oltre a garantire le batterie <strong>di</strong><br />
Punta Altura e <strong>di</strong> Montiggia si possono ottenere<br />
altri mezzi <strong>di</strong> offesa contro l’azione avversaria<br />
proveniente dall’interno <strong>del</strong>l’isola; ed in pari<br />
tempo battere le insenature, baie o rade che<br />
avvolgono i punti estremi <strong>del</strong>la linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa<br />
che si sta stu<strong>di</strong>ando; nonchè lo specchio d’acqua<br />
interno <strong>del</strong>la Piazza.<br />
Esaminiamo quin<strong>di</strong> la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> tali posizioni in<br />
modo da provvedere tanto agli scopi sopra in<strong>di</strong>cati<br />
quanto a quelli che la loro speciale natura richiede.<br />
Veduta <strong>del</strong> fronte Est<br />
<strong>del</strong>la Batteria <strong>di</strong><br />
Monte Altura.<br />
Disegno in scala<br />
1:1000 <strong>del</strong><br />
baraccamento per<br />
marinai e cisterna<br />
alla Punta <strong>del</strong>lo<br />
Stentino<br />
6<br />
Foto <strong>del</strong> Faro <strong>di</strong><br />
Capo d’Orso con<br />
sullo sfondo l’ex<br />
stazione fotoelettrica<br />
e approdo cavi <strong>di</strong><br />
Punta Fico, oggi<br />
sede <strong>del</strong> Centro<br />
Velico Caprera<br />
Batteria Cima Sardegna (bassa)<br />
L’elevazione che costituisce Cima Sardegna non<br />
ha un gran campo <strong>di</strong> tiro per cannoni verso la<br />
parte meri<strong>di</strong>onale nè in tal <strong>di</strong>rezione, è<br />
fronteggiata da importanti posizioni. Basterà<br />
quin<strong>di</strong> munirla <strong>di</strong> qualche cannone da 12 cm.<br />
per la sua <strong>di</strong>fesa imme<strong>di</strong>ata e pel fiancheggia -<br />
mento alla vicina posizione <strong>di</strong> Punta Altura.<br />
Siccome poi da Cima Sardegna si ha un vasto<br />
campo sugli specchi d’acqua <strong>di</strong> Porto Puzzu, Por -<br />
to Liscio, Porto Pollo e <strong>litorale</strong> a<strong>di</strong>acente fino a<br />
lunga portata entroterra; così sarà conveniente<br />
armarla anche con potenti obici atti a permet -<br />
tere una efficace azione in tali località ove può<br />
svolgersi pericolosa l’azione avversaria.<br />
Si propone a tale scopo l’impiego <strong>di</strong> obici da cm. 28.<br />
In base a quanto sopra fu detto, si propone<br />
quin<strong>di</strong>, sul contrafforte <strong>di</strong> Cima Sardegna <strong>di</strong><br />
costruire una batteria al coperto <strong>del</strong>la dorsale<br />
rocciosa verso il largo mare ed armata <strong>di</strong>:<br />
4 cannoni da cm 12 e 6 obici da cm 28, coi<br />
campi <strong>di</strong> tiro rispettivamente sopra in<strong>di</strong>cati.<br />
Dalla posizione <strong>di</strong> Cima Sardegna non si è in<br />
grado <strong>di</strong> battere la bassa valle conterminata a<br />
settentrione tra Punta Sardegna a mare e<br />
Punta Iacheddu, ed a mezzogiorno dallo spro -<br />
ne <strong>di</strong> Cima Sardegna.
Batteria Cima Sardegna (alta)<br />
L’avversario potrebbe così in tal zona, svolgere<br />
una certa azione al coperto <strong>del</strong>la batteria <strong>di</strong><br />
Cima Sardegna e prendere <strong>di</strong> rovescio, tanto<br />
questa quanto la già accennata batteria bassa<br />
posta a <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>lo sbarramento. Conviene<br />
quin<strong>di</strong> occupare la posizione interme<strong>di</strong>a fra la<br />
soprain<strong>di</strong>cata batteria <strong>di</strong> Cima Sardegna e<br />
Punta Sardegna a mare.<br />
In considerazione <strong>del</strong>la abbastanza importante<br />
campo <strong>di</strong> tiro e <strong>del</strong>la sua estensione, si giu<strong>di</strong> -<br />
ca conveniente l’impiego <strong>di</strong> 4 cannoni da 15<br />
cm e 2 cannoni da cm. 9 per armare la bat -<br />
teria che si propone per tale località. Senza<br />
entrare nei particolari che spettano, a chi<br />
dovrà eseguire i progetti <strong>di</strong> costruzione, si<br />
accenna come, tanto le suin<strong>di</strong>cate batterie<br />
quanto quella bassa a protezione <strong>del</strong>lo sbarra -<br />
mento debbano formare un assieme <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa<br />
fortemente collegato.<br />
Provveduto in tal modo alla protezione setten -<br />
trionale <strong>del</strong>la linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa proce<strong>di</strong>amo nello<br />
stu<strong>di</strong>o verso la parte orientale.<br />
Come fu già detto, si presenta la necessità <strong>di</strong><br />
occupare le Baracce per la protezione <strong>del</strong>la<br />
vicina opera <strong>di</strong> Cima Montiggia e coa<strong>di</strong>uvarla<br />
Icnografia in scala 1:500 <strong>del</strong>la Batteria<br />
Baragge realizzata nel 1893<br />
nella <strong>di</strong>fesa contro attacchi provenienti dall’in -<br />
terno per il settore più importante.<br />
La posizione le Baracce trovandosi centralmente<br />
allo sviluppo <strong>del</strong> <strong>litorale</strong> sardo da fortificarsi ed<br />
in punto più elevato e dominante <strong>del</strong> medesi -<br />
mo è in<strong>di</strong>cata per costruirvi una forte opera<br />
chiusa (munita <strong>di</strong> complete opere accessorie) la<br />
quale oltre a sod<strong>di</strong>sfare ai suin<strong>di</strong>cati scopi for -<br />
merà il caposaldo <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> <strong>litorale</strong>.<br />
Una tale opera, per essere in grado <strong>di</strong> battere<br />
efficacemente il settore terrestre che, facendo<br />
capo a golfo Saline termina a Porto Pollo con -<br />
verrà sia armata con buon numero <strong>di</strong> cannoni<br />
da cm. 15, nonchè con alcuni cannoni da cam -<br />
pagna da impiegarsi nelle opere accessorie.<br />
Oltre a ciò, siccome la posizione le Baracce<br />
offre un vasto campo per i tiri <strong>di</strong> sfondo, sugli<br />
specchi d’acqua atti all’ancoraggio interno ed<br />
esterno alla Piazza marittima, così converrà<br />
anche l’impiego <strong>di</strong> potenti obici e perciò <strong>del</strong><br />
calibro <strong>di</strong> 28 cm.<br />
In base quin<strong>di</strong> a quanto sopra fu detto, si pro -<br />
7<br />
pone <strong>di</strong> erigere sulla sommità <strong>di</strong> la Baracce<br />
una grande opera chiusa <strong>del</strong> tipo C, al coper -<br />
to dai tiri <strong>del</strong> largo mare, armata <strong>di</strong>:<br />
12 cannoni da 15 cm. ed alcuni da campagna<br />
da 9 cm. e <strong>di</strong> 6 obici da 28.<br />
Tale opera costituendo il caposaldo <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fe -<br />
sa dal lato <strong>di</strong> terra, deve essere solidamente<br />
costruita e rinforzata dalle opere accessorie che<br />
si crederanno convenienti, per <strong>di</strong>fenderla contro<br />
qualsiasi attacco <strong>di</strong> viva forza.<br />
Batteria Graticheddu<br />
Per proteggere poi l’opera la Baracce dalla<br />
sua parte orientale e principalmente dall’azio -<br />
ne che potrebbe derivarne se l’avversario fosse<br />
padrone <strong>di</strong> Punta Graticheddu, ed inoltre nel -<br />
l’intento <strong>di</strong> completare la <strong>di</strong>fesa terrestre da<br />
tal parte, converrà pur occupare una tale<br />
p o s i z i o n e .<br />
Se l’occupazione <strong>di</strong> Punta Graticheddu sod<strong>di</strong>sfa<br />
alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re che l’avversario,<br />
resosi padrone <strong>di</strong> un tal punto possa molesta -<br />
re l’opera proposta a la Baracce, non risponde<br />
però bene ad altro scopo <strong>di</strong> completare la <strong>di</strong>fe -<br />
sa terrestre da tal parte.<br />
Infatti, esistendovi un pronunciato avvallamento
fra le Baracce e Punta Graticheddu dalla loro<br />
parte meri<strong>di</strong>onale, ivi potrebbe svolgersi l’azio -<br />
ne avversaria, tanto al coperto <strong>di</strong> Punta<br />
Graticheddu che non offre campo <strong>di</strong> tiro in tal<br />
<strong>di</strong>rezione, quanto all’infuori <strong>del</strong> campo <strong>di</strong> tiro<br />
assegnato alle bocche a fuoco <strong>del</strong>l’opera a le<br />
B a r a c c e :<br />
Da ciò ne deriva che, l’occupazione <strong>del</strong>la posi -<br />
zione <strong>di</strong> Graticheddu non dovrà limitarsi a<br />
quella <strong>del</strong>la Punta, ma dovrà estendersi anche<br />
verso occi dente in modo da poter efficace -<br />
mente battere il suin<strong>di</strong>cato avvallamento non -<br />
chè le basse falde occidentali <strong>del</strong> massiccio la<br />
P o r c a r e c c i a :<br />
Siccome da Punta Graticheddu si ha poi un<br />
buon campo pei tiri <strong>di</strong> sfondo sul <strong>litorale</strong> com -<br />
preso fra Golfo Saline e quello <strong>di</strong> Arsachena,<br />
così all’opera, che si propone debba essere<br />
eretta sulla più volte nominata posizione <strong>di</strong><br />
Graticheddu oltre a segnare un certo numero<br />
<strong>di</strong> cannoni per la suin<strong>di</strong>cata <strong>di</strong>fesa terrestre,<br />
converrà anche aggiungervi un certo numero <strong>di</strong><br />
obici <strong>del</strong> calibro <strong>di</strong> 28 cm onde poter ottene -<br />
re un’abbastanza efficace azione nell’interno <strong>del</strong><br />
golfo <strong>di</strong> Arsachena.<br />
Ciò premesso, la Commissine propone <strong>di</strong> co -<br />
struire una batteria <strong>del</strong> tipo C sulla posizione<br />
<strong>di</strong> Graticheddu armata <strong>di</strong>:<br />
8 cannoni da cm. 15 e 3 obici da cm 28.<br />
Sarà poi cura, <strong>di</strong> chi dovrà progettarne i parti -<br />
colari <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> dare a tale batteria, spez -<br />
zandola anche in due il conveniente postamento<br />
per rispondere agli scopi sopra accennat i .<br />
Batteria <strong>di</strong> Capo d’Orso: fronte sud-ovest<br />
Batteria <strong>del</strong>l’Orso<br />
Infine, per essere in grado <strong>di</strong> proteggere la bat -<br />
teria bassa a <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>la testata <strong>del</strong>lo sbar -<br />
ramento che appoggia a Capo d’Orso, si ritiene<br />
opportuna la costruzione (al coperto <strong>del</strong>la vista<br />
al largo mare) <strong>di</strong> una batteria a Capo d’Orso.<br />
Ciò facendo oltre ottenere il suin<strong>di</strong>cato scopo si<br />
ha mezzo <strong>di</strong> battere il Golfo <strong>di</strong> Arsachena un po’<br />
più efficacemente <strong>di</strong> quello che possa permette -<br />
re l’opera <strong>di</strong> Graticheddu, ed infine si ha un<br />
vasto campo <strong>di</strong> tiro sullo specchio d’acqua tra<br />
isola Caprera e la costa sarda.<br />
In base alle suesposte considerazioni si propone<br />
quin<strong>di</strong> la costruzione a Capo d’Orso <strong>di</strong> una bat -<br />
teria tipo C armata <strong>di</strong>:<br />
4 cannoni da cm. 9 per la protezione <strong>del</strong>la bat -<br />
teria bassa e 6 obici da cm. 28 per i suin<strong>di</strong>ca -<br />
ti tiri <strong>di</strong> sfondo.(…)<br />
Batteria <strong>del</strong>lo Stentino.<br />
In tal stato <strong>di</strong> cose, alla Commissione non resta<br />
altro mezzo che <strong>di</strong> proporre il temperamento <strong>di</strong><br />
occupare la posizione <strong>del</strong>lo Stentino, la quale, <strong>di</strong>fe -<br />
sa in modo da far sistema con la batteria <strong>di</strong> Tre<br />
Monti, oltre a proteggere questa, permetterebbe<br />
anche <strong>di</strong> battere abbastanza efficacemente tanto<br />
l’ancoraggio <strong>di</strong> Liscia <strong>di</strong> Vacca quanto Capo Ferro.<br />
A tal uopo si propone <strong>di</strong> costruire allo Stentino<br />
una batteria tipo C armata <strong>di</strong> 4 cannoni da cm.<br />
15 e 4 obici da 24.<br />
8<br />
La Commissione non crede conveniente entrare in<br />
particolari circa la costruzione <strong>di</strong> una tale batte -<br />
ria e <strong>del</strong> suo collegamento con quella <strong>di</strong> Tre Monti<br />
lasciandone la cura a chi sarà incaricato <strong>di</strong> ese -<br />
guire il progetto <strong>di</strong> costruzione. Si limita però ad<br />
accennare la convenienza che, tanto a Tre Monti<br />
quanto allo Stentino s’impieghino adeguati mezzi<br />
per costruirvi opere tali che presentino la voluta<br />
resistenza passiva per far fronte a possibili attac -<br />
chi e colpi <strong>di</strong> mano per parte <strong>del</strong>l’avversario.<br />
Con ciò verrebbe ultimato il piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong><br />
<strong>litorale</strong> sardo.<br />
Giova però osservare che, malgrado quanto si è<br />
fatto, rimane pur sempre una lacuna che costi -<br />
tuisce un <strong>di</strong>fetto considerevole nel sistema<br />
<strong>di</strong>fensivo proposto.<br />
Ed a ciò la Commissione avrebbe provveduto se<br />
i limiti impostigli glielo avessero concesso. Crede<br />
però suo dovere <strong>di</strong> recisamente <strong>di</strong>chiarare che<br />
per costituire un completo assetto <strong>del</strong>la Piazza<br />
sulla costa <strong>di</strong> Sardegna ed in pari tempo contri -<br />
buire a rendere meno isolate le opere <strong>di</strong> Tre<br />
Monti e Stentino ed assicurarne le loro comuni -<br />
cazioni, per mare, colla Piazza, riesce in<strong>di</strong>spen -<br />
sabile occupare il massiccio <strong>del</strong>la Porcareccia la<br />
cui importanza fu già accennata.<br />
Un tal massiccio dovrebbe essere assicurato in<br />
modo permanente alla <strong>di</strong>fesa affinchè non sia<br />
lasciata una pericolosa breccia da tal parte; ed<br />
una tale occupazione si renderà tanto necessaria,<br />
allorchè verranno attuati i miglioramenti in pro -<br />
getto <strong>del</strong>le comunicazioni terrestri fra il Golfo <strong>di</strong><br />
Terranova e quello d’Arsachena. (…)
In base alle considerazioni generali suesposte<br />
dalla Commissione incaricata <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> Difesa <strong>del</strong>l’arcipelago <strong>di</strong><br />
La Maddalena, vennero quin<strong>di</strong> costruite batterie<br />
<strong>di</strong> gran potenza ad occupare le posizioni prospicienti<br />
il mare e <strong>di</strong>fendere gli sbarramenti <strong>di</strong><br />
mine, tra Punta Sardegna e Punta Tegge e tra Lo<br />
Stentino e l’isola <strong>di</strong> Santo Stefano, mentre altre<br />
vennero e<strong>di</strong>ficate sulle alture, per permettere i<br />
tiri ad arcata.<br />
Batterie <strong>di</strong> sbarramento che si fiancheggiavano<br />
reciprocamente ed un ridotto a Montiggia, per<br />
l’accasermamento <strong>del</strong>le milizie mobili <strong>di</strong> soccorso<br />
al <strong>litorale</strong> in caso <strong>di</strong> attacco, furono costruite<br />
anche sulla prospiciente costa sarda per <strong>di</strong>fendere<br />
l’accesso alla piazzaforte, per via <strong>di</strong> terra:<br />
Opera Monte Altura, Opera Baraggie o Baragge,<br />
Opera Capo d’Orso.<br />
<strong>Le</strong> gran<strong>di</strong> fortificazioni<br />
Pianta <strong>del</strong>le<br />
murature e<br />
icnografia in scala<br />
1:500 <strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong><br />
Monte Altura,<br />
eseguite nel 1893.<br />
In basso un’attuale<br />
foto aerea<br />
<strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong><br />
Monte Altura<br />
9<br />
Fu deciso <strong>di</strong> occupare la posizione <strong>di</strong><br />
Monte A l t u r a dal momento che<br />
il nemico, sbarcato in Sardeg n a , av r e bbe<br />
potuto svolgere un’azione offensiva al coperto<br />
<strong>del</strong>la batteria <strong>di</strong> Capo d’Orso e prendere <strong>di</strong><br />
r ovescio tanto questa che quella <strong>di</strong> Punta<br />
S a r d egna Bassa, posta a <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>lo sbarramento<br />
<strong>di</strong> ponente. D ovendo battere lo specchio<br />
d’acqua antistante l’alto mare fino al Po rto <strong>di</strong><br />
L i s c i a , nonché la strada <strong>di</strong> Tempio e la valle <strong>del</strong><br />
fiume Sorao, l’armamento era costituito da: 6<br />
obici da 280 mm tipo B; 2 cannoni da 149 mm<br />
m o d . C montati su affusti art i c o l a t i ; 4 cannoni<br />
da 57 mm tipo H, per il tiro rav v i c i n a t o ; 4 cannoni<br />
da 75 mm mod. n° 1 e 2 mitragliere da<br />
25 mm tipo A .<br />
Oltre le riserv e t t e, i magazzini a polvere, l a<br />
cucina e una caserma per 35 uomini <strong>di</strong> guar-
In alto: sezioni in<br />
scala 1:500<br />
<strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong> Monte<br />
Altura, eseguite<br />
nel 1893.<br />
Sopra; particolare<br />
<strong>del</strong>l’interessante<br />
portale d’ingresso in<br />
bugnato <strong>di</strong> granito<br />
e, a fianco, veduta<br />
<strong>del</strong> fronte sud<br />
<strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong> Monte<br />
Altura<br />
10<br />
n i g i o n e, a l l ’ e s t e rno ed in prossimità <strong>del</strong>l’opera<br />
vi erano: un magazzino per i materiali <strong>del</strong><br />
G e n i o ; due casette per l’alloggio <strong>del</strong> Comandante<br />
e <strong>del</strong> Capo cannoniere; una baracca in muratura<br />
per scuderie e magazzini.<br />
Alla vigilia <strong>del</strong>la seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale risult<br />
ava sotto il Comando <strong>del</strong> Gruppo DIFESA CON-<br />
TRAREA SUD <strong>del</strong>l’isola <strong>di</strong> Santo Stefano. E r a<br />
armata dalla MILMART con 4 pezzi calibro<br />
1 0 2 / 3 5 , <strong>del</strong> tipo S. 1 9 1 4 / 1 5 . Per la <strong>di</strong>fesa ravvicinata<br />
era provvista <strong>di</strong> 2 mitragliere da 6,5.<br />
La centrale <strong>di</strong> tiro era <strong>del</strong> tipo G. S m e r a l d i . E r a<br />
dotata anche <strong>di</strong> una stazione FOTO E L E T T R I C A ,<br />
caratteristiche FC e proiettore tipo Galileo<br />
S p e r ry 90/150
La B atteria <strong>di</strong> Capo d’Orso<br />
aveva lo scopo <strong>di</strong> battere lo specchio<br />
d’acqua antistante a levante,<br />
l’ancoraggio <strong>di</strong> Santo Stefano, la cala <strong>del</strong>le<br />
Saline e il golfo <strong>di</strong> A r z a c h e n a , ed i versanti<br />
attigui l’isola <strong>di</strong> Caprera e la Costa sarda.<br />
L’armamento era costituito da: 6 obici da 280<br />
mm mod. A per i tiri <strong>di</strong> sfondo; 4 cannoni da<br />
57 mm tipo H, per la protezione <strong>del</strong>la batteria<br />
bassa <strong>di</strong> Tre Monti; 2 cannoni da 75 mm<br />
m o d . n° 1 e 2 mitragliere da 25 mm tipo A .<br />
L’Opera constav a , oltrechè <strong>del</strong>le riservette e<br />
dei magazzini a polvere per il munizionam<br />
e n t o , anche <strong>di</strong> una caserma par cinquanta<br />
uomini e dei locali per il ricovero dei mater<br />
i a l i . E s t e rn a m e n t e, oltre un piccolo pa<strong>di</strong>glione<br />
per l’alloggio <strong>del</strong> Comandante, c o m p o s t o<br />
da tre camere, cucina e latrine, vennero successivamente<br />
costruito un insieme <strong>di</strong> fabbricati<br />
destinati ad accogliere una guarn i g i o n e<br />
più numerosa.<br />
Alla vigilia <strong>del</strong>la seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale<br />
r i s u l t ava sotto il Comando <strong>del</strong> Gruppo DIFESA<br />
CONTRAREA SUD Dell’isola <strong>di</strong> Santo Stefano.<br />
Sezioni <strong>del</strong>la parte<br />
alta <strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong><br />
Capo d’Orso.<br />
Pianta<br />
degli e<strong>di</strong>fici<br />
occupati dal<br />
Battaglione <strong>di</strong><br />
artiglieria da costa<br />
<strong>di</strong>slocato a<br />
Capo d’Orso<br />
11<br />
Prospetti in scala<br />
1:500 <strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong><br />
Baragge eseguiti<br />
nel 1893<br />
Panoramica <strong>del</strong><br />
fronte nord<br />
<strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong><br />
Baragge<br />
Era armata dalla MILMART con 4 pezzi calibro<br />
7 6 / 4 0 , <strong>del</strong> tipo A 1897-12. Per la <strong>di</strong>fesa ravvicinata<br />
era provvista <strong>di</strong> 2 mitragliere da 6,5<br />
e 2 da 13,2. La centrale <strong>di</strong> tiro era <strong>del</strong> tipo<br />
Braga<strong>di</strong>n Smeral<strong>di</strong>. Era dotata anche <strong>di</strong> una<br />
stazione FOTO E L E T T R I C A , caratteristiche F T e<br />
proiettore tipo Galileo Sperry 120/150.<br />
La posizione centrale <strong>del</strong>lo sviluppo<br />
<strong>del</strong> <strong>litorale</strong> sardo e nel punto più<br />
elevato e dominante <strong>del</strong> medesimo,<br />
Baragge o Baracce, fu scelta per<br />
c o s t ru i rvi una forte opera chiusa che, oltre a<br />
sod<strong>di</strong>sfare lo scopo <strong>di</strong> proteggere la vicina<br />
opera <strong>di</strong> Capo d’Orso e coa<strong>di</strong>uvarla contro<br />
attacchi provenienti dall’intern o , f o r m ava il<br />
caposaldo <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> tutto il <strong>litorale</strong>.<br />
L’armamento era costituito da: 8 cannoni da<br />
120 mm <strong>del</strong> tipo n° 2, montati su affusti<br />
a r ticolati per i tiri <strong>di</strong> sfondo; 12 cannoni da<br />
75 mm mod. n° 1; 4 cannoni da 15 mm<br />
G. R . C . <strong>del</strong> Regio esercito e 4 mitragliere da<br />
10 mm tipo C.<br />
Oltre alle numerose e imponenti riservette e<br />
ai magazzini a polvere l’Opera comprendeva<br />
una caserma <strong>del</strong>la capacità <strong>di</strong> 180 uomini con<br />
Corpo <strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a, magazzini per i materiali,<br />
cucina e prigioni.<br />
Alla vigilia <strong>del</strong>la seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale<br />
risulta sotto il Comando <strong>del</strong> Gruppo DIFESA<br />
CONTRAREA SUD Dell’isola <strong>di</strong> Santo Stefano.
Era armata dalla MARINA con 6 pezzi calibro<br />
9 0 / 5 3 .<br />
Fu potenziato il molo per l’attracco <strong>del</strong>le nav i<br />
che trasport avano uomini, materiali e mezzi<br />
occorrenti per la base nav a l e, così come furono<br />
costruite ed ampliate le strade <strong>di</strong> colleg amento<br />
ai centri galluresi più importanti ed<br />
alle varie opere.<br />
Il progresso tecnico nel campo <strong>del</strong>l’av i azione<br />
militare, dopo il 1914, rese la Base<br />
estremamente vulnerabile ad un attacco<br />
aereo ed era quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>spensabile ricorrere a<br />
impianti costruttivi basati sul più rigoroso<br />
m i m e t i s m o . Nacquero così, tra la prima e la<br />
seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, le batterie più perif<br />
e r i c h e, e<strong>di</strong>ficate normalmente in calcestru z z o<br />
e ricoperte poi da massi <strong>di</strong> granito, <strong>di</strong>sposti in<br />
modo tale da ricostruire la tormentata morfol<br />
ogia <strong>del</strong> nostro rilievo. Alcune <strong>del</strong>le fort i f i c azioni<br />
<strong>di</strong> questo tipo sono localizzate anche<br />
sulla costa sarda:<br />
Punta Don Dieg o - ex b at t e r i a<br />
Ta l m o n e e stazione <strong>di</strong> vedetta. Alla vigilia<br />
<strong>del</strong>la seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale risulta sotto il<br />
Comando <strong>del</strong> Gruppo DIFESA A N T I N AVE NORD<br />
<strong>di</strong> Guar<strong>di</strong>a Ve c c h i a . Era armata dalla MARINA<br />
con 3 pezzi calibro 120/45, <strong>del</strong> tipo A 1918.<br />
Per la <strong>di</strong>fesa ravvicinata era provvista <strong>di</strong> 2<br />
mitragliere da 6,5. La centrale <strong>di</strong> tiro era <strong>del</strong><br />
tipo Spe<strong>di</strong>va. La stazione <strong>di</strong> vedetta era provvista<br />
<strong>di</strong> 2 mitragliere da 6,5 per la <strong>di</strong>fesa ravv<br />
i c i n a t a .<br />
Punta Sard eg n a - ex stazione <strong>di</strong><br />
vedetta e faro. Per la <strong>di</strong>fesa ravvicinata era<br />
p r ovvista <strong>di</strong> 2 mitragliere da 6,5.<br />
Punta Stro p p e l l o - postazione mitragliera<br />
e casotto approdo cav i ;<br />
Punta <strong>del</strong>lo Stentino - polveriera e<br />
casotto approdo cav i .<br />
Sotto: particolare<br />
<strong>del</strong>la pianta <strong>del</strong>la<br />
Caserma <strong>del</strong>la<br />
Batteria <strong>di</strong> Talmone,<br />
che ospitava i<br />
marinai, i<br />
sottufficiali e gli<br />
ufficiali addetti al<br />
mantenimento<br />
<strong>del</strong>l’opera<br />
In basso: cart a<br />
m i l i t a re con la<br />
localizzazione <strong>del</strong>le<br />
batterie antinave e<br />
a n t i a e ree (II Guerr a<br />
M o n d i a l e )<br />
12<br />
Sezioni in scala<br />
1:500 <strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong><br />
Baragge eseguite<br />
nel 1893<br />
Icnografia <strong>del</strong>la<br />
Batteria <strong>di</strong> Talmone<br />
(Monte don Diego)<br />
risalente al periodo<br />
tra la I e la II<br />
Guerra Mon<strong>di</strong>ale.<br />
In conclusione tutte queste opere militari<br />
sono <strong>di</strong> singolare interesse non solo perchè<br />
esprimono chiaramente i contenuti dei parametri<br />
funzionali ma, soprattutto, per il loro aspetto<br />
imponente: le vaste <strong>di</strong>mensioni, l’inserimento<br />
nella natura, la giustapposizione <strong>di</strong> elementi<br />
murari <strong>di</strong> contenimento e <strong>di</strong> sostegno, costituiscono<br />
altrettanti spunti e fermenti che si rivelano<br />
all’esterno, nelle chiusure alla gola, in muratura<br />
<strong>di</strong> granito molto spesso feritoiata, sap<br />
i e n t e m e n t e, chiaramente e meto<strong>di</strong>camente<br />
mo<strong>del</strong>lata.<br />
La logica <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa ha quin<strong>di</strong> determinato la<br />
morfologia e la <strong>di</strong>stribuzione sul terreno <strong>del</strong>l’ar-
chitettura fort i f i c a t a , obbligando l’architetto,<br />
prima, e l’ingegnere militare, poi, a tralasciare<br />
tutti gli aspetti generalmente presenti in ogni<br />
altra espressione e<strong>di</strong>lizia e ad elaborare strumenti<br />
e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> sintesi tecnologica, nella consapevolezza<br />
che la verifica <strong>del</strong>le loro intuizioni sarebbe<br />
avvenuta in un momento <strong>di</strong> conflitto e/o <strong>di</strong><br />
morte. Pur trattandosi <strong>di</strong> strutture ormai superate<br />
dal punto <strong>di</strong> vista esclusivamente tecnico-<br />
Prospetto nord e sezione <strong>del</strong> Faro<br />
<strong>di</strong> Punta Sardegna<br />
Stazione <strong>di</strong> vedetta <strong>di</strong> Punta Sardegna<br />
alta con sullo sfondo l’isola <strong>di</strong> Spargi<br />
e la Corsica<br />
13<br />
militare, il loro valore deve essere salvaguardato<br />
proprio perchè si tratta <strong>di</strong> beni storici e culturali<br />
irripetibili: senza una giusta valutazione <strong>di</strong><br />
questo “sconosciuto” apporto specialistico, che<br />
architetti militari ed ingeneri ci hanno lasciato,<br />
si perderebbe il senso complessivo <strong>di</strong> un organismo<br />
che proietta l’abitato, con la cintura dei<br />
forti, ben al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>lo sviluppo precedente, al <strong>di</strong><br />
là <strong>di</strong> uno sviluppo immaginabile.
EL E N C O S O M M A R I O D E L L E O P E R E<br />
L O CA L I Z Z AT E N E L CO M U N E D I PA L A U,<br />
A P PA RT E N E N T I A L D E M A N I O P U B B L I C O<br />
D E L L A STATO, I N U S O A L L A RE G I A<br />
MA R I N A N E L 1 8 9 3 .<br />
I M M O B I L I<br />
Baraccamenti <strong>di</strong> Montiggia<br />
Occupato dalla Compagnia <strong>di</strong><br />
Disciplina per un totale <strong>di</strong> 173<br />
u o m i n i<br />
Locali per: a l l oggio ufficiali, p e r<br />
u f f i c i , per magazzino ve s t i a r i o,<br />
i n f e r m e r i a , l a b o r at o r i o, c u c i n e ,<br />
re f e t t o r i o, p r i g i o n i , e c c . per un totale<br />
<strong>di</strong> n° 46.<br />
Magazzini <strong>del</strong> Pa l a u<br />
Magazzini <strong>del</strong> Genio Militare, locali n° 3 per uso<br />
a l l ogg io <strong>del</strong> cantoniere , m a g a z z in<br />
i e re ed ufficio telefonico.<br />
Molo <strong>del</strong> Pa l a u<br />
Della larghezza <strong>di</strong> m 10,00 <strong>di</strong> testata e <strong>del</strong>lo<br />
sviluppo <strong>di</strong> m 25 <strong>di</strong> banchina.<br />
OPERE MILITA R I<br />
Capo D’orso<br />
Occupato dalla Regia Marina per alloggio <strong>del</strong>la<br />
g u a rnigione composta <strong>di</strong> 50 uomini e per ricovero<br />
materiali e munizioni.<br />
Locali alla prov a : r i s e r vette e magazzini a<br />
polvere n° 22 <strong>del</strong>la complessiva area <strong>di</strong> mq<br />
4 6 0 , 0 0 .<br />
Locali non alla prov a : n° 13 <strong>del</strong>la complessiva<br />
area <strong>di</strong> mq 285.<br />
Organizzazione <strong>di</strong>fensiva al 1893<br />
In alto: casermetta e pontile <strong>di</strong> attracco a Punta Stroppello.<br />
B a r a g g e<br />
Occupato dalla Regia Marina per alloggio <strong>del</strong>la<br />
g u a rnigione composta <strong>di</strong> n° 180 uomini e per<br />
r i c overo <strong>di</strong> materiali e munizioni.<br />
Locali alla prov a : r i s e rvette e magazzini n° 68,<br />
area complessiva mq 1206,00<br />
Locali non alla prov a : corpo <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a, m a g a zz<br />
i n i , c u c i n a , p r i g i o n i , e t c . , locali n° 14, a r e a<br />
complessiva mq 225.<br />
Monte A l t u r a<br />
Occupato dalla Regia Marina per alloggio <strong>del</strong>la<br />
g u a rnigione composta <strong>di</strong> n° 35 uomini e per<br />
r i c overo materiali e munizioni. Potrebbe contenere<br />
100 uomini<br />
Al centro: cisterna <strong>di</strong> acqua potabile nella spiaggia <strong>di</strong> Mezzo Schifo<br />
Sotto: la stazione <strong>di</strong> vedetta <strong>di</strong> Punta Sardegna vista da ovest<br />
14
Locali alla prov a : r i s e rvette e magazzini n° 27,<br />
area complessiva mq 675,00<br />
Locali non alla prova: magazzini, cucina, prigioni,<br />
etc., locali n° 4, area complessiva mq 90<br />
OPERE INFRASTRUTTURALI<br />
Strada dal <strong>Palau</strong> allo Stentino<br />
<strong>del</strong>l’Orso ed all’opera Capo<br />
d’Orso<br />
L a rghezza m 5,00, lunghezza m 4720<br />
Cantoniera <strong>di</strong> Capo d’Orso<br />
Strada dal bivio <strong>di</strong> Montiggia<br />
all’Opera Baragge<br />
L a rghezza m 5,00, lunghezza m 2170<br />
Cantoniera <strong>di</strong> Montiggia<br />
Cantoniera <strong>di</strong> Baragge<br />
Strada dalla Provinciale <strong>di</strong><br />
Tempio all’Opera <strong>di</strong> A l t u r a<br />
L a rghezza m 5,00, lunghezza m 1730<br />
Strada dall’Opera Altura a Punta<br />
S a rd eg n a<br />
L a rghezza m 3,00, lunghezza m 2110<br />
M u l attiera dall’Opera A l t u r a<br />
alla spiaggia <strong>di</strong> Mezzo Schifo<br />
L a rghezza m 2,00, lunghezza m 700<br />
M u l attiera da Punta Sard eg n a<br />
ai casotti d’accensione ed<br />
o s s e r va z i o n e -<br />
Lunghezza m 1,50, lunghezza m 980,00<br />
M u l attiera da Punta Sard eg n a<br />
al casotto teleg o n i o m e t r i c o<br />
L a rghezza m 1,50, lunghezza m 650<br />
Serbatoio, casermetta e pontile <strong>di</strong> attracco<br />
alla Punta <strong>del</strong>lo Stentino.<br />
Icnografia <strong>del</strong>l’Opera <strong>di</strong> Capo d’Orso<br />
in scala 1:500 eseguita nel 1893<br />
15<br />
CASERME OCCA S I O N A L I<br />
Baraccamento allo Stentino<br />
d e l l ’ O r s o<br />
Occupato da una guarnigione <strong>di</strong> 40 uomini in<br />
un locale da mq 100.<br />
Sono n° 1 baraccamento per truppa in caso<br />
<strong>di</strong> guerra.<br />
Casermetta <strong>di</strong> Punta Stro p p e l l o<br />
Occupato per il <strong>di</strong>staccamento <strong>di</strong> Marina<br />
addetto al semaforo eventuale <strong>di</strong> Punta<br />
Stroppello contiene 38 uomini.<br />
N° 2 fabbricati composti <strong>di</strong> n° 7 locali <strong>del</strong>l’area<br />
<strong>di</strong> mq 170.<br />
panoramica <strong>di</strong> Monte Altura