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LUCA<br />
BELLANDI<br />
Coup de talon<br />
Slow motion<br />
and romantic tales<br />
Dal 3 dicembre <strong>2011</strong> al 6 gennaio 2012<br />
C/o Atelier espositivo “Gabriele Filippelli”<br />
Via Crimea 28 - <strong>Livorno</strong><br />
inaugurazione sabato 3 dicembre ore 18.00<br />
Da sempre il dipinto è stato associato a una cornice,<br />
come una bella donna a un bel vestito. Questo<br />
binomio non poteva mancare nella produzione di<br />
uno dei maggiori artisti contemporanei livornesi.<br />
Parliamo di Luca Bellandi, pittore, che in pochi anni<br />
è salito alla ribalta a livello nazionale e internazionale,<br />
con una fitta serie d’importanti mostre in<br />
Europa e negli Stati Uniti. Esposizioni che l’hanno<br />
visto collezionare successi e consensi di pubblico<br />
e critica , indicandolo come uno degli artisti più<br />
interessanti nel panorama artistico contemporaneo.<br />
I suoi dipinti, entrati ormai a far parte di un<br />
genere moderno apprezzato dal grande pubblico,<br />
grazie alla collaborazione con Gabriele Filippelli,<br />
figlio del noto “Massimino”, hanno trovato il loro<br />
“vestito” ideale. La professionalità, e il tocco artistico<br />
di Gabriele, hanno dato un valore aggiunto<br />
ad ogni opera di Luca. Cornici ricercate, tutte realizzate<br />
in maniera artigianale, come si conviene<br />
ai grandi corniciai. Ogni dipinto ha stimolato Gabriele,<br />
spingendolo a trovare soluzioni che ben si<br />
sposassero con l’opera stessa. Da qui l’idea di organizzare<br />
una mostra firmata appunto “Gabriele<br />
Filippelli”, per inaugurare la sua nuova sede espositiva<br />
in via Crimea 28 a <strong>Livorno</strong>. Per quest’occasione,<br />
abbiamo incontrato Luca Bellandi nel suo studio,<br />
situato nel cuore della vecchia Venezia livornese<br />
con lo scopo di far conoscere più da vicino<br />
questo personaggio ai nostri lettori.<br />
L'artista Luca Bellandi nel suo studio di <strong>Livorno</strong><br />
M.B.: Chi è Luca Bellandi?<br />
L.B.: Sono nato a <strong>Livorno</strong> nel 1962 dove attualmente<br />
vivo e opero. Ho frequentato l’Istituto d’arte a Pisa, e<br />
mi sono laureato all’Accademia d’arte di Firenze.<br />
Da sempre sono nel mondo dell’arte, sia in qualità<br />
d’artista, che nelle vesti d’insegnante.<br />
M.B.: A distanza di un anno dal successo con la<br />
mostra organizzata a <strong>Livorno</strong>, nella splendida<br />
cornice di Villa Fabbricotti (DAM. Le pennellate<br />
incantatrici di Luca Bellandi), evento promosso<br />
dal Comune di <strong>Livorno</strong> e dall’Associazione Itinera,<br />
torni ad esporre a <strong>Livorno</strong>. Come è nata questa<br />
l’idea?<br />
L.B.: Tutto è nato in amicizia, dopo la positiva esperienza<br />
espositiva della “Notte Blu”, nella quale Gabrie-<br />
le, intervenne sulle mie opere con delle fantastiche<br />
cornici artigianali. Amicizia che si è sviluppata in seguito,<br />
trasformandosi in un rapporto lavorativo fatto<br />
di stima reciproca, ma anche di quel grande umorismo,<br />
tipico di noi livornesi. Per l’inaugurazione del suo<br />
nuovo spazio espositivo,abbiamo deciso di comune<br />
accordo, di presentare le mie opere nuovamente nella<br />
mia città, in una sorta di omaggio a <strong>Livorno</strong>.<br />
M.B.: Che tipo di mostra troveranno i visitatori?<br />
L.B.: Mi presenterò negli spazi espositivi di Gabriele<br />
Filippelli con grande entusiasmo, dando una continuità<br />
al mio lavoro, attraverso una selezionata serie<br />
di piccole opere, tutte inedite e realizzate per l‘occasione.<br />
Sarà come vivere un ciclo di racconti. Un film<br />
fatto di piccoli fotogrammi, attraverso figure in movimento,<br />
inserite in paesaggi indefiniti. I visitatori<br />
troveranno i miei sfondi neri, ricchi di enigma, con<br />
le sue muse tentatrici che inviteranno a seguirle, al<br />
pari delle famose sirene di Ulisse. Figure accattivanti<br />
e affascinanti, inserite in un racconto senza fine che<br />
si perde all’infinito.<br />
M.B.: Solitamente ti abbiamo visto operare su<br />
grandi formati, mentre con questa mostra presenterai<br />
una ricca selezione di piccoli formati,<br />
perché questa scelta?<br />
L.B.: Il piccolo formato mi ispira, mi coinvolge, mi riporta<br />
al disegno, alla grafica, al piccolo dettaglio<br />
che racconta molto. Oggi poi, è più facile collocare<br />
un’opera di piccole dimensioni in un arredamento,<br />
ed io punto a rendere fruibili i miei dipinti a tutti, senza<br />
limitare nessuno con gli spazi a loro disposizione.<br />
M.B.: Perché questo titolo alla mostra così curioso<br />
utilizzando alla francese un termine calcistico?<br />
L.B.: Coup de talon (colpo di tacco) goliardicamente<br />
parlando vuole essere una specie di provocazione,<br />
serve per sdrammatizzare, vuole essere fresco, una<br />
sorta di appunti di viaggio, veloce, un immagine e<br />
via, verso un altro istante di vita. Il sotto titolo, nella<br />
letteratura americana e inglese, rappresenta invece<br />
una sorta di catalogazione delle mostre come fossero<br />
dei dischi<br />
M.B.: Parli di dischi, e quindi ami la musica?<br />
L.B.: Il mio è un amore verso la musica senza fine. Sono<br />
un cultore di questa, e amo essere accompagnato<br />
da lei nelle mie giornate. Nelle mie opere c’è tanta<br />
“musica”, tante simbologie legate ad’essa.<br />
M.B.: Parlando di simbologie notiamo in diversi<br />
tuoi dipinti il tatuaggio, cosa rappresenta per te?<br />
L.B.: Amo inserire in alcune mi opere il tatuaggio inglese<br />
dell’ottocento, quello della marina, tanto per<br />
intenderci. Attraverso il tatuaggio si raccontano i<br />
luoghi, le persone, le cose vissute, sono simboli e figure<br />
significative.<br />
M.B.: Sono passati alcuni anni dalle tue prime mostre,<br />
cos’è cambiato nel tuo modo di proporti?<br />
L.B.: Sicuramente è cambiato il rapporto tra me e l’osservatore.<br />
Le persone sono più curiose, hanno voglia di<br />
sapere del perché di un vestito, di un cappello, di una<br />
pistola inserita nel contesto di un’opera, amano scambiare<br />
pensieri, e questo mi appaga profondamente.<br />
M.B.: La mostra dello scorso anno a Villa Fabbricotti,<br />
ti vide protagonista con foto, disegni e<br />
quadri, cosa ti ha aiutato più di ogni altra cosa<br />
nel realizzare un evento di quella portata?<br />
L.B.: Quello è stato un passaggio forte, e in questa<br />
mostra da Gabriele Filippelli, ci sarà indirettamente<br />
una derivazione di quella dello scorso anno. La mia<br />
fortuna è data dal fatto di lavorare con persone che<br />
mi assecondano, lasciandomi libero di realizzare<br />
quello che ho dentro. Un grande vantaggio che va a<br />
favore della produzione e della qualità della stessa.<br />
M.B.: Oltre ad essere artista, sei anche insegnante<br />
ed hai numerosi allievi, quali sono i tuoi principali<br />
consigli?<br />
L.B.: Guardo prevalentemente all’etica professionale<br />
e alla coscienza artistica. Questi sono gli insegnamenti<br />
principali che trasferisco ai miei allievi. Inoltre<br />
amo scambiare idee, creare critiche, facendo conoscere<br />
i grandi maestri del passato. Una maniera questa,<br />
per rendere la scuola frizzante e reattiva. Ognuno<br />
poi deve trovare la propria personalità.<br />
M.B.: Hai esposto in Europa e negli Stati Uniti,<br />
ma quale sono ad oggi gli eventi che più di altri<br />
ti hanno lasciato un impressione positiva?<br />
L.B.: Ogni esposizione per me è importante, ma con<br />
estremo piacere ricordo l’incontro con la Galleria<br />
l’Immagine del gruppo Marescalchi, un rapporto<br />
lavorativo entusiastico. <strong>Arte</strong> Verona, per il successo<br />
avuto tra gli addetti ai lavori rimasti impressionati<br />
dal mio trio di foto, quadri e video. Suggestiva anche<br />
la mostra a Napoli, dove ho avuto il piacere di<br />
entrare in contatto con una clientela preparata, collezionisti<br />
di grande pregio, un esperienza stimolante<br />
ed appagante.<br />
M.B.: Progetti espositivi futuri?<br />
L.B.: Grazie all’Opificio GM di Prato, esporrò le mie<br />
opere a Parigi in occasione di una grande manifestazione<br />
che vedrà l’unione tra arredamento, abbigliamento<br />
e arte Toscana. In programma ci sono le mostre<br />
a Lecce (Palazzo di Federico II), Como, Bassano<br />
del Grappa, le Fiere di Milano e Padova, ed una suggestiva<br />
esposizione in un antico Castello di Roma.<br />
M.B Per concludere questa breve intervista come<br />
ti definiresti oggi?<br />
L.B.: Amo pensarmi come un cantautore che racconta<br />
storie di vita, sensazioni dell’anima. Mi calo continuamente<br />
da una dimensione di cronista del quotidiano<br />
a pittore d’atmosfere.<br />
Questo è il LUCA BELLANDI artista.<br />
(intervista a cura di Mauro Barbieri<br />
Dir. Edit. “<strong>Arte</strong> a <strong>Livorno</strong>… e oltre confine”)<br />
GABRIELE FILIPPELLI<br />
Restauro<br />
Cornici artigianali<br />
Dipinti d’autore<br />
Via Crimea 28 - <strong>Livorno</strong><br />
Tel. 338 2707378<br />
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