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per vincere - Editoriale L'Atleta

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Il prossimo obiettivo sono i campionati mondiali a Dubai<br />

Fenomeno dei cieli<br />

Il paracadutista Mario Fattoruso si è riconfermato<br />

campione italiano nella Rw4 con il team Ex3mo<br />

Vincere un titolo italiano non è<br />

mai impresa semplice. Ma riconfermarsi<br />

al vertice è sicuramente<br />

da grande campione. Campione<br />

come il paracadutista salernitano<br />

Mario Fattoruso che <strong>per</strong> il secondo<br />

anno consecutivo si è laureato<br />

campione italiano di paracadutismo.<br />

L’atleta picentino ha vinto il<br />

titolo con il suo team Ex3mo<br />

nella categoria Rw4 agli assoluti<br />

che si sono disputati a Fano.<br />

Insieme ai suoi compagni, Placido<br />

Udine e Fabio Lorenzetti di<br />

Vicenza, Ivan Quadrio di Milano<br />

e Max Fiorini di Bologna, Fattoruso<br />

ha confermato la propria<br />

leadership: “Abbiamo riconfermato”<br />

– ha dichiarato Fattoruso<br />

– “il titolo dello scorso anno,<br />

riuscendo ad ottenere un punteggio<br />

migliore. Non è stata una<br />

gara molto competitiva, considerando<br />

che al via non c’erano tanti<br />

team ma siamo sicuramente soddisfatti<br />

della nostra prestazione”.<br />

Anche <strong>per</strong>ché il titolo italiano<br />

conquistato è stato sicuramente<br />

un ottimo viatico in vista del<br />

prossimo e più importante appuntamento:<br />

il campionato del<br />

mondo in programma a Dubai, a<br />

di Salerno<br />

e Provincia<br />

numero 9 settembre 20125<br />

Orazio Show<br />

Quest’anno alle passeggiate saranno abbinati anche momenti enogastronomici e visite turistiche<br />

Bussola e cartina: lo sport dei boschi<br />

Un nuovo viaggio nella natura alla sco<strong>per</strong>ta<br />

di ameni luoghi. A ottobre riprendono le<br />

avventure degli orientisti, praticanti della<br />

disciplina sportiva Orienteering, un affascinante<br />

viaggio immerso nella natura.<br />

Conosciuta anche con la definizione di sport<br />

dei boschi, questa disciplina consiste nell'effettuare<br />

un <strong>per</strong>corso predefinito caratterizzato<br />

da punti di controllo chiamati "lanterne",<br />

un paletto con punzone, e con l'aiuto<br />

esclusivo di una bussola e di una cartina<br />

topografica molto dettagliata a scala ridotta<br />

che contiene particolari del luogo da <strong>per</strong>correre.<br />

Luogo di svolgimento sono i boschi,<br />

ma possono essere utilizzati gli ambienti<br />

naturali in generale. Infatti molte volte addirittura<br />

si gareggia nei centri storici delle<br />

grandi città. La nuova due giorni di<br />

Orienteering si aprirà ad ottobre, il 13 e 14,<br />

ad Agropoli. “Estendiamo il nostro invito a<br />

tutti quelli che desiderano partecipare. –<br />

dice Davide Pecora, presidente dell'associa-<br />

novembre. E’ quello il grande<br />

obiettivo del team Ex3mo: “Sarà<br />

sicuramente una gara molto difficile,<br />

in quanto troveremo una<br />

concorrenza davvero molto agguerrita.<br />

Sicuramente Usa e<br />

Francia partono tra le favorite.<br />

Però, dando uno sguardo al punteggio<br />

ottenuto a Fano ai Nazionali,<br />

possiamo sicuramente dar<br />

filo da torcere a tutti. Classificarci<br />

nei primi cinque posti sarebbe<br />

« A fare<br />

le differenza<br />

sono la velocità<br />

e la spettacolarità<br />

delle prese<br />

con mani e piedi»<br />

certamente un grande risultato”:<br />

La categoria, la Rw4, in cui<br />

gareggia Mario Fattoruso è a dir<br />

poco spettacolare. Ci si lancia da<br />

3500 metri d’altezza e in 35<br />

secondi bisogna realizzare il maggior<br />

numero di figure possibili:<br />

“La Rw4 è una specialità davvero<br />

spettacolare. Velocità e coordinamento<br />

del gruppo fanno la differenza,<br />

oltre la spettacolarità<br />

delle prese con le mani, le gambe.<br />

Il tutto inoltre si svolge in pochissimo<br />

tempo considerato che scesi<br />

alla quota di 1500 metri ognuno<br />

di noi apre il paracadute e atterra”.<br />

Ma il team non si limita solo<br />

ai quattro protagonisti con il<br />

paracadute: “Oltre a noi quattro<br />

c’è poi l’uomo video, che ha il<br />

compito di filmare l’esibizione e<br />

di consegnare ai giudici il filmato.<br />

In tutto sono dieci lanci”. E la<br />

passione <strong>per</strong> questa disciplina,<br />

Fattoruso la coltiva da anni, sin<br />

da bambino: “Diciamo che il mio<br />

è un vizio di famiglia, considerando<br />

che anche mio fratello gareggia<br />

ma soprattutto <strong>per</strong> il fatto che<br />

sono figlio d’arte. Mio padre è<br />

stato uno dei fondatori del club di<br />

paracadutismo a Pontecagnano.<br />

Da piccolo i miei fine settimana li<br />

ho sempre passati tra i paracadute,<br />

entusiasmandomi sempre più<br />

giorno dopo giorno. Fino a sedici<br />

ani ho provato tutti gli sport. Poi<br />

ho deciso di lanciarmi”. Con<br />

grandi risultati, su questo davvero<br />

non ci sono dubbi.<br />

(red.atl.)<br />

Manzo si laurea campione d’Italia<br />

nella categoria master 500 metri<br />

Il lupo <strong>per</strong>de il pelo ma non il<br />

vizio. E quando c’è la classe,<br />

quando c’è la passione, il risultato<br />

non può non arrivare. Orazio<br />

Manzo, pluricampione della<br />

Canottieri Agropoli ha vinto il<br />

titolo italiano nella gara master<br />

sulla distanza dei 1000 metri:<br />

“Non è stata certo una gara facile”<br />

– ha commentato Manzo –<br />

“anzi è stata davvero tirata e<br />

dura, a causa del vento contrario.<br />

Fino ai 500 metri avevo addirittura<br />

quattro barche di vantaggio sul<br />

secondo. Poi mi sono trovato<br />

contro un forte vento, cui qui in<br />

provincia di Salerno non siamo<br />

del tutto abituati. La barca si è<br />

come fermata, ma sono riuscito a<br />

<strong>vincere</strong> tagliando il traguardo,<br />

seppur con le braccia a pezzi, con<br />

pochi secondi di vantaggio sul<br />

secondo classificato”. Un risultato<br />

sicuramente straordinario,<br />

questo ottenuto da Manzo che ai<br />

campionati italiani disputatisi ad<br />

Osiglia, in Liguria è stato grandissimo<br />

protagonista, confermando<br />

la propria leadership in questa<br />

disciplina: “Ho conquistato anche<br />

il secondo posto nella gara sui<br />

5mila metri e il terzo nei 100 e nei<br />

500. Sarebbe stato meglio <strong>vincere</strong>,<br />

indubbiamente, ma andare sul<br />

podio è sempre una grandissima<br />

soddisfazione”. Entusiasmo, voglia<br />

di sacrificarsi, la grinta, sono<br />

doti che non si <strong>per</strong>dono affatto<br />

con il passare del tempo. E<br />

Orazio Manzo che, nel suo palmares,<br />

può vantare tanti titoli e<br />

trofei non ha certo l’intenzione di<br />

fermarsi: “A ottobre inizierò la<br />

preparazione in vista delle gare in<br />

programma nel 2013. Questo è<br />

un momento fondamentale. I<br />

risultati che si ottengono d’estate<br />

arrivano anche grazie al lavoro<br />

svolto durante l’inverno”.<br />

E Manzo, da grande campione<br />

qual è, ha già fissato il prossimo<br />

traguardo da tagliare, da vincitore<br />

naturalmente: “L’obiettivo è<br />

chiaramente <strong>vincere</strong> un campionato<br />

del mondo. Quest’anno ho<br />

dovuto rinunciare all’appuntamento<br />

iridato nella categoria maratona,<br />

in programma a Roma, a<br />

causa di un infortunio che mi ha<br />

costretto a interrom<strong>per</strong>e la preparazione<br />

a metà agosto. Alla mia<br />

età sono inconvenienti che possono<br />

capitare. C’è indubbiamente<br />

un pizzico di rammarico, ma in<br />

ogni caso da ottobre sarò di<br />

nuovo in acqua <strong>per</strong> ripartire”.<br />

E conoscendo il carattere di<br />

Orazio c’è davvero da scommettere<br />

che anche questa volta il<br />

salernitano campione della Canottieri<br />

Agropoli non mollerà e,<br />

come già successo in passato,<br />

metterà alle spalle avversità e<br />

avversari tagliando il traguardo<br />

prima di tutti.<br />

(red.atl.)<br />

Riparte dalle bellezze del Parco Nazionale del Cilento la stagione dell’Orienteering,<br />

l’affascinante disciplina che coniuga l‘attività sportiva con l’amore <strong>per</strong> la natura<br />

zione sportiva agropolese di orienteering -<br />

Sarà l’occasione giusta <strong>per</strong> partecipare a due<br />

gare preparate con attenzione da uno staff<br />

consolidato, ma anche <strong>per</strong> conoscere più da<br />

vicino il Cilento ed il suo Parco Nazionale,<br />

considerato Patrimonio dell’Umanità<br />

dall’Unesco”. La due giorni di Orienteering<br />

ad Agropoli non è infatti solo sport. “Fra<br />

una gara e l’altra, tutti i partecipanti potranno<br />

guastare i tipici piatti che costituiscono<br />

la base della Dieta Mediterranea con la possibilità<br />

di prenotare la cena degli orientisti”.<br />

Prodotti tipici delle nostre terre ma anche<br />

possibilità di abbinare naturalmente lo sport<br />

con il turismo: “Infatti è possibile visitare” -<br />

prosegue il presidente Davide Pecora - le<br />

vicine aree archeologiche di Paestum e Velia,<br />

o in alternativa semplicemente rilassarsi di<br />

fronte allo splendido mare della baia di<br />

Trentova”. Un <strong>per</strong>corso standard consiste<br />

nella partenza, punti di controllo indicati<br />

tramite cerchi, centrati nell'oggetto da tro-<br />

l Atleta<br />

Per il salernitano anche altri due podi<br />

vare, uniti tra<br />

loro da linee<br />

immaginarie. In<br />

Italia questo<br />

sport è arrivato<br />

con un certo<br />

ritardo rispetto<br />

ad altri Paesi,<br />

ma esiste dal<br />

1982 la F.i.s.o.<br />

( F e d e r a z i o n e<br />

Italiana Sport<br />

Orientamento),<br />

che organizza le<br />

gare sul territorio<br />

nazionale, esistono federazioni importanti<br />

in particolare nelle vicine Au-stria e<br />

Svizzera. “La nostra as-sociazione attende le<br />

iscrizioni <strong>per</strong> condividere insieme due giorni<br />

di benessere psicofisico che solo il felice connubio<br />

tra sport, alimentazione e natura sa<br />

dare”.<br />

(red.atl)

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