bollettino della comunita - La Voce di Mondavio
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10<br />
<strong>Mondavio</strong> terra francescana<br />
Seconda parte<br />
...Continua dal numero precedente<br />
Paolo Luzi<br />
Il nuovo or<strong>di</strong>ne nacque intorno al 1520<br />
quando il frate francescano osservante<br />
Matteo da Bascio (località oggi nel comune<br />
<strong>di</strong> Pennabilli) decise <strong>di</strong> lasciare<br />
assieme ad alcuni compagni il proprio<br />
convento e <strong>di</strong> seguire una regola più rigida.<br />
Si dovette rifugiare presso i monaci camaldolesi<br />
per nascondersi dalle autorità<br />
<strong>della</strong> Chiesa, che desiderava arrestarli<br />
per aver abbandonato i loro obblighi religiosi.<br />
Erano, del resto, gli anni <strong>della</strong><br />
Riforma Luterana e, pertanto, qualsiasi<br />
tentativo <strong>di</strong> rinnovamento era mal visto<br />
dai superiori degli or<strong>di</strong>ni religiosi.<br />
Nel 1528, Matteo ottiene, con la me<strong>di</strong>azione<br />
<strong>di</strong> Caterina Cybo, duchessa <strong>di</strong> Camerino,<br />
l'approvazione <strong>di</strong> papa Clemente<br />
VII con la bolla "Religionis zelus" e gli<br />
fu dato il permesso <strong>di</strong> vivere come un<br />
eremita e <strong>di</strong> andare ovunque pre<strong>di</strong>cando<br />
ai poveri.<br />
Veniva pertanto costituito l'or<strong>di</strong>ne dei<br />
Frati Minori Cappuccini (in latino Ordo<br />
Fratrum Minorum Capuccinorum).<br />
Vennero così denominati perché lo stesso<br />
Matteo da Bascio in riconoscenza alla<br />
protezione avuta dai monaci camaldolesi<br />
assunse nell'abito il loro lungo cappuccio<br />
a punta.<br />
<strong>La</strong> regola dell'or<strong>di</strong>ne prevedeva: vita eremitica,<br />
rozzo abito con cappuccio a<br />
punta, testa scoperta, barba, pie<strong>di</strong> scalzi,<br />
vita <strong>di</strong> elemosina, attività missionaria tra<br />
il popolo.<br />
E' all'or<strong>di</strong>ne dei francescani cappuccini<br />
Febbraio 2013<br />
che si deve<br />
l'e<strong>di</strong>ficazione<br />
del terzo convento<br />
che incontriamo<br />
nel<br />
comune <strong>di</strong><br />
<strong>Mondavio</strong><br />
quello presente<br />
lungo la strada che porta ad Orciano <strong>di</strong><br />
Pesaro.<br />
<strong>La</strong> sua e<strong>di</strong>ficazione iniziò nel 1577 e<br />
terminò presumibilmente nel 1581.<br />
Annessa al convento vi era la chiesa de<strong>di</strong>cata<br />
allo Spirito Santo al cui interno<br />
era posta la splen<strong>di</strong>da tela <strong>di</strong> Federico<br />
Barocci da Urbino rappresentante l'Annunciazione<br />
con San Francesco.<br />
Purtroppo la tela fu requisita durate il<br />
periodo napoleonico (1811) per essere<br />
destinata alla Reale Galleria <strong>di</strong> Brera<br />
(Milano) dove tuttora <strong>di</strong> trova.<br />
Il convento si svilupperà nel corso del<br />
settecento ed ospiterà numerose reliquie<br />
tra cui quelle dei santi martiri Pacifico<br />
da San Severino, Riparato, Vittorio,<br />
Can<strong>di</strong>do e Vittoria.<br />
A questo convento verrà annesso il cimitero,<br />
e<strong>di</strong>ficato come tutti gli altri, a seguito<br />
dall'e<strong>di</strong>tto “Della Polizia Me<strong>di</strong>ca”<br />
del Regno d'Italia (Regno Napoleonico)<br />
del 1806.<br />
Un ipotetico viaggiatore che fosse passato<br />
per <strong>Mondavio</strong> all'inizio del seicento<br />
avrebbe quin<strong>di</strong> trovato tre conventi francescani:<br />
quello dei Conventuali al centro<br />
del paese, quello degli Osservanti