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A CURA DI SOLDO TANIA Classe ?? ITIS 'L. da Vinci' di Parma

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A <strong>CURA</strong> <strong>DI</strong> <strong>SOLDO</strong> <strong>TANIA</strong> <strong>Classe</strong> ??<br />

<strong>ITIS</strong> ‘L. <strong>da</strong> Vinci’ <strong>di</strong> <strong>Parma</strong>


PREMESSA:<br />

In questa relazione ci occuperemo <strong>di</strong> semplici esperimenti che introducono un ramo della fisica<br />

chiamato elettrostatica. I primi scopritori dei fenomeni <strong>di</strong> cui ci occuperemo furono i Greci che nel<br />

VI sec. a.C. scoprirono che una bacchetta <strong>di</strong> ambra strofinata con un pezzo <strong>di</strong> stoffa aveva la<br />

proprietà <strong>di</strong> attrarre oggetti leggeri. Questa osservazione restò a livello <strong>di</strong> “giochetto”fino a quando<br />

nel 1600 venne ripresa per an<strong>da</strong>re a costituire il fon<strong>da</strong>mento dell’ elettrologia moderna. Per capire<br />

l’elettrostatica è opportuno conoscere la struttura dell’ atomo con elettroni(-) protoni(+) neutroni.<br />

ATTENZIONE!<br />

Lo stu<strong>di</strong>o dell’ elettrostatica è particolarmente complesso e delicato quin<strong>di</strong> si consiglia <strong>di</strong> svolgere<br />

tali esperimenti in giornate asciutte e soleggiate. Cattive con<strong>di</strong>zioni atmosferiche possono alterare la<br />

riuscita degli esperimenti. Inoltre anche se i materiali utilizzati non sono pericolosi è sempre<br />

consigliabile la supervisione <strong>di</strong> un adulto.<br />

COLLEGAMENTI PER APPROFON<strong>DI</strong>RE I TEMI TRATTATI E NON:<br />

http://fisicainweb.altervista.org/multime<strong>di</strong>ale2/Esperimenti_elettrostatica.ppt<br />

http://www.fisicachimica.it/esperimenti.html<br />

http://www.tryscience.org/<br />

Capire lelettrostatica 2<br />

Eliminato: <br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:16 pt, Grassetto<br />

Eliminato:<br />

Eliminato:<br />

Eliminato: necessaria


PRINCIPI TEORICI<br />

L’osservazione dei fenomeni fisici porta a considerazione ad ipotesi sul perché il fenomeno<br />

avviene. L’interazione fra materiali con attrazioni o reulsioni in<strong>di</strong>ca la presenza <strong>di</strong> forze.<br />

L’attrazione gravitazionale, nota a tutti noi, è uno <strong>di</strong> questi fenomeni e si spiega con la gravità e le<br />

masse dei corpi.<br />

La gravità, però si manifesta solo con l’attrazione fra corpi, mai con repulsione. Fenomeni <strong>di</strong><br />

attrazione e repulsione devono, quin<strong>di</strong>, essere descritti con altri modelli e con atre ipotesi. Si viene<br />

così a definire il concettosi carica elettrica, qualcosa nell’intorno del quale si formano forze<br />

attrattive e repulsive 1 . Questo qualcosa ha preso il nome <strong>di</strong> carica elettrica. I vari stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fisica<br />

hanno poi consentito <strong>di</strong> meglio definire cos’è una carica elettrica e come questa interagisce. Le<br />

esperienze <strong>di</strong> seguito trattate evidenziano i concetti <strong>di</strong> base relativi alle cariche elettriche. Nel caso<br />

più semplice <strong>di</strong> cariche elettriche ‘ferme’ lo stu<strong>di</strong>o prende il nome <strong>di</strong> elettrostatica.<br />

I fenomeni <strong>di</strong> elettrizzazione possono essere spiegati attraverso il modello atomico della materia. A<br />

tal proposito va ricor<strong>da</strong>to che la materia è fatta <strong>di</strong> atomi contenenti particelle ancora più piccole:<br />

• protoni e neutroni che costituiscono il nucleo atomico; i protoni hanno carica positiva mentre i<br />

neutroni non hanno carica elettrica (neutra)<br />

• elettroni che si muovono intorno al nucleo e hanno carica elettrica negativa.<br />

I protoni e gli elettroni interagiscono elettricamente<br />

attraendosi reciprocamente. Inoltre la quantità <strong>di</strong> carica<br />

posseduta <strong>da</strong> un elettrone è uguale a quella posseduta <strong>da</strong><br />

un protone. Poiché un atomo in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio<br />

possiede le stesso numero <strong>di</strong> protoni e <strong>di</strong> elettroni, esso<br />

è elettricamente neutro cioè la sua carica è uguale a zero<br />

in quanto + e – si compensano. In certe<br />

con<strong>di</strong>zioni,tuttavia, un atomo può ionizzarsi cioè<br />

perdere o acquistare uno o più elettroni.<br />

Se un atomo perde elettroni, la carica positiva del<br />

nucleo risulta maggiore rispetto a quella degli elettroni e<br />

avremo così uno ione positivo o catione.<br />

Se un atomo acquista elettroni,la carica degli elettroni<br />

predomina su quella del nucleo <strong>da</strong>ndo luogo a uno ione negativo o anione.<br />

Di seguito vengono chiariti alcuni termini <strong>di</strong> uso comune nelle esperienze <strong>di</strong> elettrostatica<br />

ELETTRIZZARE significa compiere un’ azione <strong>di</strong> carica in positivo o in negativo, quin<strong>di</strong><br />

strappare o aggiungere elettroni all’atomo neutro. I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> elettrizzazione sono 3:<br />

1. STROFINIO se i materiali conduttori o isolanti vengono sfregati con dei panni <strong>di</strong> lana o <strong>di</strong><br />

pelle;<br />

2. CONTATTO se un materiale conduttore viene messo a contatto con un secondo corpo che<br />

possiede un eccesso <strong>di</strong> cariche elettriche.<br />

3. INDUZIONE se un corpo carico viene posto vicino ad un conduttore. In questo caso le cariche<br />

che si trovano su <strong>di</strong> esso si ri<strong>di</strong>stribuiscono. Le cariche <strong>di</strong> segno opposto a quelle del corpo<br />

inducente sono <strong>da</strong> esso attirate, le altre allontanate. Il conduttore quin<strong>di</strong> è attirato <strong>da</strong>l corpo<br />

1 L’intorno citato, si chiama campo <strong>di</strong> forza elettrostatico. Altri compi <strong>di</strong> forza sono il già citato campo gravitazionale e<br />

il campo magnetico, <strong>di</strong> cui il più noto è il campo magnetico terrestre.<br />

Capire lelettrostatica 3<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:16 pt, Grassetto<br />

Formattati: Elenchi puntati e<br />

numerati<br />

Eliminato: strappando<br />

Eliminato: ndo<br />

Eliminato: <br />

Formattato: Rientro:Sinistro:<br />

0,12 cm, Sporgente 0,63 cm,<br />

Spazioprima 6 pt<br />

Eliminato: <br />

Eliminato:


inducente, pertanto se il conduttore si può <strong>di</strong>videre in due, è sufficiente separarle affinché<br />

risultino elettrizzate con cariche uguali e <strong>di</strong> segno opposto.<br />

CARICA ELETTRICA è una proprietà acquisita <strong>da</strong>i corpi elettrizzati. Essa è una grandezza fisica<br />

scalare (non si rappresenta con un vettore) dotata <strong>di</strong> segno. Il segno + in<strong>di</strong>ca una mancanza <strong>di</strong><br />

elettroni;il segno – un accumulo <strong>di</strong> elettroni il tutto rispetto alla situazione stan<strong>da</strong>rd. Cariche uguali<br />

si respingono e cariche opposte si attraggono.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista delle proprietà elettriche i materiali possono essere sud<strong>di</strong>visi in due categorie:<br />

• CONDUTTORI. Sono materiali al cui interno si trovano cariche libere. Queste<br />

cariche(generalmente elettroni) possono muoversi con una certa libertà rimanendo sempre all’<br />

interno del materiale.<br />

• ISOLANTI. Sono materiali in cui gli elettroni sono fortemente legati al nucleo e pertanto<br />

impe<strong>di</strong>to il passaggio <strong>di</strong> cariche libere verso altri materiali.<br />

POLARIZZAZIONE: nei materiali isolanti non esistono elettroni <strong>di</strong> conduzione; le cariche<br />

elettriche degli atomi formano <strong>di</strong>poli elettrici, sistemi formati <strong>da</strong> cariche opposte molto vicine tra<br />

loro. Questi, in presenza <strong>di</strong> corpi elettrizzati, assumono configurazione tale <strong>da</strong> opporre carica<br />

opposta al corpo inducente. In definitiva i <strong>di</strong>poli si orientano secondo le linee <strong>di</strong> forza del campo,<br />

che è possibile osservare utilizzando semplici materiali come il semolino <strong>da</strong> cucina, in presenza <strong>di</strong><br />

una buona carica elettrica.<br />

MATERIALI UTILIZZATI<br />

-Pezzettini <strong>di</strong> carta comune<br />

-Biro <strong>di</strong> plastica o bacchetta <strong>di</strong> plastica o bacchetta <strong>di</strong> ebanite o ambra<br />

-Bacchetta <strong>di</strong> Vetro<br />

-Panno <strong>di</strong> lana<br />

-Elettroscopio <strong>di</strong> kolbe<br />

-Palline <strong>di</strong> polistirolo<br />

-Filo <strong>di</strong> nylon<br />

-Asta <strong>di</strong> sostegno<br />

-Grafite<br />

-Alluminio<br />

-Fil <strong>di</strong> ferro<br />

-Colla<br />

-Rubinetto con acqua<br />

-PVC<br />

-Pezzo <strong>di</strong> metallo (rame,ferro..)<br />

La maggior parte <strong>di</strong> questa strumentazione si può trovare in casa o nei negozi <strong>di</strong> bricolage pertanto<br />

ognuno <strong>di</strong> noi può <strong>di</strong>ventare fisico per un giorno.<br />

Capire lelettrostatica 4<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:Grassetto<br />

Eliminato:<br />

Formattati: Elenchi puntati e<br />

numerati<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt, Non Grassetto<br />

Formattato: Spazioprima 3<br />

pt, dopo 0 pt<br />

Eliminato: f<br />

Eliminato: a<br />

Eliminato: g<br />

Eliminato:<br />

Formattato: Spazioprima 3 pt


IL CONCETTO <strong>DI</strong> CARICA ELETTRICA<br />

OBBIETTIVO:Verificare il comportamento <strong>di</strong> due bacchette <strong>di</strong> materiale <strong>di</strong>verso in relazione a<br />

pezzettini <strong>di</strong> carta. Crearsi quin<strong>di</strong> un’idea <strong>di</strong> cosa significa carica elettrica, elettrizzare e capire se<br />

tutti i materiali posseggono questa proprietà.<br />

PROCE<strong>DI</strong>MENTO:<br />

• Prendere una bacchetta <strong>di</strong> ebanite o ambra oppure la biro<br />

• Strofinare il suddetto elemento sul panno <strong>di</strong> lana per un minuto<br />

• Avvicinare la bacchetta ai pezzettini <strong>di</strong> carta<br />

COSA SI OSSERVA?<br />

I pezzettini <strong>di</strong> carta vengono attratti <strong>da</strong>lla bacchetta. Ad esempio la biro possiede la capacità <strong>di</strong><br />

attrarre corpi leggeri perche è stata elettrizzata per strofinio <strong>da</strong>l panno. Con il termine elettrizzare<br />

in<strong>di</strong>chiamo 1’ azione <strong>di</strong> far perdere o acquistare elettroni alla sostanza. La conseguenza <strong>di</strong> tale gesto<br />

è la formazione <strong>di</strong> una carica elettrica. Tale carica è anche la causa che determina l’ attrazione dei<br />

pezzettini <strong>di</strong> carta. Esistono due tipi <strong>di</strong> cariche una positiva e una negativa. Cariche opposte si<br />

attraggono, cariche uguali si respingono. Una bacchetta <strong>di</strong> plastica ( ebanite, biro) strofinata con un<br />

panno <strong>di</strong> lana si carica negativamente: ciò vuol <strong>di</strong>re che possiede un eccesso <strong>di</strong> cariche negative,<br />

ovvero elettroni in più sottratti agli atomi della lana.<br />

• Ora prendere la bacchetta <strong>di</strong> vetro<br />

• Strofinarla sul panno <strong>di</strong> lana per un minuto<br />

• Avvicinare la bacchetta ai pezzettini <strong>di</strong> carta.<br />

Elettrizzazione per strofinio<br />

COSA SI OSSERVA?<br />

Anche in questo caso i pezzettini vengono attratti sempre per il precedente ragionamento. Solo che<br />

al contrario una bacchetta <strong>di</strong> vetro strofinata, si elettrizza positivamente poiché perde elettroni a<br />

favore degli atomi della lana.<br />

CONCLUSIONE: Alcuni materiali in natura, oltre a quelli analizzati possono essere elettrizzati e<br />

quin<strong>di</strong> attrarre corpi leggeri grazie alle cariche elettriche che vengono a possedere. Normalmente,se<br />

non elettrizzati, tutti i corpi si trovano in equilibrio elettrico, cioè la somma delle loro cariche (<br />

positiva e negativa) è nulla, quin<strong>di</strong> non attraggono nulla.<br />

L’effetto osservato si presenta quoti<strong>di</strong>anamente quando, in una giornata secca, ci si toglie il<br />

maglione: si drizzano i capelli o si formano piccole scintille visibili al buio. Anche in questo caso si<br />

ha un accumulo <strong>di</strong> cariche.<br />

Capire lelettrostatica 5<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt<br />

Formattato: Mantieni con il<br />

successivo, Mantieni assieme le<br />

righe<br />

Eliminato:<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:Non Grassetto, Colore<br />

carattere: Automatico<br />

Eliminato: <br />

Formattati: Elenchi puntati e<br />

numerati<br />

Eliminato: -<br />

Eliminato: -<br />

Eliminato: -<br />

Eliminato:


<strong>DI</strong>VERSI MATERIALI <strong>DI</strong>VERSE CARICHE<br />

OBBIETTIVO: Capire se le cariche presentate <strong>da</strong> <strong>di</strong>versi materiali hanno la stessa intensità.<br />

PROCE<strong>DI</strong>MENTO:<br />

• Elettrizzare l’ ebanite o la plastica o una penna con un proce<strong>di</strong>mento analogo al precedente<br />

• Toccare con la bacchetta l’ elettroscopio <strong>da</strong> laboratorio e osservare il comportamento dell’ ago<br />

• Svolgere un proce<strong>di</strong>mento analogo per la bacchetta <strong>di</strong> vetro e osservare il suo comportamento a<br />

contatto con il <strong>di</strong>spositivo <strong>da</strong> laboratorio<br />

COSA SUCEDE?<br />

Quando si avvicina l’ ebanite l’ ago salirà in maniera netta e veloce, ad in<strong>di</strong>care la grande carica<br />

posseduta <strong>da</strong> tale materiale. Quando si avvicina il vetro l’ ago tenderà a perdere la sua carica<br />

ritornando alla posizione iniziale.<br />

Vetro elettrizzato sottoposto alla prova dell’ elettroscopio<br />

Plastica elettrizzata sottoposta alla prova dell’ elettroscopio<br />

L’ elettroscopio è composto essenzialmente <strong>da</strong> un conduttore articolato con una parte (lamina)<br />

libera <strong>di</strong> oscillare con basso attrito, inserita all’interno <strong>di</strong> una custo<strong>di</strong>a metallica separata tramite un<br />

Capire lelettrostatica 6<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt<br />

Formattato: Mantieni con il<br />

successivo, Mantieni assieme le<br />

righe<br />

Eliminato:<br />

Eliminato: <br />

<br />

Formattato: Centrato<br />

Formattato: Centrato


tappo isolante. Con questa apparecchiatura si può misurare la cosiddetta <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale che<br />

è una grandezza fisica che si misura fra il conduttore e la custo<strong>di</strong>a metallica, solitamente connessa a<br />

terra.<br />

L’ elettroscopio sopra descritto può essere sostituito <strong>da</strong> un altro elettroscopio casalingo,<br />

l’elettroscopio a foglie.<br />

Elettroscopio a foglie: è un semplice apparecchio che ci consente <strong>di</strong> rivelare la carica elettrica in un<br />

corpo elettrizzato. E’ costituito <strong>da</strong> un’asticciola <strong>di</strong> metallo (è sufficiente un pezzo <strong>di</strong> filo <strong>di</strong> rame)<br />

sostenuto <strong>da</strong> un tappo isolante(tappo <strong>di</strong> sughero) all’interno <strong>di</strong> una bottiglia (vasetto <strong>di</strong> marmellata).<br />

L’estremità superiore dell’asticella ha forma sferica, o semplicemente ad anello, modellabile con le<br />

mani. Nella parte inferiore del supporto metallico possono essere incollate o semplicemente sospese<br />

con due piccoli forellini, due striscioline <strong>di</strong> foglie d’oro o, più economicamente, <strong>di</strong> carta stagnola.<br />

Lo strumento si carica avvicinando un corpo elettrizzato, che si traduce in un allontanamento delle<br />

foglioline <strong>da</strong>l supporto centrale. Lo strumento può essere caricato per induzione o per contatto. Nel<br />

primo caso gli elettroni, in virtù delle caratteristiche delle cariche(cariche uguali si respingono,<br />

cariche opposte si attraggono), si muovono <strong>da</strong> una parte all’altra dell’asticella, nel secondo caso si<br />

ha un trasferimento <strong>di</strong> elettroni <strong>da</strong>l corpo carico allo strumento. In tutti e due i casi in<br />

corrispondenza delle foglioline si riscontra un eccesso <strong>di</strong> carica dello stesso segno, per cui, essendo<br />

le foglioline molto sottili hanno possibilità <strong>di</strong> muoversi allontanandosi <strong>da</strong>ll’asticciola centrale,<br />

<strong>di</strong>vergono.<br />

Elettroscopio casalingo<br />

CONCLUSIONI: Corpi elettrizzati <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso materiale producono un effetto apparentemente<br />

identico, ma realmente <strong>di</strong>verso in quanto le cariche possedute sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso tipo. Nella prima<br />

prova l’operazione è sostenuta <strong>da</strong> un corpo in cui prevale un eccesso <strong>di</strong> cariche positive, per per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> elettroni a favore della lana. Nel secondo caso è previsto, sulla bacchetta <strong>di</strong> plastica (biro,<br />

ebanite) un eccesso <strong>di</strong> cariche negative, ovvero elettroni sottratto all’atomo della lana. Per questo<br />

nel primo caso l’ago ha un movimento verso l’ alto e nel secondo verso il basso.<br />

Se vogliamo mettere subito in pratica i concetti appresi per vedere se un<br />

materiale ha un comportamento più simile a quello della plastica o del vetro,<br />

consigliamo <strong>di</strong> svolgere una 3 prova con il PVC. Quest’ ultimo è un materiale<br />

ottenuto in laboratorio con caratteristiche simili al vetro e alla plastica; ma <strong>da</strong><br />

un punto <strong>di</strong> vista elettrostatico a quale dei due materiali è più simile? Se si<br />

svolge una prova si noterà ciò che è riportato in figura.<br />

Capire lelettrostatica 7<br />

Eliminato:<br />

Eliminato: semplicemente<br />

Eliminato:<br />

Eliminato:<br />

Eliminato:


ATTRAZIONE E REPULSIONE<br />

OBBIETTIVO:Dimostrare che esistono due tipi <strong>di</strong> cariche una positiva e una negativa. Capire poi<br />

il loro comportamento.<br />

PROCE<strong>DI</strong>MENTO:<br />

• -Prendere une pallina <strong>di</strong> polistirolo e<br />

colorarle con una mistura <strong>di</strong> alcool e<br />

polvere <strong>di</strong> grafite, che si può ottenere<br />

semplicemente triturando o grattando la<br />

mina <strong>di</strong> una matita.<br />

• praticare un piccolo foro sulla pallina (non<br />

è in<strong>di</strong>spensabile che sia perfettamente<br />

sferica) e fissare anche con della colla il<br />

filo <strong>di</strong> nylon <strong>di</strong> una lunghezza arbitraria<br />

• Legare l’ estremità libera del filo all’ asta<br />

<strong>di</strong> sostegno<br />

• Elettrizzare con un panno la bacchetta <strong>di</strong><br />

plastica e avvicinarla alla pallina che<br />

ricopre la funzione <strong>di</strong> pendolino<br />

CHE COSA SUCCEDE?<br />

Il pendolino prima si avvicina alla bacchetta<br />

poi si allontana <strong>da</strong>lla plastica. Questo avviene<br />

perché dopo poco il pendolino acquista gli<br />

elettroni della bacchetta, i due corpi arrivano<br />

quin<strong>di</strong> a possedere la medesima carica. Ecco il<br />

risultato:<br />

Capire lelettrostatica 8<br />

Eliminato:<br />

<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt, Grassetto<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt<br />

Formattato: Non mantenere<br />

con successivo, Non mantenere<br />

assieme le righe<br />

Formattato: Rientro:Sinistro:<br />

0,12 cm, Puntato + Livello:1 +<br />

Allinea a: 0,63 cm +<br />

Tabulazione dopo: 1,27 cm +<br />

Rientra <strong>di</strong>: 1,27 cm,<br />

Tabulazioni:Non a 1,27 cm<br />

Eliminato: .<br />

Eliminato:


• Creare ora un secondo pendolino in<br />

maniera analoga <strong>da</strong> porre a una<br />

<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 2cm <strong>da</strong>l precedente.<br />

• Elettrizzare un la bacchetta <strong>di</strong> plastica<br />

<strong>da</strong> inserire tra i due pendolini.<br />

• Per induzione la bacchetta passa la<br />

sua carica ai pendolini. Essa si<br />

<strong>di</strong>stribuisce in maniera omogenea<br />

sull’ uno e sull’ altro corpo. Essendo<br />

entrambe le cariche ottenute negative<br />

quin<strong>di</strong> dello stesso segno i pendolini<br />

si respingono.<br />

• Il pendolino torna alla posizione<br />

iniziale nel momento in cui le cariche<br />

vengono a mano a mano perse <strong>da</strong>i<br />

corpi che ritornano soggette all’<br />

effetto della forza <strong>di</strong> gravità.<br />

CONCLUSIONE: Questa è la prova che cariche uguali si respingono, la forza che le governa è<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> tipo repulsivo. Al contrario se due cariche si avvicinano la forza che le governa è <strong>di</strong> tipo<br />

attrattivo. Inoltre nell’ esperienza si può notare come gli elettroni si <strong>di</strong>stribuiscano in maniera<br />

uguale sulla pallina in quanto la grafite è un buon conduttore <strong>di</strong> cariche elettriche.<br />

CONDUTTORI E ISOLANTI<br />

OBBIETTIVO: Stabilire se metalli,plastica e vetro sono materiali isolanti o conduttori.<br />

PROCE<strong>DI</strong>MENTO: Si <strong>di</strong>spone su un supporto isolante(un bicchiere, un pezzo <strong>di</strong> legno…) una<br />

biro (un pezzo <strong>di</strong> vetro) a contatto con un pendolino libero <strong>di</strong> muoversi. Si avvicina alla biro un<br />

corpo elettrizzato.<br />

COSA SUCCEDE? nulla, gli elettroni del nucleo della biro restano legati ai loro nuclei)<br />

• Prendere un bicchiere <strong>di</strong> vetro e porvi alla sommità una barretta <strong>di</strong> metallo (ferro,rame…)<br />

• Porre il pendolino precedentemente costruito a<strong>di</strong>acente al pezzo <strong>di</strong> metallo.<br />

• Elettrizzare una bacchetta <strong>di</strong> plastica o ebanite o ambra e porla a contatto con l’ estremità libera<br />

del pezzo <strong>di</strong> metallo.<br />

Capire lelettrostatica 9<br />

Eliminato: <br />

Eliminato: <br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

-<br />

Eliminato: -<br />

Eliminato: -<br />

Eliminato: -<br />

Eliminato: <br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt, Non Grassetto<br />

Eliminato: -<br />

Eliminato:<br />

Eliminato: -<br />

Formattato: Rientro:Sinistro:<br />

0,12 cm, Puntato + Livello:1 +<br />

Allinea a: 0,63 cm +<br />

Tabulazione dopo: 1,27 cm +<br />

Rientra <strong>di</strong>: 1,27 cm,<br />

Tabulazioni:Non a 1,27 cm<br />

Formattati: Elenchi puntati e<br />

numerati


CHE COSA ACCADE?<br />

Il pendolino si sposta in quanto acquista la carica<br />

passata <strong>da</strong>lla bacchetta al pezzo <strong>di</strong> metallo. La<br />

carica acquisita ha il medesimo segno <strong>di</strong> quella<br />

ceduta <strong>da</strong>lla fonte pertanto il pendolino tenderà ad<br />

allontanarsi <strong>da</strong>l materiale conduttore. La carica<br />

durante il passaggio si manterrà inalterata in<br />

quanto la bacchetta posta su un supporto <strong>di</strong> vetro<br />

non consente alle cariche <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuirsi sul terreno.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo infatti che il terreno è un buon<br />

conduttore <strong>di</strong> cariche elettriche e per questo motivo<br />

quando c’è un fulmine il terreno assorbe la sua<br />

carica.<br />

CONCLUSIONI: I metalli sono materiali conduttori; al contrario il vetro si presta come materiale<br />

isolante. Anche la plastica è un materiale isolante. Conoscere tali proprietà è importante perché per<br />

ogni materiale può essere determinante. Si pensi ad esempio come i cavi elettrici vengono rivestiti<br />

<strong>di</strong> gomma per evitare il passaggio <strong>di</strong> cariche e corrente, e questo è fon<strong>da</strong>mentale per non prendere<br />

scosse <strong>di</strong> grande voltaggio.<br />

IL COMPORTAMENTO POLARE DELL’ ACQUA<br />

OBBIETTIVO: Capire il comportamento dell’ acqua quando viene elettrizzata per induzione<br />

PROCE<strong>DI</strong>MENTO: Aprire <strong>di</strong> poco un rubinetto d’ acqua. Elettrizzare per strofinio una bacchetta<br />

<strong>di</strong> plastica e viivcinarla al filo d’acqua che scende <strong>da</strong>l rubinetto<br />

CHE COSA SUCCEDE?<br />

L’ acqua è una molecola polare pertanto possiede al suo interno atomi che presentano un polo<br />

positivo (quello dell’ idrogeno) e uno negativo(quello dell’ ossigeno). Se strofino una bacchetta <strong>di</strong><br />

plastica con un panno essa assume carica negativa e attrae il polo positivo delle molecole <strong>di</strong> acqua.<br />

Pertanto le molecole polari si or<strong>di</strong>nano in questo modo:<br />

Capire lelettrostatica 10<br />

Eliminato: <br />

<br />

<br />

<br />

Formattato: Rientro:Sinistro:<br />

0 cm<br />

Eliminato:<br />

Eliminato:<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt, Grassetto<br />

Eliminato: <br />

Eliminato: .


E il flusso <strong>di</strong> acqua viene deviato come si noterà in figura:<br />

CONCLUSIONI: l’ acqua è un <strong>di</strong>polo e in relazione a ciò interagisce con le cariche elettriche<br />

esterne.<br />

Capire lelettrostatica 11


ELETTRIZZAZIONE DELLA NUBE<br />

All’origine dei fulmini c’è la carica elettrica che si accumula nelle nubi temporalesche.<br />

Semplificando possiamo affermare che il mescolamento tra masse d’aria e vapore genera, per<br />

strofinio, enorme cariche elettriche che si <strong>di</strong>stribuiscono nelle nubi, la cui estremità inferiore <strong>di</strong><br />

solito si carica negativamente inducendo così una carica positiva sulla terra. Tra nube e terreno, in<br />

seguito all’altissima <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> carica, si stabilisce un campo elettrico che provoca un<br />

<strong>di</strong>minuzione della resistenza dell’aria, creando così le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> “cortocircuito” tra nube e<br />

terreno., permettendo alla carica temporalesca <strong>di</strong> scaricare a terra.(fulmine).<br />

ELETTRIZZAZIONE DELL’ AUTO<br />

Durante i perio<strong>di</strong> in cui l’umi<strong>di</strong>tà relativa dell’aria è relativamente bassa, clima secco, osserviamo,<br />

dopo un viaggio in l’auto, al contatto delle <strong>di</strong>ta con la carrozzeria una scossa. L’auto durante il<br />

movimento si carica per strofinio dell’aria, durante il movimento accumula un’eccesso <strong>di</strong> carica che<br />

trasmette al nostro corpo al primo contatto.<br />

IN CONCLUSIONE!<br />

Tutti i fenomeni elettrostatici sono conseguenti <strong>di</strong> un trasferimento <strong>di</strong> carica elettrica. Tali fenomeni<br />

li possiamo scoprire facilmente intorno a noi.<br />

Capire lelettrostatica 12<br />

Formattato: Tipo <strong>di</strong><br />

carattere:14 pt, Grassetto<br />

Eliminato: del

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