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Raduno di Malpaga 2002 - Club Italiano del Beagle

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N O T I Z I A R I O S.I.P.S. N. 10 - DICEMBRE <strong>2002</strong><br />

CLUB ITALIANO DEL BEAGLE<br />

BEAGLE-HARRIER ED HARRIER<br />

LA FAVOLOSA STORIA DI 56 CUCCIOLI<br />

Giugno <strong>2002</strong>, la televisione, i giornali e tutto ciò che può essere<br />

mass-me<strong>di</strong>a fanno entrare nelle case <strong>di</strong> tutti gli italiani le immagini<br />

<strong>di</strong> cuccioli <strong>di</strong> <strong>Beagle</strong>. Allegria? Neanche per sogno.<br />

La vicenda ha un ben altro tono, perché è triste, amara ed è <strong>di</strong> quelle<br />

che lasciano perplessi. Se qualcuno dei nostri soci ricorda, già nel<br />

numero 8 <strong>del</strong> nostro Notiziario <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> Dicembre 2001, avevo<br />

cercato, con un breve trafiletto dal titolo “Poveri <strong>Beagle</strong>”, <strong>di</strong> focalizzare<br />

l’attenzione <strong>di</strong><br />

quanti fossero appassionati<br />

cinofili<br />

sul comportamento<br />

<strong>di</strong> alcuni allevatori<br />

e sull’utilizzazione<br />

dei <strong>Beagle</strong> come<br />

cani per la ricerca<br />

scientifica, in particolare<br />

quella farmacologica.<br />

Lo spunto allora<br />

partì da alcuni articoli<br />

pubblicati dal<br />

quoti<strong>di</strong>ano “LIBE-<br />

RO”. Non pensavo<br />

assolutamente <strong>di</strong><br />

dovermi interessare<br />

<strong>del</strong>l’argomento,<br />

anche se lo ritengo<br />

<strong>di</strong> estrema attualità<br />

e <strong>di</strong> estremo interesse,<br />

soprattutto<br />

in un modo così eclatante. Il racconto <strong>di</strong> ciò che è avvenuto ai primi<br />

<strong>del</strong> mese <strong>di</strong> Giugno a Bolzano lo conoscono tutti: 56 <strong>Beagle</strong> sequestrati<br />

per caso, ma comunque bloccati nel loro<br />

viaggio verso una fine sicura e riportati verso la<br />

salvezza grazie all’interessamento personale<br />

<strong>del</strong>l’europarlamentare Michl Ebner e <strong>del</strong> consigliere<br />

comunale Stefano Fattor, i quali si sono<br />

impegnati in prima persona affinché i cani venissero<br />

ospitati in un canile, descritto sulle pagine<br />

<strong>di</strong> “LIBERO” come un albergo a cinque stelle,<br />

per essere adottati da chi ne avesse fatto domanda.<br />

Le irregolarità riscontrate per il trasporto <strong>di</strong><br />

questi 56 cuccioli sono state tante, ma almeno<br />

Tonnerre, giovane speranza <strong>di</strong> C. e L. Malinverno<br />

S O M M A R I O<br />

<strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Malpaga</strong> p. 2<br />

Incre<strong>di</strong>bile ma falso p. 3<br />

Una vita col <strong>Beagle</strong> p. 4<br />

Cherry Eye p. 5<br />

Una vacanza speciale p. 5<br />

Campionato sociale 2003 p. 6<br />

due devono essere considerate: la prima è il mezzo <strong>di</strong> trasporto assolutamente<br />

inadeguato, che ha fatto scattare il blocco <strong>del</strong> viaggio<br />

ed il sequestro dei cani. La seconda è ancora più importante ed invita<br />

ad una certa riflessione. I documenti <strong>di</strong> accompagnamento dei<br />

cani risultavano contraffatti. Quest’ultimo punto, a mio avviso, rappresenta<br />

una grave colpa da parte <strong>del</strong>l’allevatore.<br />

Personalmente non ho nulla da eccepire nei confronti <strong>del</strong>l’allevamento<br />

<strong>di</strong> S. Polo<br />

d’Enza che dal<br />

1953 si occupa <strong>di</strong><br />

fornire i <strong>Beagle</strong> ai<br />

laboratori <strong>di</strong> ricerca,<br />

anche perché il<br />

tutto viene effettuato<br />

in maniera<br />

assolutamente legale,<br />

ma qui ci<br />

tengo a riba<strong>di</strong>re<br />

quanto già espresso<br />

nel precedente<br />

articolo: sarebbe<br />

opportuno pensare<br />

ad istituire una<br />

normativa seria,<br />

che detti regole<br />

precise e soprattutto<br />

severe, sia<br />

per quanto riguarda<br />

la fornitura dei<br />

cani, sia per quanto<br />

riguarda la loro utilizzazione per la ricerca scientifica. La legislazione<br />

italiana allo scopo si basa sul decreto n. 116 <strong>del</strong> 27 gennaio<br />

1992. Questo attua la <strong>di</strong>rettiva n. 86/609/CEE in<br />

materia <strong>di</strong> protezione degli animali utilizzati a<br />

fini sperimentali o ad altri fini scientifici. Il<br />

tutto, in pratica, fa capo al Ministero <strong>del</strong>la Salute.<br />

Infatti, il responsabile <strong>del</strong>lo stabulario<br />

(luogo dove vengono ospitati gli animali a scopo<br />

<strong>di</strong> ricerca scientifica), insieme al veterinario responsabile<br />

<strong>del</strong>lo stabulario, invia una domanda<br />

dettagliata al Ministero, chiedendo l’utilizzazione<br />

<strong>di</strong> animali per scopi <strong>di</strong> ricerca scientifica. Tale<br />

domanda deve essere dettagliata e deve in<strong>di</strong>care:<br />

il tipo <strong>di</strong> sperimentazione, il tipo <strong>di</strong> animali<br />

1


dalla prima pagina<br />

su cui si intende svolgere tale sperimentazione e come tali animali<br />

vengono trattati nel corso <strong>del</strong>la sperimentazione. Entro il termine <strong>di</strong><br />

un mese il Ministero fornisce la sua autorizzazione, o attraverso il silenzio-assenzo,<br />

o, se contrari, con deroga all’Istututo Superiore <strong>di</strong><br />

Sanità, che in seguito fornisce l’autorizzazione.<br />

Il veterinario responsabile controlla, in base all’art.6 comma 4 <strong>del</strong><br />

decreto legge, la buona esecuzione <strong>del</strong>le procedure <strong>di</strong> sperimentazione<br />

ed al termine decide se l’animale debba essere soppresso o<br />

mantenuto in vita. Comunque provvede alla soppressione quando<br />

permangano con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sofferenza tali da non permettere una ottimale<br />

qualità <strong>di</strong> vita. Sempre, in base al decreto legge, gli animali<br />

che possono essere utilizzati sono:<br />

•Topo<br />

•Ratto<br />

•Porcellino d’In<strong>di</strong>a<br />

• Mesocriceto dorato<br />

• Coniglio<br />

• Primati non umani<br />

• Cane<br />

• Gatto<br />

• Quaglia.<br />

Peter, migliore <strong>Beagle</strong>-Harrier a <strong>Malpaga</strong> - maschi. Prop. Cristian Schiroli.<br />

Un allegato al decreto legge detta le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alloggio degli animali:<br />

la loro sistemazione nelle gabbie, le loro con<strong>di</strong>zioni igieniche e<br />

le loro con<strong>di</strong>zioni ambientali, in merito alla temperatura, umi<strong>di</strong>tà,<br />

rumori ambientali, ecc.<br />

I cani utilizzati sono essenzialmente <strong>Beagle</strong>, che nel 90% dei casi,<br />

vengono soppressi al termine <strong>del</strong>la sperimentazione. Ciò che, a mio<br />

avviso, è importante, è che, soltanto nel 40-45% dei casi tali sperimentazioni<br />

trovano corrispondenza nell’uomo.<br />

Questo conferma quanto già avevo detto e che è stato avvalorato<br />

dalle affermazioni <strong>del</strong> prof. Pietro Croce, patologo clinico <strong>di</strong> fama internazionale,<br />

secondo cui la quasi totalità degli esperimenti effettuati<br />

sugli animali non dà risultati certi e sicuri per l’uomo, ma può<br />

risultare fuorviante. Ad esempio , basti citare il vaccino per l’AIDS,<br />

che sulle scimmie funziona e sull’uomo non dà gli stessi risultati o la<br />

ben nota talidomide.<br />

Allora perchè i laboratori <strong>di</strong> ricerca continuano ad utilizzare gli animali,<br />

i cani, i <strong>Beagle</strong> e quant’altro? Purtroppo, in molti casi, la sperimentazione<br />

animale è necessaria, rappresentando il primo passo,<br />

che viene successivamente avvalorato attraverso colture cellulari o<br />

con altre tecniche <strong>di</strong> biologia molecolare. Non saranno, comunque<br />

queste brevi considerazioni a bloccare l’utilizzazione dei cani o <strong>di</strong><br />

altri animali, ma la vicenda <strong>di</strong> Bolzano ha avuto un risvolto, poiché<br />

2<br />

Raduni e prove<br />

la regione Emilia-Romagna, con una L.R. 01/08/02 ha dettato<br />

norme contro la vivisezione. Nell’art.2 <strong>di</strong> tale legge si fa <strong>di</strong>vieto nell’ambito<br />

regionale ad utilizzare, allevare o cedere cani e gatti a fini<br />

<strong>di</strong> sperimentazione. Forse è questo su cui bisogna battere ferro, per<br />

far si che almeno i cani ed i gatti non vengano più utilizzati per<br />

scopi scientifici.<br />

La morale <strong>del</strong>la favolosa storia <strong>di</strong> 56 cuccioli deve essere questa. La<br />

loro salvezza deve rappresentare il primo passo per permettere la<br />

salvezza <strong>di</strong> altri <strong>Beagle</strong>. Infine voglio ringraziare per la collaborazione<br />

e per le informazioni fornitemi, il Dott. Francesco Landolfi, che è<br />

a <strong>di</strong>sposizione per informazioni dettagliate in merito all’argomento<br />

alle e-mail: francesco.landolfi@unina.it o dott.landolfi@libero.it .<br />

Alfredo Gagliar<strong>di</strong><br />

<strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Malpaga</strong> <strong>2002</strong><br />

Un angolo <strong>del</strong> raduno <strong>di</strong> <strong>Malpaga</strong> <strong>2002</strong><br />

Per il terzo anno consecutivo gli spazi alberati prospicenti il castello<br />

me<strong>di</strong>oevale <strong>di</strong> <strong>Malpaga</strong> hanno ospitato Sabato 26 Maggio il <strong>Raduno</strong><br />

annuale “nord” <strong>del</strong> “<strong>Club</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>del</strong> <strong>Beagle</strong>, <strong>Beagle</strong>-Harrier ed Harrier”<br />

. La manifestazione si è svolta nel contesto <strong>del</strong>la Festa Nazionale<br />

<strong>del</strong>la “Società Italiana pro Segugio”, con la presenza quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

tutte le razze da seguita impiegate in Italia a scopo venatorio.<br />

Le vaste tensostrutture che hanno ospitato il ring hanno permesso<br />

uno svolgimento confortevole <strong>del</strong> raduno ; soluzione logistica rivelatasi<br />

provvidenziale soprattutto nel tardo pomeriggio allo scatenarsi<br />

<strong>di</strong> un temporale .<br />

Contrariamente al <strong>Raduno</strong> annuale “sud” <strong>di</strong> Napoli ,svoltosi in Aprile,<br />

coronato da pieno successo con una partecipazione record, il numero<br />

<strong>di</strong> soggetti presenti a <strong>Malpaga</strong> è stato un po’ inferiore a quello<br />

<strong>del</strong>le passate e<strong>di</strong>zioni. Indubbiamente il Sabato, oltretutto pomeri<strong>di</strong>ano,<br />

non consente la libertà <strong>di</strong> impegni <strong>del</strong>la Domenica. Di questo<br />

ne terremo conto per gli appuntamenti futuri. Non sono mancate comunque<br />

opportunità <strong>di</strong> nuovi incontri e conoscenze, che rappresentano<br />

poi il vero scopo <strong>di</strong> queste nostre perio<strong>di</strong>che iniziative .<br />

Come ogni anno, <strong>di</strong>versi sono stati gli Associati che si sono cimentati<br />

con <strong>di</strong>vertimento nel ring per la prima volta ; il Giu<strong>di</strong>ce sig. Egi<strong>di</strong>o<br />

Bologna ha mostrato grande <strong>di</strong>sponibilità nei confronti anche dei<br />

meno <strong>di</strong>sinvolti , e alla fine ha espresso giu<strong>di</strong>zi lusinghieri sulla qualità<br />

dei soggetti esaminati .<br />

Nel tardo pomeriggio il <strong>Club</strong> ha avuto la gratificazione <strong>di</strong> vedere sul<br />

po<strong>di</strong>o finale <strong>del</strong> Best in Show sia Asterix (BOB <strong>Beagle</strong>) , classificatosi<br />

secondo assoluto <strong>del</strong>la manifestazione, che Chicca (BOB <strong>Beagle</strong>-<br />

Harrier) , classificatasi terza assoluta .<br />

Sul gra<strong>di</strong>no più alto è salito un Segugio <strong>Italiano</strong>, rimane comunque<br />

la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> essersi messi in evidenza tra le molte razze italiane<br />

ed estere presenti , a conferma <strong>del</strong> B.I.S. colto sempre a <strong>Malpaga</strong><br />

lo scorso anno dal <strong>Beagle</strong> Dufosee Faion from Tragband.


RISULTATI DEL RADUNO DI MALPAGA<br />

25 MAGGIO <strong>2002</strong><br />

BEAGLE<br />

Campioni Maschi<br />

Asterix (Helix X Valentina) , All. e Prop. Alessandro Clerici<br />

Libera Maschi<br />

Arokazi Maxi (Gold Lineís Pround Pioneer X Snnopy Kid Britta)<br />

All. Liptaík Sanes , Prop. Alessandro Gadda<br />

Campioni Femmine<br />

Milagro Ticinella (Daragoy Walnut X Adder Ticinella )<br />

All. e Prop. Giuliano Moretti<br />

Libera Femmine<br />

Tranensis True Love (Dufosee Faion From Tragband X Darling <strong>del</strong><br />

Pesco)<br />

All. Elena Rapello , Prop. Mauro Mombello<br />

Lavoro Femmine<br />

Margot (Dialynne Cashew X Marylin) All. e Prop. Alessandro Clerici<br />

Giovani Femmine<br />

Destiny (Pluto X Valentina ) All. e Prop. Alessandro Clerici<br />

Migliore <strong>di</strong> razza : ASTERIX (prop. A.Clerici)<br />

BEAGLE-HARRIER<br />

Libera Maschi<br />

Peter (Inary <strong>di</strong> Sovre des Chenes Verts X Genny)<br />

All. Roberto Ferrari , Prop. Cristian Schiroli<br />

Incre<strong>di</strong>bile ma falso<br />

Asterix, migliore <strong>Beagle</strong> assoluto a <strong>Malpaga</strong>. Prop. A. Clerici.<br />

Si è sparsa la voce tra gli espositori <strong>di</strong> beagle che a causa <strong>di</strong> una<br />

mo<strong>di</strong>fica apportata <strong>di</strong> recente allo standard ufficiale <strong>del</strong>la razza il<br />

<strong>Beagle</strong> non deve più stare “nel quadrato”, ma deve essere costruito<br />

“nel rettangolo”. Incre<strong>di</strong>bile ma falso. Per quanto mi risulta lo<br />

standard ufficiale attualmente in vigore è stato revisionato dalla<br />

FCI in data 24 giugno 1987, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> recente non è stata apportata<br />

nessunissima variazione. Se leggiamo attentamente lo standard ci<br />

accorgiamo che il <strong>Beagle</strong> deve essere <strong>di</strong> costruzione compatta senza<br />

tuttavia essere grossolano, e con il rene raccolto, potente senza eccessiva<br />

arcuatura. “Di costruzione compatta” ritengo che significhi<br />

<strong>di</strong> costruzione quadrata, cioè l’altezza misurata da terra al garrese<br />

deve essere uguale alla lunghezza <strong>del</strong> tronco che va misurata dal-<br />

Libera Femmine<br />

Chicca (Inary <strong>di</strong> Sovre des Chenes Verts X Nube)<br />

All. e Prop. Franco Felter<br />

Lavoro Femmine<br />

Peggy (Vasco X Violet) All. e Prop. Roberto Ferrari<br />

Giovani Femmine<br />

Sirene du Col du Voyage (Oscar X Orchidee )<br />

All. AndrÈ Maison , Prop . Felice Bracco<br />

Giovani Maschi<br />

Sam (Mousjik de la Sasse des Esqueres X Ola)<br />

All. Maurice Martin , Prop. Felice Bracco<br />

Migliore <strong>di</strong> Razza : CHICCA (prop. F.Felter)<br />

Raduni e provee<br />

Chicca, migliore <strong>Beagle</strong>-Harrier assoluto a <strong>Malpaga</strong>. Prop. Franco Felter.<br />

l’articolazione scapolo-omerale alla punta <strong>del</strong>la natica. Faccio notare<br />

inoltre che l’altezza da terra al gomito deve essere esattamente<br />

la metà <strong>del</strong>l’altezza al garrese. Se un soggetto ha quin<strong>di</strong> l’avambraccio<br />

corto, sarà sicuramente costruito nel rettangolo, ma potrà<br />

essere costruito sempre nel rettangolo se ha il rene lungo, o semplicemente<br />

se la lunghezza <strong>del</strong> torace è eccessiva. Sono tutti <strong>di</strong>fetti<br />

<strong>di</strong> costruzione che costruiscono il cane nel rettangolo. Se un beagle<br />

ha l’avambraccio corto avrà sicuramente un’andatura poco tipica e<br />

risulterà basso sugli arti. Se invece risulta lungo a causa <strong>del</strong> rene<br />

lungo è sicuramente il peggiore dei tre <strong>di</strong>fetti, perchè il rene è un<br />

ponte che fa da tratto d’unione tra il posteriore e l’anteriore.Ne<br />

segue che il soggetto sarà più solido se più corto. Se il soggetto in<br />

esame sarà una femmina il <strong>di</strong>fetto sarà ancora più grave in quanto<br />

durante le gravidanze a causa <strong>del</strong>l’eccessivo peso la colonna vertebrale<br />

potrà cedere insellandosi gravemente.Se invece il cane risulterà<br />

lungo a causa <strong>del</strong>la eccessiva lunghezza <strong>del</strong> torace non deve<br />

essere considerato un <strong>di</strong>fetto, perchè la gabbia toracica deve essere<br />

ben sviluppata nelle tre <strong>di</strong>mensioni in quanto essa contiene gli organi<br />

<strong>del</strong>la respirazione e <strong>del</strong>la circolazione. Mi rendo conto che<br />

nella realtà sono pochi i soggetti che stanno nel quadrato e che la<br />

maggior parte <strong>di</strong> essi sono circa un centimetro/uno e mezzo più<br />

lunghi. Sta al giu<strong>di</strong>ce quin<strong>di</strong> stabilire il motivo per cui il cane è costruito<br />

nel rettangolo ed in base a questo motivo stilare il suo giu<strong>di</strong>zio.<br />

Ma nel confronto tra due soggetti <strong>di</strong> cui uno nel quadrato e<br />

uno nel rettangolo è senza ombra <strong>di</strong> dubbio da preferire quello costruito<br />

nel quadrato perchè quando si giu<strong>di</strong>ca bisogna osservare il<br />

più possibile lo standard, in proposito lo standard non <strong>di</strong>ce che<br />

che il <strong>Beagle</strong> deve essere costruito nel rettangolo, bensì “<strong>di</strong> costruzione<br />

compatta”.<br />

Vincenzo Todaro<br />

3


Cinologia<br />

Una vita col <strong>Beagle</strong><br />

Una vita col <strong>Beagle</strong><br />

Ho conosciuto Alessandro Clerici alcuni anni fa, pochi mesi dopo la<br />

fondazione <strong>del</strong> “<strong>Club</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>del</strong> <strong>Beagle</strong>, <strong>Beagle</strong>-Harrier ed Harrier”.<br />

Subito mi avevano colpito la sua schiettezza e concretezza <strong>di</strong><br />

gentiluomo <strong>di</strong> campagna, che in lui ho potuto apprezzare anche<br />

successivamente negli episo<strong>di</strong>ci nostri incontri .<br />

Arrivando a casa Clerici, a Ma<strong>di</strong>gnano, nella pianura cremonese, si<br />

inizia subito a respirare Cinofilia; si è subito colpiti infatti dal<br />

grande <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> un <strong>Beagle</strong> sulla parete <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio che funge da<br />

canile . Diventa quin<strong>di</strong> subito spontaneo parlare <strong>di</strong> cani e <strong>di</strong> caccia,<br />

e chi ha argomenti da proporre non resterà <strong>del</strong>uso. Considerando<br />

poi che i tre figli <strong>di</strong> Alessandro: Palmiro, Piercarlo e Gianfranco,<br />

partecipano con passione non inferiore a quella <strong>del</strong> padre alla vita<br />

cinofila <strong>di</strong> casa, e che anche la sig.ra Rosa ricopre <strong>di</strong>etro le quinte<br />

un ruolo <strong>di</strong> prim’or<strong>di</strong>ne, ci si fa un’idea <strong>di</strong> quanto il <strong>Beagle</strong> influenzi<br />

la quoti<strong>di</strong>anità <strong>del</strong>la famiglia Clerici.<br />

Nonostante i molti e gratificanti risultati ottenuti dai suoi soggetti<br />

in esposizione, prova <strong>di</strong> lavoro e naturalmente caccia, Alessandro<br />

Clerici non ama la ribalta. Difficilmente lo incontrerete in un ring o<br />

in un campo <strong>di</strong> gara, solitamente presenziando in tali occasioni i<br />

suoi qualificati alter ego creatisi in famiglia , ma chi ne avesse l’opportunità<br />

troverà sicuramente piacevole interloquire con lui .<br />

Ecco il sunto <strong>di</strong> una chiacchierata con Alessandro, in cui egli in<br />

tutta cor<strong>di</strong>alità esprime alcune considerazioni sulla sua e nostra<br />

passione .<br />

Il <strong>di</strong>pinto che caratterizza l’allevamento Clerici.<br />

Signor Clerici, da quanto tempo caccia e come prese inizio la sua<br />

passione per il <strong>Beagle</strong>?<br />

Con l’annata in corso sono ormai 57 licenze, dalla lontana stagione<br />

‘45-’46 (avevo allora solo 14 anni) ho sempre cacciato la lepre con<br />

il segugio. Allora ero tra i pochi, in quanto la maggior parte cacciava<br />

con cani da ferma o con gli incroci più <strong>di</strong>sparati, de<strong>di</strong>candosi un<br />

po’ a tutti i tipi <strong>di</strong> selvatico a seconda <strong>del</strong>la stagione o <strong>del</strong>le opportunità.<br />

All’inizio allevai per <strong>di</strong>versi anni segugi italiani, ma già nelle<br />

nostre campagne si iniziavano ad incontrare i primi segugi francesi:<br />

Petit Bleu de Gascogne e Vandeani. La mia attenzione fu però attirata<br />

da un <strong>Beagle</strong> puro <strong>di</strong> importazione, che faceva il cane da salotto<br />

nella casa <strong>del</strong> Veterinario condotto <strong>del</strong> paese, mio grande amico.<br />

Eravamo verso la fine degli anni ’60.<br />

4<br />

C’è un motivo che le<br />

fece preferire il <strong>Beagle</strong><br />

alle altre razze da seguita?<br />

Come già detto il primo<br />

fu un accoppiamento meticcio<br />

tra una <strong>del</strong>le mie<br />

piccole segugie italiane<br />

fulve a pelo raso con<br />

questo <strong>Beagle</strong> <strong>di</strong> importazione.<br />

Nacque una<br />

splen<strong>di</strong>da cucciolata <strong>di</strong> 6<br />

soggetti, <strong>di</strong> cui 5 perfettamente<br />

tricolore, che<br />

purtroppo furono decimati<br />

dal cimurro allora<br />

ancora molto <strong>di</strong>ffuso e<br />

pericoloso. Mi rimase<br />

quin<strong>di</strong> l’unico cucciolo<br />

nero fuocato, un maschio Alessandro Clerici con Destiny.<br />

<strong>di</strong> nome Jack. Mantello a<br />

parte, la sua morfologia,<br />

il suo stile <strong>di</strong> lavoro e la sua voce erano tipicamente <strong>Beagle</strong>, la<br />

razza più antica aveva largamente dominato l’accoppiamento. Mi<br />

accompagnò nelle uscite <strong>di</strong> caccia per 13 lunghi anni, e ben presto<br />

le sue gesta venatorie <strong>di</strong>vennero leggendarie anche al <strong>di</strong> fuori <strong>del</strong>la<br />

ristretta cerchia degli amici. Prova ne siano due tentativi <strong>di</strong> furto<br />

sventati per pura fortuna. Lo vi<strong>di</strong> spesso prendere iniziative personali<br />

vincenti andando a scovare lepri <strong>di</strong>fficili o risolvendo falli lunghi<br />

<strong>di</strong> seguita irrisolvibili per i “comuni mortali”.<br />

Da allora questo soggetto venne sempre fatto accoppiare con femmine<br />

<strong>Beagle</strong>, dando così origine ad un vero e proprio incrocio <strong>di</strong> sostituzione.<br />

Molti dei nuovi prodotti non fecero che confermare le<br />

qualità <strong>del</strong> loro progenitore.<br />

Qual è lo stile <strong>di</strong> lavoro che lei ama osservare in un <strong>Beagle</strong> e<br />

quali sono invece i <strong>di</strong>fetti più comuni nella razza?<br />

Perfetto spirito <strong>di</strong> muta, grande maneggevolezza, mai <strong>di</strong>sgiunte da<br />

buona iniziativa e senso <strong>del</strong> selvatico. Ma <strong>di</strong>rei che il marchio <strong>di</strong><br />

fabbrica <strong>del</strong>la razza devono sempre essere insistenza e concentrazione<br />

sulla traccia ed enorme determinazione. Doti queste che<br />

fanno <strong>del</strong> <strong>Beagle</strong> un ottimo accostatore anche in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>fficili<br />

e soprattutto un inseguitore superlativo sulle tracce <strong>del</strong>la lepre. Per<br />

quanto riguarda invece i problemi legati alla razza sono principalmente<br />

due. In primo luogo alcune <strong>del</strong>le linee da esposizione soprattutto<br />

tra le più recenti stanno perdendo buona parte <strong>del</strong>le loro<br />

attitu<strong>di</strong>ni venatorie. Il secondo aspetto un poco più generale è legato<br />

al fatto che la razza nata e selezionata nei secoli per la caccia<br />

a forzare annovera tra le sue file molti soggetti estremamente riservati<br />

nella fase <strong>di</strong> accostamento, che assai poco concedono allo<br />

spettacolo. E’ pur vero che nel mondo esistono molte correnti <strong>di</strong><br />

sangue ben <strong>di</strong>fferenziate tra loro in cui si trovano buone <strong>di</strong>sponibilità<br />

vocali, ma <strong>di</strong> fatto si fatica più che in altre razze a reperire cani<br />

<strong>di</strong> CENTRO PURO con buona abbondanza <strong>di</strong> voce anche in situazioni<br />

<strong>di</strong> traccia <strong>di</strong>fficile.<br />

C’è un soggetto che inizialmente <strong>di</strong>ede una impronta significativa<br />

alla sua selezione?<br />

Il primo cane che ci <strong>di</strong>ede modo <strong>di</strong> entrare nel mondo <strong>del</strong>la cinofilia


ufficiale permettendoci <strong>di</strong> compiere il salto <strong>di</strong> qualità decisivo, fu all’inizio degli anni ’80 PEDRO<br />

DEL PESCO <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong>l’Avv. P. Don<strong>di</strong>na, pioniere <strong>del</strong>la razza in Italia. Questo soggetto proveniente<br />

da linee da esposizione, purtroppo oggi decadute, mostrò subito doti venatorie precoci<br />

e fuori dal comune, avviando la nostra avventura che ci ha portato a compiere molti viaggi all’estero,<br />

e ci ha permesso <strong>di</strong> migliorare con il tempo, “taglia” e “morfologia”.<br />

Posso <strong>di</strong>re con orgoglio che ho condotto in caccia ed in prova mute che annotavano tra i loro<br />

componenti, fino a 5 Campioni Italiani <strong>di</strong> bellezza, insieme a molti Campioni Sociali SIPS.<br />

Attualmente quanti soggetti si trovano nei box <strong>di</strong> casa Clerici? In me<strong>di</strong>a quante cucciolate fa<br />

in un anno? Non ha mai pensato ad un affisso Enci?<br />

Oggi l’allevamento si attesta su <strong>di</strong> un numero <strong>di</strong> 16/18 soggetti, compresi i giovani e gli anziani<br />

in età da pensione. Ciò nonostante riusciamo ad assortire, con l’aiuto dei miei tre figli, due<br />

mute <strong>di</strong> 5/6 soggetti l’una, che alterno sul terreno <strong>di</strong> caccia. La prima è composta esclusivamente<br />

da soggetti da esposizione, l’altra invece è formata con soggetti provenienti da linee da lavoro<br />

italiane ed estere. Questo significa che tutti i cani presenti in allevamento, ed in età <strong>di</strong> caccia,<br />

cacciano regolarmente per molti mesi l’anno.<br />

Per quanto riguarda gli accoppiamenti, questi non superano mai i due, al massimo tre a stagione<br />

e sono sempre dettati dalle necessità <strong>di</strong> rimonta <strong>del</strong>l’allevamento.<br />

Non ritengo l’affisso all’Enci in<strong>di</strong>spensabile alla mia attività <strong>di</strong> allevatore amatoriale.<br />

L’importazione <strong>di</strong> soggetti inglesi provenienti da linee <strong>di</strong> sangue da esposizione, che risultati<br />

ha dato in lavoro?<br />

Per quel che riguarda la mia esperienza personale, devo <strong>di</strong>re ottimi risultati. Bisogna però fare<br />

attenzione alla stretta consanguineità che lega tra loro questi soggetti, e che rischia spesso <strong>di</strong><br />

annacquarne le loro qualità morali. Questo è il motivo principale per cui ho fatto e faccio largo<br />

uso <strong>del</strong>l’ “out cross” in allevamento (incroci non consanguinei). Non sono infatti innamorato<br />

<strong>del</strong>la omogeneità a tutti i costi. Molti pensano ed alcuni scrivono che la perfetta omogeneità nel<br />

lavoro sarebbe figlia esclusiva <strong>del</strong>la perfetta omogeneità morfologica. Mi permetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssentire!<br />

Ho visto ed anche condotto mute con una moderata <strong>di</strong>somogeneità morfologica cacciare in perfetta<br />

sincronia. L’importante è come <strong>di</strong>cono i francesi che i soggetti che le compongono posseggano<br />

il “medesimo piede”, cioè lo stesso modo e la stessa velocità nel lavoro su traccia. E’ sempre<br />

l’assidua frequentazione e la perfetta conoscenza reciproca che fanno <strong>di</strong> una accozzaglia <strong>di</strong><br />

cani una muta nel vero senso <strong>del</strong>la parola.<br />

Che opinione si è fatto dei <strong>Beagle</strong>s<br />

da lavoro inglesi e francesi?<br />

Le mie esperienza <strong>di</strong> allevamento con<br />

cani francesi sono piuttosto limitate e<br />

non completamente positive, comunque<br />

non mi azzarderei a trarne un giu<strong>di</strong>zio<br />

definitivo.<br />

Nel complesso le mie preferenze vanno<br />

alle linee da lavoro inglesi che conosco<br />

<strong>di</strong> più, e che posseggono gran<strong>di</strong><br />

qualità fisiche, <strong>di</strong> velocità e resistenza,<br />

accoppiate a voci tipiche (anche se<br />

Destiny, giovane promessa <strong>di</strong> Casa Clerici.<br />

un po’ scarse in quantità), ottimo stile<br />

e qualità venatorie <strong>di</strong> prim’or<strong>di</strong>ne.<br />

Negli ultimi anni abbiamo iniziato il lavoro proprio su queste linee, per il momento con ottimi risultati<br />

preliminari.<br />

Diversi soggetti che compongono la sua muta da caccia hanno conseguito il titolo <strong>di</strong> Campione<br />

<strong>Italiano</strong> <strong>di</strong> Bellezza; è così <strong>di</strong>fficile selezionare accomunati il “Bello” ed il “Buono” ?<br />

Non è così <strong>di</strong>fficile se si lavora con serietà e coerenza, non perdendo mai <strong>di</strong> vista gli obbiettivi<br />

prefissati. Questi sono prima <strong>di</strong> tutto la creazione <strong>di</strong> cani sani ed equilibrati, senza problemi <strong>di</strong><br />

fertilità. A questo vanno assommate le giuste qualità venatorie e <strong>di</strong> resistenza che solo il terreno<br />

<strong>di</strong> caccia può confermare.<br />

Non bisogna stancarsi <strong>di</strong> lavorare, battendo tutte le strade utili, senza mai sentirsi arrivati..<br />

Giacomo Gabriele Morelli<br />

Raduni e prove<br />

<strong>Club</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>del</strong> <strong>Beagle</strong><br />

<strong>Beagle</strong>-Harrier ed Harrier<br />

Presidente<br />

Giacomo Gabriele Morelli<br />

Tel. e Fax 0376 657735<br />

e-mail: cjamo@tin.it<br />

Vice Presidenti<br />

Palmiro Clerici - Tel. 0373 455285<br />

Valter Faion - Tel. 011 933674<br />

Ugo Scinti Roger - Tel. 081 5791502<br />

Segretario<br />

Roberta Foppa<br />

Tel. 0373 455285<br />

Consiglieri<br />

Piercarlo Clerici<br />

Franco Felter<br />

Roberto Ferrari<br />

Giuseppe Loris Ferrari<br />

Franco Gaiottino<br />

Giancesare Malinverno<br />

Giorgio Marutti<br />

Simone Panerai<br />

Gilberto Pedrazzi<br />

Mariella Pran<strong>di</strong> Martinelli<br />

Roberto Rizzi<br />

Nicola Todaro<br />

Vincenzo Todaro<br />

Collegio Sindacale<br />

Gianfranco Gusberti<br />

Andrea Moreni<br />

Giuseppe Secchi<br />

Comitato Probiviri<br />

Stefano Bandera<br />

Loris Malinverno<br />

Alessandro Vescovi<br />

Delegati Regionali<br />

Gianandrea La Terza<br />

Roma - Tel. 06 5<strong>2002</strong>47<br />

Giovanni Fozzi<br />

Sassari - Tel. 079 865006<br />

Simone Panerai<br />

Firenze - Tel. 055 644054<br />

Fabio Boila<br />

Perugia - Tel. 075 5990128<br />

Agostino Barone<br />

Agrigento - Tel. 0922 901222<br />

Cosimo De Marco<br />

Catania - Tel. 0853 50545<br />

Vincenzo Speranza<br />

Lecce - Tel. 0328 8732938<br />

Sede <strong>del</strong> <strong>Club</strong><br />

c/o Giacomo Morelli<br />

Via D. Alighieri, 4<br />

46040 Gazoldo degli Ippoliti (MN)<br />

Tel. e Fax 0376 657735<br />

e-mail: cjamo@tin.it<br />

5


Veterinaria<br />

“Cherry eye”<br />

A <strong>di</strong>fferenza <strong>del</strong>l'occhio umano, l'occhio <strong>del</strong> cane presenta la cosiddetta<br />

terza palpebra o membrana nittante, essa è una plica <strong>del</strong>la<br />

congiuntiva sostenuta da una piccola cartilagine a forma <strong>di</strong> T.<br />

Nella parte interna <strong>di</strong> tale cartilagine sporge la ghiandola <strong>di</strong> Harder<br />

che secerne un secreto simile al film lacrimale che viene versato<br />

nella superficie libera <strong>del</strong> globo oculare.<br />

Nel <strong>Beagle</strong> questa ghiandola, all'età <strong>di</strong> 3-6 mesi può andare incontro<br />

a prolasso; la patologia è <strong>di</strong> solito monolaterale.<br />

La ghiandola apparirà ipertrofica (crescita <strong>del</strong> volume) ed iperemica<br />

(aumento <strong>del</strong> flusso sanguigno che ne provoca l'arrossamento).<br />

L'aspetto sarà simile a quello <strong>di</strong> una ciliegia ed ecco perché gli autori<br />

anglosassoni chiamano questa patologia "cherry eye" ossia occhio<br />

a ciliegia.<br />

Vedremo, quin<strong>di</strong>, protrudere la ghiandola <strong>di</strong> Harder al livello <strong>del</strong>l'angolo<br />

me<strong>di</strong>ale (angolo nasale) <strong>del</strong>l'occhio. Per alcuni Autori la<br />

causa <strong>del</strong><br />

"cherry eye" è l'assenza congenita <strong>del</strong> tessuto connettivo che fissa<br />

la ghiandola <strong>di</strong> Harder ai tessuti periorbitali.<br />

Questa aplasia <strong>del</strong> tessuto connettivo è su base ere<strong>di</strong>taria e si osserva<br />

in alcune razze canine fra le quali: il <strong>Beagle</strong>, il Boxer, il Cavalier<br />

King ed il Cocker Spaniel.<br />

La terapia è solo chirurgica: la ghiandola viene asportata o riposizionata.<br />

L'asportazione si può fare sia in anestesia locale che generale, tuttavia<br />

è preferibile la generale.<br />

Con una pinza si afferra la ghiandola e si recide o con le forbici o<br />

con un laccio da tonsille o con l'elettrocauterio.<br />

Insieme alla ghiandola si asporta una parte <strong>del</strong>la cartilagine <strong>del</strong>la<br />

terza palpebra.<br />

Cherry eye<br />

6<br />

Se si ricorre alla asportazione <strong>del</strong>la ghiandola <strong>di</strong> Harder c'è il rischio<br />

che il cane possa andare incontro a Cheratocongiuntivite<br />

secca (KCS), ossia ad infiammazione <strong>del</strong>la cornea e <strong>del</strong>la congiuntiva,<br />

dovuta a scarsa quantità <strong>di</strong> film lacrimale, questo perché la<br />

ghiandola <strong>di</strong> Harder secerne circa il 30% <strong>del</strong> liquido lacrimale. Il<br />

cane potrà manifestare la KCS anche alcuni anni dopo l'asportazione<br />

chirurgica <strong>del</strong>la ghiandola <strong>di</strong> Harder. Pertanto, in cani che al<br />

Test lacrimale <strong>di</strong> Schirmer presentano valori bassi (ossia hanno<br />

poco film lacrimale) l'asportazione <strong>del</strong>la ghiandola <strong>del</strong>la terza palpebra<br />

è controin<strong>di</strong>cata.<br />

La maggior parte degli Autori concorda nel preferire il riposizionamento<br />

<strong>del</strong>la ghiandola. Le tecniche chirurgiche sono molteplici ma<br />

quella che oggi dà migliori risultati è il metodo <strong>di</strong> Kaswan e Martin<br />

(1985) ossia l'ancoraggio <strong>del</strong>la base <strong>del</strong>la cartilagine al periostio<br />

<strong>del</strong>la parete ventrome<strong>di</strong>ale <strong>del</strong>l'orbita.<br />

L'operazione si fa in anestesia generale. La membrana nittante<br />

viene afferrata e retratta lateralmente con una pinza <strong>di</strong> Stades. Si<br />

incide la congiuntiva palpebrale alla base <strong>del</strong>la cartilagine, che a<br />

sua volta viene ancorata alla parete orbitale ventrome<strong>di</strong>ale con un<br />

punto.<br />

Nel periodo post-operatorio si somministra per via topica un antibiotico<br />

a largo spettro 4 volte al giorno per 5-7 giorni. La ferita chirurgica<br />

guarisce spontaneamente.<br />

Personalmente ho sottoposto il mio cane, <strong>di</strong> razza <strong>Beagle</strong>, all'età <strong>di</strong><br />

4 mesi, a tale intervento chirurgico ottenendo ottimi risultati, tali<br />

da poter continuare a portarlo alle esposizioni senza che nessun<br />

giu<strong>di</strong>ce me lo abbia mai penalizzato.<br />

Eleonora Masturzo<br />

Studentessa alla facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria<br />

<strong>del</strong>la Università Federico II <strong>di</strong> Napoli<br />

Bibliografia<br />

1) G.V.Pelagalli - V.Botte "Anatomia Veterinaria Sistematica e Comparata" ed.<br />

Ermes<br />

2) B. Micheletto- M.Fedrigo "Semeiotica chirurgica Veterinaria" ed. Edagricole<br />

3) W.Newmann - M.Wyman " Oftalmologia Clinica Veterinaria" ed. Utet<br />

4) Walde Shaffer - Köstlin "Atlante a colori <strong>di</strong> Oftalmologia <strong>del</strong> cane e <strong>del</strong> gatto"<br />

ed. Piccin<br />

5) Slatter "Fundamentals of Veterinary Ophthalmology"<br />

6) Gleen A.Severin " Manuale <strong>di</strong> Oftalmologia Veterinaria " ed. Scivan<br />

Nell’occasione<br />

la Redazione Augura<br />

Buon Natale<br />

Buon Anno


Racconti<br />

UNA VACANZA SPECIALE by Galf<br />

Luigi era riuscito quell’anno a portare il proprio <strong>Beagle</strong> <strong>di</strong> due anni<br />

in vacanza con sé. Era euforico, passare il mese <strong>di</strong> Agosto lontano<br />

dal lavoro, al mare , in Sardegna e per <strong>di</strong> più con il cane, lo rendeva<br />

oltremodo felice.<br />

La felicità aumentò e raggiunse il massimo quando finalmente<br />

giunse sul posto, un piccolo paesino sulla riva <strong>del</strong> mare, al centro<br />

<strong>del</strong>la Gallura, a sette chilometri da S.Teresa. Ricky, un <strong>Beagle</strong> <strong>di</strong> due<br />

anni, sembrava <strong>del</strong>lo stesso umore <strong>del</strong> padrone e camminava sco<strong>di</strong>nzoladogli<br />

al fianco, facendogli quasi intuire la sua felicità per<br />

non averlo lasciato solo in estate.<br />

Dopo essersi sistemato nella casetta presa in affitto, la sera passeggiava<br />

nella piazzetta <strong>del</strong> paese con Ricky al guinzaglio. Quasi<br />

come fosse sbucato dal nulla, all’improvviso un ragazzo si avvicina<br />

al cane e senza indugiare neanche un attimo, si inginocchia ed abbraccia<br />

Ricky, quasi fosse un essere umano.<br />

Ricky sembra apprezzare molto queste strane effusioni, mentre<br />

Luigi strabuzza gli occhi in un attimo <strong>di</strong> perplessità, poi alle spalle<br />

<strong>del</strong> ragazzo compaiono i genitori, due persone molto tranquille.<br />

“Sa- <strong>di</strong>ce il padre <strong>del</strong> ragazzo- veniamo da Genova, avevamo<br />

anche noi un <strong>Beagle</strong>, è morto qualche mese fa. E’ stato come perdere<br />

un familiare a noi caro. Siamo venuti in Sardegna proprio per<br />

<strong>di</strong>strarci, ma adesso il nostro ragazzo non si staccherà più dal suo<br />

cane. Mi scusi, ma non le ho neanche chiesto come si chiama”.<br />

“Io sono Luigi e questo è Ricky”. Rispose Luigi in<strong>di</strong>cando il cane.<br />

Il ragazzo si rialzò e <strong>di</strong>sse rivolto al padre: “Ricky è un bel nome<br />

per un <strong>Beagle</strong>, non cre<strong>di</strong> papà? E’ proprio bello”.<br />

“Senti- <strong>di</strong>sse Luigi- facciamo in questo modo: io ho preso in affitto<br />

quella casa che si vede in lontananza alla fine <strong>del</strong>la strada,<br />

quella con la facciata rossa. Puoi venire quando vuoi a prendere<br />

Ricky ed uscire con lui”.<br />

“Ma è fantastico- rispose il ragazzo- verrò sicuramente domani”.<br />

Poi, rivolgendosi a Ricky: “Preparati, perché domani andremo in<br />

giro insieme”.<br />

Il giorno dopo, <strong>di</strong> buon’ora, il ragazzo che si chiamava Alberto,<br />

bussò alla porta <strong>di</strong> Luigi. Ricky lo accolse come un vecchio amico e<br />

non fece fatica a seguirlo. Trascorsero la giornata insieme, Alberto<br />

portò Ricky a passeggio sulla scogliera e quin<strong>di</strong> acorrere per i campi<br />

che si trovavano alle spalle <strong>di</strong> questa e poi, al tramonto si ritrovarono<br />

tutti e due sulla cime <strong>del</strong>la scogliera a guardare il sole che tra-<br />

Scott. Sport preferito pesca. Foto 1ª classificata al Concorso Fotografico <strong>2002</strong>.<br />

Autori J. e S. Faggiana.<br />

montava nel mare.<br />

Alberto aveva ritrovato il sorriso, non gli sembrava vero poter<br />

vedere accanto a sé un <strong>Beagle</strong>, poterlo accarezzare, abbracciare,<br />

correre con lui. Dall’altra parte Ricky, aveva gli occhi che assomigliavano<br />

a due perle nere dai riflessi fantastici ed aveva un atteggiamento<br />

<strong>del</strong> muso che sembrava un sorriso <strong>di</strong> felicità.<br />

I giorni passarono in un lampo per Alberto e per Ricky, sempre a<br />

cerca <strong>di</strong> nuove avventure, Alberto portava Ricky sempre con sé, persino<br />

a pesca, con Ricky che cercava <strong>di</strong> azzannare ogni pesce che Alberto<br />

tirava su con la canna.<br />

Ma come tutte le cose belle anche questa ebbe una fine, perché<br />

venne il momento <strong>del</strong> rientro. Luigi e Ricky accompagnarono Alberto<br />

ed i genitori alla nave che li avrebbe riportati a Genova. Un ultimo<br />

saluto con Alberto che aveva le lacrime agli occhi e Ricky che<br />

sembrava più serio degli altri giorni, quasi avesse compreso che il<br />

suo amico lo stava lasciando e non capiva il perché.<br />

La nave partì, con Alberto che si sbracciava dalla murata a salutare<br />

ed a chiamare Ricky , con tutto il fiato che aveva in gola. Luigi,<br />

si girò un attimo a guardare Ricky, che intanto si era seduto e gli<br />

sembrò <strong>di</strong> scorgere due lacrime che scendevano dagli occhi <strong>del</strong><br />

cane. Lasciò perdere, non bisognava farsi suggestionare.<br />

Era trascorso un mese appena da quella vacanza davero speciale<br />

per Luigi e per Ricky, che già si ritrovarono <strong>di</strong> nuovo su una nave,<br />

nuovamente in viaggio insieme. Luigi non aveva potuto resistere all’invito<br />

<strong>di</strong> Alberto ed adesso la nave stava attraccando nel porto <strong>di</strong><br />

Genova. Luigi si preparò a scendere dalla nave e si affacciò un attimo<br />

per guardare la folla in attesa sul molo. All’improvviso Ricky fu<br />

preso da uno stato <strong>di</strong> eccitazione, sco<strong>di</strong>nzolava, abbaiava, uggiolava,<br />

sembrava euforico ed allo stesso tempo impaziente. Luigi capì<br />

subito <strong>di</strong> cosa si trattava, tra la gente in attesa sul molo c’era Alberto,<br />

che saltava e si sbracciava, chiamando Ricky a gran voce.<br />

Una volta sbarcati Luigi, staccò il guinzaglio <strong>di</strong> Ricky, che con un<br />

abbaio corse subito in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Alberto, era irrefrenabile la sua<br />

gioia, gli occhi gli brillavano, Alberto lo abbracciò sussurrandogli<br />

all’orecchio un grazie per essere venuto. Intorno a loro si era formato<br />

un piccolo cerchio <strong>di</strong> persone, ma nessuno avrebbe potuto capire<br />

la gioia <strong>di</strong> quel cane e <strong>di</strong> quel ragazzo per essersi nuovamente<br />

incontrati. Dal canto suo Luigi era contento perché era nata una<br />

vera amicizia.<br />

Belle... Bellavite sul Camper.<br />

7


Racconti<br />

8<br />

Concorso fotografico <strong>2002</strong><br />

Melania, cane da caccia al biscotto. Foto 1ª classificata al Concorso Fotografico.<br />

Autore: Renato Priulla.<br />

Il secondo Concorso Fotografico <strong>del</strong> “<strong>Club</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>del</strong> <strong>Beagle</strong>, <strong>Beagle</strong>-Harrier<br />

ed Harrier” ha coinvolto, come il precedente, la fantasia<br />

degli associati.<br />

Le foto che hanno concorso non presentavano professionali ricercatezze<br />

, ma erano il frutto <strong>di</strong> uno scatto casuale e genuino, per cui<br />

apprezzabili nella loro semplicità. Un caloroso ringraziamente va rivolto<br />

a tutti coloro che hanno fatto pervenire le loro opere, <strong>di</strong> cui<br />

pubblicheremo le più significative.<br />

I vincitori <strong>del</strong>le rispettive categorie sono stati i seguenti :<br />

Raduni 2003 e Sito Internet<br />

Nel 2003 il <strong>Club</strong> organizzerà due Raduni ed una Speciale ed i risultati<br />

che i vari soggetti matureranno all’interno <strong>di</strong> queste tre manifestazioni<br />

permetteranno <strong>di</strong> laureare, novità rivervata agli amanti <strong>del</strong>le manifestazioni<br />

espositive, i Campioni Sociali Expo 2003 (ve<strong>di</strong> relativo regolamento<br />

).<br />

Vener<strong>di</strong> 25 Aprile, festività nazionale, il <strong>Raduno</strong> si svolgerà nel contesto<br />

<strong>del</strong>l’Esposizione Internazionale <strong>di</strong> Napoli . Informazioni ed iscrizioni<br />

presso il Gruppo Cinofilo Partenopeo, tel. 081.405155 .<br />

Domenica 15 Giugno 2003, il <strong>Raduno</strong> si svolgerà nel contesto <strong>del</strong>la<br />

expo SIPS <strong>di</strong> Rivarolo Canavese (Torino), parco Castello Malgrà, informazioni<br />

ed iscrizioni presso Franco Gaiottino t. 0124.26134 ore serali .<br />

Sabato 20 Settembre 2003, si volgerà una “Speciale” nel contesto<br />

<strong>del</strong>la Esposizione Internazionale <strong>di</strong> Livorno, informazioni ed iscrizioni<br />

presso il Gruppo Cinofilo Livornese tel. 0586.427210 .<br />

Gli Associati riceveranno con sufficiente anticipo un’apposita comunicazione<br />

con complete informazioni su queste tre manifestazioni, nonché<br />

sulla data <strong>del</strong>l’Assemblea Generale <strong>del</strong> <strong>Club</strong>.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo i due in<strong>di</strong>rizzi per accedere al sito Internet <strong>del</strong> <strong>Club</strong>:<br />

http://web.tiscalinet.it/beagleclub oppure<br />

http://welcome.to/clubitaliano<strong>del</strong>beagle<br />

Il sito integra le informazioni riportate sul Notiziario <strong>del</strong> <strong>Club</strong> con ulteriori<br />

notizie ed ampie documentazioni fotografiche. Esso registra mensilmente<br />

migliaia <strong>di</strong> visite da ogni nazione <strong>del</strong> mondo ed è quin<strong>di</strong><br />

un’eccellente vetrina per il <strong>Club</strong>; atten<strong>di</strong>amo consigli da parte degli Associati<br />

per migliorarlo ulteriormente .<br />

Campionato Sociale Expo 2003<br />

A seguito <strong>di</strong> numerose richieste, volte soprattutto a ravvivare lo spirito<br />

consociativo degli iscritti al <strong>Club</strong>, ha preso vita il Campionato Sociale<br />

<strong>del</strong> <strong>Club</strong>, avente il suffisso “Expo” in quanto rivolto esclusivamente a<br />

risultati espositivi. Il suo regolamento è una novità nella novità, quin<strong>di</strong><br />

suscettibile <strong>di</strong> perfezionamenti, in modo da calamitare il massimo interesse<br />

verso questa iniziativa.<br />

I premi saranno <strong>di</strong> qualità.<br />

Retrieving <strong>Beagle</strong>. Foto 1ª classificata al Concorso Fotografico. Autore: Domenico<br />

Tebano.<br />

a) Ivan e Silvia Faggiana (Vicenza) , per il tema “I nostri cani e la<br />

natura”, con la foto “Scott, sport preferito : pesca” .<br />

b) Renato Priulla (Torino) , per il tema “I nostri cani in Famiglia” ,<br />

con la foto “Melania, cane da caccia al biscotto” .<br />

c) Domenico Tebano ( Newsburgh, USA) per il tema “I nostri cani e<br />

la caccia” , con la foto “Retrieving <strong>Beagle</strong> “<br />

Ai vincitori, e non solo ad essi, i più vivi complimenti. Le foto vincitrici<br />

e le foto più significative verranno pubblicate nell’apposita pagina<br />

<strong>del</strong> sito internet <strong>del</strong> <strong>Club</strong>, potranno così essere apprezzate ...in<br />

tutto il mondo .<br />

Regolamento <strong>del</strong> Campionato Sociale :<br />

a) La competizione riguarda le classi : Campioni, Libera, Lavoro e Giovani<br />

, maschio e femmina, per cui verranno laureati complessivamente<br />

8 Campioni Sociali, salvo ex-aequo .<br />

b) Le prove ritenute valide sono i due Raduni 2003 <strong>del</strong> <strong>Club</strong> (Napoli e<br />

Torino) e la Speciale <strong>di</strong> Livorno 2003 .<br />

c) Ogni soggetto concorrente potrà avvalersi solo <strong>del</strong>la somma dei punteggi<br />

ottenuti in due manifestazioni su tre , pur essendo possibile concorrere<br />

in tutte e tre le esposizioni in programma .<br />

d) Ad ogni expo verrà assegnato, in<strong>di</strong>pendentemente dall’entita <strong>del</strong><br />

giu<strong>di</strong>zio ottenuto, un punteggio <strong>di</strong> : 6 punti al soggetto primo classificato<br />

nella rispettiva classe, 4 al secondo, 3 al terzo, 2 al quarto 1 al<br />

quinto .<br />

e) Viene proclamato Campione Sociale maschio o femmina 2003 per<br />

ogni classe il soggetto che totalizza il punteggio più alto .<br />

Tesseramento 2003<br />

Le modalità per l’iscrizione 2003 al <strong>Club</strong> saranno le medesime adottate nel<br />

<strong>2002</strong> .<br />

Quota associativa da 26 Euro: con essa si riceveranno 1) Tessera ENCI, 2)<br />

Tessera <strong>del</strong> <strong>Club</strong>, 3) Logo adesivo <strong>del</strong> <strong>Club</strong>, 4) Rivista mensile ìI nostri Caniî,<br />

5) Rivista trimestrale “I Segugi”, 6) Notiziario semestrale <strong>del</strong> <strong>Club</strong>, 7) Posta<br />

<strong>del</strong> <strong>Club</strong> .<br />

Quota associativa da 13 Euro: questa quota prevede quanto sopra con<br />

esclusione <strong>del</strong>la Tessera ENCI e <strong>del</strong>le riviste “I nostri Cani” e “I Segugi” .<br />

Chi smarrisse il bollettino prestampato può utilizzarne uno in bianco in<strong>di</strong>rizzandolo<br />

a :<br />

c/c 20738258, intestato a Palmiro Clerici, via Gramsci 36, 26010 Sergnano.<br />

Rammentiamo che la Tessera ENCI consente l’ingresso gratuito a tutte le<br />

manifestazioni cinofile ENCI, nonché forti sconti nelle pratiche ENCI. Rammentiamo<br />

inoltre che la rivista “I Nostri Cani” viene recapitata dopo alcuni<br />

mesi dalla data <strong>del</strong> versamento <strong>del</strong>la quota associativa .

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