Augusto Boldorini. 50 giochi... che non si giocano più. - Ecomuseo e ...
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GRINGA (gioco per ragazzi …..<strong>non</strong> gracili)<br />
Bisogna essere in parecchi, almeno una dozzina, perché il gioco <strong>si</strong>a vivace.<br />
Uno, solitamente il <strong>più</strong> alto, fa da piantone e <strong>si</strong> dispone in un qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> posto,<br />
allungando un braccio con la mano aperta e con il palmo rivolto verso terra.<br />
Gli altri <strong>si</strong> dispongono attorno a semicerchio, portando l’indice di una mano, ben<br />
dispiegato, sotto il palmo del piantone.<br />
A questo punto il piantone recita la frase convenzionale:”Grenga, gringaia, marcis<br />
sota la paia, marcis sota al paion, grenga gringon” (cosa volesse dire resta un<br />
mistero, ma potrebbe <strong>si</strong>gnificare “strimpellamento”, secondo il Vocabolario milanese –<br />
italiano del Cherubini), avendo l’accortezza di scandire a piacimento l’ultima parola<br />
gringon perché appena pronunciata, direi qua<strong>si</strong> gridata, richiude velocemente la mano<br />
cercando di afferrare <strong>più</strong> dita pos<strong>si</strong>bili.<br />
Naturalmente tutti sono attenti a ritirarle immediatamente.<br />
Chi però le ritira marcatamente prima, è destinato a subire il gioco, come vedremo<br />
<strong>più</strong> avanti.<br />
Altrettanto saranno costretti a fare chi o coloro <strong>che</strong> <strong>si</strong> sono lasciati prendere il dito.<br />
A questo punto gli altri giocatori, <strong>si</strong> dividono in due gruppi, pos<strong>si</strong>bilmente omogenei,<br />
<strong>che</strong> <strong>si</strong> dispongono su due linee frontali tracciate per terra, distanti una decina di<br />
metri e <strong>che</strong> chiameremo “liberi”.<br />
In mezzo troveremo chi <strong>si</strong> è lasciato prendere il dito o <strong>che</strong> l’ha ritirato in anticipo,<br />
<strong>che</strong> chiameremo “guardie”.<br />
I giocatori <strong>che</strong> stanno sulle linee tenteranno di raggiungere la linea opposta, senza<br />
retrocedere e far<strong>si</strong> prendere dalle guardie.<br />
Lo fanno tutti contemporaneamente, in modo da disorientare le guardie.<br />
Quando uno è preso, cerca di divincolar<strong>si</strong> e possono accender<strong>si</strong> mischie furibonde<br />
con sfracelli di abiti; può riuscire a divincolar<strong>si</strong> e allora scappa.<br />
Quando <strong>non</strong> ci riesce e <strong>non</strong> ci sono speranze, deve pronunciare la parola gringa<br />
per arrender<strong>si</strong> e da questo momento diventa a tutti gli effetti guardia e concorre a catturare<br />
gli altri.<br />
Il gioco termina quando an<strong>che</strong> l’ultimo dei liberi verrà catturato.<br />
SBERLA<br />
Uno dei partecipanti, dopo il sorteggio, è destinato a ricevere le sberle dagli altri amici.<br />
Lo stesso, in piedi, con una mano, a palmo aperto, <strong>si</strong>stemata sotto l’ascella opposta<br />
e l’altra messa a protezione dell’orecchio e a impedire <strong>che</strong> possa sbirciare, sarà colpito<br />
con una sberla sul palmo della mano da uno qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> degli altri partecipanti al gioco, i<br />
quali solleveranno la loro mano come fosse stato uno di loro ad averlo colpito.<br />
Se riesce a individuare chi è stato, questi prenderà il suo posto; se <strong>non</strong> dovesse riuscire,<br />
tornerà a prendere altri ceffoni.<br />
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