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per vincere - Editoriale L'Atleta

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chi agonistici nel suo settore, ma nella Penisola si sta<br />

ramificando gradualmente con l’organizzazione di<br />

corsi e raduni. Settimanalmente in Italia si organizzano<br />

eventi anche <strong>per</strong> far conoscere e <strong>per</strong> diffondere<br />

al meglio questa disciplina, sicuramente spettacolare.<br />

“Sì, anche il raduno può essere un interessante<br />

momento di confronto <strong>per</strong> il miglioramento di se<br />

stessi e lo sviluppo fisico e psicologico. E’ fondamentale<br />

<strong>per</strong>ò essere seguiti con il giusto metodo di allenamento.<br />

In questo il maestro Saraceni è un mentore<br />

e seguendo lui sono migliorato”. L'ambiente<br />

circostante, che sia naturale oppure urbano,<br />

è in grado di insegnare tutto quello<br />

di cui si ha bisogno <strong>per</strong> muoversi<br />

in esso e <strong>per</strong> rispettare il<br />

proprio corpo. Secondo<br />

la filosofia<br />

della disciplina il<br />

tracciatore, o<br />

praticante del<br />

Parkour, <strong>per</strong>segue<br />

un ascolto<br />

dei segnali del<br />

proprio corpo<br />

finalizzato ad<br />

un suo miglioramento<br />

lento<br />

ma efficace.<br />

Quale consiglio<br />

daresti a<br />

un ragazzo che<br />

come te ha<br />

intenzione di<br />

scegliere il Parkour<br />

come<br />

disciplina sportiva?<br />

“In primis<br />

deve capire che<br />

non si tratta<br />

affatto di un<br />

gioco. Non è una<br />

cosa semplice e<br />

richiede molto<br />

tempo <strong>per</strong> assimilare<br />

le basi fondamentali<br />

della disciplina.<br />

L’impegno in allenamento<br />

deve essere<br />

costante e bisogna<br />

armarsi di tanta pazienza.<br />

Il Parkour non è adatto a<br />

coloro i quali desiderano<br />

avere tutto e subito. I risultati<br />

arrivano dopo tempo e<br />

solo la costanza – conclude<br />

Falcone - diviene la migliore<br />

compagna di preparazione”.<br />

Non esistono<br />

ostacoli insormontabili<br />

<strong>per</strong> il tracciatore<br />

che decide<br />

di <strong>vincere</strong> la<br />

sua <strong>per</strong>sonale<br />

sfida<br />

nell’affascinante<br />

m o n d o<br />

d e l<br />

Parkour.<br />

numero 9 settembre 2012<br />

Falcone: «Non si tratta solo di una semplice attività sportiva, ma è una filosofia di vita da seguire»<br />

Parkour,l’artedisa<strong>per</strong>sispostare<br />

Muoversi nel modo più efficiente da un punto all’altro, migliorarsi e su<strong>per</strong>are i propri limiti<br />

giorno dopo giorno: arriva anche a Salerno la nuova disciplina che unisce mente e corpo<br />

• ANGELO DE NICOLA<br />

Per un atleta forgiato col fuoco della determinazione<br />

non esistono ostacoli troppo difficili da su<strong>per</strong>are,<br />

non vi è sfida troppo ardua da affrontare né impresa<br />

sportiva impossibile da realizzare.<br />

Su queste premesse il praticante del Parkour, un’innovativa<br />

disciplina sportiva, inizia il proprio <strong>per</strong>corso<br />

con il preciso scopo di migliorarsi su<strong>per</strong>ando<br />

i propri limiti quotidianamente.<br />

La passione <strong>per</strong> la nuova<br />

disciplina sportiva è approdata<br />

anche alle sponde salernitane<br />

con un numero sempre<br />

maggiore di atleti che<br />

decidono di cimentarsi<br />

nelle difficile sfide.<br />

“Il mio approccio con il<br />

Parkour è iniziato anche<br />

<strong>per</strong> esigenze lavorative e<br />

oggi come il primo giorno<br />

continuo ad impegnarmi<br />

con grande passione e<br />

dedizione – dice Marco<br />

Falcone, organizzatore d’incontri<br />

Parkour a Salerno –<br />

non è una disciplina semplice,<br />

anzi, richiede profondissimo<br />

impegno e grande serietà e costanza<br />

negli allenamenti”.<br />

Lo scopo del Parkour è spostarsi nel<br />

modo più efficiente possibile da un<br />

punto di partenza a un punto di arrivo.<br />

Per distinguere cos'è il Parkour da cosa<br />

non è, basta pensare a cosa sarebbe utile in<br />

una determinata situazione d'emergenza o<br />

fuga. “Frequentando l’accademia di stuntman<br />

a Roma ho sentito l’esigenza di migliorarmi ulteriormente<br />

e il mio faro guida è il maestro Fabio<br />

Saraceni. – prosegue Falcone – Come mi ha<br />

insegnato il mio maestro è fondamentale<br />

un approccio idoneo a questa disciplina<br />

avvisando i ragazzi che il primo giorno<br />

di certo non effettueranno quelle<br />

acrobazie che si vedono nei film<br />

d’azione. Ci tengo <strong>per</strong>ò a precisare<br />

che non si tratta solo ed<br />

esclusivamente di una<br />

disciplina sportiva, ma è<br />

molto di più. E’ una<br />

vera e propria filosofia<br />

di vita da<br />

seguire quotidianamente<br />

<strong>per</strong><br />

m i g l i o r a r s i<br />

sempre senza<br />

mai essere<br />

stanchi di imparare.<br />

L’allenamento<br />

è fondamentale<br />

<strong>per</strong> preparare<br />

il fisico nel<br />

modo giusto.<br />

Tuttavia è<br />

n e c e s s a r i o<br />

unire alla costanza<br />

nella preparazione<br />

atletica<br />

anche una ferrea<br />

volontà di fare dei<br />

sacrifici <strong>per</strong> raggiungere<br />

il proprio obiettivo”. Il<br />

Parkour non prevede degli sboc-<br />

Nata in Francia negli anni ottanta, si è diffusa tramite passaparola e web<br />

Il motto: "Essere forti <strong>per</strong> essere utili"<br />

Da sempre l’uomo ha il desiderio<br />

di migliorarsi su<strong>per</strong>ando ostacoli<br />

all’apparenza insormontabili, ma<br />

la disciplina del Parkour nasce<br />

all’inizio degli anni Ottanta in<br />

Francia. “Arte dello spostamento”<br />

è uno dei primi termini coniati<br />

<strong>per</strong> descrivere la nuova attività<br />

che coinvolge i partecipanti in un<br />

<strong>per</strong>corso pieno d’insidie con l’obiettivo<br />

di adattare il proprio<br />

corpo all’ambiente circostante. Il<br />

termine “Parkour” deriva da parcours<br />

du combattant, il <strong>per</strong>corso<br />

del combattente, che allude al <strong>per</strong>corso<br />

di guerra utilizzato nell'addestramento<br />

mi-litare. I praticanti<br />

di parkour, invece, sono chiamati<br />

tracciatori “traceurs”. La disciplina<br />

trae ispirazione dal metodo<br />

naturale di Georges Hébert, ufficiale<br />

di marina francese, che nei<br />

primi anni del novecento sviluppò<br />

un particolare metodo di allenamento<br />

<strong>per</strong> l'addestramento delle<br />

truppe, definito Hébertismo. L’ufficiale<br />

definì la disciplina riassumendola<br />

nel motto: “Essere forti<br />

<strong>per</strong> essere utili”. Il principio alla<br />

base del metodo hérbertiano è che<br />

il miglior modo <strong>per</strong> allenare un<br />

uomo è farlo esercitare nei movimenti<br />

naturali che sa fare, in<br />

situazioni che la natura gli presen-<br />

ta e gli richiede. La diffusione del<br />

Parkour avvenne in primo luogo<br />

tramite passaparola, ricevendo in<br />

seguito l'attenzione di internet,<br />

principale mezzo di diffusione del<br />

Parkour. Questo nuovo sport<br />

arriva in Italia nel 2005, ma non<br />

è soltanto un’attività sportiva<br />

poiché prevede un'applicazione<br />

sociale. In seguito sono nate<br />

molte associazioni nazionali. La<br />

Provincia di Roma, nel dicembre<br />

2007, ha riconosciuto il parkour<br />

come im-portante vettore di<br />

comunicazione e nel 2009 la disciplina<br />

era presente al 21°<br />

Festival del Fitness di Roma.<br />

“La crescita è graduale e legata all’es<strong>per</strong>ienza diretta”<br />

Tracciatori creativi<br />

L’allenamento si divide in due fasi:<br />

potenziamento e pratica sui <strong>per</strong>corsi<br />

Il forte desiderio di su<strong>per</strong>are gli<br />

ostacoli ha fatto nascere a<br />

Salerno alcuni gruppi di appassionati<br />

che hanno deciso di radunarsi<br />

ogni settimana <strong>per</strong> praticare<br />

la nuova disciplina sportiva<br />

del Parkour all’aria a<strong>per</strong>ta. I<br />

gruppi di ragazzi sono in costante<br />

aumento e gli atleti sono uniti<br />

dal comune denominatore della<br />

voglia di migliorarsi imparando<br />

a non arrendersi davanti alle difficoltà.<br />

“Da qualche tempo sto<br />

organizzando ogni domenica<br />

degli incontri a Salerno <strong>per</strong> discutere<br />

e praticare questa nuova<br />

disciplina sportiva ancora sconosciuta<br />

a tanti giovani – commenta<br />

Marco Falcone – <strong>per</strong> il momento<br />

siamo in sette, ma siamo<br />

pronti ad accogliere tante nuove<br />

leve che desiderano unirsi a noi e<br />

intraprendere questo <strong>per</strong>corso<br />

etico sportivo. Tutti gli interessati<br />

possono contattarmi al mio<br />

contatto facebook. Occorrerà<br />

tempo e tanta pazienza <strong>per</strong> migliorare,<br />

ma se alla base c’è la<br />

passione e la forza di volontà<br />

ogni obiettivo può essere raggiunto”.<br />

In sintonia con il Metodo<br />

Naturale di Hebert, l'approccio<br />

prevede un allenamento<br />

lento, progressivo e graduale <strong>per</strong><br />

migliorare tutte le caratteristiche<br />

atletiche dell'individuo. Molti<br />

novizi cercano di accelerare i<br />

tempi (uso di attrezzatura, materassi,<br />

palestra, ricerca dis<strong>per</strong>ata<br />

di istruttori) e di imparare più<br />

rapidamente possibile, ma questo<br />

è parzialmente contrario<br />

all'ideologia di base del parkour.<br />

Difatti l'ambiente circostante<br />

(naturale o urbano) è in grado di<br />

insegnare tutto quello di cui si ha<br />

bisogno <strong>per</strong> muoversi in esso e<br />

<strong>per</strong> rispettare il proprio corpo: il<br />

tracciatore virtuoso <strong>per</strong>segue un<br />

"ascolto" dei segnali del proprio<br />

corpo finalizzato ad un suo<br />

miglioramento lento ma molto<br />

più efficace. Il raggiungimento di<br />

questa coscienza di sé, del sa<strong>per</strong>e<br />

interpretare le proprie "sensazioni"<br />

e dei propri limiti richiede<br />

tempo, visto che si basa sull'es<strong>per</strong>ienza<br />

diretta. La formazione<br />

del necessario bagaglio di conoscenza<br />

richiede di vivere in prima<br />

<strong>per</strong>sona numerose e diverse es<strong>per</strong>ienze,<br />

spesso spiacevoli se affrontate<br />

con frustrazione (insicurezza,<br />

paura, senso di incapacità,<br />

lentezza nel progresso). L'allenamento<br />

del Parkour, in linea di<br />

l Atleta<br />

3<br />

di Salerno<br />

e Provincia<br />

massima, si divide in due fasi: il<br />

potenziamento fisico e la pratica<br />

sui <strong>per</strong>corsi o tracciati. La prima<br />

non è strettamente connessa al<br />

Parkour, e può far uso di qualsiasi<br />

movimento che aiuti a<br />

migliorare il controllo del corpo<br />

e aumentare i propri parametri<br />

di forza, velocità ed equilibrio.<br />

La seconda invece prevede la<br />

scelta di un punto di partenza e<br />

uno di arrivo e l'analisi critica di<br />

tutti gli ostacoli tra i due. Il tracciatore<br />

es<strong>per</strong>to è in grado di trovare<br />

le combinazioni giuste di<br />

tecniche e movimenti <strong>per</strong> <strong>per</strong>cor-<br />

rere il tracciato nel modo più<br />

fluido possibile. Qualsiasi appiglio<br />

o ostacolo viene osservato<br />

come un punto di appoggio da<br />

su<strong>per</strong>are in maniera fluida ed<br />

efficiente. Non è una gara a chi<br />

fa il salto più lungo, ma è l'espressione<br />

della propria creatività.<br />

Lo scopo del Parkour è insegnare<br />

a non arrendersi davanti<br />

ad un ostacolo, nel <strong>per</strong>corso<br />

sportivo, o a un problema nella<br />

vita quotidiana. I valori del<br />

Parkour sono importanti <strong>per</strong><br />

insegnare ai giovani il rispetto<br />

<strong>per</strong> se stessi e la conoscenza dei<br />

propri limiti <strong>per</strong> poter affrontare<br />

i piccoli grandi ostacoli che la<br />

vita pone davanti al cammino<br />

proprio di ogni essere umano.

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