ispondenti a circa 10 pie<strong>di</strong>; e questo <strong>di</strong>mostrerebbe la veri<strong>di</strong>cità del Memoriale (<strong>chiostro</strong> con le volte de pie<strong>di</strong> 10 de largheza), nonché <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> monumento giunto fino a noi è dunque rimasto pressoché intatto 23 . i lavori al <strong>chiostro</strong> giunsero a compimento alla fine degli anni Venti, come <strong>di</strong>mostrerebbe un contratto st<strong>il</strong>ato in prossimità del <strong>chiostro</strong> stesso <strong>il</strong> 21 agosto 1528 24 . Giovanni Bosso, nel 1525, era coinvolto nella fabbrica <strong>di</strong> san paterniano, ma i documenti trattano solo del contrasto sorto con donato da mantova, abate del convento. <strong>il</strong> Bosso lo conosciamo come fornitore <strong>di</strong> pietra dall’istria, ma sappiamo anche era attivo in altri cenobi fanesi 25 ; non abbiamo però tracce precise del suo coinvolgimento materiale nell’esecuzione delle colonne del <strong>chiostro</strong>. alla luce del succitato contratto st<strong>il</strong>ato dal notaio Gabuccini andrebbe peraltro approfon<strong>di</strong>to <strong>il</strong> ruolo svolto a fano proprio dalle maestranze dalmate 26 . Giovanni Bosso, già ricordato quale scultore ticinese residente a ravenna – ancora una volta troviamo ravenna connessa con fano – quando lavora al <strong>chiostro</strong> <strong>di</strong> san paterniano opta per i tre or<strong>di</strong>ni classici e non sperimenta la nuova maniera, l’“italica” (o composita) citata dall’alberti 27 . l’ut<strong>il</strong>izzo dell’or<strong>di</strong>ne corinzio, più slanciato e ampio degli altri, <strong>di</strong>ffuso nei più prestigiosi monumenti degli antichi romani, a san paterniano richiede un interasse <strong>di</strong> 3,60 m, mentre nel cort<strong>il</strong>e grande <strong>di</strong> santa maria nuova – altra opera del Bosso a fano – opta per l’or<strong>di</strong>ne ionico, definito “<strong>di</strong> fatica” dal f<strong>il</strong>arete e con un interasse <strong>di</strong> 3,40 m <strong>il</strong> cort<strong>il</strong>e minore a santa maria nuova, <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne dorico, relativamente raro nei monumenti antichi, ha per <strong>di</strong> più un interasse ulteriormente ridotto <strong>di</strong> 3,20 m. <strong>il</strong> Bosso, anche se <strong>di</strong>sattento rispetto alle novità dei trattatisti e allo stu<strong>di</strong>o dell’architettura antica, <strong>di</strong>mostra comunque un certo rispetto delle proporzioni nell’ut<strong>il</strong>izzare i principali or<strong>di</strong>ni architettonici. nel <strong>chiostro</strong> <strong>di</strong> san paterniano i peducci alla base delle volte e le rifiniture furono eseguite da maestro cecco, muratore fanese, tra <strong>il</strong> 1556 e <strong>il</strong> 1557, a un anno dalla consacrazione della <strong>il</strong> <strong>chiostro</strong> e <strong>il</strong> <strong>puteale</strong> capitelli del <strong>chiostro</strong> dell’abbazia <strong>di</strong> san paterniano a fano 65
<strong>il</strong> complesso monumentale <strong>di</strong> san paterniano a fano 66 <strong>il</strong> <strong>chiostro</strong> <strong>di</strong> san paterniano, particolare