Ma che cos'hanno di speciale le argentine? - I Promessi Sposi

Foto PRIMOPIANO CINETV
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gli uomini preferiscono le latine
Ma che
cos’hanno
di speciale le
argentine?
«Siamo sensuali, solari, rilassate.
E sappiamo goderci la vita». Parola
di Lola Ponce, che come Belén
Rodriguez, sua connazionale,
ha conquistato il cuore degli italiani.
E dire che sta per farsi suora...
DI DAVID ALLEGRI FOTO DI FABRIZIO CESTARI
Sono appena stata alla sartoria. Una monaca di
Monza super sexy? Direi che la mia Gertrude
sarà struggente, passionale, alternativa, una
vera sorpresa». Mancano pochi giorni al debutto dei
Promessi sposi, l’opera di Manzoni diretta da Michele
Guardì che andrà in scena il 18 giugno a Milano allo
stadio San Siro, ed è felice Lola Ponce. Forse perché
il caffè - secondo una delle sue tante strampalate teorie
che la rendono, a pelle, simpatica - è venuto con
la schiuma e «quindi oggi mi sento amata, andrà tutto
bene». Forse perché sta andando a fare un po’ di
pattinaggio («È il segreto della mia forma fisica, insieme
all’insalata e al Cabernet sauvignon»). Ma forse
semplicemente perché questa ragazza argentina di
28 anni, nata in una famiglia di musicisti, in cui il
nonno suonava con il celebre cantante Carlos
Gardel, sembra mossa da una mistica religiosa autentica.
È sincera? Giudicate voi da questa intervista.
•Segue
LOLA PONCE, 28 ANNI,
CANTANTE E ATTRICE.
SARÀ LA MONACA DI MONZA
NEI PROMESSI SPOSI.
LO SPETTACOLO, DIRETTO DA
MICHELE GUARDÌ, ANDRÀ IN
SCENA IL 18 GIUGNO ALLO
STADIO SAN SIRO DI MILANO.
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Lola Ponce
SOPRA, A SINISTRA, UN
BOZZETTO DELLA
SCENOGRAFIA DEI
PROMESSI SPOSI.
A DESTRA, LOLA PONCE
CON MANUELE
MALENOTTI, 35 ANNI,
AMMINISTRATORE
DELEGATO DI BELSTAFF,
SUO FIDANZATO DA
QUASI SEI ANNI (ANCHE
SE RECENTEMENTE I
DUE HANNO
AFFERMATO DI ESSERE
IN UN “PERIODO DI
TRANSIZIONE”).
La conosceva la storia della monaca di Monza?
«Sì, è meravigliosa. Michele Guardì me ne parlò dieci
anni fa, quando aveva iniziato a lavorare al progetto.
L’anno scorso mi ha detto che la sua monaca sarei stata
io e quasi sono svenuta dalla contentezza: per me quel
ruolo era un sogno. E ho avuto l’ennesima conferma
che, quando i pensieri e la fede ti guidano in una direzione,
prima o poi arrivi al traguardo».
È credente?
«Mia madre mi ha insegnato che la fede può muovere le
montagne e io penso che sia proprio così. Se credo in
una cosa, riesco a ottenerla. Certo a costo di enormi sacrifici,
come studiare, provare cento volte un passo, volare
da una parte all’altra del mondo...».
Per amore potrebbe uccidere, come Gertrude?
«Potrei farmi rinchiudere in un convento, ma uccidere
mai. L’amore è un sentimento da vivere contro tutto e
tutti, è la forza più grande della vita».
Ha iniziato a cantare prestissimo, addirittura a tre anni.
«Ero io a voler salire sul palco! Mio padre ne ha preso atto
e mi ha portato in tutti i concorsi del Sudamerica, che
vincevo quasi sempre. Ero così testarda che rinunciavo
al gelato pur di tenere la voce a posto. Poi a otto anni ho
cominciato a esibirmi con mio fratello Alejandro, che
suonava la chitarra, mentre io danzavo e cantavo. Ora lo
porterò in Italia: le ragazze impazziranno, ha 38 anni ed
è bellissimo».
È vero che colleziona guanti? E che sua nonna le regalava
piante al posto delle bambole?
«Ho 300 paia di guanti, sono la mia ossessione. Quanto
alle bambole, sì, è vero, non mi piacevano, preferivo le
piante. Molte sono cresciute e stanno ancora nel nostro
giardino. Mia madre fa le spremute con il succo delle
mie arance, dei miei limoni e cedri».
Piace tantissimo agli italiani: secondo lei perché?
«Le donne latine sono semplici, immediate, sensuali, solari
e rilassate, sanno godersi la vita. Mia nonna mi diceva
sempre: “Lola, scarpe ce ne sono tante, se ne possono
comprare migliaia, ma la vita è una sola. Corri, Lola,
corri”. E questo detto vale per tutte le latine».
Adesso, però, ha una concorrente argentina in Italia che
si chiama Belén Rodriguez. Che ne pensa: vi somigliate,
anche lei è gelosa in amore, le è simpatica? Non menta!
«Ci siamo incrociate durante una trasmissione televisiva.
Nessuna invidia: penso che sia divina, divertente,
bella. Abbiamo codici di comportamento simili. Quanto
alla gelosia, be’, direi che non è un mio difetto. Scelgo un
uomo anche per il suo modo di pensare e di vivere una
relazione, non per il fisico palestrato. Se tradisce, vuol
dire che ha un concetto della vita diverso dal mio».
Sono appena iniziati i Campionati del mondo di calcio e
so che lei è una super tifosa dell’Argentina. Però quel
Maradona allenatore, che chiede un bidet riscaldato nella
sua stanza di albergo e fa sempre le bizze...
«El Diez non si discute, Maradona si ama sempre. È talento,
allegria, ha una luce addosso. Solo lui può allenare
l’Argentina».
Non solo teatro: anche la sua carriera di attrice sullo
schermo (ha recitato nei serial televisivi “Polvere”,
“Butta la luna”, “Colpo di fulmine”) sta andando molto
bene. Sogna mai Hollywood?
«Non mi toglie il sonno. Preferisco, per adesso, recitare
in produzioni europee, un continente più forte culturalmente
e artisticamente. Forse per me sarebbe più semplice
sbarcare negli Stati Uniti con la musica, visto che
Miami è a un passo dal Sudamerica. A ottobre esce il
mio album Desnuda. Però per il cinema una sorpresa
c’è...».
Il film di Castellitto, giusto?
«Ho girato con lui La bellezza del somaro, nel cast c’è
anche Laura Morante. Mi sento onorata di essere stata
scelta da un regista come Sergio. Cercavano una “25enne
architetto pazza come un cavallo che facesse innamorare
Sergio”. Non potevo che essere io...». ■
P.S.
«Passionale sì,
gelosa mai.
Scelgo un uomo
anche per il suo
modo di pensare
e di vivere una
relazione, non
per il fisico
palestrato»
Va bene, sino a ora abbiamo scherzato. Volevo
sapere se è ancora innamorata di Manuele
Malenotti, amministratore delegato di Belstaff,
suo fidanzato da quasi sei anni. Ultimamente non
si capisce bene, ha detto che sono in un “periodo
di transizione”... «Lola risponde solo attraverso le
sue canzoni», mi dice la Ponce e fugge via con un
sorriso. Ok, lo ammetto: missione fallita.
Foto OLYCOM, KIKAPRESS