Vecchia Guardia campione per la 3ª volta in 7 anni - Sport a Roma ...

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Pag.2 http://R3sport.uniroma3.it Il Levriero I Campioni di Ateneo Coordinamento e determinazione: ecco la ginnasta Silvia Pontecorvi (Scienze Politiche) Ci avviciniamo sempre più alle Olimpiadi di Londra 2012 e le Facoltiadi sono in un momento cruciale, le otto Fa- coltà di Roma Tre si stanno battendo con determinazione per il primo posto. Con lo stesso spirito conosciamo un’altra disciplina olimpica, la ginnastica artistica. Uno sport che, con la sua eleganza e il suo stile, ha radici storiche in diverse culture come quella cinese, egizia e micenea. Silvia Pontecorvi, studentessa di Scienze Politiche, ci racconta il suo percorso sportivo e universitario. Silvia perché hai scelto questo sport? Ho iniziato ad allenarmi all’età di quattro anni, per caso, perché nella mia scuola si praticava questo sport. Non l’ho mai più lasciato. Quasi tutti i giorni mi alleno tre ore, organizzandomi tra i vari impegni. Attualmente mi alleno con il gruppo sportivo dell’esercito, soprattutto nel salto con l’asta. Quest’anno con la mia squadra la “All Jim 2000” siamo in serie B, negli anni scorsi, invece, ho vissuto una bellissima esperienza anche nella serie A1. Adesso mi sto preparando per i campionati nazionali. Cosa ti ha guidato, invece, nella scelta della Facoltà? Ho scelto Scienze Politiche perché sogno da sempre di lavorare all’estero. Inoltre in questa facoltà c’è un compromesso tra le diverse materie. Tra mille sacrifici alterno lo studio, le lezioni e gli esami con gli allenamenti allo Stadio della Farnesina. All’università rispetto al liceo, hai più libertà nel gestirti il tempo. Quali emozioni ti regala lo sport? Sicuramente il momento più bello è stato l’esperienza in seria A, tutti i sacrifici sono ripagati dall’emozione che ti regala il gareggiare. Sono quei momenti che ti danno la forza per andare avanti e sostenere tutti i sacrifici. Nonostante le difficoltà non ho mai smesso e non ho mai pensato di lasciare lo sport per il lavoro o per lo studio. Sono molto competitiva, voglio arrivare sempre oltre e non mi pesa allenarmi dopo una giornata di studio, anzi, per me rappresenta una valvola di sfogo. L’unica difficoltà è che la gente non capisce la valenza della ginnastica artistica e molto spesso mi criticano, pensano che non ne Silvia Pontecorvi valga la pena. Cosa significa essere sportivi all’interno dell’Università? In nessun caso ci sono dei vantaggi se dici di essere uno sportivo. Lo sport è considerata una scelta personale, che devi gestirti da solo. Se si agevolasse lo sport, più persone lo farebbero. In Italia, purtroppo, non esiste una cultura sportiva al di fuori del calcio. Maria Laura Di Caprio Torneo di Calcio Balilla a Roma Tre Quello che da noi è arrivato in qualità di calciobalilla (o biliardino) Vincono i partecipanti altro non è che un’idea dello spagnolo Alejandro Finisterre, il quale durante la guerra civile spagnola (1936-1939) rimase colpito dalla quantità di bambini ricoverati e mutilati che non potevano più giocare a calcio. Insieme a un amico carpentiere, e ispirandosi al tennis tavolo, realizzò una versione da tavolo del calcio che ha oggi una federazione a lui dedicata (federazione internazionale di calcio da tavolo). A molti il 19 aprile scorso sarà parso come una festa dello sport, l’evento a cui hanno preso parte studenti e personale si è infatti tenuto in concomitanza con un altro importante torneo, quello di calcio a cinque maschile e femminile. Tra un rombo di tuono, colpo violento realizzato colpendo la palla in modo violento sulle sponde laterali con una delle due ali e tirando al rimbalzo la palla, e qualche doppietta, gli sfidanti hanno dato vita a una gara da fare invidia persino ai professionisti. E c’è da chiedersi se non ce ne sia stato più di uno (professionista) tra i partecipanti. La contesa di quest’anno è stata la seconda dedicata al calciobalilla. Un altro torneo si svolgerà infatti all’interno delle Facoltiadi, le nostre Olimpiadi di Facoltà, il prossimo 14 maggio presso lo stadio “Alfredo Berra”. Questo è per l’Ufficio iniziative sportive di Ateneo, un’importante soddisfazione. Infatti, il calciobalilla è stato finalmente sdoganato dai circoli sportivi e dalle spiagge del litorale per entrare ufficialmente a far parte delle nostre atti- vità. Eleonora Caradonna Silvia Pontecorvi Due partecipanti all’ultimo torneo di calcio balilla
Il Levriero R3sport@uniroma3.it Pag.3 In Facoltà, per sport. Le conferenze sullo sport a R3 Quarta conferenza a Roma Tre: Parigi e lo sport Campionato calcio a 5 M...segue da pag.1 ...Quotati fin dall’inizio come i super favoriti, Vecchia Guardia ha confermato sul campo la netta supremazia rispetto alle altre formazioni. Una rosa completa sotto tutti i punti di vista e giocatori in grado di giocare in qualsiasi posizione, ma anche una predisposizione allo studio dell'avversario. Qualcuno ha provato a contrastare questa sorta di successo annunciato, ma nei momenti decisivi squadre del calibro dei Paglia e Fieno, Anche se tutti noi no, Giuristi per Caso e Stracchino Nonno Nanni hanno fallito la partita decisiva non riuscendo a contrastare lo strapotere degli ingegneri. Gli stessi Vittorini, arrivati in finale dopo aver eliminato squadre importanti, si sono dovuti arrendere con il risultato finale di 8-1. Interessante la divisione tra play-off e play-out che ha permesso alle squadre eliminate dai play-off nella prima fase di giocare comunque una fase finale. E' stata festa spagnola nei play-out dove la formazione Hijos de Amunique, formata da ragazzi Erasmus, si è imposta in finale sui Ve famo causa. Gli studenti danno prova anche quest’anno del loro interesse per lo sport in Ateneo, a conferma che, nonostante il tanto sbandierato modello “americano” sia per noi ancora un miraggio, le Università italiane e in particolare Roma Tre sono sulla buona strada. In fondo, anche nel nostro Paese è possibile creare un Campus pubblico che sappia coniugare al meglio sport e didattica. Come si diceva all’inizio, il calcio a 5 a Roma Tre tornerà protagonista il prossimo anno con l'ottava edizione. Tutto lascia pensare che ci sarà la stessa grande affluenza di quest'anno, magari con qualche squadra nuova formata da ragazzi “giovani” che possano mettere in discussione il primato dei più “stagionati” vincitori di quest'anno. Stefano Pierro Disse Ernest Hemingway: “Se sei abbastanza fortunato da aver vissuto a Parigi come un giovane uomo, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, sarà con te”. Il quadro dipinto dal quarto ap- puntamento con il ciclo di conferenze “In facoltà per sport”, tenutosi all’università di Roma Tre, in collaborazione con la Corsa di Miguel, è in effetti quello di una città attrezzata, sportiva, politicamente corretta, quello dunque di una metropoli che rimane nel cuore. A dirlo con forza, è stata la docente di Scienze della Formazione Marina D’Amato. Il suo punto di vista, quello di chi ha speso parte della sua vita a Parigi, ha sottolineato l’accessibilità degli impianti parigini, l’entusiasmo e la correttezza dei cittadini che la D’Amato ricorda “aver avuto la rivoluzione francese e vivono in una città dove la gioventù è la vera forza del paese”. E’ ai giovani che le istituzioni hanno rivolto un programma di attività sportive tra le più disparate, a un costo adeguato al proprio reddito, da svolgere tutti i giorni. A quelli più avanti con gli anni, Parigi offre strutture nelle quali continuare quella recherche della perfezione che è caratteristica dei francesi. A convalidare questo punto di vista sono intervenuti Alessandra De Stefano, giornalista sportiva RAI che segue il ciclismo e in particolare il tour de France, ed Eric Joseph, del quotidiano francese Liberation. La prima ha sottolineato l’entusiasmo e la correttezza del tifo francese, l’uso diverso e più consapevole della bicicletta a Parigi. Il secondo ha aggiunto un commento riguardo alla - tipicamente francese anche questa - abitudine al lamentare falle nel sistema, perché “è vero che c’è una forte presenza dello sport nella vita dei parigini ma difficilmente raggiunge livelli di eccellenza”. Davide Bonora, protagonista dell’oro europeo della nazionale italiana di basket a Parigi nel 1999, Andrea Lo Cicero, bandiera del rugby italiano, a Parigi dal 2007 e Giuliana Salce, medaglia d’oro nella marcia ai mondiali di Parigi del 1985, gli sportivi intervenuti alla convention. A completare l’evento, le magnifiche immagini dello Stade de France e dello Stade Roland Garros, commentate da Diego Mariottini dell’Ufficio Iniziative Sportive di Ateneo, il quale ha così chiuso la conferenza dedicata a Parigi. El.Car. I Vecchia Guardia esultano con la coppa Un motore di ricerca per lo sport Ecco il progetto di Roma Capitale L’impianto sportivo giusto in rete, oggi è possibile. Il nuovo Piano Regolatore per l’Impiantistica Sportiva (PRISP) e la nuova veste grafica del sito www.sportincomune.it sono stati al centro del convegno “Roma capitale dello sport”. L’obiettivo è quello di creare una mappa degli impianti municipio per municipio al fine di offrire un motore di ricerca per individuare la struttura più adatta alle proprie esigenze. La banca dati on line sarà un punto di riferimento anche per tutti gli operatori del settore che potranno interagire con essa attraverso segnalazioni via mail. La nascita di questa banca dati permetterà anche di fare un’analisi attenta delle attuali carenze per tracciare le linee guida di uno sviluppo dell’impiantistica cittadina. Il PRISP si pone una serie di obiettivi tra i quali: offrire l’opportunità di praticare le varie attività sportive e motorie, favorire processi associativi e diffusione di nuovi modelli culturali, promuovere la tutela della salute attraverso la pratica agonistica, l’integrazione sociale e la diffusione di una cultura sportiva. Alessandro Cochi, delegato allo sport del Comune di Roma, ha sottolineato l’importanza di questo lavoro per promuovere lo sport in una metropoli come Roma. Nel suo discorso hanno trovato spazio argomenti come la sicurezza degli impianti, il problema delle periferie romane e “la possibilità di fornire agli utenti un prodotto di qualità attraverso il lavoro di tutti”. Massimo Di Santo, responsabile del sito, ha illustrato il restyling del sito internet. www.sportincomune.it si snoda attraverso contenuti fissi (rubriche) e dinamici (news), con collegamenti ai più importanti social network. Sono state poi illustrate la fasi del progetto, sottolineando l’importanza del motore di ricerca degli impianti sportivi. L’ultimo intervento ha visto l’ing. Bugli sviscerare una serie di dati e di percentuali sulle persone che praticano sport, sull’evoluzione dell’utenza sportiva, quest’ultima divisa per fasce di età, e sulle condizione di salute degli impianti sportivi che per il 70% hanno oltre 30 anni di attività. L’importanza di questo motore di ricerca secondo Bugli permetterà di eliminare quel fenomeno per cui le persone fanno sport non dove vivono ma dove lavorano. St.Pie.
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